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Usa anni venti e trenta

Gli Usa negli anni Venti


Dopo la prima guerra mondiale, gli USA erano il paese più ricco e con l’economia più avanzata:
crediti concessi alle nazioni in conflitto;
crescita della produzione di acciaio, energia elettrica e petrolio;
crescita dei beni di consumo durevoli

Perché si parla di anni ruggenti ?


Perché il periodo compreso tra il 1918 e il 1929 fu un periodo allegro vissuto come una festa
perenne, in cui:
nasce il mito di Hollywood, capitale del cinema;
le città si popolano di grattacieli;
a livello sociale e culturale si diffonde l’American way of life
si dà il voto alle donne (1920);
si registra un formidabile boom economico

Le “ombre” degli anni ruggenti


Nel 1921 si approva il Johnson Act, una legge che limita l’immigrazione dall’Europa latina- orientale e
dal Giappone, per motivazioni politiche ed economiche: si pensava che i migranti portassero
criminalità, rivoluzioni e contaminassero la razza; è una forma di xenofobia che si affianca alla
paura dei socialisti. La paura dei comunisti e degli anarchici trova espressione nella condanna a
morte degli italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti per un omicidio che non avevano
commesso durante una rapina.

Rinasce il Ku-Klux Klan che compie azioni violente contro i neri, i cattolici, gli ebrei, i socialisti, i non
WASP;

il Congresso approva il Volstead Act con cui si diffonde il proibizionismo, cioè il divieto di produrre,
vendere e distribuire bevande alcoliche teso a combattere l’alcolismo, ma che di fatto aumentò il
potere della mafia americana.

la crisi
crisi di sovrapproduzione saturazione mercato
crisi settore agricolo → 1914-19 Incremento della produzione per
mercato interno
fornitura derrate alimentari per gli Stati d’Europa in guerra

1920-28 ripresa della produzione agricola europea → ribasso dei prezzi dei prodotti alimentari

Investimenti di capitale per


meccanizzazione
estensione delle colture

indebitamento → esposizione con le banche


crisi del settore
riduzione consumi
fallimento piccole banche
24 ottobre 1929, giovedì nero → crolla Borsa di Wall Street

percezione che lo sviluppo economico sarebbe stato permanente


Corsa all’acquisto di azioni investendo : - risparmi - denaro preso a prestito dalle banche
aumento nominale delle azioni, dato dalle compravendite in Borsa, che non corrisponde più al
valore reale
Improvvisamente il valore dei titoli subì un calo rapidissimo, pari quasi al 50%
Borsa crolla → si vendono azioni a prezzi ribassati iniziando una spirale di caduta dell’economia
che durò 4 anni.

reazione degli Stati → contrazione della produzione, ma non abbassamento dei prezzi
peso della crisi cade sulle classi dei lavoratori a reddito fisso e sulle medie e piccole imprese, che
dipendono da domanda e offerta

Paesi più colpiti


Gran Bretagna, la cui economia si basava sul commercio internazionale
Germania, che dipendeva dagli aiuti americani

Il Presidente repubblicano, Hoover, non fu in grado di contenere la crisi in quanto legato al


liberismo economico e poiché fece affidamento solo sul volontarismo del mondo imprenditoriale:
aumentarono così le baraccopoli, chiamate, in segno di disprezzo, hooverville.

Hoover venne sconfitto alle elezioni del 1932 dal candidato democratico Franklin Delano Roosevelt.
Roosevelt, offrì una risposta democratica alla crisi: il New Deal.

Sostegno domanda e occupazione. ad esempio la realizzazione di grandi opere pubbliche: strade,


ponti, scuole
Controllo dell’attività economica di banche ed imprese private
Fine della convertibilità del dollaro in oro

New deal
Vengono introdotte misure legali per controllare il sistema bancario e le altre istituzioni
finanziarie tramite la Banca federale.

I contadini ricevono sussidi dal governo per ridurre la loro produzione, al fine di risollevare i
prezzi dei prodotti agricoli (le eccedenze vengono acquistate dallo Stato e distribuite ai
bisognosi).

Legge per il risanamento industriale nazionale: introduce misure per limitare la concorrenza tra
le imprese e garantisce un minimo salario ai lavoratori.

Wagner act → Riconosce i diritti sindacali, compreso quello di sciopero, ma proibisce la


costituzione di sindacati “gialli”, cioè finanziati dagli imprenditori.

Social security act→Introduce le indennità di disoccupazione, malattia, pensioni per la vecchiaia.

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