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Nella prima metà dell'800 c'è un nazionalismo eversivo, dal momento che ci
sono nazioni dominate da altre.
Non si parla più nazionalismo per la libertà, ma di nazionalismo per la conquista
di altre nazioni, per imporre la propria forza, la propria cultura.
CASO ITALIANO
Dal 1901 al 1914 ci fu l'età Giolittiana, con a capo Giolitti. Anni di grande
sviluppo economico anche per l'Italia, con un po' di ritardo. Crescita politica, con
la conquista della Libia.
Giolitti è un liberale Progressista.
Il suo scopo principale era che i lavoratori potessero partecipare alla vita
politica del paese. Infatti lui aumentò i salari, fece riforme per i lavoratori, non
bannò gli scioperi.
Obiettivi Giolitti:
1. Integrazione delle masse → le masse sono i lavoratori. Integrare significa farli
partecipare alla vita economica, alla vita politica. Giolitti arriverà a dare anche
il suffragio universale maschile. Vuole questa integrazione perché quella estrema
differenza che c'era era ingiusta, ma ci sono altre motivazioni.
Motivi politici: può succedere che questa situazione possa sfociare in una
rivoluzione. Quindi, per far sì che queste istituzioni liberali restino in piedi, fanno sì
che i lavoratori partecipino alle varie attività.
Motivi economici: un'economia nazionale non può crescere se la domanda interna
non è abbastanza grande, cioè degli italiani che vogliono comprare i beni. Ma se
questi hanno salari bassi, come fanno?
E, infine, la prosperità dei lavoratori è la prosperità dell'Italia.
Per farle entrare, cerca l'appoggio dei socialisti, se non in alcune misure. Ma
sostanzialmente non li appoggiano, perché loro pensano (i socialisti) che gli interessi
della borghesia e quelli dei lavoratori non sono conciliabili. Una parte dei socialisti li
vuole appoggiare, ma temono di tradire il partito. Gli altri vogliono la rivoluzione.
I cattolici, nella fase finale, prima della prima guerra mondiale, aiuteranno Giolitti.
Un altro strumento che lui usa è una serie di riforme. Si comincia a gettare le basi
per le pensioni per vecchiaia, ecc.
Ci sono riforme per la scuola. Infatti si alza l'età obbligatoria a 12 anni. Fa diventare
le scuole statali.
Giolitti cerca di integrare i lavoratori nelle varie attività era quello di non fare
assolutamente niente per combattere lo sciopero generale.
Lui dice che bisogna intervenire se lo sciopero, da economico, diventa politico.
Lezione 2
Bismarck isola la Francia, per fare ciò crea in alleanza con Austria, Russia (patto
dei tre imperatori) e anche con l’Italia, poi crea un accordo tacito con
l’Inghilterra per farla essere neutrale. Ma questo disegno di Bismarck non
funziona in particolar modo perché Austria e Russia hanno interessi sulle stesse
cose (ad esempio la presenza nei Balcani), per questo due potenze non possono
essere nella stessa alleanza; altro punto importante —> quando Bismarck viene
allontanato dal potere tedesco, va al potere Guglielmo II, esso teme
l’Inghilterra e rafforzerà le flotte e le colonie, ciò va contro l’interesse
dell’Inghilterra, ciò non va perché si rompe l’accordo.
L’Italia si allea con l’Austria, anche se è sempre stata una grande nemica, ma fa
ciò perché era interessato al colonialismo per fare ciò doveva allearsi a grandi
potenze e non poteva allearsi con la Francia perché essa aveva preso dei
territori (Tunisia) che interessavano anche all’Italia.
Imperialismo → gli stati europei con gli Stati Uniti hanno il controllo diretto o
indiretto sull'intero globo, sia dal punto di vista politico che economico, tutto ciò
grazie al fatto che godono di un primato militare e tecnologico.
Ciò che spinge all’imperialismo: ragioni economiche, cioè bisogno di materie
prime e di mercato (le colonie servono come sfogo delle merci invendute), politica
di potenza, cioè la volontà di essere più potenti degli altri, sovrappopolamento,
si sentivano legittimati a controllare questi territori perché erano di razza e di
cultura superiore, e quindi dovevano aiutarli (motivi solo di facciata)
Lezione 3