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POLITICHE
Eurocentrismo: Europa al centro
Imperialismo --> Europa come centro geografico, politico, economico
e militare ma che espande anche i propri confini, anche al di fuori
dell’Europa.
Situazione cambia in maniera significativa al volgere del XIX secolo. Sono diverse le
motivazioni:
- Guerre dell’Oppio (1839ess.) --> sono il sistema attraverso cui viene scardinata la centralità
della Cina nel sistema internazionale. Obbligano l’impero celeste ad aprirsi ed accettare le
condizioni importate dall’esterno.
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- Apertura del canale di Suez --> canale che permette il collegamento tra il mar Mediterraneo e
il mar Rosso --> ha permesso alle navi di evitare di circumnavigare l’africa per arrivare in asia,
tagliando drammaticamente i tempi e i costi --> impatto eccezionale --> uno dei più importanti
punti di strozzatura --> cruciale per i collegamenti marittimi.
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- Conferenza di Berlino (1884) e Scramble for Africa --> dalla conferenza di Berlino inizia
una nuova fase con l’obiettivo di definire una serie di regole, ma di fatto inizia un trentennio
che porterà l’Africa a finire quasi completamente sotto controllo occidentale, tranne Liberia e
Etiopia --> il continente è completamente spartito tra potenze coloniali --> impero britannico
(vuole collegare il Cairo a Città del capo in modo da avere una continuità territoriale); impero
francese (si diffonde in Africa orientale); impero belga (in africa centrale); presenza tedesca
(molto significativa); presenza italiana ecc. La creazione di questi stati ha messo insieme
comunità con identità molto diverse.
Dopo le campagne napoleoniche le principali potenze arrivano ad un accordo, basta mettere a rischio la
stabilità interna --> bisogna lavorare insieme --> la competizione si trasferisce al di fuori dell’Europa.
• Il progredire della scienza --> non rimane confinata solo all’ambito storico ma tracima
nell’ambito antropologico ed intacca quello geopolitico --> vi sono razze dominanti e razze
dominate = darwinismo sociale
• Evidente indebolimento dei principali centri di potere in asia --> la dinastia Ching e
l’impero Mogol in India entrano in crisi --> erano stati dei vertici ma perdono colpi sia per
l’aggressività esterna sia per crisi interne.
DIRETTRICI DELL’IMPERIALISMO
= dove le principali potenze concentravano il loro potere.
Aree gialle --> possedimenti impero britannico (subcontinente indiano/ Raj britannico)
Dominio sui mari, egemonia sfidata poi dalla Germania di Guglielmo II (paese della scienza e della
tecnologia).
POTENZE EUROPEE
- Impero britannico:
Si estende su 1/4 delle terre emerse; Londra controlla 1/5 della popolazione terrestre e dispone della
flotta navale più grande al mondo, e che supera di gran lunga la seconda e la terza più grandi del
mondo. Londra era la piazza d’affari più grande di tutti fino alla fine del XIX secolo.
- Importanza di mantenere una via di comunicazione interna con mar Mediterraneo, canale si
Suez, mar Rosso, e oceano indiano. --> l’obiettivo è quello di tenere sempre aperta una via di
comunicazione marittima e dar vita a una forma di controllo terrestre che permetta a
Londra di non doversi limitare a controllare solo i mari = contiguità territoriale.
- Rafforza la sua presenza in africa, e nella regione mediorientale. L’espansionismo britannico in
africa segue una direttrice verticale, con l’obiettivo di unire il Cairo e città del capo. Inoltre,
puntava ad avere maggior controllo sull’Egitto e sul Sudan e aumentare presenza nella penisola
arabica e nel golfo persico e le vie di collegamento verso l’india.
- L’impero era talmente esteso, ricco, importante che aveva portato Londra, soprattutto nella
seconda metà dell’800, a chiudersi in uno splendido isolamento. Importanza era che le vie di
commercio rimanessero aperte, che la via delle indie rimanesse aperta e che non sorgesse in
Europa un’altra potenza che distruggesse l’equilibrio creatosi.
- Impero zarista:
Impero terrestre contiguo più esteso ed in constante crescita verso il Caucaso e l’Asia centrale e
Persia settentrionale, verso i “mari caldi” e la linea transiberiana --> tentativo di collegare le
estremità dell’impero zarista attraverso la linea ferroviaria = incentivare crescita delle aree non
sviluppate, compattare spazio, minimizzare tempi, proiettare la propria potenza e forza (‘800 è il
secolo della ferrovia); mancanza di barriere che proteggessero l’impero; porti congelati gran
parte dell’anno.
Si crearono coalizioni ad essa ostili = “alleanze” antirusse; arretratezza = è un paese arrestrato
economicamente; 1904-1905 Russia sconfitta da Giappone (Giappone ha sfruttato debolezze russe
per combatterla = flotta lontana; linea transiberiana non completa…); instabilità interna = paese
arretrato e con una monarchia assoluta --> 1905 rivoluzione che porta alla creazione della Duma
(parlamento).
Geografia non favorevole --> no barriere naturali che potessero prevenire attacchi esterni = dalla
pianura nord-europea giunsero le prime minacce alla sovranità russa --> 1605 attacco da polonia;
1708 invasione svedese; 1800 guerre napoleoniche; 1850 guerre di Crimea; 1914 WWI; 1941
Operazione Barbarossa --> attaccata circa ogni 33’anni.
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Nonostante sia stata sconfitta nella battaglia di Sedan, la Francia vive un periodo di crescita economica,
industriale e anche demografica. Inoltre, l’impossibilità di indirizzare la propria potenza in Europa, la
spinge sulle colonie --> rafforzamento presenza in africa del nord e in africa occidentale e nel sud est
asiatico --> la direttrice francese è da ovest verso est (contrapposto all’impero britannico). Inoltre,
intraprende anche una missione civilizzatrice, quindi sul piano della scolarizzazione.
- Impero tedesco:
Era una forza propulsiva, l’attore emergente dello scenario = prima potenza continentale in Europa. La
politica europea passava per Berlino. Inoltre, era anche in fortissima crescita demografica ed
economica, faro della scienza e della tecnologia in Europa. Però si trovava tra altre due potenze, la
Francia a ovest l’impero zarista ad est, onde per cui non aveva nemmeno spazio per espandersi (“spazio
vitale”) --> si espande fuori dall’Europa, in Africa e in Asia, ma gli spazi disponibili erano ormai
pochi…
Punta per cui a rafforzare l’intesa con quelli che diventeranno gli imperi centrali. Ferrovia Berlino-
Baghdad --> avrebbe attraversato il cuore dell’impero ottomano e sarebbe giunta sul golfo persico -->
permette alla Germania di espandere la sua potenza su tutta l’area danubiana e su tutta la penisola
anatolica e di conseguenza avrebbe anche acquisito i diritti di sfruttamento delle risorse primarie
presenti su quel territorio, come alcuni dei campi petroliferi più importanti al mondo.
Inoltre, vi è anche un tentativo di rafforzare la flotta sotto la guida dell’ammiraglio Conte; questo fu
visto come una sfida nei confronti dell’impero britannico, il quale aveva l’assoluto predominio sui mari
= corsa agli armamenti
- Impero austro-ungarico:
Uno dei più̀ antichi imperi del mondo, bastione della cristianità̀ e anche nei confronti della potenziale
aggressione ottomana; centro della restaurazione ma progressivamente aveva perso la propria centralità̀
a causa anche del processo di unificazione italiano e tedesco;
Venne trasformato in uno stato duale, con una duplice monarchia sotto la corona degli Asburgo e
divenne sempre più legato all’impero tedesco; si espanse nei Balcani; Fu segnato da una eterogeneità̀
etnica marcata con crescenti processi di nazionalismo e dipendenze interne. Aveva un apparato bellico
limitato e relativa arretratezza economica.
- Impero ottomano:
Impero che guardava a tre continenti all’inizio dell’800, Africa del Nord, penisola arabica, parte della
penisola del Golfo, Balcani --> impero che era anche europeo quindi.
Fino al 1863 fu un paese in costante espansione ma segnato anche da numerose crisi.
• “malato d’Europa”: numerose decurtazioni territoriali tra XIX e XX secolo; prima protetto da
Londra, poi la Germania; martellato da ogni lato + crisi economica e istituzionale (1908 crisi dei
giovani turchi)
- Regno d’Italia
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POTENZE EXTRA-EUROPEE
- USA:
Prima potenza sul piano internazionale, a livello economico, di produzione industriale; uno dei
principali centri finanziari del sistema internazionale. Crescita soprattutto nella seconda metà del XIX.
Erano comunque considerati una potenza periferica. Crescita demografica significativa. Alla fine della
guerra civile americana (1861-1865) contavano circa 31 milioni di persone come popolazione e nel 1914
allo scoppio del primo conflitto mondiale erano oltre 100 milioni di persone. Grandi flussi migratori
importanti sia europei ma anche di altre nazioni, come la Cina.
- Forte crescita a livello economico-industriale, ma anche sul piano tecnologico e
scientifico. Ma rispetto alle potenze europee era qualche gradino indietro dal punto di vista
delle capacità belliche.
- Paese circondato da mari e oceani --> ci si aspetterebbe una flotta potente --> la
acquisiranno nel corso del tempo.
- A metà del secolo completano corsa all’ovest, con la vittoria contro il Messico e l’acquisizione
della California e di altri territori.
- Guerra civile = momento di frattura ma anche uno strumento fondante per l’unità americana,
ma è anche un momento che interrompe la crescita incredibile che il paese ha avuto.
- Vi fu però una ripresa progressiva --> espansione = acquisiscono l’Alaska nel 1867,
comprandola dall’impero zarista + espansione verso oceano Pacifico = area centrale alla quale
guardare, e da esso acquisiscono le Filippine. Oltre il pacifico gli USA si erano concentrati
maggiormente anche l’area di Cuba --> viene fatta una guerra apposta per garantire
l’indipendenza dell’isola ma mantenendo il controllo degli Stati Uniti di una base, Guantanamo --
> mantenevano una forte influenza. L’idea era quella di affermare la propria autorità su aree
chiave.
- Non incidono sul destino della Cina (le guerre dell’oppio la obbligano a perdere una determinata
autorità su alcune aree chiave del suo paese) perché arrivano un po’ tardi a questa corsa --> si
compete per il mercato cinese
- Fanno da mediatori nel conflitto Russia-Giappone
- Irromperanno nello scenario delle relazioni internazionali nel primo conflitto mondiale.
ASIA:
- Cina:
Paese in profondissima crisi che scontrava un ritardo tecnologico fortissimo. Fino ai primi dell’800 era
riuscito a rimanere un paese non solo sovrano ma anche capace di esercitare una certa autorità sul
territorio.
Gli attacchi non sono dati solo dalla pressione esterna ma anche da una crisi sistemica interna =
difficoltà di amministrare territorio vastissimo, amministrazione non più cosi eccellente e fratture
interne, molte rivolte che portano ad un impatto drammatico anche a livello produttivo + tentativo
delle potenze europee di scardinare il sistema cinese
- Guerre oppio --> conflitti scatenati da Londra che vuole obbligare l’impero celeste ad aprirsi e
far si che l’oppio possa essere venduto, commerciato all’interno del territorio cinese --> in modo
che il trend della bilancia dei pagamenti che tradizionalmente ha visto l’afflusso di materiali e di
materie preziose come l’argento, giungere dall’Europa alla Cina e non viceversa --> tramite il
commercio e la vendita dell’oppio si puntava a invertire completamente questo processo --> le
autorità cinesi una volta capito che effetti aveva l’oppio cercarono di vietarne il commercio. =
penetrazione crescente all’interno del territorio cinese.
- Guerra con il Giappone --> rafforza spinte al cambiamento interno che avvengono però in
modo non organico si creano disfunzioni crescenti (es. parti di territorio che crescono più
velocemente di altre)
• La Cina entra in una crisi enorme. 1911 fine impero celeste e poi fase di instabilità
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- Giappone:
Attore centrale che evidenzia i suoi interessi sul territorio cinese; ebbe un’apertura forzata con una
missione americana sul territorio. Dal ‘68 abbiamo la restaurazione della figura dell’imperatore e al
consolidamento di un processo di modernizzazione. Passa all’essere una realtà semi feudale e molto
arretrata a uno degli attori tecnologicamente più avanzati dell’area del pacifico in circa 30 anni. -->
conflitto Cina-Giappone 1894/1895 = la vittoria giapponese diventa un’espansione del controllo
giapponese sul territorio.
- India e Burma
Controllo crescente da parte dell’impero britannico che consolida la sua presa sul paese, non solo sulla
regione e non solo dal punto di vista economico ma anche politico e militare.
- La Germania ha rifiutato due volte di siglare trattato di alleanza con impero britannico =
Londra cercava di creare un asse con Berlino in modo da avere relazioni strabili e solide. Questo
continuo rifiuto della Germania spinge la classe dirigente britannica a rivedere le posizioni ed
avviare processo di aperta competizione.
- Crescita degli imperi coloniali, in particolar modo l’impero francese in africa --> Londra
percepiva il rischio di uno scontro (no buone relazioni tra Francia e Inghilterra).
- Espansione della Russia zarista a ridosso della sfera d’influenza britannica = subcontinente
indiano
- Ascesa del Giappone
- Profonda debolezza che investe dell’area che va dall’impero asburgico all’impero ottomano.
- Balcani sempre più al centro di mire contrapposte delle grandi potenze ma anche attori minori.
- Serbia rivendica centralità e vuole diventare elemento di coesione tra popolazioni slave del sud.
Si vanno a consolidare blocchi contrapposti --> se prima i problemi si risolvevano insieme “do ut des”;
ora si avvia una fase diversa dove si arriva ad un’estremizzazione delle posizioni --> si adottano
posizioni competitive.
Irruzione nello scenario delle relazioni internazionali dei gruppi terroristici --> assassinio di Francesco
Ferdinando ad esempio = contribuiscono a questo clima di terrore.
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EQUILIBRIO BISMARKIANO 1870-1890
L’obbiettivo principale era isolare e contenere la Francia, in modo che non si alleasse con altre potenze.
Obiettivi principali:
- Salvaguardare lo status quo e supremazia sul territorio
- Evitare che Londra uscisse dal suo splendido isolamento --> era l’unica che poteva ridefinire lo
status quo della Germania
- Non far acquisire alla Francia l’Alsazia e la Lorena.
- Si rafforzano le relazioni con San Pietroburgo, Vienna e Roma --> devono rimanere alleati con
Berlino, che ha dovuto contenere le dispute che contrapponevano l’Italia l’Austro-Ungheria e la
Russia.
Momenti chiave:
- 1873 Patto dei tre imperatori = accordo che allinea Germania,
Austro-Ungheria e Russia zarista = si prefigura che questi tre
attori definiscano concordemente la propria politica estera sul
territorio europeo.
Entrano in crisi pochi anni dopo, dopo che la Russia ebbe una
vittoria contro forze ottomane e si prefigurava una variazione
significativa degli equilibri di potenza. --> Berlino interviene
convocando una conferenza che rettificaca termini della pace di
Santo Stefano = la Russia ci perde --> non accetta di buon
grado --> si entra in crisi = primo scollamento
- Alleanza tra impero austro-ungarico e impero tedesco = duplice alleanza 1879 --> verrà poi
estesa al regno d’Italia nel 1882 in modo da evitare uno scontro tra Austro-Ungheria e Italia -->
prevede che qualora uno dei tre fosse stato attaccato, gli altri sarebbero corsi in suo soccorso.
- 1887 Trattato di contro-assicurazione tra Russia e Germania = Russia e Germania si
assicuravano neutralità nel caso in cui l’una o l’altra fossero impegnate in un conflitto con
un’altra potenza.
Clausole: la neutralità era assicurata a meno che la Germania avesse attaccato Francia o la Russia
avesse attaccato Austria-Ungheria = mentre si guardava le relazioni tra principali potenze --> la
Russia aveva una forte relazione con Francia, una relazione finanziaria, la Francia stava aiutando
economicamente la Russia.
Nel 1890 dopo che è salito al potere Guglielmo II, si arriva alla rottura con Bismark = avevano
opinioni ed obiettivi troppo diversi: Bismark voleva garantire l’egemonia tedesca sul continente senza
modificare formalmente le relazioni; Guglielmo II voleva affermare al mondo la centralità tedesca,
spingere quindi per una completa ridefinizione di assetti in un modo o nell’altro.
• Si passa dal balance of power di Bismark alla politica di potenza tedesca, sostenuta da
Guglielmo, dalla straordinaria crescita tedesca ma anche da calcoli sbagliati.
• La Germania da per scontato che la Russia non si sarebbe mai allineata con la Francia in quanto
troppo diverse --> il contratto di contro-assicurazione non viene rinnovato. La Germania attua
una politica tariffaria estremamente ostile nei confronti della Russia, spingendola così sempre di
più tra le braccia della Francia.
• Rapporti tra Londra e Berlino: già antichi (regina vittoria collegata con famiglia regnante tedesca
+ zar di Russia e kaiser tedesco cugini di terzo grado), vi erano legami di sangue. Berlino da
Londra per scontata, non pensava che le sue azioni non sarebbero piaciute alla classe dirigente
inglese. Inoltre, era improbabile che Londra di allineasse con Parigi e san Pietroburgo e si
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pensava anche che un rafforzamento dell’asse Londra-Berlino avrebbe portato alla definitiva
rottura con la Russia. La classe dirigente inglese decide che bisogna stabilire le future relazioni
con la Germania --> Londra scommette sull’allineamento e propone un’alleanza formale.
Berlino per due volte rifiuta queste alleanze (1898-1901). Londra inizia così a prepararsi e
ridefinire le proprie posizioni, uscendo cosi dallo splendido isolamento
Triplice alleanza: Italia, impero asburgico e impero tedesco --> legame molto più coeso
NASCITA DELL’INTESA:
Russia zarista, Francia e impero britannico --> è figlia degli errori di valutazione della Germania
- 1894 intesa franco-russa = Intesa sul piano economico, politico e di sicurezza.
• La Francia non è più isolata.
- 1904 intesa cordiale = intesa franco-britannica = sancisce non solo il riavvicinamento tra
Francia e Inghilterra, ma anche una spartizione delle aree di influenza sul piano coloniale. Nasce
dal duplice rifiuto di Berlino per un’alleanza e da un ‘non incidente’ = due spedizioni avvengono
nello stesso momento in africa, quella britannica che scende dal Cairo e quella francese che
proviene dall’Africa Occidentale e le due si incrociano nel Sudan attuale, ci si aspettava uno
scontro, ma Parigi decide di fare un passo indietro e ordina ai membri la proibizione di far
passare prima la spedizione britannica --> diventa così un’apertura di un canale di
comunicazione che negli anni diventa sempre più significativo.
• L’intesa prevede un riallineamento delle relazioni, un avvicinamento tra Francia e Gran
Bretagna ed una risoluzione delle controversie sul piano coloniale. L’Inghilterra riconosce la
preminenza degli interessi francesi in Marocco e la Francia riconosce quelli inglesi in Egitto.
Mentre l’intesa franco russa era abbastanza conosciuta, quella franco britannica era completamente
inattesa.
- 1907 Intesa anglo-russa: grazie alla mediazione francese vengono ad un accordo, il trattato di
san Pietroburgo. Vi è una risoluzione delle controversie sul piano coloniale, si definiscono le
sfere di influenza e si riconosce che il nord della Persia ricade sotto l’influenza della Russia,
mentre il centro-sud è sotto l’influenza britannica. L’Afghanistan doveva rimanere un territorio
cuscinetto, dove nessuna delle due doveva rafforzare la loro presenza.
Per il Tibet si riconosceva la preminenza britannica sulla regione.
Si pongono così le basi per la triplice intesa.
LE CRISI PERIFERICHE
- 1896 BATTAGLIA DI ADUA: sconfitta italiana in Etiopia, battaglia che segna un discrimine
importante in quanto non basta appartenere all’Europa civilizzata per sottomettere le potenze
autoctone (paesi autoctoni nella regione africana o nel cosiddetto terzo mondo), ma è necessario
fare i conti con anche i limiti e imposizioni logistico militare che sono significativi.
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dell’impero britannico, il quale nonostante fosse la prima potenza in termini di controllo dei
mari, scontava però debolezze a livello di esercito, di forze armate e di terra.
Scatena forte opposizione sul piano internazionale, Londra avrà la meglio, ma ci mette tre anni
per aver ragione.
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- 1912-1913 PRIMA E SECONDA GUERRA BALCANICA = conflitti che puntano a liberare
i Balcani da ciò che rimane del controllo ottomano --> il primo vede Serbia, Montenegro,
Bulgaria e Grecia unite ad Albania a fare la guerra all’impero ottomano. Finisce con sconfitta
delle forze ottomane e perdono quasi totalità dei loro territori europei. La seconda guerra
scoppia perché uno dei vincitori, Bulgaria, non è soddisfatto degli accordi successivi al conflitto
e dichiara guerra ai suoi ex-alleati, alleandosi invece con l’impero ottomano. Bulgaria sconfitta --
> ridefinizione dei territori.
PIANI DI GUERRA:
POTENZE CENTRALI:
- PIANO TEDESCO – SCHLIEFFEN:
guerra lampo capace di portare a capitolazione Francia colpendola dove più̀ vulnerabile (Belgio
neutrale) --> non si punta subito alla Russia in quanto troppo lenta; quindi, nel frattempo si
attacca la Francia nonostante avesse un esercito molto forte. Si voleva fra cadere perché così
l’impero britannico non poteva portare le sue forze sul territorio francese.
Una volta sconfitta Parigi, spostare forze sul fronte orientale per sconfiggere il leviatano russo.
Una potenza militarmente formidabile ma che necessitava di tempi lunghi per entrare a pieno
regime, inoltre forte debolezza interna dopo sconfitta con Giappone.
- Coinvolgimento di Istanbul (avere dalla propria parte l’impero ottomano vuol dire bloccare
Russia e si fomenta rivolta nei possedimenti
coloniali inglesi e francesi --> Africa
occidentale, Egitto, India, tutti territori a
maggioranza musulmana = puntava ad avere
dalla sua parte tutti i territori musulmani.
Quando scoppia il conflitto e l’impero
ottomano entra in guerra a fianco delle
potenze centrali, il sultano di Istanbul
proclama un jihad (sforzo da condursi lungo
la via di dio) con la spada difensivo (= il mondo islamico è sotto attacco e questo genera un
obbligo su ogni individuo maschia che possa sostenere il conflitto) -- > i tedeschi e gli austro-
ungarici puntano a creare una destabilizzazione nei territori occupati da Francia e Inghilterra
puntando su questo legame religioso. In questo modo le popolazioni musulmane dell’africa del
nord, dell’africa occidentale e dell’india britannica prenderanno le arm e combatteranno contro i
loro oppressori. Ottiene successo in Mesopotamia non molto ad di fuori.
- Guerra lampo era imperativa: per infliggere colpo fatale a Parigi, neutralizzare capacità
potenziali russe e mettere Londra davanti al fatto compiuto
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INTESA:
- Sfruttare il superiore potenziale bellico di Francia, Russia, e Impero Britannico. La Francia
puntava a disarticolare la Germania, a riportarla nella situazione prebellica e la Gran Bretagna
puntava ad avere il controllo della flotta tedesca e a occupare il canale di Kiel, un canale che
taglia sostanzialmente il territorio al confine tra Germania e Danimarca e collega quindi il mare
del Nord con la Manica. L’obiettivo era resistere per mobilitare le truppe e sfruttare potenziale
bellico della Francia, quello limitato terrestre della Gran Bretagna e quello estremamente
significativo della Russia per chiudere a tenaglia le potenze centrali e sfruttare il controllo sui
mari --> embargo totale, bloccare i porti alla Germania non le avrebbe permesso di farsi arrivare
le derrate alimentari --> guerra di posizione.
- Contare sul sostegno garantito dagli imperi coloniali
- Sfruttare il command of the sea britannico per strangolare nemico militarmente ed
economicamente
- Evitare che coinvolgimento ottomano avesse ricadute negative sulle comunità̀ musulmane
all’interno degli imperi britannico e francese
Fronte occidentale:
- il più importante, si dipana per oltre 800 km e che dal mare del nord arriva fino all’Adriatico.
- Meno dinamico ma più rilevante per l’economia del conflitto
- All’inizio i tedeschi penetrano nel Belgio neutrale, le forze belghe sono obbligate a retrocedere.
Questa offensiva coglie abbastanza impreparate le truppe francesi e britanniche.
- Le forze tedesche penetrano nel Belgio e poi nel nord est della Francia e arrivano al punto di
massima, Parigi.
- La risposta franco-britannica permette la stabilizzazione del fronte lungo la Marna --> sistema di
trincee che dal mare del nord sarebbe sceso fino all’Adriatico --> 800 km, molto ampio e statico
= guerra di posizione, vengono scavate le trincee e create linee difensive parallele.
Bombardamenti massicci, crescenti e poi avanzata dei fanti. Terreno colmo di crateri in cui era
molto difficile muoversi. Nuove dotazioni militari: carro armato, aviazione, armi chimiche (a
Ypres venne utilizzato per la prima volta agente chimico).
- Il piano tedesco di guerra lampo fallisce, si va a così a creare un sistema difensivo su linee
parallele che separa i contendenti sul fronte occidentale --> carneficina
- Battaglia di Verdun 1916: roccaforte simbolo del tentativo tedesco di spezzare resistenza franco
britannica--> 600/700 mila morti circa. Guerra totale --> intero scenario internazionale e le
società a 360 gradi. --> fu drammatico ma anche nelle relazioni dinamiche interne, obbliga tutte
le società coinvolte ad entrare in contatto con una modernità sempre più esasperata.
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- Battaglia della Somme --> 1 milione di morti circa; conflitto che riguarda anche truppe coloniali,
soldati dell’india britannica, dell’africa francese, della nuova Zelanda, Australia… = serie di
popoli di comunità diverse.
- Battaglia navale attorno alla penisola dello Jutland --> marina britannica e marina tedesca = si
risolve in un pareggio, vittoria marginale tedesca; vi era il timore che una battaglia navale avrebbe
definito le sorti del conflitto e nessuno era disposto a provare. Nella seconda fase del conflitto si
ricorse invece a sommergibili, sottomarini --> le forze dell’intesa puntavano a bloccare qualsiasi
rifornimento alle potenze centrali; le forze tedesche avevano capacità tecnologiche che messe al
servizio di una strategia sottomarina potevano provocare danni estremamente significativi -->
potevano rendere le rotte marittime non sicure e quindi limitare i traffici (proprio per questo gli
stati uniti poi entrarono nel conflitto nel 1917)
- Ingresso degli stati uniti nel 1917.
- Primavera 1918 offensiva massiccia --> ultimo tentativo da parte delle potenze centrali di
ottenere una vittoria sul campo, vi furono enormi perdite e sacrifici --> venne fermata.
Nell’inverno 1918 la Germania collassa internamente, esplodono molte rivolte, non sconfitta
militarmente ma sul piano interno, la popolazione non può reggere la prosecuzione del conflitto
--> cambio di regime e richiesta dell’armistizio
- Armistizio = novembre 1918 = termina primo conflitto mondiale + inizio di fase che terminerà
con la conferenza per la pace di Parigi.
Fronte orientale:
- dopo un primo tentativo russo di penetrare nei territori dell’impero tedesco a nord e nell’impero
austro-ungarico, soprattutto nella regione della Galizia, si sono registrate una serie di sconfitte
che hanno duramente colpito l’impero zarista, aumentando la crisi interna e favorendo
l’emergere dei movimenti rivoluzionari. L’avvento al potere di Lenin ridefinì la cultura estera
dalla Russia, anche durante il periodo rivoluzionario aveva comunque continuato le ostilità e
garantito la prosecuzione della lotta contro le potenze centrali. La Rivoluzione d’ottobre
rappresentò una cesura fortissima. È evidente che la Russia sia destinata ad uscire dal conflitto
con costi tra l’altro pesantissimi --> la scelta è quella di sganciarsi dal conflitto in modo da
dedicarsi a un processo di profonda riorganizzazione interna --> vengono sacrificati territori
enormi: Trattato di Brest-Litovsk del 1918 che sancisce di fatto la definitiva fuoriuscita della
Russia dal conflitto e la cessione di una porzione enorme di territori europei principalmente alle
potenze centrali (Finlandia repubbliche baltiche, Caucaso..)
- La fuoriuscita della Russia potenzialmente avrebbe potuto cambiare le sorti dello scontro; ma
questa fuoriuscita coincide anche con l’entrata in conflitto degli stati uniti a fianco delle potenze
dell’intesa --> la possibilità dei tedeschi di spostare le truppe da est a ovest è stato bloccato
dall’aumento esponenziale del coinvolgimento statunitense sul teatro bellico = maggiori
dotazioni militari, maggiori risorse e una partecipazione al conflitto che si fece sempre più
significativa.
Fronte italiano:
- Non entra nel conflitto fino al 1915 in seguito al patto di Londra, dalla parte delle potenze
dell’intesa; il coinvolgimento italiano avrebbe dovuto essere ricompensato con una serie di
territori --> riconoscere all’Italia i suoi confini naturali (territori irredenti) --> avrebbe portato
l’Italia ad estendere il suo controllo sull’alto adriatico, un protettorato sull’Albania. Non sono
territori secondari = porto molto importante: porto di Trieste, molto moderno e pieno di risorse
--> potenziare le proprie capacità e ricavarsi controllo sul mare adriatico.
- Le potenze dell’intesa speravano che l’ingresso dell’Italia avrebbe avuto un effetto dirompente,
avrebbe esacerbato le divisioni interne all’impero austro-ungarico e portato a un suo collasso.
- Serie di offensive nel corso del 1915 che vennero però neutralizzate --> la risposta delle potenze
centrale si registro nel 1916 con il varo della spedizione punitiva = ripagare i traditori con la loro
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stessa moneta; le forze italiane riuscirono a resistere. Sul fronte italo-austriaco il conflitto si ebbe
su territori montuosi --> molte difficoltà: approvvigionamenti ma anche difficoltà climatiche.
- L’anno chiave è il 1917, inverno, si ha il disastro, la disfatta delle forze italiane a Caporetto. Le
forze italiane vengono travolte e sono quindi obbligati a retrocedere lungo il Piave per trovare un
fronte migliore. Oltre alla perdita di territori, vengono perse anche gran parte delle dotazioni
militari, derrate alimentari e moltissimi prigionieri --> le forze austro-ungariche penetrano nel
Friuli attuale e vi è quindi il rischio è che l’Italia tracolli, che provochi una perdita territoriale e
che l’intero nord Italia venga riaperto all’offensiva austro-ungarica. --> con costi umani
inimmaginabili e mettendo a frutto tutte le risorse possibili, grazie anche al sostegno degli alleati
(Stati Uniti, Francia, gran Bretagna), le forze italiane riescono a ripiegare quanto prima lungo il
Piave e gradualmente a riprendere la loro pressione. Una pressione che risulterà decisiva poi per
la vittoria dell’ottobre del 1918 --> vittoria di Vittorio Veneto. Questa vittoria non fu un fattore
decisivo, l’impero austro-ungarico stava già collassando all’interno, vi erano sollevazioni
crescenti con tinte nazionaliste, le diverse nazionalità che componevano l’impero si stavano
ribellando agli Asburgo e reclamavano l’indipendenza.
- Vittoria mutilata: dopo il primo conflitto mondiale tutte le clausole del patto di Londra non
furono rispettate --> città di Fiume: proclama la sua italianità alla fine del conflitto, ma nel patto
di Londra non era inclusa. Diventa il simbolo, centro di una crisi internazionale e ci sarà poi la
spedizione di D’Annunzio e la successiva liberazione dalle forze italiane e la sua destituzione.
Fronte asiatico:
- posizioni tedesche in Cina poi occupate dalle forze giapponesi
• Quando esplode, nessuno pensa che sarebbe durato fino al 1919, ma si ritiene che sarebbe stato
un conflitto d portata regionale che si sarebbe risolto in pochi mesi. Però poi una volta iniziato
non si poteva più fare un passo indietro.
Fronte ottomano:
- regione del Caucaso: pressione delle forze zariste che cercano di premere sulle frontiere nord-
orientali dell’impero ottomano; le forze zariste hanno un certo successo, riescono ad ottenere
sostegno di alcune popolazioni locali, gli armeni: comunità cristiane che furono mobilitate dalle
forze zariste che stavano avanzando per combattere al loro fianco e che nutrivano volontà
indipendentiste molto forti e marcate.
La risposta ottomana a queste sollevazioni armene fu terribile = massacro indiscriminato della
popolazione armena, con stime che ancora oggi non sono completamente conosciute, si parla di
un milione di vittime circa
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particolare, Mustafa Kemal, colui che poi diventerà protagonista della storia della moderna
repubblica di Turchia (=Ataturk, padre dei turchi).
• Il comando britannico decide di utilizzare un’altra strategia --> punta a un’altra operazione, più
semplice dal punto di vista militare, e che ha come teatro operativo la Mesopotamia, la terra tra
i due fiumi, con città più importante Baghdad. Sbarcano nell’odierno Ira meridionale,
prendendo la città di Bassora e si prosegue verso nord, con una vittoria dietro l’altra.
Ad un certo punto le truppe britanniche sono obbligate ad arrestarsi perché le linee di
comunicazione diventano sempre più diradate e quindi è sempre più difficile portare
rifornimenti. Il comando ottomano, conoscendo bene le zone, obbliga le forze britanniche a
retrocedere e chiudersi in una roccaforte locale (Kut), li sono circondate e costrette alla resa =
sconfitta, non per Londra che manderà nuovi provvedimenti organizzando un altro corpo di
spedizione.
• 1917, la pressione esercitata su questo territorio era talmente alta che le truppe inglesi riescono
finalmente ad occupare Baghdad --> vittoria che ha un peso enorme anche dal punto di vista
dall’opinione pubblica.
• Nel 1918, riescono poi ad occupare anche Gerusalemme e alla presa di damasco e viene sancito
l’armistizio di Mudros che segna l’uscita delle forze ottomane dal conflitto.
All’inizio l’impero britannico si era assunto degli impegni nei confronti di alcuni territori medio-
orientali, ma senza sapere cosa sarebbe accaduto. Infatti, poi si ricorderanno questi impegni come
impegni confliggenti, promesse tradite.
- 1915 Accordi di Costantinopoli: accordi che Francia e gran Bretagna stringono con la Russia per
spingerla a continuare le ostilità. Viene promessa a san Pietroburgo che alla fine del conflitto se
avesse continuato a combattere, avrebbe ottenuto Costantinopoli e il controllo sugli stretti,
l’accesso ai mari caldi. Costantinopoli aveva un valore centrale per gli zar non solo dal punto di
vista geopolitico, ma anche per la religione: era la sede del patriarcato ortodosso e vi era la chiesa
più grande dell’antichità.
- 1915-1916 Carteggio McMahon e Husayn: erano l’alto commissario inglese in Egitto e il capo
della famiglia hascemita (una delle famiglie più importanti nel mondo arabo) e Husayn
controllava i santuari di mecca e medina (due dei tre santuari più importanti dell’islam). Questo
carteggio mira a creare una partnership, McMahon punta a coinvolgere gli hascemiti nel primo
conflitto mondiale, in quanto gli hascemiti sono formalmente sudditi dell’impero ottomano, e si
vuole che si ribelli e che avviino una rivolta che indebolisca ulteriormente le posizioni ottomane
dal punto di ista militare e per depotenziare la dichiarazione di jihad difensivo del 1914 lanciata
dall’imperato ottomano. Si vuole quindi portare dalla propria parte Husayn vuol dire limitare
l’eco di questo messaggio. Vi era una questione di interessi, viene promesso ad Husayn che alla
fine del conflitto sarebbe stato creato un grande stato arabo (dallo Yemen attuale, fino alla Siria,
l’Iraq). In questo carteggio le posizioni non sono poi così definite, McMahon riconosce un ruolo
centrale per la dinastia hascemita, ma non dichiara mai che tutti questi territori sarebbero stati
controllati da Husayn e che Londra avrebbe garantito che gli hascemiti avrebbero controllato
questi territori.
- Accordi Sykes-Picot: completamente non compatibili con il carteggio McMahon-Husayn. Sono
accordi con la Francia per spartirsi i territori a maggioranza araba dell’impero ottomano, in zone
sotto controllo diretto e in zone sotto influenza, alcuni dei quali uguali a quelli promessi ad
Husayn. A Parigi viene riconosciuta di un’area che corrisponde alla grande Siria e all’alto Iraq; a
Londra viene riconosciuto il controllo sulla Transgiordania, e l’Iraq centro-meridionale; mentre
la Palestina con Gerusalemme avrebbe dovuto essere amministrata dalle potenze dell’intesa.
- Dichiarazione Balfour: lord Balfour era il ministro degli esteri inglese del periodo, che nel 1917
se ne esce con questa dichiarazione, nella quale dichiara che il governo inglese vede con favore la
creazione in Palestina di una ‘national home’ per il popolo ebraico, purché questo non
pregiudichi i diritti civili e religiosi delle comunità non ebraiche residenti in Palestina (che
costituivano la maggioranza e che erano in gran parte musulmani e con una importantissima
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presenza cristiana). Hussein inizia a capire che le cose non stanno andando davvero come gli
avevano detto. Si puntava ad avere il sostegno delle comunità ebraiche statunitensi, dove era
ancora molto forte il movimento sionista.
- 41 milioni di uomini mobilitati dalle potenze dell’intesa e 25 milioni dalle potenze centrali -->
numero di soldati coinvolti, che non tiene conto della mobilitazione sul paino industriale =
coinvolgimento della popolazione civile.
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ASSETTO INTERNAZIONALE SUCCESSIVO ALLA GRANDE GUERRA
LE DIVERSE POSIZIONI DEI VINCITORI:
la definizione del nuovo ordine internazionale, fa emergere queste divere posizioni.
- Francia: ha subito le perdite maggiori (1,7 milioni di morti, dispersi, mutilati... su una
popolazione attiva maschile di 13 milioni). Non poteva accontentarsi di un ritorno alla situazione
precedente, non voleva solo riavere l’Alsazia e la Lorena, voleva eliminare la minaccia tedesca --
> punta a rompere l’unità della Germania (corridoio di Danzica).
- Impero britannico: primo impero al mondo, ha espanso i propri territori --> ma non può più
sognarsi di avere una flotta maggiore alla seconda e terza del mondo; timore che all’egemonia
tedesca si possa sostituire un’egemonia francese.
- Italia: mirava al rispetto del patto di Londra e quindi al riconoscimento del proprio status sul
piano internazionale.
- Stati uniti: ridefinire ordine internazionale su basi più eque e solide e che possa favorire gli
interessi degli stati uniti--> 14 punti di Wilson, società delle nazioni e sistema di garanzie contro
la ripresa dei conflitti + rafforzare processi di globalizzazione economico-finanziaria.
TRATTATO DI VERSAILLES
= una delle cause dell’instabilità del sistema europeo
- Trattato percepito come diktat, un’imposizione che contravveniva premesse armistizio (14 punti
di Wilson) e imputava alla Germania completa responsabilità̀ del conflitto.
- alla Germania non fu permesso di partecipare alla conferenza, doveva solo firmare il trattato di
pace; inoltre, non si aspettava un trattamento di favore, ma quantomeno un riconoscimento del
proprio status; il trattato schiacciò completamente la Germania, impose termini così duri da
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generare un risentimento che avrebbe impattato in maniera determinante sulla popolazione
tedesca sulle generazioni successive.
• Decurtazioni territoriali:
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• Questa situazione molto difficile spinge diversi regimi a non fidarsi dei membri del vecchio
impero asburgico, perché si teme un ritorno dell’Austria o una riaffermazione dell’Ungheria e
anche a spingere verso un nazionalismo sempre più forte, perché bisogna creare un’identità
nazionale che non c’è.
• L’Austria viene quindi ridotta a ¼ dell’antico territorio imperiale; è un paese interclusa; non ha
sbocchi sul mare; non può unirsi alla Germania; ed è una realtà che ruota attorno a una capitale,
Vienna, che è sovradimensionata, è una capitale pensata per un impero enorme, che però
l’Austria non è più; riduzione delle forze armate (circa 30.000 unità).
• L’Ungheria diventa indipendente, ma è comunque un paese chiuso, non ha uno sbocco sul
mare. Inoltre, è caratterizzata da una forte carica revisionista.
• La Cecoslovacchia, riunisce Boemia, Moravia e Slovacchia, è un paese molto avanzato dal
punto di vista industriale, politico e culturale, ha una società civile molto attiva; ha un peso
significativo (=si pensa possa essere una delle ancore del nuovo sistema europeo, uno dei paesi
capaci di stabilizzare il sistema)
• Il regno dei Serbi, Croati e Sloveni riuniva le principali comunità slave attorno alla leadership
serba. Il territorio ha però una difficile composizione che lo porta a confinare con l’Italia
(l’Italia, in base a quanto stabilito nel Patto di Londra, a fine conflitto occupò territori lungo il
confine orientale e in Dalmazia, i quali però erano abitati da forti minoranze di lingua slovena e
croata e di conseguenza erano rivendicati dal nuovo stato jugoslavo. Ci fu una situazione di
stallo che durò fin quando venne siglato un trattato, il trattato di Rapallo nel 1920, il quale
sanciva che l’Italia poteva mantenere la sovranità su alcuni territori, ma doveva anche cederne
altri, come la Dalmazia. Fiume sarebbe stata internazionalizzata. In questo modo l’Italia
conseguiva una posizione dominante nell’Adriatico e poteva proiettare la sua presenza nei
Balcani.).
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- Vengono ricavate molte zone d’influenza: nella parte meridionale della Penisola anatolica
(influenza italiana); al confine con la Siria, attorno a Adana (influenza francese).
- Armenia indipendente
- Questione dei curdi: comunità̀ etnica dislocata in Turchia, Siria, Iraq e Iran --> referendum per
stabilire uno stato curdo
- Ascesa di Mustafa Kemal --> = padre dei turchi, Rigetta i termini del trattato, guida il
movimento di opposizione e va a reagire all’offensiva della Grecia contro l’impero ottomano
(perché la Grecia voleva espandere la propria sera di controllo).
- Siria, Iraq, Transgiordania e Libano vengono affidate a potenze terze (Francia e Inghilterra) per
guidarle all’indipendenza.
- L’impero ottomano cesserà di esistere e al suo posto nascerà la moderna Repubblica di Turchia
Un altro fattore ha luogo mentre Kemal si unisce ai rivoltosi -› offensiva greca sulle coste
occidentali della Penisola anatolica = non si erano accontentati dei territori riconosciuti dal
Trattato di Sèvres e puntavano a creare la Grande Grecia (coste occidentali e meridionali
della Penisola anatolica + Costantinopoli).
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dalla Turchia alla Grecia e delle comunità islamiche dalla Grecia alla Turchia = fine della Guerra
greco-turca.
- 1924, abolizione sultanato e califfato e trasformazione nella moderna Repubblica di Turchia.
Mandati in Medio Oriente (zona tra Levante e Golfo Persico) -› questi territori vengono
spartiti:
- Palestina, Giordania e Iraq = mandato UK --> petrolio in Iraq.
- Siria e Libano = mandato Francia (protettrice dei cristiani nel Libano).
Successivamente, come parziale contropartita per mancato rispetto accordi Sykes-Picot,
vengono dati alla famiglia hascemita:
- Transgiordania;
- Iraq.
Prima fase di crisi drammatica, sempre più significativa, infatti raggiunge l’apice della tensione nel 1923
che si dipana su molteplici livelli, sul piano diplomatico, economico, politico, culturale, ideologico e
identitario. Quando si pensava di essere prossimi a una nuova fase, in realtà si vanno a definire una
serie di fattori che limitano questa crisi e che inaugurano una fase di distensione, l’opportunità di
ricostruire il sistema su basi diverse: passare sa un sistema puramente competitivo e di puro
antagonismo, a un sistema cooperativo, è una fase di grande speranza, animata dallo spirito di Locarno
(accordi che diventeranno il simbolo di questo tentativo di superare anche le storture della fase di
sistemazione del sistema internazionale seguita alla Grande Guerra). Ed infine una crisi che prima era al
di fuori dell’Europa, sul piano finanziari, si sposta poi al piano economico e dagli Stati Uniti tracima nel
Vecchio Continente, travolgendo con sé le basi di questa fase distensiva.
PROBLEMI
• Instabilità̀ sistema internazionale (il sistema uscito dalla grande guerra che doveva essere stabilizzato
dalla conferenza di Parigi e dai vari trattati, presenta invece una serie di problematiche):
- Debolezza della Società̀ delle Nazioni = doveva essere l’attore in grado di depotenziare lo
scontro, di risolvere i problemi ed evitare il ricorso alla violenza, ma era azzoppata dalle scelte di
altri stati e a causa di un utilizzo di strumenti inadeguati.
- Mancata partecipazione al sistema di responsabilità̀ collettiva di Stati Uniti, Germania e URSS
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• Incertezze sul piano sicurezza (tutto il sistema che puntava a definire gli equilibri del sistema
internazionale post-guerra, in realtà ha grossi problemi che bisogna affrontare):
- Mancata stipula dell’alleanza U.S.A-Francia-Impero Britannico > alleanze alternative F
- Revisionismo tedesco dei termini del trattato di Versailles, «vittoria mutilata» italiana e spinte
aggressive del Giappone (punta ad ampliare la propria area di influenza e inizierà campagna di
aggressione contro la Cina che anticiperà le dinamiche del secondo conflitto mondiale)
- Fallimento politiche disarmo (si pensa che la corsa agli armamenti sia stata una delle cause
principali del conflitto) --> si punta a ridurre le campagne militari.
• Ripresa economica debole e disomogenea (vi è la necessità di una fase di ricostruzione, però molto
spesso la ripresa economica è debole e disomogenea):
- Iperinflazione tedesca (ha un impatto drammatico sulla popolazione, in quanto si impoverisce
drammaticamente)
- Riparazioni e debiti di guerra (si definisce quella somma enorme di denaro che la Germania è
chiamata a pagare ai pesi vincitori, i quali aspettano le riparazioni per pagare a loro volta il loro
debito ai creditori come gli Stati Uniti)
- Dipendenza da centro finanziario americano (diventano primo centro finanziario)
• Ascesa visioni estremiste (emergere di ideologie di estrema destra e di estrema sinistra che minacciano
lo status quo, la situazione, gli equilibri interni e che puntano a sovvertire il sistema):
- Sollevazioni «rosse» soppresse in tutta Europa (in Germania, in Italia…)
- Consolidamento tendenze ultranazionaliste e movimenti di estrema destra
- Indebolimento stato liberale (fascino dei regimi totalitari --> non solo in Italia e in Germania, ma
anche l’Unione Sovietica si registra come stato totalitario)
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COVENANT: gli obiettivi della Società delle Nazioni
- Articolo 10: i membri si impegnano a rispettare e a preservare da qualsiasi aggressione eterna,
l'integrità territoriale e l'indipendenza politica di tutti i membri -› sistema di responsabilità
collettiva, cioè l'attacco mosso contro uno coinvolge tutti.
- Articolo 11: il problema di una è un problema di tutti
- Articolo 12: nel caso vi sia una controversia tra i membri che possa portare ad una rottura,
membri si impegnano a sottoporre la questione ad un arbitrato che stabilirà torti e ragioni. Essi
non devono ricorrere al conflitto prima di tre mesi dalla nomina degli arbitri -› si usano misure
atte a limitare l'esplosione di un conflitto.
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è Uscendo la Germania, una degli attori principali, dalla conferenza, si sancisce il sostanziale
fallimento di essa.
è Successo quanto meno parziale sul piano navale; cambiamento di status fatto registrare da alcune
potenze; totale fallimento sul piano terrestre.
• definito l'ammontare delle riparazioni che la Germania è chiamata a pagare = 132 miliardi di marchi
oro.
• la Germania è isolata internazionalmente --> Accordi di
Rapallo tra URSS e Germania = prevede il mutuo
riconoscimento e un protocollo militare segreto, in cui la
Germania sviluppa nuovi armamenti sul territorio sovietico.
• crisi economica tedesca --> dichiara di non riuscire più a
pagare = la Francia sfrutta l'occasione per mandare le proprie
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forze armate ad occupare la regione della Ruhr (importante dal punto di vista industriale). Berlino non
ricorre alla violenza ma attua una resistenza passiva:
- sostegno delle popolazioni locali, alimentando la loro scelta di fare sciopero = peggiora la
situazione delle casse tedesche già duramente colpite
- la Francia allora assume lavoratori stranieri, proibisce di esportare beni prodotti nella Ruhr nel
resto della Germania e sostiene movimenti indipendentisti che operano in Renania.
• il momento di stallo spinge a ridefinire le posizioni in Francia e Germania:
1924 = DISTENSIONE:
• cambiano i vertici politici della Germania e della Francia:
- in Germania giungono al potere Stresemann e Marx che guidano gli esecutivi del periodo --›
sono a favore di una soluzione negoziata --> Germania annuncia termine della politica di
resistenza passiva
- in Francia invece i governi del centrodestra cedono il passo tramite elezioni ai partiti di sinistra
guidati da Herriot.
- si pongono quindi le basi per una collaborazione tra Briand (Francia) e Stresemann (Germania) -
-> il mediatore esterno sono gli Stati Uniti, che fanno da garante.
• PIANO DAWES
Viene promosso dagli Stati Uniti, ha l'obiettivo di rimettere in moto l'economia tedesca per permettere
alla Germania di pagare le riparazioni:
- si dilaziona il periodo e si stabilisce la rata delle riparazioni che la Germania deve pagare in base
anche alla sua situazione economica interna.
- gli Stati Uniti concedono prestiti alla Germania per far ripartire l'economia --› in cambio la
Germania mette come garanzia le proprie ferrovie.
- il Piano prevedeva l'evacuazione delle forze francesi dalla Ruhr, una volta ripreso il pagamento
delle riparazioni.
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1929 = CRISI:
LA CRISI DEL ‘29
Cause: le azioni delle imprese quotate in borsa erano sopravvalutate + spinte speculative molto forti +
ottimismo degli investitori che presero a “giocare in borsa” + facile credito banche.
- Martedì nero di Wall Street (29 ottobre 1929) --› l’improvviso ritiro di capitali da parte degli
investitori provocò un rapido calo del valore delle azioni = si dimezza il valore del mercato
azionario statunitense = disoccupazione --> “grande depressione”.
- La crisi finanziaria si trasforma in crisi produttiva - vengono chiuse le linee di credito e si dà il via
alle misure protezionistiche.
- Fallisce l'unione doganale tra Germania e Austria: il ministro degli esteri tedesco Curtius
(sostituto di Stresemann) avviò i contatti con il ministro degli esteri austriaco Schober al fine di
realizzare un’unione economica austro-tedesca nella convinzione che tale progetto consentisse
un miglioramento della situazione economica dei due paesi.
Italia e Francia però videro questo progetto come il primo passo verso l’annessione dello stato
austriaco alla Germania (espressamente vietata dal Trattato di Versailles e dall'Anschluss) →
l’Austria, nel frattempo, si appella alla SdN, per via della crisi finanziaria, chiedendo aiuto
economico → la Francia si dichiara disposta a concedere aiuti in cambio della rinuncia al progetto
di unione doganale con Berlino.
A sua volta colpita dalla crisi, la Germania si appella alle autorità americane perchè affrontassero la
questione dei debiti internazionali → vengono avviati negoziati per aiutare l’economia tedesca.
- Regno Unito rinuncia al gold standard = conversione immediata della sterlina in oro.
- Conferenza di Losanna = si concordò che la Germania non era in grado di pagare le
riparazioni → si decise così che Berlino avrebbe versato ai vincitori una somma una tantum di 3
miliardi di marchi, ponendo in tal modo fine alle riparazioni. --> non vengono pagati perché la
crisi era troppo profonda.
è Il presidente Hoover: opta per una politica a stampo liberista; quindi, dichiarò che lo stato non
doveva intervenire nell’economia. Tentò di far prevalere la produzione interna statunitense a fronte
delle importazioni.
è Francia e Gran Bretagna invece si dedicarono alle preferenze imperiali, preferivano il commercio
solo ed esclusivamente con le colonie. Ciò spinge anche gli altri paesi sviluppati verso le politiche
protezionistiche.
è Si rompe in maniera irreparabile un sistema cooperativo fortemente integrato, che puntava
all'interconnessione dei mercati delle classi dirigenti, arrivando quindi ad un protezionismo spinto
(ogni stato guarda a sé). La globalizzazione aveva infatti raggiunto livelli tali da incidere
direttamente su tutti i livelli = la crisi non tocca solo gli Stati Uniti, ma si estende in tutta Europa:
- Uno dei primi paesi a risentirne fu la Germania, la quale stava affrontando un duro periodo già
dopo la fine della Prima guerra mondiale, con il ritiro dei capitali americani che avevano aiutato
la ripresa economica, la situazione di aggravò ulteriormente.
- In Gran Bretagna si aggravò una situazione che aveva già mostrato una serie di difficoltà sin dal
dopoguerra e si manifestò un incremento della disoccupazione.
- In Italia, ci furono grandi fallimenti nel settore industriale e bancario, che spinsero il governo
fascista a intervenire direttamente nella gestione dell’economia del paese.
è Protezionismo (USA < aumento della tariffa relativa alle importazioni 60%) --> tentativo di far
prevalere la produzione interna a fronte delle importazioni.
è L’URSS risentiva di un certo fascino (in quanto nonostante non si trovasse fisicamente in
territorio europeo, sembrava non subire affatto gli effetti della crisi. Questo perché Stalin aveva
assunto il pieno controllo dello stato e del partito, ed avviando il primo piano quinquennale e per la
trasformazione dell’URSS in una grande potenza industriale. Il carattere totalitario del regime, l’abile
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azione propagandistica e la chiusura del paese vero l’esterno fecero sì che venissero ignorate le
tragiche condizioni della costruzione del “socialismo in un solo paese”: sprechi, inefficienze del
sistema produttivo, falsità nella propaganda, collettivizzazione forzata delle terre, carestie e molto
altro).
è Rafforzamento partiti estremisti (Germania con Hitler e in Italia con Mussolini).
è A questo punto, il Giappone che già esercitava la propria influenza su buona parte della Cina, vide
l’occasione di riuscire ad esercitare ancora in maniera più ampia un controllo su altre parti della Cina
(Manciuria).
Nel settembre del 1931: un attentato fu usato come pretesto contro la linea ferroviaria del Giappone --
> truppe giapponesi reagirono con una serie di azioni militari e imponendo il pieno controllo sulla
Manciuria = creazione di uno stato fantoccio, il Manchukuo.
Cina si rivolge alla SdN ma trova un disinteresse potenze occidentali.
- 1/1932: viene istituita una commissione d’inchiesta, su richiesta di Tokyo, (in cui facevano parte
UK, USA, G, F, I) che formula un documento incolpando il Giappone dell’aggressione.
- 2/1933: la Cina si era appellata nuovamente Assemblea Generale della SdN, chiedendo di non
riconoscere il Manchukuo.
- 1933 il Giappone si ritira dalla SdN
è Società delle Nazioni risulta totalmente inerme di fronte all’aggressività di un paese industrializzato.
2/1932: viene istituita la Conferenza di Ginevra per riduzione e limitazione armamenti (con
partecipazione degli USA, URSS). --> la conferenza verte più che altro su una revisione dei termini di
Versailles.
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ASCESA DI HITLER
Hitler prese a svolgere attività politica avvicinandosi a uno dei numerosi piccoli partiti di destra che
faceva in sostanza dell’odio per la democrazia, dell’opposizione al Trattato di Versailles e dell’odio nei
confronti degli stranieri, degli ebrei e delle minoranze, i caratteri fondanti del proprio programma.
In breve tempo divenne l’esponente di punta e di spicco per partito nazionalsocialista, ma decise
comunque di avviare rapporti con partiti e componenti più moderatori per dare avvio poi ad un colpo
di stato, il famoso Putch di Monaco del 1923.
è Fallimento putsch di Monaco 1923 → Hitler e gli altri collaboratori furono costretti ad una pena
detentiva, in cui Hitler ebbe l’occasione per scrivere il suo libro “Mein Kampf”:
- Esaltazione razza ariana e odio ebrei
- Contro partiti democratici e comunisti
- Rifiuto sconfitta e Versailles → obiettivo “nuovo ordine europeo” = riunione all’interno della
Germania di tutte le popolazioni di origine tedesche + voleva spostarsi sempre più verso est
- URSS era il nemico principale --> popolazione slava + vigeva la dottrina e l’ideologia
comunista.
è Una volta uscito dal carcere, trova situazione disastrosa a causa della crisi del ’29 --> diverse tornate
elettorali.
Le grandi potenze non restarono inattive di fronte all’arrivo al potere di Hitler → da Italia, Francia e
URSS vi furono iniziative mirate a contenere l’evidente aggressività̀ tedesca, che furono però inefficaci.
Fra le prime potenze europee a rivelarsi preoccupata della nuova politica estera condotta dal nazismo fu
l’Italia fascista.
ITALIA FASCISTA:
- 28 ottobre 1922: marcia su Roma → Mussolini sale al potere
- 1925: Leggi Fascistissime
- 1929: Patti lateranensi con la chiesa.
Revisionismo iniziale:
Mussolini e il suo movimento si erano fatti interpreti di gran parte dei temi e degli obiettivi del
nazionalismo, fra cui:
- Nazionalismo e mito della “vittoria mutilata”.
- Volontà di espansione dell’Italia
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- Vedere l’Italia riconosciuta come una grande potenza (Es. occupazione Corfù nel 1923 --> una
commissione di indagine incaricata di sovrintendere alla definizione del confine greco-albanese
era stata attaccata da aggressori anonimi e massacrata. L’Italia non disposta a farsi umiliare, ha
riconosciuto come responsabile dell’accaduto la Grecia, sotto ordine del duce venne occupata
militarmente e bombardata l’isola di Corfù. Grazie alle mediazioni di Francia e Gran Bretagna
l’isola fu evacuata dall’Italia, previe scuse e ricompense in denaro da parte della Grecia.)
Nel 1934 Mussolini e Hitler ebbero il loro primo incontro → affrontano varie questioni
internazionali, tra cui il futuro dell’Austria.
Pochi giorni dopo Hitler procedette all’eliminazione violenta degli esponenti delle SA (squadre
d’assalto). A inasprire ancora di più̀ la relazione italo-tedesca ci fu un altro avvenimento → Dollfuss, salì
al potere in Austria in una situazione di crisi e contrasti; aveva represso le agitazioni nei quartieri operai
di Vienna e aveva instaurato un regime autoritario avvicinandosi all’Italia fascista e sostenendo
l’indipendenza dello stato austriaco. I nazisti austriaci tentarono un colpo di stato che fallì → le
preoccupazioni italiane per l’aggressività̀ tedesca spinsero Mussolini ad accettare un riavvicinamento
con la Francia = a Roma si incontrarono Mussolini e Pierre Laval (ministro degli esteri francese) in
cui emersero una serie di accordi che risolvevano alcuni contenziosi in ambito coloniale e avviarono
anche i contatti segreti al fine di elaborare una strategia comune in caso di guerra (in funzione
antitedesca) = accordi Mussolini-Laval (1934).
Fin dagli anni Trenta la Francia volse la sua attenzione all’URSS → artefice del riavvicinamento
franco-sovietico fu Barthou, che si fece promotore di un progetto = Patto dell’Est, ispirato al
concetto di sicurezza collettiva, che venne siglato da Parigi, Mosca e Praga → ciò̀ spinse la Francia a
favorire l’ingresso dell’URSS nella SdN.
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REVISIONISMO DI HITLER:
1) IL FRONTE DI STRESA
Hitler mira ad eliminare l’opposizione e porta avanti le leggi raziali.
Per quanto riguarda però la divisione e la questione territoriale, inizialmente Hitler si muove con
cautela, sfruttando debolezza Versailles e della SdN;
è Avviò una politica di riarmo e impose la leva obbligatoria; il territorio della Saar ritornava
alla sovranità tedesca (1935).
- 1935: Conferenza a Stresa (UK, F, I) --> ribadisce validità trattato di Locarno e indipendenza
dell’Austria
- 1935: accordo reciproca assistenza tra F-URSS --> per contenere la Germania dal punto di
vista della Francia e per l’Unione Sovietica per ottenere il “know how” sugli armamenti e sulle
tecnologie militari da utilizzare.
- 1935: accordo navale UK – G --> si stabilisce che la flotta navale marittima della Germania
non dovesse superare il 35% di quella della Gran Bretagna.
- 1935: campagna d’Etiopia
- 1936-39: guerra civile spagnola
è 1936: Germania militarizza Renania e costruisce fortificazioni (politica di “appeasement” =
politica di compromesso messa in atto dalla Gran Bretagna, dalla Francia e dall’Italia; inoltre, si
dava per scontato che Hitler agisse come un attore razionale e che non avesse quindi alcun interesse
a smantellare l’ordine creato dopo la Prima guerra mondiale e che non avesse alcun interesse
nell’avviare campagne aggressive che avrebbero portato ad un’ulteriore guerra).
GUERRA D’ETIOPIA
Mussolini capisce che le potenze europee sono troppo concentrate a tenere sotto controllo le
aspirazioni hitleriane e quindi, per questo motivo, capisce che questo fattore è un’opportunità per
l’Italia per ampliare il proprio margine di manovra sul piano internazionale.
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GUERRA CIVILE SPAGNOLA
Situazione pre-guerra:
- Contraddizioni interne (disuguaglianze, latifondisti, privilegi clero e militari, autonomie)
- Fino 1930 dittatura Generale Primo de Rivera: mantenne controllo del paese con metodi molto
autoritari
- Crollo monarchia con l’esilio del re Alfonso XIII → Seconda Repubblica nel 1931
- 1936: governo di sinistra + colpo di stato del generale Francisco Franco = guerra civile
(fino a 1939)
è le relazioni tra Italia e Germania si intensificano --> 1937 Italia aderisce al patto Anticomintern
con Germania e Giappone.
è 1937: accordi tra Londra e Roma --> “Gentlemen’s Agreement” = reciproco interesse a
mantenere lo status quo nel Mediterraneo + 1938: “accordi di Pasqua” = i due paesi regolavano
una serie di contenziosi riguardanti in continente africano, l’intervento italiano nella guerra civile
spagnola e l’area del mediterraneo.
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all’interno del territorio e che il problema della minoranza polacca e magiara venissero
risolte = in altri termini, Hitler voleva la distruzione dello stato cecoslovacco.
è Londra si rivolse a Hitler e Mussolini perché si convocasse una conferenza sulla questione --> 29-
30 settembre 1938 = Conferenza di Monaco e annessione dei Sudeti e protettorato tedesco
sulla Boemia e sulla Moravia.
L’annessione dei Sudeti scatenò una reazione a catena = in pochi mesi si addiviene alla completa
disgregazione della Cecoslovacchia:
- Polonia occupò il territorio di Teschen
- Ungheria annetteva a sé parte di territorio cecoslovacco abitato da popolazione di lingua magiara
- Tendenze autonomiste slovacche portarono alla formazione di un governo slovacco autonomo
- Sudeti alla Germania
- Protettorato tedesco su Boemia e Moravia
- Slovacchia stato satellite del Terzo Reich
è L’Italia nel frattempo decise di invadere l’Albania, inglobandola nell’impero. Fu una volontà di
Ciano per dimostrare come anche il fascismo fosse in grado di compiere un colpo di mano sul
modello hitleriano.
è Per quanto riguarda le democrazie, capiscono come la Germania non rispettasse alcun accordo
internazionale e che il Führer mirava alla realizzazione dell’egemonia tedesca sul continente
europeo. Francia e Gran Bretagna capiscono che il nuovo terreno di scontro, da lì a poco sarebbe
stata la Polonia.
VERSO LA WWII:
- In un anno, Hitler era riuscito ad annettere alla Germania, l’Austria, i Sudeti, imporre il
protettorato sulla Boemia e ad estendere l’influenza sulla Slovacchia. Hitler prosegue così la sua
politica di aggressione, anche grazie all’ulteriore avvicinamento con Italia→ «patto d’acciaio»
nel maggio 1939 (obbligo di fornirsi aiuto reciproco e di consultarsi su questioni internazionali).
La delegazione italiana fece però presente che la nazione non sarebbe stata pronta ad entrare in
guerra fino al 1942.
- Dopo smantellamento Cecoslovacchia, Hitler guarda alla Polonia ed avvia una serie di
provocazioni e dichiarazioni minacciose. Chamberlain era deciso a non accettare un’ulteriore
influenza tedesca → dichiarò la volontà̀ inglese di difendere la Polonia, ne fece seguito anche la
Francia.
Hilter proseguì la sua azione intimidatoria, avviando i preparativi per l’aggressione contro la
Polonia. Nel frattempo, vennero avviati dei contatti diplomatici tra Londra, Parigi e Mosca per
un’alleanza anti tedesca.
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- 23/08/1939 = patto Molotov-Ribbentrop --> 23 agosto 1939, mentre francesi e inglesi
negoziano con i sovietici, il Ministro degli Esteri tedesco Ribbentrop giunge a Mosca con pieni
poteri per incontrare il Ministro degli Esteri sovietico Molotov → questa delegazione ha pieni
poteri = poteva definire i termini di questa intesa, che prevedeva un patto di non aggressione e
una cooperazione economica.
La cooperazione economica non era secondaria perché́ all’invasione della Polonia, non si è
ancora certi che sarebbe iniziato il secondo conflitto mondiale = scommessa che richiede risorse
importanti che la Germania aveva solo parzialmente a disposizione → l’URSS invece era un
paese ricco di risorse, volenteroso di fornire queste materie prime in cambio di pagamenti.
Viene siglato quindi l’accordo, che era un patto di non aggressione che impegnava le due parti a
una politica di collaborazione. Il protocollo segreto allegato al patto indicava che se fosse
scoppiato un conflitto, sarebbero state stabilite due zone di influenza; quindi, spartiva interi
territori fra Germania e URSS:
- Una prima fase di tensione crescente che si nutre dell’incapacità degli accordi conclusi a Parigi
di stabilizzare il sistema europeo, e che si nutre delle discrasie del sistema internazionale che ha
visto gli Stati Uniti giocare un ruolo cardine, salvo poi sottrarsi nel momento in cui si avrebbe
dovuto agire da garante esterno del sistema.
+ (1921) definizione riparazioni di guerra (che però la Germania non poteva onorare, in
virtù di una crisi interna fortissima 1922-1923)
+ (1923) dichiarazione tedesca legata all’impossibilità di pagare le riparazioni --> le
forze francesi vanno quindi ad occupare una delle regioni più sviluppate della Germania: la
Ruhr --> pone i due paesi sull’orlo di un nuovo conflitto. La repubblica di Weimar non
potendo ricorrere all’uso delle armi, sceglie una sorta di resistenza passiva, ovvero sostiene le
popolazioni locali che decidono di scioperare, di non recarsi al lavoro, di bloccare le attività
produttive.
- Nella seconda fase, si arriva quindi ad uno stallo, che viene superato tra il 1923 e il 1924, in
concomitanza con un cambio di dirigenza in Francia e in Germania, che cerca di trovare
una soluzione. Grande collaborazione tra Brian (F) e Stresemann (G).
+ ruolo centrale degli stati uniti --> si fanno promotore di un’iniziativa volta a far ripartire il
motore tedesco (Piano Dawes = piano quinquennale che prevede la ripresa del pagamento
delle riparazioni e l’emissione di una serie di bond sostenuti e coperti in buona parte dal capitale
statunitense e che vengono onorati progressivamente).
+ (1925) ritiro delle forze francesi della Ruhr.
è Anni dal ’25 al ’29 sono una piena distensione, che sembra portare il mondo verso una fase di
stabilità e di apertura. Fase di forte integrazione dei mercati e degli apparati produttivi. I legami tra
le sponde dell’atlantico si fanno sempre più forti e i sistemi americano ed europeo sono sempre più
integrati.
+ Trattato di Locarno = uno dei simboli di questa fase di distensione, in cui la Germania
riconosce sostanzialmente le frontiere occidentali, quelle con Francia e Belgio, rinunciando
all’Alsazia e alla Lorenza e ratificando alcuni dei termini di Versailles che erano stati tra i più
problematici. Inoltre, si impegna a definire coerentemente le frontiere a est.
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Questo trattato vede un ruolo centrale giocato da quella che era ancora considerata la prima
potenza globale, l’impero britannico, e una potenza in ascesa l’Italia fascista (andava a
cementare un ruolo internazionale che era percepito come sempre più significativo).
+ (1926) la Germania entra nella Società delle Nazioni.
+ (1928) Patto Briand-Kellog (= si vuole espellere la guerra dal sistema internazionale).
+ (1929) evacuazione delle forze alleate dalla Renania
+ piano Young, sponsorizzato dagli Stati Uniti, che puntava a rivedere ulteriormente le
riparazioni di guerra, e a garantire alla Germania la possibilità di pagare queste riparazioni.
- Terza fase: crisi del ’29 --> scoppia in modo inaspettato, tracima in Europa e va a rompere tutte
le dinamiche cooperative che si erano realizzate. Uno degli elementi cardine di questa fase è il
protezionismo: i diversi paesi si chiudono in sé stessi, costruiscono barriere al commercio molto
elevate --> venendo meno la parte commerciale, viene meno di conseguenza anche la
propensione a collaborare.
Gli stati uniti non riescono ad agire da stabilizzatori del sistema europeo, a causa di una crisi
interna drammatica; l’impero britannico nonostante la crisi, riesce a bastare a sé stesso grazie ai
suoi possedimenti enormi; quindi, assume una posizione più isolazionista
FASCISMI
Fase in cui da una parte si realizzano le profezie di Marx ed Engels, la visione di un mondo capitalista
destinato al collasso e dall’altra parte i detrattori del sistema europeo, del sistema internazionale, del
modello liberale non sono solo all’interno del campo socialista e comunista, ma sono presenti anche
all’interno dello stesso campo occidentale, delle stesse forze che prima avevano animato anche il
dibattito interno al sistema liberale.
è Il modello liberale sembra retrogrado e inadatto alla rapidità dei tempi moderni --> e quindi c’è una
crisi molto significativa, che non ha luogo solo in Italia ma che anima contesti molteplici (in Francia
ad esempio; in Gran Bretagna)
è Ma anche il modello fascista era considerato molto affascinante (Gran Bretagna, Stati Uniti)
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«Ho sempre detto, e qui lo ricordano quelli che mi
hanno seguito in questi cinque anni di dura battaglia,
che la violenza, per essere risolutiva, deve essere
chirurgica, intelligente, cavalleresca» (Mussolini,
3/1/1925) --> violenza come strumento necessario.
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- Piano economico: netta superiorità̀ Alleati
o Risorse finanziarie
o Potenziale industriale
o Materie Prime (e idrocarburi su tutti, con controllo risorse statunitensi, russe e
mediorientali)
- Capacità mobilitare masse
o Propaganda nazista e giapponese difficilmente esportabile al di fuori del core-group e
neutralizzata da atrocità̀ inferte a popoli occupati
- Mentre la Germania invade da ovest, l’Unione Sovietica attacca da est --> con questa manovra a
tenaglia, il territorio polacco viene spartito in pochissimo tempo. Fu uno scontro duro e breve
→ la Germania distrugge l’esercito polacco sfruttando la propria superiorità̀ in termini di uomini
e mezzi, con l’uso di bombardamenti aerei massicci.
- La Francia e l’Inghilterra dichiarano guerra contro la Germania --> Francia e Polonia avevano
siglato un'alleanza che la impegnava ad intervenire, mentre UK aveva recepito l’invasione della
Polonia come una violazione degli accordi raggiunti da Monaco.
- L’Unione Sovietica dimostra un forte attivismo --> inverno del ’39 attacca la Finlandia (Guerra
d’inverno) + procede all’eliminazione sistematica di tutte quelle personalità polacche che si
riteneva avrebbero potuto alimentare la resistenza nei confronti dell’occupazione sovietica. -->
Massacro di Katyn = località dove avvenne l’eccidio di ufficiali di alto rango polacchi, i quali
vennero condotti in un luogo deserto e fucilati e poi sepolti in fosse comuni. --> non è mai stato
riconosciuto dalle autorità sovietiche.
- Stalin dopo la Polonia, si rivolge ai Paesi baltici --> avvia una serie di pressioni e di minacce
affinché̀ Lituania, Estonia e Lettonia accettassero la presenza dell’URSS → i governi baltici
cedettero alle richieste di Mosca = annessione dei Paesi Baltici diventa formale nel giugno 1940.
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- Italia dichiara di non poter entrare in guerra (“non belligeranza”).
- I francesi mobilitarono le truppe lungo i confini, contando sulla Linea Maginot, Londra invece
invia un copro di spedizione lungo la frontiera con il Belgio (insieme all’Olanda aveva deciso di
mantenere la neutralità̀).
I tedeschi dopo aver occupato la Polonia, hanno spostato le loro truppe verso ovest = sul fronte
occidentale si registra un’uguaglianza di forze in campo.
- La posizione attendista sul campo di battaglia del fronte occidentale produce però dei
cambiamenti sul piano politico: in Gran Bretagna a Chamberlain succede Churchill e si
presuppone un cambiamento significativo.
- Maggio 1940, offensiva tedesca a nord --> occupazione della Danimarca e della Norvegia -->
tutto il bacino delle repubbliche baltiche era escluso dall’influenza dell’Inghilterra. Gli anglo-
francesi, preoccupati della presenza tedesca sulla penisola scandinava e per un possibile controllo
germanico del Mare del Nord, programmano un’azione nei confronti della Norvegia = sbarcano
a nord scontrandosi con le forze tedesche (operazione fallita).
ARMISTIZIO
è Porta sostanzialmente alla divisione della Francia in due grosse parti:
- Costa Atlantica e Francia nord sotto diretta occupazione tedesca (una volta conquistata la
Francia, si può esercitare una pressione diretta sulla Gran Bretagna, che era il nemico numero
uno per Berlino --> Campagna d’Inghilterra).
- Alsazia e Lorena sotto controllo del Reich + Francia meridionale sotto controllo della
Repubblica di Vichy (Pétain) al quale rimane anche l’amministrazione colonie = regime
collaborazionista.
- Esercito Vichy: limitazioni forze francesi a 120.000 unità (in gran parte colonie).
- Flotta viene sequestrata, a parte unità nei porti britannici.
- Generale Charles de Gaulle crea in Inghilterra “Francia Libera” --> punto di riferimento e
speranza di far rinascere una resistenza interna in territorio francese e speranza di un distacco
progressivo delle colonie dell’impero francese rimaste fedeli a Pétain.
- Nonostante campagna di Inghilterra, Londra non capitola e non si dichiara disposta a negoziare.
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1940-1941
è La scelta di Londra e del primo ministro Churchill fu diametralmente opposta a quella sferrata dal
comando tedesco, decise per una resistenza ad oltranza, anche qualora lo scontro armato fosse
avvenuto sulle strade della capitale o sulle principali città della Gran Bretagna.
è Berlino cambia i piani, sperava di ammorbidire le posizioni britanniche e di addivenire a una
soluzione negoziabile della crisi.
è Italia decide di intraprendere “guerre parallele” = fine 1940, inizio 1941 offensiva che colpisce la
Grecia e i Balcani e la Jugoslavia --> questa operazione viene lasciata inizialmente dall’Italia, ma
dopo aver riscontrato numerosi problemi, l’alleato tedesco interviene = forze dell’Asse che coprono
il fronte Adriatico, la regione dei Balcani e la Grecia.
è Sostegno tedesco all’Italia in Nordafrica (Rommel) in seguito a controffensiva britannica che
condussero a una grave disfatta italiana.
è Occupazione britannica di Iraq e Iran --> questa scelta va a impattare l’altro grande obiettivo
strategico di Hitler, l’Unione Sovietica. Già dall’anno precedente erano stati avviati preparativi per
una massiccia offensiva a est (che però Stalin non riuscì a comprendere e a prevedere).
è Hitler riteneva che l’Inghilterra potesse essere messa in ginocchio tramite un’azione di logoramento
economico attraverso un’offensiva sottomarina contro le navi che rifornivano le isole britanniche di
materie prime e materiali provenienti dall’impero e dagli USA.
La prospettiva di un conflitto lungo e non condotto in campo aperto con UK, spinse Hitler a
rivolgere la sua attenzione verso l’URSS.
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è L’offensiva giapponese contro gli Stati Uniti punta a Pearl Harbour, che viene colpita il 7 dicembre
del 1941 = provoca danni inimmaginabili alla flotta americana del pacifico che era posizionata
proprio alle Hawaii. --> Nonostante fu di grande sorpresa per gli Stai Uniti, questa offesa fornisce
alla presidenza l’opportunità di intervenire --> per unificare la nazione dietro gli obiettivi della
giusta reazione a un’aggressione immotivata.
è Ma la campagna giapponese veniva portata avanti anche su altri fronti, l’ideologia era quella di
creare una grande sfera di co-prosperità nella regione dell’Asia-Pacifico = le forze giapponesi si
presentano come liberatrici di popoli soggetti a dominazione straniera. Questa propaganda ha però
successo solo in patria, in quanto le popolazioni soggette al controllo giapponese sono sottoposte a
condizioni durissime, disumane, l’occupazione giapponese rivaleggia per atrocità con quella
sostenuta alla Germania.
è Nel 1942, il Giappone conseguì una serie di vittorie:
o Direttrice del Pacifico che guarda agli Stati Uniti, si arriva fino alle isole Midway
o Direttrice meridionale che guarda la Nuova Zelanda e punta all’Australia
o Direttrice sud-est asiatico, in particolare lo stretto di Malacca --> il Giappone riesce ad
occupare alcune delle piazzeforti meglio difese della regione: Hong Kong e Singapore.
o Occupazione delle Filippine + la pressione procede nell’Indocina francese e poi fino in
Birmania (causa danni enormi alle popolazioni locali, carestie che provocano milioni di
morti) = si voleva mettere pressione alla Gran Bretagna puntando direttamente a quello
che era il suo cuore pulsante, l’India Britannica (le colonie britanniche e i dominion
giocano un ruolo centrale nel sostenere lo sforzo bellico di Londra, sia sul piano militare
che su quello delle risorse).
Fronte Mediterraneo
Tra l’estate e l’autunno 1942: forze italo-tedesche prendono Tobruk (confine tra Libia ed Egitto attuale)
e si spingono a minacciare Alessandria d’Egitto. Arrivano fino a El Alamein, che diventerà teatro di una
battaglia durissima, questo territorio era importante perché di fatto proteggeva le porte di Alessandria e
del Cairo. L’Egitto era un territorio centrale perché oltre ad essere un paese geopoliticamente,
economicamente, demograficamente e culturalmente rilevante, custodiva le porte del Canale di Suez
--> chi controlla il canale controlla la possibilità di accedere dal Man Mediterraneo al Mar Rosso e poi
all’Oceano Indiano; quindi, era vitale per Londra ottenere quella via di comunicazione e mantenerla
aperta.
Problemi sempre più evidenti:
• Malta rimane in mano britannica --> ostacolo per i rifornimenti che dall’Italia devono passare in
Africa del nord = grande attivismo della Marina britannica = simbolo della capacità di resistenza dei
britannici.
Fronte Orientale
I tedeschi decisero una nuova offensiva concentrata lungo la parte meridionale del fronte con
l’obiettivo della conquista del Caucaso (strategicamente rilevante per le risorse idro-carburiche) --> le
forze tedesche penetrano oltre le linee sovietiche e a settembre del 1942 inizia l’offensiva per occupare
Stalingrado (diventerà simbolo di ciò che avrebbe potuto succedere: una vittoria dell’Asse che avrebbe
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potenzialmente determinato il conflitto), dove si decidono le sorti dell’operazione Barbarossa. La
resistenza ad oltranza delle forze sovietiche riuscirà ad infliggere un durissimo colpo alle forze tedesche.
Hitler si rifiuterà di addivenire a qualsiasi tipo di ritirata strategica e quindi il corpo d’armata tedesco
verrà circondato in condizioni climatiche durissime e questo segnerà la fine di questa fase espansiva
delle forze dell’Asse.
- Leningrado resiste e Mosca rimane in mano sovietica
- Nei territori occupati i sovietici cominciarono a formare unità partigiane sempre più efficaci che
erano in grado di porre in difficoltà le linee di rifornimento tedesche.
- Spostamento apparato industriale URSS oltre Urali inizia a dare frutti --> si comincia a produrre
armamenti in grado di competere con quelli tedeschi.
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è Si passa dalla fase espansiva delle potenze dell’Asse e il Giappone, alla fase di crescente contrazione
dei territori controllati dalla Germania, dall’Italia e dal Giappone. ci furono una serie di vittorie
militari della grande alleanza che cambiarono le sorti del conflitto → Churchill la definì̀ “the turn of
the tide” (il cambio della marea) = rappresentarono la sconfitta definitiva delle forze dell’Asse:
Nord Africa
- 10/1942: Battaglia El Alamein termina con sconfitta delle forze italo-tedesche (nonostante
contributo di Rommel, la resistenza italiana viene piegata e le forze alleate a muoversi verso
ovest e vi è la liberazione di quella che è la Libia attuale)
- 11/1942: Alleati lanciano offensiva nell’Africa francese, in Marocco e in Algeria (operazione
Torch) --> forze dell’asse rimangono chiuse nella Tunisia attuale
- 1/1943: Conf. Casablanca. Fronte Italiano precedenza su francese
- 5/1943: Sconfitta Asse e liberazione di Tunisi = nord Africa è liberato, le forze dell’asse non
hanno più una presenza significativa in Africa
Pacifico
- giugno 1942 Sconfitta del Giappone = la flotta giapponese fu costretta a ritirarsi e rinunciare
allo sbarco sulle Midway, a seguito di una battaglia aeronavale che si concluse con la sconfitta
delle forze nipponiche → fine dell’espansione giapponese.
Campagna d’Italia
- 10/7/1943: Sbarco in Sicilia (rappresenta la prima iniziativa sul continente europeo e quindi
venne considerato una sorta di precedente che poteva risultare valido per le scelte anglo-
americane nei confronti degli altri paesi che sarebbero stati liberati → il territorio della Sicilia
liberato sarebbe dunque passato sotto il controllo di un’amministrazione militare anglo-
americano).
o Il 10 luglio 1943, avvenne lo sbarco in Sicilia (operazione Husky) e la notte fra il 24 e 25
luglio il Gran consiglio del fascismo costrinse il duce alle dimissioni e ordinarono il suo
arresto. Venne nominato Pietro Badoglio come guida del governo che si presentava
come una sorta di dittatura militare sostenuta dalla monarchia.
o 25/7/43: caduta Mussolini --> Mussolini venne fatto prigioniero nel Gran Sasso ma
venne liberato da paracadutisti tedeschi e in seguito portato in Germania, dove dichiarò
la nascita di un regime fascista repubblicano nel Nord Italia.
o 9/1943: Armistizio Badoglio (Venne nominato Pietro Badoglio come guida del
governo che si presentava come una sorta di dittatura militare sostenuta dalla
monarchia) e cobelligeranza (ott). Italia divisa tra Repubblica di Salò (fascista) e Regno
del Sud (alleati).
o 1943-44 > linea Gustav --> sbarco a Salerno = gli alleati riuscirono a liberare solo
l’Italia meridionale e vennero bloccati sulla Linea Gustav (tra Roma e Napoli).
o 1944-45 > linea Gotica
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DISPARITÁ DI FORZE (a vantaggio di Stati Uniti, Gran Bretagna e URSS)
- Piano demografico (374 milioni di persone vs. 197 milioni)
- Piano geografico (US e URSS erano stati di estensione continentale vs. potenze nazifasciste che
erano soggette a continui attacchi diretti)
- Piano economico (US, URSS, GB potevano contare su scorte quasi inesauribili di materie
prime; strutture industriali efficaci e in grado di convertire rapidamente la produzione a fini
bellici vs. G il cui apparato industriale tese a diminuire drasticamente tra 44 e 45)
- Materiali (le potenze della grande alleanza registravano una crescente superiorità tecnologica
negli armamenti es. carri armati, aerei, settore navale)
- Piano ideologico (grande alleanza capace di mobilitare i propri cittadini e quelli di altri stati
individuando ideali e motivazioni che spingessero le popolazioni a compiere sacrifici e a credere
nella vittoria vs. ideali nazisti e nipponici raramente diretti ad altri popoli al di fuori dei loro).
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muoversi verso ovest = “Real Politik” = constatazione di come gli interessi politici prevarichino
gli interessi dell’intera popolazione.
- Aut-Inv1944: Armata Rossa, ormai penetrata in territorio tedesco, punta a Berlino.
- 4/1945: le forze sovietiche sono a Berlino = sotto assedio
- Hitler si rifugia nel bunker e si suicida = resa della Germania --> 8/05/1945 viene firmato
l’armistizio dal comandante Keitel.
42
Si passa da una fase di fortissima collaborazione che raggiunge il suo apice tra il 43 e il 44, a una fase di
crescente disillusione, allontanamento e riposizionamento su posizioni fortemente contrapposte
all’interno delle componenti alleate.
CONFERENZE INTERALLEATE
- DUMBARTON OAKS, agosto-ottobre 1944: i rappresentanti dei tre grandi pongono le basi
per quelle che sarebbero state le Nazioni Unite = accordo sull’istituzione di un’Assemblea
Generale ove fossero rappresentati tutti i paesi e definizione del Consiglio di sicurezza con 5
membri permanenti (USA, UK, URSS, Cina e F). Conferenza che guarda al futuro.
- BRETTON WOODS, luglio 1944: conferenza che si occupò del sistema economico del
dopoguerra in cui fondamentali furono il rifiuto delle politiche protezionistiche e la volontà̀ di
creare un sistema economico internazionale basato sul free trade, si decise inoltre l’istituzione di
un Fondo monetario internazionale e di una Banca per la ricostruzione.
- MOSCA, ottobre 1944: vide la partecipazione diretta di UK e URSS (Churchill-Stalin) sembra
invece guardare al passato: Churchill-Stalin tentano di spartirsi le «sfere influenza» dell’Europa
Orientale secondo “l’accordo delle percentuali”.
o Romania, Bulgaria, sotto prevalente influenza URSS
o Grecia sotto prevalente influenza UK
o Jugoslavia - (Ungheria) al 50%.
- JALTA, febbraio 1945: Churchill, Roosevelt, Stalin (ultima conferenza in cui si incontrano tutti
e tre). Diede origine al mito che, durante questa conferenza, sarebbe avvenuta la spartizione del
mondo che avrebbe caratterizzato la successiva guerra fredda. Vennero affrontate importanti
questioni:
o Via libera a costituzione delle Nazioni Unite con 5 membri permanenti con diritto veto
= ogni membro potrà avere la possibilità da solo di poter bloccare l’intero iter
decisionale (richiesta esplicita Stalin --> vuole tutelarsi in quanto gli altri 4 membri
erano filo occidentali) + venne accettata l’ipotesi del diritto di veto e nell’Assemblea
generale venne ammessa la presenza di Ucraina e Bielorussia.
o URSS dichiarerà guerra al Giappone 2-3 mesi dopo chiusura fronte europeo e sposterà
le sue risorse militari in gran parte da ovest verso est. In cambio Mosca otteneva una
serie di concessioni territoriali (base di Port Arthur, ferrovie della Manciuria, isola di
Sakhalin.).
o Si discusse della sorte della Polonia → si tornò a discutere sulle frontiere e si decise che
ciò̀ che la Polonia avrebbe perso a favore dell’URSS (Polonia orientale), sarebbe stato
compensato con territorio tedesco.
o Dichiarazione sull’Europa liberata: «ripristino democrazia e libera scelta della forma di
governo popolazioni europee»
o Germania sarebbe stata divisa in 4 zone di occupazione fra i vincitori (francese,
britannica, americana e sovietica).
- POTSDAM, luglio-agosto 1945: va a chiudere il cerchio delle grandi conferenze interalleate e
passa alla storia come la “conferenza della grande disillusione”, poiché si passa da una fase
cooperativa ad una fase di aperta sfiducia e di chiusura sulle posizioni di ognuno. Fu
caratterizzata dalla presenza di Stalin, Truman e Attlee.
Al centro dell’incontro vi fu:
o La questione della Germania: gli obiettivi erano la demilitarizzazione, denazificazione,
democratizzazione, decentramento amministrativo e smantellamento dei grandi gruppi
industriali. Si decise inoltre che i massimi responsabili del regime nazista sarebbero stati
chiamati a rispondere dei loro crimini nel tribunale internazionale (tribunale di
Norimberga) e definizione delle zone di occupazione (Berlino inclusa).
o Conferma acquisizione sovietica della Polonia orientale e della città di Koningsberg
(Kaliningrad) con compensazioni a ovest per Varsavia (Slesia, Prussia e Pomerania).
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LA GUERRA FREDDA
Periodo che si dipana dall’immediato post Seconda guerra mondiale fino circa al 1991. Guerra che non
fu combattuta direttamente dalle due super potenze ma che ha influenzato in maniera determinante
oltre metà del secolo scorso. L’arma atomica fu il grande spettro che dominò la Guerra Fredda.
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BLOCCHI CONTRAPPOSTI, NON MONOLITICI, E NON-ALLINEATI
- Gradazioni di grigio:
o Movimento dei Paesi Non-Allineati (Conferenze di Bandung 1955 e Belgrado 1961)
o «battitori liberi» = attori che non si collocano all’interno della logica dei blocchi (Iran
post rivoluzione iraniana del 1979 con il fondatore della repubblica islamica dell’Iran
che condannava tanto il mondo occidentale quanto il blocco sovietico)
o «cambi di maglia» (Egitto che fino al 1952 è parte integrante del blocco occidentale e
Iraq fino al 1958, ma che poi cambiano: Egitto effettua un doppio cambio, fino al 1956
diventa filo sovietico e dal 1974 si riavvicina agli Sati Uniti; Iraq post 1958)
- Blocco sovietico tutt’altro che monolitico:
o Scisma di Tito dalla Jugoslavia nel 1948 e riavvicinamento del 1955, ma comunque una
visione non ortodossa
o Crisi: Germania (1953), Polonia-Ungheria (1956), “primavera” di Praga (1968)
o Le difficili relazioni con Pechino (1959-61) e il riavvicinamento di quest’ultima con
Washington (1971-72 Kissinger – Nixon)
- Un Blocco a guida statunitense con diversi interessi
o Crisi di Suez (1956)
o «Terza via» della Francia di De Gaulle, punta a mediare con il blocco sovietico (1959-
69) e ritiro Parigi dalla Nato (1966 - ma non da Patto Atlantico)
o Ostpolitik Anni ‘70
45
3. 1979-1991 la sfera marittima che si era contratta reagisce, passa dal Containment alla politica del
Rollback e, usando la propria superiorità tecnologica ed economica, provoca la contrazione
della sfera sovietica e il suo crollo.
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leadership molto forte e un leader che presentava un’agenda politica non in linea con quella di
Mosca, aveva visioni non allineate “eccezionalismo slavo” --> rottura netta tra la Jugoslavia di
Tito e l’Unione Sovietica = la Jugoslavia si presenta come un modello di socialismo di fatto
alternativo a quello sovietico).
PRESSIONI URSS IN IRAN, TURCHIA E GRECIA --> l’Unione Sovietica non si premura solo
di rafforzare la sua influenza sull’Europa dell’Est, ma punta anche a questi tre paesi --> continuità/arco
Grecia:
- era rimasta sotto occupazione tedesca filo a fine 1944, dopodiché scoppia una guerra civile
molto dura tra esponenti filoccidentali (sostenitori della monarchia) ed esponenti comunisti.
- Regno unito interviene che impone una tregua
- Situazione destinata a riesplodere --> ripresa della guerriglia (1946) di matrice comunista con
sostegno del regime albanese e jugoslavo. Partito comunista greco aveva esteso il suo controllo
su una serie di aree ai confini con le due nazioni comuniste.
- 1947 situazione difficilissima --> UK non può più mantenere le sue forze armate sul territorio a
causa di una crisi economica che aveva investito il territorio --> rischio che parte la sovietica si
innalzi = ma si ha un crescente interventismo statunitense (nord) = sovietici tentano di incidere
su un’area chiave del blocco occidentale --> significherebbe avere basi e marina sovietica
direttamente sul mar Mediterraneo e formare una direttrice fino al Mar Nero.
Turchia:
- Era stata neutrale durante Seconda guerra mondiale, guidata da Ataturk
- Mosca nel 1945 fa una serie di richieste ad Ankara (la Turchia era uno stato cuscinetto tra URSS
e paesi filooccidentali):
o Cessione parte del Caucaso (distretti di Kars e Ardahan).
o Ridefinizione degli accordi di Montreux sugli stretti --> se avesse accettato avrebbe
consentito ai sovietici il libero accesso al Mediterraneo con navi militari.
o Concessione di basi navali sul canale del Bosforo (a due passi da Istanbul, città chiave
della Turchia)
- A causa di queste richieste, Ankara abbandona la sua neutralità e guarda sempre più con maggior
simpatia agli Stati Uniti --> la pressione sovietica favorisce gli interessi di Ankara e degli Stati
Uniti, che inviano la 6^ flotta nel Mediterraneo = inviano messaggio all’URSS --> Turchia deve
essere considerata sotto protezione degli Stati Uniti
Iran:
Dopo operazione barbarossa UK (centro-sud) e URSS (nord) avevano occupato Iran per:
- impedire una deriva filotedesca del governo dello scià
- mantenere il controllo sulle risorse energetiche
- aprire una via di comunicazione diretta fra le potenze occidentali e l’URSS.
Le relazioni tra i due erano abbastanza positive, vi era un accordo: dopo 6 mesi dalla fine del conflittole
due forze avrebbero dovuto ritirarsi --> nel 1946 però URSS non ritira le due truppe e negli anni in cui
era rimasta li aveva costruito uno dei partiti comunisti più forti dell’intero Medio Oriente (“Tudeh”), e
di fatto sostenne indirettamente anche le aspirazioni di alcune comunità che vivevano all’interno
dell’Iran, gli azeri e i curdi, due comunità particolarmente radicate nel nord del paese e che in questa
fase storica puntano prima ad una fortissima autonomia e poi all’indipendenza.
Gli Stati Uniti rispondono e riaffermano il loro sostegno allo Scià, economicamente e militarmente -->
di fronte a questo sostegno, l’Unione Sovietica ritira gradualmente il proprio appoggio ai movimenti
indipendentisti del Kurdistan iraniano e al movimento indipendentista azero.
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La comunità azera e curda continua a essere parte integrante del tessuto sociale iraniano ma le venne
impedito di trasformarsi in realtà statuale autonome.
- 9/2/46 Stalin e Discorso del Bolshoi, discorso fatto davanti ai membri del partito comunista
o “Incompatibilità dei sistemi” --> nonostante ci fu una fase di collaborazione dei due
sistemi, essa è temporanea e destinata a essere superata dalla vittoria di uno dei due
blocchi, e secondo Stalin, prevarrà il blocco sovietico
o La guerra appena terminata è stato il risultato contraddizioni in campo capitalista
(imputa responsabilità del conflitto al campo occidentale), e finché il sistema capitalista
dominerà una parte di mondo importante, il rischio che divenga un nuovo conflitto è
concreto --> per pacificare il mondo, bisogna risolvere i problemi alla radice,
divenendo o favorendo il collasso strutturale del sistema capitalista.
- 22/2/46 Kennan’s Long telegram, telegramma compilato da un diplomatico statunitense che
si trovava a Mosca e che aveva quindi sentito e recepito molto bene il discorso al Bolshoi di
Stalin. Questo telegramma conteneva quindi un’analisi di quelli che secondo Kennan erano gli
obiettivi sovietici, la postura strategica sovietica e le ragioni alla base di questa postura.
o URSS è la prima potenza socialista al mondo ed è da sempre in guerra perpetua con
capitalismo > no coesistenza pacifica;
o Aggressività dell’URSS è radicata storia-geopolitica russa --> è il paese più grande al
mondo ma con dei confini molto fragili, e soprattutto è esposto verso ovest, la grande
pianura nordeuropea può permettere a potenze ostili di arrivare a cuore della Russia
(dal 1812 al 1941, la Russia ha subito in media un attacco ogni 33 anni).
o Posizione di Mosca verso partiti sinistra Occidente (la minaccia sovietica non è
contenuta solo all’interno dei paesi satelliti, ma è presente anche nel cuore dell’Europa,
in Italia e in Francia.
§ partiti sinistra non comunisti sono una minaccia esiziale x URSS e devono
essere eliminati.
§ Partiti comunisti alleati contro capitalismo.
o Fattore timore: tutto il sistema sovietico è permeato dalla logica del terrore, dai vertici
fino alle basi. Una logica che di fatto porta ogni elemento di questo sistema a diffidare
di qualsiasi altro attore e quindi ad avere una postura particolarmente difensiva, rigida --
> questo portava la dirigenza a non fidarsi di nessuno e invece che puntare tutto sulla
cooperazione o su una convivenza possibile, a prepararsi per uno scontro.
è Kennan suggerisce una risposta: non si può continuare a considerare l’Unione Sovietica un partner,
un alleato ed è quindi necessario organizzare il campo occidentale per contenere l’espansione
sovietica, bisognava porre un freno a quella che era la capacità di Mosca di espandere la sua sfera di
influenza. --> elabora la dottrina del contenimento (“Containment”).
48
CHURCHILL’S IRON CURTAIN SPEECH (3/1946)
Fulton, in Missouri, negli Stati Uniti, Churchill fa un suo discorso a seguito del conseguimento della
laurea; il discorso non diventa semplicemente una giustificazione del perché ha conseguito la laurea o
un riassunto del suo percorso di vita, ma che guarda al futuro.
è Churchill non ha solo richiamato la fraternità del mondo occidentale e in particolare della vicinanza
tra Stati Uniti e Regno Unito, ma ha identificato come fossero cambiate le corse, quello che stava
avvenendo in Europa orientale:
“A shadow has fallen upon the scenes so lately lighted by the Allied victory. Nobody knows what
Soviet Russia and its Communist international organisation intends to do in the immediate future, or
what are the limits, if any, to their expansive and proselytising tendencies. […] We understand the
Russian need to be secure on her western frontiers by the removal of all possibility of German
aggression. […] It is my duty however […] to place before your certain facts about the present
position in Europe. From Stettin in the Baltic to Trieste in the Adriatic, an iron curtain has
descended across the Continent. Behind that line lie all the capitals of the ancient states of Central
and Eastern Europe. Warsaw, Berlin, Prague, Vienna, Budapest, Belgrade, Bucharest and Sofia, all
these famous cities and the populations around them lie in what I must call the Soviet sphere, and
all are subject in one form or another, not only to Soviet influence but to a very high and, in many
cases, increasing measure of control from Moscow.”
- Piena consapevolezza del fatto che si debba rassicurare un paese che ha subito tantissime
aggressioni nel corso degli anni e dei secoli.
- Definizione di “cortina di ferro”
- Dietro a questa linea ci sono tutte le capitali degli antichi stati dell’Europa centrale e orientale,
nelle quali ci sono non solo dei regimi locali che si richiamano al socialismo e alla visione
sovietica, ma Mosca ha un controllo diretto su questi territori.
“The Communist parties, which were very small in all these Eastern States of Europe, have been
raised to pre-eminence and power far beyond their numbers and are seeking everywhere to obtain
totalitarian control. Police governments are prevailing in nearly every case, and so far, except in
Czechoslovakia, there is no true democracy. Turkey and Persia are both profoundly alarmed and
disturbed at the claims which are being made upon them and at the pressure being exerted by the
Moscow Government. An attempt is being made by the Russians in Berlin to build up a quasi-
Communist party in their zone of Occupied Germany by showing special favours to groups of left-
wing German leaders. […] “.
49
DOTTRINA TRUMAN 3/1947
- Discorso che riflette il cambio di postura --> presidente Truman fornisce una visione d’insieme
della situazione globale, che vede un mondo diviso in due parti, diviso secondo logiche binarie,
democrazie contro autoritarismi. Anche se non lo indica mai, è evidente il riferimento alla
minaccia sovietica.
è Il mondo doveva fare i conti con due modelli contrapposti di vita, di organizzazione economica,
militare, politica e culturale. Ogni popolo della terra doveva scegliere fra due impostazioni, una
basata su un sistema autoritario e l’altra su logiche prettamente democratiche, una basata sulla
violazione dei diritti dei singoli, l’altra invece sulla tutela degli stessi.
è Dottrina del contenimento: gli Stati Uniti devono supportare tutti i popoli liberi che
vogliono resistere ai tentativi di minoranze, di fattori esterni di soggiogarli, di aumentare la
pressione. --> impegno che Truman si prende e che esula da qualsiasi considerazione di tipo
strategico (impegno grandissimo in quanto nessuna potenza può fornire un ombrello militare su
scala globale, le risorse sono sempre limitate, anche per una superpotenza come gli Stati Uniti).
Inoltre, è necessario contenere l’espansionismo sovietico e dar vita a un sistema integrato
che operi su due livelli, quello economico e quello militare.
Grazie alla guerra, l’economia americana aveva superato la grande depressione → l’industria americana
si era sviluppata sul piano quantitativo ma anche qualitativo, con una crescita del livello tecnologico e lo
sforzo per lo sfruttamento dell’energia atomica.
Obiettivo degli USA era il mantenimento di tale superiorità̀ economica sul piano mondiale e la
preservazione del benessere dei cittadini.
Uno dei primi passi in questo senso, sul quale l’amministrazione Truman va a intervenire è l’asse
economico. L’Europa era a pezzi, completamente distrutta e quindi Washington lancia un grande piano
di ricostruzione sulla base di un’eredità che è già emersa negli anni ’20, il piano Dawes e Yang, una serie
di fondi, contributi a fondo perso, fatti dagli Sati Uniti nei confronti dell’Europa.
50
l’intero sistema dell’Europa orientale viene ricostruito, plasmato per servire gli interessi
dell’Unione Sovietica anche dal punto di vista economico
La terribile situazione della popolazione tedesca e le scelte compiute da Mosca nella sua zona di
occupazione furono tra le cause che spinsero i governi di USA e UK a rivedere il loro atteggiamento nei
confronti delle aree sotto il loro controllo → nel 1947, le zone di occupazione americana e britannica si
sarebbero fuse economicamente = Bizona, consentendo alle strutture economiche dell’area di
riprendere in parte la loro attività̀ e lasciando ai tedeschi forme di amministrazione locale autonoma.
51
o 6/1948: Blocco Berlino Ovest: URSS chiude accessi stradali e ferroviari che
collegavano parte occidentale Germania a Berlino ovest: rischio tragedia umanitaria
o No confronto armato ma l’obiettivo era quello di costringere gli occidentali ad
abbandonare Berlino Ovest
- Risposta occidentale
o Ponte aereo – aerei cargo atterrano a Berlino Ovest portando le risorse di cui si aveva
bisogno (un velivolo ogni minuto e mezzo). Nonostante il costo di questo ponte aereo
fu elevatissimo, ebbe però una ricaduta fondamentale --> fa capire che l’Occidente non
è disposto ad abbandonare Berlino e in generale la Germania e dimostra che ha le
risorse tecniche e materiali per respingere la pressione sovietica (= CONTAINMENT)
o 5/1949: Fine blocco
- Separazione della Germania:
o 23/5/49 RFT, Repubblica Federale Tedesca (Konrad Adenauer)
o 7/10/49 RDT, Repubblica Democratica Tedesca (Walter Ulbricht)
La Germania tra il 48 e il 49 diventa il simbolo della polarizzazione del sistema internazionale, diventa il
simbolo vero e proprio della Guerra Fredda.
Il problema che si pongono gli alleati occidentali è che da un punto di vista di armamenti convenzionali
(non solo l’arma atomica che l’Unione Sovietica aveva ottenuto nel ’49), di truppe terrestri e in termini
di azioni militari, l’Unione Sovietica era nettamente superiore.
Fu nel clima sempre più̀ teso della fase iniziale del blocco di Berlino che si svolsero le trattative per la
realizzazione dell’alleanza atlantica. Ci furono due ostacoli principali:
- carattere della garanzia che le parti si sarebbero reciprocamente data → miravano ad una
garanzia di aiuto pieno e automatico in caso di aggressione.
- estensione geografica dell’alleanza → in una prima fase USA e UK puntarono su un’alleanza
atlantica, fondata sugli interessi delle due potenze navali e sulla necessità del controllo delle
comunicazioni marittime tra Europa e America.
4/1949: Patto Atlantico (trattato dell’Atlantico del Nord: paesi affacciati sull’atlantico)
Art 5: “Le parti convengono che un attacco armato contro una o più di esse in Europa o nell’America
Settentrionale sarà considerato come attacco diretto contro tutte le parti […] ognuna di esse […]
assisterà la parte o le parti così attaccate intraprendendo immediatamente, in modo individuale o di
concerto con le altre parti così attaccate, l’azione che giudicherà necessaria, ivi compreso l’impiego delle
forze armate, per ristabilire e mantenere la sicurezza nella zona dell’Atlantico settentrionale”. Paesi
firmatari:
52
o US, Canada, Belgio, Olanda, Lussemburgo, Francia, Regno Unito, Norvegia,
Danimarca, Islanda, Portogallo, Italia (Parigi spinge per una piena integrazione
dell’Italia, per una considerazione di tipo strategico: la Francia nella seconda metà degli
anni 40 è ancora una potenza coloniale di tutto rispetto e che esprime il proprio
controllo sui paesi dell’Africa del Nord e su zone dell’Africa occidentale. Per cui per la
Francia è molto importante avere un’influenza sul Mediterraneo e coinvolgere l’Italia
vuol dire ampliare l’importanza del bacino mediterraneo e ridurre quella sproporzione
che da sempre definisce il fronte orientale quello più importante. Inoltre, era necessario
associale l’Italia al Patto Atlantico in modo da evitare che finisca sotto controllo di un
paese comunista).
o 1952 Grecia e Turchia (dimensione mediterranea assume una valenza ancor più
superiore)
o 1955 Germania Ovest.
- 1952: North Atlantic Treaty Organization – NATO
53
- 1948-1949 Ripresa e vittoria comunista
o Linee di rifornimento KMT troppo estese > guerriglia PCC che dominava campagne
o Le aree controllate dal governo nazionalista sono aree segnate da corruzione, incapacità
affrontare crisi > defezioni crescenti da parte delle forze nazionaliste che si uniscono
alla guerriglia comunista
o 1949 PCC conquista Nanchino, Shanghai > Pechino.
o 1949 Chiang Kai Shek ripara a Taiwan --> sconfitto sul piano militare, confinato su
un’isola ma che ha ancora il diritto di veto alle Nazioni Unite.
- 1° ottobre 1949 Nascita Repubblica Popolare Cinese
- 1950 TRATTATO ALLEANZA E REC. ASSISTENZA URSS-RPC.
è La Corea era stata occupata a nord da forze filo-sovietiche e a sud da componenti legate al mondo
occidentale, in particolare dalle forze statunitensi. Nel 45’ le due forze erano presenti sul territorio e
che erano lì a fine del conflitto, decidono di dividere convenzionalmente la penisola in due aree di
occupazione lungo il 38^ parallelo. Sia gli Stati Uniti che l’Unione Sovietica hanno teso ad
amministrare secondo i loro usi e modalità, i due territori sotto occupazione --> il Nord si è
organizzato sempre più secondo logiche tipiche del modello sovietico; il Sud invece guardava più o
meno direttamente al modello occidentale e statunitense. L’idea era però che queste due parti della
Corea dovessero poi fondersi per portare all’unità del paese
è I negoziati che avrebbero dovuto portare a questo processo di unificazione e di normalizzazione
non ottengono però alcun risultato = si vanno a costruire due amministrazioni parallele e di fatto
indipendenti.
o Il Nord, filo-sovietico, è retto da un leader che aveva combattuto nella Resistenza, che
si era contrapposto alle forze giapponesi, che si era formato in Unione Sovietica, Kim il
Sung. Sfrutta questo periodo per consolidare la sua presa sulla regione settentrionale,
per attuare una serie di riforme di stampo socialista, le quali riscontrano anche un certo
grado di risposta positiva da parte della popolazione + importante sostegno materiale da
parte di Mosca + popolazione viene coinvolta attivamente --> si stava vivendo un
processo di ricostruzione, che per quanto non perfetto, stava dando dei risultati.
o Il Sud, filo-statunitense, è retto da Syngman Rhee, ma con scarso sostegno
economico e politico da parte di Washington. Vi era una diffusa corruzione, repressione
e scarso coinvolgimento della popolazione.
54
avrebbe dovuto anticipare le soluzioni che le due superpotenze avrebbero dovuto applicare anche
in Germania.
è La Corea tende quindi ad acquisire un peso crescente, non solo per la sua posizione geopolitica, ma
anche in relazione a quello che stava avvenendo all’interno del teatro tedesco.
55
o 1952 Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA): Francia, Germania
Ovest, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo (serie di membri che mettono a sistema un
settore cardine per le economie dei rispettivi paesi --> processo che acquisisce una
velocità e una portata crescente nel giro di pochi mesi).
- Militare:
o 1950 Per evitare pieno riarmo tedesco, la Francia suggerisce formazione esercito
europeo integrato, in cui ogni paese mette a disposizione una divisione armata (piano
Pleven).
o 1952 Comunità Europea di Difesa (CED) istituita con Trattati di Parigi: Francia,
Germania Ovest, Italia, Belgio, Olanda e Lussemburgo --> avrebbe dovuto porre le
basi per la costruzione di un esercito dell’Europa occidentale integrato, che non vedesse
l’unione di tutte le forze armate di diversi paesi, ma solo di una parte di queste forze,
come una sorta di unità di reazione immediata, un nucleo comune di forze europee.
è Con la morte di Stalin nel 1953 e la chiusura della guerra di Corea, cambia lo scenario -->
alcuni governi occidentali si interrogano sulla reale necessità di intraprendere questi step (riarmo
tedesco e unione sul piano politico)
o 1954 Parlamento francese non ratifica il Trattato per la Comunità europea di
difesa --> fallimento CED
- Politico:
o 1952-53 Assemblea Allargata CECA redige Trattato costitutivo della Comunità Politica
Europea (CPE)
o 1954 mancata ratifica CED segna fallimento progetto CPE
Venuta meno la possibilità di arrivare a una piena integrazione sul piano politico e militare, si decide di
puntare all’integrazione in ambito economico:
è Trattato di Roma del 1957 si addiviene alla costruzione della Comunità Economica Europea, la
CEE e poi dell’EURATOM, un altro ambito di cooperazione che è quella dello sfruttamento
dell’energia atomica, con l’obiettivo di arrivare a una crescente integrazione dei mercati europei atta
a massimizzare, a moltiplicare l’integrazione sul piano economico dell’Europa occidentale =
diminuire le barriere doganali, favorire una piena integrazione, una collaborazione.
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DECOLONIZZAZIONE E NON-ALLINEAMENTO
PROCESSI DI DECOLONIZZAZIONE
Furono processi che andarono ad impattare la vita di miliardi di persone e che interessarono realtà
statuali molteplici.
57
- Le stesse classi dirigenti dei paesi occidentali che controllavano questi territori, si rendono conto
che non dispongono più delle risorse necessarie per controllarli; per quanto né Londra né Parigi
erano disposte a privarsi dei loro possedimenti, sempre più evidenti erano i costi connessi al
mantenimento degli stessi, ed il fatto che non portassero nemmeno più benefici alla madrepatria.
- Si punta a favorire l’ingresso dei paesi di recente indipendenza all’interno del Commonwealth
(forma di associazione volontaria tra Londra e i vari dominios: Australia, Nuova Zelanda,
Sudafrica) --> l’idea è quella di mantenere queste relazioni sulla base di un’associazione
volontaria tra paesi sovrani che vogliono liberamente mantenere una forma di associazione che
porti molti benefici. Modello dei dominions (Nuova Zelanda, Australia, Sudafrica). Cercano di
creare una serie di legami privilegiati che possano permettere a Londra di disporre di uno status
internazionale di primo livello.
- Idea di addivenire a un «Impero informale» basato su accordi bilaterali, alleanze militari, legami
economico-commerciali capaci di preservare influenza britannica. Non era necessario
incorporarli al Commonwealth, ma bisognava salvaguardare le relazioni con la classe dirigente,
con le élite economiche e mantenendo la possibilità di intervenire sul piano militare. Medio
Oriente come principale area di applicazione.
Erano territori caratterizzati da una eterogeneità enorme, sul piano etnico, religioso, confessionale,
sociale, economico, culturale e linguistico --> una delle poche positive eredità britanniche in India, è la
lingua inglese, che diventa un fattore unificante per il sistema indiano.
59
o Laddove impossibile proseguire con forme di controllo indiretto, secondo Londra è
meglio puntare a un mantenimento di legami su piano militare, economico e
politico. Si cerca di definire forme relazionali strutturate, preservando l’influenza di
Londra e garantendo formalmente l'indipendenza degli stati locali (es. il caso di Iraq ed
Egitto, in cui Londra può̀ sfruttare le basi militari sul territorio, garantendo di intervenire
a sostegno di questi paesi in caso di aggressione esterna, mantenendo delle aree sotto
controllo che giocano un ruolo significativo poiché́ permetteva di proiettare più̀
facilmente la propria influenza e forza al di fuori del territorio nazionale).
- Strategia però entra in crisi
o Palestina ingestibile: fine del mandato (1948) --> Londra non riesce a gestire la
frammentazione interna al contesto palestinese: da una parte vi è l’ostilità crescente
della componente araba palestinese che “mal sopporta” l’afflusso crescente
immigrazione ebraica e dall’altra parte vi è la comunità ebraica che ritiene che Londra
voglia sopprimere quelle che sono le legittime istanze sioniste della componente
sionista che vuole creare un proprio stato in Palestina. La soluzione individuata è la
creazione di due stati: viene spartita la Palestina in due realtà --> mentre la componente
ebraica era più propensa ad accettare questa impostazione, la componente palestinese
non accetta ed adotta una posizione massimalista --> la situazione si fece sempre più
difficile = serie di attentati portati avanti da formazioni estremiste ebraiche che
colpiscono anche personaggi di spicco e alcuni dei luoghi simbolo dell’amministrazione
britannica sul territorio.
Londra prova a gestire la situazione ma capisce che non può più farlo e quindi nel 1948
finisce il mandato britannico sulla Palestina. La fine del mandato britannico ha come
conseguenza la nascita dello Stato di Israele e questo segna lo scoppio del primo
conflitto arabo-israeliano (quando Israele dichiara di voler dar vita a nuove entità
statuali, i principali paesi arabi della regione gli dichiarano guerra. Ne nasce un conflitto
che si risolverà poi nella sopravvivenza del neonato Stato di Israele e gli stati arabi che
partecipano a questa prima campagna di fatto di spartiscono quel che rimane della
Palestina).
o Rottura con Egitto: colpo di stato degli Ufficiali Liberi (1952) e crisi di Suez
(1956) --> l’Egitto era un territorio chiave in quanto Londra aveva interessi economici
fortissimi nel campo della produzione di cotone, nella gestione del territorio,
nell’industria nascente, nell’industria egiziana, aveva controllo su buona parte dei
capitali delle quote della compagnia del Canale di Suez, che era un’entità che garantiva
proventi significativi e che aveva anche un peso geopolitico fondamentale.
Nel 1952 si ha un colpo di stato che porta alla caduta della monarchia, questo implica
un cambio delle relazioni: non necessariamente il nuovo regime è tenuto a mantenere gli
impegni assunti da quello precedente
60
o Dopo seconda occupazione Iraq (1941), rivoluzione 1958 --> in Iraq la presenza
britannica era molto forte, in quanto era un paese produttore di petrolio importante e
vi era anche un legame molto forte con la casata hascemita. Anche in Iraq vi era stata
un’occupazione britannica durante la Seconda guerra mondiale (41’) perché si temeva
che il paese potesse unirsi alle forze dell’Asse. Il legame con la famiglia reale era molto
forte, ma questo si rompe nel 1958, quando la famiglia reale irachena viene massacrata
dai rivoluzionari che attueranno un completo cambio di postura strategica e
diplomatica, spostando gradualmente l’Iraq da pilastro dell’Occidente orientale a un
paese sempre più vicino al blocco sovietico.
Anche Parigi cerca, come Londra, di gestire questo processo → la Francia inizialmente riconosce le
istanze indipendentiste autonomiste di questi paesi e cerca di dar vita all’Unione francese (Conferenza
di Brazzaville), un sistema che avrebbe dovuto connettere la madrepatria con i paesi dominati,
riconoscendo loro una certa partecipazione, ma di fatto nessuna capacità decisionale manifestò la
volontà̀ di mutare il rapporto tra Parigi e i territori indipendenti. Popoli soggetti sarebbero stati
rappresentati all’interno di un Alto Consiglio e di un’Assemblea con sole funzioni consultive. Ma il
potere reale era comunque nelle mani della Presidenza (Presidente Repubblica Francese): “too late, too
little”. I progetti di riforma dell’impero si scontrarono con una serie di ostacoli:
- contrasti fra i partiti politici in Francia
- manifestarsi di forme di opposizione violenta al dominio francese in varie parti dell’impero (dal
Nordafrica all’Indocina)
- coagularsi degli interessi di tutte quelle forze conservatrici che temevano di perdere i propri
privilegi a causa di una riforma troppo audace del sistema imperiale.
Onde per cui fu un tentativo che morì nel giro di pochissimi mesi e quindi anche Parigi doveva fare i
conti con la situazione. Come Londra, anche Parigi aveva risorse limitate, quindi cerca di indirizzarle
verso quei possedimenti che riteneva fondamentali e di conseguenze inizia a limitare il suo
coinvolgimento nelle aree ritenuta non fondamentali:
- Concede indipendenza a territori meno gestibili e di più recente acquisizione: Siria e Libano
indipendenti nel 1946.
- Tentativo di mantenere influenza su protettorati Tunisia e Marocco. La presenza francese
era significativa e le forze indipendentiste si erano fatte sempre più̀ forti. Parigi cerca di evitare di
perdere questi territori, sopprimendo questi movimenti fino a quando non si trovò a concedere
l’indipendenza solo dopo una guerriglia nel 1956.
- Mantenimento controllo su possedimenti del Sahel e Africa Subsahariana (1960s)
- Resistenza a oltranza per principali possedimenti Asia e Nord Africa:
o Indocina (Accordi di Ginevra 1954) --> prima crisi che scoppia alla fine del secondo
conflitto mondiale, vi è un movimento di resistenza particolarmente attivo nel nord del
Vietnam attuale, vi fu una lotta senza esclusione di colpi che viene condotta dalle forze
armate francesi, ma la Francia ne uscirà devastata = deve lasciare il paese nel 1954. Con
l’uscita della Francia dal territorio, si registrerà un crescente coinvolgimento degli Stati
Uniti.
o Algeria (indipendenza 1962), vi erano coloni francesi che non volevano andarsene e
che godevano di uno status privilegiato all’interno di questi contesti. Lo scontro
scoppia più tardi ma assume un’intensità ancor più significativa rispetto a quella
registrata in Indocina --> scontro durissimo, simboleggiato dalla Battaglia di Algeri.
61
PROCESSI DI INDIPENDENZA IN TUNISIA E MAROCCO
- Tunisia --> passata sotto controllo francese nel 1882, era sede di una forte colonia europea.
o Vi erano partiti che prima avevano puntato all’autonomia e poi all’indipendenza (Neo
Destour - Habib Bourguiba --> inizialmente puntava a trovare un’intesa con Parigi per
arrivare ad una sorta di cogestione del territorio ed applicare il suffragio universale, ma
che poi spinge sempre più per l’indipendenza). La questione legata alla Tunisia non è
legata solo agli importanti interessi francesi sul territorio, ma era una questione che
viene portata anche nel contesto internazionale, l’assemblea delle Nazioni Unite diventa
il teatro dove si discute questo caso e quindi la Francia è costretta non solo a gestire
l’insurrezione locale, ma anche a fare i conti con le pressioni che provenivano dal
contesto internazionale.
o Deriva violente proteste e denuncia in sede ONU spingono Parigi a rivedere posizioni
o 1956: dopo la concessione autonomia, arriva l’indipendenza
o Presidenza Bourguiba (1957-87) e mantenimento forti legami con Parigi
(scolarizzazione di massa ispirata ai modelli dell’illuminismo francese).
- Marocco --> ottenuto dalla Francia dopo il 1911
o Fronte indipendentista composito: Sultano Mohammed ben Youssef (non era
rimasta una figura subalterna rispetto ai dominatori stranieri, aveva contestato la
continuazione del colonialismo francese sul territorio ed era arrivato addirittura a
denunciare apertamente questa situazione e a reclamare che il proprio paese ottenesse
l’indipendenza) e partito nazionalista di Istiqlal.
o Parigi, spalleggiata da coloni francesi ed esponenti locali, cerca di rompere fronte
indipendentista. Nel 1952 il sultano viene arrestato ed esiliato, ma vi fu comunque una
dura lotta armata con Istiqlal.
o 1956: Dopo aver richiamato il sultano in patria, Parigi concede indipendenza.
1. Dopo la Seconda guerra mondiale Parigi cerca di riprendere il controllo del territorio che ne
frattempo era stato sotto controllo del regime di Vichy e vi era stata anche una presenza
giapponese che aveva spinto verso un pieno affrancamento del dominio coloniale. Nel nord
soprattutto, però, si era registrata la crescente penetrazione del partito comunista, attorno alla
leadership di Ho Chi Minh. Questa presenza comunista non è disposta a ritornare allo status
quo ante ed accettare passivamente una forma di controllo diretto da parte della potenza
francese, nonostante De Gaulle avesse nel frattempo approvato una dichiarazione nella quale si
prometteva nel dopoguerra la nascita di una Federazione indocinese con ampia autonomia.
è Inizia quindi un conflitto su scala ampia che prima è limitato al solo Vietnam e poi invece sempre
più anche il Laos. Le forze francesi riescono ad aver ragione delle forze comuniste nella porzione
meridionale del Vietnam, ma la situazione si fa sempre più difficile nel nord, dove i guerriglieri Viet
Minh riescono a continuare le ostilità. Fu una guerriglia che cerca di evitare lo scontro frontale e
che mira a dissanguare le forze francesi.
Il comando francese sostenuto dagli USA decide di dover infliggere un colpo fatale alla guerriglia
comunista e quindi punta tutto sull’ottenere una grande vittoria nel nord e concentra le sue forze
nella piazzaforte della base di Dien Bien Phu, nel nord del paese. Era una piazzaforte posta in una
posizione strategica, a cavallo tra quello che è il Laos attuale e il Vietnam del nord e quindi sfruttava
proprio la presenza lungo il confine per muovere più facilmente uomini e risorse. Nonostante ciò,
però questa roccaforte è circondata da alture e queste sono sfruttate al massimo dai guerriglieri Viet
62
Minh che essendo posti in alto hanno una visuale molto più ampia. I francesi cercano di mandare
forze paracadutate e di rompere questo assedio, ma è impossibile e sono quindi costretti alla resa.
è Nel 1954 i francesi devono accettare la sconfitta e si deve quindi addivenire ad un accordo: viene
convocata una conferenza internazionale a Ginevra in cui una potenza chiave come la Francia,
deve scendere a patti con i rappresentanti di un movimento comunista di guerriglieri.
Si stabilisce che:
o divisione del Vietnam lungo il 17 ° parallelo fino a nuove elezioni, con due
amministrazioni → Repubblica democratica del Vietnam del Nord (guida comunista) e
Repubblica del Vietnam del Sud (capo Bao Dai).
o questo accordo viene siglato dalla Francia ma gli USA non accettano, in quanto
percepiscono la sconfitta della Francia come la sconfitta del blocco occidentale e la
possibilità per il blocco sovietico di espandersi ulteriormente.
o Stati Uniti si sostituiscono a Parigi e diventano il nuovo attore occidentale dominante
sostenendo il Vietnam Sud.
Nel 1956 il governo francese decide di rafforzare la presenza militare nel paese e da carta bianca al
comando militare che viene inviato sul territorio, il quale ritiene che la battaglia centrale debba condursi
ad Algeri.
- 1956 battaglia di Algeri: guerriglia urbana di nove mesi durissima che vide atrocità (tortura) in
ambo le parti e coinvolgimento crescente della popolazione a fianco FLN.
63
- I francesi ebbero la meglio, ma la repressione attuata e il ricorso alle torture lasciò un’impronta
indelebile.
- 1958 durante ennesima crisi di governo, vertici militari francesi in Algeria con sostegno coloni e
unità di élite presero il potere in Algeria istituendo un Comitato di salute pubblica (= governo
locale che si dichiara autonomo rispetto a quello francese, ma che punta a mantenere un legame
indissolubile tra l’Algeria e la Francia)
Le vicende della IIWW, rappresentarono un forte incentivo a una nuova ondata migratoria di ebrei in
Palestina → per essi infatti l’unica soluzione possibile era quella di lasciare l’Europa e creare una
propria nazione in Palestina.
Gli ebrei già̀ presenti nel territorio, non volevano più̀ essere sottomettersi a forme di persecuzione ed
erano pronti ad usare la forza pur di veder trionfare il progetto sionista → si rafforza la struttura
paramilitare dell’Hagana = organizzazione di autodifesa degli insediamenti ebraici, che sarebbe divenuta
l’embrione del futuro esercito di Israele.
Si formarono inoltre gruppi armati clandestini, che avviarono un’intensa azione terroristica nei
confronti delle forze britanniche presenti nel mandato e cui va ascritto il noto attentato contro l’hotel
King David di Gerusalemme.
La prima decisione del governo di Londra fu quella di bloccare il flusso migratorio verso la Palestina e
dal punto di vista politico elaborò un progetto basato sulla divisione del territorio palestinese in quattro
entità̀, che scontentò arabi ed ebrei:
- distretto arabo
- distretto ebraico
- città di Gerusalemme internazionalizzata
- territorio del deserto del Negev.
La questione venne posta all’ONU che creò un’apposita commissione (UNSCOP) che si espresse a
favore della costituzione di due stati separati = uno ebraico e uno arabo.
Il governo britannico, stanco di dover gestire la situazione, dichiarò la fine del mandato entro il 1948 →
Israele si dichiarò indipendente e dovette immediatamente affrontare la reazione militare degli stati
arabi confinanti.
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Alfine, furono conclusi vari armistizi che non segnarono però una situazione di pace, poiché́ da parte
araba non vi fu il riconoscimento dello stato di Israele.
L’ONU cercò di elaborare una soluzione di compromesso che avrebbe in parte favorito gli arabi
palestinesi → respinta con l’intervento degli USA.
Nel 1949, Israele entrò a far parte delle Nazioni Unite. Significativa fu la posizione assunta
dall’amministrazione americana che aveva riconosciuto immediatamente il nuovo stato di Israele e poi
respinto il secondo piano delle Nazioni Unite → anche l’URSS si espresse favorevole nei confronti di
Israele.
Il governo britannico e quello americano continuarono a considerare il Medio Oriente come un’area di
diretto interesse:
65
lanciare una sorta di embargo sul petrolio iraniano --> fanno si che nessuno compri il
petrolio.
Però, Mossadegh non si mostra come irriconoscente nei confronti della potenza
dominatrice di Londra, ma anzi si mostra come un primo ministro che porta avanti gli
interessi del suo paese e che chiede che le condizioni relativamente all’estrazione degli
idrocarburi portino anche benefici a quelle che sono le popolazioni che vivono lì.
Questo sul piano internazionale non fa apparire bene Londra.
o La posizione dello Shah si fa sempre più debole e Mossadegh rafforza la sua posizione
e si trova a gestire una fase molto complessa.
o Londra e Washington temono che l’Iran possa cadere in una destabilizzazione
profondissima e temono che da questa crisi possa scaturire un’accresciuta influenza
sovietica, perché in Iran vi era un partito comunista molto forte + perché confinava
direttamente con l’URSS + l’URSS puntava ad avere accesso ai “mari caldi” + con una
presenza forte in Iran avrebbe potuto disporre anche di ulteriori risorse di idrocarburi.
- 1953: viene organizzata l’operazione Ajax (condotta dall’MI6 e dalla CIA):
o Obiettivo: organizzarsi con i vertici militari che erano saldamente allineati allo Shah per
fare cadere Mossadegh.
o Arresto di alcuni golpisti obbliga lo Shah a fuggire a Roma + Mossadegh sembra aver
rafforzato la propria posizione
o Vengono organizzate delle manifestazioni di massa pro-Shah organizzate dalla CIA, che
permettono alle forze armate di destituire Mossadegh e reprimere nazionalisti e Tudeh.
- Lo Shah torna al potere nel 53 e vi rimarrà fino al 1979. Nella prima fase beneficia comunque di
maggiori rendite petrolifere ma inizierà a trasformare il sistema iraniano in senso sempre più
autocratico --> iniziano a rompersi gli equilibri interni al paese ed aumento dell’opposizione
interna.
- Perdita centralità di Londra a favore Washington --> gli USA diventeranno l’attore occidentale
sempre più rilevante all’interno del contesto iraniano.
66
o Il Comitato degli «ufficiali liberi» --> l’opposizione era aumentata a dismisura dal 1948
= nascita di Israele e primo conflitto arabo-israeliano, durante il quale le forze arabe
non erano riuscite a sconfiggere il nemico. Si forma quindi questa società segreta
all’interno delle forze armate egiziane, al cui interno vi è la figura di Nasser, e poi quello
che diventerà il secondo presidente egiziano una volta morto Nasser, Sadat
- 1952 Colpo di stato degli «ufficiali liberi» e caduta della monarchia. Faruq lascia il paese e gli
viene promesso di portare con sé ingenti risorse e va passare il resto della sua vita a Roma. Gli
“ufficiali liberi” salgono al potere con leadership formale del Generale Naguib. Naguib è la guida
del sistema egiziano, ma non è la guida degli ufficiali liberi, nei quali ha un peso determinante il
Colonnello Gamal Abdel Nasser.
- 1954 la duplice posizione tra Nasser e Naguib porta ad uno scontro diretto = Nasser estromette
Naguib dal potere. Nasser punta a rendere l’Egitto completamente indipendente, e farlo
diventare la guida di un mondo arabo unito + aperta contrapposizione alle forze britanniche
- 1954 nuovo Trattato Anglo Britannico: Canale parte integrale territorio egiziano, ritiro forze
britanniche entro venti mesi, Londra manteneva possibilità di intervento militare nel Paese se
Egitto attaccato
IRAQ (1958-1963)
è Era un paese chiave perché guardava sul Golfo, aveva al suo interno importanti giacimenti di
idrocarburi e perché tradizionalmente il legame tra Londra e Baghdad era molto forte: la famiglia
hascemita d’Iraq era strettamente legata a Londra in quanto dipendeva da Londra per la sua
sicurezza e stabilità.
- 1941 seconda occupazione britannica, perché si pensava che alcuni dei maggiori ufficiali iracheni
fossero particolarmente vicini all’Asse, e riallineamento di Baghdad all’interno della sfera
influenza d’inglese.
- 1955 Patto di Baghdad (Turchia, Iran, Iraq, Pakistan) --> patto di natura difensiva
- 1956 Crisi di Suez ha un impatto molto forte sul piano regionale, in quanto trasforma l’Egitto di
Nasser nel capofila dei movimenti panarabi, movimenti che vogliono portare all’unificazione del
mondo arabo --> spinta di progetti volti a unire i paesi arabi.
o 1958 Repubblica Araba Unita: Egitto e Siria --> spinge monarchia irachena a proporre
un meccanismo di unificazione alternativo =
o 1958 Federazione Araba Hashemita: Iraq e Transgiordania --> ha vita di pochi mesi in
quanto =
- 14 luglio 1958 Colpo di Stato e caduta monarchia irachena --> alla guida del paese si avrà un
militare, Kassem + nascita Repubblica irachena.
- Gen. Kassem (1958-1963) non si unisce con Nasser per dar vita alla Repubblica Araba Unita ma
propugna una visione diversa dell’Iraq:
o «Iraq first» = Iraq resterà indipendente e si avvicinerà progressivamente all’URSS
o rifiuto unione Egitto e uscita Patto Baghdad
In questa fase storica emerge un potenziale terzo polo: oltre al blocco occidentale e quello a guida
sovietica, tra il 1955 e il 1961 nasce il blocco dei “Paesi non allineati”.
Più tormentato fu il processo del Kenya, in cui si era sviluppato un forte movimento indipendentista =
manifestata un’opposizione violenta alla presenza britannica → la reazione inglese fu una dura
repressione con anche campi di concentramento.
Londra si orientò in seguito verso una soluzione pacifica e venne concessa la piena indipendenza del
Kenya nel 1963.
68
SECONDA FASE DELLA GUERRA FREDDA (1953-1962)
- “Coesistenza competitiva” = per quanto appartenenti a due blocchi distinti, Unione Sovietica
e Stati Uniti possono competere senza necessariamente combattersi. La competizione può
avvenire su altri piani, quello economico, scientifico, culturale, ma che non necessariamente si
debba arrivare allo scontro armato diretto.
- “Piccola/Prima distensione” = sembra delinearsi una fase di disgelo. L’ascesa alla guida
dell’URSS di Nikita Krusciov, dal 1953 al 1880, sembrano delinearsi le basi e i due alleati
possono riprendere a parlarsi. Questa fase si interromperà bruscamente nel 1962 con la Crisi di
Cuba.
Nel 1953 negli Stati Uniti sale al potere Eisenhower, che rimarrà al potere fino al 1961. Lancia
un’agenda politica molto aggressiva nei confronti dell’URSS, tant’è che si parla sempre più di passaggio
dal containment al “roll back”, respingere indietro. Nonostante questi impegni assunti in campagna
elettorale, non avverrà nessun “roll back”, anche laddove vi sarà la possibilità di intervenire, non
accadrà.
Durante la presidenza di Eisenhower ci saranno due grandi crisi che coinvolgono il blocco occidentale:
- Sconfitta francese in Indocina (1954)
- Crisi di Suez (1956) --> coinvolge tre attori allineati a Washington, ovvero Regno Unito, Francia
e Israele.
La prima distensione finisce con una crescente polarizzazione, una chiusura che diventa sempre più
evidente.
- Crisi di Berlino (1961)
- Crisi di Cuba (1962)
BLOCCO SOVIETICO:
Si assiste ad un cambio di leadership, Stalin muore e dopo una fase di transizione emergerà la figura di
Krusciov. Emergono nuove agende e ci sono delle sfide importanti da affrontare ma anche delle
opportunità significative per l’Unione Sovietica che in questa fase riesce a consolidarsi internamente ed
a espandere la sua influenza.
- Piano interno:
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o Muore Stalin ma inizialmente la direzione viene assunta da un comitato collegiale, dove
vi sono diversi attori: Malenkov come Primo Ministro, Molotov come ministro degli
Esteri, Berija a capo della polizia segreta e Chruscev come segretario del Partito
Comunista. Tra questi emergerà la leadership di Chruscev che elimina o marginalizza
tutti i suoi avversari --> 1955 piena leadership
- Nuovo corso:
o Coesistenza competitiva e “Destalinizzazione”
o Patto di Varsavia e ampliamento sfera di influenza sovietica
- Crisi:
o Germania dell’Est (1953giu)
o Polonia (1956giuott)
o Ungheria (1956ottnov)
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o Chruscev si reca a Varsavia, incontra Gomulka che lo rassicura sul fatto che non vuole
far uscire la Polonia da Patto di Varsavia, ma semplicemente procedere con una
gestione degli affari interni più autonoma, per quanto ancora allineato al blocco
orientale. Kruscev accetta e Gomulka viene riabilitato e posto alla guida Polonia.
o Crisi superata grazie alla soluzione interna al Partito Comunista polacco.
BLOCCO OCCIDENTALE
- Cambio di leadership:
o Eisenhower (1953-1961)
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o Kennedy (1961-1963)
- Nuove agende:
o Roll back, New look, “Pattomania” di Dulles
- Sfide e cambio guardia
o Crisi Indocina
o Crisi di Suez
Eisenhower ascende alla presidenza nel 1953 e rimarrà in carica per due mandati; quindi, fino al 1961 e
poi verrà eletto John Fitzgerald Kennedy che invece rimarrà al potere poco tempo in quanto viene
assassinato. Nonostante ciò, imprimerà una svolta importante alle relazioni internazionali: si trova a
gestire due crisi di portata enorme (costruzione muro di Berlino e Crisi di Cuba); anche dal punto di
vista comunicativo è stato uno dei presidenti più in grado di sfruttare la propria immagine e di perorare
la causa statunitense sul piano internazionale.
Eisenhower viene eletto nelle file del Partito Repubblicano, la sua campagna elettorale viene fortemente
influenzata da una campagna politica che punta il dito contro presunte infiltrazioni comuniste
all’interno del polo occidentale, ma soprattutto all’interno dell’amministrazione del Dipartimento di
Stato, il cosiddetto McCartismo. Joseph McCarty, fu un senatore che portava avanti una campagna
durissima, secondo la quale la debolezza che aveva colpito gli Stati Uniti in quella congiuntura, era
dovuta alla presenza di quinte colonne comuniste attive in tutto il sistema americano e occidentale.
Questo generò un forte impatto sul piano pubblico, in quanto McCarthy venne posto alla guida di una
commissione del Senato incaricata di verificare questa situazione e per la prima volta nella storia
americana queste edizioni ebbero luogo in televisione.
è In questo contesto la mediazione di Eisenhower ha buon gioco e quindi sviluppa una postura
politica formalmente fortemente aggressiva = necessità di dar vita a un cambio di direzione, “New
look”, un passaggio dal Containment di Truman al Roll back.
n Vi era però la consapevolezza che questa postura più aggressiva, avrebbe rischiato di portare a
una corsa al riarmo. --> in modo da conciliare la crescente assertività sul piano strategico
diplomatico e la necessità di non aumentare la spesa pubblica, si punta tutto sull’arma atomica:
si dichiara apertamente che l’arma atomica è uno strumento nelle mani delle forse armate e che
può essere impiegata, non solo come “ultima misura”, ma in generale in quanto facente parte
degli asset statunitensi. Tutto questo viene definito “rappresaglia massiccia”, in quanto anche
solo una minima crisi potrebbe portare alla scelta americana di ricorrere all’arma atomica (URSS
e US con stesso livello di armamenti, anzi URSS ancor più superiore).
n “Pattomania” = segretario di stato John Foster Dulles --> tendenza dell’amministrazione
americana a siglare tutta una serie di patti regionali di sicurezza e a circondare l’URSS. Si cerca
di riprodurre su scala regionale quella sorta di successo che era stata la creazione dell’alleanza
del Nord Atlantico, la NATO.
o Viene quindi siglato il patto di Baghdad (febb1955), un trattato difensivo che avrebbe
dovuto unire il teatro del Medio Oriente allargato e dell’Asia meridionale --> alleanza
tra Regno Unito, Iran, Iraq, Turchia e Pakistan.
o Alleanza tra Jugoslavia, Grecia e Turchia (ago1954), patto di difesa in funzione
antisovietica e che idealmente va a saldarsi con il Patto di Baghdad.
o Creazione della SEATO (sett1954), ovvero l’organizzazione del Trattato dell’Asia del
Sudest, che coinvolge UK, US, F, Aust, NZel, Filipp, Thai, Pak.
o Alleanze bilaterali siglate dagli USA con Corea del Sud e Giappone.
n La crisi in Indocina (la Francia dopo secondo conflitto mondiale cerca di riaffermare la sua
presenza nell’Indocina francese ma incontrerà una fortissima resistenza nel Vietnam del Nord e
nel Laos del Nord, battaglia di Dien Bien Phu, sconfitta francese nel 1954, accordi di Ginevra,
72
Francia esce da Indocina, divisione lungo 17° parallelo,
crescente coinvolgimento USA) e la crisi di Suez portano a
vedere gli Stati Uniti ad un cambio di guardia: segnano il
definitivo depotenziamento di Francia e Gran Bretagna sullo
scacchiere internazionale e la loro sostituzione con gli Stati
Uniti.
DOTTRINA EISENHOWER
- Successo ottenuto da Nasser e «uscita di scena» di Francia e Regno Unito esponevano il Medio
Oriente a potenziale controllo/influenza URSS e dei suoi alleati.
- Situazione inaccettabile per il ruolo geopolitico della regione e il suo peso economico.
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- 5 gennaio 1957 Presidente Eisenhower rilascia «Special Message to the Congress on the Situation
in the Middle East”. Impegno americano “to secure and protect the territorial integrity and
political independence of such nations, requesting such aid against overt armed aggression from
any nation controlled by international communism”. --> mettere in sicurezza e a proteggere
l’integrità e l’indipendenza politica di quelle nazioni che avessero chiesto aiuto contro
un’aggressione armata proveniente da ogni nazione controllata dal comunismo internazionale.
- La richiesta di aiuto viene fatta da: Giordania, Arabia Saudita, Iraq e Libano.
TAPPE:
1) 1958 – 1959
o Nov 1958: Mosca chiede ritiro delle forze occidentali da Berlino Ovest, entro 6
mesi e propone l’internazionalizzazione della città e questa diventa la base per
un Trattato di Pace sulla Germania. In caso contrario minaccia di affidare a RDT il
controllo dei collegamenti ferroviari tra RFT e Berlino Ovest (vuole tagliare i
collegamenti).
o Tentativi di limitare crisi 1959:
§ Kitchen debate: vicepresidente Nixon va a Mosca, alla Fiera internazionale e ha
un dialogo diretto con Chruscev (ha luogo in una tipica cucina americana che
viene allestita nel padiglione americano per mostrare cosa voglia vivere nel
mondo libero)
§ Visita di Chruscev negli Stati Uniti
2) 1960 – 1961
o Escalation della crisi tra 1960-1961:
§ Mag1960 viene convocato a Parigi un vertice per risolvere la questione tedesca e
di Berlino, ma fallisce in quanto la presidenza american si rifiuta di scusarsi con
Mosca (negli anni precedenti l’amministrazione Eisenhower aveva varato un
programma di spionaggio internazionale tramite un aereo spia, l’U2, il quale
poteva volare a quote talmente elevate da non essere intercettato dai caccia
sovietici, almeno così si pensava. I sovietici, infatti, scoprono di queste missioni
in quanto un aereo cade a terra ma le prove dello spionaggio avvenuto per tutti
quegli anni rimane “salvo”. I sovietici non dicono nulla fino al vertice di Parigi).
§ Apr1961 fallito l’assalto alla Baia dei Porci (per l’eliminazione di Fidel Castro,
leader rivoluzionario comunista che ha estromesso il leader precedente,
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filoccidentale statunitense al governo dell’isola di Cuba, la quale era troppo
vicina alle coste americane ed essere filocomunista).
§ Giu1961 Incontro di Vienna tra Chruscev e Kennedy --> Kennedy cerca di
metterlo in difficoltà ma non ci riesce e trasforma questo incontro in una lezione
di politica inflitta da Chruscev a Kennedy
o agosto 1961: Muro di Berlino
CONSEGUENZE:
- Completa partizione Germania e divisione popolo tedesco
- Completa militarizzazione degli schieramenti europei, ma contribuisce all’abbassamento delle
tensioni in Europa e alla distensione nel vecchio continente
- «Spostamento» della guerra fredda e del conflitto tra Est e Ovest nel Terzo Mondo.
- Sul piano propagandistico muro rappresentò una sconfitta per la DDR e per l'URSS, costrette a
ingabbiare propri cittadini --> impatto anche in Occidente + simbolo vero e proprio della guerra
fredda.
CRISI DI CUBA
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Uniti e palesavano la loro insoddisfazione nei confronti di Castro, invitando gli USA ad
assumere una posizione molto più netta e a cercare di cambiare le cose.
- 1959 Riforma agraria con espropriazione terre e nazionalizzazione delle imprese, in particolare
quelle statunitensi --> USA impongono un embargo sulla produzione di zucchero cubano.
- 1960 Radicalizzazione posizioni di Castro + netto avvicinamento a URSS:
o Accordo URSS-Cuba: 200 milioni $ come prestito e acquisto di zucchero cubano.
o Embargo + blocco importazione prodotti saccariferi e addestramento da parte della
CIA degli esuli cubani
o Castro promette aiuto a movimenti rivoluzionari in America Latina.
OTTOBRE 1962:
- Dal 16 al 22ott vengono esaminate le possibili contromisure da prendere (JFK coinvolge i suoi
più stretti collaboratori = “X-COM” si riuniscono i membri del National Security Council e altri,
ma senza coinvolgimento diretto delle controparti o degli alleati della NATO).
o Occupazione militare isola --> con invio delle forze armate americane (avrebbe portato
a un grande numero di morti da parte delle forze americane, in quanto Cuba era stata
rafforzata nel frattempo; sarebbero morti anche personale e tecnici sovietici e questo
sarebbe stato visto come ‘casus belli’; non si sapeva se sull’isola vi fossero già armi
nucleari che potevano essere lanciate contro il corpo di spedizione americano).
o Bombardamenti aerei per distruggere installazioni (rischio di uccidere personale e
tecnici sovietici e molti civili; possibile presenza e scoppio di armi nucleari; era una
questione militare che avrebbe portato allo scoppio di un conflitto mondiale).
o Agire per via diplomatica in sede di Nazioni Unite (possibilità di smascherare l’Unione
Sovietica e risolvere la questione ma gli USA avrebbero dovuto dire implicitamente che
non erano in grado di gestire una questione che li minacciava direttamente).
o “Quarantena navale” attorno a Cuba (forma più blanda di controllo e non poteva
essere percepita come una misura ostile che potesse portare allo scoppio della guerra; la
marina militare statunitense circonda Cuba, si avvisano tutte le potenze ed in particolare
URSS che qualsiasi nave si fosse avvicinata a Cusa avrebbe dovuto subire l’ispezione da
parte delle forze americane e che qualora fossero state trovate componenti utilizzabili
per il comparto missilistico o per costruire un ordigno atomico, sarebbero state fermate
e rinviate all’origine).
76
- 22ott 1962 JFK rende pubblica la crisi (tramite discorso al popolo) + viene convocato una
riunione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, durante la quale il rappresentante
americano chiede a quello sovietico se avessero installato delle basi missilistiche a Cuba, in
seguito a una ripetuta risposta negativa di quest’ultimo, il rappresentante americano mostra le
foto --> internazionalizzazione della crisi + quarantena navale (denota estrema intelligenza della
leadership americana = dava la possibilità ad URSS di chiedere ai mercantili di fare marcia
indietro o addivenire ad una risoluzione).
- 27 ottobre: sottomarino sovietico in acque cubane viene intercettato da USA, i quali gli intimano
di andarsene, ma le comunicazioni radio vengono interrotte, allora USA decisero di lancia due
missili sottomarini come segnale e i sovietici recepiscono ciò come un tentativo di affondare il
sottomarino; allora il comandate decide di armare i missili e colpire le unità militari americane ,
ma Vasili Arkhipov, si oppose al suo comandante e gli chiese di fermare l’attacco, spiegandogli
che se gli americani avessero voluto affondare il sottomarino, l’avrebbero già fatto e che era solo
un avvertimento --> comandante decise di non lanciare il missile.
- Trattative e accordo (28ott)
o dietrofront mercantili sovietici
o smantellamento basi missilistiche a Cuba
o Impegno pubblico US a non attaccare Cuba
o Impegno segreto US a rimuovere testate nucleari in Turchia
è Si percepiva la fine della crisi di Cuba come una netta affermazione occidentale e un’“umiliazione”
per il popolo sovietico. Castro stesso si sentì molto risentito con Krusciov in quanto aveva
dichiarato chiaramente la sua non disponibilità a rischiare la vita dei sovietici per la sicurezza di
Cuba.
è Inoltre, non creò problemi solamente tra Cuba e Mosca, ma acuì anche la frattura che si stava
generando tra Repubblica Popolare Cinese e l’Unione Sovietica. Mao spingeva per un’escalation
della crisi perché riteneva che si sarebbe dovuto mostrare maggior fermezza.
è La crisi però produsse anche effetti positivi:
- Favorì i primi accordi sovietico-americani in tema di armamenti strategici (che poi avrebbero
definito la fase della ‘grande distensione’).
- 1963 creazione di una linea di comunicazione diretta tra Washington-Mosca onde evitare una
situazione come quella registrata a Cuba e onde poter affrontare direttamente la questione nel
caso di una crisi di portata come quella che si era vissuta.
- Chruscev, nonostante positivo impatto della scelta in una prima fase, venne accusato di
debolezza e sua posizione venne minata.
- Peggioramento rapporti tra Usa-alleati europei:
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o Kennedy informò alleati europei ma US decise di operare in completa autonomia.
o Reazione statunitense ben più dura rispetto alla crisi di Berlino del 1961.
o Dubbi sulla reale solidità dell’ombrello nucleare US:
§ Già aprile1962 nel Consiglio NATO: venne esplicitato il passaggio da massive
retaliation a flexible response = una risposta flessibile a azione sovietica sarebbe
corrisposta a un’azione statunitense di uguale livello --> se necessario uso di
armi nucleari tattiche, missili intercontinentali solo come extrema ratio.
§ Crescente domanda di deterrente nucleare da parte degli alleati: Dic1962 US
accetta di fornire vettori a medio-raggio atomici a UK (special relationship) ma
non di sostenere il programma missilistico francese: peso diverso degli alleati
nella NATO.
§ Aumento della contrapposizione interna agli alleati: Francia si sente non
considerata adeguatamente e vede questa relazione speciale tra UK e US
negativa per la statura e gli interessi di Parigi; vede Londra come “longa manu”
(=sorta di ‘cavallo di Troia’) statunitense in Europa: opererà a far sì che UK non
entri nella CEE (Comunità Economica Europea).
- CRESCENTE POLARIZZAZIONE
o Ripresa crescente della contrapposizione e delle ostilità che arriverà a toccare l’apice nel
1979 con l’occupazione sovietica dell’Afghanistan.
TEMI
- È la messa in opera del concetto di coesistenza competitiva, ma non implica eliminazione
contrasti (guerre per procura, terrorismo, contestazione…)
- Assunti di base:
78
o sistema bipolare «concordato» preferibile a competizione priva di regole, soprattutto
dopo Cuba > URSS e US si impegnano a definire regole condivise soprattutto in
materia armamenti nucleari
o Riequilibrio influenza internazionale: superiorità US e suo riavvicinamento a RPC
(1969-72) bilanciati da crescente influenza sovietica nel Terzo Mondo (Siria, Egitto; ex-
Indocina, Angola, Mozambico, Etiopia – 1974-5…)
o Tensione interna ai blocchi spinge a cooperazione tra due superpotenze:
§ Polo occidentale: crisi legittimità interna Stati Uniti (Vietnam, contestazione,
scandali, assassinii), numerosi cambi leadership e posture strategiche, agende
divergenti alleati chiave (Francia – RFT), rafforzamento movimenti di sinistra in
Europa Occidentale
§ Polo sovietico: passaggio consegne Chruscev-Breznev, Primavera di Praga
(1968), rottura URSS-RPC (1956-69)
- Shatterbelt mediorientale assume crescente centralità
- Distensione raggiunge il suo apice 1975. Dopo graduale ripresa guerra fredda
ARMAMENTI:
- 1963 siglato il Test Ban Treaty --> veniva proibito effettuare test atomici nell’atmosfera (non si
poteva sapere dove sarebbero ricaduti).
- 1963 creazione telefono rosso Mosca-Washington
- 1967 Trattato sulla gestione delle attività nello spazio extraatmosferico --> oltre a non fare test
nell’atmosfera, vengono regolamentate le varie attività, non solo per quanto riguarda l’utilizzo di
armi atomiche ma anche per quanto riguarda i satelliti.
- 1968 Trattato di Non Proliferazione:
o Disarmo nucleare, non proliferazione nucleare, uso pacifico dell’energia nucleare.
o Proibisce agli stati firmatari "non–nuclear-weapon-states” di procurarsele e agli altri di
fornirgli tecnologie nucleari belliche o le loro conoscenze relative ad esse.
o Trasferimento di tecnologie nucleari per scopi pacifici deve avvenire sotto il controllo
della AIEA.
- 1972 SALT 1 (“strategic armaments limitations talks”): per la prima volta viene posto un tetto al
numero e alla tipologia di armi strategiche + si accordano sul numero e la tipologia di vettori che
i due schieramenti possono avere + preparazione di uno scudo nucleare, un sistema di difesa
capace di intercettare i missili nucleari (1ABM per superpotenza – limitazione armi strategiche).
- 1975 Accordi di Helsinki --> apice della grande distensione
- 1979 SALT 2 non ratificato in seguito invasione URSS dell’Afghanistan
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è Gli accordi sancivano di fatto divisione dell’Europa e il rifiuto del rollback, ma la parte relativa alla
tutela dei diritti umani avrebbe favorito la crescita del dissenso all’interno dei satelliti sovietici.
Momento più alto distensione, seguito da «seconda guerra fredda».
POLO OCCIDENTALE
Dall’assassinio di Kennedy a Dallas, gli Stati Uniti entrano in una sorta di spirale e i presidenti successivi
non riescono a guadagnarsi una centralità come quella che aveva acquisito Kennedy.
- Cambi di leadership, diverse posture, crisi interne:
o Johnson (1963+1964-68). Presidente dopo morte Kennedy. Eletto nel 1964,
invischiato nella crisi del Vietnam e crisi con Parigi
o Richard Nixon (1968-1974; collaborazione con Kissinger): Vietnam, colpo di stato
cileno (Allende), SALT1, riavvicinamento RPC. Scandalo Watergate e dimissioni
o Gerald Ford (1974-1977) succede a Nixon dopo Watergate, focus affari interni e crisi
economica crescente.
o Jimmy Carter (1977-1981): tutela diritti umani, impegno nella questione mediorientale
(Camp David 1978, ma rivoluzione iraniana).
- Divergenze con potenze europee (rivendicano possibilità di recuperare spazio di manovra in
ambito internazionale).
o Ostilità di De Gaulle (ritiro Francia da comando integ NATO1966)
o Ostpolitik tedesca (1969-73)
- Escalation della guerra in Vietnam (1965-1975)
- Difficoltà economiche (fine GoldStandard 1971 (ancorare la valuta statunitense all’oro), shock
petrolifero).
Risposta di Parigi:
- Una delle prime iniziative assunte dalla Francia di De Gaulle fu quella di sviluppare un arsenale
nucleare indipendente (force de frappe); Parigi era consapevole che non disponeva di risorse
sufficienti per costruire un arsenale nucleare equiparabile a quello sovietico e statunitense ed
infatti puntava a disporre un arsenale nucleare sufficiente a fare abbastanza paura (arsenale
capace di eliminare almeno il 40% delle capacità produttive sovietiche).
- Uscita della Francia dal comando integrato NATO, ma non dal Patto Atlantico (1966)
- Richiesta a forze US di lasciare il territorio francese
- Avvicinamento a RFT per creare un asse europeo autonomo da US (Bonn però si dimostrerà
tutto fuorché desiderosa di sostituire all’allineamento con Washington un allineamento in tono
minore con Parigi).
- Opposizione all’ingresso UK nella CEE (1962) - longa manus degli US
- Contatti diretti con URSS e stati satelliti per divenire «interlocutore privilegiato» di Mosca in
Europa.
- Riconoscimento RPC e instaurazione di una relazione diretta.
Ma:
- Bonn non abbandona legame con US e persegue politica autonoma;
- Primavera di Praga (1968) limita possibilità dialogo con Mosca;
80
OSTPOLITIK: la politica orientale della RFT
- 1963 dimissioni Adenauer (non voleva scendere a compromessi per quanto riguardava
l’unificazione del popolo tedesco e il fatto che la RFT rappresentasse l’unica realtà in grado di
rappresentare l’intero popolo tedesco)
o Dopo dimissioni di Adenauer sale al potere una grande Coalizione, formata da SPD-
CDU meno ostile a riconciliazione con la controparte orientale e meno legata alla
dottrina Holstein.
o Willy Brandt (SPD)diventa cancelliere della RFT dal 1969
- Ostpolitik:
o graduale avvicinamento della RFT con Europa Orientale, Urss e RDT (obiettivo
ultimo) nonostante opposizione US (aveva interesse a mantenere una separazione rigida
perché si pensava che un eventuale avvicinamento potesse indebolire ulteriormente la
leadership della Germania dell’Est. Allora Brandt decide di indebolire queste posizioni
difensive aprendo un dialogo con i paesi del blocco orientale e l’URSS.
§ 1970 Brandt va a Mosca: definisce un accordo tra RFT e URSS:
• RFT riafferma volontà riunificazione
• Riconoscimento dei confini della RFT con RDT e confini con Polonia
o 1971: Trattato tra RFT e Polonia
o 1971: il leader della RDT Ulbricht (era stato il più strenuo oppositore di una linea
conciliante con la RFT), lascia il suo posto a Honecker (posizioni meno intransigenti).
o 1972 Trattato delle Due Germanie: riconoscimento reciproco, status quo,
promozione scambi commerciali e culturali + costruzione di ambasciate nell’uno e
nell’altro paese.
o 1973 le 2 Germanie ammesse alle Nazioni Unite.
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VIETNAM 1968-1975: Nixon e la fine del conflitto
- Nixon sale al potere e sostenuto da Kissinger --> consapevolezza che non si possa vincere
questo conflitto, ma per poter definire la fuoriuscita degli Stati Uniti dal teatro vietnamita,
salvaguardando l’onore degli USA:
o Estende le operazioni militari in Laos e Cambogia, in quanto nel loro territorio
transitavano le forze ribelli.
o «Vietnamizzazione» (= rafforzamento delle forze del Vietnam del Sud, rendendole
talmente autosufficienti da poter rispondere alle minacce proveniente da nord),
graduale ritiro, intensificazione dei bombardamenti --> lo si fa per spingere la
controparte ad accettare un dialogo e a giungere a un compromesso.
- 27Gen1973 Accordi di Parigi
o Viene concordato di cessare il fuoco immediatamente nel Vietnam del Sud
o Completo ritiro forze US in cambio della liberazione di prigionieri americani
o Riconoscimento sovranità 2 Vietnam, ma ribelli e forze del nord mantengono posizioni
nel sud.
- 1975: Offensiva Vietnam del Nord (sostenuto da Cina – URSS) --> presa di Saigon
- Conseguenze:
o Profondo discredito internazionale – crolla mito invincibilità US
o ex Indocina francese in mano comunista:
§ Vietnam unificato sotto la leadership di Ho Chi Minh
§ Salita potere di Pol Pot (khmer rossi) in Cambogia.
§ Movimento comunista Pathet Lao proclama nascita Repubblica Democratica
del Laos.
RIAVVICINAMENTO USA-CINA
- 1971 «ping pong diplomacy» --> RPC invita ufficialmente la quadra di ping pong statunitense a
visitare la Cina.
- 1971 viaggio segreto di Kissinger in Cina (temi: seggio UN a RPC, Vietnam e preparazione a
un riavvicinamento tra US-Cina);
- 1971 UN: ingresso RPC con seggio permanente nel CdS
- 1972 viaggio di Nixon e Kissinger a Pechino:
o coesistenza pacifica tra sistemi differenti
o Zhou En-Lai (dirigenza cinese) riconosce che uno scontro nucleare non può
rappresentare la fine della storia.
- Potenzialità di questo riavvicinamento erano in parte limitate da diversi fattori, tra cui la lotta di
potere per successione Mao (1976) dopo la sua morte.
POLO SOVIETICO
- Transizione leadership URSS dopo Cuba:
o progressivo indebolimento di Chruscev;
o 1964 destituzione di Kruscev --> guida collettiva di Kosygin (1 °min) e Breznev (Segr.
Partito)
82
o 1970 Breznev nuovo leader URSS.
- Difficoltà economiche (corsa armamenti, rallentamento della crescita, agricoltura, beni di
consumo in generale);
- Crisi interne blocco sovietico e alleati
o 1958-1969: Crisi sino-sovietica --> i due paesi si scontrano militarmente in Siberia
o Primavera di Praga 1968 (viene soppressa in seguito all’invio delle forze del Patto di
Varsavia in Cecoslovacchia = soppressione del movimento che aveva tentato di dar vita
a un socialismo dal volto umano).
o 1969-72: Avvicinamento US-Cina
83
- 1966-69: Rivoluzione culturale lanciata da Mao e vecchia dirigenza = è la denuncia da parte
della leadership storica della RPC di una deviazione del percorso rivoluzionario cinese. Mao
attacca la nuova classe dirigente (Deng Xiaoping) e invita la popolazione a riportare la
rivoluzione sulla retta via e a sottrarre il controllo del paese a qui funzionari che si erano
imborghesiti e che avevano deviato dal corso originario. 1967-1969: posizione di Mao
rafforzata e Lin Biao nominato successore.
- Rottura URSS-RPC:
o Continue pressioni cinesi su Taiwan, è la stessa dirigenza sovietica a spingere
affinché ci sia una de-escalation, in quanto si era consapevoli che un attacco a Taiwan
avrebbe aumentato il rischio scontro con gli USA: Mao: «US tigre di carta»; Chruscev
«ma denti atomici»
o Bandung, Grande Balzo e asse con Albania > sfida egemonia URSS
o 1964 primo test nucleare cinese
o 1969 scontri armati tra forze sovietiche e cinesi sul confine siberiano
- Figura chiave di questa fase è Alexander Dubcek, che viene nominato Segretario del PC nel
1968 al posto Novotny; viene visto come l’alternativa a un leader che non era riuscito a superare
appieno o a consolidare il controllo sula paese dopo la fase di destalinizzazione.
- Dubcek inaugura una stagione riformista con ampio sostegno della popolazione (vanno ben
oltre a quello che gli era stato assegnato della dirigenza sovietica nel momento in cui aveva preso
il posto di Novotny) - “socialismo dal volto umano” = riconoscere una forma che rientrasse
all’interno del modello socialista che però fosse più vicina alle specificità del contesto
cecoslovacco e al sentire della popolazione:
o Decisione di dar vita a una federazione che unisse la componente ceca a quella
slovacca;
o Favorire una progressiva liberalizzazione dell’economia
o Libertà di stampa, espressione, ampio dibattito.
- Nonostante i toni moderati, queste riforme mettono in agitazione l’URSS ma soprattutto alcuni
dei leader dei paesi satellite (Ulbricht in primis --> temeva che quanto stava avvenendo in
Cecoslovacchia potesse indebolire ulteriormente la presa sul paese).
- 1968ago Occupazione militare della Cecoslovacchia da parte delle forze del Patto di Varsavia
(sarebbe durata fino 1989) per reimporre il controllo del partito comunista. Non tutti i paesi del
Patto di Varsavia accettarono di entrare in Cecoslovacchia (es. la Romania non accettò), e questa
è un’indicazione di come già alla fine degli anni 60’ le sensibilità interne fossero molto diverse.
L’occupazione militare sarebbe proseguita sostanzialmente fino alla fine della guerra fredda
(1989).
- 1989 = Dottrina Breznev “quando forze ostili socialismo minacciano paesi socialisti dall’interno,
problema non interno ma di tutti i paesi socialisti” --> da al Cremlino la possibilità di poter
intervenire in qualsiasi paese nel caso in cui fosse a rischio
- Dubcek viene obbligato a rassegnare le dimissioni nel 1969. Sostituito da Husak --> graduale
epurazione della leadership ribelle
84
LA SHATTERBELT MEDIORIENTALE
La crescente collaborazione che si stava verificando su diversi piani non implicava però una rinuncia
completa alla competizione su scala globale e in particolare in Medio Oriente. Questa competizione
assume livelli diversi: riguarda sia le due principali potenze che anche attori regionali e addirittura sub-
statuali. Si registra un’intensificazione delle crisi o della polarizzazione a partire della metà degli anni 70
e queste crisi assumono una valenza sempre crescente, hanno u impatto sempre più significativo sul
piano interno e anche sul piano internazionale.
85
CONSEGUENZE
- Israele aveva prevalso, ma il mito dell’invincibilità in pezzi.
- Egitto percepisce Yom Kippur come superamento del disonore del 1967
- Sostegno US fondamentale. Appoggio URSS insufficiente
- Egitto si allontana progressivamente dall’URSS e si avvicina US
- 1977 visita Sadat alla Knesset (parlamento israeliano)
- 1978 Accordi di Camp David siglati da Sadat-Begin alla presenza Carter --> permetteranno poi
la pace tra Egitto e Israele
- 1979 Trattato di Pace Egitto-Israele:
o Egitto riconosce Israele
o Israele restituisce Sinai all’Egitto.
- Egitto espulso Lega Araba e 1981 Sadat assassinato
- Durante conflitto Paesi Arabi OPEC --> impongono un embargo petrolifero e aumentano i
prezzi del petrolio (70%) in risposta al sostegno degli US a Israele → grave crisi economica che
colpì le nazioni industrializzate nell'inverno 1973-74.
è Da questo momento in avanti i paesi industrializzati si trovano le mani legate e capiscono quanto è
forte la loro dipendenza nei confronti dei paesi produttori e i paesi del terzo mondo in generale.
Questa guerra ha un impatto enorme sia sul piano economico che su quello geopolitico, perché i
paesi produttori percepiscono di avere un’arma formidabile nelle proprie mani e che per quanto
meno sviluppati dal punto di vista economico e militare, possono benissimo danneggiare stati più
avanzati dal punto di vista economico, industriale o militare.
- Da IIWW importante sostegno sovietico all’Afghanistan per far si che rimanesse allineato
(infrastrutture, addestramento esercito e forniture, aiuti economici…).
- La monarchia afghana termina nel 1973 con un colpo di stato: caduta del re Zahir Shah e ascesa
di Daud Khan alla guida della repubblica. Sostegno sovietico a militari e partito comunista
afghano.
- Crescente destabilizzazione:
- Daud Khan rimane al potere fino al 1978, quando le ostilità della popolazione e le divisioni
interne al regime si fanno sempre più sostanziose --> colpo di stato comunista e assassinio di
Daud Khan.
- Sale al potere il partito comunista, con a capo Taraki, il quale diviene presidente ed avvia una
serie di riforme di stampo socialista (modernizzazione del paese, laicizzazione, superamento delle
logiche di natura clinico tribale e far si che lo stato diventi la forza principale in grado di regolare
la vita delle varie comunità, limitare incidenza che ha legge islamica ha sul territorio,
incentivazione alla partecipazione femminile alla vita economica e politica del paese, processi di
scolarizzazione di massa) --> queste misure incontrano però una forte opposizione nelle
campagne (lì la tradizione è particolarmente forte e le comunità locali non sono disposte a cedere
quote di controllo a tutto vantaggio dello stato centrale), insurrezione e divisioni PC.
86
- 1979 colpo di stato + assassinio di Taraki e salita al potere Hafizullah Amin. Attua una
repressione durissima (purghe draconiane = uccisione di un numero elevatissimo di esponenti
del PC che erano allineati col presidente precedente) + continua con le riforme del suo
predecessore --> crescente opposizione del mondo extraurbano e della dirigenza sovietica per il
rischio di perdere l’influenza sul paese. (l’URSS, inoltre, accusa Amin di essere un agente
americano, si pensava che stesse facendo di tutto per portare il paese al di fuori dell’allineamento
con il blocco sovietico).
- 1979, 25 dicembre: la dirigenza afghana chiede aiuto a URSS ma di fatto vi è un intervento
militare sovietico, uccisione di Amin e salita al potere di Babrak Karmal. URSS rimarrà in
Afghanistan sino al 1989:
è Occupazione sovietica --> viene creata una sorta di cintura che ha l’obiettivo di far muover più
velocemente le forze sovietiche che devono controllare il territorio. L’URSS non riuscirà mai a
controllare tutto il territorio afghano, in quanto la resistenza afghana si sarebbe rivelata un nemico
irriducibile = movimento di resistenza (mujahiddin) sostenuto da Arabia Saudita e US via Pakistan.
è Migliaia di foreign fighters, provenienti in gran parte dal mondo arabo, giungono in Afghanistan
(Osama bin Laden) --> si combatte un conflitto che è considerato giusto anche dalla fede islamica.
Si ritiene che le forze sovietiche volessero occupare una parte del mondo arabo e questa
occupazione genera da un punto di vista giuridico e della fede islamica un obbligo individuale per i
fedeli che possono contribuire alla lotta contro l’invasore.
è Nonostante gap militare, URSS non riuscirà a controllare intero paese, aree rurali e nord cuore
resistenza
è Impegno in Afghanistan costato URSS 15.000 morti e quasi 8miliardi$/anno
87
--> resistenza Clero sciita in quanto lo Scià ne limita l’influenza, sottrae terreni, ne limita il ruolo
sul piano educativo; Bazaari, classe media esclusa dal potere
- Consolidamento regime
- Savak (polizia segreta) responsabile di torture, arresti
- Repressione del dissenso (100.000 + anni ‘70)
- Crescente opposizione interna: Tudeh (il più importante
partito comunista della regione) – movimenti islamisti messi
fuori legge; l’oppositore più significativo nei confronti dello
Scià è ayatollah Khomeini
- ayatollah Khomeini in esilio (1963) prima in Iraq e poi in
Francia (il suo esilio in Francia provoca effetti nefasti, in
quanto viene raggiunto più facilmente dai media occidentali
e verrà intervistato dalle principali emittenti radiofoniche e
televisive). Khomeini si fece portavoce di un messaggio
rivoluzionario anche sul piano religioso, perché in ambito
sciita la posizione dominante era quella del quietismo
politico, ovvero le autorità religiose non esercitano un ruolo
attivo sul piano politico. Khomeini però scardina questa
visione ed elabora un principio diverso, quello della
‘primazia del giurisperito’, ovvero non basta denunciare ciò che non va bene, ma bisogna
partecipare attivamente per rettificare ciò che è ingiusto e il clero sciita ha l’obbligo di giocare un
ruolo attivo.
- 1978 aumento esponenziale del dissenso. Repressione non basta. Viene sempre meno il sostegno
americano e la presidenza Carter inizia a non accettare più questa situazione.
- 16 gennaio 1979 Scià abbandona Iran
- 31 gennaio 1979 Khomeini torna in Iran - processi sommari --> referendum stabilisce nascita
Repubblica Islamica con a capo Khomeini
- 4 novembre 1979: occupazione da parte di forze rivoluzionarie all’ Ambasciata Usa in Iran
(Teheran) e sequestro 52 diplomatici/funzionari - liberati 5 gennaio 1981
- US perdevano il loro primo alleato nella regione, ma Iran non era allineato con URSS -->
cambiamento non inscritto nelle logiche di contrapposizione tra socialismo-capitalismo
- Iran post-rivoluzionario profondamente indebolito --> tentò di approfittare di questa debolezza
l’Iraq di Saddam Hussein.
88
Conseguenze:
- 1 milione di vittime;
- Ritorno status quo ante sul piano territoriale
- Iran nettamente superiore
- Iraq sopravvive grazie al sostegno dell’occidente e in particolare degli USA, che guardano all’Iran
come un nemico da affrontare e quindi sostengono Saddam Hussein attraverso anche i fondi
dell’Arabia Saudita, che si dimostra solidale e alla guida del mondo islamico sunnita.
- Consolidamento Repubblica Islamica
- Economie devastate
- Apparato WMD iracheno (Anfal)
- Debito iracheno: 100 miliardi $
- Esercito Iraq 1 milione uomini
URSS:
- percezione che gli USA fossero profondamente indeboliti --> necessità di bilanciare una serie di
successi ottenuti dal nemico, oltretutto quando quest’ultimo era debole.
o Congiuntura economica negativa (fine convertibilità dollaro-oro 1971)
o 1974 Watergate. Ford (‘74-’77) e Carter (‘77-’81) percepiti come deboli
o 1975: fuga dell’ambasciatore degli USA da Saigon e caduta Indocina in mano filo-
comunista
- Necessario rispondere ad «affermazioni» US in politica estera:
o Riavvicinamento sino-americano (1971-72)
o Rottura Egitto con URSS e suo avvicinamento a US dopo Yom Kippur
o caduta del regime filomarxista di Salvador Allende in Cile e ascesa di Pinochet limitano
le capacità di intervento sovietico in America Latina
USA:
- Nuova dirigenza: Ronald Reagan (1981-1989)
o Ripresa politica estera muscolare anche su piano ideologico
o La battaglia può essere vinta puntando su elementi di forza del sistema statunitense:
libero mercato, innovazione tecnologica, capacità militari
o Sfruttare gli errori dell’URSS: sostegno ai mujahiddin in Afghanistan via Pakistan e
Arabia Saudita, spingere Mosca a dissanguarsi per riarmo
“OFFENSIVA” SOVIETICA:
Due direttrici:
- Ripresa attivismo nel Terzo Mondo (soprattutto nei paesi di recente indipendenza o di ritrovata
indipendenza):
o Mozambico e Angola (ex colonie portoghesi) --> saranno affiliati all’URSS
o Etiopia (dopo caduta Imperatore Hailè Selassiè nel I974)
o Afghanistan (1979-1989)
- Corsa agli armamenti – postura più aggressiva:
o Anni ’80: si stima che 15% del Pil sovietico venga dedicato al settore degli armamenti --
> vede sia una fase di ricerca e sviluppo che una fase di produzione molto importante,
89
la quale serviva le esigenze interne all’Unione Sovietica, ma anche le esigenze dei paesi
satellite e degli attori che erano collegati a Mosca.
o Dalla fine anni ’70 questa rinnovata aggressività si traduce anche in scelte
strategicamente più aggressive: installazione di missili puntati su Europa, Cina e Medio
Oriente --> scelta fatta sia per la volontà di mantenere gli equilibri, ma anche per
mettere pressione sul blocco opposto e far presente che la sfida non era ancora finita.
90
o Cernobyl 1986, 26 aprile --> esplosione dei reattori della centrale nucleare.
Avvenimento che fu a lungo tenuto nascosto sia internazionalmente che sul piano
interno, in quanto l’avanzamento sul piano nucleare rappresentava uno degli elementi
di punta del sistema sovietico e quindi il fallimento registrato a Cernobyl e l’entità del
danno causato da questo episodio, hanno dimostrato come il sistema sovietico vivesse
una fase di forte debolezza.
o Iperestensione (= fenomeno che vede un attore ampliare a dismisura la propria
influenza all’esterno, superando dei limiti strutturali, con il rischio di indebolirsi
progressivamente, con il disperdere le risorse e con rischiare di collassare) e i suoi costi
(Afghanistan: 8miliardi/anno, 15k morti, 37k feriti)
o Conformismo, immobilismo e rifiuto di qualsiasi mutamento --> sin da Stalin,
l’Unione Sovietica si è consolidata sempre più anche internamente e alla guida del paese
vi è sempre stato qualcuno che si è erto come punto di riferimento della nazione, vi era
un sistema di gerarchia definita, che ha lungo andare ha privato il sistema di energia e
che limitò la possibilità di cambiamento.
o Stato di polizia e soppressione di qualsiasi forma di dissenso (emergono sempre
di più sul piano culturale).
o Arretratezza: sclerotizzazione (leader anziani e spesso con problemi di salute e che
spesso tendevano a guardare al passato quasi con nostalgia, e questo non gli ha
permesso di adattarsi alla situazione che sta cambiando) della classe dirigente:
§ Leonid Breznev (1970-1982), sebbene salute peggiorata. Da 1976 ictus:
«direttorio ombra» membri anziani e malati
§ Andropov (1982 -1984) – ex capo KGB
§ Cernenko (1984-1985)
§ Gorbacev (1985-1991) --> giovane, dinamico, disposto a recepire quelle che
sono le sfide e cercare di affrontarle, culturalmente molto aperto e che diventa
l’emblema di un potenziale cambiamento e che sarà apprezzato anche in
Occidente.
QUESTIONE ECONOMICA
- Le spese militari drenavano risorse invece necessarie per lo sviluppo interno.
- Sistema economico disfunzionale:
o La centralizzazione dell’economia permetteva di convogliare le risorse verso specifici
obiettivi, ma mancava la flessibilità necessaria per affrontare crisi e cambiamenti.
o I gruppi di potere, interessi consolidati e la burocrazia emersi da questo sistema
centralizzato --> pongono un freno alla crescita
o Modello sviluppo sovietico adeguato a soddisfare esigenze primarie ma non a
soddisfare la domanda dei beni secondari (limitati a dirigenza) e standard qualitativi più
elevati.
- Col passare del tempo il divario tra i due sistemi (quello precedente e quello della nuova classe
dirigente) è sempre più evidente.
o Settore agricolo: (1951-61 + 4,3%; da quando Gorbaciov sale al potere, il tasso di
crescita è pari a 0), quello che era considerato il «granaio del mondo» costretto a
importare da Usa 40 milioni tonnellate di grano.
o Industria: 1951 + 10,2%; 1980: + 3,4%.
o 1983: Pil US di stimava fosse 2,4 volte superiore a quello sovietico. Pil US pro-capite
era del 2,7 superiore a quello sovietivo. Differenze più evidenti a causa media e maggior
mobilità flussi informazione
91
GORBACEV E IL TENTATIVO DI RIFORMARE URSS
Obiettivo: trasformare URSS per renderla più efficiente, trasparente e moderna. Strumenti:
- Glasnost - trasparenza: riduzione censura, aumento della libertà di espressione e della stampa
- Perestrojka - ristrutturazione:
o Economia: graduale introduzione della proprietà privata per imprese-servizi, riforme
per migliorare condizioni di vita popolazione, etc.
o Riforme istituzionali: rimane un sistema a partito unico ma introduce un limitato
pluralismo --> permette di partecipare alle elezioni al Congresso dei deputati del
popolo dell'URSS anche alcuni dissidenti (es: Andrej Sacharov).
- Riduzione delle spese militari e limitare «iperestensione»:
o Negoziati tra Gorbacev-Reagan per riduzione armamenti:
§ 1987-8 «opzione zero»: ritiro di tutti i missili di raggio intermedio collocati
nell’Europa continentale.
§ Strategic Arms Reduction Treaty (START) = trattati per la riduzione degli
armamenti strategici --> tetto massimo al numero di ordigni atomici e
pianificazione della distruzione concordata di parte degli arsenali.
- Allentamento presa/sostegno ai paesi Satelliti e a tutti quei paesi che ricadevano nel blocco
sovietico e tentativi di recupero del «socialismo dal volto umano».
- Ritiro dall’Afghanistan 1989.
92
o 1981: colpo di Stato «conservatore» guidato dal Generale Jaruzelski (1981) non riduce
forza movimento riformista --> questo a causa dell’impatto che le proteste sindacali
avevano avuto nel paese e il rischio che si arrivasse a un potenziale cambio di regime.
o Con Gorbacev processo riprende e 1989 libere elezioni che segnano la vittoria di
Solidarnosc e di un governo di unità nazionale --> reazione a catena sui Paesi Satellite
- Ungheria a inizio 1989 cade Kadar ed emerge una nuova leadership che rimuove controlli
polizieschi e le barriere confine austro-ungherese > prima breccia nella cortina di ferro.
- Germania
o decine di migliaia di cittadini RDT a partire dall’estate 1989 fuggono in RFT via
Ungheria e Austria. Pressione su Hoenecker diventa crescente ed insostenibile.
o 9 novembre 1989 caduta del muro di Berlino.
o 3 ottobre 1990 riunificazione tedesca.
- Dicembre 1989 collasso regime rumeno e uccisione Ceausescu
- 1989-1990 Polonia, Ungheria, Cecoslovacchia: libere elezioni e sconfitta partiti comunisti.
COLLASSO URSS
- Gorbacev punta a rafforzare la sua posizione riducendo il peso specifico PCUS e avviando delle
riforme istituzionali che portarono alla sua elezione a Presidente dell’URSS (1990).
- Emergeva però la figura di Boris Eltsin eletto alla guida del Parlamento della Federazione Russa
e poi nominato Presidente della Federazione Russa.
- Inizi 1990 Estonia, Lettonia e Lituania avevano proclamato indipendenza, mentre tendenze
separatiste sempre più evidenti (e violente) divampavano nel Caucaso.
- Tentativo di Gorbacev di gestire crisi:
o Marzo 1991 referendum su sopravvivenza URSS: prevale si, ma votazioni boicottate da
Repubbliche Baltiche, Moldavia, Armenia e Georgia.
o Tentativo di trasformazione URSS in senso federale che si sarebbe dovuto compiere ad
agosto 1991.
- Agosto 1991: colpo di stato guidato da frange più reazionarie del PCUS. Gorbacev posto agli
arresti in Crimea
- Eltsin alla guida della resistenza al golpe dal Parlamento Russo. Esercito non sostiene golpisti
- Nel giro di pochi giorni golpe fallito e Gorbacev liberato ma, di fatto, esautorato. Scioglimento
del PCUS.
- Repubbliche Baltiche e del Caucaso e Ucraina dichiararono la loro uscita dall’URSS
- 21.12.1991: Comunità di Stati Indipendenti (CSI) e fine Unione Sovietica 25.12.1991
Stime fornite dal Watson Institute for International and Public Affairs nel 2021:
- 250.000+ vittime civili nei soli teatri iracheno e afghano e in generale nell’ambito del conflitto
sono morte 900.000+ persone.
93
- Cifre che però non tengono conto delle vittime causate anche da malattie, mancato accesso a
acqua potabile, cibo, sistemi sanitari, infrastrutture in generale, etc.
- Per gli US si contano 7000 + morti tra le forze armate e $ 8.000 miliardi investiti da Washington.
- Gli Stati Uniti sono entrati in Afghanistan con il pieno sostegno della comunità internazionale,
anche quello di attori che sono sempre stati tradizionalmente ostili a Washington.
- In Afghanistan perché ci sono le basi di Al Qaeda, organizzazione fondata da Osama Bin Laden,
che si è reso responsabile di questi attentati. Buona parte del paese era controllato dal regime
Taliban, il quale dava ospitalità ad Al Qaeda. Gli US chiedono che i regimi Taliban chiudessero
le basi di Al Qaeda e che consegnassero gli operativi e la leadership del gruppo. Ma di fronte al
rifiuto del Mullah Omar decidono di intervenire militarmente.
- Implicazioni sul piano geopolitico:
o Intervento americano in Iraq nel marzo 2003 sulla base prove di: possedimenti di armi
di distruzione di massa da parte di quest’ultimo; regime di Saddam in collaborazione
diretta con Al Qaeda e che assieme stessero pianificando di attaccare il suolo
statunitense; ed infine gli USA volevano porre fine a una delle dittature più brutali della
storia dell’umanità, con l’obiettivo di esportare la democrazia. Per quanto riguarda la
tesi che l’Iraq possedesse armi di distruzione di massa, tutti i team delle Nazioni Unite
inviati in loco sono concordi nel dire che non si sono trovate le prove e che la
principale fonte degli USA che ha riportato questa notizia era un’esule che si era
semplicemente inventato tutto. Anche per quanto riguarda le presunte relazioni tra
Saddam e Al Qaeda, furono smentite. Il desiderio degli USA di voler esportare una
democrazia risultò impossibile in quanto la superpotenza non ne era all’altezza.
o Tesi alla base Iraq Freedom furono sconfessate, e le promesse agli afghani tradite -->
duro colpo alla legittimità US
o Ultima superpotenza impantanata per anni in Iraq e Afghanistan, «obbligata» a
disengagement da MO e ridefinizione priorità
o Il nuovo secolo americano ha lasciato spazio a una fase multipolare.
JIHAD E JIHADISMO
JIHAD:
- IL jihad, NON la jihad
- ﺟﮭﺎدj-h-d sforzo, tensione, impegno lungo la via di Dio
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- Termine polisemico --> parola (trasmettere il messaggio islamico); spirito (jihad individuale volto
a diventare una persona e una credente migliore, individuando una persona come punto di
riferimento); azioni (sforzi volti a far sì che la legge islamica venga applicata e proibire ciò che è
illecito); spada (offensivo e difensivo: laddove una parte del mondo islamico finisca sotto
attacco, si deve intervenire per fermare questo attacco o questa profonda destabilizzazione e
garantire che la fede islamica continui ad essere l’elemento che definisce la vita di quei contesti
sotto attacco. Un possibile attacco al mondo islamico genera quello che la dottrina stabilisce
come essere un obbligo individuale. Viene proclamato da un’autorità politica legittima, con il
sostegno degli esperti del diritto islamico e si individua un’area ben definita).
- Possibile associarlo al concetto di bellum pium ac iustum
FASI DIVERSE:
- Focus sul ʺsingolo Paese ʺ, con l’obiettivo di ottenere il controllo dello stato in uno dei paesi
islamici e far sì che questo stato potesse diventare uno stato realmente islamico e poi sportare la
rivoluzione.
o Takfir wa al-Hijra
o Tanzim al-Jihad
o Gama’a Islamiyya
o GIA > GSPC
o SA 1979
- Lotta per terre irredente
o Afghanistan
o Balcani
o Cecenia
- ʺjihadismo globale ʺ --> colpire il nemico e obbligarlo a lasciare i territori del mondo islamico.
o al-Qa‘ida
- Focus su State building --> creare uno stato realmente islamico, dimostrare di poter gestire il
territorio e gradualmente ampliare i territori sotto il loro controllo.
o IS
o Jabhat al-Nusra ù
o Ansar al-Shari‘a
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è Tutti I gruppi jihadisti avevano come obiettivo quello di dar vita al Califfato (era stato abolito nel
1924), in quanto il califfo era un punto di riferimento univoco per la comunità islamica. La
mancanza di una leadership del mondo musulmano è uno dei sintomi della decadenza e della crisi
del mondo islamico e per risolvere questa situazione è necessario ridar vita al califfato, deve esserci
una sola comunità islamica e una sola entità statuale.
AL – QA’IDA
- Punto di partenza: mondo islamico versa in uno stato di profonda crisi, è diviso e sotto attacco
da parte di nemici (interni ed esterni)
- Necessario risvegliare la comunità islamica, terminare le aggressioni e porre le basi per la
riunificazione dell’ecumene islamica (tramite restaurazione del califfato) – obiettivo di lungo
periodo.
- Si può arrivare a questo fine solo attraverso una lotta senza esclusione di colpi e di respiro
globale --> appello strumentale a un jihad armato «assoluto», globale.
o totale rifiuto a forme di partecipazione democratica --> la democrazia per Al Qaeda è
un’altra religione, perché permette all’uomo di legiferare opponendosi alla legge
islamica già presente; è una ‘scatola vuota’, perché viene utilizzata da diversi regimi per
depotenziare il messaggio islamista.
o precedenza alla guerra al «nemico lontano» (U.S.A.) --> secondo la visione di Al Qaeda,
quest’ultimo e la loro visione jihadista non può prevalere finché il ‘grande satana’,
ovvero gli USA, continuano a sostenere regimi empi.
- L’onere ricade su un’avanguardia scelta di fedeli combattenti che dovrà dare l’esempio, «fare
rete» e guidare un conflitto che investirà più generazioni.
- Essendo in mondo islamico sotto attacco, è lecito proclamare un jihad armato difensivo che
genera un obbligo individuale, e siccome questa lotta è globale, l’obbligo ricade su tutti i veri
fedeli.
96
MESSAGGIO:
“The ruling to kill the Americans and their allies — civilians and military — is an individual duty
for every Muslim who can do it in any country […], in order to liberate the al-Aqsa Mosque and the
holy mosque from their grip, and in order for their armies to move out of all the lands of Islam,
defeated and unable to threaten any Muslim. We — with God's help — call on every Muslim […] to
comply with God's order to kill the Americans and plunder their money wherever and whenever they
find it.” - WIF Declaration, 1998
è Messaggio rivolto sia al nemico, ma anche verso i propri potenziali sostenitori, per sottolineare la
loro presenza e forte volontà di agire.
è Appello apprezzato soprattutto dai marginalizzati, da chi non ha niente da perdere
è Messaggio che si nutre di immagini (es. attentatore suicida = dichiara che la causa in cui crede è più
importante della vita stessa + impatto enorme + costi ridotti).
è Concetto di ‘dente per dente’ --> come il nemico uccide civili innocenti, anche loro lo danno.
97
ATTACCHI FINO AL 9/11
è Per Al – Qa’ida non è importante solo fare il maggior numero di vittime possibile, ma l’attentato
deve diventare una ‘cassa di risonanza’ per convogliare il messaggio a quante più persone possibili.
- 25 giugno 1996: Khobar towers, complesso residenziale in Arabia Saudita che ospitava
personale americano: 19 morti 498 feriti.
- 7 agosto 1998: Ambasciate US a Nairobi (Kenya) e Dar es-Salaam (Tanzania): 252 morti (12
US) e 5000 feriti.
- 12 ottobre 2000, USSCole (unità navale americana) stanziata nel porto di Aden (Yemen): 17
morti e 39 feriti. --> colpire marina americana in quanto simbolo più plastico della supremazia
della superpotenza.
- 9/11/2001: Twin Towers - Pentagono. 2986 morti. --> simboli della supremazia americana in
ambito economico-finanziario e militare.
- Costi stimati per realizzazione attacco: $ 4-500.000
- Perdite stimate: $ 500.000.000.000.
98
- Nidal Malik Hasan Nov09 Fort Hood
- Merah Francia Mar2012
- Avoid entering into an armed clash with the local regimes, except if forced to do so; […]
Further, wherever we are afforded the possibility to pacify the conflict […], we must make
the most of this opportunity; for our struggle is a long one, and Jihad is in need of safe bases
and consistent support in terms of men, finances, and expertise.
- Avoid fighting the deviant sects such as Rawafidh, Ismailis, Qadianis, and deviant Sufis,
except if they fight the Ahl as Sunnah. […] even then the response must be restricted to those
parties amongst them who are directly engaged in the fight. […]
- Avoid meddling with Christian, Sikh and Hindu communities living in Muslim lands. If they
transgress, then a response proportionate to the transgression should suffice. This response
99
should be accompanied with a statement that […] we are keen to live with them in a peaceful
manner after an Islamic state is established […]
- Refrain from killing and fighting against non-combatant women and children, […] harming
Muslims by explosions, killing, kidnapping or destroying their wealth or property […]
targeting enemies in mosques, markets and gatherings where they mix with Muslims or with
those who do not fight us
E ORA?
- Ayman al-Zawahiri fu ucciso a Kabul nel luglio del 2022
- Non è ancora stato nominato il successore di Al-Qa’ida (o al-Zawahiri non è morto o il gruppo
non ha avuto modo di individuare il successore).
- Stato Islamico prende sempre più posizione.
STATO ISLAMICO
MESSAGGIO:
- Stesso punto di partenza di AQ (mondo islamico in situazione di estrema difficoltà, diviso al suo
interno e sotto attacco sia da parte di nemici esterni che interni, il vero islam non è praticamente
più praticato e quindi bisogna superare la crisi attraverso una duplice direttrice), ma anche visioni
diverse
o mondo islamico umiliato e in crisi: soluzione passa attraverso un jihad armato glocale
finalizzato alla realizzazione di uno «Stato Islamico» e alla restaurazione del califfato
--> puntare prima alla propria popolazione e avere il controllo del territorio e una volta
avuto questo ci si può spingere e puntare alla restaurazione del califfato ed avere quindi
un appeal che sia globale, ampliare gradualmente quelle che sono le fila
dell’organizzazione ed estendere i territori controllati.
- Stato Islamico
o Da crearsi il prima possibile (in quanto apocalisse molto vicina)
o Chiamato a divenire modello globale capace di attrarre consenso, deve funzionare e
deve dimostrare di essere superiore agli stati già esistenti, deve dimostrare di saper
fornire servizi alla cittadinanza
o Aperto a tutti: appello a compiere una nuova egira
- Visone dicotomica = “O con me o contro di me”
o IS unica entità legittima
o Altro come nemico
o Persino AQ accusata di aver smarrito la via e considerata nemico
100
groups, states, and organizations, becomes null by the expansion of the khilāfah’s authority and arrival of its
troops to their areas”. O Muslims everywhere, whoever is capable of performing hijrah (emigration) to the
Islamic State, then let him do so, because hijrah to the land of Islam is obligatory.”
Al-Hayat Media Center, A message to the mujahidin and the Muslim ummah in the month of Ramadan, July
1, 2014
«tenete a mente che il Khilafah è uno stato i cui abitanti e soldati sono esseri umani. Essi non sono angeli
infallibili. Voi potrete vedere cose che devono essere migliorate e che sono in via di miglioramento»
Al-Hayat Media Center, A Call to Hijrah, «Dabiq», n. 3, agosto 2014
STRUTTURA:
- Nucleo originario è Tawhid wa-al-jihad --> gruppo che nasce ed emerge tra il 2002 e 2003 in
Iraq. Accoglie un numero crescente di Foreign fighters, che provengono da tutto il mondo e in
particolare dall’Europa e dal mondo arabo islamico ed inoltre, corteggia tutti quei funzionari
dell’amministrazione baathista, dell’amministrazione di Saddam Hussein che con la caduta del
regime sono stati ostracizzati, allontanati e quindi rafforzano enormemente le loro capacità. Tra
il 2013/2014 il gruppo inizia a occupare moltissimi territori e sembra insuperabile. La prima
sconfitta la subisce per mano del YPD, unità curdo-siriane affiliate al PKK (Kobane).
FOREIGN FIGHTERS:
Tra il 2013 e il 2016 si stima siano arrivati in Siria e Iraq tra i 30 e il 40.000 Foreign fighters, dalla
Russia, dall’Arabia Saudita, dalla Giordania, Tunisia e Francia, dal Regno Unito e dalla Germania, dal
Belgio.
101
- 2010: uccisione dei leader ISI --> sull’orlo della dissoluzione, ma nel giro di pochi anni ha
occupato un territorio abitato da oltre 6 milioni di persone.
RINASCITA:
- Abu Bakr al-Baghdadi nominato nuovo leader (2010);
- Ritiro forze US dall’Iraq (2011) perché governo iracheno non voleva rinnovare l’accordo con le
forze americane = inizio di una competizione interna al sistema iracheno che lo indebolisce
profondamente e che mette l’uno contro l’altro le principali comunità del paese (comunità
arabo-sunnita marginalizzata). Inoltre, il completo disinteresse della comunità internazionale,
fornì capacità di manovra al movimento jihadista.
- Politiche settarie al-Maliki > ripresa opp. sunnita Iraq
- Guerra civile siriana. Attraverso sostegno a Jabhat alNusra (JaN) in Siria, al-Baghdadi mira a:
o ripulire la sua immagine dopo la debacle irachena;
o Ristabilire il contatto con le comunità sunnite locali (collaborazione con ribelli,
fornitura di cibo, «rule of law», campagna di pubbliche relazioni);
o Aumentare volontari, training e finanziamenti;
o Sfruttare prossimità strategica Siria e Iraq.
- Apr2013: al-Baghdadi dichiara la fine dello Stato Islamico in Iraq e di JaN e fonde queste due
realtà --> nascita dello Stato Islamico in Iraq e al-Sham (grande Siria):
o al-Julani rinnova fedeltà ad al-Zawahiri --> rottura JaN-ISI S
o Al-Zawahiri ordina: JaN > Syria e ISI > Iraq
- Al-Baghdadi si oppone: “The Islamic State of Iraq and the Levant will remain, as long as we
have a vein pumping or an eye blinking. […]. When it comes to the letter of Sheikh Ayman al-
Zawahiri [...] I chose the order of God over the orders that contravenes Allah in the letter. “
- Nuova fase:
- Revisione modus operandi Siria: lotta vs JaN e opposizione + ferreo controllo territorio
- Iraq: «Breaking the wall» campaign + infiltrazione proteste
- Rottura definitiva ISIS-al-Qa‘ida (feb14): "Al-Qaeda announces it is not linked to the Islamic
State of Iraq and the Levant. […] ISIL is not a branch of alQaeda, has no links to it, and the [al-
Qaeda] group is not responsible for its acts. […] We affirm our disavowal from the sedition that
is occurring in Syria between factions of jihadists, and from the blood that was shed by any
party”
- 2014 --> A-Qa’ida rompe con ISIS
- giugno2014: presa di Mosul da parte di ISIS > Stato Islamico (IS) per tre anni.
- 2017 --> liberate Mosul e Rak
- 27 ottobre 2019 muore al-Baghdadi da suicida a seguito di un attacco delle forze americane
- Gli succede Abu Ibrahim al-Hashimi al-Qurayshi
è È ancora una realtà presente, che sfrutta la profonda instabilità del sistema iracheno
Le origini del conflitto ricadono negli anni della dissoluzione dell’Impero Ottomano.
Tra fine ‘800 e gli inizi del ‘900, la Palestina storica era abitata per lo più̀ da popoli arabi (80% arabi,
102
15% cristiani e 5% ebrei) → in queste terre vivevano circa 600.000 persone. Era un territorio dedito per lo
più̀ all’agricoltura e alla pastorizia ed erano presenti in pochi centri attività̀ economiche più̀ strutturate
(non esistevano centri urbani).
Il territorio faceva parte di due differenti unità amministrative dell’impero:
- Vilayet di Beirut
- Sangiaccato di Gerusalemme.
Alla fine, dell’800 vi furono tre principali fattori che contribuirono alla realizzazione di una nuova realtà
abitata e governata da cittadini di religione ebraica:
- primo fattore → determinato dal flusso migratorio verso la Palestina generato dalle
persecuzioni operate dalla Russia zarista nel contesto dell’ondata antisemita che interessò gran
parte dell’Europa.
- secondo fattore → nascita e diffusione del pensiero sionista di Theodor Hezl, giornalista
austriaco di origine ebraica), che fu promotore dell’idea politico-religiosa del “ritorno alla terra dei
padri” e a Sion = progetto che voleva dare identità̀ alle comunità̀ ebraiche diffuse per il mondo.
- terzo fattore → elezione di Karl Lueger come sindaco di Vienna, che aveva un programma
dichiaratamente antisemita e confermava un clima di antisemitismo imperante in tutta Europa.
Seppur non direttamente connessi a tale contesto, influirono enormemente anche fattori esterni:
• caduta dell’impero ottomano
• nascita di un nazionalismo turco e in seguito arabo
• Prima guerra mondiale.
Nel 1891, viene creata la Jewish Colonization Association dal barone Maurice de Hirsch → volta a
facilitare l’emigrazione degli ebrei russi ed europeo-orientali,
insediandoli in colonie agricole o terre acquistate dal comitato in
America del Nord e del Sud (soprattutto in Argentina).
Sconvolto dall’antisemitismo in Europa, Herzl si convinse che per
emanciparsi, gli ebrei dovevano costituire uno stato fuori
dall’Europa.
Nel 1897, al congresso di Basilea nasce l’Organizzazione Mondiale
Sionista = strumento di supporto per la nascita di una casa in
Palestina per il popolo ebreo, garantita dalla legge. Il congresso
riconosce il diritto alla autodeterminazione del popolo ebraico
mediante l’istituzione di uno stato ebraico.
Nel 1903, viene creato il Piano Uganda → una ipotesi iniziale, costituita dall’offerta inglese di un
territorio ebraico nell’odierna Kenya → l’offerta venne declinata da una parte del movimento sionista,
ma costituì̀ un primo importante riconoscimento ufficiale dell’entità̀ sionista da parte di una grande
potenza.
Tra il 1904 e il 1914, iniziarono una serie di migrazioni di massa ebraica in Palestina.
Nel 1916, Francia e UK firmarono l’accordo segreto Sykes-Picot, per espandere le rispettive zone di
influenza e di controllo in Medio Oriente → secondo l’accordo, la Palestina sarebbe stata sotto
controllo del Regno Unito.
Presto Londra ebbe bisogno anche del movimento sionista, il cui capo, Chaim Weizmann, promise al
ministro degli esteri britannico Balfour l’appoggio degli ebrei americani per l’entrata in guerra degli
USA.
103
Queste azioni contribuirono al pari delle varie migrazioni ebraiche (+31%) ad aumentare il livello di
tensione in quei territori.
Il Mandato è un'istituzione storica frutto degli accordi Sykes-Picot che permise al Regno Unito di
governare la Palestina tra il 1920 e il 1948, dopo la sconfitta dell’impero ottomano nella IWW.
Nel 1920, con il Protocollo di Sanremo si decise il regime con cui la società̀ delle Nazioni affidò il
mandato sulla Palestina al Regno Unito.
Il mandato aveva caratteristiche peculiari:
• non indica una data di inizio e di fine dell’istituto in questione
• ribadisce l’impegno a creare il focolare nazionale ebraico
• facilita l’immigrazione e l’insediamento degli ebrei in Palestina.
Durante gli anni del Mandato si confrontarono tre attori con diversi interessi e forze:
- Britannici → vogliono governare la Palestina mantenendo il sostegno al programma sionista
senza ledere altri interessi nazionali britannici.
- Ebrei → vogliono realizzare il programma sionista di creazione di uno stato
ebraico in Palestina e collaborano con i britannici.
- Palestinesi → vogliono l’indipendenza, l’abbandono del programma
sionista e l’unione con la Siria.
Il Regno Unito era continuamente in bilico tra appoggio e freno al progetto sionista → cercarono di
arginare il conflitto senza sconfessare il mandato, ma tutti i tentativi di rivedere la politica inglese in
Palestina fallirono o restarono inapplicati, anche per le divisioni interne britanniche.
Inizialmente, diedero appoggio ai sionisti e poi per ragioni di convenienza bellica tornarono ad
appoggiare gli arabi e in seguito cercarono di disimpegnarsi dalla Palestina. L’estromissione dei
contadini arabi dalle terre acquistate dagli ebrei aumentò l’impoverimento degli arabi e iniziarono così i .
I palestinesi iniziarono a e contro il programma sionista, manifestando e attaccando ebrei e britannici
→ si radicalizzeranno nel 1936-1939. Duramente represse, la leadership araba venne decapitata e quella
rimasta → cerca alleanza con i nazisti.
Queste lotte indussero i britannici ad adottare il Libro Bianco per limitare l’immigrazione ebraica.
Nel 1937, la Commissione Peel, istituita dai britannici, propose come soluzione alle tensioni tra ebrei ed
arabi, un piano di divisione della Palestina= 1⁄3 del territorio agli ebrei → rifiutato da entrambe le parti.
Nel frattempo, i britannici presentarono il Libro Bianco, in cui formalizzarono il proprio disimpegno
dalla Palestina entro 10 anni. Nella tavola rotonda di Londra del 1939, i palestinesi e i governi arabi
proposero uno stato unitario arabo-ebraico con garanzie per le minoranze, rifiutato dai
rappresentanti sionisti.
Dei gruppi ebraici iniziarono a fare attentati terroristici contro la popolazione ebraica, ma anche
soprattutto contro la potenza mandataria.
104
Con lo scoppio della IIWW, cambiò il quadro politico.
I britannici si aprono alle rivendicazioni arabe e nel Terzo Libro
Bianco adottano un programma decennale → uno stato unitario binazionale indipendente in
Palestina entro il 1949 e il blocco
all’immigrazione ebraica, anche per rinsaldare il controllo delle
colonie ed impedire il sostegno arabo all’Asse italo-tedesco.
I sionisti, la cui ala revisionista aveva adottato il terrorismo anti-britannico e anti-palestinese, combatte
per i britannici contro i nazisti.
Una parte degli arabi, sostiene per opportunità̀ i nazi-fascisti in funzione anti-inglese.
Nel 1939, cessano gli scontri in Palestina ma nel 1943, gli estremisti sionisti dell'Irgun e della Banda
Stern riprendono gli attacchi contro i britannici.
Nel 1945-1946, vi fu un escalation delle violenze e viene fatto un attentato all'hotel King David.
Tutte queste furono azioni dimostrative contro la potenza mandataria = accusata di ostacolare il
processo di formazione dello stato di Israele.
Nel 1947, Londra rimette la questione della Palestina all’ONU → viene creato il Comitato speciale
delle Nazioni Unite sulla Palestina (UNSCOP), che adotta un rapporto favorevole alla spartizione
grazie al voto dell’URSS e alle pressioni degli USA → l’ONU approva la risoluzione n.181 = prevede la
spartizione delle Palestina in uno stato ebraico (56%) e uno stato palestinese (43%) e Gerusalemme
internazionalizzata (1%).
Nel 1947, l’Alto comitato arabo proclama 3 giorni di sciopero contro il piano ONU = numerosi piani
di violenza, non efficientemente sedati dai britannici, si trasformarono nei prodromi di guerra civile tra
palestinesi ed ebrei.
L’anno dopo, il Regno Unito annunciò l’evacuazione anticipata dalla Palestina al 15 maggio 1948 e
rifiutò di facilitare la spartizione.
Gli USA poco dopo chiesero la sospensione del piano di spartizione e l’istituzione di
un’amministrazione fiduciaria ONU, mentre Haganah esegue le operazioni militari programmate per
difendere il territorio assegnatole e conquistare le aree a maggioranza ebraica dello stato arabo → il
confronto divenne sempre più̀ spietato e colmo di atrocità̀ su entrambi i fronti.
Viene proclamato nel maggio 1948 lo Stato di Israele, con l’immediato riconoscimento internazionale
da URSS e USA = inizio della guerra tra israeliani e arabi.
Le forze egiziane si trincerano senza avanzare dopo l’ingresso in Israele, mentre esso conquista l’80%
della Cisgiordania.
Alla firma degli armistizi del 1949, Israele aveva allargato notevolmente il suo territorio rispetto al piano
di spartizione ONU al 78% della Palestina mandataria e controlla:
• 24% in più̀ della terra assegnatagli dalla risoluzione ONU
• 14 volte la terra posseduta dagli ebrei
• 6 volte la terra occupata al momento dell’indipendenza.
Il territorio del previsto stato palestinese è diviso tra la Cisgiordania (controllata dalla Transgiordania) e
la Striscia di Gaza (in quel momento sotto amministrazione militare egiziana).
105
La vittoria israeliana porterà̀:
• guadagni territoriali e alla definizione del primo vero embrione di entità̀ statuale dalla quale
sarebbero poi partite le rivendicazioni palestinesi e arabe nei conflitti successivi.
• nessuno stato palestinese
• quasi 700.000 palestinesi fuggiti o costretti a lasciare il territorio per emigrare altrove
• nuove ondate migratorie ebraiche da Europa e USA
• risoluzione ONU n.194 (tuttora valida e inapplicata) = stabilisce il diritto dei profughi
palestinesi al ritorno o alla compensazione.
Il post-guerra fu una fase di normalizzazione interna, di consolidamenti delle istituzioni e di una crescita
economica.
Sul piano interno, Israele consolidò le proprie strutture istituzionali, varò la cosiddetta Legge del
Ritorno e la Legge della nazionalità̀ → entrambe miravano ad una caratterizzazione etnica dello stato di
Israele.
Sul piano internazionale, invece, Israele fu ammesso all’ONU e ricevette un sostanzioso indennizzo
dalla Germania sotto forma di forniture industriali.
I palestinesi continuavano a vivere in una condizione complessiva sfavorevole, legata alla mancata
fraternità araba e alle simpatie occidentali di circostanza.
Dopo il 1949, le tensioni non accennavano a diminuire → diverse azioni di guerriglia e rappresaglie
israeliane = contesto teso a causa di alcuni cambiamenti nella regione e nel contesto internazionale.
Inizia ad emerge una coscienza palestinese e araba in merito alla mancata statualità̀ palestinese → la
questione inizia ad essere percepita come un grande tema strumentale alla legittimità̀ politica dei leader
arabi sul fronte interno e regionale/internazionale.
LE GUERRE:
- Crisi di Suez (1956) = breve conflitto caratterizzato dall’occupazione militare del Canale di
Suez da parte di Francia, UK e Israele a cui si oppose l’Egitto → Nasser sfrutterà̀ la crisi per
rivendicare una propria autorevolezza nel mondo arabo.
- Guerra dei sei giorni (1967) = Egitto, Siria, Giordania e Organizzazione per la Liberazione
della Palestina (OLP) attaccano Israele dopo un bombardamento di Israele sull’aviazione di
questi pesi. Israele vince la guerra e conquista il Sinai e le alture del Golan.
- Guerra dello Yom Kippur (1973) = Egitto e Siria attaccano Israele → l’Egitto guadagna il
controllo della zona est del Canale di Suez e la Siria una parte del Golan.
106
LA GUERRA DELLE GUERRE - GUERRA DEI SEI GIORNI:
Il contesto è caratterizzato da un continuo attrito tra Israele e i paesi arabi confinanti. Viene avviato nel
1958 il progetto israeliano di deviazione delle acque del Giordano.
Il contro-progetto arabo → nascono al-Fatah e OLP = rivendicano il diritto dei palestinesi a uno stato
autonomo e indipendente.
Iniziano delle azioni di sabotaggio a infrastrutture idriche israeliane → Nasser decise di chiudere il
golfo di Aqaba alle navi israeliane.
Blocco di Tiran (1967) → Israele a sorpresa attacca l’Egitto, la Siria e la Giordania e dopo sei giorni la
geografia dell’area cambiò radicalmente = Israele si annette la Striscia di Gaza, il Sinai, Gerusalemme est, la
Cisgiordania e le alture del Golan (di cui sfrutta le risorse idriche).
Il conflitto del 1967, si concluse con l’intervento dell’ONU che approva la risoluzione n.242 → viene
chiesto ad Israele di ritirare il suo esercito dai territori occupati durante la guerra. Viene tracciata la
Green Line, che aveva il compito di delimitare i territori destinati alla creazione dello stato palestinese;
Gerusalemme venne dichiarata capitale eterna di Israele ed in tutte le aree occupate nel conflitto
venne avviata la costruzione di colonie.
Nella parte ancora oggi disattesa si prevedeva solo una limitata autonomia per le popolazioni di Gaza e della
Cisgiordania, che avrebbe dovuto fungere da apripista verso un accordo di pace complessivo.
In Israele, nel frattempo, i governi di destra di Begin inaspriscono le politiche nei confronti dei
palestinesi e rilanciano una nuova fase di insediamenti ebraici in Cisgiordania.
107
LE GUERRE:
- Israele interviene in Libano (1978-1982) → Israele interviene nel sud del Libano fino al fiume
Litani contro l’OLP. Le truppe israeliane raggiungono Beirut e inizia l’intervento delle forze
armate siriane contro il governo libanese = nuova fase della guerra civile
- Prima intifada in Palestina (1987) → gruppi palestinesi avviano rivolte antisraeliane in
Cisgiordania e a Gaza.
- Accordo di Oslo (1993) → il governo israeliano e l’OLP si impegnano per l’avvio di trattative di
pace. Il premier israeliano Rabin viene assassinato da un fanatico religioso ebreo.
- Seconda intifada palestinese (2000) → Israele si ritira dal Libano meridionale.
- Guerra Israele-Hezbollah (2006).
Nel settembre 1993, i diplomatici di entrambi i fronti, riuniti segretamente a Oslo, sembrano giungere
ad una svolta → dopo uno scambio di lettere nelle quali si dichiara un’intesa per il reciproco
riconoscimento, Yasser Arafat e Yitzhak Rabin danno seguito agli accordi raggiunti a Oslo, che è un
accordo importante per:
108
- Questione palestinese → Israele prometteva di ritirarsi da Gaza, dall’aera di Gerico e nei
cinque anni successivi da altri territori occupati militarmente. Secondo gli accordi in questi
territori si sarebbero insediati dei governi palestinesi eletti localmente = Autorità̀ Nazionale
Palestinese (ANP).
- Concessioni immediate → da parte palestinese vi era un riconoscimento di Israele e la
rinuncia alla violenza, mentre gli israeliani avrebbero dovuto completare il ritiro delle truppe dal
resto dei territori occupati.
- quasi tutte le questioni più̀ complicate, come lo status di Gerusalemme e il destino degli
insediamenti dei coloni ebraici in Cisgiordania, non furono discusse durante i negoziati e
vennero rimandate alle riunioni successive.
Bensì l’accordo sia una sorta di trattato-cornice da completare, il processo di pace fu un passo in avanti
ma insufficiente → questa sua debolezza porterà̀ le parti (in maniera più̀ o meno voluta) a rinviare il
confronto sui nodi centrali e a non permettere un salto di qualità̀ attuativo del piano. Inoltre, i dubbi e
la reciproca diffidenza sulle reali intenzioni dell’altro alimentava un clima di tensioni e sospetti che
sarebbero presto emersi.
Le truppe israeliane lasciano Gaza e Gerico,
sostituite dalla polizia palestinese e il 1° luglio 1994,
Yasser Arafat si insedia ufficialmente a Ramallah
con l’ANP, tornando in Palestina dopo 25 anni di
esilio.
Il processo di pace mostra i suoi punti deboli, le
carenze e i temi non risolti (Gerusalemme, rifugiati
palestinesi e colonie ebraiche). Slittano i ritiri
israeliani e le elezioni per il Consiglio palestinese,
Hamas si fa sempre più̀ intransigente e le
provocazioni e violenze non si placano. Nel
febbraio 1994, un colono uccide nella moschea di
Hebron 29 palestinesi = si apre la lunga stagione
di attentati suicidi.
Dopo una serie ininterrotta di violenze, fino al gennaio 2002, e diverse migliaia di vittime (molte delle
quali palestinesi), l’elettorato israeliano spaventato, elegge Ariel Sharon primo ministro.
Avvengono stragi civili da parte dei gruppi terroristici palestinesi → da parte israeliana attacchi e
distruzione delle strutture dell’Autorità̀ Nazionale Palestinese.
Nel 2004, muore Yasser Arafat → gli succede Mahmud Abbas, noto come Abu Mazen.
109
- 6 dicembre 2017 → Trump annuncia il trasferimento
dell’ambasciata americana da Tel Aviv a Gerusalemme e
riconosce formalmente Gerusalemme come capitale di Israele.
- 3 gennaio 2018 → Trump minaccia di tagliare gli aiuti ai
palestinesi citando la loro riluttanza a parlare di pace.
- 31 agosto 2018 → il dipartimento di stato USA afferma che sta
interrompendo tutti i finanziamenti all’UNRWA dopo aver
stabilito che l’organizzazione è un’operazione
irrimediabilmente imperfetta.
- 10 settembre 2018 → gli USA chiudono la missione dell’OLP a
Washington e revocano i visti per l’inviato dell’OLP e la sua
famiglia.
LE COLONIE:
464.000 coloni in 130 insediamenti più̀ 110 avamposti.
- destra religiosa → idealismo = le colonie come missione e redenzione
- destra laica → idealismo e pragmatismo = le colonie come difesa e popolamento
- centro-sinistra → pragmatismo = le maggiori colonie non più̀ evacuabili
- sinistra progressista → idealismo = evacuare le colonie.
La politica di massima pressione attuata da Washington nei confronti degli iraniani, combinata con la
parziale esternalizzazione della sicurezza regionale ai sauditi ed emiratini, non ha impedito la possibilità̀
di una presenza strategica cinese e russa nel Golfo (con esercitazioni militari congiunte, accesso ai porti,
strutture e una base militare), come ad esempio svelato della bozza del Partenariato strategico globale
sino-iraniano.
La politica estera bilaterale e a somma zero di Trump ha trasmesso un’immagine polarizzante del Medio
Oriente e degli affari globali.
Il piano così come è stato impostato assomiglia ad un’iniziativa Trump-Netanyahu, nella quale i due
leader usano pretestuosamente il MEPP per distogliere l’attenzione pubblica interna e internazionale dei
rispettivi guai giudiziari puntando ad imporre una proposta unilaterale e blindata, nella quale non si
scorgono opzioni alternative.
Di fatto, l’accordo del secolo somiglia più̀ ad un azzardo politico che ad un vero e proprio tentativo di
risolvere una volta per tutte il più̀ antico conflitto internazionale, affrontando alle radici i problemi
esistenti.
In conclusione, il rischio non è di trovarci davanti ad una visione di pace, ma all’inizio di una nuova fase
di conflitto, non solo politico, nella quale il piano non rappresenta una base negoziale ma la fine di un
processo da accettare a scatola chiusa.
LA CRISI SIRIANA
Geografia naturale:
La Siria è un paese mediterraneo con capitale
Damasco (sud). Altre città molto importanti sono
Aleppo (nord) e Giazira (= isola, in quanto separata
dal resto del territorio dal fiume Eufrate). Presenza
determinante di una catena montuosa sulla costa.
111
La popolazione: i gruppi etnico-religiosi
La Siria è un “mosaico” sia da un punto di vista etnico, sia da un punto di vista religioso confessionale.
Il paese è abitato da un punto di vista etico, per la maggior parte da arabi --> la Siria viene spesso
identificata come un paese arabo, ma invece non è l’unica etnia presente nel paese: i curdi sono la
principale etnia dopo gli arabi nel paese.
Da un punto di vista religioso ci sono invece molte più sfaccettature: l’islam si divide in due grandi
rami, sciiti e sunniti. In Siria sono i sunniti a essere la maggioranza dei musulmani ma ce anche una
considerevole minoranza sciita. Gli sciiti a loro volta non sono una categoria monolitica, ma anzi, al
loro interno hanno diverse sfaccettature; una delle più importanti e durature sono gli alawiti, che nel
corso della storia sono stati considerati ai margini dell’ortodossia islamica e quindi anche relegati ai
margini da un punto di vista sociale.
Vi sono i curdi, che sono per la maggioranza musulmani e i cristiani, i quali hanno popolato la siria fin
dall’ascesa del cristianesimo. Furono una presenza tradizionale e ben radicata, soprattutto nei grandi
centri urbani.
Questo è quello che si prefisse il partito Baath (=resurrezione), voleva riportare in auge qualcosa che
era stato percepito come perduto, lo splendore del passato, e creare un grande stato che doveva
espandersi dal Nord Africa fino all’Iraq --> obiettivo che non vide mai la luce del sole nonostante i vari
tentativi.
è In questo partito, si formarono politicamente e militarmente due personaggi principali dello stato
siriano: Hafiz e Bashar al-Assad. Hafiz operò alcuni cambiamenti nell’ideologia del Baath,
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comprende che realizzare questo grande stato sarebbe stato impossibile e preferisce quindi
concentrarsi sul governo, sul controllo della Siria --> durante il suo governo la Siria diventa un
attore geopolitico molto importante ed inoltre si concludono le faide intestine e a porre fine
all’instabilità politica (nei primi anni la repubblica era afflitta da numerosi cambi, colpi di stato,
generali dell’esercito che venivano assassinati ecc.…), instaurando un regime autoritario solido.
è Hafiz apparteneva alla comunità alawita --> quella comunità che per secoli era rimasta ai margini
della società e della politica siriana, aveva finalmente un ruolo.
Questo controllo autoritario dura per decenni, dagli anni 70’ fino alla morte di Hafiz nel 2000. Gli
succede il figlio, Bashar (anche se non era lui l’erede, in quanto secondogenito, ma il primo, Basil, era
morto negli anni 90’ in un incidente stradale), con il quale si apre un nuovo periodo per il Paese. Se il
padre era conosciuto per il suo metodo autoritario, con il quale aveva ridotto al silenzio le opposizioni,
servendosi dell’esercito e facendo ampio uso della violenza; con Bashar al potere non si parla più di
arabizionismo, nazionalismo e socialismo, si propone come un riformatore --> PRIMAVERA DI
DAMASCO = breve periodo caratterizzato da un’apertura da parte del regime verso la società civile e
alcuni gruppi di opposizione (es. si allargano un po’ le maglie della censura, si concedono degli spazi in
cui si può manifestare dissenso, si diffonde internet, si cambiano figure politiche.
Si pensa che con Bashar al potere si potesse avere un vero e proprio cambio di rotta per un paese che
era da decenni sotto controllo autoritario. La speranza era quella di arrivare ad una graduale
democratizzazione del paese.
è Questo però non accade, la Primavera di Damasco, non cambia la sostanza del regime, il quale
rimane autoritario.
è A questo scenario si aggiunge anche la crisi economica globale del 2007/2008 e una grave siccità
che colpisce il paese proprio in quegli anni, la quale genera una crisi alimentare e idrica. Ne risente
soprattutto la parte orientale del paese, molte famiglie contadine sono costrette a lasciare i propri
villaggi rurali e trasferirsi in città --> a causa dell’affollamento si generano grandi problemi di
vivibilità e il tessuto sociale comincia a soffrire.
I paesi coinvolti erano principalmente la Tunisia, la Libia, l’Egitto e la Siria, ma vi furono proteste anche
in Marocco e Algeria.
- La primavera araba ebbe molto successo (O NO?) in Tunisia (il presidente è costretto a lasciare il
paese). --> transizione pacifica
- In Marocco e in Algeria non vi furono cambi di regime
- In Libia le manifestazioni sono talmente importanti che si armano e iniziano a combattere il
regime di Gheddafi e da qual momento inizierà il conflitto che però non risolverà con la morte di
Gheddafi nel 2011 ma che andrà avanti con un effetto disastroso; quindi, in questo caso la
rivoluzione non ebbe successo.
- In Egitto il Mubarak è costretto a dimettersi, si organizzano delle elezioni che poi porteranno alla
nomina di Mohamed Morsi, presidente vicino alla fratellanza musulmana egiziana --> transizione
non violenta.
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- In siria, la popolazione, indipendentemente dal loro credo e dalla loro etnia, scende in piazza e
protesta, inizialmente chiede semplicemente più spazi per le opposizioni, più opportunità di
lavoro, un miglioramento delle condizioni economiche e un processo di democratizzazione del
paese.
è Bashar inizialmente propone alcune riforme, cerca di presentarsi come un riformatore ma ci si
accorge immediatamente che sono ancora una volta delle riforme di facciata che non cambiano i
paradigmi all’interno dello stato siriano.
è Ben presto il regime siriano viene isolato in quanto Bashar utilizza sempre l’esercito per stroncare le
imponenti manifestazioni che si stavano propagando in tutto il paese = isolamento internazionale
è La comunità internazionale a cui si aggiungono l’Unione Europea e gli Stati Uniti, condannano con
fermezza le azioni del regime e chiedono al presidente di dimettersi. Bashar però rimane al suo
posto --> si arriva così allo scontro armato, le opposizioni si armano e si avvia quella che sarà poi
una vera e propria guerra civile.
L’isolamento internazionale ebbe un impatto molto forte, ad esempio la Lega Araba sospende la siria
come membro della Lega (ancora attualmente) e la conseguenza fu che il regime iniziò a vacillare,
soprattutto nell’estate del 2011: una parte dell’esercito diserta e si allea con i ribelli, nasce l’esercito
siriano libero. Il regime era sul punto di collassare, non aveva alcun alleato, era debilitato, non riusciva
più a mantenere il controllo, molte città e villaggi si rendono indipendenti dallo stato.
è Bashar e il regime erano consapevoli di non poter vincere la guerra, in quanto non avevano risorse a
sufficienza e quindi decidono di abbandonare volontariamente gran parte del paese e di
concentrarsi soltanto in alcune regioni strategiche: ad esempio la catena montuosa Jibal ‘Alawiyyin -
--> l’altezza forniva un aiuto fondamentale, in quanto era meglio difendibile; andando nella
comunità degli alawiti la presidenza mostra il proprio interesse nel voler difendere la propria
comunità; territorio della Siria che riceva prima i rifornimenti via mare e possibilità di una fuga via
mare nel caso in cui Damasco fosse stata conquistata.
I curdi, nel frattempo, si distaccano dalle altre opposizioni e approfittano del vuoto politico del paese
per autogovernarsi (sogno che hanno sempre avuto durante il governo baathista).
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- La Russia invece è sempre stata un’alleata della Siria di Assad, infatti si schiera con al-Assad. Nei
primi anni decide di aiutarlo in via indiretta, inviando rifornimenti, armi, derrate alimentali,
medicine ecc.…
- Iran e Hezbollah intervengono direttamente insieme al regime, sono alleati di lunga data di Bashar
e quindi inviano truppe paramilitari che combattono insieme a ciò che rimane dell’esercito siriano.
- La Turchia sostiene invece i ribelli. Non era mai corso buon sangue tra i due paesi e in questo
momento la Turchia vede la possibilità di scalzare un vicino scomodo e rimpiazzarlo con un
governo più incline a cooperare con Ankara.
- Qatar e Arabia Saudita sostengono attraverso finanziamenti alcuni gruppi che apparentemente
appartengono all’opposizione ma che ben presto assumeranno una connotazione molto diversa
dalle iniziali aspirazioni dell’opposizione siriana e della società civile.
è Questo processo non riguarda solamente i territori dell’opposizione, ma anche lo stesso regime, i
territori sotto il regime di Assad.
Salafismo – Jihadismo ha una sua precisa connotazione, è stato normato da un punto di vista teorico
da decenni prima delle primavere arabe, e questo è ciò che manca alle opposizioni civili, le quali non
sanno come strutturare, che tipo di democrazia creare in un paese con così tante differenze etniche e
religiose. Inoltre, le opposizioni non erano preparate in primis alla guerra civile, non avevano risorse,
esperienza militare vera e propria; infatti, erano costrette ad ingaggiare milizie estranee, tra qui quelle
salafite-jihadiste.
Le milizie salafite-jihadiste invece, che provenivano in gran parte dall’Iraq e poi anche dalla Turchia,
hanno innanzitutto una fortissima motivazione ideologica, ma soprattutto sanno portare avanti una
guerra, sanno pianificare, programmare le campagne e anche fare attacchi terroristici, colpendo con
precisione i centri del potere; sanno anche come gestire un territorio conquistato --> non basta
impossessarsi di un territorio per vincere la guerra, occorre guadagnarsi il supporto dei locali e
provvedere alle esigenze, ai beni di prima necessità
Due esponenti principali furono Abu Bakr al-Baghdadi per lo Stato Islamico e Muhammad al-Julani per
il Fronte al-Nusra. Queste due organizzazioni all’inizio si presentavano più o meno unite, poi dal 2013
entrano in competizione fra loro e quindi si verifica una rottura. Al-Julani rompe con al-Baghdadi,
fonda il suo emirato e si dividono anche da un punto di vista geografico: al-Baghdadi controlla la valle
dell’Eufrate e quindi la parte più orientale del paese e al-Julani costruisce la sua roccaforte attorno alla
città di Idlib, che si trova vicino ad Aleppo.
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è Per anni domineranno questi terrritori con violenza, ma anche garantendo la sopravvivenza di
alcuni servizi essenziali e alimentando il reclutamento con una propaganda efficace sia per i siriani
sia all’esterno.
La differenza che si può notare è che lo Stato Islamico fonda la sua forza proprio su una compagine
straniera molto più pronunciata rispetto a quella del Fronte al-Nusra. Le milizie di al-Baghdadi sono
fatte da foreign fighters per la maggior parte, mentre quelle di al-Julani cercano invece di mantenere un
focus siriano, locale.
Nel 2015 la Russia entra nel conflitto. La Russia ha sempre avuto un ottimo rapporto con la siria e
salvare il regime di Bashar al-Assad era un imperativo geopolitico --> la Russia fin dai tempi
dell’Unione Sovietica aveva due basi navali sulla costa, quella di Tartous e di Laodicea e quindi era
basilare salvare l’alleato arabo e contenere in qualche modo i gruppi salafiti-jihadisti che costituivano
una minaccia nazionale per Mosca; in quanto al suo interno vi erano delle minoranze musulmane che
avevano combattuto nello Stato Islamico, come i ceceni ad esempio e quindi non poteva permettersi un
fronte interno (soprattutto in seguito all’annessione dell’Ucraina che aveva portato all’isolamento della
Russia sullo scenario internazionale). Decide quindi di intervenire militarmente.
è Il 30 settembre Putin annuncia il suo ingresso in guerra, servendosi soprattutto di truppe sul campo
e dell’aviazione, la quale permette, insieme a quella siriana, di individuare gli obiettivi più sensibili e
colpirli, senza dover impiegare dei battaglioni sul terreno.
Sia Iran che Hezbollah cooperano con il regime, ma facendo allo stesso tempo i loro interessi: spesso
queste formazioni paramilitari non si coordinano con l’esercito siriano, agiscono a seconda dei loro
obiettivi e priorità.
Hezbollah in Libano tenta soprattutto di rendere sicura la frontiera tra Siria e Libano e l’Iran cerca
invece di sfruttare la posizione della Siria per i suoi interessi geopolitici. L’Iran ha più una strategia di
ampio raggio, identificata come la “mezzaluna sciita”, che comprende il territorio iraniano, il libano con
Hezbollah, la Siria e il sud dell’Iraq --> si cerca di creare un continuum sciita nello scenario regionale.
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Dall’altra parte vi sono l’Arabia Saudita, i paesi del Golfo e la Turchia che si confrontano invece con il
regime siriano.
è Non si parla di ‘utile’ o ‘inutile’ da un punto di vista di risorse del terreno, ma da un punto di vista
della popolazione. La parte più popolosa del paese è quella vicina al Mar Mediterraneo e quindi la
priorità ricade su quella, in quanto prima si conquistano i territori più densamente popolati, prima
sarà il controllo sulla popolazione e successivamente si passa al controllo delle risorse -->
conquistare le città una peso mediatico e morale sul regime enorme, quindi le campagne vengono
pensate per riconquistare le città più importanti, tra cui Aleppo (motore economico del paese), che
avrebbe dato un colpo durissimo alle opposizioni.
Le opposizioni nel frattempo: lo Sato Islamico si trova sotto attacco di quasi tutti gli attori geopolitici
coinvolti; il fronte al-Nusra invece, grazie al suo profilo più defilato riesce ad evitare, l’attacco
simultaneo di tutti gli attori e si confronta unicamente con Russia e regime siriano.
Tra il 2016 e il 2017 si consuma ad Aleppo l’assedio finale, che si conclude con la sconfitta delle milizie
siriane e l’esercito governativo riesce a entrare in città, spezza l’assedio e da quel punto di vista inizia la
parabola decadente per i movimenti rivoluzionari --> iniziano ad entrare in competizione tra di loro.
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LA CRISI SIRIANA, FASE 3 (2019-oggi)
- Stallo militare e “normalizzazione” del conflitto
- Pandemia di Covid
- Problemi di ricostruzione
- Questione dei migranti e richieste d’asilo in Medio Oriente
- I curdi si erano differenziati quasi subito dal resto delle proteste delle primavere arabe proprio per
via della loro specificità etnica e linguistica. Fronteggiano l’avanzata dello Stato Islamico a nord,
perdono città importanti, che poi però grazie al sostegno degli Stati Uniti riconquistano, cercano
di presentarsi con una visione progressista (es. donne nell’esercito).
è La presenza di sigle autonome curde sul confine con la Turchia, fa preoccupare tantissimo Ankara -
-> il presidente turco attua in tre momenti differenti tre campagne volte a stabilire delle zone
cuscinetto dove è presente l’esercito turco
- Il percorso negoziale avviato dall’Onu all’inizio è fallito, vi furono diversi tentativi diplomatici di
cercare una soluzione pacifica al conflitto, ma che sono però falliti tutti.
- Dopo il fallimento dell’Onu a partire dal 2015, con la seconda fase del conflitto, si è avviato
invece un percorso negoziale esterno parallelo, gestito dalle tre potenze principali Russia, Turchia
e Iran --> “processo di Astana”, ma che però non ha mai portato a una risoluzione del conflitto,
ha sempre portato a una ridefinizione di sfere d’influenza ma non alla fine definitiva del territorio.
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