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COLONIALISMO

Fenomeno del XV-XVI secolo, in cui paesi come Spagna, Portogallo, Regno unito e Francia furono
protagonisti della conquista di vaste aree (America, soprattutto), ma il primo motivo di tali azioni,
era principalmente il voler sviluppare i propri commerci internazionali, basandosi soprattutto sullo
sfruttamento delle basi commerciali e l’imposizione di vantaggiosi accordi di scambio.

IMPERIALISMO
A partire dalla seconda metà dell’800 le potenze europee, gli Stati Uniti e il Giappone aprirono una fase di
conquiste territoriali finalizzate allo sfruttamento delle risorse dei continenti colonizzati. Ció portó alla
nascita di imperi coloniali:

I paesi protagonisti dell’imperialismo furono:


- Regno Unito                 - Olanda             - Belgio          - Portogallo             - Germania                    
- Russia                - Italia                    - Stati Uniti            - Giappone             - Francia

Le aree colonizzate erano quelle di: - Asia - Africa - America latina


Gli unici Stati Africani che rimasero liberi furono:
• la Liberia, venne chiamata così perché era l’unico Stato Libero dell’Africa che venne fondato da
ex schiavi di origine diversa che riuscirono a fuggire e appunto tornare nei loro paesi d’origine        
• L’Etiopia che verrà colonizzate successivamente dall’Italia nell’epoca di Mussolini. 

Le nazioni colonizzatrici si assumono il compito di governare e amministrare i territori e i


popoli delle aree colonizzate sostituendo le autorità locali.
Oltre a leggi e sistemi amministrativi venivano imposte anche la lingua, la cultura, lo stile di vita e
la fede religiosa. Le aree colonizzate erano dunque considerate a tutti gli effetti AMPLIAMENTI
DEL TERRITORIO NAZIONALE (creazione di esercito e forze di polizia anche nei territori
colonizzati). 

Lo SCOPO delle nazioni colonizzatrici era:


- Sfruttare le materie prime e la forza lavoro
- Vendere i prodotti delle proprie industrie in un mercato riservato e protetto dalla  concorrenza
degli altri Paesi.

 CAUSE IMPERIALISMO:
- FATTORI ECONOMICI
- Hobson: il costante incremento della produttività crea l’esigenza di assicurarsi nuovi mercati         
- Lenin: raggiunto il culmine del capitalismo per continuare ad arricchirsi si ricerca ulteriore
espansione
- FATTORI POLITICI - Schumpter: non c’era la necessità di avere nuovi territori ma la volontà di
dominare sempre di più - Fieldhouse: si conquistava per ottenere una forte potenza politica
- FATTORI IDEOLOGICI➡ A ispirare l’imperialismo era la convinzione di nazione come forza
espansiva e di lotta tra gli stati come motore della storia.
Le singole nazioni che competevano per la supremazia economica ed egemonia politica,
erano animate da forte sentimento nazionale e da convinzioni razziste, infatti c’era la
convinzione della supremazia dell’uomo bianco su quello nero e la credenza che la missione delle
nazioni fosse quella di civilizzare gli altri popoli.

(Gingoismo: patriottismo estremista sotto forma di violenta politica estera) 

CONSEGUENZE IMPERIALISMO: 
–  Economiche ➡ economie coloniali devastate e sfruttate dagli interessi dei paesi colonizzatori      
–  Politiche ➡ potere in mano a pochi, percorso complicato verso la democrazia
–  Culturali ➡ imposizione modelli occidentali e soppressione delle culture locali

COLONIALISMO IN AFRICA: Re Carlo X di Francia nel 1830 approfitta


dell’indebolimento dell’impero Ottomano e dà il via all’espansione coloniale occupando Algeria e
Tunisia.

 Francia e Regno Unito collaborano per l’apertura del Canale di Suez (1869) che
permetteva di raggiungere l’Asia senza dover circumnavigare l’Africa e dunque accorciava di molto
le distanze e i tempi. 

Con l’apertura del Canale di Suez crebbe l’importanza strategica dell’Egitto.


 Ciò spinse il Regno Unito a:
- Acquistare nel 1875 le azioni della Compagnia del canale di Suez aggiudicandosi il controllo del
passaggio marittimo
- Occupare militarmente l’Egitto (il quale entro nel protettorato britannico) per avere totale
controllo del Canale di Suez.

Successivamente il Regno Unito si interessò al Sud Africa. 


Nel territorio erano presenti i BOERI, coloni olandesi che si erano insediati nella regione del capo
di buona speranza. Gli inglesi possedevano la colonia del Capo.
Il Regno Unito era interessato ai giacimenti d’oro e di diamanti della zona scoperti nel 1895 e
occupò le coste del paese spingendo i Boeri verso l’interno.
 nel 1899 i contrasti sfociarono nella GUERRA ANGLO-BOERA che termina nel 1902 con la
conquista inglese del sud africa.
BISMARCK (GERMANIA)
Bismarck nel 1873 creò un’alleanza strategica, il PATTO DEI TRE IMPERATORI tra austria, russia
e germania, per ridurre al minimo le possibilità di attrito e conflitti e mantenere lo status quo in
europa, in quanto le diverse potenze europee erano tutte volte a creare un impero coloniale.

Nonostante ciò si verificò la guerra russo-turca che vide la Russia vincitrice e ciò mise in pericolo
gli equilibri politici europei.

Infatti Bismarck convocò il Congresso di Berlino nel 1878 al quale parteciparono tutte le potenze
europee. Lo scopo di questo congresso era quello di riequilibrare il potere delle varie potenze europee
e garantire stabilità attraverso la politica dei compensi (ci si spartisce senza venire oppressi). 
(dopo la partecipazione al Congresso di Berlino del 1878 l’Italia non riesce ad ottenere dei territori)

Nel 1882 bismarck strinse alleanza militare con austria-ungheria e italia (TRIPLICE ALLEANZA)
perché preoccupato dell'ostilità della francia nei confronti della germania.
 Germania, Austria e Italia con questa alleanza concordarono il reciproco intervento in caso una
delle tre fosse stata attaccata da qualsiasi altra potenza, o la neutralità in caso la guerra fosse stata
dichiarata da una delle tre nazioni stesse.

 Tra le varie potenze europee iniziò a verificarsi concorrenza per la conquista dell’Africa.
Di conseguenza Bismarck nel 1884 decise di convocare una Conferenza internazionale di Berlino
per accordare la spartizione del continente africano attraverso il principio di effettiva occupazione o
‘’occupazione di fatto’’ (chi primo arriva meglio alloggia, chi conquistava il territorio ne diventava
proprietario): 
- Germania ➡ Togo, Camerun e due ampie colonie in Africa sud-occidentale e Africa orientale      
- Belgio ➡ Congo
- Regno Unito ➡ Basso Niger (Nigeria attuale)              - Francia ➡ Africa sud-sahariana

Negli anni successivi alla conferenza di Berlino venne completata la conquista dell’Africa:
- Francia ➡ Madagascar e quasi tutta l’Africa occidentale
- Regno Unito ➡ Somalia settentrionale, Kenya, Uganda e Sudan
– Portogallo ➡ Angola e Mozambico
- Italia ➡ Somalia, Etiopia, Eritrea e Libia
L’ITALIA DOPO L’UNITÀ:
Il Neo Regno aveva molte arretratezze e problemi rispetto agli altri paesi europei anche per il fatto
che l’unificazione della penisola era avvenuta in modo un po’ forzato (fortezza di Fenestrelle
prigionieri di guerra, per lo piu militari borbonici che avevano giurato fedeltà al re Ferdinando II)

I problemi erano:
- QUESTIONE MERIDIONALE ➡ divario tra nord e sud, sia dal punto di vista economico, ma
anche culturale, (questa è affrica, ministro farini, altre testimonianze, gli abitanti del sud vivevano
in condizioni igienico-sanitarie precarie)
Nel Nord le condizioni dei lavoratori agricoli erano precarie in quanto essi venivano scarsamente
retribuiti.
Nel Sud i contadini erano soggetti a grave sfruttamento e ridotti in miseria. Le industrie del Sud
venivano schiacciate dalla concorrenza con le industrie del Nord. I meridionali provavano astio nei
confronti del Regno d’Italia in quanto non aveva rispecchiato le aspettative di liberazione e
progresso previste, portandoli a situazioni ancora più misere (sfruttamento e miseria) . Questo odio
sfociò in un violento fenomeno di guerriglia (BRIGANTAGGIO commistione di delinquenza, fedeli
al re e insurrezione di braccianti) contro il nuovo stato italiano.
La Destra Storica represse duramente tali rivolte, usufruendo dell’esercito italiano (120.000 soldati)

ARRETRATEZZA DELLE CAMPAGNE


PIANURA PADANA: agricoltura “moderna” fondata su grandi aziende capitalistiche

CENTRO: molto diffusa la mezzadria (poderi di piccola-media dimensione, con divisione di ricavi
e spese tra proprietario e lavoratore)

SUD: dominava il latifondo (stampo feudale) i contadini però, erano comunque ridotti in miseria,
con gravi situazioni igieniche, scarsa dieta, … le difficoltà e i problemi presenti nel sud diventano:
• proteste contro il nuovo stato
• Fenomeni di BRIGANTAGGIO: piaga sociale, i governi cercarono di reprimere
violentemente con l’invio di truppe (1861-1865) con migliaia di morti  introduzione della
legge pica con lo scopo di reprimere il brigantaggio e qualsiasi forma di resistenza armata
nelle province meridionali
• Creazione, consolidazione della CRIMINALITÀ: mafia e camorra, già presenti nel regno
delle 2 sicilie

QUESTIONE ISTRUZIONE
la lingua italiana era parlata e conosciuta solo da una minoranza della popolazione (600.000 su 25
milioni di abitanti) e il 75% della popolazione era analfabeta (concentrazione che raggiungeva il
90% nel meridione).

- QUESTIONE ISTITUZIONALE ➡ che ordinamento amministrativo dare al territorio


(accentramento o decentramento)

- QUESTIONE FINANZIARIA ➡ presenza di un pesantissimo deficit di bilancio derivante dal


debito pubblico di ogni singolo stato preunitario.
- QUESTIONE ROMANA ➡ roma (con il lazio) non faceva ancora parte del regno
d’italia perché era dello stato pontificio sotto papa PIO IX, il quale non riconosceva il nuovo stato
provocando una rottura tra laici e cattolici.
Sia i moderati che i democratici erano d’accordo sul voler laicizzare lo stato,ma i LIBERALI
MODERATI volevano annettere Roma all'italia attraverso vie diplomatiche e accordi con la chiesa
cattolica evitando lo scontro con napoleone III, le cui truppe si trovavano a roma per proteggere il
territorio, mentre i DEMOCRATICI sostenevano che per annettere roma allo stato italiano erano
necessarie azioni rivoluzionarie ed erano pronti anche ad uno scontro con la Francia di napoleone.
Inizialmente prevale l’azione dei liberali moderati, ma dal 1862 gestiscono la questione i
democratici. Infatti nel 1864 papa pio ix promulga il SILLABO con il quale condanna la società
moderna, affermando che non ci sarà alcuna riconciliazione.
A concludere la questione furono le circostanze internazionali. Infatti napoleone iii viene sconfitto a
sedan, nella GUERRA FRANCO-PRUSSIANA e l’italia approfittò dell’assenza delle truppe
francesi a roma, entrando con un corpo di bersaglieri il 20 settembre 1870, attraverso la cosiddetta
BRECCIA DI PORTA PIA a roma e successivamente attraverso un plebiscito roma viene
annessa al regno d’italia.
Il papa si dichiarò prigioniero dello stato italiano e contrario ad ogni trattativa.
Il governo centrale consapevole comunque dell’importanza della figura del pontefice e dei problemi che
sarebbero derivati dall’averlo come nemico, nel 1871 emanò la LEGGE DELLE GUARENTIGIE per
regolare i rapporti tra stato italiano e chiesa cattolica. Questo ‘’contentino’’ fu rifiutato dal papa (pio ix)
2 giorni dopo l’uscita di tale legge, attraverso una bolla papale, in cui definì lo stato italiano
USURPATORE.

- QUESTIONE TERRITORIALE ➡ il veneto era rimasto fuori dal territorio nazionale italiano sotto
l’impero austro-ungarico. Italia e Prussia di Bismarck si allearono e parteciparono assieme alla a
guerra austro-prussiana. Vinse la Prussia. Con la Pace di Vienna del 1866 l’Austria ha dovuto
cedere alla Prussia il Veneto che venne poi trasferito all’Italia.

- QUESTIONE DEL DIRITTO DI VOTO


Il diritto di voto (in base alle leggi del regno sabaudo) era riservato ai maschi con più di 25 anni,
non analfabeti e con un’imposta diretta annua di almeno 40 lire. Votava dunque solo l’1,9% della
popolazione e ciò sottolinea la spaccatura tra governanti e governati. (carattere oligarchico →
potere in mano di pochi).
DESTRA E SINISTRA STORICHE:
Il parlamento italiano era composto da destra e sinistra storiche. Vengono dette “storiche” per
sottolineare l’incidenza che ebbero nelle vicende dell’Italia unita.
Destra e Sinistra non erano dei veri e propri partiti ma gruppi di persone appartenenti a schieramenti
contrapposti.
I due schieramenti si alternarono al governo:
- Destra storica → dal 1861 al 1876
- Sinistra storica → dal 1876 al 1887

DESTRA STORICA
1 composta da cavouriani e liberali-moderati (prevalentemente settentrionali e aristocratici)
2 consolidamento dello stato contro ogni forza disgregatrice
3 accentramento amministrativo
4 libero scambio (il mercato deve auto regolarsi, lo stato non interviene)
5 laicità dello stato
6 suffragio censitario ristretto

SINISTRA STORICA
1 composta da mazziniani, garibaldini ed esponenti della sinistra costituzionale (prevalentemente
borghesi)
2 completamento dell’unificazione attraverso l'iniziativa popolare
3 decentramento amministrativo
4 protezionismo
5 laicità dello stato
6 suffragio universale maschile

DESTRA STORICA
Questa situazione precaria (questioni precedenti) porta la destra storica ad attuare l’accentramento
amministrativo, estendendo a tutte le regioni del regno la legge (statuto albertino) e le strutture
amministrative del piemonte, (avvenne una sorta di PIEMONTIZZAZIONE), (sul modello di
quello napoleonico dei dipartimenti).

Nel 1865 con la LEGGE RATTAZZI, l’italia venne divisa in 59 province amministrate da prefetti
nominati dal governo centrale. Ogni provincia era a sua volta suddivisa in comuni guidati da
consiglieri comunali eletti a suffragio ristretto.
Sembra un decentramento, ma tuttavia la burocrazia era direttamente gestita dal governo centrale
senza mediazioni.
- con la LEGGE CASATI venne esteso l’obbligo di istruzione elementare di 2 anni e si dà luogo ad
un sistema scolastico nazionale (teoria/pratica non si riuscì a seguire tale legge perché non tutti i
comuni riuscirono a sostentare i costi e garantire il diritto all’istruzione)
- venne inoltre introdotta la COSCRIZIONE OBBLIGATORIA, ovvero l’imposizione del servizio
militare

- per RISANARE IL DEBITO PUBBLICO ed incrementare le entrate, la destra storica incentivò il


LIBERO SCAMBIO (LIBERISMO) abbattendo i dazi interni. Quest’operazione ebbe si alcuni
effetti positivi, ma anche molti negativi, ad esempio sull’agricoltura delle regioni del Sud e sulle
industrie italiane di recente creazione, che furono in pochissimo tempo schiacciate dalla
concorrenza internazionale.

- Oltre ai già esistenti problemi economici (deficit di bilancio) vennero fatti investimenti per
potenziare le infrastrutture, come ad esempio la costruzione di 4000 km di ferrovie per collegare tra
loro le regioni e con l’estero.
A questo punto, per evitare la bancarotta nel 1875 il ministro delle finanze stella attuò delle misure
che permisero di giungere al PAREGGIO DI BILANCIO.
Alcune di esse erano:
○ emissione di buoni del tesoro per ottenere prestiti esteri
○ adottata una politica inflazionistica (con l’emissione di carta moneta svalutata)
○ furono venduti beni demaniali (sia appartenenti allo stato) ed ecclesiastici
○ Fu imposta una dura politica fiscale
○ e infine la più grave probabilmente fu la TASSA SUL MACINATO (1868) che portò
all’innalzamento del prezzo del pane, base dell’alimentazione delle classi più povere.
conseguenza.
Infatti la popolazione era stremata.
CONSEGUENZE POLITICA DESTRA STORICA
NEGATIVE:
• danneggiò il ceto produttivo meridionale ed intensificò le condizioni di miseria in cui già
stavano le classi lavoratrici del Sud
• l’introduzione del libero mercato: lo scambio fu devastante per industrie ed artigiani  le
merci inglesi prevalsero sui mercati italiani
• il sistema fiscale colpiva tutti i cittadini, specialmente i più poveri
• vi fu un’assegnazione alle classi privilegiate di un potere ancora più grande (cariche
pubbliche elette da gruppi più ricchi)
• politica adottata: mostra il disinteresse delle classi dirigenti verso il sud

POSITIVE:
• spinse l’Italia verso un rinnovamento, favorendo lo sviluppo
• costruzione opere pubbliche
• introduzione del libero scambio con paesi stranieri
• risanazione del debito pubblico
Il diffuso malcontento popolare determina la sconfitta della destra storica.
Nel 1876 Re Vittorio Emanuele II chiama al governo un esponente della Sinistra Storica:

DEPRETIS
AGOSTINO DEPRETIS.
A sostegno di depretis, nonostante fosse della sinistra c’erano molti appartenenti allo schieramento
della destra storica (questo fenomeno fu chiamato TRASFORMISMO e consisteva nel passaggio
da uno schieramento all’altro, frutto di accordi politici tra i singoli deputati).
CORRUZIONE E CLIENTELISMO
Infatti tra le 2 forze politiche non esistevano marcate differenze ideologiche. (sinistra+ affinità
borghesi)

SINISTRA STORICA:
Il programma di riforme lo espose nel 1875 agli elettori del collegio di STRADELLA e
appunto tra i temi che trattò c’erano: riforma della legge elettorale, r. Istruzione elementare,
l’abolizione della tassa sul macinato e una riforma che avrebbe portato maggiore autonomia agli
enti locali.

○ LEGGE COPPINO del 1877 : prevedeva l’obbligatorietà dell’istruzione elementare per i primi
tre anni con conseguenti sanzioni pecuniarie per i genitori che non mandavano i propri figli a
scuola. Tuttavia la gestione dell’istruzione era nelle mani dei comuni che spesso non erano in grado
di sostenere i costi delle strutture scolastiche e degli insegnanti.

○ AMPLIAMENTO DEL SUFFRAGIO ELETTORALE che nel 1882 portò gli elettori dal 3,3%
al 6,9% (diritto concesso ai maschi con più di 21 anni di età e che potessero pagare 19 lire
d’imposta annua)

– PROPONE UN DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO nel 1876, con suddivisione in


regioni e con l’elezione diretta dei sindaci (1993 sindaci 1945-1948 regioni in funzione
1970)
A LIVELLO FISCALE
○ ABOLIZIONE TASSA SUL MACINATO ➡ con conseguente deficit di bilancio e introduzione
di imposte sui beni di consumo

A LIVELLO SOCIALE
○ Istituzione nel 1883 della Cassa Nazionale per gli incidenti sul lavoro
○ Approvazione nel 1886 della legge per la tutela del lavoro minorile
- SVILUPPO INDUSTRIALE (PRICIPALE OBIETTIVO SINISTRA)
• Lo stato stesso diede inizio a questa 1a fase con molti investimenti finanziari (destinati
settore siderurgico). Ciò fu favorito da un ampliamento del sistema bancario e creditizio
• Viene ripristinata la lira in oro (per attirare investimenti stranieri).Tuttavia solo dopo la
Grande depressione del 1896 ci fu un vero e proprio decollo industriale in Italia che si
concentra nelle regioni a Nord (triangolo industriale: Torino, Milano e Genova)
• Nel frattempo viene adottata una POLITICA ECONOMICA PROTEZIONISTA: le
industrie italiane godettero di un sistema economico protetto dalla concorrenza straniera,
rafforzandosi (istituita la tariffa doganale, barriera fiscale)

Con l’assenza di concorrenza aumentarono i costi dei prodotti e di conseguenza quello della vita.
Ciò non fu di beneficio per la popolazione più povera, infatti aumenta la disoccupazione e i più
poveri emigrano verso l’America.

EMIGRAZIONE
Infatti tra il 1879 e il 1900 dall’italia che restava un paese povero, costituito prevalentemente da
contadini in miseria emigrarono circa 8 milioni di persone verso le AMERICHE e verso altri paesi
d’EUROPA in cerca di lavoro, infatti la debolezza dell’economia agricola, non permetteva sbocchi
occupazionali.

COLONIALISMO ITALIANO
dopo aver aderito alla triplice alleanza nel 1882, il governo italiano muove i primi passi sulla via
dell’espansionismo coloniale, grazie ai capitali tedeschi.

RAGIONI COLONIALISMO:
- sentimento nazionalista ➡ missione di civilizzazione delle altre popolazioni e ricerca
magnificenza dell'ANTICA ROMA IMPERIALE

- cause socio-economiche ➡ colonie viste come luoghi in cui trovare lavoro per i disoccupati

• 1882 ➡ acquisizione baia di assab da parte della COMPAGNIA RUBATTINO (territorio


sulla costa meridionale del mar rosso in eritrea)
• 1885 ➡ depretis autorizza l’occupazione di massaua (altopiano ai confini dell’etiopia)
• 1887 ➡ l’imperatore dell’etiopia, il negus giovanni VI, reagì duramente all’espansione
• Dell’italia e attaccò a sorpresa una parte dell’esercito italiano nel pressi di dogali (20 km da
massaua), CON PERDITE STIMATE ATTORNO ALLE 500 VITTIME. L’italia ne esce
sconfitta
IL PRIMO GOVERNO CRISPI
Nel 1887 depretis morì e divenne presidente del consiglio un altro uomo della sinistra storica:
francesco crispi (ex garibaldino, nazionalista sostenitore della politica colonialista)

Egli concentrò nelle sue mani le cariche di presidente del consiglio, ministro degli interni e ministro
degli esteri ed utilizzo questo suo enorme potere per attuare delle riforme importanti.

RIFORME CRISPINE:
- 1888 ➡ legge comunale e provinciale: i sindaci comunali sarebbero stati eletti dai consiglieri
comunali a loro volta votati dalla popolazione (allentare accentramento in vista di un decentramento
amministrativo)
- Abbassato il censo previsto per avere diritto di voto (aumenta la percentuale di elettori)

- Aumentato il controllo dei prefetti sulle amministrazioni locali (per bilanciare le autonomie
concesse)
- Riorganizzata gestione ospedali e carceri

- 1889 ➡ riorganizzata la giustizia (leggi e codici), ad esempio fu approvato un nuovo codice


penale (CODICE ZANARDELLI: aboliva la pena di morte e riconosceva una limitata
libertà di sciopero)

- Approvata legge sulla pubblica sicurezza (accrescimento di potere delle forze di polizia)

POLITICA ANTICLERICALE DI CRISPI


- abolizione dell’insegnamento della religione nelle scuole elementari
- acquisizione delle opere pie e delle istituzioni assistenziali-caritative da parte delle autorità civili

POLITICA ESTERA DI CRISPI


- Rafforzò i rapporti con la Germania e sottolineo il suo atteggiamento anti-francese

- 1889 ➡ TRATTATO DI UCCIALLI (stipulato assieme al nuovo negus


dell’etiopia) che riconosceva i possedimenti italiani in eritrea e il protettorato sull’etiopia. (Il testo
italiano era leggermente diverso da quello amarico, nel quale il protettorato era inteso come “patto
di amicizia”)
- 1890 ➡ ottenimento protettorato Obbia e Migiurtinia (Somalia)
PROTETTORATO Forma di tutela politica e militare esercitata da uno stato su un altro, in
cui lo stato protettore si impegna a tutelare gli interessi dirigendo i suoi affari esteri, e organizzando
la sua difesa
Nel 1891 Crispi fu messo in minoranza parlamentare e costretto alle dimissioni perché il governo
era preoccupato dei crescenti costi per le spedizioni espansionistiche.
GIOVANNI GIOLITTI successore di crispi
Giolitti era un liberale di Sinistra convinto che non si dovessero reprimere le opposizioni socialiste,
cattoliche e i movimenti popolari ma che fosse corretto dare loro libero sfogo sempre garantendo
l’ordine pubblico.
Questi primi due anni del suo mandato furono molto importanti per la storia politica italiana infatti:

1891 ➡ LEONE XIII pubblicazione dell’ENCICLICA RERUM NOVARUM


con conseguente nascita del movimento politico della democrazia cristiana

1892 ➡ venne fondato il PARTITO DEI LAVORATORI ITALIANI (che nel 1893 divenne
PARTITO SOCIALISTA DEI LAVORATORI ITALIANI e nel 1895 divenne PARTITO
SOCIALISTA ITALIANO)

La stabilità interna del paese è minacciata da:


- RIVOLTA DEI FASCI SICILIANI ➡ movimento di protesta contadino ed operaio conseguente
alla situazione disastrosa causata dalle tassazioni statali e volto alla rivendicazione di salari più alti
e di un’equa distribuzione della terra
- SCANDALO DELLA BANCA ROMANA ➡ la banca era stata coinvolta nel fallimento di
alcune imprese e per rimediare aveva stampato carta moneta in eccedenza (gravissima irregolarità)
e inoltre era stata accusata di propaganda elettorale in quanto concesse prestiti e condizioni
vantaggiose ad alcuni uomini di politica.

Giolitti venne accusato di essere il responsabile della situazione di corruzione e di non riuscire a
gestire le rivolte popolari. Venne costretto a dimettersi nel 1893.

Il SECONDO GOVERNO CRISPI


Crispi Crispi torna al governo del paese:
- Reprime le rivolte dei Fasci siciliani ➡ invia 50000 militari in Sicilia
- Scioglie il partito dei lavoratori
- Riduce il corpo elettorale ➡ di circa 800000 elettori.

Crispi riprese la politica di espansione coloniale


Dopo la scoperta dell’equivoco del Trattato di Uccialli, decise di promuovere

- CAMPAGNA MILITARE CONTRO L’ETIOPIA ➡


fallimento politica coloniale, numerose sconfitte (1895 ad amba alagi, 1896 a macallè, 1896 ad
adua)
- 1896 ➡ dimissioni di Crispi e caduta Sinistra Storica
Il successore di crispi, ANTONIO DI RUDINÌ, stipulò il trattato di addis abeba che riconosce
all’italia il possesso dell’eritrea ma non dell’etiopia.
CRISI DI FINE SECOLO
Le tensioni sociali dovute ai fallimenti della politica coloniale sfociano in disordini popolari che
vengono repressi duramente.
1898 ➡ il generale Bava Beccaris ordina di sparare alla folla causando 82 morti

Il re chiama al governo PELLOUX.


1899 ➡ leggi eccezionali volte a limitare il diritto di sciopero e associazione. Tali leggi però
vennero respinte grazie all’OSTRUZIONISMO PARLAMENTARE (tattica attuata dalle
minoranze parlamentari per impedire le deliberazioni della maggioranza) 

29 luglio 1900 ➡ REGICIDIO DI UMBERTO I, assassinato dall’anarchico gaetano bresci 


Il nuovo re Vittorio Emanuele III chiama al governo Zanardelli e attua una politica di
pacificazione. Zanardelli affida il ministero degli interni a Giolitti. 

ETÀ GIOLITTIANAL'età giolittiana dura dal 1903 al 1914.


Giolitti si trova ad affrontare 3 questioni:
1. QUESTIONE SOCIALE: i socialisti erano divisi in due gruppi:
- RIFORMISTI: ritenevano giusto collaborare con il governo per attuare delle riforme (turati era uno di
loro)
- MASSIMALISTI: ritenevano giusto fare una rivoluzione socialista e non volevano collaborare
con il governo (come ad esempio labriola)
Giolitti era convinto che LO STATO DOVESSE RIMANERE NEUTRALE e garantire il rispetto
della legge e quindi il conflitto tra padroni e salariati doveva essere risolto tra loro, ma favorisce
comunque la trattativa tra padroni e lavoratori

Successivamente vennero varate alcune leggi favorevoli ai lavoratori:


• assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro
• Limitazione del lavoro notturno femminile
• Innalzamento a 12 anni dell’età minima per il lavoro dei fanciulli
• Sviluppo dell’istruzione elementare
• Statalizzazione del servizio telefonico e delle ferrovie.

2. QUESTIONE CATTOLICA iniziata col non expedit 1874


alle elezioni del 1904 giolitti cerca un’intesa con i cattolici. Ci fu la prima comparsa in parlamento
di cattolici deputati. I cattolici non avevano un loro partito e quindi non avevano una rappresentanza
diretta, ma sia loro sia i liberali avevano lo scopo di bloccare l’avanzata dei socialisti tra i quali
avevano preso il comando i massimalisti. Per questo nel 1913 cattolici e liberali stipularono il
PATTO GENTILONI. (prevede l’appoggio dei cattolici per i candidati liberali. In cambio
liberali non avrebbero potuto sostenere leggi contro la chiesa e avrebbero posto fine alla politica
anticlericale.) I liberali vincono le elezioni del 1913.
3. QUESTIONE MERIDIONALE: divario tra nord e sud.
Giolitti vara leggi favorevoli allo sviluppo industriale nel sud per creazione di grandi industrie e
infrastrutture. Ciò fu inefficace. Da qui deriva la frase “cattedrali nel deserto”:dal momento che
furono costruite grandi aziende per dare posti di lavoro al Sud, ma si rivelarono come cattedrali nel
deserto perché non portarono sviluppo e rimasero solo isolate, non erano accompagnate da
infrastrutture.
Giolitti si appoggiò anche ai ceti dominanti tradizionali per avere voti con clientelismo e corruzione
e per questo venne accusato di essere MINISTRO DELLA MALAVITA.

GUERRA DI LIBIA
PREMESSE quando Giolitti divenne 1° ministro, l’Italia era schierata con Germania ed Austria (Triplice Alleanza)
1882, ma comunque cerca accordi con il Regno Unito e la Francia per ottenere sbocchi in Africa.

Dopo il fallimento della campagna in Etiopia i nazionalisti chiedono una ripresa della politica coloniale:
 missione civilizzatrice
 Italia alla pari delle altre potenze
 Aiutava la situazione dei contadini meridionali (nuove terre)

Si trovò un’intesa con Francia e Regno Unito per annettere la Libia all’Italia
Nel Settembre del 1911 l’Italia dichiara guerra alla Turchia e con la Pace di Losanna l’Italia ottiene la Libia e le isole
del Dodecaneso (arcipelago Grecia)

La vittoria non portò grandi vantaggi all’Italia in quanto:


- I costi finanziari furono elevati
- la libia era costituita da popolazioni berbere di conseguenza non venne mai conquistato
completamente l’interno della libia il paese africano si rivelò, come disse SALVEMINI, un vero
SCATOLONE DI SABBIA.

Nel 1912, alla fine del suo governo, Giolitti fece una riforma elettorale che prevedeva un aumento
del numero degli elettori che salì ad 8.5 milioni e permetteva di votare anche ai contadini.

Poco dopo nel marzo del 1914 si dimise volontariamente (non volle tentare di riconciliare le
opposte tendenze).

Il governo passò a SALANDRA che dovette affrontare e reprimere la cosiddetta


SETTIMANA ROSSA (insurrezione popolare sviluppatasi ad Ancona e propagata si fino
alla Romagna a seguito dell'uccisione di 3 manifestanti dalla forza pubblica. )
ORIGINE DEL SOCIALISMO
Nel 1880 cominciano a comparire le prime organizzazioni operaie.
Già dal 1870 si costituisce la “società di mutuo soccorso” con scopo di sostenere lavoratori in caso di infortunio,
malattie e licenziamento (scopi solidaristici)

Costa fondò nel 1881 il Partito Socialista rivoluzionario di Romagna che gli permise di entrare in parlamento
Nel 1882 nasce il partito operaio italiano e vengono create le 1e associazioni sindacali:

 federazione di mestiere (forme di organizzazione dei lavoratori appartenenti alle stesse categorie)
 1891 1a Camera del lavoro
 Leghe di resistenza (per tutelare interessi dei lavoratori nelle campagne)

Nel 1892 nasce il partito dei lavoratori italiani (scaturito dalla necessità di coordinare le varie associazioni nate) a genova, con
turati, nel 1893 diventa partito socialista dei lavoratori italiani e nel 1895 divenne il PARTITO SOCIALISTA ITALIANO:
 tra i suoi esponenti vi erano Labriola e Turati
 vi era una volontà di trasformazione della società con un miglioramento della vita degli operai ponendo fine allo
sfruttamento dei lavoratori.

PRIMA RIVOLUZIONE (1760 -1810)


in gran bretagna nei settori del tessile e del meccanico E la principale fonte di energia era il vapore
macchina a vapore

SECONDA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE


inizia nel 1870 con la guerra franco-prussiana e finisce con la prima guerra mondiale nel 1914 ed
avviene principalmente in USA, GIAPPONE e EUROPA OCCIDENTALE. Ci fu:
- utilizzo nuove fonti energetiche (petrolio ed elettricità)
- utilizzo di nuovi materiali (acciaio)
- rivoluzioni modalità di produzione
- rivoluzione trasporti
- nuova organizzazione aziende e società finanziarie
- invenzioni rivoluzionarie (automobili, cinematografo, aereo, telegrafo, telefono, macchina
fotografica portatile)
- progressi in medicina e fisica (gruppi sanguigni, vaccini, aspirina, radioattività)

Le innovazioni produttive sono state possibili grazie al contributo economico di banche, società
finanziarie e azionisti privati che finanziano le imprese.
RIVOLUZIONI MODALITÀ DI PRODUZIONE (ciò porta ad aumento della
produzione ma anche all’alienazione dei lavoratori)

- TAYLORISMO: taylor fu il teorizzatore del scientific management. Sostiene che il lavoro


dovesse prevedere la massima produzione con la minima fatica eliminando i tempi morti e i
dispendi energetici inutili (non tiene conto della salute dei lavoratori con questa sua teoria)
- FORDISMO: ford mette in pratica la teoria di taylor creando la catena di montaggio
Con l’aumento di consumo (dovuto a incremento demografico, espansione dei ceti medi, crescente
urbanizzazione e aumento produzione) si creano i mercati di massa che permettono di immettere
sempre più quantità di beni standardizzati.

Di conseguenza si creano:
- PUBBLICITÀ
- catene commerciali, grandi magazzini
- vendite a rate
- modernizzazione del mercato

Nasce il CAPITALISMO FINANZIARIO e di conseguenza l’oligopolio (numero limitato di


aziende gestisce condizioni di vendita a discapito dei consumatori).

I vari stati mettono in pratica le prime legislazioni antitrust per evitare i pericoli di un’eccessiva
concentrazione industriale e finanziaria (evitare concorrenza tra i mercati e l’oligopolio).

La prima legge antitrust fu varata negli Stati Uniti nel 1890.

PROTEZIONISMO E CAPITALISMO DI STATO


Il culmine della rivoluzione industriale si ha dopo 1896. Per sistemare i problemi causati dalla
grande depressione -stagnazione-(grande crisi economico-finanziaria che inizia nel 1873) si passa
dal liberismo al protezionismo.

Il protezionismo aiuta lo sviluppo economico interno ma comporta un clima di sfiducia tra i vari
paesi. Si crea un capitalismo di stato. Lo stato interviene per finanziare le aziende del suo stato e
incentivare il mercato interno.
SOCIETÀ DI MASSA (o di consumo--- fenomeno del pieno
dell'agglomerazione) Secondo Ortega i gasset si può comprendere attraverso un'esperienza visiva
infatti le città piene di gente, gli alberghi pieni di ospiti, i treni pieni di viaggiatori, il problema
adesso è trovare posto)

La società di massa si crea tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.
I fattori che ne favorirono la formazione furono:
- sviluppo industriale (ampliamento società industriale)
- crescita mercati e consumi
- incremento demografico (maggiore disponibilità cibo, miglioramento condizioni igieniche e
progressi in medicina)
- urbanizzazione (spostamento nei centri urbani)
- scolarizzazione (favorita dall’urbanizzazione)
- estensione del diritto di voto (democratizzazione vita sociale e politica)

CON LA SOCIETÀ DI MASSA LA BORGHESIA diventa la classe prevalente, conquista il


parlamento e manovra la politica.
- alta borghesia: industriali e finanzieri

- media borghesia: imprenditori, funzionari statali e docenti

- piccola borghesia: bottegai, mastri elementari, impiegati pubblici e privati

PROLETARIATO (CLASSE OPERAIA)


La classe operaia inizia a crescere grazie ad associazioni operaie e sindacati. I sindacati nascono
nel Regno Unito e mirano ad ottenere migliori condizioni di lavoro e di vita per gli operai.
I sindacati erano però insufficienti per ottenere ascolto. Era necessario essere rappresentati in
parlamento.
1875 ➡ nasce Partito socialdemocratico tedesco che tutela gli operai. Nonostante le aspre
opposizioni da parte di Bismarck divenne il partito di maggioranza nel parlamento tedesco.
1892 ➡ esordio PARTITO SOCIALISTA ITALIANO
Lo scopo dei partiti socialisti era:
- maggiori diritti per i lavoratori
- società senza classi con linee riformiste e non rivoluzionarie

Dai partiti socialisti nascono i partiti politici di massa.

Si verificarono lotte per il diritto di voto ➡ si arriva al SUFFRAGIO UNIVERSALE MASCHILE            


(gli analfabeti non potevano votare) (francia per prima nel 1848, italia nel 1918) successivamente le donne si
mossero per cercare di avere maggiore rilevanza politica.
MOVIMENTO SUFFRAGETTE ➡ movimento di donne nato nel regno unito che chiedeva il
diritto di voto, l’emancipazione femminile e maggiore rilevanza politica
LE GRANDI MIGRAZIONI un elemento che caratterizza le
società di massa è il fenomeno delle grandi migrazioni degli europei verso le americhe, il canada e
l’australia (soprattutto stati uniti perché considerati terre di opportunità in cui è possibile
rivoluzionare la propria vita).
La prima ondata si ha nel 1840-1880,
la seconda nel 1890-1914.

LA BELLE EPOQUE
è il periodo a cavallo tra l’ottocento e il novecento. In questo periodo si era convinti che il progresso
fosse un fenomeno inarrestabile, si ha fiducia in esso in quanto si era in uno stati di generale
benessere. Ma le scoperte scientifiche che caratterizzano l’inizio del 1900 (teoria della relatività,
radioattività, teoria dei quanti) misero in crisi l’ottimismo positivista nei confronti del futuro dando
avvio all’età dell’irrazionalismo.

NUOVO NAZIONALISMO
il primo nazionalismo (di sinistra) si verificò nella prima metà del 1800.
Il secondo nazionalismo (di destra) si verificò tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900.
Esso consisteva in sentimento nazionale che aspira alla supremazia di un popolo sugli altri e
giustifica la competizione tra i vari gruppi etnici.
Ci si sentiva in diritto di schiacciare gli altri popoli in quanto ci si considerava superiore.

A determinare il passaggio dal primo al secondo:


- protezionismo
- imperialismo

Nazionalismo di sinistra (PRIMO NAZIONALISMO)


1 Nazione vista come frutto del legame terra-spirito (lingua, cultura, religione)
2 Idea nazione = democrazia e libertà
3 Il proprio popolo è ritenuto originale rispetto agli altri
4 Le aspirazioni all’indipendenza e alla libertà danno vita stati nazionali
5 Nazione e umanità non sono in conflitto
6 Rapporti internazionali derivanti dall’interazione delle diverse nazionalità

Nazionalismo di destra (NUOVO NAZIONALISMO)

1 Nazione vista come frutto del legame terra-sangue(identità etnica)


2 Nazione= supremo valore politico
3 Il proprio popolo è ritenuto superiore rispetto agli altri
4 Gli stati nazionali mirano a diventare delle grandi potenze
5 Aspirazione all'egemonia del proprio popolo a scapito degli altri (frattura tra nazione e umanità)
6 Rapporti internazionali regolati tra forza e guerra
I MOVIMENTI NAZIONALISTI D’EUROPA DEL ‘900
- REVANSCISMO FRANCESE ➡ volontà di rivincita sulla germania dopo la sconfitta della
guerra franco-prussiana.
- PANGERMANISMO ➡ unione entro un solo confine di tutti i popoli di etnia germanica
- Panslavismo ➡ movimento Russo
- Sionismo ➡ creazione stato nazional eebraico in Palestina

NUOVO SISTEMA DI ALLEANZE


L'imperatore di germania GUGLIELMO II si impegna in una competizione per il predominio
mondiale contro il regno unito. Riesce a consolidare le sue colonie africane costituendo una grande
flotta navale e ostacolando i commerci britannici.
La Gran Bretagna e la Francia stipulano nel 1904 l’Intesa Cordiale che assicura agli inglesi
l’Egitto e ai francesi il Marocco. Nel 1907 viene estesa l’alleanza alla russia, facendola diventare la
TRIPLICE INTESA.
L’Europa si trovava dunque con due schieramenti opposti: Triplice Alleanza contro Triplice Intesa.

POTENZE EUROPEE
REGNO UNITO ➡ prima potenza mondiale, impero coloniale, predominio commerci
internazionali, economia liberista. Nel 1901 viene fatta una riforma del sistema elettorale che
assegna il diritto di voto al 60% della popolazione maschile e vengono varate legge a favore dei
lavoratori

FRANCIA ➡ orientata verso una maggiore democrazia con la nascita del partito radicale
(1901), del partito socialista e dell’approvazione per la laicità dello stato.
Continua le sue espansioni in Africa e in Indocina.

GERMANIA ➡Durante il secondo reich di guglielmo ii, ci fu una grande crescita economica e
grande incremento demografico. In politica interna si rafforza il blocco sociale conservatore
(borghesia più ricca e junker). Economia protezionista. Aggressiva politica mondiale,
PANGERMANISMO Movimento il cui scopo era l’unificazione di tutte le genti di etnia tedesca
Nel 1848 ci fu contrasto sulla soluzione da dare al problema unitario fra i Piccoli Tedeschi , che auspicavano l’unificazione sotto la
direzione della Prussia con l’esclusione dei Tedeschi soggetti all’Impero asburgico, e i Grandi Tedeschi , che volevano l’unificazione
sotto la guida degli Asburgo.
Concorrenza al Regno Unito per egemonia mondiale.
TEMPIO DI VALHALLA: tempio in onore del dio odino in cui sono contenuti busti e tavole
commemorative di personaggi importanti della storia e della cultura della germania. Fu progettato
da Leo von Klenze sulla base di un concorso indetto nel 1814. Tra le tavole commemorative ed i
busti collocati al suo interno si ricordano ad esempio quelli di uomini di stato, come Bismarck,
scienziati, come Albert Einstein e nonché di altre persone importanti, come Martin Lutero e
Immanuel Kant.
Impero austro-ungarico ➡ impero asburgico: (austria), territori ex iugoslavia:
croazia, slovacchia, slovenia, ungheria guidato da imperatore FRANZ JOSEPH che iniziava il
discorso: ai miei popoli (1849) (non volle partecipare alla competizione coloniale)
 problema: insoddisfazione delle minoranze etniche
Nonostante lo sviluppo industriale rimase un paese principalmente agricolo
Gli ungheresi non erano una nazionalità oppressa come le altre, raggiunsero la loro ampia
autonomia e l’impero Asburgico prese il nome di impero Austro-Ungarico (1849) e otterranno la
totale indipendenza dopo la fine della prima guerra mondiale.

L’Ungheria ottenne ampia autonomia in un momento delicato per l’impero asburgico perché aveva
appena perso la guerra contro la Prussia per i ducati danesi.
Creazione 2 partiti di massa: socialdemocratico per gli operaio e cristiano sociale per i contadini
Stabilì un protettorato in Bosnia  1909 grazia alla debolezza ed instabilità dell’Impero Ottomano
si appropria della regione (inizio protesta dei nazionalisti serbi e della russia)
BALCANI non volle partecipare alla competizione coloniale), ma tentò di conquistare di
BALCANI, in cui l’impero ottomano viveva una profonda crisi. L’austria sfruttò la situazione per
annettersi la BOSNIA ERZEGOVINA inimicandosi la SERBIA (che mirava all’unione delle regioni
slave) e la RUSSIA (sbocco sul mediterraneo) ------ fu una delle cause strutturali del 1 WW

RUSSIA ➡ inizio ‘900 dinastia zar romanov, guidato dallo zar alessandro III.
Viene descritta con 3 parole:
autocrazia, paese dove il potere si autofonda su se stesso
ortodossia, chiesa strettamente legata al potere degli zar
nazionalismo culto della madrepatria (superiorità slava)

Era paese inizialmente arretrato, basato su agricoltura e ancora presente servitù della gleba (anche se formalmente
abolita nel 1881) era un paese conservatore, nazionalista ed ortodosso (discriminazione cattolica e protestante,
persecuzioni degli ebrei)

Aveva un parlamento debole e potere concentrato in mano agli zar, popolazione in miseria e reclamano migliori
condizioni di vita attraverso scioperi, rivolte e richieste di fine dell’assolutismo e si forma il primo SOVIET: primo
organo di rappresentanza degli operai e contadini (ispirazione marxista)

Il PARTITO OPERAIO RUSSO era suddiviso in


 menscevichi (minoritari): volevano una fase riformista (partiti socialisti di massa in accordo con la borghesia)
 bolscevichi (maggioritari): volevano una rivoluzione violenta perché una riforma non sarebbe bastata (capo: lenin)

La crisi sociale e politica interna furono aggravate dalla: GUERRA RUSSO-GIAPPONESE (1904-05) scatenata dalla
Russia per la conquista del Pacifico, ma fu una sconfitta clamorosa. Il malcontento raggiunse livelli incontrollabili e nel
gennaio del 1905 a partire da una sommossa popolare a san pietroburgo il paese precipita nel caos e la ribellione viene
messa nel sangue “DOMENICA DI SANGUE”
Successivamente la situazione di ritorno in apparente tranquillità grazie alla RIFORMA AGRARIA STOLYPIN (1907)
che favorirà la formazione di un ceto di piccoli agricoltori proprietari.
PERINI, “Vivere in pace con gli indigeni d’Eritrea”
Afferma che l’Eritrea, non deve essere trattata come paese di conquista; infatti secondo lui il
cosiddetto indigeno nonostante cammini a piedi, scalzi, e si unga i capelli di burro, tiene per la
persona, la mente e l’indole un posto molto elevato nella scala antropologica; infine, sente che le
sue istituzioni hanno dei lati mirabili e pieni di saggezza,

PASCOLI La grande proletaria si è mossa (1911)


Lo scrive in occasione della campagna di Libia. Le parole del poeta svelano un Pascoli nazionalista
e fortemente interventista.
Secondo lui questa guerra coloniale è come un’esigenza necessaria alla sopravvivenza dei cittadini
italiani che, dopo anni trascorsi come lavoratori emigrati oltremare e oltralpe, dopo anni di
sfruttamento e ingiurie, dovevano assolutamente procurarsi terre fertili da cui trarre il proprio
sostentamento. Inoltre il paese aveva bisogno di dimostrare il proprio valore militare, e la campagna
di Libia sembrava un’occasione ideale per potersi riscattare agli occhi dell’Europa

CORRADINI e la teoria delle “nazioni capitalistiche” e delle “nazioni proletarie”


l'Italia è una nazione materialmente e moralmente proletaria.
il nostro socialismo nazionale. Cioè, come il socialismo insegnò al proletariato
il valore della lotta di classe, così noi dobbiamo insegnare all'Italia il valore della lotta
internazionale. Ma la lotta internazionale è la guerra? Ebbene, sia la guerra!

1869: apre il canale di Suez e la Compagnia Rubattino di Genova


acquista la baia di Assab, in Eritrea

1885: occupazione del porto di Massaua (Eritrea)

1887: imboscata di Dogali: morti 500 soldati italiani

1889: trattato di Uccialli con imperatore di Etiopia, Menelik

1896: battaglia di Adua e disfatta italiana; dimmissioni di F. Crispi

1900-1902: accordi con Francia ed Inghilterra per intervento


italiano in Libia (nonostante Triplice Alleanza)

1905: la Somalia è colonia italiana (già protettorato dal 1889)

1911-1912: guerra contro l’Impero Turco ed annessione della Libia

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