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AMBIZIONI IMPERIALISTE E ALLEANZE INTERNAZIONALI

IMPERIALISMO
Il termine imperialismo sottolinea l’aspirazione delle classi dirigenti dell’epoca di non limitare l’aumento
territioriale delle colonie all’aspetto commerciale, ma insediarsi in esse e dominare anche a livello politico
e militare. L’imperialismo è favorito dalla seconda rivoluzione industriale, grazie all’aumento delle
tecnologie e della disponibilità economica. I motivi dell’imperialismo sono le mire espansionistiche,
l’acquisizione di materie prime, i vantaggi militari e strategici, diffusione della civiltà, l’aumento del
prestigio dello Stato e la scoperta di nuovi territori geografici.

GUERRA ANGLO-BOERA NELL’AFRICA DEL SUD


La causa originaria della guerra va trovata nei disegni di espansione coltivati dal Primo Ministro della
Colonia britannica del Capo (cioè Sudafrica), che è Cecil Rhodes, direttore della compagnia diamantifera
De Beers. Nel 1895 i britannici occuparono la Rhodesia, un territorio che si trova a Nord di due stati
indipendenti controllati dai Boeri, popolazione di origine olandese. Rhodes vorrebbe inglobare gli stati
Boeri in un unico territorio, ma la sua spedizione fallisce e Rhodes si dimette.
La guerra per la conquista dei territori boeri dura dal 1899 al 1902 ed è cruenta, con distruzioni, molte
esecuzioni sommarie e la costruzione dei primi campi di concentramento della storia. I risultati sono la
costituzione dell’Unione Sudafricana che nel 1910 diventa dominion britannico, cioè un territorio dotato di
ampie autonomie dal governo di Londra. Altre nazioni acquisiscono lo status di dominion come il Canada
nel 1867, l’Australia nel 1901 e con l’Unione Sudafricana si forma la Federazione imperiale britannica.

LA GERMANIA DI GUGLIELMO II
Tra il 1888 e il 1918 regna Guglielmo II, che costringe Bismarck alle dimissioni. Nel 1890 adotta il Neuer
Kurs: abbandono delle leggi antisocialiste, potenziamento del sistema assistenziale e politica di riarmo.
Nel 1891 Il Partito socialdemocratico si sviluppa diventando nel 1912 il partito con la maggiore
rappresentanza in Parlamento. Tra il 1890 e il 1914 vi è il potenziamento delle iniziative coloniali in Africa
e Polinesia.

1873 – 1878 TENSIONI IN EUROPA


Nel 1873 vi è la lega dei tre imperatori, ovvero un patto di cooperazione politico-militare tra
Austria-Ungheria, Russia e Germania promosso da Bismarck per garantire l’isolamento della Francia.
Nel 1877 La Russia appoggia le ribellioni degli Stati dei Balcani contro l’Impero Ottomano. Nel 1878
avviene la sconfitta ottomana e la pace di Santo Stefano (3.3.1878) : nasce lo Stato di Bulgaria e si
costituiscono gli Stati indipendenti di Serbia, Montenegro e Romania.

1878 LA CONFERENZA DI BERLINO


Nel Luglio 1878 vi fu la conferenza di Berlino sulla questione dei Balcani. In questa occasione si
riconosce la piena indipendenza della Serbia, del Montenegro e della Romania. Si costituì poi un
Principato autonomo di Bulgaria ridotto rispetto al trattato di Santo Stefano. La Bosnia Erzegovina
diventa invece un protettorato dell’Austria-Ungheria, mentre Cipro passa sotto il Regno Unito.

RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DELLE ALLEANZE


Nel 1879 si sottoscrive il Trattato di Duplice alleanza difensiva tra Austria-Ungheria e Germania, che nel
1882 si trasforma in Triplice alleanza con l’adesione dell’Italia.
Nel 1894 vi fu il Trattato di mutua protezione tra Francia e Russia, che è un patto militare di soccorso
reciproco in caso di attacco da parte di Germania oppure Autria-Ungheria.
Ne 1904 si sviluppa “Intente cordiale” tra Regno Unito e Francia, che diventa nel 1907 Triplice Intesa con
la Russia.

DISFACIMENTO DELL’IMPERO OTTOMANO


Dopo il trattato di Berlino, l’Impero Ottomano continua a subire attacchi con la perdita di vasti territori.
Nel 1881 la Tunisia viene conquistata dai Francesi, mentre nel 1882 l’Egitto viene occupato dalle truppe
britanniche. Nel 1896 vi è la ribellione a Creta che scatena la guerra greco-ottomana del 1897, la quale
si conclude con la conferma dell’autonomia di Creta.
Si sviluppa in questo periodo il gruppo di opposizione dei giovani turchi, formato da studenti che vogliono
sia una laicizzazione integrale delle istituzioni dell’Impero sia la concessione di una Costituzione. Questo
movimento coinvolge anche alcuni reparti dell’esercito che nel 1908 organizzano una ribellione che si
conclude con la concessione della Costituzione da parte del sultano Abdul-Hamid II. Nel 1908 vi fu
l’indebolimento dell’Impero ottomano, che ha come conseguenza la completa indipendenza della
Bulgaria; la riunione di Creta alla Grecia; l’annessione della Bosnia-Erzegovina all’impero
Austro-Ungarico e la guerra libica con l’Italia. Si verificò inoltre la crisi armena: gli Armeni sono una
minoranza religiosa concentrata nell’Anatolia orientale che vorrebbero l’indipendenza. Il sultano
Abdul-Hamid II crea un corpo militare speciale formato da curdi che devono reprimere le rivolte dei
gruppi nazionalisti armeni. I curdi incoraggiano le popolazioni musulmane ad aggredire le popolazioni
armene, pertanto si verificano delle aggressioni cruente nel 1894-96 a Samsun e Trebisonda e nel 1909
ad Adana.

LE GUERRE BALCANICHE
La prima guerra balcanica scoppia nell’autunno del 1912, quando la Bulgaria, la Serbia, il
Montenegro e la Grecia stipulano una alleanza e attaccano l’impero Ottomano con l’obiettivo di spartirsi
la Macedonia e vincono. Nel trattato di pace di Londra si decide l’indipendenza dell’Albania. Seconda
guerra balcanica scoppia invece nell’estate del 1913 quando la Bulgaria, insoddisfatta della spartizione
della Macedonia, attacca Grecia e Serbia. Il Montenegro e la Romania si coalizzano con la Grecia e la
Serbia e vincono la guerra. Negli accordi di Bucarest la Macedonia viene spartita tra Serbia e Grecia.
Nel 1908 la tensione nei Balcani viene acuita dall’annessione della Bosnia-Erzegovina all’Impero
austro-ungarico poiché il 45% della popolazione è serba e si formano delle società segrete nazionaliste
filoserbe come la Mano Nera.

I BALCANI DOPO LA GUERRA DEL 1912-1913

IL GIAPPONE
Tra il 1867 e il 1868 vi fu la restaurazione Meiji con l’imperatore Mutsuhito ed è una restaurazione
illuminata perchè prima vi ra un’impostazione feudale che viene modificata dal nuovo imperatore, mentre
nel 1889 viene concessa la Costituzione. Si verificò un potenziamento e riorganizzazione dell’esercito,
con coscrizione obbligatoria. Aumentò poi lo sviluppo industriale, dove il settore più dinamico è il tessile,
con seta e cotone. Nel 1894-95 vi fu la Guerra di espansione territoriale attaccando la Cina per imporre
la sua egemonia nella Corea. Ciò portò l’annessione di Taiwan e liberazione della Corea che viene poi
annessa nel 1910.
Tra il 1904 e il 1905 il Giappone attacca la Russia per conquistare la Manciuria. Nella battaglia di
Tsushima la Russia è sconfitta. La vittoria rafforza il controllo sulla Corea e permette l’espansione in
Manciuria.

LA RUSSIA
Dal 1894 fino al 1917 c’è al potere lo Zar Nicola II, e procede con un regime oppressivo. Nel 1905 gli
operai di alcune fabbriche di San Pietroburgo decidono di indire uno sciopero con una marcia verso il
Palazzo d’Inverno dove risiede lo zar per presentare una petizione nella quale si chiede la fine della
guerra con il Giappone, la legislazione sociale e la libertà politica. La folla verrà però fermata
dall’esercito. In molte città si reagisce con la formazione dei soviet, organismi di rappresentanza degli
operai. Lo zar concede libertà di stampa e di associazione e di convocare un Parlamento elettivo, la
Duma. Viene effettuata anche una riforma agraria a favore dei Kulaki, cioè dei proprietari terrieri.

STATI UNITI
Il sistema politico americano si è strutturato, dopo la guerra di secessione, intorno al contrsto di due
grandi partiti politici, il Partito Repubblicano e quello Partito Democratico. I contrasti politici sono molto
accentuati durante le campagne elettorali, nelle quali si fa uso di clientelismo e corruzione e delle
“macchine di partito”, organizzazioni locali affiliate ai partiti che si occupano di trovare militanti ed elettori.
Durante la presidenza di William McKinley e Theodore Roosevelt si attua una politica di
espansione aggressiva in varie zone, come Cuba, Filippine e Panama, volta a realizzare un progetto di
imperialismo statunitense. Il primo piano di espansione riguarda Cuba, dove nel 1895 scoppia una rivolta
di indipendenza contro la Spagna, che domina l’isola. Nel 1898 McKinley decide di intervenire a
sostegno degli indipendentisti cubani contro la Spagna, al fine di proteggere anche le società statunitensi
che hanno piantagioni di canna da zucchero a Cuba. La guerra degli Usa contro la Spagna dura da
febbraio e dicembre 1898, che si conclude con la sconfitta della Spagna: ora Cuba è indipendente ma
sotto il protettorato statunitense; gli Stati Uniti ottengono altri territori come le Filippine, Porto Rico, l’Isola
di Guam e poi conquistano anche le Hawaii.
Si pone intanto il problema delle Filippine, dove è già scoppiata una ribellione indipendentista
antispagnola, che prosegue contro gli americani. McKinley invia l’esercito e si combatte una guerra
molto dura dal 1898 al 1902, che causa la morte di 250.000 filippini tra cui anche molti civili. Nel 1903
Roosevelt, successore di McKinley, sostiene la secessione di Panama, che si distacca dunque dalla
Colombia. L’obiettivo è assicurare agli Stati Uniti il diritto di costruire e gestire il canale (stretto di
Panama) navigabile che mette in diretto collegamento l’Oceano Pacifico a quello Atlantico, opera che
verrà completata nel 1914. Così gli Stati Uniti vengono ora considerati dall’opinione pubblica
internazionale una potenza industriale e militare di prima grandezza, potenzialmente in grado di
intervenire negli equilibri diplomatici mondiali.

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