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IL DOPOGUERRA IN EUROPA E NEI DOMINI COLONIALI

1.GLI EFFETTI DELLA GUERRA MONDIALE IN EUROPA


La prima guerra mondiale provocó gravi danni economici,sociali e politici a tutta Europa, che
perse la sua centralità, spostando così il nuovo potere nelle mani degli Stati Uniti.

● conseguenze politiche del conflitto: 1. Regno Unito e Francia si aprirono alla


democrazia per contenere le tensioni sociali 2. Italia e Germania diventano dittature, per
ripristinare l’ordine, a scapito però della democrazia e dei diritti civili.
● crisi economica paesi europei: 1. Si creano debiti nei confronti degli Stati Uniti che
hanno contribuito alle enormi spese della guerra 2. Inflazione dovuta per il sostenimento
delle spese militari e l’eccessiva circolazione della cartamoneta 3. Protezionismo
doganale per contrastare la contrazione del commercio internazionale 4.
Disoccupazione a causa della lentezza della ripresa industriale
● crescita di Usa e Giappone: Stati Uniti e Giappone approfittano di questo
“decadimento” europeo per instaurare il proprio dominio commerciale in Sud Africa e
Asia.
● conseguenze sociali: la classe più colpita dalle misure adottate dal governo post
guerra fu la classe media(aumento tasse e taglio delle spese pubbliche).I cittadini
decisero così di lottare per riavere i propri diritti scendendo in piazza e manifestando. Il
punto di maggior tensione però lo troviamo tra il 1919 e 1920, chiamato il biennio rosso,
per le rivolte operaie che si estesero in tutta Europa con scioperi,occupazioni… che
alimentarono le paure di chi temeva il contagio bolscevico. Solo in uno stato il biennio
rosso portò al bolscevismo: in Ungheria. A guidare la rivoluzione fu un comunista (kun).
L’esperimento comunista però durò solo 4 mesi perché venne rapidamente travolto dal
ritorno dei nazionalisti, sostenuti da Francia e Regno Unito. Unico effetto positivo della
guerra fu l’emancipazione della donna, che ottenne il voto in diversi paesi come
Finlandia,Regno Unito, Germania e Olanda.

2. L’INSTABILITÀ DEI RAPPORTI INTERNAZIONALI


La sistemazione territoriale sancita a Parigi post guerra non poteva accontentare tutte le parti
infatti emersero subito poco tempo dopo aspre contese geopolitiche.

● il caso italiano: il 12 settembre del 1919 un gruppo di 9000 volontari guidati da Gabriele
d’Annunzio occuparono la città di Fiume per rivendicare la “vittoria mutilata” dell’Italia. La
questione venne risolta con il trattato di Rapallo del 1920 tra Italia e regno dei serbi:
l’accordo prevedeva lo status di città libera per Fiume e il riconoscimento della sovranità
italiana su l'Istria,Zara e Montenevoso. Nel 1924 con il patto di Roma si concluse la
contesa: il regno dei serbi cedette all’Italia Zara e Fiume, ma tendendo il controllo della
Dalmazia.
● il caso polacco: la Polonia approfittó della guerra civile in Russia(post guerra) per
espandersi ulteriormente. La guerra russo-polacca si concluse con il trattato di Riga
(1921) che spostava il confine orientale della Polonia a circa 250km. Di conseguenza il
nuovo stato polacco iniziò a soffrire di tensioni etniche tra le minoranze interne.
● il caso turco: anche la Turchia si oppose ai trattati di pace. Mustard Kemal(generale
nazionalista)si oppose al trattato di Sevres volendo riconquistare la parte dei vecchi
possedimenti turchi. Il 1 novembre 1922 Kemal firmó il trattato di Losanna che comportò:
1. Abolizione dei privilegi economici delle potenze 2. Controllo turco sugli stretti del
Bosforo e dei Dardanelli 3. Trasferimento forzato della popolazione turca e dei greci.
Kemal nel 1923 proclamó la repubblica e diede al paese un nuovo ordinamento
costituzionale laico. Kemal occidentalizzò la società turca, introducendo il suffragio
universale e sostenendo l’emancipazione femminile.
● la debolezza della società delle nazioni: efficacia limitata perché: 1. Mancanza forze
armate 2. Esclusione della Russia e Germania 3. Decisione del Congresso degli Stati
Uniti di non entrare a far parte della società. Svanisce così l’illusione della società delle
nazioni di diventare il centro di un nuovo ordine mondiale.

3. IL DOPOGUERRA NEL REGNO UNITO E IN FRANCIA


Regno Unito e Francia nonostante fossero vincitrici dovettero fronteggiare una grave crisi
economica.

● crisi economica del Regno Unito: diversi fattori portarono ad una crisi economica: 1.
Concorrenza con gli USA 2. Riduzione della domanda dei prodotti manifatturieri 3.
Riduzione degli scambi provocati dai movimenti nazionalisti delle colonie che
boicottavano l’acquisto di merci britanniche.
● conseguenze sociali del Regno Unito: la crisi economica causò una grande livello di
disoccupazione a causa di grossi scioperi generali (ricordiamo quello del 1926) col quale
i miniatori chiedevano la nazionalizzazione delle miniere e salari più alti, il contrario di ciò
che volevano i padroni. La situazione rimase così per tutti gli anni venti , fino alla
congiura mondiale favorevole.
● politica estera Regno Unito: in politica estera il Regno Unito dovette affrontare le
richieste di indipendenza dei dominos che avevano aiutato le truppe inglesi durante la
guerra e che ora, volevano un riconoscimento. Il Regno Unito dovette ammettere nel
Commonwealth le ex colonie nel 1931
● politica interna Regno Unito: durante la 1 guerra mondiale i separatisti irlandesi,
approfittando dell'impegno britannico in guerra, riprese la lotta armata con l’insurrezione
di Pasqua nel 1916. Tale scelta favorì la repressione inglese ma si concluse con un
bagno di sangue. Questa rivoluzione autonomista arrivò a paralizzare l’amministrazione
britannica e a fine 1921 si aprì la negoziazione di un trattato anglo-irlandese. L’accordo
firmato nel 1922 sancì la nascita dello stato libero d’Irlanda che acquisì lo stato di
dominion. L’Irlanda del nord rimase invece del Regno Unito.
● conseguenze politiche della crisi in Francia: la politica interna francese fu
caratterizzato dalla nascita del partito comunista nel 1920. Nel 1924 la sinistra vince le
elezioni, ma il governo cade dopo un anno e subentra il conservatore Poincaré

4. LA REPUBBLICA DI WEIMAR IN GERMANIA


La Germania fu il paese europeo che visse il dopoguerra più travagliato, tra forti contrasti
politici, una forte debolezza istituzionale e il timore di una diffusione della rivoluzione bolscevica.
● cause: nascita dei consigli di fabbrica: i primi anni videro l’affermazione dell’estrema
sinistra tedesca e la formazione di consigli di operai e soldati sul modello dei soviet
russi,guidati dalla lega di Spartaco. Nacque inoltre, il 1919, il partito comunista di
Germania che alimentó i timori di una rivolta bolscevica.
● il contesto: gli scontri e la debolezza del governo: ci fu uno scontro tra il
governo,affiancato da formazioni paramilitari di destra e gli Spartachisti e comunisti che
tentarono un’insurrezione. Alle elezioni del 1919 vinse il partito social democratico che fu
il primo di tanti governi instabili.
● conseguenze: la costituzione di Weimar: nel 1919 fu emanata la costituzione della
repubblica di Weimar. Essa attribuiva un ruolo fondamentale democratico al parlamento,
presieduto dal cancelliere.Repubblica di Weimar presto fu indebolita dalle forti tensioni
sociali che la attraversano. Il malcontento popolare per le clausole di Versailles si
trasformò in rancore nei confronti dei vincitori della guerra e del governo che aveva
sottoscritto l'accordo. La destra alimentò questo clima, accusando per anni l'esecutivo di
aver venduto il Paese ai suoi nemici.L'opposizione alla repubblica e alla democrazia
veniva sia da forze di destra, che volevano il ritorno all'autoritarismo monarchico; sia
dalla sinistra comunista, che aspirava alla rivoluzione e alla dittatura del proletariato. Nel
marzo del 1920, la destra marciò su Berlino per attuare un colpo di Stato e la Repubblica
fu salvata solo da un massiccio sciopero generale promosso dalle organizzazioni
operaie. Subito dopo, nuovi tentativi insurrezionali dei comunisti a Monaco, Berlino e
nella zona della Ruhr fallirono per l'intervento dell'esercito. Scontri di piazza e assassini
politici continuarono poi almeno fino al 1922.
● cause del malcontento: l’inflazione: in Germania si verificò una terribile inflazione a
cause dei debiti di guerra e delle spese dovute alle riparazione
● gli eventi: l’occupazione francese della Ruhr: il governo francese per ritorsione
contro il mancato pagamento dei debiti occupò la regione metallifera della Ruhr che
provocò l’assenza di carbone nell’industria tedesca.
● conseguenze: il crollo del marco: i prezzi dei beni aumentano, la moneta perde di
valore, la disoccupazione cresce, le aziende fallirono e i risparmi andarono in fumo.
● i protagonisti: stresemann e il piano di Dawes: con l’elezione del cancelliere
stresemann e l'attuazione del piano dawes (economista americano) nel 1923 iniziò una
fase di ripresa economica per la Germania. Il piano prevedeva una rateizzazione dei
debiti e grossi prestiti degli usa che stimoló l’economia. Fu inoltre introdotta una nuova
politica monetaria.A fine decennio l’industria tedesca tornò ai livelli pre guerra.
● nascita del nazismo: nonostante i risultati in politica estera,riappacificazione con la
Francia e gli accordi con gli Stati Uniti,la situazione interna continua ad essere
turbolenta. Vi furono tentativi insurrezionali sia dalla parte dell’estrema sinistra che dalla
parte di destra. Nel 1923 si svolse un tentativo di colpo di stato che ebbe come
protagonista per la prima volta Adolf Hitler.
● obiettivi partito nazionalsocialista: il partito di Adolf Hitler puntava la formazione di
una grande Germania e sosteneva la discriminazione di ebrei e immigrati attraverso la
formazione di un forte potere centrale.Adolf Hitler dopo il Putsch di monaco fino in
carcere per un anno dove elaborò il Main Kempf.
5. I PRIMI CEDIMENTI DEGLI IMPERI COLONIALI
Negli anni 20, gli imperi coloniali iniziarono a sgretolarsi. In Asia e Africa cominciarono a
svilupparsi movimenti indipendentisti che lottavano contro i dominatori imperialisti.

● cause della crisi degli imperi coloniali: 1. Difficoltà finanziarie nel sostenere i costi Per
controllare le popolazioni delle colonie 2. Il principio di autodeterminazione. Grazie a
delle rivolte interne Cina e Vietnam proclamarono la loro indipendenza.
● caso India: nel 1919 inizia la rivoluzione grazie alla disobbedienza civile e alla protesta
non violenta guidata da Gandhi.
● caso Palestina: controllo inglese sulla Palestina diede origine a una delle questioni di
politica internazionale più spinose dell'intero Novecento, ancora oggi dolorosamente non
risolta: lo scontro tra ebrei e arabi.Esso trasse origine dalla cosiddetta Dichiarazione
Balfour del 2 novembre 1917: un documento con il quale il ministro inglese Arthur J.
Balfour (1848-1930) rese noto che il suo governo acconsentiva alle richieste di creare in
Palestina un centro di insediamento per gli ebrei. La richiesta proveniva dai membri del
movimento sionista, che si proponeva di raccogliere gli ebrei dispersi e discriminati per
ricondurli a Sion, cioè a Gerusalemme, la «Terra promessa».A partire dalla
Dichiarazione Balfour, il sionismo incontrò il favore del governo inglese: nel 1918, i
sionisti costituirono un proprio organo di autogoverno, l'Agenzia ebraica, specialmente
dedicata all'emigrazione degli ebrei in Palestina.

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