Sei sulla pagina 1di 9

DESTRA STORICA E SINISTRA STORICA (1861-1900)

• Governi che si susseguono in Italia tra il 1861 e 1900 di


matrice liberale
Italia 1870: 22 milioni di abitanti, 75% analfabeti, solo 10%
conosceva italiano, 70% settore primario (agricoltura povera
di autosussistenza) 18% secondario, 12% terziario, basso
livello di vita e malattie da denutrizione
LA CLASSE POLITICA: 1861 morte di Cavour -> lascia
alcune linee guida:
• Rispetto liberta’ costituzionali (statuto albertino)
• Centralista -> modello francese
• Liberismo economico
• Laicita’ nei rapporti con la Chiesa
Classe dirigente -> moderati piemontesi e lombardi, toscani,
emiliani -> borghesi ed aristocratici del nord (primi 15 anni)
• DESTRA STORICA -> nei primi parlamenti i moderati
del nord che si sedevano a destra e governano nel 61-76
Clericali e nostalgici vecchi regimi si erano autoesclusi perche
non riconoscevano leggittimita’ del nuovo stato
Mazziniani e repubblicani intransigenti si rifiutano di
parteciapre alla vita politica ufficiale
• SINISTRA STORICA -> opposizione parlamentale
affidata alla vecchia sinistra piemontese, man mano
rafforzata da vecchi patrioti mazziniani e garibladini che
accettarono di entrare nelle istituzioni monarchiche con
l’idea di cambiarla -> base sociale piu ampia ed
eterogenea -> borghesia delle citta’, gruppi artigiani ed
operai del nord
• Obiettivi: suggraggio universale maschile, decentramento
amministrativo, completamento dell’Unita’ attraverso
iniziativa popolare
PAESE REALE E PAESE LEGALE (parlamento) -> Italia
post 1861 -> vota il 2% della popolazione
• Legge elettorale poco rappresentativa:
➢ Cittadini maschi di 25 anni, alfabetizzati, che pagano
40 lire di tasse (anno)
➢ Prime elezioni unitarie -> solo 2% di votanti (40000
uomini)
➢ Astensione molto elevata -> bastavano pochi voti per
entrare in parlamento -> favorito notabilato e
condizionamenti del governo -> giocano ruolo
forstissimo i notabili locali
➢ Destra storica -> preoccupazione salvaguardia unita’
contro nemici interni ed esterni -> forte accentramento
amministrativo
➢ Unita’ avvenuta tramite annessione di vari territori al
Regno di Sardegna e all’estensione delle sue leggi ed
istituzioni (es. Statuto albertino) -> piemontizzazione

IL BRIGANTAGGIO -> fenomeno nell’Italia post


unificazione
Malessere masse contadine -> ostilita’ verso nuovo ordine
politico che non aveva mutato i rapporti sociali -> leva
obbligatoria e aumento pressione fiscale

BRIGANTAGGIO:
• Termine coniato per sminuire e condannare
• Contadini insorti, ex militari borbonici, banditi, borbonici
• Assalto di villaggi e piccoli centri, massacro notabili
liberali, distruzione archivi comunali
• Repressione durissima e spietata -> rappresaglie
indiscriminate
1863 -> regime di guerra nelle province in stato di
brigantaggio -> fucilazione immediata per chi resisteva con le
armi e tribunali militari
1865 -> governo aveva per lo piu’ riportato la situazione sotto
controllo
1863-> 120000 uomini schierati nel Meridione, meta’
dell’esercito italiano
Incapacita’ di attuare una politica che potesse ridurre le cause
del malcontento nel Mezzogiorno -> rafforzamento grande
proprieta’, scelte economiche a favore del Nord, che
aumentano il divario
1860 -> Farini definisce gli italiani barbari
Angelo del Boca -> guerra di brigantaggio e’ guerra di tipo
coloniale
ECONOMIA
• Unificazione diversi sistemi monetari -> lira italiana
• Unico regime fiscale -> estensione dazi libersiti del regno
sabaudo -> penalizzato il Mezzogiorno in cui era stato in
vigore una politica protezionistica
• Rapido sviluppo vie di comunicazione (ferrovie triplicae
in 10 anni) -> mercato nazionale
• Incremento produttivo agricoltura
• Settore industriale penalizzato da concorrenza
internazionale, ancora troppo debole per competere
(ferrovie per lo piu costruite da imprese straniere) ->
pochi nuclei industriali nel sud cancellati dopo la caduta
dei dazi protezionistici
• Cultura libersita della classe dirigente non concepivano
modello di sviluppo economico che prevedesse
l’intervento dello Stato -> perso ulteriore terreno rispetto
ad altra potenze europee
POLITICA FISCALE
L’Italia non era diventat piu’ ricca -> durissima politica fiscale
-> costi unificazione (comunicazioni, esercito, istruzione e
amministrazione pubblica)
Inizialmente pressione fiscale fu distribuita equamente:
• Imposte dirette -> redditi e proprieta’ fondiaria
• Imposte indirette -> consumi, affari e movimenti di
capitale
1866 -> III guerra d’indipendenza -> peggioramento
situazione economica -> reazione economica
Vendita beni ecclesiastici incamerati
Aumento imposte indirette (tasse sul macinato) e creazioni di
nuove
1868 tassa sul macinato -> tassa da pagare per la macinazione
dei cereali (tasse sul pane) -> colpite le classi piu’ povere
1869 prima agitazioni sociali si scala nazionale, prive di
coordinamento, dura repressione dell’esercito
IL PAREGGIO DI BILANCIO
La dura repressione fiscale, legata soprettutto all’operato del
Ministro dell Finanze QUINITNO SELLA, porto’ ad un
miglioramento delle finanze statali
1875 -> pareggio di bilancio
Aumento degli scontenti -> ceti popolari, malcontento
Mezzogiorno, industriali e gruppi bancari (richiesta politica
economica meno rigida e ristrettiva che favorisse creazione
ricchezza privata) -> caduta destra storica
IL COMPLETAMENTO DELL’UNITA’
1862 -> Aspromonte
1866 -> Terza guerra d’Indipendenza
1867 -> Garibaldi tenta una spedizione contro lo Stato
Pontificio -> intervento di un corpo di spedizione francese
1870 -> Sedan -> Prussia sconfigge la Francia di Napoleone
III, che abdica -> conquista Roma
I GOVERNI DI SINITRA STORICA
1876 -> il governo passa alla Sinistra Storica
Malcontento per politiche accentatrici dei leader della destra
storica, espressione di un’elite ristretta con specifici interessi
economici e politici -> societa’ piu’ varia e composita
Marzo 1876 -> nazionalizzazione ferrovie proposta dal
governo Minghetti (destra) viene bocciata -> dimissioni
Novembre 1876 -> elezioni -> vittoria Sinistra storica -> De
Prestis
Rispetto agli esordi la Sinistra storica aveva acquistato una
connotazione piu’ moderata, incorporando anche alcuni
conservatori
OBIETTIVI (sinistra):
• estenzione diritto di voto e dialogo con ceti popolari ->
democratizzazione vita politica, allargamento basi dello
stato, esigenze borghesia in crescita
• riforma istituzione elementare -> obbigatoria e gratuita
• decentramento amministrativo (messo da parte)
POLITICA INTERNA:
• 1877 Legge Cappino: obbligo frequenza scolastica fino a
9 anni, previste sanzioni per genitori inadempienti ->
permane il problema della poverta’ di larga parte della
popolazione italiana e le inadeguate finanze di molti
comuni italiani, incaricati di organizzare l’istruzione
elementare -> lenta riduzione analfabestismo
• 1879: abolizione tassa sul macinato
• 1882: riforma elettorale: cittadini maschi di almeno 21
anni, pagamento di 20 lire di tasse annuali o in
alternatica esame finale del corso elementare
obbligatorio (o saper leggere e scrivere) -> dal 2 al 7% di
elettori (2 miloni), anche artigiani ed operai del nord ->
1882 primo deputato socialita (Andrea Costa)
IL TRASFORMISMO
Riforma elettorale del 1882 fu apice ma anche termine
dell’azione riformatrice della Sinistra storica
Allargamento suffragio -> timori per aumento consensi
estrema sinistra
Tra Sinistra e Destra mancavano differenze ideologiche
significative ed erano per lo piu’ espressione di una stessa
base sociale
Ottobre 1882 -> rafforzamento radicale
Accordo tra sinistra e destra storiche -> grande blocco
centrista -> emarginare fasce estreme (socialisti e
conservatori)
Maggioranza parlamentare non era piu’ legata a programmi e
visioni di lungo periodo
Maggioranze variabili, ricercate provvedimento per
provvedimento -> favoritismi, scambi politici per interessi
personali, pressioni esterne, corruzione, clientelismo
Immobilismo governativo e degenerazione vita politica
Unica opposizione -> partito radicale
LA POLITICA ECONOMICA
• Politica protezionistica:
1878 -> primi dazi su ghisa, lana, cotone e grano
1884 -> aiuto statale alle Acciaierie di Terni (intervento
diretto banche e stato) -> commesse per ferrovie e navi
da guerra
1887 -> inasprimento dazi per proteggere importanti
settori industriali ed agricoltura
alleanza indutria e grandi proprietari terrieri
Tutto cio’ danneggia i proprietari terrieri che avevano puntato
su culture specializzate volte all’esportazione (es. Olive, vino)
Agricoltura ricevette scarsi benefici -> inizio emarginazione
(verso nord, USA)
Decollo dell’industria italiana
LA POLITICA ESTERA
I primi governi italiani si erano preoccupati di mantenere un
equilibrio prudente nei rapporti con le grandi potenze europee
1878 -> Congresso di Berlino -> isolamento diplomatico
aveva impedito all’Italia di opporsi all’espansione austrica nei
Balcani senza ricevere compensi territoriali
1881 -> Francia occupa la Tunisia, obiettivo italiano
1882 -> Triplice alleanza -> patto militare difensivo tra
Germania, Austria, Ungheria e Italia -> Italia otteneva
garanzia contro improbabile invasione francese, Germania
prezioso alleato in caso di guerra con la Francia ->
rovesciamento situazione risorgimentale
Nessun vantaggio immediato e rinuncia terre italiche in
possesso dell’Austria -> terre irredente
Oberdan -> patriota italiano che organizza attentato contro
l’imperatore d’Austria -> giustiziato
1887 -> rinnovo della triplice alleanza -> 2 nuove clausole
• Modifiche territoriali nei Balcani saebbero avvenute solo
di comune accordo tra Italia e Austria -> ogni vantaggio
di una delle 2 sarebbe dovuto essere compensato
• Germania si impegnava ad entrare in guerra con l’Italia
nel caso di un conflitto con la Francia provocato dalla
sua espansione in Marocco e Tripolitania
LA DEMOCRAZIA AUTORITARIA DI CRISPI (siciliano)
1887 -> muore De Prestis, gli succede il Ministro dell’Interno
Francese Crispi -> si vuole ispirare alla Germania di Bismark
• Rafforzamento potere esecutivo -> governo piu autonomo
del parlamento -> perfetti subordinati al governo
• Riorganizzazione e razionalizzazione apparato statale
• 1888 riforma amministrativa -> eletti (non piu nominati)
sindaci comuni con piu di 10 mila abitanti -> possono
votare alle elezioni amministrative gli alfabetati e coloro
che pagavano 5 lire di imposte
• 1889, Codice Zanardelli (ministro della giustizia) ->
abolizione pena di morte, mancata proibizione diritto di
sciopero
• 1889, Legge di pubblica sicurezza -> forti limiti attivita’
sindacale, ampi poteri discrezionale a polizia e autorita’
amministrative
Crispi era consapevole che non avrebbe potuto risolvere la
questione sociale solamente con la repressione, adotto’ anche
provvedimenti per tutelare le fasce piu’ povere e deboli ->
nuova legge sanitaria (1888) e riforma istituzioni di
beneficenza (1890) -> laicizzazione enti ecclesisastici di
beneficenza -> dovere dello stato prendersi cura dei piu’
bisognosi (innovazioni)
LA POLITICA ESTERA DI CRISPI
Velleitaria volonta’ di affermare l’Italia come grande potenza
attraverso espansione coloniale -> rafforzamento triplice
alleanza, forte legame con Germania -> peggioramento
rapporto con la Francia (guerra doganale)
1869 -> la compagnia di Rubottino (Garibaldi rubo’ loro le
navi) prende in gestione la Baia di Assab dal sultano locale ->
agisce per conto del governo italiano
1882 -> Italia assume controllo diretto baia di Assab
1885 -> occupazione porto di Messana
1887 -> eccidio di Dogali -> le truppe di stanza e Massana
tentano una spedizione in territorio eritreo, 500 soldati
sterminati -> violenta protesta estrema sinistra -> Crispi
ottiene comunque appoggio per continuare la campagna
1889 -> Trattato di Uccialli -> siglato dal negus MENELIK II
ed il conte Antoneli, lggittimava l’esistenza dei possedimenti
italiani sul Mar Rosso che avrebbe preso il nome di ERITREA
• Ambiguita’ articolo 17 -> nella versione italiana il negus
delegava la politica estere al Regno d’Italia; nella
versione in aramaico la delega era possibile solo se
quella era la volonta’ del sovrano etiope
La politica coloniale di Crispi, che aveva anche ottenuto
alcuni porti sulla costa somala, divenne soggetta a vaste
critiche per via dei suoi grandi costi in un momneto di
difficolta’ economica -> DIMISSIONE CRISPI NEL 1891
IL PRIMO GOVERNO DI GIOLITTI (1892-1893)
Ministro dell’economia nel governo Crispi si era dimesso in
polemica per la politica economica e l’eccessivo autoritarsimo
-> progressivita’ imposte e dialogo con forze progressiste
1893, Fasci siciliani -> protesta soiale delle organizzazioni dei
lavoratori siciliani che chiedevano la revisione dei patti agrari,
la diminuzione delle tasse e l’abolizione dei dazi.
All’estendersi delle proteste nel resto della penisola il suo
atteggiamento venne criticato per la sua mancanza di polso
(non internviene)
1893 -> a complicare le cose interviene lo scandalo della
Banca Romana*, che portera’ Giolitti alle dimissioni ->
criticato da imprenditori e latifondisti
*scandalo economico -> la banca romana poteva stampare la
moneta -> aveva concesso molti prestiti a ditte edili -> 1880
crisi settore edilizio -> non le rientrano i soldi -> stampa
denaro falso in piu’ -> il governo lo sapeva (omerta’) ->
scoperti dall’opposizione -> Giolitti accusato 1893 -> arrestati
i vertici -> lo sostituisce Crispi
IL SECONDO GOVERNO DI CRISPI (1893-1896) (Bismark
italiano)
Era visto come un uomo forte in grado di tenere lo stato al
sicuro dalla sovversione ed affrontare la crisi economica, gli
scandali bancari e le agitazioni in Sicilia
Risanamento del bilancio attraverso aumento tasse
Riorganizzazione sistema bancario
1894 -> repressione Fasci siciliani
Stato d’assedio, 50 mila soldati, pieni poteri dell’esercito
-> azione a favore dei grandi latifondisti e proprietari di
miniere di zolfo -> Legge marsiale imposta anche il
Lunigiana per reprimere agitazione dei lavatori di marmo
di Carrara -> Operazioni di polizia in tutto il paese ->
circoli, leghe e giornali del Partito socialista, che pure
non era coinvolto nei Fasci Siciliani
Tentativo di uccidere Crispi
1894 svolta autoritaria:
• Scioglimento del partito socialista
• Soppressione camera del lavoro
• Limitazione liberta’ di associazione a stampa
• Restrizione legge elettora del 1882
Crispi non riusci’ a distruggere la rete organizzativa del
Partito Socialista, ed anzi ottenne l’effetto di aumentare il
prestigio ed il consenso
• Alleanza tra socialisti, repubblicani e radicali
Elezioni 1895 -> socialisti triplicano i voti, crescita
radicali e rafforzamento opposizioni -> difficolta’ di
Crispi legata allo scandalo della Banca Romana ->
ripresa esapnsione coloniale per riguadagnare successo:
o 1895 -> sfruttato il trattato di Uccialli per
giustificare la ripresa delle ostilita’ italiche
o Dic 1895 -> Amba Alagi -> annientate truppe
italiane
o Gen 1896 -> Macalle’ -> italiani costretti ad
arrendersi
o Marzo 1896 -> disfatta di Adua -> sconfitta anche
con scontro frontale -> unica battaglia vinta dagli
africani -> DIMISSIONE CRISPI -> campagne
contro la guerra
o Ottobre 1896 -> trattato di Addis Abeba ->
riconosciute indipendenza Etiopia e possesso
italiano Somalia ed Eritrea
LA CRISI DI FINE SECOLO
Rudini’ (destra) presidente del consiglio
• Abbandono politica coloniale, riavvicinamento a Francia
pur nell’ambito della triplice alleanza. Interessi piccola e
medilia borghesia industriale -> risoluzione conflitti
sociali e politici attraverso autoritarsimo -> allargamento
del suffraggio era stato un errore -> limitare prerogative
parlamento
• Sidney Sonnino -> “torniamo allo statuto” -> governo
legato al Re e non al parlamento -> repressione di ogni
pretesto sociale
I MOTI DEL PANE DEL 1898
Cattivo raccolto e guerra ispano americano (blocco
importazioni grano americano) portano ad un aumento del
prezzo del pane -> manifestazioni popolari in tutto il paese,
forte presenza operaia -> il governo non abbassa i dzi sul
grano ma agisce come se si trovasse di fronte ad un complotto
rivoluzionario -> mobilitazione forze di polizia, stato
d’assedio, poteri alle autorita’ militari
8-9 maggio 1898 (Milano):
il generale Bava Beccaris impiega l’artiglieria contro la
folla disarmata (100 morti e 500 feriti). Leader
dell’opposizione (socialisti, democratici e radicali)
arrestati e condannati a pene durissime con la falsa
accusa di aver organizzato le rivolte. Colpito anche il
movimento cattolico -> generale decorato e nominato
senatore
Il generale Luigi Pellux succede a Rudini’ alla guida del
governo e propone approvazione di leggi “liberticide” ->
limitazione diritto di sciopero, liberta’ di stampa e di
associazione -> OSTRUZIONISMO -> gruppi di estrema
sinistra riescono a bloccare il provvedimento per un anno ->
discrosi fiume, interruzioni sistematiche, votazioni su
emandamenti ed ordine del giorno
Giugno 1899 -> Pellux con l’appoggio del Re Umberto I
promulga le leggi con un decreto -> in vigore senza
approvazione parlamento
Febbraio 1900 -> corte di Cassazione dichiara incostituzionale
la procedura

IL FALLIMENTO DELL’AUTORITARISMO
Pellux scioglie le Camere ed indica nuove elezioni per Giugno
1900 -> forze governative perdono seggi, successo
opposizioni (soc da 17->33 seggi) -> borghesia italiana non
disposta ad un involuzione reazionaria -> dimissioni Pellux,
Umberto I riconosce la sconfitta
29 Luglio 1900, uccisione di Umberto I:
Gaetano Bresci, un anarchico italiano, tornato dagli Stati
Uniti, dove si era recato per sfuggire alla persecuzione
politica di Crispi, per vendicare le vittime di Milano
spara ed uccide Umberto I (Monza) -> Bresci viene
condannato all’ergastolo ed incarcerato nel penitenziario
di Ventotene, verra’ trovato morto in cella a Maggio 1901
LA SVOLTA LIBERALE
Il governo rinuncio’ ai progetti repressivi di Pellux cercando
di diminuire le tensioni, approfittando di buon andamento
economico
Forze politiche concordi nell’evitare violente rivoluzioni di
piazza e repressione governatica
Lo stesso Vittorio Emanuele III sulla tomba del padre
dichiaro’ di voler ripristinare “la pace interna e la concordia di
tutti gli uomini di buon volere”

Potrebbero piacerti anche