Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
LA SINISTRA STORICA
• Salari bassi
I governi che succedono a Crispi affrontano la crisi sociale seguendo la sua politica
repressiva.
Negli anni 1892-1893 la questione sociale conosce una svolta con il primo
governo di Giovanni Giolitti, liberato moderato e progressista, promotore di
prudenti riforme democratiche, capo del governo dal 1900 al 1914.
Le riforme di Giolitti e la
politica del «doppio
volto»
• Crescita dell’economia e dell’industria
• Estensione della rete ferroviaria e stradale
• Obbligo scolastico fino a 12 anni
• Introduzione delle pensioni di vecchiaia e di
invalidità
• Introduzione della giornata di riposo retribuita
• Orario di lavoro a 10 ore giornaliere
• Tutela delle madre lavoratrici
I sindacati sono riconosciuti come interlocutori dello
Stato, si diffondono Camere del lavoro, i salari degli
operai aumentano.
Le leggi a favore dei lavoratori a Sud non vengono
applicate, in quanto lo Stato reprime le rivolte dei
contadini per ottenere il favore e il voto dei grandi
latifondisti (politica del doppio volto)
L’impresa di Libia
Con Giolitti c’è la ripresa della politica
coloniale
Gli interessi del governo si rivolgono alla
Libia (parte dell’Impero ottomano,
posizione strategica vicino al
Mediterraneo)
L'Italia rafforza l'alleanza con Francia e
Inghilterra per conquistare la Libia
Obiettivo: creare una colonia italiana dove
i migranti potessero lavorare e vivere
Si opponevano all’impresa i pacifisti e i
liberali democratici
1911: l’Italia dichiara guerra alla Turchia,
mettendo in atto metodi brutali per
configgere i libici
Il territorio libico viene infine conquistato
ma si rivela arido e e desertico
Aumenta il malcontento popolare nei
confronti di Giolitti
La fine dell’età
giolittiana
1912 Il Parlamento vota la legge sul suffragio universale
maschile, votano tutti i cittadini maschi maggiori di 21 anni,
indipendentemente dal censo
Le elezioni spaventano la borghesia che teme che i socialisti
possano ottenere la maggioranza in Parlamento
Per evitare il successo dei socialisti, i liberali si accordano
con i cattolici (il Papa Pio X aveva concesso ai cattolici di
votare, allentando il Non expedit nel 1904)
Il patto tra liberali e cattolici si chiama PATTO GENTILONI:
gli elettori cattolici votano i liberali che promettono così di
non far approvare leggi sgradite alla Chiesa (introduzione
del divorzio)
Nonostante il Patto Gentiloni in Parlamento entrano molti
socialisti rivoluzionari e Giolitti non ottiene la maggioranza
per governare il Paese
Giolitti è per gli storici una figura controversa: accusato di
trasformismo e corruzione politica (promessa di denaro o
altri vantaggi in cambio di voto), ha però avviato l’Italia sulla
strada della modernità.