Sei sulla pagina 1di 16

Mappa concettuale

In Italia il periodo che va dal 1901 al 1914 viene chiamato

RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

e durante questo periodo il Nord conobbe la

ET GIOLITTIANA perch lItalia fu governata da

ma il Sud rimase povero e

ARRETRATO

GIOLITTI

che attu una politica chiamata del

dichiar guerra alla

cerc di allearsi con i

cerc di allearsi con i

introdusse il

DOPPIO VOLTO

TURCHIA

CATTOLICI

SOCIALISTI

SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE

per la conquista coloniale della

strinse con loro un accordo elettrorale il

ma essi non accettarono perch erano divisi tra

LIBIA

PATTO GENTILONI

RIFORMISTI E MASSIMALISTI

nei confronti del Nord un volto

nei confronti del Sud un volto

grazie al quale port in Parlamento pi di 300 deputati

e gli appartenenti al gruppo dei

APERTO E DEMOCRATICO

SENZA SCRUPOLI E CORROTTO

LIBERALI

MASSIMALISTI

molti dei quali erano

non volevano partecipare a

CATTOLICI

GOVERNI BORGHESI

5
LItalia nellet giolittiana
Obiettivi
1 Conoscere i principali eventi storici Per quale periodo si parla di et giolittiana? Quando fu introdotto il suffragio universale maschile in Italia? Quali gruppi politici partecipavano alla vita parlamentare in et giolittiana? Qual era il colore simbolo dei cattolici? E quello dei socialisti? Quando venne fondato il Partito Socialista Italiano? Qual era lobiettivo coloniale di Giolitti? 2 Stabilire relazioni tra i fatti Quali problemi incontr Giolitti nel Nord Italia? E nel Sud? Perch gli operai protestavano? Perch la politica di Giolitti definita del doppio volto? Perch Giolitti fu definito ministro della malavita? Perch Giolitti riprese la politica coloniale? Quali risultati ottenne la conquista della Libia? 3 Comprendere le origini della nostra societ e della sua organizzazione politica Quando avvenne il decollo industriale italiano? Fu uguale su tutto il territorio? In quali condizioni economiche si trovava il Sud dellItalia agli inizi del Novecento? Quale fu la principale riforma introdotta dal governo Giolitti? In che cosa consisteva il patto Gentiloni? Quali erano le tendenze politiche allinterno del Partito Socialista e da chi erano guidate? Come si concluse let giolittiana? 4 Comprendere le parole e utilizzare gli strumenti della ricerca Che cosa significano i seguenti termini? sciopero generale settimana rossa clientele lotta di classe Sai fare una relazione? Dopo aver letto il documento a pag. 191, sai quali accuse mosse Salvemini a Giolitti?

182

La rivalit tra le nazioni


Nel 1901 Vittorio Emanuele III nomin Zanardelli presidente del Consiglio. Lo affiancava, come ministro degli Interni, Giovanni Giolitti. Era linizio dellet giolittiana, che dur dal 1901 al 1914. Infatti Zanardelli, ormai vecchio e malato, lasci a Giolitti le decisioni pi importanti. Poi, nel 1903, Giolitti divenne presidente del Consiglio, carica che mantenne quasi sempre negli anni successivi. Giovanni Giolitti era nato nel 1842 a Mondov, una cittadina in provincia di Cuneo. Era un uomo politico pratico. Amava affermare: La prima qualit di un uomo politico deve essere quella di vedere le cose come sono, senza illusioni e paure. Giolitti affront i problemi che lItalia aveva di fronte con grande intelligenza, ma anche senza scrupoli. Celebre , ad esempio, la condanna pronunciata nei suoi confronti da un grande storico, Gaetano Salvemini, che lo defin ministro della malavita. LAB 191 Ma altrettanto celebre laffermazione del filosofo Benedetto Croce, secondo cui durante let giolittiana lItalia pass un buon periodo: fu quella unItalia felice. LAB 191 Let giolittiana coincise con il decollo della rivoluzione industriale in Italia. Grazie ai prestiti delle banche nacquero nuove grandi aziende. Il protezionismo, poi, introdotto nel 1887, difese

Il doppio volto di Giolitti


Giolitti domin la vita politica italiana dal 1901 al 1914, tanto che questo periodo viene chiamato et giolittiana

Durante let giolittiana lItalia si trasform: il Nord del Paese conobbe la rivoluzione industriale

Sotto: a sinistra, Giolitti ripreso per le vie di Roma; a destra, un reparto dellAlfa agli inizi del Novecento.

le industrie dalla concorrenza dei prodotti stranieri. I progressi pi evidenti si registrarono nellindustria elettrica, siderurgica e meccanica presente soprattutto nel triangolo industriale, formato da Torino, Milano e Genova. Nel settore automobilistico si affermarono la FIAT, la Lancia e lAlfa Romeo. Nel settore tessile grande sviluppo ebbe lindu-

stria del cotone. Lagricoltura si svilupp soprattutto nella Pianura Padana e vennero migliorate le tecniche produttive. Nellet giolittiana la produzione industriale italiana raddoppi. I segni pi evidenti di questo straordinario sviluppo si videro nelle citt: lilluminazione, i trasporti urbani e i servizi pubblici mutarono il modo di vivere della gente. Non mancavano comunque le contraddizioni: molti operai abitavano in case malsane. Il riscaldamento rimaneva un lusso. I servizi igienici erano nella maggioranza dei casi in comune, anche se larrivo dellacqua corrente e del gas rappresent un notevole progresso. Tutto ci per tocc molto poco il meridione dItalia, dove non ci fu alcuna rivoluzione industriale. Per molti Italiani lunica soluzione rimase ancora lemigrazione. Giolitti aveva di fronte unItalia divisa in due. Il Nord aveva conosciuto la rivoluzione industriale, e questo significava grandi trasformazioni, ma comportava anche grandi problemi. Gli operai, che sempre pi numerosi venivano assunti nelle industrie, presero a protestare: perch il loro stipendio era troppo basso; per il modo di lavorare, molto spesso pericoloso; per lorario di lavoro troppo lungo. Dalle proteste ben presto si pass agli scioperi, fino allo sciopero generale, cio allo sciopero di tutti i lavoratori del Paese. Inoltre il Nord chiedeva maggiore democrazia e libert. Il Sud invece era povero e arretrato, legato alla tradizione e in molti casi anche alle clientele, cio ai favori concessi dai politici in cambio di voti. Giolitti, da uomo pratico qual era, si comport di conseguenza. Il Nord dItalia aveva problemi legati alla rivoluzione industriale; il Sud invece viveva nellarretratezza

In alto, il mercato del pesce a Napoli. Sotto: a sinistra, una centrale idroelettrica a Crevola, in Val dOssola; a destra, un grande maglio in unacciaieria.

5. LItalia nellet giolittiana

183

184

La rivalit tra le nazioni


La politica di Giolitti venne chiamata del doppio volto: un volto aperto e democratico nellaffrontare i problemi del Nord; un volto senza scrupoli e corrotto nel trarre vantaggio dalla situazione del Sud. Infatti, per quanto riguarda il Nord, intervenne nelle questioni poste dai lavoratori delle industrie con grande saggezza: non imped gli scioperi, ma fece in modo che si svolgessero in modo civile e sotto il controllo dellautorit; miglior le norme che regolavano il lavoro; ricostru la Cassa nazionale per linvalidit e la vecchiaia dei lavoratori; tutel la maternit delle donne lavoratrici. Per quanto riguarda invece il Sud, sfrutt la situazione. Facendo ricorso ai prefetti, cio ai rappresentanti del Governo, controll le elezioni politiche. Infatti, i prefetti aiutavano gli uomini politici legati a Giolitti a essere eletti in Parlamento. Questo poteva avvenire in molti modi. Ad esempio, impedendo agli avversari di tenere i comizi o, addirittura, falsificando i risultati elettorali. Per far eleggere uomini a lui fedeli a volte Giolitti si serv anche della malavita. In questo modo Giolitti riusciva ad avere in Parlamento un buon numero di deputati che lo appoggiavno e gli garantivano la maggioranza dei voti. Da qui la definizione di ministro della malavita. Giolitti si difese sempre da queste accuse, sostenendo che: si era semplicemente adeguato al modo tradizionale di fare politica del Sud; in ogni caso, aveva utilizzato i voti del Sud per rendere migliore con delle buone riforme tutto il Paese, e non solo il Nord.

Giolitti attu un modo di fare politica chiamato del doppio volto: un volto democratico e un volto spregiudicato

Il doppio volto (aperto e nello stesso tempo senza scrupoli) illustrato in una vignetta dellepoca.

Et giolittiana, et dellalcolismo
Bere troppo vino, oltre a ubriacare, pu essere causa di morte. Lalcolismo, cio labuso di bevande alcoliche, una piaga che lumanit conosce fin dalla preistoria. Fin da quando luomo ha imparato a bere il succo fermentato delluva. Ma con la rivoluzione industriale questa piaga ha conosciuto un notevole incremento. Molti furono infatti coloro che di fronte alle disumane condizioni di lavoro a cui erano sottoposti si rifugiarono nellalcol. Lo fecero molti operai, ma anche contadini ridotti in miseria o chiamati a un lavoro eccessivo. Il grafico ci indica landamento del numero dei morti per alcolismo in Italia dal 1887 al 1918. Nel 1887 vi erano 15 morti per alcolismo ogni milione di abitanti. Ma nel 1909, nel pieno dellet giolittiana che coincide per lItalia con la rivoluzione industriale, questa percentuale era salita fino a 41. Poi il disagio per lindustrializzazione, almeno cos ci dice il grafico, incominci a discendere. E con esso il numero dei morti per alcolismo.
MORTALIT PER ALCOLISMO
morti ogni milione di abitanti

40 35 30 25 20 15 10 5 0 1885 1890 1895 1900 1905 1910 1915 1920

La principale riforma dellet giolittiana Giolitti tra fu lapprovazione, nel maggio 1912, di una nuova legge elettorale. Questa legge prevedeva il suffragio universale maschile, cio la concessione del diritto di voto a tutti i cittadini maschi. Non era ancora un vero suffragio universale, che avrebbe dovuto comprendere anche le donne, che invece conquisteranno il diritto di voto solo nel 1946, ma fu senza dubbio un grande passo avanti sulla strada della democrazia. Allinizio del Novecento la divisione tra destra e sinistra storica era ormai superata da tempo. Ora cera una nuova sinistra, non pi liberale comera la sinistra storica, ma socialista. Poi cerano i cattolici, ai quali il papa impediva ancora di formare un loro partito, ma sempre pi organizzati. Giolitti, che guidava i liberali, cerc di inserire cattolici e socialisti nella vita politica italiana.

successi e sconfitte
Durante let giolittiana venne introdotto il suffragio universale maschile

Tra i cattolici vi erano uomini dotati di una forte personalit, come don Romolo Murri e don Davide Albertario. In tutto il mondo cattolico vi era un grande fermento: dopo lenciclica Rerum Novarum del 1892, i cattolici si erano maggiormente impegnati nella societ. Erano sorti i sindacati cattolici e le cooperative bianche (il bianco era il colore dei cattolici, come il rosso quello dei socialisti). Ma soprattutto era sorta lAzione cattolica, lorganizzazione dei cattolici guidata dal papa e dai vescovi. Per venire incontro ai cattolici, Giolitti permise linsegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Poi stipul con lUnione Elettorale Cattolica presieduta dal conte Gentiloni un accordo: il patto Gentiloni, come venne chiamato. Grazie a questo patto, nel 1913 Giolitti riusc a far eleggere al Parlamento pi di 300 deputati liberali, molti dei quali erano cattolici.

Nel 1913 Giolitti strinse con i cattolici un accordo elettorale: il patto Gentiloni

Un partito cattolico
A fine Ottocento venne chiamato Democrazia cristiana un movimento cattolico guidato da un sacerdote marchigiano, Romolo Murri. Questo movimento si proponeva lo scopo di formare un partito cattolico. Papa Pio X per condann questo progetto, perch appariva ai suoi occhi troppo avanzato. Inoltre la nascita di un partito cattolico avrebbe significato il riconoscimento dello Stato italiano da parte della Chiesa, e di conseguenza la definitiva perdita dello Stato pontificio. Il progetto di un partito cattolico sar ripreso dopo la prima guerra mondiale da don Luigi Sturzo, che fonder nel 1919 il Partito Popolare Italiano. Don Sturzo, infatti, voleva che i cattolici in politica si distinguessero dai liberali e dai socialisti. Il loro compito era quello di conciliare lesigenza di libert dei liberali con la richiesta di giustizia sociale dei socialisti. Nel 1943, poi, i cattolici, guidati da Alcide De Gasperi, riterranno opportuno fondare un nuovo partito e sceglieranno il nome proposto molti anni prima da don Romolo Murri: Democrazia Cristiana. Questo partito ha poi dominato la vita politica italiana fino al 1993, quando i cattolici hanno dato vita a pi partiti politici.

Don Sturzo e (a sinistra) Alcide De Gasperi, fondatori rispettivamente del Partito Popolare e della Democrazia Cristiana.

5. LItalia nellet giolittiana

185

186

La rivalit tra le nazioni


Il movimento socialista si era diffuso in Italia gi da tempo. Numerose erano le organizzazioni dei lavoratori che facevano riferimento al pensiero socialista e in particolare alla teoria di Marx. Secondo Marx tutta la storia era una continua lotta di classe, tra oppressori e oppressi, sfruttatori e sfruttati. Con la rivoluzione industriale lo scontro vedeva protagonisti la borghesia e il proletariato. Nel 1892 venne fondato a Genova il Partito dei Lavoratori Italiani, poi chiamato nel 1895 Partito Socialista Italiano. Al suo interno ben presto si formarono due tendenze: la tendenza riformista e quella massimalista. I riformisti, guidati da Filippo Turati, Claudio Treves e Leonida Bissolati, ritenevano che si dovesse cambiare la societ poco per volta, attraverso le riforme. Invece i massimalisti, guidati da Costantino Lazzari e da Benito Mussolini, ritenevano che per cambiare la societ si dovesse passare attraverso quello che per Marx era il massimo obiettivo: la rivoluzione. Per questo non si doveva scendere a patti con i governi borghesi. Giolitti pi volte cerc lappoggio dei socialisti riformisti, cos da rafforzare la democrazia italiana. Non solo. Invit lo stesso Turati a far parte del suo governo. Ma Turati, che fu a lungo segretario del partito, non se la sent di accettare. Troppo forte era allinterno del Partito Socialista lopposizione dei massimalisti. Infatti, nel Congresso di Reggio Emilia del 1912, Turati venne messo in minoranza dai massimalisti: li guidava Mussolini, il giovane direttore dellAvanti, il giornale di partito.

Giolitti cerc anche di allearsi con i socialisti, ma i socialisti non accettarono

Sopra, una cartolina postale ideata per la campagna di abbonamenti allAvanti. Sotto: il Congresso del Partito Socialista. A destra, gli aderenti a una delle prime associazioni di lavoratori.

Per quanto riguarda la politica estera Giolitti ritenne opportuno riprendere i tentativi di espansione coloniale per due principali motivi: voleva dimostrare ai nazionalisti che il suo era un governo in grado di aumentare il prestigio internazionale dellItalia; voleva accontentare lopinione pubblica che riteneva necessario conquistare nuove terre per dar lavoro ai braccianti del Sud e, pi in generale, a tutti gli emigranti. Ma rispetto ai governi precedenti cambi obiettivo. Non pi lAbissinia, ma la Libia, posta di fronte alle coste della Sicilia. Nel 1911 lItalia dichiar guerra alla Turchia, che dominava la Libia. Ma dopo i primi successi iniziarono le difficolt: la popolazione araba della Libia organizz una forte resistenza. LItalia reag con durezza. Furono inviati in Libia fino a 100 000 uomini. Poi, vennero occupate alcune isole greche che erano sottomesse ai Turchi: poich queste isole erano 12, andarono a formare il dominio italiano del Dodecaneso.

Giolitti riprese liniziativa coloniale italiana con loccupazione della Libia

La grande proletaria si mossa


Loccupazione della Libia da parte dellItalia non era solo richiesta a gran voce da qualche nazionalista o da qualche illuso. Era richiesta dalla maggior parte dei giornali italiani: ad esempio, dal Corriere della Sera di Milano e dalla Stampa di Torino. Era richiesta anche da molti intellettuali, come il poeta Giovanni Pascoli, che in un celebre discorso tenuto a Bologna nel novembre del 1911 salut linizio della guerra con le parole che seguono. La grande proletaria si mossa1. Prima ella mandava altrove i suoi lavoratori che in Patria erano troppi e dovevano lavorare per troppo poco. Ma la grande proletaria ha trovato luogo per loro: una vasta regione bagnata dal nostro mare, verso la quale guardano, come sentinelle avanzate, piccole isole nostre; verso la quale si protende impaziente la nostra isola grande; una vasta regione che gi per opera dei nostri progenitori2 fu abbondevole dacque e di messi, e verdeggiante dalberi e giardini; e ora da un pezzo, per linerzia di popolazioni nomadi e neghittose3, per gran parte un deserto.
1. La grande proletaria lItalia, perch povera. 2. Si riferisce ai Romani. 3. Negligenti, pigre.

Unimmagine propagandistica che mostra i Turchi messi in fuga dagli Italiani durante la guerra di Libia: la realt fu ben diversa.

5. LItalia nellet giolittiana

187

188

La rivalit tra le nazioni


La pace con i Turchi venne firmata nel 1912. Di fatto, per, i problemi con i Libici non cessarono. La repressione della resistenza araba venne condotta in alcuni casi con grande ferocia. In definitiva lItalia non fece un buon affare. I costi economici della spedizione in Libia furono elevati. Notevoli furono gli investimenti nellagricoltura e nella costruzione di strade e della rete ferroviaria. Era ancora distante il momento in cui in Libia sarebbe stato scoperto il petrolio. Questo avverr solo dopo la seconda guerra mondiale. Allepoca la Libia era poco pi di uno scatolone di sabbia, come la definirono i critici di Giolitti alludendo alla sua forma quadrangolare. Produceva datteri, sale e poco altro. E gli emigranti continuarono a preferire come loro meta lAmerica e i Paesi europei.

Una cartolina che commemora la guerra di Libia.

Nel 1914 finiva let giolittiana. Presidente del Consiglio venne nominato un conservatore, Salandra

La guerra in Libia indebol il Governo guidato da Giolitti. Molti criticavano il presidente del Consiglio, mentre leconomia tornava ad attraversare un momento di crisi. Giolitti prefer dare le dimissioni per sfuggire agli attacchi dei suoi oppositori. Pensava probabilmente che sarebbe stato presto richiamato al potere. Al re indic come suo successore Antonio Salandra , Limpero coloniale italiano nel 1914 un conservatore. Salandra FRANCIA Mar Nero per non segu lesempio di ITALIA Istanbul Roma Giolitti nei confronti delle maIMPERO OTTOMANO nifestazioni popolari. Nel 1914 Dodecaneso in Romagna e nelle Marche TUNISIA Mar Mediterraneo CIPRO scoppiarono dei disordini, che Eu Bengasi fra Tobruk te Tripoli per la presenza dei socialisti Cirenaica Tripolitania presero il nome di settimana Kuwait G .P ALGERIA er sic LIBIA rossa. A reprimerli, Salandra o EGITTO Is. Bahrein invi lesercito. LItalia tornava cos a quel clima di tensione ARABIA che aveva caratterizzato la crisi AFRICA OCC. FRANCESE di fine secolo. Ma soprattutto SUDAN Massaua ANGLOla situazione internazionale Assab Aden EGIZIANO stava precipitando nella prima Gibuti Berbera Addis Abeba guerra mondiale. Allintervento ABISSINIA dellItalia in questa guerra Colonie: SOMALIA italiane Giolitti si opporr, ma inutilUGANDA OCEANO AFRICA Mogadiscio inglesi mente. Let giolittiana era veLago INDIANO ORIENTALE Vittoria francesi INGLESE ramente finita.
g Ti ri
lo

Ma

Ni

rR

oss

Co

ng

Lautoritratto di Giolitti
C un brano delle Memorie della mia vita, pubblicate nel 1922, nel quale Giolitti traccia un ritratto dello sconfitto Depretis: in realt per, pi che Depretis, Giolitti sembra descrivere se stesso, il suo ideale politico, quasi un autoritratto. Egli era un uomo in cui era assai sviluppata una delle principali doti delluomo di governo: il buon senso. Conosceva bene lamministrazione, sapeva esaminare a fondo le questioni, ed era uomo fermo e deciso. Era grande lavoratore e lo si trovava sempre in mezzo a fasci di carte. Quando cerano delle cose che non voleva risolvere, le metteva da parte, e ne aveva fatta una pila che saliva sempre pi alta; e con quel suo fine sorriso ironico vi accennava come al reparto delle cose che vanno studiate lungamente. Non era affatto uno scettico o un cinico; odiava le vane declamazioni, ma sinteressava profondamente delle cose dello Stato, a cui dedicava tutta la sua attivit ed energia. Combatteva apertamente gli avversari, ma era bonario, senza ombra di astio verso nessuno [] Quanto allaccusa che egli fosse un furbo, proprio obbligatorio per un uomo di Stato essere un ingenuo? conservatrice in grado di aumentare la grandezza e la prosperit della nazione. Io consideravo insomma che, dopo il fallimento della politica reazionaria, noi ci trovavamo allinizio di un nuovo periodo storico, e che ognuno che non fosse cieco doveva ormai vederlo. Nuove correnti popolari entravano ormai nella nostra vita politica, nuovi problemi si affacciavano ogni giorno, nuove forze sorgevano con le quali il Governo doveva fare i conti. Il moto ascendente delle classi operaie si accelerava di pi ed era moto invincibile perch comune a tutti i Paesi civili e perch poggiava sui principi delluguaglianza tra gli uomini. Nessuno poteva ormai impedire che le classi popolari conquistassero la loro parte dinfluenza sia economica che politica; ed il dovere degli amici delle istituzioni era di persuadere quelle classi, e persuaderle non colle chiacchiere, ma coi fatti, che dalle istituzioni attuali esse potevano sperare assai pi che dai sogni avvenire, e che ogni loro legittimo interesse avrebbe trovato tutela efficace negli attuali ordinamenti politici e sociali. Solo con un tale atteggiamento ed una tale condotta da parte dei partiti costituzionali verso le classi popolari si sarebbe ottenuto che lavvento di queste classi, invece di essere come un turbine distruttore, riuscisse a introdurre nelle istituzioni una nuova forza conservatrice, e ad aumentare grandezza e prosperit alla nazione.
Adattato da G. Giolitti, Memorie della mia vita

GUIDA ALLANALISI
1. Indica le caratteristiche fondamentali del documento. a) Tipo di documento (segna con una crocetta la definizione esatta): materiale; visivo; scritto; orale. b) Epoca a cui risale:
...............................................................................................

d) Autore:
...............................................................................................

2. Completa lanalisi del documento rispondendo alle seguenti domande. a) Quali caratteristiche deve avere luomo politico secondo Giolitti? b) Quali furono gli obiettivi della politica sociale di Giolitti? c) Perch occorreva trasformare i rivoluzionari?

In questaltro brano, Giolitti riassume la sua politica sociale: concedere riforme per trasformare i movimenti rivoluzionari in una nuova forza

c) Coincide con lepoca dei fatti di cui d notizia?


...............................................................................................

L A B O R AT O R I O S T O R I C O

5. LItalia nellet giolittiana

189

190

La rivalit tra le nazioni

Fare una relazione


Lezioni di metodo
La relazione la sintesi di una ricerca. Il relatore, dopo essersi adeguatamente informato, riferisce in modo essenziale quanto ha compreso. Si possono fare relazioni sui pi vari argomenti: scientifici, letterari, storici, ecc.; ma anche su di una mostra, su di un oggetto, su di un personaggio o su di un avvenimento a cui si assistito. Per fare una relazione occorre quindi: definire con chiarezza largomento che si vuole trattare; evidenziarne gli aspetti principali; ordinare le conoscenze acquisite in modo logico; scrivere un testo con frasi brevi, semplici e chiare.

1. Lesempio
Dopo aver studiato lUnit 5, proviamo a fare una relazione su Giolitti e la politica interna dei suoi governi.
Individuiamo i punti da trattare:

la vita (si pu consultare internet o unenciclopedia); i governi di Giolitti e i problemi dellItalia; la politica del doppio volto;
Scriviamo il testo.

Giovanni Giolitti nacque a Mondov (Cuneo) nel 1842. Laureatosi in giurisprudenza, nel 1882 fu eletto deputato. Nel 1889-90 divenne ministro delle Finanze. Form il suo primo governo nel 1892-93, ma poi fu costretto a dimettersi per uno scandalo bancario. Ritornato nel 1901 al governo come ministro degli Interni, nel 1903 divenne nuovamente capo del Governo. Guid lItalia, con brevi interruzioni, fino al marzo 1914. Ricopr ancora una volta lincarico di capo del Governo, fra il 1920 e il 1921, poco prima dellavvento del fascismo. LItalia di fine secolo era un Paese in grande trasformazione. Al Nord nascevano le prime industrie e nelle grandi citt si vivevano molte contraddizioni: da un lato la ricchezza, dallaltro la miseria e le difficolt degli operai. Le novit della rivoluzione industriale non avevano invece toccato le regioni del Sud. I governi di Giolitti puntarono alla crescita economica e alla modernizzazione del Paese. Giolitti cap inoltre che era necessario coinvolgere nella vita politica le forze di nuova formazione, come i socialisti e le organizzazioni cattoliche. Perci introdusse il suffragio universale maschile (1912) e si accord con i cattolici (Patto Gentiloni, 1913). Per garantirsi un pi vasto consenso in Parlamento, Giolitti non esit ad appoggiare, anche con metodi non legali, le potenti clientele dellItalia meridionale. Questo atteggiamento, aperto e democratico verso il Nord e senza scrupoli e corrotto verso il Sud, procur al suo modo di governare la defininizione di politica del doppio volto.

2. Lesercizio
Seguendo lo stesso metodo puoi continuare la relazione su Giolitti, affrontando largomento della politica estera e coloniale.

Chi fu veramente Giolitti?

Due contemporanei lo giudicarono cos: per Salvemini fu ministro della malavita, in quanto fece uso, per controllare le elezioni del Mezzogiorno, di ogni mezzo, lecito o illecito per Croce fu un uomo di grande correttezza e di grandi capacit amministrative: felice fu lItalia da lui governata
Gaetano Salvemini: Mai nessuno cos spregiudicato
Ecco il celebre scritto del 1910 in cui Gaetano Salvemini defin Giolitti ministro della malavita. Per Salvemini Giolitti non certo il primo uomo di governo che consideri il Mezzogiorno come terra di conquista aperta a ogni attacco malvagio. Ma nessuno mai stato cos brutale, cos cinico, cos spregiudicato come lui.

Lonorevole Giolitti approfitta delle miserevoli condizioni del Mezzogiorno per legare a s la massa dei deputati meridionali; d a costoro carta bianca nelle amministrazioni locali; mette nelle elezioni a loro servizio la malavita e la questura: assicura ad essi la pi incondizionata impunit; interviene con amnistie al momento opportuno; mantiene in ufficio i sindaci condannati per reati elettorali; premia i colpevoli con decorazioni; approfondisce e consolida la violenza e la corruzione dove nascono spontanee dalle miserie locali; le introduce ufficialmente nei paesi dove prima erano ignorate.

felice lItalia dellet giolittiana.Questo scritto del 1928: non cio contemporaneo allet giolittiana. Croce ha di fronte la brutalit del periodo fascista, e rimpiange Giolitti al governo. Cos come far Salvemini nel 1945. Ma, a differenza di Salvemini, Croce aveva manifestato stima nei confronti di Giolitti anche quando egli era al governo.

Gaetano Salvemini

La difesa di Giolitti
Giolitti si difese sempre da questa accusa, sostenendo che si era semplicemente adeguato al modo tradizionale di fare politica del Sud e che, in ogni caso, aveva utilizzato i voti del Sud per migliorare con delle buone riforme tutto il Paese, e non solo il Nord. Molti anni pi tardi, nel 1945, lo stesso Salvemini rivedr il suo giudizio su Giolitti. Lo riterr sempre un uomo politico corrotto, ma di gran lunga il migliore di tutti gli uomini politici della sua epoca. Per non parlare di quelli che lItalia e lEuropa hanno conosciuto dopo di lui: Mussolini e Hitler.

Furono quelli, in Italia, gli anni in cui meglio si attu lidea di un governo liberale; del quale neppure bisogna avere unidea troppo astratta da negargli la possibilit di esistere. Falliti i reazionari, falliti i socialisti, dopo la crisi di fine secolo rimaneva solo il ritorno del metodo liberale. Zanardelli si accinse alla restaurazione liberale avendo Giolitti come ministro degli Interni. Giolitti era un uomo di molta correttezza e di grande sapienza parlamentare, come da tutti riconosciuto, ma non meno di seria devozione alla patria, di vigoroso sentimento dello Stato, di profonda capacit amministrativa.

Benedetto Croce

GUIDA ALLANALISI
1. Perch Salvemini giudic Giolitti ministro della malavita? 2. Come si difese Giolitti? 3. Come mut successivamente il giudizio di Salvemini? 4. Quale fu il pensiero di Croce? 5. Che cosa pensi di questa polemica? 191

Benedetto Croce: LItalia felice di Giolitti


Nella sua Storia dItalia, il filosofo Benedetto Croce defin

L A B O R AT O R I O S T O R I C O

5. LItalia nellet giolittiana

192

La rivalit tra le nazioni

1. Lessico
Scrivi sui puntini a sinistra di ciascun termine il numero della spiegazione corrispondente. Attenzione: c una spiegazione di troppo.
................ ................ ................ ................ ................ ................

1901-1914 1901 1903

..................... ..................... .....................

1911 1912 1914

.................... ..................... .....................

Socialisti riformisti Clientele Prefetti Socialisti massimalisti Azione cattolica Dodecaneso

3. Geografia della storia


Colora sulla cartina le colonie italiane e scrivi al posto giusto il nome della Libia.

La spiegazione in pi la n. ................ 1. Le dodici isole greche occupate dagli Italiani durante la guerra italo-turca del 1911-12. 2. Ritenevano che per cambiare la societ si dovesse perseguire lobiettivo massimo proposto da Marx: la rivoluzione. 3. Ritenevano che si dovesse cambiare la societ poco per volta, attraverso le riforme. 4. Consistono in favori concessi dai politici in cambio di voti. 5. Ritenevano che per cambiare la societ fosse necessario ricorrere allesercito. 6. Rappresentanti del Governo nelle province. 7. Organizzazione dei cattolici guidata dal papa e dai vescovi.

ITALIA IMPERO OTTOMANO

EGITTO

ERITREA SUDAN

ABISSINIA SOMALIA

4. Relazioni
Vero o falso? Segna con una crocetta il quadratino corrispondente.
V F Giolitti aveva di fronte unItalia divisa in

2. Cronologia
Scrivi sui puntini accanto a ogni data il numero dellavvenimento corrispondente. 1. Giolitti ministro degli Interni. 2. Inizio della guerra di Libia, che vede contrapposte Italia e Turchia. 3. Et giolittiana. 4. Dimissioni di Giolitti. 5. Suffragio universale maschile. 6. Giolitti presidente del Consiglio.

due: il Nord aveva conosciuto la rivoluzione industriale, il Sud era povero e arretrato. V F Durante let giolittiana venne introdotto il suffragio censitario. V F Il modo di fare politica di Giolitti venne chiamato del doppio volto: un volto democratico e un volto senza scrupoli.

V F Giolitti riprese liniziativa coloniale con

democratico nellaffrontare i problemi del


........................

loccupazione dellAbissinia.
V F Giolitti non volle allearsi con i cattolici,

; un volto senza scrupoli e corrotto nello

V F V F

V F

V F

perch era contrario allinsegnamento della religione nelle scuole pubbliche. Giolitti cerc di allearsi con i socialisti, ma i socialisti non accettarono. Grazie al patto Gentiloni, nel 1913 Giolitti riusc a far eleggere pi di 300 deputati liberali, molti dei quali erano cattolici. Giolitti era favorevole alla prima guerra mondiale per conquistare Trento e Trieste. Nel 1914 finiva let giolittiana. Presidente del Consiglio venne nominato un conservatore, Salandra.

sfruttare la situazione del ........................ . La principale riforma dellet giolittiana fu lapprovazione nel maggio 1912 di una nuova legge elettorale. Questa legge prevedeva il
................................................................... ..................................................................................................

In seguito Giolitti strinse con i cattolici un accordo elettorale: il ................................................................................................. . Grazie a questo patto, nel 1913 Giolitti riusc a far eleggere al Parlamento pi di 300 deputati liberali, molti dei quali erano ............................................................. . Giolitti cerc anche di allearsi con i socialisti. Ma i socialisti non accettarono, perch al loro interno erano divisi tra
.............................................................................

5. Sintesi
Completa il testo, inserendo opportunamente sopra i puntini le parole di seguito elencate.
Sud, riformisti, et giolittiana, Salandra, doppio volto, Patto Gentiloni, suffragio universale maschile, Nord, borghesi, cattolici, massimalisti, scatolone di sabbia, rivoluzione industriale, Libia

.............................................................................

Questi ultimi non erano disponibili a scendere a patti con governi ........................................................... . Giolitti riprese liniziativa coloniale italiana con loccupazione della ....................................... . Ma anche in questo caso lItalia non fece un buon affare. I critici di Giolitti definirono la Libia uno ................................................................... ................................................................................... . Nel 1914 finiva let giolittiana. Presidente del Consiglio venne nominato un conservatore, ................................................................ .

Giolitti domin la vita politica italiana dal 1901 al 1914, tanto che questo periodo viene chiamato ..................................................................................................................... . Durante let giolittiana in Italia si ebbero grandi trasformazioni: il Nord del Paese conobbe la
.................................................................................................................

, ma il Sud riQuesti esercizi possono essere svolti anche

mase arretrato. Il modo di fare politica di Giolitti venne chiamato del


...................................................................

: un volto aperto e

5. LItalia nellet giolittiana

193

194

La rivalit tra le nazioni

Parte seconda
1. Spazio e tempo
Sulla cartina unisci con una linea rossa le nazioni della Triplice Alleanza e con un linea nera quelle della Triplice Intesa.

2. Lessico
Indica con una crocetta il significato esatto di queste parole. Trasformismo abolizione di tutte le distinzioni di razza, religione e opinione politica; abolizione di ogni distinzione tra Nord e Sud, tra settentrione e meridione; abolizione di ogni distinzione tra maggioranza e opposizione, tra destra e sinistra. Monopolio il dominio del mercato da parte di poche industrie; il dominio del mercato da parte di una sola industria; luogo di vacanze molto lontano. Protezionismo laumento delle tasse in modo da proteggere i prodotti stranieri; laumento delle tariffe doganali in modo da proteggere le industrie nazionali appena sorte; laumento degli stipendi in modo da proteggere i lavoratori dalleccessiva crescita dei prezzi delle merci. Secessione separazione; aumento; avvicinamento. Imperialismo colonialismo tipico dellimpero romano, caratterizzato dalla conquista dellEuropa; colonialismo tipico del primo impero tedesco, cio del primo Reich proclamato nel 1871; colonialismo pi aggressivo, caratterizzato dalla ricerca da parte delle grandi potenze di un proprio impero coloniale. Suffragio universale il voto da parte di tutti; il voto da parte di chi ha soldi; il voto da parte dei migliori.

Scrivi sui puntini accanto a ogni data il numero dellavvenimento corrispondente.

1861 1861-1865 1861-1876 1866 1870-1914

................ ................ ................ ................ ................

1876-1896 1882 1901-1914 1907

................ ................ ................ ................

1. Terza guerra dindipendenza 2. Triplice alleanza tra Germania, Italia, Austria. 3. Et giolittiana. 4. Guerra di secessione americana. 5. Et dellimperialismo. 6. Et della sinistra storica. 7. Et della destra storica. 8. Triplice Intesa tra Inghilterra, Francia, Russia. 9. Proclamazione del Regno dItalia.

195

Femminista colei che lotta per labolizione di ogni diritto della donna; colei che lotta per la superiorit delluomo sulla donna; colei che lotta per luguaglianza tra uomo e donna.

V F Umberto I rimprover il generale Bava

Beccaris che aveva fatto sparare sulla folla; per questo venne assassinato. Collega le frasi indicando sui puntini il numero corrispondente. 1. Il maggior successo economico della destra storica fu 2. Anche per i pi istruiti litaliano 3. Depretis propose un nuovo programma di governo che prevedeva 4. Le elezioni tenutesi nel 1882 vennero vinte dalla sinistra, 5. Il 1882 fu anche lanno dinizio del colonialismo italiano: 6. Dopo la firma della Triplice Alleanza, in Italia giunsero molti capitali tedeschi che permisero 7. Durante il governo di Crispi fu approvato 8. Venne chiamato a sostituire Crispi il marchese Di Rudin 9. Caduto Napoleone III, il governo della Repubblica francese si stabil a Bordeaux,
................

3. Relazioni
Vero o falso? Segna con una crocetta il quadratino corrispondente.
V F Il Governo fu costretto a inviare pi di

V F

V F

V F

V F

V F V F

V F V F

V F

100 000 soldati dellesercito per reprimere il brigantaggio, anche perch i briganti erano appoggiati dalla popolazione. La Chiesa cattolica non riconobbe il nuovo Regno dItalia, perch Pio IX era rimasto profondamente dispiaciuto dalla diminuzione del territorio del suo Stato. Il nuovo Regno dItalia fu unenorme allargamento del vecchio Regno di Sardegna, tant vero che Vittorio Emanuele continu a chiamarsi secondo e non primo. La tassa sul macinato colpiva soprattutto i latifondisti, perch aumentava il costo dei terreni. LItalia ader alla Triplice Alleanza perch la Francia laveva aiutata nella seconda guerra dindipendenza. La catena di montaggio consiste nel lavorare come nel passato ma molto pi in fretta. La scoperta della luce elettrica port solo dopo molti secoli alla produzione delle lampadine. Nella societ di massa anche la cultura divenne di massa, in quanto diffusa dai media. Secondo Marx per costruire una societ giusta indispensabile abolire la propriet privata. La tendenza anarchica fu tipica degli operai, cio del proletariato, come veniva chiamato in quegli anni.

................ ................

................

.................

................ ................ ................ ................

perch a Parigi vi era una forte tensione sociale. ma la Destra consegu un buon risultato. un nuovo codice penale, noto come Codice Zanardelli. il finanziamento di numerose imprese e lapertura di nuove banche. la prima regione a essere conquistata fu lEritrea. era quasi una lingua straniera. che firm la pace con lAbissinia. il pareggio del bilancio. pi riforme e meno tasse.

Questi esercizi possono essere svolti anche

Potrebbero piacerti anche