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L’età giolittiana
1898, aumenta il prezzo del pane, per la domanda e offerta dovuto a che in un anno non si produce
pane.
In Italia ancora governava Umberto primo, già che Italia ancora aveva una monarchia ma che
dipendeva dal parlamento, non era più una costituzionale.
8-9 maggio, il re ordina al suo generale Bava Beccaris di intervenire contro le manifestazioni ma il
generale spara sulla folla, questo provoca circa ottanta morti e più di quattrocento feriti.
Infatti, Umberto I° decide di nominarlo senatore, motivo per il quale il popolo scontento continua
con le manifestazioni contro il re e Bava Beccaris.
Una volta nominato comincia ad attivare tutta una serie di politiche sociali a favore del popolo.
Riforme sociali
1. 1902 istituto del lavoro il quale difendeva i diritti del lavoratore, oltre a questo comincia a
favorire il lavoro femminile e minorile.
2. Giolitti e Emmanuele terzo comprendono che il popolo come massa non e un problema ma e
una risorsa.
3. Crea anche l’istituto nazionale Assicurazioni, prima di questo momento il lavoratore che si
infortunava al posto del lavoro perdeva tutto il denaro, ma Giolitti crea una assicurazione per
il lavoratore, cioè che li infortuni che succedevano nel posto del lavoro siano coperti da
l’azienda e ti copriva li anni di servizio che uno già non poteva più coprire.
4. Anche introduce il fondo pensionistico
5. Municipalizza i trasporti e il trasporto locale comincia a gestirlo il municipio
6. Nel 1905 vengono nazionalizzate le ferrovie
Il nord era industrializzato, efficace, economicamente forte ma il sud pareva cento anni in dietro.
Nel sud cera un tipo di resistenza al governo, questo gruppo si chiamava brigantaggio; quindi, la
mafia nasce a una forma alternativa dello stato
Si crea un sistema clientelare molto fitto tra la mafia e le persone, questo provoca che nel sud si
creasse una rete alternativa allo stato già che si sviluppa in tutto, nella salute, studi e tutto.
Per risolvere la questione meridionale Giolitti proba a finanziare le industrie, ovviamente non risolve
la questione meridionale, ma dà i primi pasi per poter migliorare la situazione.
Il PSI nei primi anni diventa IL partito italiano, vuole dire che si il governo aveva il sostegno del psi,
governava tranquillo.
(Papa Pionono, era inviato in non expedit, cioè di non partecipare alla vita politica perché dice che la
questa vita non e necessaria.
Questo viene accolto dai cattolici come una invitazione a non partecipare alla vita pubblica.
Nel 1911
Riforma parlamentare, porterà alle elezioni del 1913 al suffragio universale maschile
In Italia i maggiori di 30 anni che sapessero leggere e scrivere (l’analfabetismo nel sud era molto
presente), vuol dire che tutti i maschi maggiorenni potevano votare.
Nel 1913 Giolitti decide di dimettersi dal suo carico, ma questo era parte della sua idea, perché cosi
dopo poteva postularsi al seguente governo.