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Di
questa epoca molto importante la costruzione della torre Eiffel, simbolo del progresso in Francia.
Inizia la seconda rivoluzione industriale con la scoperta dell’energia elettrica e del petrolio. Ci furono
scoperte in ambito medico, fisico e scientifico, viene inventato il motore a scoppio. Cresce l’industria, viene
utilizzato il Taylorismo, implementata poi da Henry Ford.
Nasce il concetto di massa: consumo di massa, morte di massa, produzione di massa, società di massa.
Giovanni Giolitti diventa primo ministro nel 1892. Giolitti come prima cosa garantisce il libero svolgimento
della lotta sindacale (scioperi), sul piano legislativo abolisce ogni restrizione sulla libertà di organizzazione e
prende una serie di provvedimenti a favore dei lavoratori. Giolitti inoltre estende il voto a tutti i cittadini
maschi, che però dovevano aver compiuto 30 e svolto servizio militare. Per la grande migrazione che
affliggeva il sud Italia, Giolitti opta per degli interventi locali, scelta che non cambio niente.
Giolitti per tenta una spedizione militare per la conquista della Libia per incanalare il malcontento e la
tensione accumulata nel tempo. La Libia era territorio ottomano, la guerra dura 1 anno e finisce vittoriosa
con la pace di Losanna. Questa guerra soddisfa la destra parlamentale, i nazionalisti e molti giovani
intellettuali, ma non soddisfa piccoli gruppi ristretti della sinistra ed il partito socialista. A spingere Giolitti a
fare la guerra sono stati soprattutto i nazionalisti, punti di riferimento Enrico Corradini e Gabriele
d’Annunzio
Verso gli ultimi anni dell’età giolittiana le posizioni più estremiste dei socialisti si rafforzano e nel 1912 al
congresso di Reggio Emilia inizia lo scontro tra il riformista Leonida Bissolati e l’estremista Benito Mussolini.
Vince Mussolini con una linea politica sull’azione diretta e sciopero generale.
Non Expedit: Emanata da Padre Pio IX, partecipazione dei cattolici alla politica non è opportuna
Pur essendoci il non expedit i cattolici cominciano a votare grazie alle iniziative in aiuto delle classi meno
agiate da parte dell’Opera dei Congressi. In seguito Giuseppe Toniolo, insieme a Leone XIII rilascia il Rerum
Novarum, che critica il capitalismo ed il socialismo incoraggiando i cattolici nell’aiuto della società operaia.
Il progetto di Giolitti era quello di unificazione inserendo le masse nello stato usando l’industrializzazione. Il
progetto crolla perche le forze politiche del tempo erano fuori dai suoi schemi. I cattolici non erano felici
dell’alleanza parlamentare con i socialisti, ed i nazionalisti dopo la guerra per la Libia erano assetati di
guerra.
Nel 1913 molti aderiscono al patto Gentiloni di Vincenzo Ottorini Gentiloni. Gentiloni riesce ad avere il
favore della chiesa offrendo una frenata dell’ascesa dei socialisti e posizione della chiesa come materia
scolastica e di diritti civili. 1914 arrivano le dimissioni a Giolitti