La fine della Prima guerra mondiale inaugura un periodo di
finta calma (1919-1925).
Le difficoltà di riconversione dell'economia bellica, la forte
inflazione e la disoccupazione generano una fase di stagnazione. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / ECONOMIA E SOCIETÀ
Il Regno Unito ripristina il Gold exchange standard, il
principio della corrispondenza tra il denaro circolante e le riserve in oro della Banca centrale, per far fronte all'inflazione. La Germania, al contrario, reagisce alla pesante situazione postbellica stampando grandi quantità di moneta.
L'economia europea nel suo complesso aumenta la propria
dipendenza dagli Stati Uniti. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / ECONOMIA E SOCIETÀ
Sul piano sociale la recessione provoca tensioni e il
ritorno di migliaia di reduci, spesso spaesati e frustrati, alimenta il crescente successo dei movimenti nazionalisti e antiliberali. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO
IL BIENNIO ROSSO
Le difficoltà economiche favoriscono la crescita di
movimenti radicali che vedono nella Rivoluzione russa un modello da esportare.
Tra 1918 e 1920 un'ondata di scioperi e insurrezioni
popolari si verifica in tutta Europa: per il suo riferimento all'esperienza bolscevica prende il nome di "biennio rosso". IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IL BIENNIO ROSSO
In Germania l'organizzazione comunista Lega di
Spartaco chiede la fine del governo socialdemocratico con accese manifestazioni di protesta.
I moti spartachisti vengono
repressi nel sangue con l'aiuto di squadre paramilitari di estrema destra, i cosiddetti "Corpi franchi". IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IL BIENNIO ROSSO
In Ungheria un'insurrezione popolare dà vita alla
Repubblica sovietica ungherese, appoggiata dai bolscevichi russi, che ha però vita breve: nel paese viene instaurato un regime autoritario di destra, guidato da Horthy.
Una svolta analoga ha luogo in Austria, dove le divisioni
della sinistra facilitano l'istituzione della dittatura di destra di Dollfus. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO
IN GERMANIA
All'inizio del 1919, in contemporanea con i moti spartachisti,
le elezioni tedesche vedono la vittoria dei socialdemocratici, che si alleano con i cattolici di centro e con i democratici.
In agosto viene varata una nuova Costituzione a Weimar: il
testo rappresenta un modello liberale per l'intera Europa. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN GERMANIA
La Repubblica di Weimar è una democrazia
parlamentare, molto avanzata riguardo a diritti e libertà individuali ma molto fragile a causa delle difficoltà economiche del paese, strumentalizzate sempre più dai nazionalisti. Stato federale; diritti del lavoro;
importanza del Parlamento; diritto all'istruzione;
uguaglianza; assistenza sociale.
IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN GERMANIA
L'estrema destra, sostenuta dagli ambienti militari e
dall'aristocrazia terriera, contesta aspramente il trattato di Versailles e le dure condizioni imposte alla Germania.
Tra i gruppi nazionalisti emerge il Partito
nazionalsocialista tedesco dei lavoratori di Adolf Hitler, creato nel 1921 e affiancato da squadre paramilitari al suo servizio, le SA. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN GERMANIA
Tra 1920 e 1923 guidano il paese delle
coalizioni di centro, che devono affrontare una clamorosa inflazione, i debiti impossibili da pagare e la conseguente occupazione della Ruhr da parte di Francia e Belgio (1923-25), in un clima sempre più surriscaldato. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN GERMANIA
Nel novembre 1923, dopo un tentato colpo di Stato a
Monaco, il Partito nazionalsocialista viene messo fuori legge e Hitler condannato al carcere; trasforma però il processo in un'occasione di propaganda, diventando molto conosciuto. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN GERMANIA
Tra 1923 e 1929 la Repubblica di Weimar conosce un
periodo di relativa stabilità: il ritiro delle forze straniere dalla Ruhr consente la ripresa dell'industria; i rapporti internazionali si distendono e la cultura riprende vivacità. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO
IN INGHILTERRA E IN FRANCIA
Le istituzioni liberaldemocratiche del Regno Unito restano
stabili nonostante l'inflazione, le tensioni sociali e la crescente dipendenza economica dagli Stati Uniti.
A dare i maggiori problemi alla corona è l'esplosione
dell'antica questione irlandese. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN INGHILTERRA E IN FRANCIA
Nel 1919 gli indipendentisti cattolici e repubblicani irlandesi,
guidati da Micheal Collins e dalle armi dell'IRA, danno vita a una guerra civile contro gli unionisti protestanti.
Nel 1921 il governo inglese
riconosce lo Stato libero d'Irlanda; le sei contee del Nord (Ulster) restano invece nel Regno Unito. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN INGHILTERRA E IN FRANCIA
La Francia, governata dal centro-destra fino al 1924,
percepisce meno la crisi: difende strenuamente le condizioni di Versailles e non esita a invadere la Ruhr per ottenere il pagamento dei danni di guerra.
Dopo una parentesi di sinistra, tra 1926 e 1929 un governo
di unità nazionale garantisce la graduale ripresa economica. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO
IN MEDIO ORIENTE
L'Impero ottomano si dissolve dopo la
guerra, lasciando il posto alla Repubblica di Turchia guidata dal generale Mustafa Kemal, poi chiamato Atatürk, che avvia un programma di occidentalizzazione di stampo nazionalista. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN MEDIO ORIENTE
Sulla base di un accordo segreto stipulato durante la
Prima guerra mondiale, Francia e Regno Unito si spartiscono i territori del Medio Oriente, dove all'inizio del secolo sono stati scoperti ingenti giacimenti di petrolio. IL DIFFICILE DOPOGUERRA EUROPEO / IN MEDIO ORIENTE
Il Regno Unito promette segretamente alla Federazione
sionista di sostenere la costituzione di uno Stato ebraico in Palestina. L'immigrazione ebraica aumenta, e con essa gli scontri con le popolazioni arabe presenti nella zona.
Le potenze occidentali, insomma, determinano il futuro delle
regioni mediorientali secondo i propri interessi, rendendole instabili e soggette a conflitti interni.