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L’Italia di Giolitti

Periodo grandi trasformazioni

fu messo in atto un

Nel 1887 alla guida sistema di commercio

del Paese c’è

Francesco Crispi

Adotta il suo

Rafforza il potere esecutivo “pugno di ferro”

Organizza Sciolse partiti e

interventi per fermare associazioni pericolosi

delle manifestazioni per la sua politica

Nel 1900

Viene assassinato Umberto I

Sale al potere Vittorio Emanuele III

Si appoggia ai progressisti

Il presidente del consiglio fu Giolitti

Ebbe l’intuizione

Si manteneva neutro, di coinvolgere

Andava infatti in operai e contadini

favore sia degli operai che

degli imprenditori
Giolitti prova a coinvolgere

anche Filippo Turati

esponente del partito socialista

ma fallì, però negli anni

successivi i socialisti appoggiarono

alcune proposte del partito giolittiano partito che difendeva i

diritti dei lavoratori

All’inizi del 900 i cattolici si trovavano

in una situazione di sospensione

dovuta al NON EXPEDIT istituito

da papa Pio IX

che vietava ai cattolici

Papa Pio X lo sospende Italiani di partecipare alle

In alcuni collegi elettorali Elezioni Politiche

per permettere ai cattolici di appoggiare

I liberali moderati perché c’era il rischio Il governo giolittiano

Della vittoria per la sinistra estrema attuò in questo

Periodo delle riforme:

Si poteva lavorare massimo 10 ore

al giorno con un giorno di riposo obbligatorio

e il congedo di maternità, l’età minima per lavorare

era di 12 anni, fu migliorata l’assistenza infortunistica

e pensionistica e ci fu la diffusione delle “CAMERE DEL LAVORO”

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