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L’imperiaLismo

Che cos’è l’imperialismo

Quattro secoli di colonialismo

EPOCA DESTINAZIONI PROTAGONISTI


XVI secolo America centro-meridionale Spagna, Portogallo
XVII secolo America settentrionale Francia, Inghilterra
XVIII secolo Asia Francia, Inghilterra, Olanda

Imperialismo
EPOCA DESTINAZIONI PROTAGONISTI

XIX secolo Asia, Africa Francia, Inghilterra,


Germania, Belgio, Stati
Uniti, Giappone, Italia

conquista militare e politica, realizzata dagli stati europei e


finalizzata non più al controllo di zone circoscritte, rilevanti per il loro
interesse strategico o commerciale, ma al dominio di intere
regioni, in prospettiva dell’intero pianeta
Le cause economiche dell’imperialismo

movente economico

ricerca di materie prime


(John A. Hobson, L’imperialismo, 1902)

conquista di mercati di sbocco per la produzione industriale


(Hobson)

assoggettamento di nuovi mercati in cui investire i capitali eccedenti


(Hobson)

esito della concorrenza economica e politica internazionale


(Lenin, L’imperialismo fase suprema del capitalismo, 1916)
Le cause politiche dell’imperialismo

Imperialismo

storiografia liberale storiografia marxista

movente politico movente economico

J.A. Schumpeter, Sociologia dell’imperialismo (1919):


l’imperialismo non è una manifestazione di razionalità economica,
ma un’eredità dell’Ancien régime, un’irrazionale e antieconomica
tendenza al dominio espressione della cultura delle caste militari
e aristocratiche europee.

D.K. Fieldhouse, Politica ed economia del colonialismo (1981):


l’imperialismo è una manifestazione, su scala mondiale, dei
tradizionali conflitti di potenza intereuropei e un’intensificazione
della precedente stagione coloniale (XVI-XIX secolo) dovuta sia
a ragioni di prestigio politico sia al verificarsi nelle periferie africane
e asiatiche di “vuoti di potere” nei governi locali che le potenze
europee intendono colmare.
Le cause sociali dell’imperialismo

movente sociale

Hans-Ulrich Wehler
Crescita industriale e nascita dell’imperialismo tedesco, in Studi
sulla teoria dell’imperialismo (1977)

risposta delle classi dirigenti alle tensioni sociali


innescate dal processo di modernizzazione industriale

integrazione delle masse acquisizione


nei valori dello stato-nazione del consenso
Le giustificazioni ideologiche dell’imperialismo

Le ideologie
dell’imperialismo

DARWINISMO SOCIALE MISSIONE CIVILIZZATRICE


anche nelle società umane i bianchi hanno il diritto/dovere
ci sono soggetti più forti di civilizzare e guidare gli altri
destinati a dominare i più deboli popoli, considerati inferiori
L’imperialismo in Asia

La carta mostra
la presenza europea
nel Sud-Est asiatico e
l’esordiente imperialismo
giapponese tra la fine
dell’Ottocento e l’inizio
del Novecento.
Evoluzioni del colonialismo europeo in Asia

 Fino al 1820 l’Asia produce il 60% della ricchezza


mondiale, l’Europa solo il 30%
 In Asia sono presenti stati antichi e bene organizzati, con
civiltà millenarie
 I paesi dell’Europa preindustriale (fino all’inizio del 1800)
non sono in grado di conquistare le enormi estensioni
territoriali e le masse di popolazione dei paesi asiatici
 Si limitano a conquistare la supremazia sui mari e basi
commerciali lungo le coste
 Solo nella seconda metà dell’800 inglesi e francesi
hanno le risorse economiche, tecnologiche e militari per
instaurare domini territoriali diretti.
 Verso la fine del secolo anche gli Stati Uniti e il Giappone
iniziano a far conquiste
Gli inglesi in India
 Gli inglesi penetrano in Bengala nel
‘700, sfruttando la debolezza
dell’Impero moghul e la rivalità tra i
vari principati
 Attraverso conflitti e trattati, a metà
dell’800 la Gran Bretagna domina
gran parte dell’India per mezzo
dell’East India Company
 L’India viene pesantemente sfruttata
attraverso imposizioni fiscali e
spietata concorrenza delle merci
inglesi, che grazie a dazi stabiliti ad
hoc, distruggono le produzioni
artigianali indiane, rendendo l’India
un paese importatore di prodotti
industriali ed esportatore di materie
prime
L’India nella seconda metà dell’800
 1857-58 Rivolta dei sepoys,
soldati indigeni nell’esercito
britannico
 A seguito di essa il governo
inglese nel 1858 scioglie l’East
India Company e assume il
controllo diretto dell’India (colonia
della corona), sotto il comando di
un viceré
 1876 Vittoria Imperatrice
dell’India
 Modernizzazione: ferrovie,
scuole, per creare classe
dirigente occidentalizzata
collaborativa
 1885 nascita Partito del
Congresso indiano (nazionalista)
Asia nella seconda metà dell’800

 Gran Bretagna
Conquista aree vicine all’India (Belucistan, Bhutan,
Birmania, Malesia, Borneo, Nuova Guinea). Influenza su
Tibet e Afghanistan.
Australia e Nuova Zelanda colonie di popolamento
 Francia
Indocina francese (Cocincina, Cambogia, Vietnam, Laos)
 USA Filippine (sottratte alla Spagna)
 Giappone Corea, Taiwan
La Cina nell’800
• Più grande paese asiatico, più popolato del mondo,
potenza regionale
• Governato da dinastia Qing (Manciù), straniera, in piena
decadenza
• Non commercia con l’estero, lascia aperto solo il porto di
GuangZhou (Canton)
• Dal 1700 Gran Bretagna compra sempre più tè, prodotto
solo in Cina, sul quale la Gran Bretagna mette alti dazi
che ne raddoppiano il prezzo e servono a finanziare lo
stato
• Cina non vuole prodotti britannici, perché non ne ha
bisogno
• Gran Bretagna conquista l’India e vende illegalmente in
Cina l’unico prodotto richiesto: l’OPPIO
Le guerre dell’oppio
• 1839-1842 prima guerra
dell’oppio, vinta dalla Gran
Bretagna, impone alla Cina
l’apertura di cinque porti, i
diritti di extraterritorialità, una
forte indennità e la cessione di
XiangGang (Hong Kong)
• 1856-60 seconda guerra
dell’oppio: inglesi appoggiati da
francesi, russi e americani. I
cinesi devono aprire altri 10
porti e consentire la libera
circolazione degli occidentali nel
paese, concedere esenzioni
doganali e l’apertura di
legazioni a Pechino
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Cina fine ‘800-inizio ‘900
• Ben presto gli occidentali in Cina ottengono di gestire porti,
ferrovie, miniere (concessioni), dogane e libera circolazione
dell’oppio
• A fine secolo la Cina è solo formalmente indipendente: stati
occidentali e giapponesi ne dominano i territori, suddivisi in zone
d’influenza: diventa una semicolonia
• Nel 1900 scoppia una rivolta nazionalista, ad opera della società
segreta dei Boxer (Yihetuan) forse occultamente sostenuta dagli
imperatori, che prende di mira le missioni cristiane, le ambasciate
straniere e le ferrovie
• Nuova sconfitta cinese e nuove imposizioni da parte occidentale
• Nascita di correnti modernizzatrici tra gli intellettuali 
Guomindang (Partito del popolo): autonomia nazionale,
democrazia, uguaglianza sociale
• 1912 cacciata della dinastia Qing, nascita della repubblica

L'imperialismo 15 © Pearson Italia spa


Giappone
• Fino a metà ‘800 paese arretrato e chiuso alle relazioni
con l’estero, molto più della Cina
• Governato da shogun (governatori militari) appartenenti
alla famiglia Tokugawa, al vertice di una «piramide
feudale», capitale Edo, attuale Tokyo
• Shogun = governatore militare

• Daimyo = signori territoriali

• Samurai = guerrieri, in seguito funzionari

• contadini

• Imperatore (tenno) figura simbolica, religiosa, senza


potere politico. Capitale Kyoto
Giappone dalla metà dell’800
• 1853 gli USA inviano una
flotta che impone l’apertura
dei porti giapponesi
• Daimyio, samurai e mercanti
capiscono che il Giappone si
deve modernizzare, altrimenti
finirà colonizzato
• Shogun si oppone  guerra
civile  1868 potere
all’imperatore Mutsuhito
• Riforma Meiji  il Giappone
diventa uno stato moderno in
brevissimo tempo 
Industrializzazione grazie a
intervento statale
• Potenza economica, militare,
coloniale
Colonie in Asia (fine ‘800)
La conquista dell’Africa

La carta dà conto
della presenza coloniale
e imperialista europea
nel continente africano
agli inizi del Novecento
e in particolare del
primato franco-britannico.
The scramble for Africa
L’imperialismo italiano

1882: il governo italiano acquista dalla compagnia


Rubattino il porto di Assab in Eritrea
Depretis
1887: a Dogali, 500 soldati italiani vengono massacrati
dalle armate abissine

1889: firma del trattato di Uccialli con il negus Menelik, con


cui l’Italia si garantiva il protettorato sulla costa somala e il
possesso di alcune città e zone dell’Eritrea

1895: gli italiani procedono all’esplorazione delle zone


Crispi interne

1896: sconfitta di Adua e dimissioni di Crispi

1911: inizia la guerra di Libia

Giolitti
1912: con la pace di Losanna l’Impero ottomano cede
la Libia all’Italia
La spartizione del mondo alla vigilia della Grande guerra
Cronologia dell’imperialismo

1876 > nascita dell’impero britannico in India


1881 > espansione coloniale francese in Africa
1882 > la Gran Bretagna occupa l’Egitto; l’Italia acquista il porto
di Assab dalla Compagnia Rubattino (inizio del colonialismo
italiano)
1884 > conferenza di Berlino per stabilire gli equilibri imperialistici
1884-85 > nascita dello Stato del Congo sotto la sovranità della
monarchia belga
1887 > la Francia dà vita all’Unione Indocinese
1894 > il Giappone occupa Taiwan
1896 > sconfitta italiana ad Adua, in Etiopia
1898 > guerra tra Usa e Spagna per Cuba
1899 > guerra anglo-boera in Sud Africa
1903 > gli Usa controllano lo stretto di Panama
1904 > il Giappone occupa la Corea
1904-05 > guerra russo-giapponese

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