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La rivoluzione industriale
La rivoluzione industriale si verificò approssimativamente tra il 1760 e il 1850. Il
cambiamento tecnologico fu il motore della rivoluzione industriale. Durante questo
periodo apparvero molteplici invenzioni: la macchina a vapore, le macchine per
filare e tessere il cotone, nuovi processi per fondere e raffinare il ferro e molto altro.
La macchina a vapore venne applicata al trasporto sia di terra che di mare.
Macchina a vapore
La macchina a vapore fu una delle scoperte più importanti della rivoluzione
industriale. La forza vapore fu un prodotto della rivoluzione scientifica. Attirando
l’attenzione di molti scienziati, questi dimostrarono che una volta creato il vuoto
all’interno di un cilindro, la pressione dell’atmosfera vi avrebbe spinto un
pistone. Nel 1675 il francese Denis Papin creò un rudimentale prototipo di
macchina a vapore, elaborato poi da Newcomen. Questa funzionava producendo
vapore da acqua bollente riempendone il cilindro per poi iniettare all’interno
acqua fredda per far condensare il vapore, in modo tale che il pistone
all’interno del cilindro si abbassasse (grazie alla pressione atmosferica). La
teoria della forza vapore era nota in tutta Europa, ma le attività di sviluppo e
ricerca furono svolte in Inghilterra (poiché era lì che conveniva usare la macchina
a vapore). Lo scopo della macchina a vapore era quello di drenare le miniere,
che in Inghilterra erano di più rispetto agli altri Paesi. Al di fuori dell’Inghilterra
erano poco utilizzare. Nonostante le scoperte scientifiche, la macchina a vapore
non sarebbe stata sviluppata se non fosse esistita l’industria carbonifera inglese.
L’invenzione ininterrotta
Il maggiore risultato della rivoluzione industriale fu che si susseguirono molteplici
innovazioni. I metodi di produzione e lavorazione del cotono continuarono ad
occupare un posto di primo piano. La filatura era stata integrata in un sistema di
fabbrica, la filatura veniva ancora svolta a domicilio con telai a mano. Questa
situazione fu modificata dal reverendo Cartwright, il quale dissipò il suo
patrimonio per perfezionare un telaio meccanico. Il suo telaio però non era
sostenibile commercialmente, molti inventori lo migliorarono poco a poco. In
Inghilterra il telaio meccanico stava rimpiazzando i telai a mano, che però
continuarono ad essere utilizzati fino agli anni 50. L’industria cotoniera fu
all’avanguardia nell’applicazione della forza lavoro nelle fabbriche. Tuttavia le
fabbriche continuarono ad utilizzare l’energia idraulica fino agli anni 40 dell’800.
Fu solo allora che il consumo di carburante delle macchine a vapore era sceso
quanto bastava per farne una fonte di energia più economica. Dopodiché l’uso
del vapore come fonte energetica continuò ad espandersi costantemente.
Il vapore rivoluzionò anche il trasporto. Nelle ferrovie, le rotaie di ferro
sostituirono quelle di legno e le linee ferrate furono estese. La ferrovia lunga 26
miglia (tra Stockton e Darlington, 1825) fu progettata per il trasporto del
carbone, ma dimostrò che si poteva guadagnare denaro trasportando merci e
passeggeri. La prima ferrovia in grado di farlo fu la linea di 35 miglia fra Liverpool
e Manchester, aperta nel 1830. Fu un grande successo e innescò un’ondata di
frenetiche iniziative per la costruzione di ferrovie in Inghilterra. La macchina a
vapore fu applicata anche alla navigazione. Le navi a vapore comparvero
simultaneamente in vari luoghi (i primi battelli funzionanti furono francesi, il
Palmipede e il Pyroscaphe). Il vapore andava sostituendo la vela nel trasporto
oceanico. Il Great Western segnò un passo decisivo in quanto dimostrò che si
poteva attraversa l’Atlantico con una quantità di carbone sufficiente a bordo. Il
Great Britain fu la prima nave costruita in ferro spinta da un’elica anziché da una
ruota a pale. Ci volle però un altro secolo affinché il vapore prendesse il
sopravvento sulla vela. Quando si riuscì a ridurre il fabbisogno di carbone le navi
riuscirono a percorrere distanze più lunghe, il vapore poté sostituire la vela anche
su rotte più lunghe. La forza vapore è anche un esempio di general purpose
technology, tecnologia multi-scopo che può servire a molteplici applicazioni. Altri
esempi di GPT sono l’energia elettrica e il computer.