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-Svolta Protezionista
-consenso politica estera di forza: commesse militari; convenzioni ferroviarie; interventi di appoggio
all’industria.
-1878 protezione settore tessile, poi anche a quello siderurgico.
-1887 Tariffa Generale Gramsci: formazione del “blocco agrario-industriale”.
Crispi 1887-1896
Politica Interna
Politica Estera:
Gli industriali (commesse di stato) e gli agrari (tariffa protettiva), gli ambienti di corte e
lo stesso Umberto I erano decisi a sbarrare l’avanzata delle forze politiche popolari.
10 marzo ‘96 Governo Rudinì: amnistia per i condannati politici. Ma la calma non torna nel paese.
Non viene abolito il dazio interno sulle farine. La disoccupazione e il caro pane
infiammano il paese.
1 gen 1897 Sidney Sonnino pubblica l’articolo “Torniamo allo Statuto”, dando voce a questa
tendenza autoritaria.
Marzo 1897 Elezioni, aumento dei radicali e dei socialisti (10%)
6-10 mag ‘98 Convinto di trovarsi alla vigilia di una rivoluzione affida poteri speciali all’esercito e il
Generale Bava-Beccaris fa una strage durante i tumulti di Milano.
I socialisti si dissociano dai tumulti.
Ma i gruppi borghesi (dal liberali ai cattolici) di fronte alla paura della rivoluzione
pretendono l’adozione di misure speciali: centinaia di arresti tra i socialisti e tutti gli
oppositori, soppressi tutti i giornali di opposizione. Bava-Beccaris riceve una
decorazione.
29 giu ‘98 Governo del Generale Pelloux: fine dello stato d’assedio e indulto per i condannati
politici.
4 feb ‘99 Pelloux presenta una serie di disegni legge, noti come “leggi eccezionali”, mirava a
rendere permanenti i provvedimenti repressivi adottati durante i tumulti: limitazione
della libertà di riunione, associazione e stampa.
Contro questi progetti liberticidi si crea un ampio fornte di opposizione: a partire
dall’Estrema sinistra fino alla sinistra costituzionale di Giolitti e Zanardelli. Sostenuti nel
paese dai ceti popolari ma anche da gruppi imprenditoriali del Nord e della piccola e
media borghesia.
L’ostruzionismo parlamentare impedisce il voto dei provvedimenti. Pelloux tenta di
imporli attraverso decreti legge (emanazione di un decreto reale non approvato in
parlamento 22 giu 1899), ma la Corte di Cassazione dichiara incostituzionale tale
procedura (febbr 1900). Il governo scioglie le camere e indice nuove elezioni.
Giu 1900 Nonostante le manipolazioni e le intimidazioni operate tramite i prefetti, la Sinistra
Estrema e la Sinistra Costituzionale riportano un chiaro successo ma non raggiungono la
maggioranza.
24 giu 1900 Governo Saracco: ritira le leggi eccezionali
29 lug 1900 Regicidio di Re Umberto I (1878-1900) ad opera dell’anarchico Gaetano Bresci.
Febbr 1901 Sciopero generale proclamato a Genova, Saracco si dimette.
Il nuovo Re, Vittorio Emanuele III (1900-1946) affida il governo a Giuseppe Zanardelli
(Sinistra costituzionale), Giolitti è al ministero degli interni: “nessuno si illuda di poter
impedire che le classi popolari conquistino la loro parte di influenza economica e
politica nel paese”
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Legge elettorale: suffragio censitario. Votanti: cittadini maschi di almeno 25 anni, che sanno leggere e
scrivere, che pagassero 40 lire di imposte annuali. Alle prime elezioni partecipano solo 400.000 persone,
ovvero il 7% dei maschi adulti e il 2% della popolazione.