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guerra e la rivolta è spontanea, senza nessuna guida ideologica o organizzativa, alimentata dalla
fame, dalla delusione della guerra perduta, dalla volontà diffusa di cacciare i responsabili.
Il 30 settembre il cancelliere Hertling si dimette e la carica viene assunta il 3 ottobre dal principe
Max von Baden, un monarchico liberale favorevole alle riforme interne e all'intesa internazionale.
L'8 novembre il cancelliere Max von Baden chiede con fermezza all'imperatore di abdicare. In
questo clima ormai prossimo alla rivoluzione totale, il 9 novembre 1918 il kaiser Guglielmo II
fugge in Olanda e i leader socialdemocratici Friedrich Ebert e Philipp Scheidemann, da un balcone
del Reichstag, proclamano la repubblica. Ebert diventa così il capo del primo governo repubblicano
novembre 1918 entrò ufficialmente in vigore l’armistizio richiesto dal nuovo governo tedesco,
accettando le condizioni di resa imposte dagli alleati. Poche settimane dopo, nel gennaio 1919,
nella Conferenza di Parigi, la Germania verrà considerata unica nazione responsabile
Il 28 giugno 1919 la Conferenza di Parigi terminerà con la firma del Trattato di Versailles; il duro
della guerra, oltre che sconfitta da Inghilterra e Francia.
trattamento riservato alla Germania con condizioni estremamente punitive : in particolare, oltre alle
mutilazioni territoriali e alla fine dell’impero coloniale, alla Germania fu imposto il pagamento di
una gigantesca somma come riparazione di guerra, pari a 132 miliardi di marchi. Una cifra
incredibilmente alta e insostenibile per qualunque nazione dell’epoca. Nel frattempo, dopo
l’abdicazione di Guglielmo II, la Germania aveva cambiato sistema politico, diventando una
democrazia rappresentativa, nota con il nome non ufficiale di repubblica di Weimar. Tuttavia il
clima politico e sociale tedesco continuava ed essere estremamente turbolento visto la disastrosa
situazione economica e sociale del paese, dovuta soprattutto al grande peso delle riparazioni di
guerra.
In effetti per la neonata repubblica il peso delle riparazioni belliche si rivelò ben presto
insostenibile: per adempiere al pagamento delle spese di guerra lo stato tedesco iniziò a stampare
maniera drammatica e inarrestabile. Ma la caduta del valore non si fermò solo al suo valore
enormi quantità di valuta, con il risultato che nel giro di poco tempo il marco finì per svalutarsi in
nominale, ma investì in maniera drammatica l’economia reale tedesca, generando soprattutto una
gigantesca inflazione: i prezzi dei beni e servizi venduti in Germania iniziarono una costante
ascesa, rendendo sempre più difficile la vita quotidiana della popolazione. La disastrosa situazione
sociale portò anche ai conflitti tra le fazioni. La sinistra con la “Lega di Spartaco”, guidata da
militanti comunisti da Karl Liebknecht e Rosa Luxemburg che volevano una rivoluzione sociale sul
modello russo per uscire dalla crisi, la destra invece andava a formare gruppi di opposizione alla
democrazia, considerata responsabile di aver accettato la resa in guerra e l’umiliante trattato di
Versailles. Nei primi anni della Repubblica di Weimar i tentativi di sovvertire la democrazia furono
numerosi: già nel gennaio del 1919 la Lega di Spartaco comunista, spartachisti, di Rosa Luxemburg
e Karl Liebknecht tenta una sommossa rivoluzionaria, per abbattere il governo socialdemocratico,
nella notte tra il 5 e il 6 gennaio 1919, a Berlino, ma il tentativo fallisce in quanto l'alleanza tra
socialdemocratici ed estrema destra è spietata e i due agitatori sono arrestati e trucidati dai
Freikorps, oppure nel novembre 1923 un piccolo partito di destra, il NSDAP, con alla guida un
noto con il nome di “Putsch della birreria”. Tra la fine del 1922 e l’inizio del 1923 la crisi
giovane Adolf Hitler, tentò un colpo di stato, poi fallito, a partire dalla città di Monaco, divenuto
economica tedesca raggiunse il suo apice: il marco era ormai divenuto una moneta senza alcun
valore, e la crisi giunse al punto che gli stipendi venivano pagati e spesi giornalmente dai lavoratori
per evitare che il giorno seguente la moneta valesse ancora meno. In questa situazione disastrosa, il
governo tedesco dichiarò l’impossibilità di corrispondere le ulteriori rate delle riparazioni di guerra.
Come risposta al mancato pagamento nel gennaio 1923 Francia e Belgio decisero di occupare
militarmente la regione della Ruhr, la zona più ricca e industrializzata dell’intera Germania: oltre ad
un duro colpo morale e simbolico l’occupazione fu un ulteriore problema per l’economia tedesca.
In tutta risposta il governo tedesco, impossibilitato a rispondere con la forza, incoraggiò atti di
sabotaggio e resistenza passiva da parte della popolazione. Nel momento più difficile per la nazione
tedesca si formò un nuovo governo di unità nazionale, composto prevalentemente da cattolici e
socialisti, con alla guida Gustav Stresemann: nelle idee del leader cattolico occorreva un deciso
cambio di politica interna ed estera, cercando una nuova mediazione con le potenze straniere sulla
questione delle riparazioni e una diversa politica economica in grado di fermare l’inflazione e la
continua svalutazione della moneta.
Tra le prime mosse di Stresemann ci fu il varo di una nuova moneta, il “Rentenmark”, che nel
il tempo raggiunse l’obiettivo di fermare l’inflazione. Insieme a queste misure il governo evitò di
novembre del 1923 iniziò a circolare in Germania sostituendo gradualmente il “Papiermark”, e con
stampare ulteriore moneta e ridusse le spese per l’amministrazione, mentre si mostrò molto più
deciso nel contrastare le spinte eversive contro la democrazia e la repubblica.
Sulla questione delle riparazioni il nuovo governo tedesco si impegnò per raggiungere un nuovo
accordo con le potenze straniere. Le trattative si concretizzer anno nel 1924 con l’approvazione del
“piano Dawes”: per risolvere la crisi decisivo fu l’intervento degli Stati Uniti, che si impegnarono a
sostenere l’economia tedesca con un vasto sistema di prestiti; oltre a questo, alla Germania fu
almeno per un periodo, la questione delle riparazioni. Con la graduale ripresa economica, dopo il
concessa una nuova rateizzazione del debito di guerra, due misure che riuscirono a risolvere,
assoluto che dal 1933 costituisce una delle più grandi sfide alla democrazia e al liberalismo. Ciò
l’economia, nonché la vita dei tedeschi per un lungo periodo: parliamo infatti di un dominio
che il nazismo voleva era la morte di ogni teoria, di ogni pensiero libero. Il volere del proprio
leader Adolf Hitler era l’unica ispirazione dei tedeschi nella Germania nazista.
fascista, ma portandoli a conseguenze più estreme. In ultima analisi, ciò che Adolf Hitler (e quindi
Il nazismo traeva ispirazione dal fascismo, riproponendo e rielaborando molti elementi del modello
il nazismo) voleva più di ogni altra cosa era l’eliminazione di tutti i nemici del popolo ‘ariano’.
ADOLF HITLER
decide di lasciare la scuola. Tre anni dopo, diciottenne, perde la madre e si trasferisce a Vienna,
Adolf Hitler nasce nel 1889 a Braunau, cittadina austriaca. All’età di 15 anni viene bocciato e
A questo punto Adolf Hitler inizia ad interessarsi alla musica ma anche alla politica, avvicinandosi
a idee al tempo di gran moda come l’antisemitismo, il razzismo, e le tecniche di manipolazione di
massa. Nel 1912 è a Monaco di Baviera: lavorerà per un po’ come operaio, e allo scoppio della
Prima guerra mondiale si arruola come volontario con l’esercito tedesco col grado di caporale,
distinguendosi per un po’, finché nel 1916 non viene ferito nella battaglia della Somme. Nel 1918
viene quasi accecato in battaglia da un gas letale, l’iprite: quando la Germania si arrende, Adolf
Hitler si trova in ospedale, in preda ad una grave depressione. È sempre più convinto che la
Germania ha perso per colpa di un tradimento interno, di cui i principali colpevoli erano stati i
socialisti e gli ebrei, e per questo decide di darsi definitivamente alla politica. Il suo primo contatto
con il Partito dei Lavoratori Tedeschi, una formazione antisemita e nazionalista, è nel 1919: con
loro Adolf Hitler inizia a sviluppare doti di grande oratore, denunciando l’ingiustizia del trattato di
Versailles.
Hitler stava diventando una vera e propria sensazione: pur di sentirlo parlare, un buon numero di
tedeschi si iscriveva al suo partito. Un partito che si stava evolvendo in fretta: nel 1921 cambia
nome, ed è ormai ufficialmente la NSDAP, Partito Nazional Socialista dei Lavoratori Tedeschi, in
altre parole il partito nazista, che già allora riconosce Hitler come leader. In una Germania in
condizioni economiche disastrose, nel 1923, il partito conta già 56.000 membri, e moltissimi
sostenitori.
Il ‘putsch di Monaco’
Tra l’8 ed il 9 novembre del 1923 Adolf Hitler, che all’epoca ammirava molto Mussolini, tenta di
coinvolgere il governo Bavarese in un’impresa ispirata alla Marcia su Roma: il putsch di Monaco.
Il tentativo è anche ricordato come Putsch della birreria, essenzialmente perché partiva da
un’enorme birreria situata al centro della città bavarese, dove si stava svolgendo un comizio di
Gustav von Kahr, un vecchio politico reazionario. Il piano di Adolf Hitler era semplice: entrare
nella birreria durante il comizio, aizzare la folla, occupare i palazzi del potere, e poi marciare verso
Berlino con l’appoggio dell’esercito, dello stesso von Kahr e delle forze di polizia.
Adolf Hitler era sicuro dell’appoggio di Ludendorff, un generale della prima guerra mondiale
forze dell’ordine. Seguito da una ventina di seguaci, tenta comunque l’impresa, irrompendo nella
piuttosto influente, ma non quello di von Kahr, né tantomeno poteva fidarsi in quel momento delle
birreria con una pistola, gridando e proclamando l’inizio di una ‘rivoluzione nazionale’. Tra i 2.000
ed i 3.000 nazisti il mattino dopo marciano verso il ministero della difesa bavarese, ma vengono
Adolf Hitler ha subito una lussazione alla spalla, ma è anche ricercato per tradimento. Si rifugia per
fermati dai poliziotti in uno scontro a fuoco: c’è qualche morto, 4 poliziotti e 16 nazisti.
un po’ in casa di un amico, ma viene presto trovato e arrestato. Al processo l’accusa è piuttosto
grave: alto tradimento. Durante il processo la sua fama aumenta. Alla fine se la caverà con una
pena di cinque anni di prigione. Qui Adolf Hitler resterà in realtà per meno di un anno, durante il
quale potrà ricevere visitatori e rispondere alle lettere dei suoi ammiratori. In questo anno, Hitler
scrive, con l’aiuto di Rudolf Hess, il Mein Kampf, “la mia battaglia”.
Mein kampf
Il titolo originale del Mein Kampf doveva essere molto più lungo: “Quattro anni e mezzo di lotta
contro la menzogna, la stupidità e la codardia”. L’editore, un ex commilitone di Adolf Hitler, lo
convincerà, per ragioni di ‘marketing’, ad adottare un titolo più sintetico e funzionale: “la mia
battaglia”. Il libro riscuote un certo successo anche fuori dalla cerchia degli iscritti al partito
tedeschi. Il Mein Kampf uscirà nel 1925, otto anni prima che Adolf Hitler arriverà al potere. Nel
nazista, rendendo Hitler ancora più famoso: in qualche modo, i contenuti riescono a fare presa sui
Essenzialmente, il libro delineava l’ideologia di Adolf Hitler ed i suoi piani futuri per la Germania.
frattempo, alla fine del 1924, il futuro dittatore era stato liberato in anticipo grazie ad un’amnistia.
L’elemento più importante era la necessità di colonizzare altri paesi, poiché il popolo germanico
aveva bisogno di spazio vitale dove poter prosperare senza essere contaminato da altre razze. Il
popolo ebraico, al contrario, era per Hitler un popolo di parassiti, che infestavano quegli spazi che
spettavano di diritto agli altri popoli: per avvalorare queste tesi, Hitler non si fa problemi ad
utilizzare materiale falso e complottista, come i Protocolli dei Savi di Sion che sono un falso
gli ebrei nell'Impero russo. Un altro nemico da combattere, poi, erano socialisti e comunisti perché
documentale creato dall'Ochrana, la polizia segreta zarista, con l'intento di diffondere l'odio verso
nazionalsocialismo. L’espansione tedesca profilata da Adolf Hitler avrebbe dovuto essere diretta
le loro idee negavano concetti come la classe e la nazione, due elementi fondanti del
verso est, perché ad est c’era il nemico, comunista ed asiatico. Soltanto così si sarebbe realizzato un
‘nuovo ordine Europeo’, naturalmente contrassegnato da una supremazia tedesca.
NAZISMO
La crisi del 1929 aveva dimezzato la produzione industriale tedesca, creato 6 milioni di disoccupati,
e diviso sulla strada da seguire per migliorare la situazione, il governo socialdemocratico si dimette
. del
nel 1930. Il nuovo governo del centrista Heinrich Brüning, privo di una maggioranza, punta al
debito pubblico,senza però risolvere iproblem ideicetipiù poveri.Brüning
considera inazistideglialleatidi cui servirsi all’occorrenza. Quanto alle sinistre, i
socialdemocratici (votati dagli operai organizzati) e i comunisti (votati dai disoccupati ) erano più
divisi che mai. Gli uni puntavano a salvaguardare la democrazia, gli altri puntavano invece
. alla rivoluzione.
Ilpartito nazista non era l’unica formazione di destra che stava rapidamente guadagnando consensi
nella Germania della Repubblica di Weimar, ma anche ilPartito nazionalpopolare tedesco (DNVP)
che costituiva la principale alternativa ad Adolf Hitler: era una formazione contraria alla
che rendevano il nazism o unico. Insieme ad importanti personalità dell’esercito, il Partito popolare
costituzione di Weimar, al movimento operaio e alla democrazia, ma priva degli elementi di novità
secondo le regole. Per questo motivo, nel 1928 e nel 1930 il partito nazista si candida
garantirsi l’appoggio dei poteri già consolidati, bisognava agire, almeno in apparenza,
2 2 4 5 . il 2% ,e poiil24,5% .
2. Un’Organizzazione paramilitare e violenta
I nazisti accompagnavano le tattiche ‘legalitarie’ con la violenza politica sistematica e con
un’organizzazione paramilitare e gerarchizzata, largamente ispirata al fascismo italiano.
Studenti, contadini, medici, donne un’organizzazione nazista per ognuna di queste
tesa. Era Adolf Hitler,ilFührer (‘capo’), l’unico che poteva controllare queste
violenza sistematica contribuivano a rendere l’atmosfera in Germania sempre più pesante e
particolare la radio. Nel 1933 Goebbels farà esplicitamente progettare il ‘ricevitore del
Soprattutto, Goebbels sfrutta al massimo i nuovi media per la comunicazione di massa, in
Questi elementi garantiscono al nazism o un successo che va oltre le classi medie, e che riesce a
toccare anche operai, contadini e disoccupati. Dopo il successo del 1930, iniziano ad accorgersi del
nazism o anche gli imprenditori, gli aristocratici ed i funzionari statali. Nel 1931 Hitler si incontra
col capo del partito nazionalpopolare, ma rimane tra le due forze un dissenso di fondo perché’
Adolf Hitler vuole rovesciare il potere,inazionalpopolaripuntano soltanto ad una svolta
autoritaria. Nel 1932 ci sono le elezioni presidenziali, e vince il candidato nazionalpopolare,
appoggiato anche dai socialdemocratici ed entrambi sperano di contenere Hitler. I
socialdemocratici vengono presto esclusi però dal parlamento, e passano all’opposizione . Ci sono
nuove elezionie stavolta inazistisono ilprim o partito, col 37% dei voti. Adolf Hitler viene
nominato cancelliere.
Il Terzo Reich
6 soli 6 m esi,inazistiriescono ad instaurare una dittatura fondata sul proprio partito, escludendo
• 4 febbraio 1933: vietati i giornali e le assemblee in caso di pericolo per la sicurezza pubblica
• 27 febbraio: incendio del Reichstag, palazzo del parlamento a Berlino. Vengono incolpati i
comunisti: uno di loro, il giovane operaio Marinus van der Lubbe, verrà ghigliottinato per
tradimento, ma è un ottimo pretesto per arrestare i principali esponenti del partito comunista e
concentramento per gli oppositori politici. In pratica si tratta di un carcere autonomo rispetto alle
pace, mentre Heinrich Himmler, capo delle SS, apre a Dachau il primo di molti campi di
Il 6 luglio, la ‘rivoluzione nazista’ è conclusa e poco dopo vengono vietatiipartiti: l’unico partito
riconosciuto è quello nazista, che coincide ormai con lo stato stesso.
Le forze armate tedesche rimangono l’unico elemento militare riconosciuto in Germania,
Il 30 giugno del 1934 gran parte dei dirigenti delle SA vengono assassinati, in quanto non erano
escludendo allo stesso tempo gli ebrei ed adottando la svastica, già simbolo del, nazismo
Hitler. Il pretesto è quello di un colpo di stato che le SA starebbero organizzando, le vittime sono
totalmente fedeli ad Hitler, insieme ad esponenti dell’Azione Cattolica e a molti altri rivali di Adolf
Nell’agosto del 1934 muore il presidente della repubblica Hindenburg,ed Adolf Hitler ne assum e la
carica: il suo potere ormai è senza lim iti, essendo al contempo capo dello stato, del governo e delle
forze armate. Il tutto è ratificato da un plebiscito, ossia approvato dal popolo.
Ildom inio diAdolf Hitler si fonda su una concezione di stato pensato esclusivamente per i cittadini
razzialm ente purie rispettosi delle regole. Non rientrano in queste categorie non soltanto gli
oppositori politici e gliebrei, ma anche gli om osessuali,icriminali comunie ivagabondi,i
testimoni di Geova,glizingarie più in generale gli ‘asociali’, i diversi. Tutti gli altri, godono di
procreare, ciò le esclude al contempo dai diritti politici (come quello di voto ) e da quelli civili,
agevolazioni mirate all’incremento demografico: le donne vengono incoraggiate a non lavorare e a
ospedali, nei tribunali e persino nel mondo dell’arte. Sono invece del 1935 le leggi di Norimberga,
una legge che impediva agli Ebrei di lavorare nell’amministrazione statale, nelle università, negli
che vietano il matrimonio tra ‘ariani’ ed ebrei. Tutti i non tedeschi vengono esclusi dal diritto di
cittadinanza, e gli ebrei vengono privati di qualunque diritto civile.
Il passaggio dalla discriminazione civile alla persecuzione di massa è segnato dalla cosiddetta notte
dei cristalli (9-10 novembre 1938), in cui 200 sinagoghe vengono incendiate, 91 ebrei assassinati e
migliaia di negozi saccheggiati da una folla inferocita. Il nome ‘notte dei cristalli’ è in riferimento
alle vetrine spaccate, e l’evento scatenante era stato l’omicidio di un diplomatico tedesco da parte
delle SA, mentre alle forze dell’ordine viene imposto di non intervenire . Per la stampa di regime si
di un giovane ebreo polacco: le prime rappresaglie sono scatenate da membri in borghese delle SS e
tratterà di una manifestazione popolare spontanea. Dopo questo, circa 26.000 ebrei vengono
internatiin campi di concentramento: il nuovo obiettivo è quello di cacciare gli ebrei dalpaese
rendendo loro la vita impossibile. Prima dell’inizio della Seconda Guerra Mondiale, più di mezzo
politici. Alcuni di loro sono tra le massime menti del novecento, come Einstein, il filosofo Cassirer,
milione di ebrei emigra da Germania, Austria e Sudeti, accompagnati da moltissimi oppositori
dim assa. Soltanto da questo momento nei campi di concentramento, dove prima di allora si moriva
popolazione ebraica aumenta, ed inizia ad essere applicata una vera e propria politica di sterminio
modo sistematico e massificato. L’1 settembre del 1939 Adolf Hitler firma anche un ordine che
comunque di stenti, verranno impiegate strutture espressamente dedicate ad uccidere persone in
in ospizi creati appositamente dalle SS. Nel 1941 il personale delle SS sarebbe stato trasferito
autorizzava l’eutanasia medica, che causò l’assassinio di tedeschi affetti da handicap fisici e mentali
presso campi di sterminio allestiti in territorio polacco (uno dei quali ad Auschwitz).
Economia e consenso
Con l’avvento del nazism o al governo, la Germania era ancora un paese segnato da una
disoccupazione e da un’inflazione gravissime. Per sanare il debito pubblico vengono stanziati 5
miliardi di marchi allo scopo di creare posti di lavoro, in particolare nel settore dell’edilizia
(pubblica e privata) ed in quello dell’industria militare. Queste politiche provocheranno un netto
calo della disoccupazione, da 5,5 milioni nel 1932 a 1,5 nel 1936.
Il principale mezzo per creare posti di lavoro è il riarm o: l’economia della Germania nazista è
. in m odo netto verso la produzione diarm i.
sostituire beni per loro di primo consumo (ad esempio il burro) con succedanei più economici
Obiettivo del regime era la totale autosufficienza (autarchia), che portava i tedeschi a dover
(come la margarina). Alla fine del 1938 l’economia tedesca era in deficit, e l’unica alternativa al
prendere accordi con gli altri paesi era la guerra.
Nel 1938, in compenso, la disoccupazione era pressoché sparita. Le organizzazioni sindacali erano
state sostituite dal Fronte tedesco del lavoro, che non negoziava condizioni vantaggiose per i
lavoratori, ma li inquadrava piuttosto in una struttura param ilitare: in questo modo, ad esempio, la
giornata lavorativa si allungava. Ciò non impediva agli industriali e allo stato di mantenere i prezzi
aziende garantivano aree verdi,colonie estive per i figli dei dipendenti e pasti caldi in mensa (tutte
bassi per i generi di consumo, riportando il potere d’acquisto dei tedeschi a livelli accettabili. Le
novità, del resto, introdotte negli anni della Repubblica di Weimar). Se le ferie aumentavano, il
spettacoli cinematografici.
tempo libero dei lavoratori veniva gestito dallo stato, che organizzava manifestazioni sportive e
. degli
La propaganda era il mezzo più utilizzato per ottenere consensi di massa e una sorta di silenzio
intellettuali.Le autorità religiose protestanti, pur prendendo le distanze dal nazismo,
ne condividevano il progetto nell’ottica di una lotta al comunismo, mentre la chiesa cattolica, pur
condannando il nazismo prima del 1933, firmava un concordato con il regime nel luglio del 1933
(il Vaticano è tra i primi a riconoscere così la Germania nazista).
Un nuovo imperialismo
Alla base del programma nazista, così come alla base del consenso dei tedeschi, c’era anche una
politica estera fondata su un im perialism o aggressivo, che andava a soddisfare quel bisogno di
rivalsa della Prima Guerra Mondiale.
Nell’ottobre del 1933 la Germania esce dalla Società delle Nazioni pechè ilregim e puntava sulla
forza, piuttosto che sulla diplomazia. Nonostante questo, vengono stipulati accordi bilaterali con
l’Unione Sovietica e con la Polonia. Un altro obiettivo di Adolf Hitler era quello di includere nella
Germania nazista tuttiitedeschi d’Europa: un primo tentativo di annettere l’Austria fallisce nel
1934, mentre nel 1935 viene annessa la Saar, regione occidentale ricca di carbone occupata da
Britannici e Francesi, attraverso un plebiscito.
riunione del 1937 Adolf Hitler esponeva ai ministri il proprio progetto di scatenare una guerra
Anche l’energica politica nazista di riarmo violava apertamente il trattato di Versailles: durante una
l’anno successivo allo scopo di annettere Austria e Cecoslovacchia alla Germania. Gli oppositori a
ormai trasformato in un’efficace ‘macchina da guerra’: nel 1938 vengono annesse l’Austria ed i
questa politica, membri del vecchio establishment conservatore, vengono allontanati. Il paese si era
•In pochi mesi, nel 1933 i nazisti riescono ad instaurare una dittatura completa, tutti i poteri vengono concentrati nella
persona di Adolf Hitler, tutte le opposizioni ridotte al silenzio. Il 6 luglio la ‘rivoluzione’ nazista è dichiarata conclusa
•Il 30 giugno, con la notte dei lunghi coltelli, una sanguinosa resa dei conti elimina i quadri delle SA e numerosi altri
oppositori e concorrenti
•La prima legge di discriminazione nei confronti degli ebrei è del 7 aprile del 1933. Nel 1935 le leggi di Norimberga
priveranno gli ebrei dei diritti civili
•La notte dei cristalli (9-10 novembre del 1938) segnerà l’inizio della persecuzione di massa nei confronti degli ebrei
•Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale (settembre del 1939) verrà avviato lo sterminio di massa
•Le politiche economiche della Germania nazista puntano a far calare la disoccupazione sanando il debito pubblico
•Il governo investe in modo massiccio sul settore bellico
•Aboliti i sindacati, i lavoratori vengono inquadrati nel ‘Fronte tedesco del lavoro’, un’organizzazione paramilitare
fortemente gerarchizzata
•Il potere di acquisto e le condizioni di vita dei lavoratori tedeschi migliorano nettamente, ma al contempo aumentano le ore
di lavoro
•L’industria dell’intrattenimento e del tempo libero è interamente gestita dallo stato con forti intenti propagandistici
•Non ci sono particolari tentativi di resistenza
•Il nuovo imperialismo e lo scoppio della guerra