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14. L’Italia prima si indigna, poi si adegua; la posizione del duce si rafforza.
Vista la situazione i deputati dei partiti dell’opposizione, socialisti, comunisti e popolari, si limitarono
ad abbandonare il Parlamento e non presero nessuna iniziativa concreta. Questo gesto fu chiamato
“secessione dell’Aventino”. I borghesi benpensanti erano sicuri che il re avrebbe agito contro
Mussolini, ma anche questa volta Vittorio Emanuele III non fece nulla. Senza l’opposizione il
Parlamento non poteva funzionare quindi cessò di riunirsi e il palazzo di Montecitorio fu chiuso.
Dopo alcune settimane Mussolini capì che la chiusura delle Camere era un’occasione a lui favorevole.
Rivendicò la responsabilità del delitto Matteotti. Annullò i poteri che il Parlamento aveva ottenuto
dallo Statuto albertino. La sinistra e i partiti democratici avevano fallito.
17. Con i Patti lateranensi finisce l’ostilità della Chiesa verso lo Stato
Nel 1929 Mussolini riuscì a far conciliare lo Stato con la Chiesa di Roma grazie ai Patti Lateranensi,
noti anche come Concordato. Mussolini rinuncia alla parità di tutte le religioni e il cattolicesimo
viene promosso a religione di Stato. Grazie a questo Concordato Mussolini riesce ad ottenere il
consenso dei cattolici.