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La scuola del Sud, risalente secondo la tradizione a Liao Shichang, il grado di difficolt non alto, la
pratica basata su morbidezza e flessibilit. Negli esercizi si usa molto la posizione stante rilassata,
perci al Sud il Ba duan jin anche chiamato Wen ba duan, ossia Gli otto broccati del letterato. Nel
successivo sviluppo dello stile meridionale di pratica, ci fu una nuova suddivisione con la comparsa del
Zuo shi ba duan jin (lett.: Gli otto broccati nella posizione seduta), per cui loriginale antico stile Wen
ba duan prese anche il nome di Li ba duan o Gli otto broccati in piedi. Gli otto broccati praticati da
seduti, divennero infine, dodici, per cui anche il nome si adatt, e cos vengono ancora descritti oggi: Shi
er duan jin cio I dodici broccati.
Gli otto broccati che qui tratto, ritengo siano gli originali, quelli precedenti una vera e propria
differenziazione di pratica, tra nord e sud, anche se avendoli imparati da un Maestro del Nord della Cina, in
alcuni di loro gi si nota una differenza nel grado di difficolt soprattutto nella posizione tenuta durante la
pratica.
Unaltra caratteristica, non solo degli Otto broccati, ma di tantissime tecniche di Qigong, nella descrizione
dei vari esercizi: infatti, come si sempre fatto nella storia cinese, i nomi degli esercizi originariamente
vennero creati come formule in versi, per aiutare la memorizzazione delle tecniche e delle loro funzioni
specifiche. Il contenuto di queste formule cambiato molte volte durante le diverse epoche. I nomi che
utilizzo qui per descriverli sono quelli risalenti allultima dinastia imperiale, utilizzati in due volumi della
fine dellottocento intitolati: Leducazione scolastica per il corpo (1890) e La nuova introduzione alla
difesa della salute Mappa degli otto broccati (1898). Gli stessi nomi vengono insegnati tuttora in Cina e
sono quelli con cui li ho conosciuti io.
La definizione di broccati stata creata per indicare una tecnica composta da otto diversi esercizi,
paragonati a fili di seta che tessuti insieme danno, appunto, vita ad una forma composita, come ad un
broccato.
Le sue caratteristiche sono la semplicit delle posizioni e dei movimenti, oltre alla naturalezza del respiro.
E una pratica molto utile per rafforzare il fisico (muscoli ed ossa), con ottimi effetti terapeutici.
Quando, dove e come si pratica:
Il momento migliore per questa tecnica di Qigong la mattina prima di cominciare la giornata, ma pu
essere comunque praticata in ogni momento, sempre per a distanza di almeno unora dai pasti. Come per
tutti gli esercizi di Qigong, anche questi andrebbero uniti alla pratica respiratoria e ad un rilassamento
completo e vigile in tutto il corpo. Riguardo al luogo, se non possibile praticare allaperto, nel verde,
sempre bene scegliere un posto tranquillo e sereno. E meglio non praticare quando si in balia di forti
emozioni improvvise, sia negative che positive; in questi casi, si pu prima fare qualche esercizio di
respirazione per lasciare andare ogni forte coinvolgimento esterno.
La respirazione naturale, senza cercare di alterare il ritmo personale del respiro. Questo diventer
automaticamente pi lungo, sottile e profondo, mano a amano che si proceder con la pratica. Il corpo va
tenuto completamente rilassato, anche nel massimo dello stiramento, anzi, pi si riesce ad essere rilassati e
pi lo stiramento sar efficace.
Elenco ed analisi degli otto esercizi:
1- Le due mani sostengono il cielo regolando il triplice riscaldatore
Il nome originale, risalente alla din. Song, era molto simile: Solleva i palmi delle
mani, per curare il triplice riscaldatore. In piedi, le braccia lungo i fianchi con il
palmo delle mani verso linterno. Inspirando le braccia salgono davanti fin sopra la
cima della testa, e il palmo delle mani si rivolge verso lalto con le dita di una
mano in direzione e opposte alle corrispondenti dellaltra. Trattenendo il respiro
stirare tutto il corpo ed alzare la testa per guardare fisso il dorso delle mani.
Espirando rilassare tutto il corpo rimanendo con le braccia in quella posizione.
Mantenere la posizione e lo sguardo fisso per almeno 3 o 4 minuti, poi tornare
Qui il nome sempre rimasto simile: Ondeggia da capo a coda, per rimuovere le malattie del cuore. In
piedi, in posizione mapu[5], con le mani leggermente appoggiate sulle cosce. Respirando naturalmente,
seguire il respiro girando la testa ed il bacino tutto intorno al centro, contemporaneamente nella stessa
direzione, prima verso sinistra poi verso destra, mantenendo il dorso il pi possibile eretto e la schiena
ferma.
E un esercizio molto utile per lintera colonna vertebrale, e per scaricare le tensioni accumulate al livello
della testa e del torace. Rilassa la mente, il torace, rinforzando il sistema respiratorio e circolatorio,
rafforzando anche lo stesso muscolo cardiaco. E ottimo anche per sciogliere le anche e per qualunque
problema degli organi genitali, coadiuvante anche nei casi di tumore alla prostata o ad utero e ovaie.
6- Le due mani afferrano i piedi stirando reni e bacino
Anche in questo caso il nome sempre stato simile, fin dallinizio:
Afferra i piedi con due le mani, per curare il tuo bacino. In piedi con le
braccia lungo i fianchi. Incrociare le dita delle mani con il palmo rivolto
verso il basso e sollevare in avanti le braccia fin sopra la testa. Scendere
poi lentamente flettendo il busto e mantenendo le gambe tese. Le mani
spingono 49 volte verso il basso, molleggiando rilassati, per poi afferrare
la punta dei piedi sollevandola. Rimanere in questa posizione almeno
cinque minuti respirando naturalmente. Tornare su molto lentamente,