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L´Italia nella

Seconda Guerra
Mondiale
Conflitto nel quale furono coinvolti quasi tutti i paesi del
mondo, combattuto dal 1939 al 1945. I principali
contendenti furono Gran Bretagna, Francia, Stati Uniti
d´America e Unione Sovietica (Alleati) da una
parte, Germania, Italia e Giappone (l`Asse) dall’altra. Fu
una guerra totale sotto diversi aspetti: geografico, perché
interessò tutti i continenti; economico, perché costrinse i
paesi coinvolti a uno sforzo produttivo senza precedenti;
ideologico, perché combattuta per ideali radicalmente
contrapposti; demografico, perché coinvolse la
popolazione civile in pari misura delle forze militari. Il
numero dei morti complessivi oscilla tra 70 milioni e con
questo triste record si aggiudica il primato del conflitto più
sanguinoso della storia
Contesto

Se la Prima Guerra Mondiale era scoppiata dopo un evento singolo ed


improvviso, la Seconda Guerra Mondiale, a distanza di 25 anni, era
stata sicuramente più prevedibile e in parte causata dalle conseguenze del
primo conflitto. Per molti aspetti, dunque, si trattava della prosecuzione,
dopo una pausa di 20 anni, della Prima Guerra Mondiale, sebbene, come
vedremo, con elementi differenti.
L’ascesa del nazismo in Germania trovò le sue radici nelle drammatiche condizioni del
paese dopo la Prima Guerra Mondiale e il Trattato di Versailles (umiliò la Germania e
la lasciò in una profonda crisi)

La crisi economica dei primi anni venti causò profondi cambiamenti e forti
rivolgimenti nella società tedesca. La Repubblica di Weimar con la sua
costituzione democratica e federale non riuscì a fermare l’avanzata dei
movimenti antidemocratici e nazionalisti. Tra questi si distinse il Partito
Nazional Socialista fondato da Adolf Hitler

Dopo un periodo di ripresa economica, la crisi del 1929 fece ricadere la


Germania nel caos. Hitler e i suoi seguaci si proposero come gli unici capaci di
superare la crisi. Hitler così ottenne un consenso sempre maggiore tanto che nel
1933 divenne Cancelliere e poi, nel 1934, Presidente della Repubblica.
Le aggressioni tedesche furono le cause immediate
dello scatenamento del conflitto; Hitler, ormai
diventato dittatore della Germania, cominciò subito
una politica di “rivincita” mostrando la forza e
imponendosi sulle altre potenze europee.

Hitler aveva concepito il progetto di


una “Grande Germania” dominatrice
dell’Europa. Questo obiettivo doveva
essere raggiunto con la guerra. Per
questo Hitler si cercò degli alleati nei
paesi con un regime autoritario come
l’Italia ed il Giappone.
Nel frattempo. Germania e Italia
stringevano il patto d’acciaio: se uno dei
due paesi si fosse trovato in guerra,
anche nel ruolo di aggressore, l’altro
paese avrebbe dovuto intervenire al suo
fianco. L’Italia non era preparata
militarmente alla guerra, e Mussolini lo
sapeva, ma Hitler aveva detto (a voce)
che la guerra non sarebbe scoppiata
prima di due o tre anni: la seconda
guerra mondiale era invece molto più
vicina del previsto.
Contesto
La nascita del fascismo va inserita nel teso clima del
dopoguerra

Mussolini fu il fondatore del Fascismo: movimento


politico autoritario, dittatoriale, violento e repressivo

Il fascismo nasce come movimento nel marzo del


1919 con i Fasci di combattimento fondati
da Mussolini in piazza San Sepolcro a Milano.

Protagoniste di violenze sistematicamente


organizzate. Era vietato non essere fascista
Mussolini nel 1921, per ottenere più consensi,
trasformò il movimento in partito: nasce il Partito
Nazionale Fascista (PNF)

Nel 1922, il re dell´epoca (Vittorio Emanuelle III)


chiede a Mussolini di formare un nuovo governo

Nel 1925, il fascismo si trasformò


definitivamente in una dittatura e in uno
stato totalitario: Mussolini aveva pieni poteri
sullo Stato

Presidente del consiglio del Regno d’Italia, assunse poteri dittatoriali


come il titolo di capo del governo, primo ministro e segretario di stato.
Nell'ottobre 1936 si giunse alla firma dì un patto amicizia:
l'Asse Roma-Berlino...

L'alleanza fu rafforzata l'anno successivo, quando anche l'Italia aderì, ad un


patto tedesco-giapponese contro il comunismo internazionale: il Patto
Anticomintern.

La conseguenza più grave dell'alleanza tra Mussolini e Hitler fu


l'introduzione in Italia delle leggi razziali contro gli ebrei nel 1938.
Queste leggi suscitarono molte perplessità nell'opinione pubblica e la
dura condanna della Chiesa cattolica e prepararono la crisi del
regime

Tra i due dittatori, comunque,


l'alleanza fu rafforzata nel 1939 con il
Patto d'Acciaio. Con esso le due
nazioni si impegnarono
reciprocamente nel caso di una guerra
L´Italia entrará in guerra solo nel 1940

Mussolini non si rende conto che il popolo non è pronto ad


affrontare un`altra guerra. Il resultado è stato devastante

La Seconda Guerra Mondiale provoca grossi malumori negli


italiani, il 25 luglio 1942, Mussolini fu imprigionato

Il re sceglie Pietro Badoglio nuevo capo del governo, e lui


firma l`armistizio con gli alleati il 3 settembre 1943

8 settembre, i tedeschi invadono l´Italia e fanno evadere


Mussolini
Mussolini, una volta libero, fonda la
Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di
Salò)

L´Italia è piú divisa che mai: il nord è nelle mani


dei nazifascisti mentre il sud é nelle mani degli
alleati

Ascesa dei Partigiani: con cui comincia la


resistenza. Dal 27 al 30 settembre 1943, Napoli
insorse (insorge) contro i tedeschi riuscendo a
liberare la città e dando via alla resistenza
italiana. Fu la prima città in Europa a
riberllarsi, una reazione indispensabile, eravano
contro il sistema e hanno iniziato a liberare la
cittá

Nell´aprile di 1945, le forze fasciste


vengono messi alle corde, Mussolini
scappa ma viene trovato e fucilato
inseme alla sua amante
Murirono 450.000 italiani

L’Italia dovette rinunciare alle


colonie africane

Cittá piú colpite: Roma, Napoli,


Palermo, Verona, Montecassino,
Foggia, Torino

Italia diventa una Repubblica in


1946 e nel 1947 si crea la
Costituzione

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