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1.

BORGHESIA E CLASSE OPERAIA

 La borghesia1 si fa portatrice degli elementi di novità, dopo le rivoluzioni del 48-49


 Borghesia legata ai valori della moralità e della rispettabilità (VD. Victorian compromise e “Dr.
Jekyll e Mr. Hyde”)
 Seconda meta dell’800 segnata dal positivismo2, dalla fiducia nel progresso delle scienze (VD.
Darwin 1809-1882, nasce anche il “darwinismo sociale”) e nello sviluppo economico illimitato.
 “età della ghisa”, del carbone e della macchina a vapore.
 Fine degli ordinamenti corporativi e sviluppo di un’economia di mercato (libera circolazione delle
merci), nascono le “banche di investimenti”
 Rivoluzione nel campo dei trasporti e delle comunicazioni (VD. “giro del mondo in 80 giorni”), le
innovazioni in questo campo, ferrovie, navi a vapore, telegrafo…. , furono un prodotto della
rivoluzione in atto e contemporaneamente contribuirono ad alimentarla
 Urbanizzazione diffusa, seppur tenendo conto delle differenze della condizione della classe contadina
nei diversi stati (VD. Chicago costruzione dei grattaceli, Haussmann Parigi, “cintura operaia”,
Londra East End e West End, Vienna Ringstrasse. Implemento delle infrastrutture comunali, luci a
gas, trasposti pubblici….
 Nascita del movimento operaio, ricerca di una coscienza di classe, 1868 Gran Bretagna nascono le
“Trade Unions”, Lassalle3 1863 fonda l’”Associazione generale dei lavoratori tedeschi”
 1864: prima internazionale (Associazione internazionale dei lavoratori) a Londra, obiettivo è il
coordinamento dei movimenti operai d’Europa. Anni ‘60 il dibattito è tra socialisti e proudhoniani,
durante gli anni ’70 si sposta tra Marx (struttura economica da abbattere per instaurare il
comunismo, soggetto attivo il proletariato industriale) e Bakunin (anarchismo, abbattere lo stato in
generale, soggetto attivo tutte le masse diseredate, operai comprese). 1876 prima internazionale viene
sciolta.
 1864: Pio IX emana l’enciclica Quanta cura e il Sillabo “errori del secolo” condanna del liberismo,
del socialismo. 1870 fine del Concilio Vaticana I, dogma dell’infallibilità papale in materia di fede e
morale.

2. LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIUALE4

 1873: scoppia una crisi di sovrapproduzione, venne colpito in particolare il settore agricolo europeo.
Causa: diminuzione dei prezzi di produzione legata alle innovazioni tecniche e organizzative.
Conseguenze: intensificazione dell’immigrazione verso le aree industrializzate d’Europa e
oltreoceano. Il protezionismo è la strada imboccata da tutti i governi Europei tranne dalla Gran
Bretagna (doppiamente danneggiata, risposta è l’ampliamento e l’intensificazione di contatti con
l’impero coloniale).
 Si sviluppano nuove forme di associazione pools5 e trusts6, e nasce il capitalismo finanziario7, il
rapporto di compenetrazione che si sviluppa tra banche d’investimento e industrie, che legano
vicendevolmente le loro fortune.

1
Termine che raggruppava dai magnati dell’industri ai ceti emergenti passando per la borghesia agraria.
2
Auguste Comte (1798-1857).
3
Teoria dello sfruttamento capitalistico sime a quella di Marx.
4
Prima rivoluzione industriale è a metà dell’700.
5
Cartelli, consorzi tra aziende dello stesso settore.
6
Concentrazioni tra imprese prima indipendenti.
7
Termine coniato dagli economisti marxisti.
 L’età dell’acciaio, nuove tecniche di produzione8 che velocizzano e abbassano i costi, sviluppo
dell’industria chimica, Nobel brevetta la dinamite nel 1875 e nuovi metodi di conservazione dei
cibi9, 1855 Benz inaugura la prima automobile, l’energia elettrica diventa una forza controllabile,
1879 Edison brevetta la lampadina a filo, 1871 Bell e Meucci inventano il telefono. Queste
invenzioni produrranno i loro grandi effetti sono nel 900, ma vengono alla luce in questo periodo.
 Importanti sviluppi della medicina, rispetto dell’igiene si diffonde, scoperte della chimica e sintesi di
nuovi farmaci10
 Crescita demografica per la diminuzione della mortalità, nella seconda metà dell’800 l’Europa
passa da 270 a 425 milioni di abitanti. Tutto ciò avviene nonostante la diminuzione delle nascite.

3. LE GRANDI POTENZE11 EUROPEE

 1850-70 ventennio caratterizzato in Europa da un alto tasso di conflittualità, causata in buona parte
dalle pretese di Napoleone III di sovvertire l’ordine del congresso di Vienna 12, e dalle aspirazioni
nazionali della Prussia.
 La Francia di Napoleone II: “bonapartismo”13, tratto del secondo impero è quello “tecnocratico”,
politica estera aggressiva (VD guerra in Crimea, 1854-55). Impero austro-ungarico: rafforzato il
centralismo amministrativo e abolita la servitù della gleba. Prussia: sviluppo economico non
accompagnato da quello democratico, sviluppo dall’alto, legato al potenziamento della macchina
bellica (Bismark, nominato primo ministro da Guglielmo I nel, 1862, riforma dell’esercito, “le
grandi questioni si risolvono con il sangue”).
 Guerra Prussia-Austria14, 1866, pace di Praga, inizio del cammino prussiano verso l’unificazione
nazionale. Conseguenze: nasce la Confederazione della Germania del Nord, 1867 si divide l’impero
austro-ungarico.
 Guerra franco-prussiana: Francia rimane l’ultimo ostacolo sulla via dell’unificazione tedesca, causa:
questione dinastica della successione alla corona di Spagna. Luglio 1870 La Francia dichiara
guerra alla Prussia. Sconfitte di Mentz e Sedan. Gennaio 1871 Francia chiese l’armistizio, pace di
Francoforte cessione dell’Alsazia e della Lorena, sentimento francese di “revanche”.
 1870: Viene proclamato il secondo Reich, unione della confederazione, della Prussia e del regno di
Baviera.
 Condizioni di pace imposte da Bismark furono la causa che porto in breve tempo, nel marzo del 71
alla nascita della comune di Parigi, che nacque con le elezioni del Consiglio Comunale indette
dalla guardia nazionale. L’esperienza di democrazia diretta vissuto a Parigi durò due mesi, fino
maggio quando le truppe governative assaltarono la città. “settimana di sangue” a conclusione
dell’esperienza della comune.
 Il secondo Reich: economia in crescita, materie prime. Grane politica e potere esecutivo gestiti dal
cancelliere15 e dall’imperatore16, potere legislativo dal parlamento17. Nascono nuovi partiti, SPD,
Partito conservatore…. “Kulturkampf”, politica anticattolica di Bismark, abbandonata per fronteggia
la minacci del SPD, lotta contro il movimento operaio, nonostante ciò varo di una legislazione
sociale, anni ’80 si afferma il movimento operaio, fallisce al politica di B..
8
Procedimento Gilchrist Thomas.
9
Celle frigorifere e cibi in scatola.
10
Acetilsalicilico, base dell’aspirina.
11
Le potenze sono gli stati che so o in grado di essere soggetti arrivi della politica internazionale.
12
Restaurazione, 1814-15.
13
Omaggio formale alla volontà popolare, unione di autoritarismo e riforme sociali.
14
Causa formale la contesa di due ducati sottratti due anni prima alla Danimarca. VD anche terza guerra d’indipendenza italiana.
15
Bismark.
16
Guglielmo I.
17
Bicameralismo, Reichstag e Bundesrat.
 Sistema bismarckiano, “patto dei tre imperatori” 1873(Germania, Austria-Ungheria, Russia), 77
contrasto tra Russia e Impero Ottomano il Jugoslavia, risolto nel congresso di Berlino del 1878, che
stabilisce il protettorato dell’Austri a in Bosnia. ’81 viene rinnovato il “patto dei tre imperatori”,
nel’82 il sistema si completa con la stipulazione della “triplice alleanza”.
 La terza repubblica: alla fine degli anni ’70 la Francia si era ripresa dalla sconfitta nella guerra
franco-prussiana. 1875 promulgata la nuova costituzione18, inizia la terza repubblica. Elezioni del
76 portano al governo gli “opportunisti”, repubblicani moderati, che affermarono la laicità dello
stato, a questi si contrapposero i “radicali”, i repubblicani più avanzati. Uno dei mali storici della
terza repubblica fu la corruzione diffusa, sintomatica del momento di difficoltà la nascita di un
movimento autoritario fondato da Georges Boulanger alla fine degli anni ’80.
 La Gran Bretagna liberale: ruolo della corona simbolico, sistema parlamentare affermato ma non
necessariamente democratico (VD importanza camera dei lord, pratica del voto palese). Disraeli19,
conservatore, si alternò al governo fini alla fine degli anni’70 con Gladstone20, liberale.
 Russia, residuo dell’ancien régime: immobilismo politico, arretratezza economica, 1855 Alessandro
I abolisce la servitù della gleba, nonostante ciò rapidamente il clima di speranza si spense.

4. DUE NUOVE POTENZE: SATATI UNITI E GIAPPONE

 Gli stati uniti: aumento demografico (VD flussi migratori), aumento della produzione agricola, paese
diviso culturalmente e economicamente in tre grandi zone: nord-est, sud delle piantagioni e west dei
contadini. Centrale nel dibattito pubblico è il tema della schiavitù.
 1854 da un’ala del partito liberale nasce il partito repubblicano (antischiavista), nel 1860 i repubblicani
portano A. Lincoln alla casa bianca.
 La guerra civile americana: 60-61 gli stati del sud si uniscono in una confederazione indipendente,
nell’aprile 61 scoppia la guerra con l’unione. Cause: politiche antischiaviste sfavorevoli al sud e
secessione della confederazione. Resa del sud nell’aprile del 65 al comandate Grant. Conseguenze:
unificazione degli stati uniti e tentativo legislativo di migliorare le condizioni degli schivi, condizioni che
non mutarono, come i pregiudizi raziali (VD nascita del Ku Klux Klan).
 1890 conclusa la conquista del west a discapito dei pellerossa (VD massacro di Sand Creek 1864).
Contesto indiretto con la Francia in Messico subito dopo la guerra, conferma della dottrina Monroe
(1823, isolazionismo). Fine anni ’90 espansionismo americani, guerra contro la Spagna per
l’indipendenza di Cuba e Guam e Hawaii.
 alla vertiginosa crescita economica e demografica si affiancano anche tensioni sociali, 1886 nasce la
American Federation Of Labour.
 Giappone e modernità: fine dell’isolamento commerciale, 1854 squadra navale statunitense dallo
shogun, che firmo i “trattati ineguali” solo nel 1858. Rivolte conto lo shogun e successiva
“restaurazione Meji” 1868, inizio del processo di modernizzazione sia economico che sociale,
“rivoluzione dall’alto”. 1871 abolizione dei diritti feudali e proclamazione uguaglianza giuridica, 1889
creazione parlamento anche se a suffragio ristretto e con poteri limitati.

5. GLI IMPERI COLONIALI

18
Camera a suffragio universale, voluta dai democratici, senato vitalizio ed elettivo, detengono il legislativo, e l’esecutivo
detenuto dal presidente della repubblica; Repubblica presidenziale.
19
1767 Reform Act, riforma elettorale.
20
Home Rule, tentativo di risolvere la “questione Irlandese” fallito.
 Fine ‘800 l’imperialismo si carica oltre che di istanze economiche anche di quelle ideologiche,
penetrazione commerciale diventa sottomissione economica. Gli interessi economici sono legati alle
materie prime, alla ricerca di sbocchi commerciali e dovuti all’accumulazione di capitali finanziari.
Le ragioni ideologiche furono importanti quanto quelle economiche (VD white man burden). Altra
spinta fu quella della cultura positivista, ricerca scientifico-geografica, D. Livingston e Stanley 21.
 1881 la Francia invade l’Algeria, legittimata dal congresso di Berlino del 78.
 1882 la Gran Bretagna con un pretesto invia un corpo di spedizione in Egitto, mai assoggettato
formalmente ma praticamente, intervento necessario per
il controllo del canale di Suez, 1869. Conquista del
Sudan, territorio controllato Egitto, completata solo nel
1898, causa rivolta mahdi22.
 In Congo primo contrasto in Africa tra europei, tra
belgi23 e portoghesi, oggetto la foce del fiume Congo.
Per risolvere la questione del Congo Bismark convoca
nel 84-85 una conferenza internazionale a Berlino,
stava avvenendo la “spartizione dell’africa”, il
principio adottato fu quello della effettiva occupazione.
La conferenza riconosce il Congo Belga 24, Congo libero (VD “cuore di tenebra”), alla Francia l’attuale
“repubblica del Congo”, la Gran Bretagna Niger, la Germania Camerun e Togo.
 Le linee direttrici del colonialismo inglese si sviluppano da sud a nord 25, con l’obiettivo di saldare i
possedimenti, obiettivo bloccato dall’occupazione tedesca della Tanzania.
 1898: incontro tra truppe britanniche e francesi sul Nilo rischia di trasformarsi in una guerra. I rapporti
tra le due potenze migliorano fino alla firma dell’intesa cordiale, nel 1904.
 Prima guerra boera26, 1880-81: aggressione della Gran Bretagna, vinta dai Boeri, la situazione con
cambia, Cecil Rhodes. Seconda guerra boera, 1899-92: aggressione dei boeri, guerra sanguinosa vinta
dalla Gran Bretagna, con l’annessione delle repubbliche. Nonostante ciò la pace definitiva solo nel 1910,
con la nascita dell’Unione sudafricana.
 L’India Britannica: colonizzazione britannica non
aveva modificato la società indiana, i colonizzatori si
erano appoggiati alla gerarchia persistente, la classe
dei brahmini. “rivolta dei Sepoys” 1857,
conseguenza fu la soppressione della Compagnia
delle indie e il passaggio sotto il controllo diretto
della corona.
 L’Indocina francese: basi commerciali e missioni
cristiane, le persecuzioni contro i missionari
scatenarono la risposta francese che tra il 62 e l’85
occupa Vietnam e Cambogia.
 Colonialismo russo: si muove verso la Siberia e verso l’asia centrale, contrasti con la Cina, porto di
Vladivostok, costruzione della transiberiana e vendita della Alaska agli stati uniti.
 Gli europei in Cina: Cina arretrata, gli scambi con l’occidente erano riservati al porto si Canton, lo
scontro con l’occidente gettò la Cina imperiale in crisi.

21
Zambesi e Congo.
22
Un profeta, carismatico leader islamico.
23
Re Leopoldo II.
24
Attuale Repubblica Democratica del Congo, Libreville.
25
Zambia, Zimbabwe, Botswana e Sud Africa a sud e Kenya ed Etiopia a nord.
26
Repubbliche fondate da ex-coloni olandesi del ‘600, Transvaal la più importante.
 Le guerre dell’oppio27: 1°) 1839-42, conclusa con il tratto di Nanchino che assegnava Hong Kong alla
Gran Bretagna e apriva altri 4 porti cinesi. 2°) 1856-60, la Cina apriva alla penetrazione occidentale
anche le vie fluviali interne.
 Il colonialismo europeo si sviluppo tramite politiche di violenza e sfruttamento, ebbe impatti diversi a
seconda delle diverse realtà locali. L’osservazione più interessante è l’involontaria esportazione del
bisogno di autogovernarsi, e il risveglio dei nazionalismi, che prima o poi avrebbe trionfato sulle stesse
potenze coloniali.

6. GOVERNARE L’ITALIA UNITA

 All’unità 22 M di italiani, 75% analfabeti, 10% italofoni, 10% della popolazione era urbana, il 70%
contadina con un territorio che non favoriva l’agricoltura; mondo agrario molto vario nei prodotti e nei
sistemi, dalla mezzadria all’azienda agricola, dal latifondo alle colture specializzate.
 Nell’agricoltura emerge particolarmente la “questione meridionale”, la stessa classe politica non era a
conoscenza della situazione del meridione (VD lettera di Farini a Cavour)
 La classe politica: la maggioranza era costituita da un gruppo di centro moderato, pressoché lo stesso
della maggioranza della camera subalpina, la destra storica. L’opposizione vecchia sinistra Piemonte e
in crescendo mazziniani e garibaldini, che entravano nel sistema monarchico per cambiarlo. La classe
politica in generale era rappresentazione solo del “paese legale” molto diverso dal “paese reale”. Il
suffragio non era universale e per di più era censitario, alla prime elezioni votò meno del 2% della
popolazione. Prevalse il modello di uno stato accentrato1428, per rispondere alle esigenze della neonata
Italia29. Furono emanate la legge Casati30 e la legge Rattazzi31. Il problema della terra non fu risolto
dai governi della destra storica, che accentuano il divario tra sud e nord.
 Dall’estate dal 61 inizia a svilupparsi il fenomeno del “brigantaggio”, fenomeno riconosciuto da una
legge del ’63, che introdusse un vero regime di guerra, regime che annullo quasi il fenomeno nel ’65.
 Unificazione economica parti dall’introduzione delle lire e dal potenziamento die trasporti per creare un
mercato nazionale. Crescita dell’agricoltura all’indomani dell’unità e invece difficoltà per l’industri
penalizzata dalla politica liberista.
 Tenore di vita degli italiani non era aumentato dopo l’unità, complici erano le durissime politiche
fiscali (ES. 1868 introduzione della tassa sul macinato), dovute alle importanti spese per la reale
unificazione dello stato.
 La questione romana32 era molto delicata (Vd contingente francese), due tentativi garibaldini 1862,
fermato sul Aspromonte, 1864 “convenzione di settembre”33, 1867 nuovo tentativo garibaldino, ritorno
dell’esercito francese, battaglia di Mentana. Roma venne presa solo il 20 settembre del 1870, nel
contesto della guerra franco-prussiana, breccia di porta Pia. Nei 71’ tutte le strutture amministrative
vengono spostate da Firenze a Roma, viene emanata la “legge delle Guarentigie”34, ostilità di Pio IX
che nel 1874 formula il non expedit35.
 La terza guerra d’indipendenza: legata alla guerra tra Prussia e austria-ungheria, italiani alleati della
Prussia. Sconfitte a Custoza e Lissa, ma con la pace di Vienna, 1866 (≠ dalla pace di Praga), l’Italia
ottiene Veneto e Friuli, mancano ancora il Trentino e la Venezia Giulia.

27
Commercio di oppio tra Cina e India.
28
Piuttosto che incentrato sull’autogoverno.
29
ES. mantenimento dell’unità, lotta al brigantaggio…
30
Sistema scolastico nazionale e obbligatorietà dell’istruzione elementare.
31
Nuovo ordinamento dei comuni, sindaco di nomina regia, esempio di accentramento del potere.
32
Incluso anche il Lazio nei domini papali.
33
Italia si impegnava a mantenere l’indipendenza dello stato pontificio in cambio, ritiro da parte di Napoleone terzo delle truppe
34
Legge delle garanzie, l’Italia si impegnava a riconoscere al papa il suo poter spirituale e creazione dello stato del Vaticano.
35
Divieto di partecipare alla vita politica rivolto ai cittadini della nuova Italia.
 La sinistra storica salì al governo nel 1876, De Pretis36 fu chiamato a formare il governo dopo le
dimissioni Minghetti37. I punti principali del programma della sinistra erano il decentramento
amministrativo, l’ampliamento del suffragio e il potenziamento dell’istruzione elementare. 1877
legge Coppino38, 1882 nuova legge elettorale39 permise al 7% della popolazione di votare.
 Il trasformismo è il processo di convergenza tra gli schieramenti moderati, creazione di un grande
centro che escludeva le ali estreme, ≠ modello “bipartitico” inglese.
 1877 “inchiesta agraria”40 mostra la drammatica situazione agricola, dal 1881 si iniziarono anche a
sentire gli effetti della crisi dell’agricoltura europea, crisi che ebbe anche sensibili riscontri sociali.
 In risposta al momento di crisi svolta protezionistica nel 1887, che scateno una vera e propria guerra
doganale con la Francia, ma avvio l’Italia sulla via del decollo industriale.
 Politica estera e colonialismo: 1882 Depretis stipula la triplice alleanza, resa necessaria dall’isolamento
che era emerso dalla questione tunisina41, poi rinnovata nel 1887. Acquisto della Baia di Assab, 1882,
piccola base per un’espansione in africa orientale, contrati con i locali nel 1887, sconfitta di Dorgali,
ma poi rinnovata la presenza per motivi legati al prestigio nazionale. Sotto Crispi invece ampliamento
dei possedimenti coloniali in Eritrea e basi per la colonizzazione della Somalia, firma del trattato di
Uccialli42 nel 1889, il tentativo di penetrazione italiana falli definitivamente con la sconfitta di Adua
del 1896, quando un contingente italiano fu annientato dagli etiopi (VD complesso di Adua)
 Ritardo nello sviluppo delle organizzazioni operaie dovuto all’arretratezza industriale, fino agli anni ’70
era presente solo la società di mutuo soccorso. Svolta di regista con la fondazione nell’81 del “partito
socialista rivoluzionario di Romagna”, che permise nell’82 l’elezione di A. Costa. 87-93 si sviluppano
le prime organizzazioni nazionali e le prime camere del lavoro.
 1892 fondazione del partito dei lavoratori italiani, Genova, ad opera di F. Turati43. Poi nel 95
rinominato partito socialista italiano.
 Opera dei congressi, 1874 organizzazione cattolica che doveva coordinare l’operato delle associazioni
cattoliche già presenti, ciò avvenne nonostante il non expedit. Apertura del mondo cattolico si ebbre con
l’innalzamento al soglio di pietro di Leone XIII, accento sull’impegno sociale della Chiesa.
 1887 morte di Depretis, nominato presidente del consiglio F. Crispi44. 1888 legge che rende i sindaci
dei grandi comuni elettivi, 1889 codice Zanardelli45.
 1892 primo governo Giolitti, principio della progressività delle imposte, nuovamente sostituito da
Crispi, nel 93, a causa dello scandalo della banca romana 46. Inizio di una politica di inasprimento
fiscale per risanare il bilancio dello stato, dure misure repressive espresse nelle leggi “anti anarchiche”,
indirizzate in realtà verso il partito socialista.
 Definitiva caduta di Crispi nell’96, determinata dagli insuccessi coloniali.
7. LA SOCIETÀ DI MASSA

 Solo alla fine dell’800 dopo la rivoluzione francese e la rivoluzione industriali si può iniziare a parlare di
società di massa negli stati più avanzati d’Europa, questo fenomeno ha segnato indelebilmente il mondo
contemporaneo. Il sistema di relazioni sociali si concretizza nelle grandi istituzioni nazionali (ES. i
partiti, l’esercito), tendenze conformiste.

36
Mazziniano in gioventù e parlamentare esperto, diverso per estrazione sociale dai membri della desta storica.
37
Dimesso per il tentativo di statalizzazione delle ferrovie.
38
obbligo di frequenza scolastica fino ai 9 anni e inasprimento delle sanzioni per i trasgressori.
39
Abbassato il requisito censitario, da 40 a 20 lire, abbassata l’età, da 25 a 21, obbligo di istruzione.
40
Ad opera di Stefano Jacini, senatore lombardo.
41
Invasione dalla Tunisia da parte della Francia 1881, l’Italia nutriva grandi pretese su quel territorio.
42
Interpretato dagli italiani come il rinascimento di un semi protettorato e diversamente dagli Etiopi.
43
Famiglia dell’alta borghesia lombarda, democrazia radicale. decisivo incontro con Anna Kuliscioff, russa con una grande
conoscenza del mondo operaio europeo, e l’ambiente operaio di Milano.
44
Siciliano, in gioventù mazziniano, simpatie a sinistra ma tipo di politica decisa ed efficace, simpatia dei conservatori.
45
Abolizione della pena di morte, vuoto legislativo sul diritto si sciopero, ampi poteri discrezionali alla polizia.
46
Emissione fraudolenta di carta monetaria e finanziamento occulto di uomini politici.
 Affermazione del ceto medio, colletti bianchi, in contrasto con i colletti blu. Inizia a delinearsi il
fondamentale ruolo economico e politico della piccola borghesia.
 A cavallo tra i due secoli registriamo un importante sviluppo industriale che toccò anche i “nuovi
arrivati” come l’Italia, questa crescita è evidente e spiegata anche nello sviluppo dell’organizzazione
del lavoro, 1911 Taylor scrive “principi di organizzazione scientifica del lavoro”, 1913 la Ford
introduce la catena di montaggio.
 Tutti gli stati applicarono politiche di “nazionalizzazione delle masse”. Ciò attraverso la diffusione
dell’istruzione, accompagnata da un processo di statalizzazione e laicizzazione, funzionale alla
diffusione dell’alfabetizzazione e quindi all’ampliamento dell’opinione pubblica. Altro strumento
importante fu l’introduzione della leva obbligatoria, legata inscindibilmente al suffragio universale
maschile, introdotto in numerosi stati europei, 1912 Italia.
 Nascita dei partiti di massa, articolata rete di organizzazioni locali, segno del cambiamento della lotta
politica si mostra anche nello sviluppo delle organizzino sindacali nazionali (VD Trades Unions,
C.G.L. 1906), funzionali all’introduzione di forme di legislazione sociale. Dal punto di vista fiscale si
afferma il principio della progressività delle imposte, introdotto in Italia nel 92 da Giolitti.
 Verso la fine dell’800 tutti i partiti socialisti si sviluppano in un’ottica nazionale e affiancano spesso ad
una corrente rivoluzionaria una riformista, i più importanti sono SPD47 e il Partito Laburista48.
 La seconda internazionale: 1889 Parigi, si riunirono i più importanti partiti d’ispirazione marxista
d’Europa. Il marxismo fu la dottrina ufficiale della seconda internazionale, ma al suo interno possiamo
ritrovare una opposizione tra la tendenza democratico-riformista o revisionista (Eduard Bernstein, il
capitalismo si modifica lo stato borghese si democratizza) e quella rivoluzionaria (Karl Libknecht e
Luxemburg).
 Una altra visone fu sviluppata in Russia da Lenin (il partito deve essere guidato da “rivoluzionari di
professione”), 1903 al congresso di Londra si separano bolscevichi e menscevichi.
 Un'altra dissidenza di sinistra è rappresentata da Georges Sorel, autore di “considerazioni sulla
violenza”, che impersona l’idea dei sindacati, che vedevano lo sciopero come “ginnastica
rivoluzionaria”.
 Anni dello sviluppo della “questione femminile”, Mill interprete di questa questione, “la servitù delle
donne”. 1903 nascono le suffragette, fondatrice è Emmeline Pankhurst, movimento non trovò
appoggio nei laburisti. In generale i movimenti femministi trovarono poco appoggio in quelli operai.
 Nuovo impegno sociale della Chiesa, iniziato con Pio IX49 e amplificato da Leone XIII, che emanò
l’enciclica “rerum novarum”50. Parallelamente inizia a delinearsi in Francia e in Italia la tendenza alla
“democrazia cristiana”51, ma la chiesa restò ancora ostile al processo di secolarizzazione52.
 Il nazionalismo tende a spostarsi a destra (abbandona la matrice illuminista e abbracci quella
tradizionalista, legata alla razza53). In Germania il nazionalismo si rifà esplicitamente all’antisemitismo,
si sviluppano anche i movimenti pangermanisti, in Europa orientale si sviluppano movimenti
panslavisti, anche essi esplicitamente antisemiti, antisemitismo a aveva radici popolari (VD pogrom).
 Reazione all’antisemitismo diffuso fu la nascita del sionismo54, fondato nel 1897 a Basile da T. Herzl.
 Crisi del positivismo, sotto il profilo filosofico sviluppo di correnti irrazionalistiche e vitalistiche (VD
Nietzsche e Bergson) oppure di ritorna all’idealismo (VD B. Croce e G. Gentile). Dal punto di vita
scientifico Thompson, Planck, Einstein, in questo periodo opera anche Sigmund Freud.

47
Social democrazia tedesca nata nel 1875.
48
Nato nel 1906 dall’opera degli stessi dirigenti dei sindacati.
49
Enciclica “quanta cura” e “non expedit”
50
Dedicata ai problemi della condizione operaia, condanna del socialismo, concordia tra le classi (VD S. Agostino), incoraggiato
esplicitamente l’associazionismo cattolico, anche tra i lavoratori
51
Tentativo di conciliare la dottrina cattolica e la sua nuova dimensione sociale con gli istituti della democrazia.
52
Emancipazione della società dal controllo e dal condizionamento delle autorità religiose.
53
Gobineau, “saggio sull’ineguaglianza delle razze umane”, teorie antiquate giustificate in una falsa ottica positivista.
54
Movimento che si poneva come obiettivo quello di promuovere la costituzione di uno stato israeliano in Palestina.
8. L’EUROPA E IL MINDO AGLI INIZI DEL ‘900

 Compresenza di diverse istanze ha creato due rappresentazioni del periodo precedente alla prima quella
mondiale, la bella époque e quella della logica di potenza.
9. 1890 uscita dallo scenario di Bismark cambia gli equilibri europei, la Germania predilige l’accordo con
l’Austria a quello con la Russia, si arriverà nel 1891 alla alleanza franco-russa, fine dell’isolamento
francese, pilastro del sistema bismarckiano.
10. Si inaspriscono i rapporti tra Germania e Gran Bretagna a causa della politica di riarmo navale.
11. Con la firma dell’intesa cordiale, 1904, che riguardava gli imperi coloniali, si assiste al
riavvicinamento tra Francia e Gran Bretagna.
12. I nuovi accordi, la formazione di un equilibrio bipolare, fanno nascere in Germania un complesso di
accerchiamento e pericolose tendenze ala intraprendere una guerra preventiva.
13. Nei decenni precedenti alla prima guerra mondiale innumerevoli furono i terreni di scontro tra i due
blocchi di potenze: tra Francia e Germania in Marocco; nei Balcani, dove la rivoluzione dei “giovani
turchi” aveva sconvolto l’impero Ottomano, l’Austria-Ungheria ne approfittò subito per annettere la
Bosnia e l’Erzegovina. Poi l’invasione italiana della Libia provoco con conflitto con la Turchia, che
novante sconfitta, vide scoppiare la prima guerra balcanica, vinta dalla coalizione degli stati slavi, nel
1912. Durante la spartizione dei territori tra i regni vincitori la Bulgaria attacco la Garcia e la Serbia,
seconda guerra balcanica, ma fu sconfitta da una nuova coalizione, nel 1913.
14. Progressiva democratizzazione in Francia, offensiva nazionalista esemplificata dal caso Dreyfus, Zola
scriverà “je accuse”. Alle elezioni del 1899 vittoria dei radicali e dei progressisti, appoggiato dai
socialisti, anni della vittoria della battaglia anticlericale e di alcune riforme sociali, come le limitazioni
sull’orario di lavoro. Protagonista di questa fase, durata fino al 1911, fu G. Clemenceau.
15. In Gran Bretagna si assiste per un ventennio al governo 1886 al 1906 della coalizione tra conservatori
e unionisti. 1906 vittoria dei liberali, conflitto costituzionale con i Lord, per quanto riguardava la
progressività dell imposte. Nuovo progetto di “Home rule”, approvato nel 1914.
16. In Germania Guglielmo II inaugura il nuovo corso, ritorno alla centralità del potere imperiale, politica di
riarmo rafforza i rapporti tra gli Junker e i grandi industriali. Non rinnovate le leggi straordinarie
antisocialiste, SPD unico partito di opposizione, però in condizione di isolamento.
17. L’impero Asburgico vide continuare il declino che era iniziato a metà dell’800, crisi legata
profondamente ai conflitti nazionali, impero già separato dopo la guerra austro-prussiana, contarsi con
al Serbia legati al crescere dei nazionalismi e del panslavismo, progetto di monarchia trialistica
sostenuto da Francesco Ferdinando.
18. La Russia era ancora in una situazione di arretratezza politica, economica e sociale, tentativo zarista di
industrializzazione dell’alto, mal riuscito. l’impossibilità della protesta politica per canali legali porto
alla “domenica di sangue” nel 1905, lo Zar era Nicola II, nei mesi successivi nacquero i soviet,
duramente repressi una volta tornate le truppe dal fronte Giapponese. Dopo il ristabilimento dell’ordine
lo Zar fece eleggere la prima Duma, che però venne gradualmente eliminata nel giro di pochi anni.
Riforma agraria parzialmente fallita, i contadini potevano diventare proprietari della terra che
coltivavano, questa però era spesso insufficiente a garantire dignitose condizioni di vita. La guerra con il
Giappone: contesa sulla Manciuria, 1904 Giappone attacca senza dichiarazione la Russia, si conclude
con il trattato di Portsmouth, grazie alla mediazione americana.
19. La Cina subì più di tutte l’influsso del Giappone, la sconfitta del 1894 provoco la rivolta dei boxer55, nel
1900 intervento Europeo sedo la rivolta a Pechino. Un debole processo di democratizzazione inizio
dopo l’intervento europeo, interrotto bruscamente nel 1906 dall’operato della lega di Sun Yat-sen.
20. Cresce sensibilmente il ruolo egemonico degli Statui Uniti, sviluppo economico senza paragoni,
presidenza Roosevelt, 1901 repubblicano, importante difesa degli interessi americani, alterna

55
movimento conservatore e xenofobo, che mirava al ristabilimento dei valori imperiali.
diplomazia del dollaro e politica del grande bastone56, politica interna introduce una legislazione
sociale. Wilson, 1912 democratico, abbassamento delle tariffe protettive, ingesso in guerra.
21. Nell’America latina si assiste ad un notevole sviluppo economico, legato alla crescita delle esportazioni
della materia prime. 1910 rivolta in Messico, liberal-progressisti guidati da F. Madero, salito al
governo nell’11.

9. L’ITALIA GIOLITTIANA

 Dopo la caduta di Crispi, nel 96, si affermarono le forze conservatrici, fronte comune contro i “nemici
delle istituzioni”. Primavera dall’98 moti del pane, durissima repressione del governo57 che cercò
successivamente di dare una base legislativa all’azione repressiva, ostruzionismo di sinistra, il re
Umberto I affidando il governo a Saracco, mostrava il fallimento del tentativo autoritario. 29 luglio
del 1900, Umberto I ucciso da Gaetano Bresci, sale al trono Vittorio Emanuele II.
 Nel 1901 governo affidato a Zanardelli, ministri degli interni Giolitti. Ministero che portò aventi
importanti riforme sociali58. In questo periodo cresce nuovamente il movimento sindacale, sì
ricostituisco leghe e camere del lavoro nel centro-nord, crescono gli scioperi e aumentano gradualmente
i saliari, crescita che durerà quasi 15 anni, da inquadrarsi nel quadro dello sviluppo economico.
 In questo periodo l’Italia conobbe il suo vero decollo industriale, ciò legato anche alle precedenti scelte
protezionistiche. Nello sviluppo industriale mutano anche le condizioni di vita degli italiani (ciò si
evidenzia nelle citta, nei servizi pubblici). Nonostante lo sviluppo l’emigrazione, l’analfabetismo e
l’importanza dell’agricoltura rimangono alti. la crescita economica accentua ancora di più il divario tra
nord e sud, i “meridionalisti” studiano la questione e in ciò identificano il freno dell’Italia.
 1903 Giolitti sostituisce Zanardelli alla guida del governo, offre un posto a Turati che rifiuta.
Riformismo giolittiano si muove sempre nei limiti della conservazione dell’equilibrio59. “Leggi
speciali” per il mezzogiorno, statalizzazione delle ferrovie non riuscita si trasforma in dimissioni.
 Giolitti tornò al governo nel 1906’ per poi attuare un'altra ritirata strategica del 1909, un altro ritorno
nel 1911, proposta del suffragio universale maschile accolta nel 1912.
 Critici del giolittismo: dittatura parlamentare legata alla pratica del trasformismo e delle ingerenze
elettorali, ingesso del governo nelle lotte elettorali. Terreno fertile per la critica dell’opposizione.
 Dalla caduta di Crispi cambio della politica estera, abbandono della linea filotedesca e fine della guerra
doganale con al Francia. Le vicende internazionali, Marocco e Bosnia, indebolirono la triplice alleanza.
Si sviluppa il nazionalismo, distinzione di Enrico Corradini, Pascoli “la grande proletaria si è mossa” e
nascita dell’associazione nazionalista italiana. 1911 intervento italiano in Libia, esteso al mar Egeo,
conflitto con la Turchia, risoltosi con la pace di Losanna. Colonizzazione della Libia economicamente
sconveniente ma socialmente acclamata, fine del complesso di Adua.
 All’inizio del 900 cresce la corrente rivoluzionaria del partito socialista, sciopero generale del 1904.
Negli anni successivi nascono CGL e confindustria. 1912 congresso di Reggio Emilia scissione del
partito socialista nelle sue correnti, rivoluzionaria e riformista.
 Trasformazioni importanti del movimento cattolico, si afferma la tendenza democristiana, Romolo
Murri. Azione dei cristiani tollerata da Leone XIII e osteggiata da Pio X. Vescovi favorirono le forze le
forze democristiane per timore di quelle laiche e socialiste, venne sospeso il non expedit in alcuni
collegi del nord. Nelle elezioni del ’13 si consacra la linea clerico moderata.
 Introduzione del suffragio universale alle elezioni del 13 rede ancora più complicata la mediazione
giolittiana, Giolitti rassegno le dimissioni nel maggio del ’14 indicando Salandra come suo successore.
Il dibattito si polarizza su due schieramenti, destra conservatrice e sinistra tendenzialmente
rivoluzionaria. “settimana rossa”60 giugno 1914, evidente segno del nuovo clima.
56
VD caso del canale di Panama.
57
Guidato da Antonio Rudi, conservatore.
58
Vd limitazione del lavoro minorile, assicurazione per la vecchiaia.
59
Esempio di ciò è la riforma fiscale, abbandonata nonostante fosse uno dei punti centrali del programma.
60
Ondata di scioperi successiva alla morte di tre manifestanti ad Ancona.
 La prima guerra mondiale sancirà la definitiva fine del giolittismo.

10. LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA

 Europa di inizio secolo attraversata da conflitti latenti, l’equilibrio era garantito dal precario sistema di
alleanze, basato su due blocchi contrapposti. Triplice alleanza rinnovata nel 1887 e l’intesa sancita
dall’accordo franco-russo del 91 e l’intesa cordiale del 1904 tra Francia e Gran Bretagna.
 28 giugno 1914 attentato di Sarajevo, 23 luglio ultimatum austriaco, non accettato in tutte le sue
clausole dai serbi, Russia promette sostegno alla Serbia, 28 luglio Austria dichiara guerra alla Serbia,
mobilitazione Russa su tutto il confine occidentale, interpretata dalla Germania come ostile, Germania
manda un ultimatum alla Russia, 1 agosto Germania dichiara guerra alla Russia, Francia legata alla
Russia inizia la mobilitazione, ultimatum tedesco, 3 agosto Germania dichiara guerra alla Francia.
Germania nell’attacco alla Francia viola la neutralità del Belgio, questo indusse il 4 agosto la Gran
Bretagna a dichiarare guerra alla Germania.
 Per valutare la responsabilità della Germania teniamo conto del “complesso di accerchiamento” e del
piano Schlieffen, capo di stato maggiore dai primi del 900.
 Nuovi eserciti e vecchie strategie, tedeschi bloccati sulla Marna e costretti a ripiegare sulla Somme a
metà settembre, fallimento del piano Schlieffen, inizio della Guerra di logoramento.
 Il conflitto diventa rapidamente mondiale, ingresso in guerra della Turchia, Bulgaria a fianco
dell’alleanza e dell’Italia, il Giappone, Portogallo, Romania, Grecia e USA con l’intesa.
 Italia dichiara la sua neutralità nel 1914, guerra vista come opportunità per completare
l’unificazione. Si accende il dibattito tra interventisti61 e neutralisti62, neutralisti in maggioranza ma
interventisti accomunati anche dalla critica al giolittismo. Il governo tenta le trattative con gli imperi
centrali mantenendo la neutralità, ma il 26 aprile del 15 viene firmato il patto di Londra63 da Salandra e
Sonnino. La volontà neutralista del parlamento superata
dall’autorità del re, “radiose giornate” di maggio
celebrano l’interventismo, 24 maggio 1915 iniziano le
operazioni militari.
 Offensive di Cadorna sull’Isonzo hanno effetti scarsi,
strafexpedition sul Pasubio, Salandra costretto alle
dimissioni subentra un governo di coalizione nazionale
Boselli.
 Fronte occidentale:15 immobile, nel 16 battaglie della
Somme e di Verdun, non portano a cambiamenti.
 Fronte orientale: Serbia conquistata dall’impero, Polonia
dalla Germania e contingente inglese sbarca in Turchia, a
nord importante il blocca navale britannico attuato nel
Mare del nord.
 Importanti elementi da tenere in considerazione sono, le
trincee, l’assalto, la solidarietà con i propri compagni, le nuove armi, l’incremento nello sviluppo delle
telecomunicazioni, dei mezzi motorizzati e dell’aviazione, che mostreranno il loro potenziale solo nella
seconda guerra mondiale. Arma che mostra già a pieno le sue potenzialità è il sottomarino, Vd
Lusitania.
 Da non sottovalutare è il ruolo del “Fronte interno”, da tenere in considerazione è il ruolo delle donne.
61
sinistra democratica, frange estreme del movimento operaio, nazionalisti e i liberal-conservatori (VD corriere della sera,
Albertini), gli intellettuali furono tendenzialmente interventisti Vd D’Annunzio, non tutti però Vd Benedetto Croce.
62
Maggioranza dei liberali (Giolitti), il mondo cattolico, il psi a differenza degli altri partiti socialisti europei, solo Mussolini
direttore dell’avanti si proclamava interventista, immediatamente espulso dal partito, fonda “il popolo d’Italia”.
63
Clausola garantiva all’Italia le terre irredente in caso di vittoria.
 Nell’ambito degli sconti tra Russia e Turchia bisogna tenere in considerazione il genocidio degli armeni
ad opera dei russi, a cavallo tra l’estate e la primavera del 1915.
 Conversione delle economie dei paesi belligeranti, intervento diretto dello stato, “socialismo di guerra”
in Germania. Conseguenti alle trasformazioni economiche furono quelle istituzionali. Utilizzo della
propaganda per la lotta sul “fonte interno”, nel 18 nacque addirittura il servizio P.
 1917 l’anno della svolta: sciopero di Pietrogrado che porterà alla rivoluzione in Russia e alla firma
della pace di Brest-Litowsk. 6 aprile ingesso degli USA.
 Difficoltà nell’impero, pressione dei nazionalismi, e difficoltà in Italia, insurrezione a Torino e difficoltà
sull’Isonzo. Difficoltà culminano il 24 ottobre con la disfatta di Caporetto, l’esercito italiano riesce ad
assestarsi sulla linea del Piave solo due settimane dopo. Dopo la disfatta si crea un nuovo governo di
coalizione nazionale, presieduto da Orlando e Diaz diventa il nuovo capo di stato maggiore.
 La rivoluzione russa: dopo la rivolta di Pietrogrado e l’abdicazione dello zar si instauro il governo di
Kerenskij64, al potere legale del governo si esercitava il potere di fatto dei soviet. In questa situazione
Lenin ritorna in Russia, tesi d’aprile, obiettivo è ottenere la maggioranza nei soviet. Dopo una fallita
insurrezione bolscevica Tentativo di colpo di stato del generale Kornilov. Il governo fu rovesciato il
novembre (ottobre) dai bolscevichi, Trotzkij presidente del soviet di Pietrogrado, assalto al palazzo
d’inverno. Subito dopo convocato il congresso panrusso dei soviet, Lenin forma un primo governo
rivoluzionario, consiglio dei commissari del popolo. Indetta la costituente a novembre trionfarono i
social-rivoluzionari, allora l’assembra fu sciola dai miliari bolscevichi, definitiva rottura con la
democrazia occidentale. Il 5 dicembre armistizio, marzo del 1918 firma del trattato di Brest-Litowsk,
la decisione della firma del trattato seppur a durissime condizioni lasciò isolati i bolscevichi. La firma
del trattato da inizio anche alla guerra civile o controrivoluzione, sostenuta anche dalle potenze
dell’intesa con contingenti militari, poi ritirati per paura del “contagio rivoluzionario”. Accentuazione
del carattere autoritario già dal 1917 con la creazione della ceka, che poi diventerà gup, e dell’armata
rossa.
 L’avvento della rivoluzione bolscevica obbliga gli stati europei ad accentuare il carattere ideologico
dello scontro, esemplari di ciò solo i 14 punti di Wilson65.
 Sul fronte occidentale nell’estate del 18 la Germania tento un ultimo disperato attacco respinto dalle
ormai superiori forze dell’intesa, in agosto la battaglia di Amiens segno l’inizio del Delino teutonico. Il
compito di trattare per l’armistizio fu affidato ad un nuovo coalizione democratica, rivolta di Kile
emblematica della situazione di caos che vigeva i
Germania, l’armistizio fu firmato l’11 novembre.
 l’Austria-Ungheria progressivamente abbandonata
dai sui alleati cadde dopo l’offensiva italiana sul
Piave, con la vittoria di Vittorio Veneto.
L’armistizio fu firmato il 3 novembre a Villa
Giusti, Padova.
 Gennaio 1919 inizia la conferenza di Versailles.
Esclusi gli sconfitti, personalità di rilievo erano
Wilson, Orlando, Clemenceau e George.
Decisioni regolate dal 14 punti, non sempre
possibili conciliarli con la punizione da imporre agli sconfitti (Vd Germania e principio di nazionalità).
Trattato firmato a giugno del 1919. Diktat imposto alla Germania. Nascono nuovi stati, Vd corridoio
di Danzica, Danzica proclamata città libera. La società delle nazioni doveva nascere a protezione di
questo nuovo ordine, ma parti debole, mancanza della Russia e degli stati uniti.
 Mito e memoria: nuova frattura morale tra chi aveva combattuto e chi no, culto dei caduti, elaborazione
pubblica del lutto, monumenti ai caduti, il milite ignoto.
64
Kerenskij social rivoluzionario. Governo provvisorio, con l’obiettivo di Continuare la guerra, impostazione moderata, con
rappresentanti di tutti i partiti tranne quello bolscevico.
65
Più importante il principio di autodeterminazione dei popoli o principio di nazionalità. Ultimo punto riguidava la creazione
della società delle nazioni della quale poi gli usa non avrebbero fatto parte, mancata rateizzazione dell’accordo del parlamento.
11. L’EREDITÀ DELLA GRANDE GUERRA

 Gli altissimi costi della guerra avevano lasciato dietro di loro uno scenario disastroso, altissimo debito
pubblico e l’inizio di un processo inflazionistico, un’economia da riconvertire. Per far fronte alle
difficoltà fondamentale fu l’intervento degli stati, calmiere. Il commercio internazionale stentò a
ripartire anche a causa delle misure protezionistiche dei nuovi stati.
 La guerra diede una spinta al processo di emancipazione femminile, le donne avevano dovuto ricoprire
nella società nuovi ruoli. Problematica in tutti gli stati fu la gestione dei reduci di guerra. La politica su
muove verso la “massificazione”.
 L’introduzione del principio di nazionalità come legittimazione di uno stato implica la nascita del
problema delle minoranze, che ne rende la stessa applicazione problematica.
 Il “biennio rosso”: in tutta Europa il biennio 18-20 fu caratterizzato dalla forza del movimento operaio,
all’interno del quale la rivoluzione d’ottobre aveva accentuato le divisioni tra riformisti e
rivoluzionari.
 La terza internazionale: marzo 1919 a Mosca, condizioni di partecipazione stabilite da 21 di Lenin,
condizioni dure generano scissioni in gran parte dei partiti.
 In Germania negli anni successivi alla fine della guerra assistiamo alla insurrezione spartachista, legata
al tentativo moderato del SPD di instaura una democrazia, insurrezione domata dalle squadre di
volontari, Freikorps, a causa dell’assenza dell’esercito, praticamente smantellato dal diktat. 19 gennaio
1919 elezione dell’assemblea costituente, agosto del 19 approvata la nuova costituzione, nasce la
repubblica di Weimar, stato con un’ispirazione sostanzialmente democratica (Vd suffragio universale).
 La frammentazione politica e i risarcimenti da pagare66, grandi difficoltà della nuova Germania. 23’
Francia e Belgio occupano la Ruhr, tracollo dell’economia tedesca, 6 mesi dopo osi forma la “grande
coalizione”67, dichiarazione stato d’emergenza e repressione del tentativo nazionalsocialista a Monaco,
emissione del Rentenmark inizio del processo deflazionistico. Nuova stabilità economica si raggiunse
solo con il piano Dawes all’inizio del 1924, e seguito nel ’29 dal piano Young. Alla ritrovata stabilità
economica fece seguito quella anche quella politica, ‘25 elezione di Hindenburg, ’28 social-democratici.
 In Austria e in Ungheria si affermarono in un primo momento le forze social-democratiche, tentativi di
insurrezioni comuniste e in fine salgono al potere dei partiti clericali e conservatori.
 In Francia e Gran Bretagna dopi il biennio rosso il potere fu detenuto dai moderati o dai conservatori.
 Dalla seconda metà degli anni ’20 possiamo collocare l’inizio della distensione dei rapporti
internazionali, la Francia, dopo l’inizio del piano Dawes, abbandona la Ruhr, e inizia il
riavvicinamento tra le due potenze. Politica di distensione si mostra negli accordi di Locarno68 del
1925, e nel patto firmato a Parigi69 nel ’28. Clima di distensione viene rotto dalla crisi del ’29.70
 La Russia comunista negli anni del dopoguerra fu un mito per tutti i rivoluzionari d’Europa, m finisce il
sogno dell’esportazione della rivoluzione (Vd guerra con al Polonia). Grosse difficoltà economiche, la
guerra civile stava peggiorando le già disastrose condizioni del paese, dove in alcuni casi si torno al
baratto, per far fronte alle difficoltà si istaura il “comunismo di guerra”71. Crisi aggravata nel 20 dalla
carestia, risposta e l’introduzione della NEP72, dal punto di vista economico utile, dal punto di vista
sociale si assiste alla rinascita del Kulaki (che saranno poi sterminati da Stalin).
 La costituzione Russa del 1918 nasceva federale, poi quella che, dopo l’annessione delle altre
province dell’ex-impero zarista, prese vita nel ’22, l’unione delle repubbliche socialiste sovietiche, era
66
Causa indiretta dell’accelerazione del processo inflazionistico.
67
Guidata dal partito popolare, Gustav Stresemann.
68
Francia, Belgio e Germania riconoscono i confini tracciati a Versailles, e l’Italia e la Gran Bretagna si fanno garanti del patto.
69
USA, URSS, Germania e altri stati si impegno a rifiutare la guerra come mezzo per risolvere le controversie.
70
VD costruzione della linea Maginot nel ’30.
71
Politica autoritaria, nazionalizzazione dei settori più importanti dell’economia, incoraggiata la nascita di “fattorie colletive”.
72
Possibilità di vendete sul mercato i prodotti eccedenti quelli da consegnare allo stato.
orami priva di meccanismi federali, costituzione formalizzata nel 24, dove il potere stava formalmente
nelle mani dei soviet ma di fatto in mano al PCUS. La rivoluzione mirava cambiare la società nel
profondo, importate è quindi la lotta alla chiesa ortodossa, profondamente legata alla matrice marxista
della rivoluzione, e l’iscrizione dei giovani al Komsomol. La considerazione dell’arte da parte del
regime ha molte differenze al suo interno, nonostante ciò dagli anni 20 si assise ad un progressivo
processo di assoggettamento al potere politico, l’arte diventa funzionale alla propaganda.
 22’ Stalin eletto segretario del partito, ’24 morte di Lenin, inizia la lotta per la successione Trotzkij
isolato, verrà poi espulso e in fine ucciso nel 40 in Messico. Contrapposizione tra T. e S. sul tema della
diffusione della rivoluzione, partendo dall’obiettivo della rivoluzione permanete, S. credeva nella
“socialismo in un solo paese”. Dibattito sulla prosecuzione della NEP nell’25 è la scusa per
l’allontanamento e la successiva espulsione, nel 27, di T., si apriva la nuova fase dello stalinismo,
crescita graduale del potere personale di Stalin.

12. DOPOGUERRA E FASCISMO IN ITALIA

 Tipi tratti della crisi post-bellica73, aumento dei prezzi e cattiva gestione della pace, creano tensioni
sociali, scioperi organizzati dalle “leghe rosse” e dalle “leghe bianche”. Vittoria mutilata, settembre del
19 avventura fiumana, 15 mesi.
 Inizio ’19 don Luigi Sturzo fonda il PPI, apertamente cattolico. Crescita del PSI, dominio della
corrente rivoluzionaria, massimalisti, Menotti. 23 marzo ’19 nascono i fasci di combattimento. alle
elezioni del ’19 vincono i liberal-democratici, risultati importante del PPI e del PSI.
 ’20 Nitti scalzato dal ritorno di Giolitti, che nel 20 firmò il trattato di Rapallo74, che sancì anche la fine
dell’esperienza fiumana; in politica interna tentativi di smorzare la foga rivoluzionaria accogliendo in
parte le istanze riformiste, fallito (VD biennio rosso 75, atteggiamento neutrale del governo). Gennaio del
’21 congresso di Livorno, Bordiga e altri fondano il PCI, questo sancisce la fine del “biennio rosso”
 Il “biennio rosso” fu una grande occasione per il movimento fascista, che accentuò le sue tendenze
violente e squadriste76, sostenute dai proprietari terrieri, tendenze non osteggiate dalle forze dell’ordine
che le vedevano come un alleato contro i “rossi”. Sistema delle leghe socialiste apparentemente stabile,
fatti di Palazzo d’Accursio, dilaga lo squadrismo fascista.
 Elezioni del maggio ’21, ingesso dei fascisti in parlamento, presidente del consiglio diventa Ivano
Bonomi, patto tra socialisti e fascisti, rinuncia alla violenza. Riunione dei fasci a Roma, nasce il PNF.
Nel 22 Bonomi sostituito da Facta, il PSI si divide ancora al congresso di Roma, nasce il PSU, Turati.
 28 ottobre del 1922 marcia su Roma, Vittorio Emanuele II non firma lo stato d’assedio,
sottovalutazione del fascismo, il 30 ottobre affiderà addirittura a mussolini l compito di formare un
nuovo governo, questo avvenimento segnava la fine del sistema liberale.
 Dicembre del 22, nasce il gran consiglio del fascismo, raccordo tra partito e governo. Successi sul piano
economico della politica liberista tra il 22 e il 25. Rapporti con la chiesa complessi 77, soppressione del
PPI. 1923 legge acerbo78, elezione dell’aprile del 24 fascisti ottengono il 65%. 24 giugno del 1924
delitto Matteotti, fascismo si trova isolato, secessione sull’Aventino, 3 giugno del 25 discorso di
mussolini, il duce si prende le responsabilità e minaccia le opposizioni di utilizzare la violenza. Aprile
25, manifesto degli intellettuali fascisti di Gentile e contromanifesto di Croce.
 una volta messi a tacere gli oppositori il fascismo inizia il processo di formalizzazione della dittatura,
inizia con il rafforzamento dei poteri al capo del governo, con le leggi fasciatissime del ’26, e con il
sistema lista unica e la costituzionalizzazione del gran consiglio del fascismo del’28.

73
Alto deficit, inflazione in crescendo, avvicinamento delle masse allo stato, centro delle discussioni diventa la piazza.
74
Con la Jugoslavia, fiume citta libera, Dalmazia alla Jugoslavia, Zara all’Italia,
75
FIOM, CGL, consigli di fabbrica.
76
Le squadre erano guidate dai Ras, capi fascisti.
77
Introduzione dello studio della religione cattolica VD riforma Gentile del 23.
78
Nuova legge elettorale fortemente maggioritaria
 negli anni 20 in tutta Europa iniziarono a sorgere regimi autoritari, Ungheria e Polonia videro l’avvento
di regimi simili al fascismo, anche in Bulgaria l’esperimento democratico fu interrotto da un colpo di
stato militare, in Spagna il colpo di stato di Miguel Primo de Rivera, sconfitto poi dalle forze popolari
che riuscirono ad instaurare un governo repubblicano, infine il Portogallo Salazar interrompeva una
breve esperienza democratica.

13. LA GRANDE CRISI: ECONOMIA E SOCIETÀ NEGLI ANNI ‘30

 negli anni ’20 l’economia mondiale sembrava ormai riavviata, la contraddizione più complessa di questo
momento fu la sovrapproduzione. Altro problema fu la scelta “isolazionista” degli Stati Uniti.
 “ruggenti anni 20” negli Stati uniti (VD the grate Gatsby) rapida crescita economica, aiutata dagli
sviluppi della tecnica e dell’applicazione del modello taylorista-fordista. Crescita accompagnata da un
forte squilibrio nella distribuzione delle ricchezze e ad un’ondata di ostilità nei confronti delle
minoranze. Anni caratterizzati da un’euforia speculativa, risoluzione del problema della limitatezza del
mercato interno con l’aumento delle esportazioni. Mercato in una situazione semi stazionaria per qualche
tempo fino alla caduta della borsa, corso alle vendite, il crollo colpi in primis i benestanti, ma
consequenzialmente anche i ceti medi.
 Il crollo del 29 si fece rapidamente sentire in tutto il mondo, dimostrazione dei legami internazionali, le
risposte dei governi furono: protezionismo e svalutazione. Situazione mondiale nuovamente
frammentata., assenza di collaborazione internazionale, che aveva caratterizzato il periodo precedente.
 La crisi si accentuò all’inizio degli anni ’30 in Europa con il fallimento di alcune grandi banche,
l’Inghilterra perde il suo ruolo di banchiere del mondo, la Germania fu duramente colpita a causa del suo
legame con gli Stati uniti, in Francia la crisi coincise con un periodo di grande instabilità politica.
 32 elezione di Roosevelt, politica del camino e new deal 79. Il programma di R. fu generalmente
osteggiato, smentii i principi cardine del liberismo, e non riuscii a ridare grande slancio all’iniziativa
privata. La crisi del 29 mette in luce il parziale fallimento del liberismo, il primo tentativo di
sistemazione teorica nel nuovo sistema fu messo in atto da Keynes “occupazione, interesse e moneta.
Teoria generale” necessarietà dell’intervento dello stato.
 Accelera il processo di urbanizzazione già in atto, aumento relativo dell retribuzioni per i non
disoccupati, il che permise una nuova crescita dei consumi. Importanti sviluppi della radiofonia,
diminuzione progressiva della stampa, sono gli anni del trionfo del cinema, dal quale ha origine il
fenomeno del “divismo”, regimi totalitari sfrutteranno i nuovi mezzi di comunicazione di massa. Grandi
passi anche della scienza, De Broglie, Schrodinger, Heisenbreg, e dell’aeronautica, civile e militare. A
livello culturale irrompono relativismo e irrazionale; esistenzialismo, fenomenologia, periodo delle
avanguardie (surrealismo, cubismo…). Nuovo ruolo impegnato degli intellettuali (Vd manifesto di
Gentile e risposta di Croce), il centro della cultura inizia a spostarsi oltreoceano.

14. L’EUROPA DEGLI ANNI ’30: TOTALITARISMI E DEMOCARZIE

 Gli anni 30 in Europa furono gli anni dell’avvento dei totalitarismi, ognuno con le sue particolarità ma anche
con caratteristiche comuni, accentramento del potere, nuovo ordine sociale, terza via economica, struttura
gerarchica dello stato, utilizzo della propaganda (interpretazione della nuova società di massa).

79
Nuovo corso, intervento dello stato nel mercato (già avvenuto nell’economia di guerra dei paesi europei). Svalutazione del
dollaro, ingenti aiuti statali al sistema creditizio. Nascono l’ Agriculture Adjustment Act, National Industrial Recovery Act e il
Tennessee Valley Authority. Aumenta anche in maniera sensibile la spesa pubblica.
 Le politiche raziali caratterizzarono tutti i totalitarismi europei, scarsa considerazione della vita umana,
aiutano dall’esperienza della grande guerra, violenza e valore del tutto sopra le parti. Nuova vita
all’eugenetica. Nonostante la differenza delle cause degli stermini l’idea di fondo comune si ricollegava ad
una comunità omogenea, capace di espellere le sue diversità.
L’ascesa del nazismo:
 fino agni anni ‘30 il partito nazionalsocialista rimane fondato su una organizzazione armata (VD SA,
Rohm), dopo il fallimento della “marcia su Monaco” tentativo di dare un volto “rispettabile” al partito,
questo senza rinunciare ai punti chiave del progetto di Hitler, esposti nel “Mein Kampf”. Con la grande
depressione i tedeschi persero fiducia nei partiti e nella repubblica, aumenta il consenso al nazismo.
Elezioni del ’30 i nazisti passano da 2,5% al 18,3%, crescita anche dei comunisti, perdono la maggioranza
le forze che credevano nella repubblica e inizia l’agonia della repubblica di Weimar. Crisi inasprisce le
tensioni sociali, e avvia il collasso del sistema politico. Elezione di Hindenburg a presidente della
repubblica nel ’32, sconfigge Hitler, dopo due tentativi di creare un governo si mostra necessaria la
collaborazione con il partito nazista, il 30 gennaio del 1933 Hitler diventa capo del governo.
 Febbraio 33 incendio del Reichstag, repressione dei comunisti, marzo elezioni vinte dai nazisti 44%, il
neo-eletto parlamento approvò una legge che conferiva i pieni poteri al governo. H. scioglie tutti i partiti e
in novembre plebiscito a lista unica, 92% dei consensi. Ultimo nemico rimasto era l’ala estrema dello
stesso partito nazista, notte dei lunghi coltelli, giugno ’34, le SS (“squadre di difesa”) massacrano le SA,
capeggiate da Rohm. Agosto del ’34 muore Hindenburg e H. concentra su di sé le cariche di presidente
della repubblica e del consiglio, inizia il Terzo Reich.
 Settembre 1935 leggi di Norimberga, novembre del ’38 notte dei cristalli, la difesa della razza passò
anche per altre discriminazioni, Es. sterilizzazione forzata per i portatori di malattie genetiche. Marzo ’37
enciclica che condannava le violenze naziste di papa Pio XI.
 Propaganda nazista di stampo antimoderno ma attuata con mezzi moderni, Goebbels. Nuova importanza
alle cerimonio pubbliche offrivano momenti di socializzazione ormai inesistenti, “una religione laica” 80.
Unione sovietica e lo stalinismo:
 Tra il 27 e il 28 viene abolita la NEP per accelerare l’industrializzazione, eliminazione dei Kulaki
funzionale all’industrializzazione e alla collettivizzazione forza delle terre. La sparizione dei Kulaki come
classe e come perso fisiche e favorita dalla grande carestia che colpi la Russai tra il 32 e il 33. Tutto ciò
avvenne nello scenario più ampio dei piani quinquennali, “una rivoluzione dall’alto”, il primo venne
inaugurato nel 28, e nonostante le tragiche conseguenze fece aumentare la produzione del 120%, a
supporto dello sviluppo economico importante e il clima di entusiasmo patriottico (VD mito Stachanov).
 Stalin assunse a tutti gli effetti lo stesso ruolo degli altri capi governo dei regimi totalitari di matrice
ideologica opposta, le radici del totalitarismo erano già insite nei primi atti del bolscevismo (Es.
scioglimento dell’assemblea costituente nel ’17). Nel ’34 si inaugura la stagione delle “Grandi purghe” con
l’assassinio di S. Kirov, gulag. La scarsità di informazione e i pregiudizi ideologici fecero si che
l’operazione compiuta da Stalin non avesse grande eco in occidente tra i partiti socialisti e comunisti.
I rapporti internazionali:
 Ascesa di Hitler diede il colpo di grazia ai gai fragili equilibri internazionali, ’34 tentativo nazista di
prendere il poter in Austria81, fermato da Mussolini. Conferenza di Stresa82 ’35, nata dalla violazione di
Hitler agli accordi di Versailles, nel ’35 infatti reintrodotta la coscrizione obbligatoria. Altra novità nel
panorama internazionale fu l’ingesso dell’URSS nella società delle nazioni e l’alleanza miliare con la
Francia del ’35. Il rilancio della politica estera in vista di una sicurezza collettiva non impedì all’Italia
l’aggressione dell’Etiopia83 nel 35, nel ’36 Hitler violava la clausola della smilitarizzazione della Renania.
 Gran Bretagna ’37 Chamberlain, inaugura la politica dell’appeasement, critica to da Churchill. Anche la
Francia si inserisce in questo filone pacifista a causa della paura di una nuova guerra. Nel ’38 Hitler riesce a
mettere in pratica senza ostacoli l’anschluss dell’Austria, subito dopo di apri la questione dei Sudeti, che
80
L. Mosse
81
Uccisione di Dellfuss, capo di stato austriaco di estrema destra ma contrario all’ Anschluss.
82
Italia, Francia e Gran Bretagna ribadiscono la validità dei trattati internazionali e il loro interesse per un Austria indipendente.
83
Aggressione che trasporto l’Italia in una condizione di isolamento internazionale che la spinse ad avvicinarsi alla Germania.
porto agli accordi di Monaco del settembre ’38 84, la “falsa pace”, legata alla sottovalutazione delle
aspirazioni naziste.
 L’imperativo della VII cominter, Mosca ’35, fu la lotta al fascismo, secondario diventa l’obiettivo della lotta
allo stato borghese, politica dei fronti popolari, l’unico risultato di questa politica fu la nuova coesione del
movimento operaio, che in Francia85 e in Spagna vinse le elezioni.
La guerra civile in Spagna:
 Dopo la fine della dittatura di Primo de Rivera e la caduta della monarchia,1930, Spagna attraversata da
tensioni sociali, legate alla difficile situazione economica e alla arretratezza del paese, che si concretizzano
nello scontro tra le realtà aristocratiche conservatrici e i sindacati anarchici. 1936 il fronte popolare
vince le elezioni, scatena scontri in tutto il paese, violenza squadrista dell falange. Luglio del 36, colpo di
stato dei nazionalisti, guidati da 5 generali, inizialmente la guerra civile sembrava favorevole ai
repubblicani, l’ago della bilancia si sposto verso i ribelli grazie all’intervento dell’aviazione tedesca e di un
contingente italiano, la repubblica non ricevette aiuto dalle democrazie occidentali, aiuti però dalle
“brigate internazionali” in gran parte sovietiche ma anche Italiane (VD Carlo Rosselli, giustizia e libertà).
Le difficoltà repubblicane derivavano anche dalle divisioni interne, in particolare quella tra anarchici e
comunisti (VD ’37 Barcellona). Nel marzo del 39 inizia l’offensiva nazionalista che avrebbe portato alla
conquista di Madrid.

15. IL REGIME FASCISTA IN ITALIA

 Nello stato fasciata si affiancavano la struttura del partito e quella del vecchio stato monarchico,
considerata più importante dallo stesso Mussolini che aveva l’ambizione di identificala totalmente con la
struttura del partito, ambizione totalitaria.
 Alla fin degli anni 20 l’iscrizione al partito divenne una pratica di massa, che si inquadrava nelle
pratiche di organizzazione delle masse, come ONB e i GUF, funzionali alla fascistizzazione86 del paese.
 Febbraio ’29 firma dei patti lateranensi, composti da un trattato internazionale, una convenzione
finanziaria e un concordato, stipulati poco prima delle elezioni del marzo ’29, 98% favorevoli. I patti
lateranensi privilegiano i rapporti tra lo stato e la chiesa in fatto di istituzione matrimoniale e istruzione,
la Chiesa entra ufficialmente in concorrenza per quanto riguarda le associazioni giovanili con lo stato.
 Differenza tra l’immagine dell’Italia prodotta dai materiali del regime e il paese reale, l’Italia continuò a
svilupparsi come gli altri paesi europei, nonostante ciò rimaneva arretrata rispetto alle grandi
potenze. Centrali nell’ideologia fascista erano gli elementi “tradizionali”.87
 Attenzione particolare dedicata all’istruzione (VD riforma Gentile ’23), parziale autonomia delle
università (Vd Croce e giuramento dei professori), gli intellettuali diedero generalmente il consenso al
regime, ad eccezione di Croce. I mezzi di comunicazione di massa erano sotto il controllo diretto del
partito, (Vd Min.cul.pop. ed istituto Luce).
 in campo economico il fascismo pretendeva di aver trovato la “terza via”, il corporativismo, nella
realtà questo sistema non si attuo mai, l’introduzione delle corporazioni nel ’34 aumento soltanto la
burocrazia. Il fascismo in un primo tempo adottò una politica economica liberista, mutata nel ‘25 in
protezionista legata all’obiettivo dell’autarchia, concretamente nella “battaglia del grano”. Alta
“battaglia” era quella del raggiungimento della “quota 90”. La crisi del ’29, grazie alla scelta
protezionistica, non si fece sentire come negli altri stati, ma ugualmente il paese andò in recessione, il
fascismo face entrare lo stato nell’economia incentivo i lavori pubblici88. Per aiutare le grandi banche

84
Progetto lanciato da Mussolini, incontro dei gradi capi di stato, che si accordano sulla testa della Cecoslovacchia, che non
ammessa alla conferenza deve accettare le decisioni, aprendo la strada alla sua dissoluzione. Churchill commenterà “potevano
sceglier etra disonore e guerra, hanno scelto il disonore e avranno la guerra”.
85
VD accordi di palazzo Matignon, aumento salari e riduzione ore di lavoro.
86
Fascistizzazione non fu mai portata a completamento, cambiano le abitudini, tocca poco le classi popolari.
87
il “ritorno alle campagne”, la famiglia e la creazione dell’uomo nuovo.
88
Vd bonifica dell’agro pontino, nuove città come Sabaudia e Littoria, nuove strade.
nascono l’IMI e l’IRI89, in generale lo sviluppo degli apparati parastatali creò una “burocrazia
parallela”. Tentativo anche di istaurare un’economia di guerra, che però non produsse i brillanti effetti
visti in Germania.
 La politica estera italiana, legata al nazionalismo fascista, si concretizzò solo nel ’35 con l’invasione
dell’Etiopia, sfogo della vocazione imperiale e “complesso di Adua”. Aggressione che implico
l’isolamento sul piano internazionale e pesanti sanzioni. Il successo sul piano economico della conquista
dell’Italia è discutibile, ma fu indiscutibile sul piano politico. isolamento sul piano internazionale e
sopravalutazione della forza del paese spinsero Mussolini ad avvicinarsi alla Germania, ’37 asse Roma-
Berlino e ’39 patto d’acciaio.
 La manifestazione più evidente della stretta totalitaria fu la promulgazione nel 38 delle leggi raziali, che
furono generalmente accolte nella perplessità e nell’indifferenza. L’unico settore sul quale funziono il
tentativo totalitario fu quello giovanile, nonostante ciò con lo scoppio della guerra il fascismo inizio a
perdere consenso anche sotto questo profilo.
 Oltre all’Italia fascista esisteva anche un'altra Italia, alcuni tentarono di sfruttare gli spazzi residui
lasciati dal regime (Vd liberali e Croce), per coloro che volevano attuare una vera e propria opposizione
politica restavano l’esilio o l’agitazione clandestina. Il partito comunista riuscì parzialmente ad
operare in clandestinità, oltre a due importanti centri all’estero a Parigi e a Mosca. In Francia nacque la
concentrazione antifascista (Treves e Nenni), criticato da GL (Lussu e Rosselli) , che opera in Spagna,
per il suo approccio attendista. A metà degli anni 30 primi segni di unione tra i vari movimenti
antifascisti (ciò avvera con la “svolta di Salerno”). Ruolo pratico dell’antifascismo fu quasi nullo,
importante fu il ruolo molare, esiste anche un'altra Italia.

16. IL DECLINO DEGLI IMPERI COLONIALI

 L’egemonia europea fu messa in crisi dalla crescente consapevolezza delle popolazioni assoggettate al
loro diritto all’autogoverno, questo avvenne il contato con gli ideali nazionalismi avvenuto durante la
guerra e tramite la diffusione dei principi Wilsoniani.
 Turchia: Mustafa Kemal, poi Ataturk, fu il generale che guido la riscossa turca, nel ’22 i greci furono
cacciati da Smirne, venne abolito il sultanato, successivamente nacque la repubblica e venne redatta la
costituzione, si avviva nel ’24 la costituzione di uno stato laico.
 Sionismo e nazionalismo arabo: maggio del 1916 accordi di Sykes-Picot, francesi e britannici si
spartiscono le zone di influenza tra Turchia e Arabia, spartizione si attua nell’assegnazione sotto la
forma del mandato. Novembre 1917 governo britannico aveva riconosciuto le aspirazioni sioniste,
dandogli in diritto di costituire in Palestina la sede del popolo ebraico, nei primi anni 20 i primi
contasti con i locali arabi, negli anni ’30 picco dell’immigrazione.
 L’India: Inghilterra è il primo stato a ridimensionare il suo impero, facendo nascere il Commonwealth90.
Repressioni di proteste nel ’19, Gandhi no violenza, lotta per l’indipendenza e contro il sistema delle
caste. Inglesi alternano repressione e concessioni, maggiore indipendenza in ambito amministrativo
riconosciuta nel ’19 con il Government of India Act.
 La Cina: scarificata all’influenza del Giappone, subentrato alla Germania sconfitta, la situazione
precipitò nel ‘21, guerra civile tra il governo centrale e i nazionalisti, appoggiati dal partito comunista,
supportato dall’URSS. Nel ’25 rottura tra nazionalisti e comunisti, nel ’31 invasione Giapponese della
Manciuria. Mao Zedong permise la salvezza del partito comunista, ’31 fondazione della “repubblica
sovietica Cinese” e nel 34-35 lunga marcia.
 Imperialismo giapponese: dopo la prima guerra mondiale il Giappone si afferma come grande potenza
in Asia, inizialmente mantenendo un’impostazione liberale, che gradualmente andrà degenerando
nell’autoritarismo di destra, che caratterizzerà anche le potenze europee dagli anni ’20. ’37 aggressine

89
Istituto mobiliare italiano, creato per il credito e istituto per la ricostruzione industriale.
90
Insieme di comunità autonome ed eguali in seno all’impero, tutte fedeli alla corona inglese.
della Cina, accanita resistenza cinese, aiutata anche dalle forze comuniste, e presa di nanchino,
“massacro di Nanchino” nel ’39 buona parte della Cina era ancora occupata.
 Africa coloniale: nonostante i mutamenti degli altri imperi coloniali le colonie africane rimasero ancora
“occupate”, nonostante ciò iniziano i primi fermenti, le classi agiate potevano mandare i loro figli in
Europa, 4 congressi a Parigi con la proposta di una federazione di colonie.
 L’America Latina: si fece sentire la crisi economica, a causa dello stretto legame con gli Stati Uniti e
della diminuzione del prezzo delle materie prime. Situazione di difficoltà fa proliferare autoritarismi e
populismi, Es. Batista a Cuba, Somoza in Nicaragua, in Argentina autoritarismo controllato dai generali.

17. LA SECONDA GUERRA MONDIALE

 Marzo ’39 Hitler invade la Repubblica Cecoslovacca, dando vita ai protettorati di Boemia e Moravia,
fine definitiva della politica dell’appeasement. Risposta delle potenze democratiche fu l’alleanza tra
Gran Bretagna, Francia e Polonia firmata in aprile. Radicalizzazione della situazione non lascia
possibilità all’Italia che invade l’Albania, nell’aprile del 39, e firma il “patto d’acciaio”. L’URSS non
aderisce alla coalizione antitedesca e anzi in agosto firma il patto Molotov-Ribbentrop.
 1settembre del 1939 attacco alla Polonia, Italia si dichiara “non belligerante”, Francia e Gran Bretagna
dichiarano guerra alla Germania. Nel secondo conflitto mondiale si acuirono la dimensione mondiale e
quella ideologica del conflitto. Metà settembre, grazie alla Blitzkrieg, i tedeschi assediavano Varsavia e
l’URSS conquistava le tre repubbliche baltiche e ciò che restava della Polonia.
 Dopo la sconfitta polacca iniziano 7 mesi di “drol de guerre”, in questa fase l’URSS attacca la Finlandia
che manterrà la sua indipendenza, e la Germania attacca e conquista Norvegia e Danimarca.
 Maggio del 40 attacco alla Francia, invasione del Belgio, dell’Olanda e del Lussemburgo neutrali,
sacca di Dunkerque, 14 giugnio i tedeschi entrano a Parigi. Il governo Reynaud costretto a dimettersi,
sale il maresciallo Pétain, che firma l’armistizio. Finisce la terza repubblica e nasce la Francia di Vichy,
stato satellite della Germania nazista.
 Hitler disposto a trattare con Churchill, che presiedeva
un governo di unità nazionale, ma il primo ministro
predicava la guerra tutti i costi, così a luglio le ’40
iniziava l’operazione “leone marino”, operazione
legata all’utilizzo della aeronautica, all’inizio
dell’autunno la battaglia d’Inghilterra non era stata
vinta, e l’operazione fu rimandata al futuro.
 L’Italia dichiaratasi non belligerante entrò in guerra nel
40, quando secondo Mussolini i giochi erano fatti,
l’Italia intraprese la così detta “guerra parallela”,
giugno attacco alla Francia, settembre attacco alle
forze britanniche in Egitto, ottobre del 40 attacco alla
Grecia, tutti questi attacchi si risolsero in insuccessi.
L’Italia chiesa l’aiuto della Germania, Rommel e nel
marzo del 41 ricomincia la conquista della Cirenaica.
Nell’aprile del 41 arrivano gli aiuti anche nei Balcani,
l’Italia si troverà a fare da potenza occupante.
 Nella primavera del 41 H. non aveva più nemici in
Europa poteva iniziare quindi l’operazione barbarossa.
All’inizio di ottobre i tedeschi erano alle porte di Mosca,
ma per il maltempo e l’inizio dell’inverno non
riuscirono a conquistarla, l’URSS si riorganizzava al di là del Volga.
 Nel 41 approvat la legge “degli affitti e dei prestiti” dal parlamento deli USA e firma della carta
atlantica, dicembre dell’41 attacco giapponese a Perl Harbor e ingresso degli USA in guerra.
Washington tra il 41 e il 42 viene sottoscritto il patto delle nazioni unite, gli avversari dei fascismi che
si impegnavano a contrastare e a tenere fede ai principi della carta atlantica.
 la resistenza alle forze dell’asse ebbe un notevole incremento dopo l’attacco all’URSS, tutti i partiti
comunisti iniziarono ad impegnarsi attivamente nella resistenza, accordi con i comunisti impossibili nei
Balcani (Vd Tito in Jugoslavia).
 il collaborazionismo fu una tendenza più che diffusa tra i paesi occupati, spesso aiutata dalla presenza
di fascismi locali precedenti all’occupazione (ES. Quisling in Norvegia).
 La Shoah: antisemitismo diffuso e tratto caratteristico nel nazismo (VD leggi di Norimberga), processo
di emarginazione graduale che passa dalla ghettizzazione alla eliminazione fisica sistematica iniziata
nell’estate del ’41 dopo la campagna di Russia. Inizio presto
la diffusione dell’utilizzo delle camere a gas (lo Zyklon B),
prima su autocarri e poi nei lager (da Belzec ad Auschwitz).
Lo sterminio non si limitò agli ebrei, i campi furono utilizzati
anche per rom, prigionieri politici….
 Tra il 42 e il 43 si arresta l’avanzata dell’asse, battaglia del
mar dei coralli, gli alleati riescono a contrastare la guerra
sottomarina, a El Alamein comincia l’offensiva di
Montgomery, assedio di Stalingrado vinto dai Russi (agosto
42) ed in fine lo sbarco di un contingente americano in
Marocco (novembre 42). Gennaio ’43 conferenza di
Casablanca, si delineano le strategie dell’attacco all’asse.
 Estate del ’43 svolta della guerra, inizio della riconquista
sovietica (battaglia di Kursk), sbarco in Sicilia (10 luglio). Poi
fine ’43 conferenza di Teheran91, 6 giugno del 44 inizia
l’operazione Overlord, Francia quasi liberata a settembre,
crisi della Germania (Vd operazione Valchiria, luglio del ’44).
 Italia: subiti dopo lo sbarco alleato convocato il 24-25 luglio il
gran consiglio del fascismo dove viene approvato l’ordine
del giorno Grandi, Mussolini costretto a dimettersi e arresto,
capo di stato diventa il generale Pietro Badoglio, la guerra
continua. 8 settembre reso noto l’armistizio firmato a
Cassabile (Vd “tutti a casa”), coincide con lo sbarco a Salerno.
Fino al gennaio 44 alleati bloccati sulla linea Gustav. Settembre
43 Mussolini liberato dalla prigionia sul Gran Sasso, farà
nascere l’RSI. Intanto dopo l’armistizio nasce il fenomeno della
resistenza, numericamente contenuto, diviso tra GAP 92 e
partigiani, le vicende della resistenza si legarono subito con la
storia dei partiti antifascisti (Vd nomi brigate Es. socialiste
Matteotti). Dopo l’armistizio nasce anche il CLN 93, inizialmente
contrapposto non solo al fascismo ma anche al Governo
Badoglio, che nell’ottobre del ’43 dichiaro l’Italia
cobelligerante. Contrasto tra CLN e governo fu sbloccato solo
nel marzo del ’44 con la svolta di Salerno, nacque
successivamente il primo governo di unità nazionale anche coni
rappresentanti del CLN. Dopo la liberazione di Roma, giugno
44, Badoglio si dimise e il governo fu guidato da Bonomi94.
Inverno dell’44 difficile, alleati fermi sulla linea gotica, generale
Harold Alexandre comunica stop a tutte le attività di resistenza. Il movimento partigiano sopravvisse e
nella primavera del ’45 riprese l’offensiva.
 Autunno 44 la Germania poteva considerarsi sconfitta, continua a sfaldarsi il fronte dei suoi alleati.
Hitler confidava nelle “armi segrete” oppure nelle incrinature dei rapporti tra gli alleati. Ottobre ’44

91
Si incontrano i tre grandi, deciso lo sbarco in Normandia per alleggerire la pressione tedesca sulla Russia.
92
Gruppi di azione patriottica, operavano nelle città.
93
Comitato di liberazione nazionale, costituito da tutti i partiti antifascisti, PDA, DC, PIL, PRI, PSIUP.
94
Capo e organizzatore del CLN, stretto legame con la resistenza.
conferenza di Mosca95, febbraio ’45 conferenza di Yalta96. Armata rossa in febbraio si avvicina a
Berlino, a sud libera Vienna e Praga, il 25 aprile (liberazione di Milano) si incontrano i due schieramenti
alleati sull’Elba. Il 30 aprile i sovietici entravano a Berlino, 8-9 maggio finiscono ufficialmente le ostilità
sul fonte europeo. Restava aperto il fonte sul pacifico, dove i kamikaze stavano mettendo in difficoltà
l’esercito americano, Truman, subentrato alla morte di Roosevelt, decise di sganciare la bomba atomica,
dimostrazione di forza, 6-9 agosto bombe atomiche ad Hiroshima e Nagasaki, 2 settembre del 45 il
Giappone firmava l’armistizio.

18. L’ETÀ DELLA GUERRA FREDDA

 Dopo gli orrori della guerra nella primavera del ’45 a San Francisco nasce l’ONU, come
prolungamento del patto delle nazioni unite del ’42, e come sostituti più completo della società delle
nazioni. Lo statuto dell’ONU ha una componente democratica, Wilsoniana, rappresentata
dall’assemblea generale e una componente legata all’approccio realistico di Roosevelt, il consiglio di
sicurezza, che può prendere decisioni vincolanti e ha il diritto di veto 97. Fanno parte dell’ONU anche le
agenzie specializzate (Es. FAO, UNICEF…). Nell’ambito del ristabilimento dei rapporti internazionali
stanno anche i processi di Tokyo e Norimberga, processi dei vincitori sui vinti. I rapporti internazionali
dal punto di vista economico sono legati alla firma degli accordi di Bretton Woods, dell’44, con i quali
nasce il fondo monetario internazionale e la banca mondiale. In fine completa il panorama economico
il GATT98 (accordo generale sulle tariffe e sul commercio), firmato nel ’47 a Ginevra, prevedeva
l’abbassamento delle tariffe doganali. L’URSS e i paesi comunisti non firmarono gli accordi economici,
rafforzando l’influenza degli USA.
 Oltre alla fine dei fascismi la guerra sconvolse anche i rapporti di forza sul piano internazionale, si
affermano le due superpotenze. Contrasti tra le superpotenze emergono verso nella creazione formale di
un nuovo equilibrio, ossessione della sicurezza dal punto di vista territoriale divenne per Stalin.
Roosevelt morì nell’aprile del 45 e Truman si mostrò meno aperto nei confronti dell’URSS.
Deterioramento dei rapporti dell’alleanza antinazista inizia a causa dell’atteggiamento dell’URSS nei
paesi invasi dall’armata rossa, Churchill a Fulton parlerà della “cortina d ferro”. Conferenza di pace
di Parigi si concluse senza aver chiarito alcuni punti, ma avendo chiarito i confini di URSS, Polonia e
Germania. Si afferma la dottrina Truman99. 1949 URSS conquista il nucleare, importante motivo di
stabilità tra le due potenze, le conseguenze di una guerra nucleare sarebbero state troppo pesanti. La
guerra fredda, l’equilibrio bipolare entrarono in tutti i dibattiti politici, l’adesione ad un blocco era
necessaria.
 Giugno ’47 lanciato il piano Marshall,
ripresa economica europea, il processo
di ricostruzione si accompagno alle
politiche sociali (Es. tentativo di
Truman del fair deal, Gran Bretagna
vengono gettate la base del welfare
state attraverso nazionalizzazioni,
anche della sanità)
 Il piano Marshall da un lato aiuta la
ripresa economica, ma dall’altro
irrigidisce le contrapposizioni, piano
rivolto a tutta l’Europa ma non
accettato dai paesi del blocco sovietico.
Imposizione dell’URSS nei paesi
invasi, sopravvivono le istituzioni
democratiche ma vengono svuotate
del loro senza con l’assegnazione delle cariche più importanti ai membri dei partiti comunisti locali,
95
Churchill e Stalin abbozzano la divisione delle zone d’influenza nei Balcani.
96
Divisione della Germania in 4 zone d’influenza.
97
Diritto fortemente voluto dall’URSS in un’organizzazione che era capace di metterla in minoranza facilmente.
98
Sarebbe stato sostituito nel 95 dalla WTO.
99
“teoria del contenimento” accettazione e mantenimento dell’ordine raggiunto dopo la guerra.
processo che non tocco la Cecoslovacchia100 e la Jugoslavia, dove Tito si impose con al violenza, paese
non allineato, scisma jugoslavo. Per quanto riguarda la Germania, divisa come Berlino in quattro zone
d’influenza, la parte ovest fu integrata rapidamente nel blocco occidentale, alla rinascita tedesca Stalin
cercò di opporsi con il blocco di Berlino giugno 48-maggio 49, ponte aereo degli americani. Aprile del
49 firma del patto atlantico, nel 55 la Germania entra nella NATO e viene firmato il patto di Varsavia.
I paesi “satellite” dell’URSS furono profondamente influenzati dal loro “stato guida”, economie
nazionalizzate e subordinate ai bisogni dell’URSS, “l’area rublo” aveva i tassi di cambio controllati e
inoltre il modello di sviluppo sovietico non giovava al tenore di vita della popolazione, il che avrebbe
creato inimicizia nei confronti dei regimi comunisti e molte rivolte antisovietiche. Purghe dell’est
dopo lo scisma jugoslavo, per impedire che altri paesi seguissero la stessa strada.
 Rivoluzione in Cina: Cina era una potenza vincitrice, lacerata dallo scontro tra nazionalisti e comunisti,
febbraio ’49 presa di Pechino da parte dei comunisti e due mesi dopo Nanchino, nasce la repubblica
popolare cinese, e il governo ripara a Taiwan. Rapporti con l’URSS complessi, anche se in questo
momento amichevoli, firma di trattai di mutua assistenza, allargamento del “campo socialista”.
 Corea: parte dell’impero giapponese, divisa in due, 38° parallelo, dopo la seconda guerra mondiale, Nord
un governo comunista, a sud regime appoggiato dagli americani. Nord, appoggiato prima dall’URSS poi
dalla Cina, attacca il sud, americani intervengono sotto la bandiera dell’ONU, armistizio e creazione di
una zona demilitarizzata del ’53, ’54 accordi di Ginevra101.
 Giappone: occupato dagli USA dopo la seconda guerra mondiale, grandi riforme, base per le operazioni
in Corea, anni ’50 grande ripresa economica, 15% di incremento annuo nel tasso di sviluppo, per 20
anni.
 Alla Crisi di Berlino al ’53 periodo più buio della guerra fredda, Stalin accentua i caratteri repressivi del
suo regime, in USA “caccia alle streghe”102 nei confronti dei comunisti, maccartismo. Elezioni del 52
vince Eisenhower, 53 morte di Stalin, formalmente il contrasto non si placa ma sembra svilupparsi un
senso di accettazione reciproca, e di volontà di mantenere lo status quo, Vd crisi di Suez103. L’ufficiale
ascesa di Kruscev, distensione dei rapporti, in politica estera Vd. Trattato di Vienna del ’55 e
riconciliazione con la Jugoslavia, in politica interna rilancio dell’agricoltura e attenzione al tenore di vita
dei cittadini, tutto ciò fu accompagnato e riaffermato dal processo di destalinizzazione (Vd. XX
congresso del PCUS). Le ripercussioni più importanti della demolizione attuata da K. Si ebbero in
Polonia e Ungheria104, dove ci si illuse che il rapporto con gli stati satelliti sarebbe mutato.
 Nell’ambito della ripresa economica delle democrazie europee si colloca il miracolo tedesco105, nuova
costituzione permette una maggior governabilità, si affermano le forze di cooperazione cristiana.
Inizia il processo di integrazione europea, ’51 nasce da CECA, ’54 fallisce il progetto della CED, ’57
trattati di Roma, nasce la CEE106.
Francia: terza repubblica distrutta dall’invasione tedesca, quarta repubblica mantiene i difetti di
ingovernabilità della terza, quinta repubblica107, ’58, si afferma dopo il ritorno di De Gaulle dopo la
crisi algerina, risolta con gli accordi di Evian. Politica estera di De Gaulle volta a far diventare la Francia
un paese leader in Europa (ES. critica degli accordi di Bretton Woods, ritiro truppe dalla NATO).
 Elezioni del 1960, Kennedy, la “nuova frontiera” e sostegno ai diritti civili 108. Giugno 61 incontro a
Vienna tra Kennedy e Kruscev problema della Berlino ovest, risolto con la costruzione del muro. Nel
61 anche tentativo di insurrezione a Cuba 109 aiutato dagli americani, la baia dei porci, fallito, ottobre 62
“crisi dei missili di cuba”, la crisi superata apre un nuovo dialogo tra le due superpotenze (Vd linea
rossa). 63 attentato a Kennedy, 64 Kruscev estromesso dal governo del PCUS per un governo
collegiale e poi successivamente Leonid Breznev, linea dura, che pur senza metter il dubbio la
100
Paese con tradizione repubblicana, dove i comunisti avevano vinto le libere elezioni del 46, 48 coalizione di governo si rompe
per l’accettazione del piano Marshall, dopo contrasti interni la Cecoslovacchia diventa una “democrazia popolare”.
101
Tentativo di unificazione delle coree, e abbandono francese del Vietnam, diviso in due repubbliche
102
Internal Security act, strumento giuridico della repressione.
103
Potenze d’accordo sul blocco dell’intervento anglo francese in Egitto.
104
’56 agitazioni per tutta l’estate, chiamato Imre Nagy alla guida del governo, sovietici si ritirano, riprendono forza gli
antisovietici, tentativo di uscita dal patto di Varsavia sedato con l’intervento dell’armata rossa, Nagy fucilato.
105
Legato alla profonda integrazione nel blocco occidentale, alla grande disponibilità di manodopera e alla stabilità politica.
106
Primo scopo è la creazione di un mercato comune, abbassamento delle tariffe doganali, politiche industriali e agricole comuni
107
Si rafforza il ruolo del presidente della repubblica, vero capo dell’esecutivo.
108
Anni della predicazione di Martin Luther King.
109
Regime comunista capeggiato da Fidel Castro, instauratosi definitivamente alla fine degli anni ’50.
coesistenza con l’occidente e la subordinazione degli stati satellite (Vd eccezioni in Romania), ma
ricalcava per brutalità l’era staliniana, si accentua il divaria con l’occidente nel tenore di vita dei
cittadini, nonostante le parziali libertà concesse alle imprese.
 Vietnam: situazione regolata dagli accordi di Ginevra, nascita dei Vietcong 110, con Kennedy primo
contingente militare, poi con Johnson111 nel ’64 si trasforma in un vero intervento bellico. Attacco
subito nel golfo di Tonchino da inizio alla guerra, difficoltà contro la guerriglia, 69 Nixon diventa
presidente degli USA, inizio trattative con i guerriglieri, ma allargamento del fronte anche al resto
dell’Indocina. Accordi firmati a Parigi nel ‘73 prevedono un graduale ritiro degli americani, la guerra va
avanti fino al ’75 fino a quando i vietcong non entrano a Saigon e gli americani abbandonano la città.
Anche Laos e Cambogia nel ’75 vennero presi dei comunisti. Prima grande sconfitta americana. Guerra
con un grande impatto sull’opinione pubblica mondiale (Vd. Movimenti del ’68).
 Cecoslovacchia: nel ’68 eletto Dubcek, tentativo di allagare le libertà economiche e politiche,
“socialismo dal volto umano”, “primavera di Praga”. Agosto ’68 occupazione di Praga.
 Cina: “modello cinese” esercito un grande fascino sull’occidente, Cina tentava di porsi come guida alla
lotta all’imperialismo, sostiene le rivolte socialiste. Importanti sono i processi di industrializzazione e
collettivizzazione, per la crescita agricola nascita della “comuni popolari”, strategia del “grande balzo
avanti”, che incrinò i rapporti con l’URSS. Fallimento del “grande balzo avanti” rinforzo i dirigenti
comunisti più aperti all’URSS. Mao per questa lotta utilizzo i giovani, le guardie rosse, facendo nascere
una rivolta, apparentemente spontanea, “la rivoluzione culturale”. Nel ’68 Mao iniziò a limitare il
movimento da lui stesso creato. Isolamento internazionale e cattivi rapporti con l’URSS portano
all’avvicinamento agli USA, ’72 viaggio di Nixon a Pechino, Cina si prende il seggio all’ONU, che era
stato occupato fino a quel momento dal governo di Taiwan.

19. LA DECOLONIZZAZIONE E IL TERZO MONDO

 Il processo di emancipazione delle popolazioni assoggettate dagli imperi coloniali inizia già a partire
dalla prima guerra mondiale, con la nascita dei primi movimenti indipendentisti, ma si afferma solo nel
secondo dopoguerra, attraverso il principio dell’autodeterminazione dei popoli, cardine della carta
atlantica e dell’operato dell’ONU, principio già enunciato nei 14 punti di Wilson. Due vie alla
decolonizzazione: quella graduale (VD Gran Bretagna) e quella della resistenza (Vd Francia).
Importante rimane l’eredità europea, anche se raramente si concretizza dal punto di vista istituzionale.
 India: opera non violenta del partito del congresso continua anche durante la guerra, grosso contingente
indiano, indipendenza di fatto (dominion) venne concessa nel ’47, ma con la nascita di due nazioni, a
maggioranza indù e mussulmana (Pakistan ancora unito al Bangladesh), iniziano importanti guerre tra i
due schieramenti (Vd regione del Kashmir). Nonostante le difficoltà legate alle divisioni interne e
all’arretratezza le istituzioni democratiche riuscirono a consolidarsi.
 Vietnam: comunisti guidati da Ho Chi-Minh proclama dopo lotte l’indipendenza della Francia nel
45, guerriglia fino al ’54, accordi di
Ginevra dividono in due la nazione, e
Francia abbandona l’Indocina.
 Israele: Palestina, sotto mandato britannico,
durante la guerra l’immigrazione aumenta
vertiginosamente, causa sionista sostenuta
dagli USA ma osteggiata dai britannici che
temevano di inimicarsi le potenze arabe. La
Gran Bretagna rimette al ONU la decisione,
che approva un piano di spartizione che
non viene accettato dagli arabi. Nel maggio
del 48 al ritiro delle truppe britanniche
viene proclamato lo stato di Israele112 e
scoppia la prima guerra arabo-israeliana,

110
Movimento di guerriglia contro il Vietnam del sud, sovvenzionato anche dal governo comunista del nord.
111
Vicepresidente di Kennedy, subentrato alla guida per paese dopo l’attentato del 63.
112
Stato moderno, modellato sulle democrazie occidentali, capitalismo industriale convive con i Kibbutz.
che legittima la presenza di Israele. Israele supera i confini stabiliti dall’ONU e inizia il dramma
palestinese.
 Dopo la “crisi di Suez” nel 67 “guerra dei 6 giorni”113, declino di Nasser, morto nel 70, nel 73 “guerra
del Kippur”114 che ebbe grosse conseguenze sul piano internazionale (Vd chiusura per due anni del
canale, blocco petrolifero degli stati arabi).
 Egitto: formalmente indipendente dal 22, ma sotto un regime monarchico legato strettamente alla Gran
Bretagna. ’52 rivoluzione nasseriana, riforme socialiste, si pone come stato guida nella lotta araba
all’occidente115. Politiche filosovietiche scatenarono la “Crisi di Suez” 116. Avvenimenti che rilanciano il
panarabismo, e sotto questo profilo fecero crescer il prestigio ni Nasser e dell’Egitto.
 Maghreb: Marocco e Tunisia indipendenza concessa dalla franca nel ’56. Più complicata l’indipendenza
dell’Algeria, più legata alla Francia, avvenne tramite lo scontro armato con il FLN algerino, crisi della
quarta repubblica, avvento di De Gaulle che concesse l’indipendenza. Libia 69 deposizione della
monarchia da parte di Gheddafi, un giovane colonnello.
 Turchia: neutrale per quasi tutta la guerra, entra nella NATO, continua lo sviluppo laico iniziato da
Ataturk, apertura anche ni confronti dell’islam, causa colpo di stato militare nel 60, continuerà in
Turchia l’alternanza tra colpi di stato, militari quasi custodi della rivoluzione laica, e dialettica
partitica.
 Iran: monacchia degli scià, legame con la Gran Bretagna, tentativo di nazionalizzazione delle compagnie
petrolifere nel ’51, risposta fu un colpo di stato organizzato dai servizi segreti anglo-americani,
riportano al potere lo scià, il tutto anche in chiave antisovietica.
 Sud Africa: apartheid inasprita negli anni ’50, il paese era un dominion britannico, quindi già di fatto
indipendente, proteste organizzate dall’ANC117.
 Congo: abbandonato in stato di arretratezza dal Belgio nel ’60, tentativo di secessione della provincia di
Katanga, intervento delle truppe dell’ONU ristabilisce l’equilibrio nel ’61.
 Generale crisi degli stati africani alla decolonizzazione legata alla frammentazione culturale e sociale
caratteristica di questi stati, impossibilità dell’instaurazione del modello
di stato nazione europeo. Oltre all’instabilità politica anche grande
debolezza economica, che si manifesta nelle tendenze neocolonialiste.
 Aprile 1955 conferenza di Bandung118(Indonesia, paese ospitante,
India, Egitto…), paesi accomunati dalla lotta al colonialismo, ci furono
alte conferenze (’61 a Belgrado…). Paesi caratterizzati dal
sottosviluppo economico. L’allargamento dell’orizzonte mondiale, e la
situazione “disperata” dei paesi del terzo mondo, danno origine al
“terzomondismo119”.
 L’America Latina: quasi tutti i paesi facevano parte di quelli “non
allineati” a livello mondiale, ma era difficlie identificare i maggiori come parte del “terzo mondo”;
avevano già conoscito una fase di crescita economica durante la seconda guerra mondiele. Generale
dipendenza dagli USA, 1948 organizazione degli stati americani, incoraggiata dagli USA per evitare
la penetrazione socialista. Argentina nel 46 eleziine di Peròn, populismo, autoritarismo e riforme sociali,
’55 colpo di stato miliare, periodo di instabilità, 72-73 ritorno di Peròn, 76 nuovo colpo di stato miliatre,
ditattura miliare dura repressione (Vd desaparecidos). Brasile: govreno polulista di Vargas, che si
altrna a colpi di stato militari. Cuba: regime di Batista rovesciato120 nel 59 dalla rivoluzione castrista.
Embrago degli USA costringe Cuba a rivolgersi verso l’URSS, graduale spostamento verso il socilismo
del governo cubano.
 Cile: 70 presidenza del Cile di Allende, socialista, tentataivi si nazionalizazione e di legislazioni socili,
difficoltà per le condizioni economiche e poco appoggio, 73 colpo di stato militre, generale Pinochet.

113
Guerra preventiva, scatenata dalla chiusura del golfo di Aqaba, unico sbocco israeliano sul mar Rosso, da parte di Nasser.
114
Truppe egiziane e siriane attaccano Israele, che riesce a contrattaccare,
115
Tendenze già manifeste negli anni ’20, “fratelli mussulmani”
116
Attacco israeliano in Sinai ’56, occupazione franco-britannica della zona del canale, impresa sconfessata dall’ONU, USA, URSS.
117
African National Congress.
118
Viene approvato un documento che proclama l’eguaglianza di tutte le nazioni, paesi che condividono la lotta al colonialismo
119
Tendenze di attenzione dei paesi occidentali alle condizioni delle ex-colonie con l’obiettivo di superare le diseguaglianze.
120
Protagonista del rovesciamento era stato Ernesto Guevara, “creare 1, 2, 3, 100 Vietnam”.
20. L’ITALIA REPUBBLICANA

 Dopo il 25 aprile del ’45 l’Italia, seppur liberata, era un paese distrutto, la difficoltà delle condizioni
materiali influiva sull’ordine pubblico. In Sicilia fiorisce il fenomeno mafioso, il mercato nero e
l’indipendentismo. Spaccatura tra nord e sud del paese. Per il ritorno alla vita democratica
fondamentali furono i partiti di sinistra e la DC 121, caratterizzati dalle strutture dei partiti di massa.
Difficoltà per i partititi liberal-democratici, PDA, PL e PR, la cui base elettorale era ormai compromessa
dopo il ventennio, assenza delle destre, fatta eccezione per i “qualunquisti”, l’MSI sarebbe nato solo nel
dicembre del 46. Importante lavoro della CGIL realizza importanti conquiste, ES. scala per
l’adeguamento die salari al costo della vita. Accordo all’interno del CLN per il nuovo capo del governo
fu su Ferruccio Parri122, promuove misure a favore delle piccole aziende e si occupa dell’epurazione dai
fascisti più compromessi, si inimica il PL che farà cadere il governo nel novembre del ’45, la DC riuscirà
ad imporre De Gasperi.
 2 giugno del 46 costituente e referendum. Abdicazione di V. E. III in favore del figlio Umberto II, non
ottiene i risultati sperati. Dopo i risultati Umberto II esiliato in Portogallo, nell’ambito della costituente
successo di DC, PSIUP e PCI. Italia geograficamente spaccata in due dal Voto. Inizia la crisi
dell’unità antifascista, radicalizzazione delle posizioni politiche pagata dal PSIUP, scissosi al congresso
di doma del ’47, in PSI (Nenni, “unità d’azione con il PCI) e PSLI (Saragat, ostilità verso il comunismo
sovietico), DC al governo123 e sinistra all’opposizione, fine dell’unità.
 1° gennaio ’48 entra in vigore la nuova costituzione, bicameralismo perfetto, governo responsabile di
fronte alle due camere. L’esperienza del fascismo inclino l’ordinamento in senso rappresentativo, legge
elettorale proporzionale pura, mettendo in secondo piano la governabilità. Costituzione frutto di un
grande lavoro di mediazione (Vd Togliatti art. 7). Luglio del ’47 ratifica del trattato di pace, Italia
considerata paese sconfitto, complicata la questione del confine orientale124 .
 18 aprile del ’48 le prime politiche, accanita campagna elettorale, forte contrasto ideologico, VD
“elezioni vinte dalla fame”. Vittoria dell DC 48,5%, luglio ’48 attentato a Togliatti, agitazioni sono
l’occasione per la scissione della CGIL, la com ponente
cattolica forma la CISL appello alla calma di Togliatti
stesso. Durante la campagna elettorale misure
antinflazionistiche di Einaudi, grossi costi sociali che però
non interruppero il processo di rilancio economico. Marzo
del ’49 adesione alla NATO.
 con la prima legislatura si afferma la linea del centrismo,
che sopravviveva anche grazie ad una moderata dose di
riformismo, ’50 la riforma agraria e la cassa del
mezzogiorno125, il disagio delle classi popolari, aumento
della disoccupazione, fu combattuto dall’opposizione con
frequenti scioperi, aumentano le misure repressive (VD
nascita reparti celeri). Prima delle elezioni del 53 fu
varata la “legge truffa”, la DC non riesce per poco ad
ottenere il premio di maggioranza e la legge viene
abrogata dopo le elezioni.
Continua la crescita dell’economia e degli scambi
internazionali (Vd adesione a CECA e CEE), si
insediano la corte costituzionale e il consiglio superiore della magistratura, nella DC si afferma la nuova
generazione cresciuta nell’azione cattolica, favorevole all’intervento statale nell’economia, nasce l’ENI,
svolta autonomista del PSI che a differenza del PCI condanna i fatti del ’56 in Ungheria.

121
Erede del partito popolare di Don Luigi Sturzo, legata alla dottrina sociale cattolica.
122
Capo della resistenza, appratente al PDA.
123
Formazione in maggio di un nuovo governo democristiano con Einaudi al bilancio.
124
Dopo i trascorsi della fine della guerra, Vd. Foibe, rapporti tesi, in oltre tutto ciò si inscriveva nel nuovo contesto della guerra
fredda, ’46 soluzione provvisoria, ottobre ’54 spartizione di fatto, formalizzata nel ’75 con i trattati di Osimo.
125
Ente pubblico con lo scopo di promuovere lo sviluppo economico del mezzogiorno, attraverso l’intervento diretto e il credito.
 Anni ’50 inizio del “miracolo economico” tasso di crescita medio annuo del 5/6%, fattore importante
della crescita, oltre alla politica del libero scambio, fu la grande disponibilità di manodopera a basso
prezzo, garantita dalle migrazioni126 dalle zone depresse. Crescita economica si accompagna al
miglioramento delle condizioni lavorative, causa dei una battuta d’arresto nella prima metà degli anni
’60. Simboli dei mutamenti in atto furono la televisione e l’automobile (costruzione di un grande rete
autostradale e FIAT).
 Anni ’60 i mutamenti sociali favoriscono l’ingresso dei socialisti nell’area di governo, primavera del 60
“crisi tambroniana”, Tambroni non trova l’accordo con i socialdemocratici, forma un governo quindi
con il sostegno del MSI , proteste dei partiti laici e dell’ala sinistra della DC, situazione precipitò con il
congresso del MSI a Genova, citta medaglia d’oro della resistenza, rivolta popolare per tre giorni tra
giugni e luglio, Tambroni costretto a dimettersi, impossibilità dell’apertura verso destra. Governo
Fanfani ottiene l’astensione dei socialisti, inizia l’aperura verso sinistra della DC, grazia anche
all’operato di Moro. Riforme che seguirono questo progetto furono la nazionalizzazione dell’industria
elettrica (’62, ENEL), scuola media unificata, rimandata l’attuazione delle regioni, per timore di
rinforzare troppo le sinistre a livello territoriale più radicate. Elezioni del ’63 indeboliscono la
maggioranza, i liberali sì erano opposti all’apertura a sinistra, ma sotto Moro si riuscì comunque a
formare un governo. 63 inizia un breve periodo di rallentamento dell’economia e il “blocco delle
riforme”, legato al tentativo di mantenere compatto il fronte della DC, tendenza al compromesso
caratteristica di Moro. DC rimase compatta ma nel ’64 nuova scissione socialista, nasce il PSIUP.
Indebolimento dei socialisti e lenta crescita del PCI, che rimane in una posizione di isolamento, ma
comunque deteneva un ruolo importante, 25% dei voti (Vd funerali di Togliatti emblematici del grande
seguito al PCI).

21. LA CIVILTÀ DEI CONSUMI

 Dal 1700 era iniziato dal punto di vista mondiale un processo di crescita demografica, anni 50 e 60 in
Europa e in USA si inverte la tendenza, pianificazione familiare e contraccettivi, importanti risvolti
culturali.
 L’età dell’oro del capitalismo, boom comincia negli USA, sviluppo dell’industria, beni di consumo
durevoli, diminuiscono i lavoratori agricoli, crescita dell’impiego nel terziario. Numerosi fattori della
crescita, crescita demografica e sviluppo tecnologico. Espansione degli scambi internazionali (Vd fondo
monetario internazionale, banca mondiale e GATT). Il boom fu globale.
 Miglioramento dei livelli di vita, “società del benessere”, “consumismo”127, aumento di produttività,
diminuzione costi, aumento redditi, standardizzazione dei modelli di consumo, omologazione,
“americanizzazione”, affermazione del Welfare State128 conseguente aumento della spesa pubblica.
 Innovazioni tecnologiche e scoperte scientifiche sono alla base dello sviluppo, incremento della spesa
pubblica per la ricerca, diffusione delle fibre sintetiche scoperte negli anni 30, sviluppo antibiotici, anni
’60 primi trapianti di organi nuovi anestetici, scoperta del laser.
 Importante valore simbolico delle conquiste spaziali, ’57 primo satellite artificiale in orbita lo sputnik, 61
Gagarin primo uomo nello spazio, ’69 sbarco sulla Luna, abbandono delle missioni spettacoli in favore
di missioni scientificamente e economicamente più utili (Es lancio satelliti).
 Boom dell’automobile importante la connotazione simbolica, sviluppi dell’aviazione civile, “villaggio
globale”, importanza dei mass media boom della televisione, diffusione della musica diffusione delle
cassette magnetiche.
 Affermazione delle scienze sociali, diffusione di un atteggiamento di rifiuto nei confronti del
consumismo, fortuna della scuola di Francoforte (Marcuse, classe operaia ormai integrata nel sistema,
analisi e critica dei mass media). Anni di inizio della contestazione giovanile, antiborghese, Hippy sono
una manifestazione del rifiuto giovanile alla società loro contemporanea, inizio della contestazione 64 a
Berkeley, rivolte all’insegna del Black Power, ‘68 anno di apice della protesta in Europa, importanza
del significato simbolico della rivolta.
 Nuovo sviluppo dei movimenti femministi, consapevolezza del fatto che il vero problema stava nei
rapporti famigliari e personali e non solo nella legislazione, l’operazione femminista assume connotati
126
Importanti migrazioni da sud a nord, difficoltà nell’integrazione, fenomeni di urbanizzazione, spesso caotici.
127
Termine utilizzato per definire i connotati negativi della “società del benessere”, critica al consumismo Marx e Marcuse.
128
Esistono due modelli di Welfare State, quello universale e quello occupazionale.
universalistici che investono la cultura del tempo, due canali di lotta, quello di parità con l’uomo e quello
di esaltazione delle caratteristiche femminili.
 Chiesa critica della società dell’”opulenza”, critica sfocia in un tentativo di rinnovamento interno,
pontificato innovatore di Giovanni XXIII, salito al soglio ’58, enciclica “mater et magistra”129 e
“pacem in terris”130, venne anche convocato il concilio Vaticano II131 ’62, alle nuove direttive
pontificie le risposte furono diverse, dalla “teologia della liberazione 132” alle tendenze tradizionaliste (Vd
scisma 88 M, Lefebvre133).

22. ANNI DI CAMBIAMENTO

 Agosto ’71 gli USA sospendono la convertibilità in oro del dollaro (VD accordi a B. W.), inizio di
una fase di instabilità monetaria. Novembre ’73 quadruplica il prezzo del petrolio (VD guerra del
Kippur), “shock petrolifero” inizia un momento di crisi. Crisi dai caratteri inediti “stagflazione”,
aumentano l’inflazione e il costo della vita. Crisi del welfare state, grava ulteriormente sulla spesa
pubblica, il mutato clima porta all’elezione di Reagan e della Thatcher (promesse di allentare la
pressione fiscale e di tagli).
 Emergono i primi problemi legati all’ambiente, la limitatezza delle risorse, la crisi indusse i governi ad
introdurre misure di risparmio energetico e ricerca di fonti rinnovabili. Nonostante la ripresa economica
il problema dello sviluppo sostenibili non venne trascurato, 87 rapporto Brundtland, 92 conferenza di
Rio, 97 protocollo di Kioto.
 Declino die regimi comunisti, partiti comunisti d’Europa iniziano ad allontanarsi, e le altre rivoluzioni in
giro per il mondo mostrano il loro carattere dispotico, “grande riflusso” crollo delle ideologie,
isolamento dei gruppi estremisti, crescono i gruppi terroristici (Es. Brigate rosse, frazione dell’armata
rossa…) gruppi organizzati e privi di un reale appoggio popolare.
 USA: Nixon conclude l’esperienza statunitense in Vietnam, dimessosi a causa dello scandalo
Watergate134 nel ‘74. Ford, vice di Nixon conclude il mandato, poi Carter. Elezioni dell’80 vinte da
Reagan, repubblicano con un programma liberista, e l’intenzione di attuare una linea più dura nei
confronti dell’URSS, successo di R. anche alle elezioni dell ’84 aiutato dalla ripresa economica,
sviluppo dei settori di punta (Es. elettronica) e crisi dei settori maturi (Es. siderurgico). Linea aggressiva
seguita in politica estera, grosse spese militari, supporto ai regimi anticomunisti e attacco aereo alla
Libia di Gheddafi.
 URSS: durante la leadership di Breznev, debolezza economica, industriale e agricola. Inasprimento
della repressione. ’75 firma degli accordi di Helsinki 135. Seconda guerra fredda, inasprimento delle
tensioni tra i blocchi, crescente influenza dell’URSS in Africa e America Latina. Intervento militare in
Afghanistan nel ’79 fallimentare. ’82 morte di Breznev ’85 segreteria del PCUS di Gorbaciov.
Introduzione di elementi di economia di mercato, nuova costituzione che distingueva le strutture dello
stato e quelle del partito, nel ’90 G. diventa presidente dell’URSS, viene avviato un processo volto a
ripristinare parzialmente la libertà d’espressione. Fallirà il progetto riformista, esplodono le
contraddizioni del regime.
 Distensione nei rapporti tra USA e URSS, bloccati dalla fine degli anni ’70 (seconda guerra fredda), 85-
86 incontri tra G. e R. riduzione degli armamenti missilistici. ’89 Russi lasciano l’Afghanistan, clima
di distensione visibile negli accordi di non aggressione e di riduzione degli armamenti firmati a
Parigi nel ’90 dai paesi della NATO e quelli del Patto di Varsavia.
 Generale apertura alla partecipazione delle sinistre al governo in Europa, in Germania nel ’66 con
l’apertura dell’unione cristiano-democratica all’SPD, in Inghilterra fu breve l’esperienza dei laburisti,
con Wilson, a causa della ripresentazione delle mai risolta questione irlandese, 73 ingesso con Irlanda e
Danimarca nella CEE, nel ’79 laburisti sconfitti dalla Thatcher, programma liberista, messa in
129
Condanna egoismo dei paesi ricchi e dei regimi comunisti
130
Cooperazione fra i popoli, dialogo con le religioni non cattoliche.
131
Messa ufficiata in lingua non più il latino, necessità del dialogo con le altre chiese.
132
Tenenza latino-americana da inquadrare nel contesto delle lotte ai regimi autoritari, reinterpretazione in chiave marxista della
storia delle sacre scritture.
133
Scisma tradizionalista con a capo l’arcivescovo francese, critica anche del solo spirito conciliare.
134
Operazione di spionaggio ai danni del partito democratico.
135
Accordi sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, che implicavano anche il rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo.
discussione del welfare state e guerra delle Falkland. In Francia invece le sinistre si affermarono tra la
fine degli anni ’70 e gli anni ’80.
 Negli anni ’80 si affermano i socialisti anche nell’Europa
meridionale. In Portogallo, Salazar muore nel ‘70, nel ’74
colpo di stato militare appoggiato dal partito comunista, ’76
varata la costituzione democratica e prime politiche. In
Grecia nel 67 un colpo di stato militare di destra, nel ’74 il
tentativo di annessione di Cipro fece cadere il regime
militare. In Spagna nel ’75 dopo la morte di Franco si
reinsedia il re, che guidò il paese attraverso un processo di
democratizzazione, ’78 approvazione di una costituzione
democratica.
 All’inizio degli anni 80 inizia il processo di
democratizzazione anche nella America Latina, in Argentina la sconfitta nella guerra della Falkland
obbligo i generali a farsi da parte. In Brasile, Uruguay, Perù e Bolivia negli anni 80 si ebbero libere
elezioni. In Cile Pinochet su sconfitto da un referendum indetto dallo stesso dittatore. In Nicaragua la
fine della dittatura di Somoza precedette la rivoluzione sandista, messa in atto da gruppi di sinistra,
grande contrasto con gli USA di Reagan, nel ’90 libere elezioni e crollo del sandismo.
 Per quanto riguarda i paesi dell’sud-est asiatico in Vietnam si instaura un regime comunista, in
Cambogia si afferma il regime di Pol Pot, capo dei guerriglieri comunisti, regime comunista che attuo
utilizzo la violenza come primo strumento. ’78 attacco vittorioso del Vietnam alla Cambogia,
indirettamente coinvolta anche la Cina come sostenitrice del regime cambogiano, solo nel ’91 la
situazione fu ripristinata.
 Cina: 76 morte di Mao, “demaoizzazione”, Deng Xiaoping nuovo leader, viene capovolto il rigido
collettivismo maoista, introduzione di elementi di economia di mercato, il contrasto tra
modernizzazione economica e il mantenimento della struttura autoritaria sfociarono in proteste
studentesche (Vd piazza Tienanmen).
 Giappone: “miracolo economico giapponese”, crisi petrolifera rapidamente superata, instabilità
politica, nel ’92 il partito liberal democratico perde la maggioranza assoluta. Ridotta spesa militare,
legata alle condizioni del dopoguerra, impedisce al Giappone di diventare una grande potenza sotto tutti
profili.

23. LA CADUTA DEI COMUNISMI IN EUROPA

 Il fattore di irreversibilità della crisi dell’URSS fu l’impossibilità di riformare un sistema “chiuso”


che si era retto sul carattere deterrente del potere repressivo e militare. La dimostrazione di questa lettura
è il fallimento del riformismo di Gorbaciov. Il primo paese ad approfittare di questa situazione fu la
Polonia, 80-81 nascita di solidarnosc136, paese fortemente cattolico e refrattario all’inquadramento nel
patto di Varsavia, ’78 ascesa al soglio di Giovanni Paolo II (papa polacco) giustifica l’iniziale
tolleranza dell’URSS, ’81 Jaruzelski137 dichiara fuori legge solidarnosc, tentando successivamente
però di con compromettere i rapporti con la chiesa e con gli stessi residui del sindacato. Dopo la svolta di
Gorbaciov i rapporti si fecero più intensi fino al ’89 quando si arrivò ad un accordo sulla riforma
costituzionale. ’89 si tennero anche le prime elezioni vinte da solidarnosc. Il caso polacco avvio una
reazione a catena in tutte le democrazie popolari, Ungheria ’89 indette le prime libere elezione, apertura
del primo varco nella cortina di ferro, rimozione filo spinato al confine con l’Austria.
 Apertura dei confini favorisce la fuga di massa dalla Germania est, 9 novembre ’89 annuncio del
ripristino della libera circolazione tra le due metà di Berlino, abbattuto il muro. Apertura dei
confini tra le due Germanie, ’90 libere elezione in Germania est, vinte dai cristiano-democratici, che
accelerarono il processo di unificazione, maggio del ’90 firma del trattato di unificazione, Gorbaciov
da l’assenso all’operazione. La Germania unita era strutturata come una repubblica federale, difficoltà di
integrazione trai due sistemi economici vennero superate nel ventennio successivo.

136
Sindacato operaio indipendente a forte base cattolica, principali scioperi nei cantieri di Danzica.
137
Capo dall’equivalente del partito comunista polacco
 L’abbattimento della cortina di ferro provocò la caduta di tutte le democrazie popolari, Cecoslovacchia
“rivoluzione di velluto”, nel 92 nasceranno repubblica Ceca e Slovacca, i regimi caddero anche in
Bulgaria e Albania. La fine del dominio dell’URSS portava con sé anche grandi difficoltà nei paesi del
patto di Varsavia, sia dal punto di vista politico sia da quello economico.
 Spinte interne alla repubblica russa portarono alla elezione nel ’90 di Eltsin, il tentativo mal organizzato
dei golpe del ’91 sancì l’ormai inarrestabile declino del partito comunista, e dall’altro lato accelerò la
crisi dell’autorità centrale, già messa in difficoltà dalla situazione economica. Esplosero in questa
situazione anche le spinte nazionaliste delle varie repubbliche. Gorbaciov tenta di bloccare questo
processo con la proposta di un patto che tenessi in vita l’URSS almeno come una sola entità in
politica internazionale e militare, iniziativa scavalcata dalla nascita della CSI (comunità degli stati
indipendenti), firmata in Kazakistan dai rappresentati di 11 repubbliche. 25 dicembre Gorbaciov di
dimette, al Cremlino innalzata bandiera Russa.
 Guerra in Jugoslavia: ’91 Slovenia, Macedonia e Croazia proclamano l’autonomia, dura reazione del
governo centrale nei confronti della Croazia, ’92 la Bosnia si dichiara indipendente, contrastata con
l’appoggio di Milosevic dalla minoranza serba (comandata da Mladic), assedio di Sarajevo, Srebrenica e
intervento delle truppe dell’ONU. Intervento NATO blocca il conflitto, accordi di Dayton ’95. 98
altro focolaio di tensione in Kosovo, bombardamenti NATO sulla Serbia, ritiro delle truppe. 2006
indipendenza del Montenegro, 2008 indipendenza Kosovo. In Albania, nel ’91 sì era assistito alla prime
libere elezioni, nel 1997 si assiste al collasso della struttura statale, intervento ONU.
 Russia: prende il posto dell’URSS al ONU, situazione di instabilità politica tra spinte nostalgiche e
nazionaliste, ostruzionismo al riformismo scatena una crisi di governo che si risolse con una nuova
costituzione che rafforzava i poteri del presidente, ’93. Intervento militare fallimentare in Cecenia.
Crisi economica legata al passaggio ad una economia di mercato, passaggio ai privati di grandi
compagini industriali (Vd Abramovic), privatizzazione che andò a vantaggio di piccoli gruppi, ’98
crisi si manifesta nella svalutazione del Rublo del 60%. Eltsin delinea in Putin il suo successore,
eletto presidente della repubblica nel 2000, recupero della macchina statale e dell’economia,
accompagnato dalla rinascita dell’autoritarismo. Medvedev si alterna a Putin nella carica di capo
dello stato e capo del governo.
 USA: Crollo dell’unione sovietica lascia agli USA il ruolo di unica superpotenza, grandi responsabilità
mondiali. Vittoria non si trasforma nel rafforzamento della presidenza Bush, che perde consensi per
motivi economico-sociali. ’92 vittoria di Clinton, linea “progressista”, impegno come garante della
democrazia a livello mondiale (Vd accordi di Dayton). 96 ripresa dell’economia americana e rielezione
di Clinton. Elezioni del 2000 di poco vinte da W. Bush
a discapito del democratico Al Gore, tentativo di una
politica “neoisolazionista” interrotto dall’attentato alle
torri gemelle.

24. L’UNIONE EUROPEA

 Alla nascita dell’unione europea prevale la corrente


funzionalista, che si allontana dall’obiettivo del
federalismo. ’57 nascita della CEE tra il 73 e l’86
raddoppiano i membri, nel ’74 nasce il consiglio europeo
e decisione della elezione popolare del parlamento
europeo, prime elezioni europee nel ’71, nel ’79 entra in vigore il SME138, ‘95 altri ingessi, ’85
firmato Schengen, ’92 Maastricht (completa unificazione dei mercati, banca centrale europea e zona
euro).
 Le condizioni del trattato di Maastricht misero in difficoltà le economie europee, costrette al taglio della
spesa pubblica. Nel ’98 ufficialmente inaugurata l’Unione monetaria Europea, nasce
contemporaneamente la BCE, 1999 entra effettivamente in uso l’euro.
 2003 approvata la costituzione dell’UE, 2005 elezioni per la ratifica in Francia e olanda, vince
nettamente il no, battuta d’arresto alla integrazione europea. 2007 riproposta con modifiche la
costituzione di Nizza, spinte centrifughe legate alla crisi economica
138
sistema monetario europeo, con tassi di cambio fissi tra le valute degli aderenti, tutti tranne la Gran Bretagna.
25. IL NODO DEL MEDIO ORIENTE

 Rinascita del fondamentalismo islamico, jihad, insuccessi dei movimenti laici ad aprire la strada ai
movimenti religiosi, si riacutizzano le tensioni all’interno del mondo mussulmano tra sunniti e sciiti139
 Sadat, capo di stato egiziano, dopo la “guerra del Kippur” fu l’artefice di un ribaltamento di fronte,
l’avvicinamento agli USA e il taglio delle relazioni con l’URSS, il che implico una relativa pace con
Israele, nel 77 accordi di Camp David140, primo accordi tra Israele e un vicino arabo. Sadat ucciso
nell’81 da un attentato organizzato da un gruppo fondamentalista islamico.
 Il risveglio del fondamentalismo risale alla occupazione sovietica dell’Afghanistan e alla deposizione
dello scià in Iran. Deposizione frutto della rivolta avvenuta a cavallo tra il ’78 e il ’79. Prende il potere
l’ayatollah Khomeini, ritornato dall’esilio di Parigi, si instaura una Repubblica islamica in Iran,
regime ostile agli USA accusati di aver sostenuto lo scià. 80-88 guerra con l’Iraq di Saddam Hussein,
appoggiato dagli USA.
 Guerra del golfo: ’90 Iraq invade e annette il Kuwait, embargo dell’ONU, S. Hussein cerca di
presentarsi come vendicatore delle masse arabe, strategia che ottenne discreto seguito. ’91 l’ONU
attacca Iraq e Kuwait, rapida vittoria dell’ONU. Saddam Hussein sopravvive politicamente.
 Anni ’80 apertura di alcuni stati arabi (Giordania, Arabia) alle trattative con Israele in cambio dei
territori occupati, Israele si rifiuta (aveva già avviato la colonizzazione). Intifada, rivolte degli occupati
palestinese alla fine degli anni ’80. OLP aveva trasferito le sue basi in Libano, guerra civile dal ’75
che culmina nell’’82 con l’invasione Israeliana. 91 conferenza di Madrid, ’94 accordi di
Washington141. Nuova ondata di attentati, muore anche il leader del partito laburista, ’96 eletto
Netanyahu, leader del partito nazionalista. 2000 scoppia la seconda intifada, Hamas142.
 Generale diffusione dell’integralismo islamico, Vd Hamas, Khomeini, e talebani in Afghanistan (saliti al
potere nel caos della ritirata sovietica), 2002 elezione Erdogan in Turchia, torri gemelle.

26. DECLINO E CRISI DELLA PRIMA REPUBBLICA

 Anni ’60 seganti dalla contestazione studentesca, interlocutore del movimento studentesco dal autunno
del ’68 è il movimento operaio, onda lunga di questo rapporto è la nascita dei movimenti
“extraparlamentari”143, ’69 “autunno caldo” dei rinnovi contrattuali, importanza dello strumento
decisionale dell’assemblea, mediazione dei sindacati porta alla
firma di contratti nazionali, rinnovamento delle strutture sindacali,
’70 il parlamento approva lo statuto dei lavoratori, e la legge
Fortunato-Baslini144.
 Dicembre 1969 strage di piazza Fontana, inizio della “strategia
della tensione” e degli “anni di piombo”.
 ’72 elezione di Andreotti, contemporaneo alla crisi petrolifera del
’73, primi scandali legati al sistema delle tangenti. ‘78 legge
sull’aborto. Frutti della stagione di diritti furono colti dal PCI, che
nel ’68 aveva condannato i fatti di Praga. Berlinguer e la nascita
dell’eurocomunismo, e necessità del “compromesso storico”.
Elezioni del ’76 PCI si avvicina alla DC, PSI sconfitto e ascesa di
Craxi.
139
Prevalenti in Iran, Iraq e Siria, discendenti diretti di Maometto e hanno una gerarchia più rigida. Sono meno dei sunniti
140
Sinai restituito all’Egitto.
141
Riconosciuto l’autogoverno dei territori palestinese, nascita dell’ANP autorità nazionale palestinese.
142
Movimento islamista, terrorismo e attività sociali e assistenziali.
143
Vd lotta continua, potere operaio, avanguardia operaia. Anche contestazione del PCI.
144
Viene introdotto l’istituto del divorzio, approvato dal referendum del ’74.
 Dopo le elezioni governo di “solidarietà nazionale”, governo della DC con astensione di tutti gli altri
partiti, governi che nascono dalle esigenze della crisi e del terrorismo. Il terrorismo era di destra145 e di
sinistra146. Contemporanea al terrorismo fu la crisi economica, movimento di protesta nell’77. Marzo
’78 le brigate rosse rapiscono Aldo Moro, fautore del compromesso storico, evento che mostra la
necessità di contrastare il terrorismo, ma che contemporaneamente lo delegittima agli occhi di chi
conservava ancora una posizione ambigua. Nel ’78 limitazione dei danni della crisi con scarsi risultati,
corruzione e scandali portano fino alle dimissioni di Giovanni Leone e all’elezione di Sandro Pertini. ’79
fine dei governi di “solidarietà nazionale”.
 Si afferma la forma del “pentapartito”147, ’82 guida del governo affidata a Spadolini e nel 83 a Craxi,
rivisitazione dei patti lateranensi. Tendenza europea alla demolizione del welfare state viene compensata
dalla ripresa dell’economia dall’84, dovuta al rinnovamento tecnologico, aumenta disoccupazione e i
costi della cassa integrazione. Italia segnata da corruzione e criminalità, scandalo della loggia P2,
diffusione del fenomeno mafioso, assassinio del generale Dalla Chiesa nell’82. La fine del terrorismo
di sinistra e da attribuirsi al sistema dei pentiti, e degli sconti di pena.
 La fine del terrorismo non bastò a ridare fiducia nei partiti, elezioni del ’87 compaio nuove forze
politiche (lega nord, verdi), altri due governi del “pentapartito”, fragili, non riuscirono a mette in atto
importanti riforme.
 Anni ’90 nuova interruzione della crescita economica, ’91 PCI al congresso di rimini diventa PDS
(partito democratico della sinistra) e generale frammentazione del panorama politico. elezioni del ’92
sconfitta della DC che rimane comunque il primo partito, elezione su una maggioranza sottile di
Scalfaro.’92-93 inchiesta “mani pulite” che smaschera “tangentopoli”, investiti Craxi e Andreotti.
Anni delle stragi mafiose, ’92 Capaci e via D’Amelio, arresto di Riina. ’92 governo Amato, Italia rischi
di non rientrare nei parametri fissato dal Maastricht, ’93 referendum che approva la legge elettorale
maggioritaria148, Amato d dimette e viene chiamato Ciampi.
 Tentativo di rinnovamento dei partiti (Es. DC diventa partito popolare italiano), ingesso in politica di
Berlusconi, elezioni del ’94 ottiene maggioranza alla camera e di poco non la ottiene al senato. Si
delinea il nuovo quadro dell’equilibrio bipolare, coalizioni fragili, dopo 7 mesi lega toglie la fiducia e
Governo Dini, ’95 altre elezioni vinte dall’Ulivo, guidate da Prodi.
 Riduzione deficit del bilancio sotto il 3%, ’98 ingesso nell’Unione Monetaria Europea, ’98
Rifondazione comunista sfiducia il governo che cade, D’Alema presiede un nuovo governo di centro
sinistra, governo non regge alle regionali del 2000, nuovo governo amato, riforma federalista.
27. LA TERZA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE E LA GLOBALIZZAZIONE

28. SVILUPPO E DISUGUAGLIANZA

29. IL MONDO ISALMICO E LO SCONTRO CON L’OCCIDENTE

30. SCENARI DEL XXI SECOLO

31. L’ITALIA DEL XXI SECOLO


145
Attentati in luoghi pubblici, scopo provocare scompiglio, nella speranza di una svolta autoritaria. Piazza della Loggia a Brescia,
italicus, stazione di Bologna.
146
Principio della “lotta armata”, Messaggio preciso rivolto alla classe operaia, azioni hanno uno obiettivo preciso.
147
Ritorno alla coalizione di centro sinistra con l’ingesso dei liberali, DC, PSI, PRI, PSDI, PLI.
148
Fine della “repubblica dei partiti”, inizia la seconda repubblica.
Sommario
1. BORGHESIA E CLASSE OPERAIA.....................................................................................................................1
2. LA SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIUALE..............................................................................................1
3. LE GRANDI POTENZE EUROPEE......................................................................................................................2
4. DUE NUOVE POTENZE: SATATI UNITI E GIAPPONE....................................................................................3
5. GLI IMPERI COLONIALI.....................................................................................................................................4
6. GOVERNARE L’ITALIA UNITA.........................................................................................................................5
7. LA SOCIETÀ DI MASSA......................................................................................................................................6
8. L’EUROPA E IL MINDO AGLI INIZI DEL ‘900.................................................................................................8
9. L’ITALIA GIOLITTIANA.........................................................................................................................................9
10. LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LA RIVOLUZIONE RUSSA....................................................................10
11. L’EREDITÀ DELLA GRANDE GUERRA............................................................................................................12
12. DOPOGUERRA E FASCISMO IN ITALIA..........................................................................................................13
13. LA GRANDE CRISI: ECONOMIA E SOCIETÀ NEGLI ANNI ‘30.....................................................................14
14. L’EUROPA DEGLI ANNI ’30: TOTALITARISMI E DEMOCARZIE.................................................................15
15. IL REGIME FASCISTA IN ITALIA......................................................................................................................16
16. IL DECLINO DEGLI IMPERI COLONIALI.........................................................................................................17
17. LA SECONDA GUERRA MONDIALE.................................................................................................................18
18. L’ETÀ DELLA GUERRA FREDDA.....................................................................................................................20
19. LA DECOLONIZZAZIONE E IL TERZO MONDO.............................................................................................22
20. L’ITALIA REPUBBLICANA................................................................................................................................24
21. LA CIVILTÀ DEI CONSUMI................................................................................................................................25
22. ANNI DI CAMBIAMENTO...................................................................................................................................26
23. LA CADUTA DEI COMUNISMI IN EUROPA.....................................................................................................27
24. L’UNIONE EUROPEA..........................................................................................................................................28
25. IL NODO DEL MEDIO ORIENTE........................................................................................................................29
26. DECLINO E CRISI DELLA PRIMA REPUBBLICA............................................................................................29

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