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IL NAZISMO

In Germania e in tutta l’Europa centrale, il dopoguerra fu conflittuale e lacerante:


 situazione economica gravissima
 Clima d’instabilità politica
L’Austria e l’Ungheria seguirono nel dopoguerra due percorsi diversi.
In Austria nacque una repubblica parlamentare.
Il paese era retto da un’alleanza fra:
 Partito socialdemocratico
 Partito cristiano-sociale
Il clima politico rimase instabile, mentre si diffondevano movimenti squadristici.
A Berlino nacque un governo provvisorio guidato da socialdemocratici.
La maggioranza, costituita dal Partito socialdemocratico (Spd), era favorevole a una soluzione
parlamentare della crisi e ostile a uno sviluppo in senso rivoluzionario dei consigli di operai e
soldati nati nelle giornate rivoluzionarie del novembre 1918.
Vi erano poi i socialisti Indipendenti (Uspd) usciti dal Partito democratico perché erano contrari
alla guerra.
All’estrema sinistra si collocavano gli spartachisti cioè gli aderenti alla Lega di Spartaco.
La minoranza spartachista, guidata da Rosa Luxemburg e Karl Liebknecht, il 30 dicembre
1918 assunse il nome di Partito comunista tedesco.
Oltre ai socialisti, un altro centro di potere era rimasto in vita nella disgregazione generale
dello stato: le alte gerarchie militari, dominate dalla figura del maresciallo, Paul von
Hindenburg, dal 1916 comandante supremo dell’esercito tedesco.
Uno strumento utilizzabile a questo fine erano i Freikorps (corpi franchi), gruppi di volontari,
guidati da ex ufficiali e sottufficiali, sorti dopo la sconfitta.
Nell’inverno 1918-19 i socialdemocratici guidavano con Friedrich Ebert con governo
provvisorio con i cattolici e liberali.
 Strinsero un accordo con le associazioni degli imprenditori scambiando vantaggi
salariali e normativi
 Si accordarono con le gerarchie militari.
Il 19 gennaio 1919 si tennero le elezioni per l’assemblea costituente: i socialdemocratici
raggiunsero il 38% dei voti.
Fu costituito un governo di coalizione formato dallo Spd presieduto dal socialdemocratico
Philipp Scheidemann.
Nell’agosto 1919 fu approvata la Costituzione di Weimar che trasformava la Germania in uno
stato parlamentare federale con un presidente eletto direttamente dal popolo.
La pratica della violenza si diffondeva a macchia d’olio: nel 1920 un tentativo di colpo di stato
attuato dal Corpi franchi fu bloccato dalle forze democratiche e dallo stesso governo.
Nel 1923 fallì un nuovo colpo di stato tentato a Monaco da Erich Ludendorff e Adolf Hitlter. , Commented [u1]: Volontario nella Prima guerra
mondiale con il grado di caporale.
capo di un piccolo partito di estrema destra la Nasdp “Partito nazionalsocialista tedesco dei Nel 1923 tentò un fallito colpo di stato in Baviera e fu
arrestato e imprigionato.
lavoratori”.
Nel 1923 Francia e Belgio occuparono la Ruhr, la maggiore zona industriale tedesca.
L’inflazione e la svalutazione della moneta raggiunsero livelli impressionanti.
Un’inflazione elevata danneggiava sempre i titolari di redditi fissi.
Nel 1924 venne varato il Piano Dawes che rateizzava:
 Debiti di guerra
 Assicurava ampi finanziamenti all’industria tedesca.
Nel 1925 Gustav Stresemann stipulò con la Francia il trattato di Locarno.
L’anno seguente la Germania veniva ammessa alla Società delle Nazioni.
Nel 1929 a Monaco aveva aderito a un piccolo partito di estrema destra che l’anno successivo
prese il nome di Partito nazionalsocialista tedesco dei lavoratori
Hitler aveva tentato un colpo di stato nel 1923, il Putsch di Monaco, ma il complotto non era
riuscito e Hitler era stato arrestato e condannato a cinque anni di carcere, ridotti poi a otto
mesi. Durante il periodo trascorso in cella scrisse il “Mein Kampf” (“La mia battaglia”,1925).
L’ideologia hitleriana mescolava ingredienti capaci di attirare gli strati più diversi della società.
 Antisocialismo
 Antibolscevismo
 Nazionalismo
 Polemica contro la democrazia
Tre furono le parole chiavi al centro della propaganda nazista:
 Comunità di popolo
 Spazio
 Razza
La comunità di popolo (Volksgemeinschaft) è un insieme legato da profondi di unità e di
solidarietà.

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