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L'ITALIA POST-UNITARIA, DESTRA E SINISTRA STORICHE

1861→ Unità d'italia


governi dell'italia post unitaria sono definiti della destra storica e della sinistra storica
storica → permette di distinguere governo da realtà ideologiche del XX secolo (sinistra =
socialismo e comunismo, destra= fascismo e liberalismo) da quelle post unitarie che sono
due correnti diversi del liberalismo, cambiano alcune scelte politiche e istituzionali → destra
e sinistra storiche non hanno la divisione che c'è adesso

PROBLEMI DELL'ITALIA UNITA


Provengono dai problemi delle insurrezioni per l'unità, mix di liberalismo e democrazia
(rivoluzione dall'alto e dal basso), non c'è stata un'assemblea costituente, ma rimane lo
statuto Albertino
● economici:
○ Regno di Italia si fa carico di tutti i debiti pubblici degli stati (somma di tutti i
debiti pubblici = debito pubblico altissimo)
○ industria poco sviluppata (18 % della forza lavoro) concentrata al Nord
○ situazione al sud = agricoltura, gestita dai latifondisti
○ reddito pro capite basso
● infrastrutturale
○ mancanza di reti di comunicazione e di edifici pubblici che collegano l'italia
● politici:
○ divario tra governanti (ristretto élite con un suffragio censitario e sistema
maggioritario uninominale) e governati
○ scelta tra decentramento e accentramento amministrativo (oggi
decentramento = potere ai comuni) → sorge il problema della scelta tra
accentrare il potere amministrativo o dare potere allo stato
● sociali
○ analfabetismo (75%, diffuso soprattutto al sud)
○ Cattive condizioni sanitarie (mortalità infantile al 20%)
○ scarsa diffusione della lingua con l'utilizzo dei dialetti → no unione
○ malcontento per l'unità (brigantaggio al sud)
● internazionali:
○ unificazione incompleta nel 1861:
■ Lazio 1870
■ Veneto 1866
■ Trentino 1919
■ Friuli Venezia Giulia

DESTRA STORICA (1861-1876)


estrazione sociale dei politici :
● aristocrazia terriera, borghesia imprenditoriale liberale
● liberalismo
● laici
● conservatori
● prevalentemente del centro nord
● lavoravano già nel nel regno di Sardegna (Italia vista come ampliamento del regno
di Sardegna)
come risolve i problemi?
● istituzionali:
○ mantengono il suffragio censitario (maschi, 25 anni, alfabetizzati, pagano
un imposta di almeno 40 lire) e il sistema maggioritario uninominale a
doppio turno (sistema proporzionale = un candidato ottiene la percentuale di
voti che corrisponde al numero di voti, sistema maggioritario = in ogni
territorio vince un solo partito, che è determinato da chi ha più voti)
PROBLEMA:
● solo 1.7% degli italiani ha diritto al voto sui 26 mln di italiani → c'è
enorme divario tra paese legale (tipo di rappresentanti che ci sono in
parlamenti, che non rappresentano tutti gli italiani ma solo 1.7%) e
paese reale (aspirazioni degli italiani)
● visione elitaria della politica (c'era infatti una legge che proibiva di
pagare i politici, che quindi erano tutti benestanti) → italiani non
rappresentati
● ogni deputato rappresenta interessi locali = CLIENTELISMO →
scambio illecito di favori e protezione in cambio del voto (prometto
cose alla città per essere votato), poi quando va in parlamento cerca
di aiutare una città andando contro le leggi, e facendo l'interesse di
uno che mi permette di stare al potere e non faccio l'interesse
dell'Italia → i politici guadagnano consensi personali (voti) in base
alla capacità di ottenere in Parlamento provvedimenti favorevoli al loro
collegio elettorale
Questa corruzione è amplificata dalla mafia, diffusa soprattutto al
sud, con cui i politici stringevano accordi. La mafia dà servizi in
cambio di denaro (fa quello che lo stato non riesce a fare)
● accentramento amministrativo nella PIEMONTIZZAZIONE = estensione
del sistema amministrativo del regno di Sardegna a tutta l'italia (codice civile,
penale, obbligatorietà della leva militare, statuto albertino)
1861 = capitale a Torino
Italia divisa in province e comuni, mancano le regioni, istituite nella
costituzione del 1946. Comuni e province nominati dal governo a Torino,
sindaci dei comuni e prefetti delle province nominati dal governo a Torino
PROBLEMA:
● revocati codici più avanzati e moderni per adattarsi a quella sabauda
● manca un'assemblea costituente → senso di estraneità dei cittadini
rispetto allo stato (soprattutto al Sud → nominati amministratori di
origine piemontese)
● scarsa attenzione per l'eterogeneità italiana → non vengono
considerate le differenze tra i popoli = applica leggi che non risolvono
i problemi in tutta italia (es al sud) → clientelismo
● economici:
○ introdotto il sistema metrico decimale che uniforma pesi e misure degli stati
preunitari (ideato in Francia durante la riv francese)
○ viene introdotta la lira piemontese che rimane fino al 2001 → unificazione
monetaria
○ potenziamento del libero scambio, eliminato la politica protezionistica →
eliminazione dazi tra gli ex stati italiani, e abbassamento delle tasse dei
prodotti esteri
libero scambio:
■ effetti positivi: agricoltura avanzata del nord destinata
all'esportazione che torna concorrenziale nel mercato europeo
■ effetti negativi: al sud arriva molta agricoltura nordica e europea
danneggiando l'agricoltura meridionale ancora molto arretrata e
quindi costosa; industrie soprattutto meridionali danneggiati a causa
della concorrenza straniera che costa meno per il consumatore
comprare i prodotti esteri
○ al fine di ottenere prestiti da investire nello sviluppo economico (lo stato ha
bisogno di soldi):
■ buona del tesoro: buoni acquistati dai cittadini che danno allo stato e
che poi verranno restituiti con gli interessi → stato riceve denaro
liquido al momento del bisogno
■ corso forzoso della lira: accettare carta moneta svalutata senza che
ci fosse il corrispettivo in oro nelle casse dello stato → a quei tempi
per valutare la preziosità di una moneta si guardava la quantità d'oro
contenuta nelle casse dello stato. Per far circolare la nuova carta
moneta mette in circolazione più carta moneta del corrispettivo in oro
che possiede = produce ricchezza MA inflazione
■ vendita di beni ecclesiastici e di beni demaniali (che possiede lo
stato) MA scontro con la chiesa per l'espropriazione di territori +
svalutazione del valore d’acquisto delle terre a causa della grande
quantità messa sul commercio → entrate inferiori alle aspettative +
terre vendute ai latifondisti che non hanno un ottica del profitto
■ aumenta tasse su borghesia e proletariato e non su proprietari terrieri
MA aumento dei prezzi per tenere dentro i conti dei borghesi e
malcontento di proletariato che non riusciva a pagare le tasse è i
prodotti ad un prezzo aumentato
■ tasse indirette, ovvero sui prodotti, più fastidiosa è la tassa sul
macinato (pagata dai contadini per macinare dal mugnaio) → la
popolazione macina meno e produce meno pane, elemento principale
dell'alimentazione proletaria = grandi rivolte
■ grazie a queste misure riescono a raggiungere il pareggio di bilancio
= risanamento del debito pubblico MA malcontento per il pareggio
La destra cadrà a causa della questione economica
● infrastrutture:
○ ci sono poche infrastrutture e ne vengono costruite tante:
■ motivo economico = unificare il mercato nazionale
■ motivo nazionalistico = le ferrovie permettono di viaggiare + nascita
dell’identità nazionale
○ PROBLEMA: mezzi presi dall'estero che non supportano le industrie
siderurgiche e meccaniche italiane e ci sono poche infrastrutture al sud
(asse nord-sud e poi molte ferrovie al nord e non al sud

● sociali:
○ BRIGANTAGGIO guerriglia contro lo Stato italiano nell’Ita meridionale tra il
1861 e il 1865 (prosecuzione del banditismo già diffuso al sud) → ca. 80000
persone organizzati in bande e sostenuti militarmente ed economicamente da
Francesco II di Borbone in esilio e dalla Chiesa (ostile allo Stato unitario)
→ cause:
■ sentimento di estraneità allo stato
■ aumento delle tasse
■ leva obbligatoria (braccia tolte al lavoro nei campi nel contesto di
un’agricoltura di sussistenza)
■ mancanza di una riforma agraria di redistribuzione delle terre in
favore dei latifondisti
■ abbattimento delle barriere doganali che danneggiano l’agricoltura
meridionale a causa della concorrenza dei prodotti stranieri
→ interventi repressivi:
- uso dell’esercito (fucilazioni e rappresaglie)
- proclamazione dello Stato d’assedio → poteri eccezionali agli organi
dello Stato che limitano le libertà dei cittadini)
- legge Pica: i briganti sono giudicati da tribunali militari e vengono
introdotte la fucilazione e i lavori forzati
→ risolvono il brigantaggio MA non rimuovono le cause del malcontento →
sud si sente estraneo dal resto dell'italia e chiede aiuto alla criminalità
organizzata (stato nello stato)
○ ISTRUZIONE → estensione della Legge Casati all’Ita:
■ due anni di scuola elementare obbligatori
■ comuni preposti a garantire il diritto all’istruzione MA non sempre
hanno le risorse finanziarie per realizzare ciò

SINISTRA STORICA
Nel 1876 cade la destra storica e va al potere un governo composto quasi completamente
da borghesi (industriali, imprenditori, professionisti,...) laici e liberal progressisti →
vogliono fare riforme per il proletariato
2 max rappresentanti: Depretis e Crispi
1878: muore il re Vittorio Emanuele II → gli succede il figlio Umberto I di Savoia
(atteggiamento politico diverso)
DE PRETIS
come risolve i problemi?
● istituzionali:
○ Nuova legge elettorale che estende il suffragio censitario abbassando il
reddito minimo (tassa di 19 lire) OPPURE permettendo il diritto di voto a tutti
coloro che sono alfabetizzati → prima volta che il voto è in parte svincolato
dal censo MA vengono privilegiati i ceti urbani alfabetizzati e benestanti del
Centro Nord → non rappresentati i contadini del sud
○ scelta del decentramento amministrativo → elezione diretta dei sindaci da
parte dei cittadini, MA PROBLEMI:
■ clientelismo: sistema di scambi illeciti di favori e protezioni in cambio
del voto (corruzione) → l'ampliamento del suffragio viene vanificato
perché non corrisponde all'ampliamento della rappresentanza in
quanto se al potere ci sono le stesse persone faranno dei favori
sempre agli stessi clienti
■ trasformismo → Depretis come un camaleonte (cambia il suo colore
in base alle situa) → tende a gestire la vita parlamentare e politica
attraverso accordi e favori tra la maggioranza e l'opposizione
moderate (a seconda delle situa fa una legge più di destra o più di
sinistra) → grande centro (sinistra e destra moderate)
→ vantaggi del trasformismo per destra e sinistra moderata:
- consente il mantenimento degli equilibri politici (scarso
ricambio delle elites dirigenti)
- consente l'emarginazione degli estremisti → consolidamento
dello stato liberale monarchico
→ svantaggi per i cittadini:
- annulla la distanza tra destra e sinistra
- mancanza di un programma politico definito
- maggioranze instabili e variabili condizionate da pressioni
esterne e numerosi interessi personali →
PARLAMENTARISMO: degenerazione politica in cui il
parlamento soddisfa gli interessi particolari e non quelli
dell'intera popolazione

● economici:
○ Riforma fiscale con sgravi soprattutto nel settore delle tasse indirette (abolita
la tassa sul macinato) MA aumenta il deficit del bilancio statale → il
governo introduce nuove imposte sui beni di consumo
○ Commesse statali per incentivare le industrie (ordini alle industrie private
soprattutto per i prodotti della siderurgia) → L'ITALIA COMINCIA A
INDUSTRIALIZZARSI (in ritardo e con dei problemi) MA PROBLEMI:
■ il mercato interno rimane contratto in quanto lo Stato è il maggior
cliente delle industrie (domanda artificiale dello stato che si sostituisce
a quella naturale dei cittadini per cui se lo Stato entra in crisi l'industria
crolla → la PGM distrusse l'apparato economico italiano →
malcontento sfruttato da Mussolini per acquistare il potere)
■ I maggiori investimenti da parte dei privati vennero realizzati
nell'industria edilizia (NON nei settori produttivi) → sistema
economico speculativo (costruisci una casa, aspetti che si alzi il
prezzo e poi la rivendi → prezzi esagerati delle case)
○ Abolizione del corso forzoso della lira (corso forzoso: se tu vuoi fare
circolare della moneta perché le persone sono povere puoi farlo anche se
non corrisponde alla quantità di oro presente nelle casse dello stato →
obbligo per le persone di usare moneta svalutata che causa inflazione) → la
sinistra reintroduce il Gold Standard (convertibilità in oro della moneta
italiana → quantità di oro corrispondente alla moneta in circolazione) →
rivalutazione della moneta e riduzione dell'inflazione
○ Creazione di un sistema bancario in grado di finanziare l'industrializzazione
→ creazione delle banche miste
○ Inchiesta agraria in cui viene chiesto a Jacini di registrare i dati relativi
all'agricoltura delle diverse zone d'Italia → emerge il divario Nord/Sud
poiché il sud era caratterizzato dal latifondo poco produttivo → per risolvere
questi problemi la sinistra adotta il protezionismo basato su tasse doganali
su materie prime e prodotti industriali stranieri
→ Effetti positivi su:
- Sviluppo dell'industria pesante del Nord (con i dazi i prodotti della
meccanica pesante diventano competitivi con quelli esteri)
- Grandi proprietari terrieri (latifondisti del sud) perché con i dazi i
cittadini non preferivano più il grano estero
→ Effetti negativi su:
- Popolazione a causa degli alti costi dei prodotti
- Produttori di colture specializzate (l'ITA è il top in questo settore
grazie al suo clima) che sono ostacolati ad esportare i loro prodotti a
causa delle guerre doganali (anche gli altri paesi impongono dei dazi
sul prodotti italiani)
● sociali:
○ Riforma dell'istruzione attraverso le legge coppino:
■ 3 anni di scuola elementare obbligatoria
■ pene pecuniarie ai genitori che non mandano i figli a scuola
MA PROBLEMI:
■ la scuola deve essere finanziata dai Comuni che spesso sono
sprovvisti delle risorse finanziarie per farlo
■ Molte famiglie contadine non possono mandare i figli a scuola
perché non possono rinunciare all'entrata che deriva dal loro lavoro
○ Istituzione della Cassa nazionale per gli infortuni sul lavoro
○ Legge per la tutela del lavoro minorile

CRISPI → l'uomo di ferro (democratico autoritario)


Democratico: all’inizio della sua carriera politica guidò la rivolta antiborbonica e durante la
spedizione dei mille divenne il braccio destro di Garibaldi → viene eletto nel primo
parlamento → “la monarchia unisce e la repubblica divide” (fa felice Vitto Ema II e irrita
Mazzini)
Autoritario in un secondo momento: → il crispi autoritario verrà fuori negli anni 90 dell’800 e
manterrà questo atteggiamento fino alla battaglia di Adua, intrapresa dagli italiani per
domare gli indigeni africani (sconfitta), che lo costringerà a dimettersi
Crispi e il risorgimento
1848: tra i principali artefici della sommossa antiborbonica + braccio destro di Garibaldi
nella spedizione dei Mille (voleva arrivare fino a Roma, ma Garibaldi si fermò a Teano
consegnando il tutto nella mani di Vitto Ema II)
1861: dopo l’unità, Crispi viene eletto in Parlamento dove siede tra i banchi della sinistra
Crispi-Mazzini → rapporto complicato perché partivano da presupposti diversi:
● Mazzini: la nazione nasce dall’istinto dei popoli di autoaffermarsi
● Crispi: voleva creare una nazione consapevole in cui il popolo partecipasse alle
istituzioni attraverso le amministrazioni locali → questa idea lo porterà a distaccarsi
da Mazzini e divenire difensore della monarchia sabauda (molto pragmatico) →
figura cruciale nella transizione da una cultura repubblicana di una parte della
classe politica italiana della sinistra verso la monarchia (scopo: salvare l’unità d’italia
evitando contrasti ideologici → pragmatismo)
Crispi-Garibaldi → lo ammirava come leader romantico, ma lo considerava politicamente
ingenuo (divenne di fatto suo consigliere politico) → accreditando Garibaldi accredita se
stesso come partecipante di questa impresa
Crispi e il progetto riformatore
alla morte di Vitto Ema, Crispi era ministro degli interni e fece sì che il nuovo re fosse
Umberto I (non Umberto IV come vorrebbe la successione) → alla morte di Depretis diventa
primo ministro e nel 1887 accumula nelle sue mani anche il ministero degli interni e quello
estero → per dare una moderna architettura istituzionale all’Ita porta avanti un sistema di
riforme:
● istituzionali:
○ legge del riordinamento dell’amministrazione dello Stato Ita: ridefinisce i
rapporti tra governo e parlamento con l’obiettivo di dare maggiore potere ed
autonomia all’esecutivo → il presidente del consiglio può scegliere il numero
e il nome dei ministeri (autoritario)
○ legge comunale e provinciale: regola i rapporti tra il centro e la periferia
dello stato e concede + autonomia alle istituzioni locali, allarga la base
elettorale e rende eleggibili i sindaci dei comuni (democratico), MA rafforza
i poteri del prefetto (autoritario)
● sociali:
○ riforma sanitaria: istituisce la figura del medico condotto, istituisce la
direzione di sanità pubblica e organizza un sistema di assistenza pubblica (lo
stato è responsabile della salute dei suoi cittadini) → democratico
○ riforma delle opere pie: trasferisce allo Stato la responsabilità di assistere i
bisognosi (democratico)
○ legge per la protezione contro gli abusi amministrativi → i cittadini si
possono difendere dagli eccessi e dalle storture della burocrazia
(democratico)
Crispi ha una concezione molto completa dello stato e della sua organizzazione → vuole
educare la nazione e formare gli italiani attraverso delle riforme che da una parte
democratizzavano la vita politica e dall’altra si fondavano sull’idea che lo stato venisse
sempre prima della libertà dei cittadini → dimensione giacobina di Crispi che lo porta a
sviluppare una visione elitaria del potere (il problema è educare e governare le plebi in modo
ordinato) → lo stato e la società si organizzano dall’alto attraverso le riforme
amministrative (Risorgimento amministrativo nel tentativo di frenare il socialismo)
Crispi passa alla storia come anticlericale → decide di nazionalizzare Roma da cui voleva
cacciare il papa perché vedeva la Chiesa e il vaticano come un pericolo all’unità d’Italia
Deriva autoritaria e imperialista
Crispi governa l’Ita dal 1887 al 1891 e torna alla guida del paese nel 1893 durante una
grave crisi economica (tensione sociale) → fasci siciliani: rivolta dei contadini, dei
minatori e degli operai siciliani mossi dal malcontento (stampo socialista) → dichiarazione
dello stato d’assedio e repressione violenta delle proteste da parte dell’esercito →
proteste spontanee in tutta Ita e Crispi è accusato di liberticidio (subì degli attentati)
1894: il governo vara le leggi contro la sovversione:
- la libertà di stampa viene limitata in favore di una propaganda anarchica
- il partito socialista viene sciolto
- gli elettori vengono drasticamente diminuiti
Crispi si dedica a:
● QUESTIONE SOCIALE:
○ tenta di far passare una riforma agraria con cui ridistribuire le terre ai
contadini (richiesta dei fasci siciliani), MA il provvedimento trova opposizione
in parlamento → scopo di Crispi: privare il partito socialista delle masse per
tenerle fuori dalla vita politica del paese
● problemi internazionali
○ politica estera → scelta imperialista: espansione coloniale nel corno
d’Africa → conquista l’Eritrea e si accorda in maniera ambigua per la
creazione di un protettorato italiano in Etiopia generando altri scontri militari
→ 1896: ad Adua l’esercito italiano è sopraffatto dagli eritrei e numerosissimi
soldati muoiono in battaglia (prima grande sconfitta di un esercito europeo in
Africa) → esemplificazione della degenerazione del parlamento da parte di
Crispi che in questa occasione aveva spinto il generale ad agire di nascosto
per coprire le magagne della politica interna → in Ita indignazione che
costringe Crispi a dimettersi (40 anni dopo il desiderio di riscatto viene
sfruttato da Mussolini, il quale definì Crispi come precursore del fascismo) →
fine della sua carriera politica
→ Crispi vede il colonialismo come il completamento del risorgimento
italiano (nonostante sembrano due tendenze opposte in quanto il
colonialismo non permette l’autodeterminazione dei popoli) perché tenta di
usarlo per dare all’Ita un senso di unità morale e soprattutto per porla allo
stesso livello delle grandi potenze europee

RIEPILOGO DESTRA E SINISTRA STORICA

DESTRA STORICA SINISTRA STORICA

1861 - 1876 1876 - 1896

membri provenienti soprattutto membri provenienti soprattutto dalla


dall’aristocrazia terriera liberale del Centro- borghesia
Nord

orientamento laico e orientamento liberal-progressista


moderato-conservatore

sostenitori del suffragio censitario Sostenitori del suffragio universale maschile


(ma realizzano solo allargamento del
suffragio censitario)

favorevoli all’accentramento amministrativo decentramento amministrativo (v. elezione


(«piemontizzazione» dell’Italia e divisione in diretta dei sindaci MA non realizzata)
province e comuni)

aumento della tassazione diminuzione delle imposte indirette

libero scambio protezionismo

dell’obbligo scolastico dei primi due anni di estensione dell’istruzione obbligatoria


scuola elementare (legge casati) (legge coppino)
promotori del completamento dell’unità Promotori dell’imperialismo italiano

lotta contro il brigantaggio leggi contro la sovversione

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