Sei sulla pagina 1di 12

LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Cos la rivoluzione industriale


Con il termine rivoluzione industriale si indica un processo di trasformazione economica che va
allincirca dal 1760 al 1830. Una fase che ha come protagonista lInghilterra e lintroduzione della
macchina a vapore. Vi poi una nuova ondata nella seconda met dellOttocento, chiamata
seconda rivoluzione industriale, in cui si affermano nuovi protagonisti e nuovi settori industriali e
produttivi. La continuit fra le due fasi determinata dal fatto che hanno trasformato alla radici le
nostre strutture socio-produttive, sia tramite laffermazione di nuovi fonti energetiche, di nuovi
processi produttivi e di nuovi settori industriali, sia nel mutamento profondo nel tessuto sociale, con
laffermarsi di urbanizzazione e industrializzazione.

La seconda rivoluzione industriale: i progressi tecnici


Alla base della seconda rivoluzione industriale vi una crisi di
sovrapproduzione scoppiata nel 1873 che ebbe conseguenza
una costante caduta dei prezzi per due decenni. Questa fase,
conosciuta dai contemporanei come grande depressione,
coincise in realt con la profonda trasformazione della seconda
rivoluzione industriale. Furono infatti proprie tali trasformazioni
a cambiare il mondo produttivo e a provocare una caduta dei
prezzi.
Protagonisti della seconda rivoluzione industriale furono il
motore a scoppio e lutilizzo sempre pi largo dellelettricit,
mentre andava aumentando lutilizzo del petrolio come nuova
fonte energetica. I costanti progressi tecnologici aprirono a un
nuovo dinamismo nellinnovazione. Moltissime furono le
invenzioni che, sullonda dellaffermazione della cultura
positivista, vennero registrate in quegli anni, dal telefono ai
pneumatici, passando dalle lampadine e dalle automobili.
Infine, fattore che occorre considerare di primaria importanza,
lo sviluppo delle reti di comunicazione e di trasporto: la
costruzione delle reti ferroviarie e telegrafiche. Elementi
basilari nella costruzione di mercati nazionali e internazionali.
I cambiamenti nel settore produttivo
A livello industriale si affermarono nuovi settori, in particolare
quello chimico, con tutte le sue derivazioni, quello elettrico e

quello siderurgico. Proprio lestensione della produzione di


acciaio fu una protagonista assoluta di questa epoca. La novit
principale fu peraltro proprio nella maggiore integrazione fra il
mondo della scienza e quello dellindustria.
Profondi furono i mutamenti anche nel settore agricolo. Nuovi
prodotti chimici, un ampliamento della meccanizzazione,
lintroduzione di nuove colture e sistemi di rotazione, portarono
a un grande incremento della produzione agricola in varie fasce
europee, dallInghilterra alla Germania passando per Belgio,
Paesi Bassi, Danimarca, Francia, Austria, Boemia e Italia del
Nord. Indietro rimanevano invece lEuropa Orientale e quella
mediterraneo, dove i progressi di questa rivoluzione agricola
non giunsero e rimaneva protagonista unagricoltura estensiva
e scarsamente innovativa. Pi che altrove i progressi furono
avvertiti negli Usa, dove si andarono a coniugare con la grande
disponibilit di terra, facendo s che anche piccoli coltivatori,
facilitati nellaccesso al credito, potessero correre i rischi degli
investimenti. Proprio larrivo dei prodotti statunitensi in Europa,
grazie ai progressi della navigazione, fece s che fra il 1879 e il
1880 i prezzi agricoli crollassero, portando ampi settori del
mondo agricolo in crisi e innescando una serie di nuove
tensioni sociali entro il mondo rurale e, al contempo,
moltiplicando i movimenti migratori. Per salvaguardare i settori
agricoli nazionali, molti Stati ricorsero cos a un pi aggressivo
protezionismo.
I cambiamenti nel mondo economico e finanziario
Con la grande depressione si apriva una nuova intensa
stagione di forti mutamenti nel mondo economico. Se grazie
allinnovazione tecnologica il volume degli scambi continu a
crescere, di fronte ai mutamenti innescati dal calo dei prezzi i
principi liberali vennero in gran parte abbandonati, modificando
cos il mondo della finanza e lintervento statale in economia.
Nel mondo economico-finanziario si registr una crisi della
libera concorrenza: di fronte al mercato internazionale le
piccole realt cedevano il passo alle holding, ai cartelli e ai
trust. Stretto si fece il rapporto con le banche, le uniche in

grado di assicurare le basi per alti investimenti, fino a che si


registr una vera e propria compenetrazione da cui il nuovo
termine di capitalismo finanziario: le banche controllavano
parti crescenti delle industrie e, allo stesso tempo, i grandi
industriali entravano a far parte dei consigli di amministrazione
delle banche.
A livello statale, la crescente influenza dei gruppi di interesse
port a unestensione dellintervento del potere pubblico che si
risolse in diverse forme, al fine di sostenere la produzione
nazionale. In particolare vi fu un inasprimento delle tariffe
doganali: ad aprire la strada fu la Germania di Bismarck nel
1879, seguita da Russia (1881), Italia (1887) e Francia (1892). I
dazi gi alti negli Usa furono inaspriti ulteriormente nel 1890.
Solo la Gran Bretagna si mantenne fedele ai principi del libero
scambio, il che si risolse per in uno svantaggio a suo sfavore.
I Paesi protagonisti della Seconda Rivoluzione
Industriale
Protagonista della prima rivoluzione industriale, dalla quale
usciva quale Stato pi avanzato da un punto di vista economico
e produttivo, la Gran Bretagna vide perdere questo vantaggio
con la seconda rivoluzione. Protagonista di questa furono in
primo luogo Stati Uniti e Germania, le quali riuscirono a
superare lInghilterra anche in alcuni settori-chiave come ad
esempio nella produzione siderurgica, chimica ed elettrica.
Anche altri Paesi europei (oltre che al Giappone) parteciparono
a questa nuova ondata di forte innovazione: Stati come lItalia
(denominati secondi arrivati) conobbero per la prima volta
una vera e propria fase di decollo industriale.

Le innovazioni tecnologiche [modifica]

Convertitore Bessemer

Dal [[1870] in poi, si ebbe in Europa e negli Stati Uniti uno sviluppo tecnologico senza precedenti, che
assicur ai paesi Occidentali la supremazia tecnica in tutto il mondo. La caratteristica che differenzia
maggiormente la seconda rivoluzione industriale dalla precedente sta nel fatto che le innovazioni
tecnologiche non sono frutto di scoperte occasionali ed individuali, bens di ricerche specializzate in
laboratori scientifici e nelle universit finanziate dagli imprenditori e dai governi nazionali per il miglioramento
dell'apparato produttivo.
I settori in cui si ebbero i maggiori risultati furono quello agricolo, quello manifatturiero e quello alimentare.
Nel settore metallurgico, giocarono un ruolo fondamentale la realizzazione del Convertitore Bessemer e
il Forno Martin-Siemens. Essi permisero la realizzazione di macchine e utensili pi robusti e resistenti
del ferro che causava problemi per la sua tendenza ad usurarsi rapidamente.
Nel 1878 con l'adozione del "processo Thomas"[6] poterono essere utilizzati materiali di ferro con alta
percentuale di fosforo. Fu proprio questo metodo di defosforazione che consent alla Germania ricca di
questi minerali di trasformarsi da paese agricolo a industriale sino a superare, con uno sfruttamento pi
organizzato delle miniere dell'Alsazia e della Lorena e del bacino carbonifero della Ruhr, la produzione delle
acciaierie inglesi.[7]L'acciaio permise nuove soluzioni nel campo della meccanica e nel 1870 l'utilizzo
del cemento armato in quello delle costruzioni.
Novit investirono anche il campo elettrico, soprattutto in Italia, con la costruzione della centrale
termoelettrica a carbone per opera di Galileo Ferraris.

Pubblicit di lampade elettriche (1897)

In Italia, mancando il carbon fossile e scarseggiando il carbone bianco[8][9] si sfruttarono i corsi d'acqua per la
produzione di energia elettrica. Cos facendo non si and incontro alle esose spese per l'importazione di
carbone.
Nel campo chimico, vi furono tra le industrie, fortissime competizioni che portarono in pochissimi anni alla
scoperta di nuovi prodotti come fertilizzanti, coloranti sintetici, ammoniaca, dinamite, soda e prodotti
farmaceutici quali cloroformio, disinfettanti e analgesici.
Pi lento fu invece lo sviluppo dell'apparato elettrico ancora in via di sperimentazione, che ebbe un deciso
incremento solo dopo il 1870, quando si produssero i primi generatori (la dinamo e il motore elettrico,
nonostante fossero gi in uso da molto tempo, risultarono poco convenienti e poco versatili per i processi
produttivi). I progressi in questo campo permisero la graduale diffusione della rete elettrica ad uso civile per
l'illuminazione (e successivamente l'utilizzo dei primi elettrodomestici), nelle case e nei luoghi di lavoro.
L'introduzione dell'elettricit come fonte di illuminazione delle citt, molto pi efficiente di quella che
utilizzava il gas illuminante, trasform la vita dei cittadini rendendo pi sicure le strade e permettendo anche
una vita notturna pi intensa con la frequentazione di punti d'incontro illuminati.
La luce elettrica cambi anche i ritmi di lavoro nelle fabbriche dove prima la produzione cessava con il venir
meno della luce diurna: ora gli operai potevano lavorare in turni ininterrotti nelle 24 ore.

Fu soprattutto nel periodo della seconda rivoluzione industriale, pi che nella prima, che vennero fatte
numerose e importantissime scoperte in campo medico e scientifico. Gli studi di Charles Darwin e Gregor
Mendel stimolarono l'approfondimento di anatomia comparata, fisiologia, genetica, mentre le fondamentali
scoperte di Louis Pasteur, Gerhard Henrik Hansen, Robert Koch, e altri, in campo epidemiologico portarono
nel corso del XIX secolo a trovare una difesa contro antichi flagelli come la tubercolosi, la difterite, l'antrace,
la peste, la lebbra, larabbia, la [malaria].
Numerose altre scoperte e invenzioni (come ad esempio lo stetoscopio) consentirono enormi progressi nel
campo della chirurgia e in generale delle condizioniigienico-sanitarie negli ospedali e nella vita quotidiana
delle famiglie. Furono ad esempio gli studi del medico ungherese Ignc Flp Semmelweis (1818 1865) a
dimostrare che l'alto tasso di mortalit delle donne dopo il parto era in buona misura dovuto a infezioni
trasmesse dai medici stessi durante il parto.
Un'altra decisiva scoperta nel settore medico-sanitario fu l'adozione dell'anestesia a base
di etere e cloroformio durante gli interventi chirurgici e l'applicazione deiraggi x per le diagnosi interne.
Questo complesso di scoperte e invenzioni permise nel giro di pochi decenni di migliorare le condizioni
igienico-sanitarie e alimentari di gran parte delle popolazioni dei paesi industrializzati, di abbattere l'alto
tasso di mortalit infantile, e di innalzare notevolmente l'et media della popolazione e le aspettative di vita
delle persone.
Tale evoluzione, unitamente alla maggiore disponibilit di risorse, condussero nel giro di alcuni decenni ad
un incremento esponenziale della popolazione, tanto che, fra la fine del XVII secolo e il XX secolo la
popolazione europea si accresciuta di quasi quattro volte, la speranza di vita passata da valori compresi
tra i 25 e i 35 anni a valori che superano i 75 anni, il numero di figli per donna scesi da 5 a meno di 2 e
natalit e mortalit scesi da valori compresi tra il 30 e il 40 per mille a valori prossimi al 10.

Trasporti [modifica]

Locomotiva a vapore (1907)

I trasporti nella seconda met dell'Ottocento divennero molto pi sviluppati e complessi. Il sistema
ferroviario, uscito dalla fase pionieristica, ebbe un accrescimento senza precedenti; in alcuni paesi
le ferrovie ebbero un incremento del 900%: negli Stati Uniti si pass da 15.000 km di linee ferroviarie a pi di
150.000 km. L'enorme sviluppo del trasporto ferroviario rivoluzion in breve tempo i commerci e la possibilit
di movimento delle popolazioni interessate, divenendo a sua volta un potente elemento di accelerazione e
moltiplicazione dello sviluppo economico delle aree raggiunte dal servizio.

Il piroscafo Cincinnati in un'immagine del 1911.

La costruzione di ferrovie a raggio transcontinentale - la ferrovia New York San Francisco (1862-1869),
latransandina tra il Cile e l'Argentina (1910), la transiberiana (1891-1904) Mosca-Vladivostok sul Pacifico e
successivamente sino a Port Arthur sul Mar Giallo - ebbe un'enorme influenza nello scambio delle merci
poich si ridussero notevolmente i costi sino ad allora molto alti per il trasporto via terra. Inoltre in alcune
delle pi importanti citt Europee ed Americane, si ebbe la costruzione delle prime metropolitane, fra le quali
quelle di Londra e Parigi, che permetteva di spostarsi facilmente all'interno delle aree urbane, enormemente
accresciutesi gi dopo la prima rivoluzione industriale.
Per quanto riguarda il sistema navale, grazie allo sviluppo della metallurgia e all'introduzione dell'elica, si
poterono costruire i primi scafi in ferro e successivamente in acciaio, che permisero la costruzione dei
robustissimi transatlantici. Piano piano, le navi a vela vennero soppiantate da quelle a vaporegrazie anche
all'avvento dei motori compound.

Automobile Benz Velo (1894)

Per i trasporti marittimi fu di enorme importanza la costruzione di canali artificiali come nel 1869 quello
di Suez che in poco tempo determin spostamento dei traffici tra l'Atlantico settentrionale e l'oceano Indiano,
lungo la rotta del Capo di Buona Speranza sostituita con quella molto pi breve del Mediterraneo e del Mar
Rosso, ripristinando cos l'importanza della navigazione nel bacino mediterraneo come tramite tra
l'Occidente e l'Oriente.
Nel 1895 fu completato il canale di Kiel che facilit gli scambi tra Mar del Nord e il Baltico. Nel 1914 si apr
il canale di Panama che mise in immediata comunicazione l'Atlantico e il Pacifico.
In questo modo le economie dei vari stati nazionali cominciarono a divenire interdipendenti e sembr
realizzarsi il sogno degli illuministi che basandosi sulla espansione del mercato auspicavano il superamento
delle barriere nazionali con la realizzazione del cosmopolitismo. La realt si rivel del tutto diversa: invece
che al sorgere di un sentimento fraterno tra gli uomini si assist al feroce scontro dei nazionalismi.
Nel 1883 l'ingegnere tedesco Gottlieb Daimler brevett il primo motore a benzina efficiente. Pochi anni dopo,
apparve la prima vettura a benzina. L'invenzione della automobile si riveler di straordinaria importanza, con
effetti rivoluzionari sulle abitudini e lo stile di vita dei paesi industrializzati; tali conseguenze, tuttavia, si
avvertiranno in modo significativo solo a partire dalla diffusione di massa dell'automobile, che inizier
successivamente, nei primi decenni del XX secolo.

Comunicazioni [modifica]

Telegrafo Morse (esemplare alla Cit des tlcoms di Pleumeur-Bodou)

Parallelamente ai trasporti, anche le comunicazioni si fecero pi veloci e intense. La scoperta


dell'elettromagnetismo con l'invenzione del telegrafo prima e del telefono poi, permisero le prime
comunicazioni intercontinentali.

Telefono del 1896 prodotto in Svezia.

Questo tipo di comunicazione ebbe un ruolo decisivo per il graduale sviluppo dell'interdipendenza tra i vari
stati del pianeta.
Attorno agli anni quaranta del XIX secolo si svilupper rapidamente in tutto il mondo
il telegrafo elettrico Morse, che per la prima volta nella storia permetter la comunicazione istantanea a
distanza, e che dar luogo a notevoli sviluppi, fra cui la creazione delle prime agenzie di stampa, che
raccoglievano e distribuivano notizie in tempi molto pi rapidi che in passato.
Sar soprattutto la successiva invenzione del telefono (1860) e la sua diffusione su larga scala che
porteranno ad una vera rivoluzione nel campo delle comunicazioni, imprimendo in poco tempo uno sviluppo
totalmente nuovo nelle interrelazioni sociali e commerciali tra gruppi e individui.
Nei primi anni del novecento, quindi, l'avvento della radio, avvier una nuova era nel campo della
informazione che porter notevoli conseguenze anche in campo sociale.

Il mutamento del rapporto tra agricoltura e industria [modifica]


Gli aspetti pi rilevanti della grande trasformazione economica e sociale connessa alla seconda rivoluzione
industriale si ebbero nella patria della prima: in Inghilterra dove masse di popolazione si spostarono nelle
citt. Nel 1871 in Inghilterra il 35% della popolazione lavorava nel settore agricolo, nel 1910 la manodopera
agricola era scesa al 25%. In Francia, dove l'industrializzazione aveva riguardato solo delle zone limitate, lo
spostamento della popolazione dalla campagna alla citt fu pi lento mentre in Germania, come nei paesi
scandinavi, fu imponente la riduzione della manodopera occupata nell'agricoltura. [10].
Se la produzione agricola europea non sub un vistoso calo questo fu dovuto alla meccanizzazione
dell'agricoltura che divenne "scientifica", anch'essa di tipo capitalistico ed industriale. Nell'allevamento si
cominci a selezionare il bestiame e dove possibile si sostitu alla cerealicoltura la coltivazione intensiva di
frutta ed ortaggi.
Nel Nord Europa, in Olanda, in Danimarca, compaiono nuove forme di produzione associata come il
modello cooperativistico con i suoi ideali di mutualit, solidariet, premessa dei nuovi regimi democratici.

L'estensione della citt [modifica]

Ferriere Pfeilhammer: met del 19 secolo. Rappresentazione idilliaca del nuovo paesaggio industriale

Alla fine del XIX secolo lindustria aveva quasi sostituito lagricoltura, che fino ad allora era stata la principale
risorsa economica di molte Nazioni. Milioni di persone si trovarono a vivere e lavorare in enormi centri
industriali dove le condizioni di vita erano discutibili, la maggior parte degli stabilimenti era male areata e
male illuminata, il lavoro era spesso pericoloso, gli orari gravosi ed i salari molto scarsi. Peggio di tutti
stavano le donne ed i bambini, costretti a lavorare in condizioni pressoch di schiavit.
Per andare incontro alle necessit dellindustria furono introdotte delle innovazioni tecniche che permisero la
nascita di grosse fabbriche che trasformarono in pochi decenni i borghi di campagna in fumanti centri
industriali. I contadini e gli artigiani cercarono lavoro nel nuovo mondo industriale, divenuto ormai il carro
trainante delleconomia.

Camille Pissarro, Boulevard Montmartre 1897

Nei centri sorti intorno alle fabbriche la popolazione aument rapidamente favorendo l'immigrazione interna
dei contadini dalle campagne, A tutto ci, non corrispose un adeguato e razionale sviluppo urbanistico, le
citt sorsero in modo caotico, si costituirono nuove abitazioni ovunque vi fosse spazio, causando cos
laumento smisurato ed incontrollato dei fitti.
Le citt industriali vennero in pochi anni circondate da enormi periferie sub-urbane, tetre e malsane,
specialmente nel periodo anteriore alle scoperte medico-scientifiche. La rapida diffusione di questi centri ne
rese impossibile la pianificazione, ligiene era pressoch sconosciuta e la sovrappopolazione favoriva
sempre pi lacriminalit e le malattie.
Solo negli ultimi decenni del XIX secolo le amministrazioni delle grandi citt iniziarono a pianificare interventi
di ristrutturazione urbanistica su larga scala, come ad esempio la grande trasformazione operata a Parigi
durante il Secondo Impero, che prevedevano talvolta anche l'abbattimento di interi quartieri fra i pi vecchi e
fatiscenti, per far posto a zone ricostruite secondo schemi urbanistici pi razionali, rispondenti a canoni pi
moderni e funzionali. Fu proprio per la necessit di mettere ordine e poter controllare queste enormi caotiche
aree urbane che si inizi in tutti i paesi industrializzati ad introdurre sistematicamente i numeri civici nelle
abitazioni e a regolamentare in modo pi rigoroso lo sviluppo delle reti stradali, fognarie e dei servizi pubblici
in generale.

Le trasmigrazioni continentali [modifica]


Collegato alla rivoluzione dei trasporti fu il nuovo fenomeno sociale delle grandi trasmigrazioni continentali.
Sin dagli inizi dell'Ottocento vi erano stati spostamenti in America e in Oceania di masse di popolazione
europea da un continente all'altro come quelli degli Inglesi e Irlandesi che furono costretti ad abbandonare le
campagne investite dai nuovi rapporti di produzione della industrializzazione. Il fenomeno si accentu tra
il 1880 e il 1914[11] quando milioni di emigrati specie dall'Italia meridionale, dalla penisola balcanica,
dall'Europa orientale lasciarono le loro condizioni di vita semifeudale attirati dalle migliori condizioni
economiche degli Stati Uniti in fase di grande sviluppo industriale dove il mercato richiedeva quella
necessaria materia prima della manodopera che trovava impiego specialmente nell'edilizia e nelle grandi
costruzioni stradali e ferroviarie.
Il fenomeno delle trasmigrazioni comportava sacrifici culturali dolorosi ma nello stesso tempo per
permetteva a grandi masse di uscire dal loro isolamento feudale e partecipare alle forme di una moderna
civilt, contribuendo in pochi decenni al formarsi di societ in gran parte multietniche, come quella degli Stati
Uniti, dell'Argentina o dell'Australia.

La concentrazione dei capitali e della produzione [modifica]

John Davison Rockefeller creatore della Standard Oil oggetto di satira in una pubblicazione del 1901

Anche il sistema finanziario, che era alla base dello sviluppo industriale, and modificandosi: fabbriche e
capitali si concentravano nelle mani di poche grandi societ a danno delle aziende pi piccole e pi deboli
dando cos origine ai primi monopoli.
Quel tipo di bourgeois (borghese), che durante la prima ondata della rivoluzione industriale aveva avuto un
ruolo predominante, cio l'imprenditore indipendente e fortemente individualista, fu pian piano soppiantato
dai grandi enti anonimi, che sotto la moderna forma giuridica della societ per azioni ebbero uno sviluppo
fulmineo nell'industria, nel commercio e nell'organizzazione bancaria. [12]

Questa nuova forma di gestione della fabbrica comporta anche un mutamento nei rapporti tra il padrone e gli
operai che ora si trovano a dover interloquire per le loro rivendicazioni con entit anonime spersonalizzate
portatrici di responsabilit collettive, non pi individuali e facilmente identificabili come prima, rappresentate
dai consigli di amministrazione a loro volta espressioni della massa informe degli azionisti.
I principi della libera concorrenza si alterano con la formazione di nuove forme di coalizione e
concentrazione industriale e commerciale come quelle deicartelli, associazioni di imprese che producono
beni simili, che assegnano zone di smercio ai singoli imprenditori per contrastare la concorrenza sgradita.
Organi di controllo assicurano il rispetto dei patti tra gli associati al cartello che si trasforma in pool.[13]
Quando le coalizioni assumono la forma di fusioni tra industrie nascono i trusts con lo scopo di ridurre i costi
di produzione, eliminare la concorrenza e realizzare migliori profitti agendo in regime di monopolio.[14]
Forma pi aggressiva per contrastare la concorrenza straniera fu quella del dumping, vendita a prezzi
maggiorati di beni sul mercato interno per compensare i prezzi inferiori a quelli di costo praticati su i mercati
esteri.

Potrebbero piacerti anche