Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Riforme:
-applica meno tasse ,
-amplia il suffragio universale maschile: che porta i votanti dal 2% al 7%: maschi, almeno
21 anni,
paganti 20 lire annue di tasse o che abbiano superato esami 2 elementari.
-fa l'istruzione obbligatoria fino alle 3 elementare.
Dopo di lui viene al governo in nomina di presidente del consiglio Francesco Crispi, dal
1887/1896 .Era contrario al trasformismo e fa 4 cose principali:
-conquistare l'Etiopia con una politica coloniale, ma sarà una fallimentare politica
coloniale che porterà alla sconfitta di Adua(1896) ,per via della mala organizzazione
dell'esercito italiano. Vuole far ciò per espandere il dominio nazionale , aumentare risorse ,
espandere un ideologia nazionalista nei cittadini e per far in modo che gli altri paesi notando
questa campagna coloniale avrebbero temuto maggiormente l’Italia.
-vuole creare delle masse unioni per eliminare la disegualità tra gli italiani. Decise così di
fare costituire più monumenti pubblici e di cercare di fare sviluppare un sentimento
nazionalista per trovare punti in comune tta gli italiani.
3) fa delle riforme: una nuova riforma penale che abolisce la pena di morte , una sicurezza
pubblica (+ potere alla polizia ) ed include il diritto allo sciopero.
4) reprimere i conflitti , come il brigantaggio ,ma c'erano altri squilibri come “Gli fasci
siciliani” . Questi sono gruppi di lavoratori che hanno il simbolo di un fascio e insorgono per
la loro situazione economica scomoda causata dallo Stato.
Successivamente nomina nel 1889 Giolitti ministro del Tesoro e delle Finanze.La sconfitta
ad Adua del 96 sarà l’evento definitivo che segna il declino politico di Crispi. (Altre
Nel 1878: muore Vittorio Emanuele II; gli succede Umberto I, che regnerà fino al 1900: età
umbertina
GIOLITTI
Giolitti era un uomo sobrio e moderato, esattamente come le sue posizioni politiche,
Inizialmente vicino alla Sinistra storica del presidente del consiglio Agostino Depretis, se ne
distanzia presto, criticando severamente il trasformismo. Nel maggio del 1892 la scelta per
il nuovo presidente del consiglio cade su Giolitti che, quando era stato ministro, si era fatto
notare per le sue capacità e per la sua indipendenza da Crispi.A far cadere il primo governo
Giolitti nel 1893, è però uno scandalo: un comitato parlamentare accusa il presidente del
consiglio di aver coperto, negli anni in cui era stato ministro del Tesoro, gravi irregolarità
compiute dalla Banca di Roma in cambio di anticipazioni in denaro, con cui i politici
finanziavano le proprie campagne elettorali. Nel 1903 viene nominato a capo del governo,
ed inizia così la vera propria età giolittiana, ed in questo periodo Giolitti : 1)rende la
pressione fiscale più equa applicando il principio della progressività delle imposte 2)lascia
una relativa libertà organizzativa alle masse operaie, in particolare non reprimendo i Fasci
dei lavoratori in Sicilia. Questo atteggiamento suscita l’opposizione dei liberali più
conservatori, che invocano misure speciali per reprimere con la forza le rivolte operaie.
Attua questi atteggiamenti perché ritiene che soltanto attraverso il miglioramento delle
condizioni economiche e sociali delle classi popolari il paese avrebbe potuto conoscere
prosperità e tranquillità.
condizioni di vita dei lavoratori per favorire così un progresso nazionale, ricorre a delle
-estendere a tutti i lavoratori l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e
la produzione agricola
-sviluppo del fatturato da parte delle industrie meccaniche, chimiche, tessili e alimentari.
-estensione della rete ferroviaria , infatti vennero costruite nuove linee e ampliate quelle
esistenti e realizzati nuovi trafori come quello del Sempione. Ma, lo sviluppo dell’industria,
tutto uniforme su tutto il territorio nazionlale, perchè le regioni del sud restavano
quelle centrali e del nord. Avendo compreso che la trasformazione economica e sociale del
paese esigeva non solo una base di consenso parlamentare ma anche un'apertura alle
forze politiche, Giolitti decide così di cercare un accordo con il Partito socialista, che aveva
un programma di riforme ben diverso dal suo. Propone a Filippo Turati , a capo della
corrente riformista allora alla guida del partito, di entrare nel suo primo governo per evitare
così ogni tentazione rivoluzionaria. Non ci riuscì e ci fu nel 1904 il primo sciopero generale
-che la corrente socialosta trovò molti punti d’accordo con la politica di Giolitti. A rafforzare
la corrente socialIsta del socialismo contribuì la nascita della Confederazione generale del
Lavoro (CGL).
-un riavvicinamento alla Chiesa con l'obiettivo di un reciproco appoggio per far fronte al
pericolo della crescita dei “rossi”. Dalla “dottrina sociale della Chiesa”, si sviluppò nel
situazione politica italiana si accompagnò così a una più ampia apertura verso i
Un importante rifrorma che ci fù nel 1912 è quella del suffragggio universale maschile:
ammetteva al voto tutti i cittadini di sesso maschile che avessero compiuto 30 anni-che
Tuttavia, il risultato non fu quello sperato, perché il Primo ministro non poté consolidare una
l’Italia si affermi come una grande potenza, dotata di un impero coloniale e così nel
stampa,anche finanziata dal mondo cattolico, per spingere il paese alla conquista
della Libia, che l’Italia realizzerà nel 1911 con la guerra Italo-Turca. Giolitti iniziò ad