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Dallo squadrismo al

delitto Matteotti
Il movimento fascista si presenta come l’unica forza in grado di arginare la deriva rivoluzionaria
comunista in Italia.
Nelle elezioni del 1919 i fascisti ottennero solo 5000 voti e nessun seggio, all’inizio si trattò quindi
di un movimento marginale, ma diversi fattori contribuirono al suo successo:
il fascismo si presentò al ceto produttivo come l’unica forza in grado di riportare l’ordine e
sconfiggere i socialisti e i sindacati
impiego della violenza, spesso con l’appoggio delle istituzioni
fragilità delle istituzioni liberali che pensarono di poter utilizzare il fascismo per arginare il
socialismo
le divisioni del movimento socialista e dei popolari.

in un primo momento Mussolini operò al di fuori del Parlamento → squadre d’azione fascista
organizzazioni paramilitari, guidate dai ras, ufficiali dell’esercito che si spostano da un paese
all’altro
I sindacalisti e i contadini impegnati attivamente nelle rivendicazioni vengono picchiati, mutilati,
umiliati.

sono i proprietari terrieri ad utilizzare per primi le squadre fasciste, per far cessare o anche
solo prevenire gli scioperi

Due aggressioni contro i nemici della nazione (1920)


• 13 luglio 1920: L’attacco all’Hotel Balkan di Trieste, contro le minoranze slave
• 21 novembre 1920: L’attacco al municipio di Bologna per impedire l’insediamento della nuova
giunta rossa (i socialisti, colti di sorpresa, aprono il fuoco e causano una decina di morti e un
centinaio di feriti)

Lo squadrismo fascista
Le squadre d’azione fasciste erano costituite soprattutto da giovani reduci appartenenti alla
piccola e media borghesia.
Lo squadrismo fascista fu finanziato dagli agrari, appoggiato dalla borghesia e poteva agire
con la copertura delle forze dell’ordine e dell’esercito.
Le forze liberali, pur non condividendo i metodi fascisti, pensarono di poter utilizzare la sua
violenza per sconfiggere la protesta delle classi lavoratrici.

nascita partito nazionale fascista


Mussolini stipulò il 3 agosto 1921 il patto di pacificazione con PSI e CGL. Firmando quel documento
Mussolini impegnava il movimento fascista a cessare le azioni squadristiche. Tuttavia i capi delle
principali squadre d’azione sconfessarono l’accordo, negando che Mussolini avesse l’autorità per
stipularlo.

Nell’estate del 1921 Mussolini era primo tra pari mentre le vere guide del movimento fascista
erano Italo Balbo, Dino grandi e Farinacci. Messo alle strette da queste figure, Mussolini arrivò
ad ammettere la propria sconfitta e a rassegnare le proprie dimissioni che, tuttavia furono
respinte perché egli era pur sempre l’unica figura veramente nota a live'llo nazionale.

Conquista del potere


Giolitti in occasione delle elezioni politiche anticipate che si tennero a maggio

V
mum
1921 formò il cosiddetto blocco nazionale → lista di liberali e nazionalisti
in cui inserì anche esponenti fascisti . Giolitti si proponeva di unire in unico
raggruppamento tutte le forze conservatrici del Paese in modo da
sbarrar la strada a popolari e socialisti. Ma allo stesso tempo sperava

2u
di addomesticare la violenza del movimento fascista.

Il blocco nazionale ottenne un maggioranza esigua, i socialisti e


popolari ottennero buoni risultati e fascisti entrarono in
parlamento con 35 seggi. Giolitti diede le dimissioni → subentra
BONOMI e poco dopo FACTA.

Maggio/settembre del 22 vi fu una seconda ondata di terrorismo


fascista → violenza fascista arriva a livelli insopportabili.

1 agosto 22 venne proclamato dall'alleanza del lavoro uno sciopero legalitario nazionale → chiede
ripristino legalità e fine violenze fasciste. Vi furono scontri tra fascisti e manifestanti. I
fascisti impedirono l’interruzione dei servizi conquistando così la fiducia della classe
imprenditoriale e borghese.

marcia su roma
Grazie a numerose complicità istituzionali, le squadre fasciste, provenienti da tutto il Paese,
cominciano l’avvicinamento alla capitale, occupando città, mentre Mussolini attende a Milano
pronto a fuggire in caso di fallimento.
Il Re, di fronte al rischio di una guerra civile, rifiuta di firmare lo stato d’assedio proposto dal
dimissionario Facta. L’esercito non riceve l’ordine di intervenire.
Il 29 ottobre Mussolini è incaricato di formare il nuovo governo.

Stato d’assedio
provvedimento eccezionale, con il quale vengono temporaneamente sospese alcune leggi che
garantiscono la libertà del cittadino o, in alcuni casi, la Costituzione stessa, con trasferimento
dei poteri civili all’autorità militare.

Ragioni scelta del re


la situazione generale di quegli anni, rimasta irrisolta coi metodi dello Stato liberale, quindi la
forza sembrava l'unica soluzione possibile
l'ingenuità dei politici che sottovalutarono il fascismo
evitare spargimento di sangue, favorendo così il passaggio alla dittatura

primo governo mussolini


Mussolini → presidente del Consiglio

Parlamento appoggia Mussolini nella speranza di ristabilire la pace sociale

tuttavia il 16 novembre 1922 → Discorso tenuto in occasione della presentazione ufficiale del
governo a Montecitorio:
inutilità del Parlamento→ aula sorda e grigia
Accampamento per le camicie nere → bivacco di manipoli
Apertura finale verso la classe dirigente liberale e aiuto per salvare la Nazione boccheggiante
Division'i interne al fas'cismo
?
Intransigenti: guidati da Roberto Farinacci in attesa di una rivoluzione armata fascista
Moderati guidati da Giuseppe Bottai e dal gruppo ruotante intorno alla rivista «Critica fascista»,
contraria alla violenza squadrista.
Primi passi verso la fascistizzazione dello Stato

Dicembre 1922 → gran consiglio del fascismo


Riunisce i ministri fascisti, la direzione del partito, il direttore generale della Pubblica sicurezza
Indica le linee guida della politica del Paese sostituendosi di fatto al Parlame

gennaio 1923 → per controllare violenza e dare una veste ufficiale allo squadrismo le squadre
fasciste vengono inquadrate nella milizia volontaria per la sicurezza nazionale → esercito
parallelo che non giura fedeltà al re, ma risponde solo agli ordini del capo del governo

Fine 1923→Creazione della polizia di partito col fine di sorvegliare ed intimidire gli oppositori =
ceka fascista

per ottenere il consenso degli imprenditori e dei ceti produttivi, abolisce i provvedimenti
giolittiani

novembre 1923→legge Acerbo=la lista che avesse ottenuto la almeno il 25% dei voti avrebbe avuto
assegnati i 2/3 dei seggi, le liste sconfitte si sarebbero divise in modo proporzionale i seggi
rimanenti. In questo modo si premia la maggioranza e si frammenta l’opposizione.

elezioni aprile 1924


Partito fascista →presenta una lista governativa nazionale, detto il LISTONE=fascisti, esponenti
del partito liberale, del partito popolare. Giolitti, fautore dei blocchi nazionali nel 1921, preferisce
stavolta presentare una lista indipendente.

opposizioni → si presentano frammentate

listone ottiene circa il 65% dei voti

anche se vi furono violenze, il risultato dimostra l’ampio consenso, buona parte dell’Italia vedeva il
fascismo come la forza politica in grado di garantire stabilità politica e ordine sociale
base di consenso

DELIT TO MAT TEOT TI


In un discorso alla Camera aveva Giacomo Matteotti denunciato il clima di violenza instaurato dal
fascismo prima e durante il voto e ne contestò l’esito.

10 giugno 1924 Matteotti viene rapito e ucciso

secessione dell’Aventino i parlamentari delle opposizioni reagiscono decidendo di non partecipare


più ai lavori della Camera fino a quando non fosse stata ripristinata la legalità.

si appellano al re nella speranza di uno scioglimento della camera e di nuove elezioni

Vittorio Emanuele III non aveva nessuna intenzione di indire nuove elezioni per paura che, in un
clima di legalità e dopo il fatto Matteotti, potessero vincere le sinistre.
3 gennaio 1925→Mussolini in un discorso alla Camera si assume la responsabilità del delitto
Matteotti, giustificando le azioni squadriste

il discorso segna l’inizio del regime fascista

Nei giorni seguenti ogni opposizione viene repressa e si instaura una dittatura.

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