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Storia delle relazioni internazionali: la disciplina nasce a Firenze nel 1865 come
branca del diritto internazionale, si occupa dei rapporti tra gli stati in primis, quindi i
trattati tra gli stati.
Inizialmente “fare storia diplomatica” era un rapporto tra le cancellerie dei vari stati,
era storia di ciò che un ambasciatore diceva ad un altro; successivamente ci si è
scontrati con la realtà quindi le relazioni internazionali iniziavano ad essere altro, ad
avere attori diversi. Tutto si è ampliato, le fonti come la stampa, il cinema.
Temi: dalla fine della prima guerra mondiale (conferenza di pace del 1919), passando
tra i 20 anni delle due guerre mondiali, gli anni della II GM durante la quale vi è
un’alleanza importante dal punto di vista delle relazioni internazionali fino ad
arrivare alla Guerra Fredda.
Primo carattere: mondialità del conflitto poiché si sono scontrati Paesi che
erano rimasti ai margini delle conflagrazioni europee (Giappone, Stati Uniti,
mondo coloniale). L’ingresso degli USA non può essere considerato qualcosa di
non inedito, è quel qualcosa che dà inizio alla proiezione mondiale di quel Paese
(make the world safe for democracy – Wilson). Il secolo americano si dice inizi
dopo la II GM, altri dicono che inizi dopo la I GM poiché è un secolo che volente
o nolente ha a che fare con gli USA. Il coinvolgimento delle colonie: hanno dato
un contributo umano e materiali incredibile.
21 Settembre:
primo modulo (parziale).
-Trattato del Trianon: stabilisce le sorti del regno dell’Ungheria dopo l’assoluzione
dell’Impero austroungarico.
-Trattato di Neuilly: riguardante la Bulgaria e stabiliti i territori contestati tra la
Bulgaria, la Turchia, la Grecia ed il Regno dei Serbi, dei Croati e degli Sloveni.
-Trattato di Sèvres, l'Impero ottomano, già drasticamente ridimensionato
col trattato di Londra del 1913, si ritrovò ridotto ad un modesto Stato entro i limiti
della penisola anatolica, privato di tutti i territori arabi e della sovranità sugli stretti
del Bosforo e dei Dardanelli.
-Palestina (Accordo Faysal-Weizmann, 3 gennaio 1919), Fu un accordo dalla vita
breve, per una cooperazione arabo-ebraica circa lo sviluppo di una patria ebraica
in Palestinae di una nazione araba occupante gran parte del Vicino Oriente.
CONFERENZA DI PARIGI:
Gennaio 1919, vede come carattere peculiare la sola partecipazione dei vincitori, ma le
grandi decisioni erano prese da :
Italia (presidente della camera dei deputati Vittorio Emanuele Orlando)
Francia (primo ministro Georges Clemanceau)
Gran Bretagna (primo ministro Lloyd Jeorge)
Stati Uniti ( presidente Woodrow Wilson)
Lloyd Jeorge e Clemanceau avevano una legittimazione popolare che Wilson non
aveva.
-l’ampiezza delle delegazioni che ne fanno parte, ogni paese partecipa con uno
stuolo di politici giornalisti e consiglieri, appuntamento sentito dai governi
internazionali e i giornali. Perché? Tanta era stata l’attenzione e partecipazione alla
guerra tante è anche l’attenzione a quella conferenza, che mette fine a una guerra
(combattuta per mettere fine alle guerre).
-Assenza dei vinti: significa che la Germania dovrà firmare pena la continuazione
della guerra. Questo è il dictact di Versailles, obbligo alla firma di un trattato che non
si è potuto discutere in nessuna delle sue parti, vissuto dai tedeschi come una volontà
di annientamento, obiettivo di tutti i politici tedeschi sarà quindi capovolgere
modificare e rifiutare questo trattato.
Nasce nel momento stesso in cui questo trattato viene firmato quel sentimento
revisionista, costante della politica tedesca nel primo dopoguerra. I politici tedeschi
però non si comporteranno allo stesso modo, cambieranno gli strumenti con cui
faranno revisionismo, fino all’apice della figura di Hitler degli anni ’30.
REVISIONISMO: paesi revisionisti sono quei paesi che escono insoddisfatti dai
negoziati di pace, quelli che vogliono capovolgere modificare e invertire
quanto deciso. Germania paese cardine del revisionismo.
-no americano: pesa l’idealismo con cui gli USA sono entrati nella prima
guerra mondiale e di cui hanno fatto la bandiera della qualità del loro
intervento. Il no è in nome del principio di nazionalità che sarà poi
abbandonato ma che in questa fase sembra animare la posizione americana.
Wilson disse per autorizzazione dell’ingresso della Prima Guerra Mondiale: è una
cosa tremenda coinvolgere questo grande popolo pacifico in una guerra
terribile e disastrosa, in cui sembra che la posta in gioco sia la stessa civiltà. Ma
il diritto è più prezioso della pace e noi combatteremo per le cose più care al
nostro cuore, per la democrazia, per il diritto degli individui a far sentire la
propria voce, per i diritti e le libertà delle piccole nazioni, per il dominio
universale del diritto garantito da un insieme di popoli liberi che porta pace e
g
sicurezza a tutte le nazioni liberando finalmente il mondo stesso. MAKE THE
WORLD SAFE FOR DEMOCRACY.
Passaggio intermedio tra questo e la conferenza: Wilson teorizza questo idealismo e
cultura giuridica nella frase.
Clausole territoriali:
-Clausole militari:
Torniamo alla nostra Renania. Smilitarizzazione della fascia sinistra del Reno e
occupazione della fascia destra del Reno da parte delle truppe alleate per un periodo
di 5 10 e 15 anni.
-Divieto di fabbricazione di nuovi armamenti alla Germania.
-la Germania non avrebbe potuto disporre di un esercito e flotta. L’esercito viene
ridotto a 100mila unità.
-la Germania divieto di coscrizione obbligatoria.
-Clausole economiche:
Si stabilisce che la Germania avrebbe dovuto pagare delle riparazioni in ragione del
danno che con la sua guerra aveva inflitto alle potenze vincitrice, non viene stabilito a
Parigi ne l’ammontare ne la percentuale che sarebbe dovuto andare alle potenze.
E se la Germania viola queste clausole? Cosa si poteva garantire alla Francia oltre alla
semplice firma?
La prima cosa è il fatto che con il trattato di Versailles nasce anche la
Società delle Nazioni, organizzazione per la sicurezza collettiva che
Wilson aveva designato nei suoi 14 punti, e che appunto nasce con la ratifica da
parte dei Paesi con il trattato di Versailles. Il covenant della Società delle
nazioni è inserito nel trattato di Versailles. E appunto entrando a far parte di
quella organizzazione i paesi sono chiamati a agire per la sicurezza degli altri
paesi, e questa è una grande garanzia per la Francia.
Se con questo articolo si può pensare a una Francia rassicurata sul rispetto dei suoi
confini, quale altra grande assicurazione trova la Francia nel momento in cui viene
discusso il trattato secondo le clausole ma con il no della richiesta massima di
concedere la Renania alla Francia?
Il fatto che a Parigi vengono, insieme alle clausole, siglati DUE TRATTATI DI
GARANZIA NEI CONFRONTI DELLA FRANCIA:
Gran Bretagna e USA si impegnavano a intervenire in fianco della Francia in
caso la Germania avesse violato il trattato di Versailles.
-Uno con protagonisti gli USA:
-uno come protagonista la Gran Bretagna:
C’è un qualcosa che non funziona: esiste una clausola di solidarietà tra questi due
trattati: uno sarebbe entrato in vigore solo se fosse entrato in vigore l’altro, GB e USA
si sarebbero mosse solo solidali l’uno con l’altra. Se fosse venuto meno uno dei due
trattati anche l’altro.
Succede che questo pacchetto viene firmato dai vincitori a Parigi, ci si riesce con fatica
dopo mesi di negoziato a mettersi d’accordo su tutte queste clausole, soprattutto
perché per la GB non è stato facile accettare l’annessione di vasti territori alla Francia
e potenti garanzie che quindi mettono la Francia in una posizione superiore sul
territorio Europeo.
Questo pacchetto arriva sul tavolo anche al Senato degli USA, il Presidente non può
decidere da solo, ma anche il Senato deve essere d’accordo. Il Senato boccia quel
trattato, non ratifica il trattato, di conseguenza gli USA non entrano a far parte della
Società delle Nazioni, e con questo fanno venire meno il Trattato di garanzia per la
Francia e quindi anche quello della GB, per la clausola solidale,
COSA SI OTTIENE QUINDI?: MANCANO LE GARANZIE DEL TRATTATO PER LA
FRANCIA.
September 22nd
Lezione 3:
Mancata ratifica da parte del Senato americano del Trattato di Versailles.
Conseguenze:
La Germania dovrà firmare una pace separata con gli USA.
Per Wilson riuscire a scrivere il covenant è una priorità, per far si che non
vengano persi interlocutori fondamentali per costruire il suo progetto.
Negli USA questo è un tradimento degli ideali che erano stati proclamati.
Gli emendamenti sono 14: vanno a toccare i grandi punti della discordia. C’è anche una
componente di senatori che pensa che il trattato di Versailles deve essere comunque
eliminato.
E’ a questo punto che Wilson fa un secondo viaggio negli USA per cercare di
coinvolgere l’opinione pubblica intorno alla sua creatura e il suo trattato. Durante
questo viaggio Wilson viene colpito da un ictus, costretto a fare ritorno alla Casa
Bianca in stato di isolamento, cessa di essere protagonista della vita politica nella fase
in cui il Trattato stava andando ad approvazione.
1920 ci saranno le elezioni, Wilson spera che le elezioni possano assumere una sorta di
apparente referendum rispetto al Trattato, elezioni democratici vs repubblicani
potrebbero riscrivere le sorti del trattato, con la vittoria dei democratici, ma vince il
presidente repubblicano Hardin.
Presa di distanza definitiva da quelli che erano i disegni wilsoniani.
Significa questo isolazionismo completo? No, se da parte degli USA c’è un
rifiuto di questa partecipazione nelle vicende europee rimane una fede nel
principio del liberismo economico e sarà questa fede insieme all’attenzione
dell’economia internazionale che porta gli USA ad essere coinvolte nelle
vicende europee attraverso la issue economica finanziaria.
Stiamo fotografando uno dei grandi temi di dibattito: problema delle minoranze.
Questi stati che vengono riscritti e ridisegnati a tavolini, sono stati che finiscono di
violare il principio di nazionalità. Qui si pone la grande ambiguità del destino del
principio di nazionalità, il crollo degli imperi porta alla ribalta il concetto di
nazionalità, i 14 punti in questo hanno contribuito a portare il concetto di nazionalità
nelle coscienze comuni. Però proprio per questo vengono percepite le violazioni di
questo principio. Da un lato lo si afferma dall’altro lo si viola, l’averlo affermato fa
vedere dove il principio viene violato.
GRAN BRETAGNA:
Direttrici della politica britannica alla fine della prima guerra mondiale.
Esce vincitrice, sotto la vittoria si nasconde la sua fragilità. Impero che vanta ¼ della
popolazione mondiale ma fragile. La fragilità è data dall’emergere di nuove potenze.
Prima si considerava l’unica potenza mondiale anche per la flotta ridimensionata.
Queste considerazioni ci possono aiutare a capire il significato di una frase che Lloyd
Jorge, primo ministro, pronuncia dopo la conferenza di Pace di Parigi: dobbiamo
evitare una guerra dalla quale usciremo irreparabilmente modificati. Non
siamo in grado di sostenerne un’altra.
Significa che direttrice della politica britannica è anche l’intenzione di evitare
il coinvolgimento in una nuova guerra, mettere in atto politiche di
compromesso, cioè l’idea che la pace deve essere tutelata anche a costo di
qualche sacrificio: perché? Perché i politici britannici sono consapevoli che
una guerra non la possono sostenere.
Parola: politica di pacificazione, appeasement.
Altri storici sono dell’idea che tanti sono gli elementi di continuità della politica
britannica degli anni 20 e 30, ed è quindi corretto parlarne sin dagli anni ’20.
Dagli anni 20 agli anni 30 cambia semplicemente la potenza dell’interlocutore,
e la posizione in cui la GB esercita la politica di appeasement, negli anni 20 in
27th September:
Anni 20 e anni 30 continuità della politica di appeasement.
Negli anni 20 la GB è in una posizione di maggiore forza rispetto alla Germania, e
quindi esercitare una politica di appeasement in una posizione di forza è diversa che
esercitarla in una posizione di debolezza degli anni 30 che rende evidenti i sacrifici che
la GB dovrà fare per raggiungere quel compromesso di non andare in guerra.
La Russia bolscevica esce dal primo conflitto mondiale con la pace di Brest Litovsk, e
quando questa nuova Russia esce dalla guerra mondiale (1918) si pone per i suoi
alleati, Francia GB e USA un problema di evidente portata: riportare la Russia in
guerra in una fase in cui la Germania non è ancora sconfitta.
Tra Marzo e Novembre si colloca l’armistizio con la Germania: dopo che la Germania è
sconfitta vengono meno le intenzioni strategiche da parte dei paesi occidentali.
Continuano dopo il novembre del 1928 aiuti volti a rovesciare il governo russo ma si
unisce anche la politica del cordone sanitario.
sul piano interno da parte sovietica vengono fatte riforme economiche che non
passano inosservate a quel paese che in Europa stava attendo agli assetti
economici nelle varie economie, la GB.
Da che cosa capiamo che la GB tende l’occhio prima degli altri a questa apertura
economica?
1921 la GB e Russia Bolscevica stringono un accordo commerciale:
Ripristino di relazioni economiche tra i due paesi.
Parte politica: impegno da parte della Russia a non esportare la sua ideologia
nelle colonie britanniche. Non sfugge neanche la minaccia della Russia e del suo
governo comunista alla GB.
Riconoscimento solo dal punto di vista economico, perché dal punto di vista
diplomatico la GB non riconosce la Russia Bolscevica. La GB la riconoscerà nel 1924.
Alla fine della conferenza Francia e GB, che hanno invitato gli altri partecipanti, non
riescono a mettersi d’accordo. Da ricordarsi il ricostruzionismo e esecuzionismo.
Questo è il principale motivo.
1. Per la GB si può scendere a compromesso per la Francia no.
2. La Francia vuole ottenere le riparazioni. Questo problema emerge alla
conferenza di Genova.
Anche in relazione alla Russia i due paesi erano di idee diverse, tanto da non consentire
di raggiungere un accordo.
1. Da parte britannica si è disposti a un avvicinamento alla Russia bolscevica.
2. Da parte francese no, perché? Perché la Russia deve ripagare i debiti che lo zar
aveva contratto nei confronti della Francia. Vuole anche gli indennizzi per le
imprese francesi che i bolscevichi hanno nazionalizzato.
Quando Cicerin si accorge che i negoziati vanno per le lunghe attua una
formidabile mossa diplomatica: avvicinamento alla Germania fingendo un
accordo separato con la GB e la Francia. Mette in giro la voce di un accordo
separato tra russi britannici e francesi al termine di un incontro effettivamente
realizzatosi tra lui stesso e Lloyd George.
Rathenau teme che questo accordo si sia davvero realizzato, e che quindi i russi si siano
accordati separatamente con inglesi e francesi. Teme quindi che la Germania possa
essere l’unico paese escluso e che in un possibile accordo separato si sia addirittura
deciso che la Germania debba pagare anche alla Russia delle riparazioni. (a ricordare
che nel trattato di Versailles non era impedito il fatto che successivamente la Germania
avrebbe dovuto pagare altre riparazioni).
Rathenau quindi accetta di stringere con Cicerin un accordo separato.
L’Italia con il Patto di Londra 1915 era entrata in guerra dopo aver ottenuto le
condizioni.
Con il Patto di Londra l’Italia ottiene l’Istria e la Dalmazia, nella conferenza di
Londra non chiede Fiume, ma lo chiede quando caduto l’impero austroungarico pensa
di ottenerlo dagli accordi di pace.
Il seno alla conferenza di pace, il Trattato di Versailles, consiglio dei quattro:
ITALIA E IUGOSLAVIA:
Il mito della vittoria mutilata: L’Italia quindi esce dalla conferenza di pace con questo
mito. Molti storici l’hanno considerato ingiustificato questo mito, anche sulla base di
quanto l’Italia ottiene uscendo dalla conferenza di Pace.
Che cosa fa presa su quel mito? Quel mito contribuisce in maniera massiccia
all’ascesa di Mussolini che dall’ottobre del 1922 governerà il paese.
DA RICORDARE:
September 28th
GIAPPONE: Altro paese che abbiamo lasciato in disparte ma che dobbiamo affrontare.
- Durante la conferenza di Parigi il Giappone ha avuto un trattamento favorevole
da parte del consiglio di quattro, con la concessione che a danni della
Germania il Giappone ha avuto, penisola dello Shantung e regioni a nord.
Penisola che veniva lasciata ai giapponesi che nel 1915 l’avevano occupata. La
Cina la lamenta come legittimo territorio cinese. Perché quella scelta da parte
di Wilson? Per tenere il Giappone ben legato al progetto più importante per lui,
cioè la creazione di quella società delle Nazioni. Per raggiungere questo
obbiettivo era disposto a fare dei sacrifici, come sacrificare il principio di
nazionalità cosi tanto difeso dai suoi quattordici punti.
Il Giappone era quindi rafforzato, e diventa una possibile minaccia per gli altri
protagonisti della vita nel pacifico, in particolar modo per gli stessi USA (non che
Wilson non lo sapesse, ma erano le altre le sue priorità in quella fase.)
Ora le priorità di Harding, nuovo presidente americano, invece sono porre l’attenzione
su quel Giappone rafforzato:
-cercare di contenere il Giappone
-iniziare a porre sul tavolo della diplomazia internazionali il disarmo. Non è un
disarmo generale che era previsto dall’ art.8 del Covenant della Società delle Nazioni,
ma un disarmo parziale, quello navale, a cui Harding pensa all’inizio del suo
mandato negli anni ’20.
CONFERENZA DI WASHINGTON:
Dal Novembre del 1921 al Febbraio 1922, e i Paesi che vi partecipano sono tutti quelli
che avevano interessi nel pacifico :
USA, GB, Francia, Italia, Giappone, Belgio, Olanda, Portogallo e Cina.
Si discute un pacchetto di accordi che porta alla firma di tre diversi trattati:
Trattato delle quattro potenze: USA, GB, Giappone e Francia. Si stabilisce
non aggressione per il pacifico, perché? Tutti si impegnano a rispettare
reciproci diritti nell’area e ad accordarsi in caso di violazione di terzi dei diritti
di questi quattro nell’area. La Francia è direttamente meno interessata, ma si
restituisce in termini di politica di potenza quello che le era stato tolto nel
secondo dei trattati discusso a Washington. Si restituisce qualcosa in termini di
principio.
Trattato del disarmo navale: anche nei sistemi presidenziali la politica estera
non è elaborata da una persona sola, da ricordarlo. Questo trattato stabilisce
delle limitazioni al naviglio pesante, quindi sopra un tot di tonnellaggio per 15
anni di cinque paesi: USA GB Giappone Francia e Italia. Ecco l’inserimento di
questi due, Francia e Italia, alla conferenza. Come vengono stabiliti questi
limiti? Creando gerarchia tra di essi, delle percentuali che questi paesi non
avrebbero dovuto superare. Sono state indicate delle quote entro le quali ci si
sarebbe dovuti mantenere. GB e USA si sarebbero dovuti mantenere alla
quota di 5 , Giappone quota 3, Francia e Italia quota 1,75. Si creano delle
proporzioni tra i rispettivi navigli di queste cinque potenze. Risvolto politico
nell’aver stabilito queste quote.
-stabilire delle quote significa creare una sorta di graduatoria: Fino a questo
momento la GB era indiscussa superpotenza dei mari e punto. La regola prima
era quella del two power standard la GB doveva avere maggiore rispetto alla
somma della seconda e terza potenza navale. Dopo la prima guerra mondiale
succede che in una riunione del gabinetto di guerra britannico si passa alla
regola del one power standard, la flotta americana non avrebbe dovuto
essere inferiore a quella di nessun altro. Parallelo venir meno di molta
della potenza britannica. Non siamo ancora a quel pieno passaggio di potenza
momento dove nella fase più grave della Ruhr, nasce anche il SEPARATISMO
RENANO, regione al confine della Francia.
Prima All’indomani
dichiarazione: del voto dell’Assemblea
Costituente tedesca sul trattato di Versailles Stresemann
con6dò a un collaboratore che a suo giudizio la Germania
doveva puntare a «liberare la Renania, recuperare Eupen e
Malmedy e la Saar, conseguire l'Anschluss dell'Austria e
ottenere per mandato o in qualsiasi altro modo, una colonia
africana che fornisse le materie prime essenziali e oFrisse uno
sbocco alle energie della più giovane generazione».
Stresemann dovrà pagare il malcontento all’inizio, che lo porterà a rimanere non più
cancelliere ma ministro degli esteri di un governo prima guidato da Marx e poi Luther.
Uno dei principali risultati della crisi del Ruhr:
-iperinflazione che colpisce la Germania
-attenzione degli USA ha messo in moto il piano Dawes.
Guardare immagini su ariel, i bambini giocavano con blocchi di denaro tanto non
valevano nulla, spesso si bruciavano i soldi al posto del legno perché il legno valeva di
più. Coppia che esce con la carriola dalla banca dopo aver prelevato, signora che con
dei cesti di banconote sta andando a comprare.
Nell’estate del 1924 si arriva a una conferenza, la conferenza di Londra (a cui non
parteciperanno i tedeschi ma arrivano in un secondo momento).
Protagonisti della conferenza di Londra:
-Francia
-GB
-Usa
-Italia.
Questa conferenza che produce un pacchetto di accordi che creerà quello che
va sotto il nome di PIANO DAWES:
La Germania sarà dotata di un nuovo marco.
La Germania deve riprendere i pagamenti con quote annuali crescenti, mano a
mano che l’economia si sistema anche i pagamenti possono crescere.
Il piano avrà la durata di 5 anni.
Si prevede un prestito obbligazionario su mercato mondiale, azioni delle
ferrovie tedesche. Prestito supportato dagli USA.
Il risultato del piano Dawes è che la Germania riuscirà ad uscire dalla situazione
devastante a livello economico.
Dal punto di vista politico vediamo nuovamente come ci sia pieno coinvolgimento degli
USA sullo scenario europeo. Perché questo?
Il legame prestiti-riparazioni da ricordare: perché? Consente ai paesi europei di
restituire il prestito contratto durante la guerra dagli USA. (clausola di
solidarietà che la Francia dichiara uscente dai negoziati di pace).
PROTAGONISTI DI LOCARNO:
Che cos’è questa conferenza ?
Ottobre 1925 ci sono quattro grandi protagonisti:
-Briand ministro degli esteri francese che aveva preso le distanze dalla politica di
Pointcare, nella Ruhr aveva condannato l’occupazione e accoglie in maniera positiva e
lungimirante le prime avvisaglie da parte di Stresemann di una politica di
adempimento. Vuole raggiungere una riconciliazione con la Germania che porti
maggiore sicurezza, ma anche evitare il possibile avvicinamento della Germania dalla
Russia, dal 1922 Unione Sovietica.
Brian crede quindi nella pacificazione, che possa portare anche potenza e sicurezza
nella Francia.
-Mussolini per l’Italia, presidente del consiglio e ministro degli esteri, tra il 1922 e il
1929.
-Austen Chamberlain (il fratello di quello degli anni 30 sarà protagonista della
conferenza di Monaco a cui la vulgata da la colpa di tutta la politica di appeasement)
ministro degli esteri GB.
Si arriva a parlare dei confini tra i due paesi: quali sono i problemi?
Quali garanzie ci possono essere per la Francia di fronte alla serietà o meno
dell’impero tedesco? Briand deve trovare delle garanzie.
Secondo tema che Briand porta con se a Locarno: io vengo rappresentando la
Francia, però a questo punto questa Francia del 1925 non può più pensare
di parlare solo per se, perché ha contratto degli impegni in funzione
antitedesca: quali? Il suo sistema di alleanze: 1920 Belgio 1921 Polonia 1924
Cecoslovacchia. Deve trovare il modo di non apparire colui che non rispetta i
patti di mutua assistenza con questi paesi, soprattutto con Cecoslovacchia e
Polonia (ci accorgeremo poi del perché di questo focus).
La Francia qui è stata intransigente, perché? Per quello che ci siamo già detti, la
Renania smilitarizzata aveva per la Francia valenza sia difensiva che offensiva, cosa
significa offensiva? Avrebbe potuto attaccare agilmente la Germania.
Questo aspetto interessa solo la Francia o anche qualcun altro? Ai paesi legati alla
Francia con patto di mutua assistenza, Polonia e Cecoslovacchia: la Francia più
agilmente con Renania smilitarizzata avrebbe potuto agire in loro soccorso.
GROSSO PROBLEMA: quello che stiamo dicendo è pienamente compatibile con i punti
che abbiamo visto fino ad adesso? (lasciando fuori le due eccezioni)
Questo cosa vuol dire? Che c’è un problema di rendere compatibile le alleanze
francesi con quello che si deve decidere a Locarno.
Si sta sicuramente creando una gerarchia di confini, il più prezioso quello franco
tedesco e poi vengono tutti gli altri, però è importante per la Francia anche non
perdere la sua credibilità a Oriente, deve riuscire in qualche modo a gestire i suoi
rapporti con Cecoslovacchia e Polonia.
C’è una ragione in più per mettere mano al trattato: nel caso in cui la Germania
attaccasse la Polonia, e la Francia entrerebbe in sua difesa (patto di mutua assistenza
del 1921), violando i confini franco tedeschi, e quindi il primo punto del Trattato di
Locarno, sarebbe la Francia la sola a violare i punti e quindi in questo caso la
Germania sarebbe incentivata ad attaccare Polonia o Cecoslovacchia per avere
appoggio da Italia e GB secondo la garanzia rotante.
Per la Francia è quindi importante cercare di risolvere queste contraddizioni del Patto
di Locarno: infatti vengono inserite DUE ECCEZIONI:
Vengono inserite nel Trattato di Locarno anche i patti di mutua assistenza che
la Francia ha siglato nel 1921 con Polonia e nel 1924 con Cecoslovacchia. Il
tutto poi si inserisce sotto la protezione della Società delle Nazioni che
avrebbe dovuto dichiarare le eventuali aggressioni che si fossero realizzate tra
questi paesi.
Perché eccezioni? Cosa vuol dire inserirle nel Trattato di Locarno? Che cosa creano?
Nello specifico vengono inseriti nel Trattato di Locarno degli accordi di arbitrato tra
Germania Polonia e Cecoslovacchia: si impegnano a sottoporre all’arbitrato della
Società delle Nazioni eventuali controversie che fossero nate.
La Società delle Nazioni avrebbe dichiarato l’aggressore, e la Francia avrebbe
quindi potuto violare i confini senza far scattare la garanzia.
Questi sono i principali risultati che Stresemann porta a casa. Quindi, come già
detto, egli ha abbandonato il revisionismo tedesco sostituendolo con una
politica di adempimento? NO, la politica dell’adempimento, di astensione, è
una premessa logica di ciò che la Germania da qui in poi dovrà fare per
ottenere ciò che vuole, rendersi un interlocutore fidato per le altre potenze.
REVISIONISTA. Questa Germania riabilitata in futuro potrà ottenere tutto questo. (ed è
ovvio che Briand non negozia con Stresemann pensando di dagli tutto quello che
Stresemann vorrebbe. )
Nel suo libro Down the Years, scritto nel 1935, Austin
Chamberlain, che diresse a lungo la politica estera inglese a
partire dal 1923 … parlando di Briand scrive: «Mi dicono che in
Cioè: Non valutate il politico di ieri alla luce del politico di oggi.
Certamente si interessavano entrambi agli interessi internazionali, Stresemann voleva
poter raggiungere il dialogo, senza abbandonare il revisionismo. Politico che voleva
trovare il canale migliore per esprimere il revisionismo tedesco.
Briand nel 1925 cercava garanzia confine franco tedesco, come sua priorità.
Valutazioni sui negoziatori di Locarno: Alla conclusione del trattato di Locarno quindi
come abbiamo già detto c’è un passo in avanti nelle relazioni franco tedesche.
Entrambi perseguono ovviamente l’interesse nazionale.
Per i tedeschi del 1925 era importante la revisione della clausole
imposte a Versailles
Per i francesi l’importanza della non violabilità del confine tra
Germania e Francia, trovando una garanzia, per la sicurezza francese.
art.8 SDN: previsto un disarmo generale. Si discute di disarmo sulla base di alcuni
punti:
-pericolo di una corsa agli armamenti.
-timore che un riarmo non regolamentato può dare eccessivo peso ai militari.
-risvolti anche economici.
Posizione della Francia riguardo a questo art.8: non si parla di disarmo se non si
parla di sicurezza, esse sono legate. Non procedo al disarmo se non ho una garanzia
di sicurezza.
Francese però è il progetto previsto dal Protocollo di Ginevra, era infatti stato il
francese Herriot a proporlo nel 1924:cosa prevedeva ? disarmo, sicurezza e
arbitrato.
Ogni controversia dovesse essere sottoposta all’arbitrato della Società delle
Nazioni che avrebbe dovuto dirimerla. Chi non avrebbe accettato di sottoporre
le sue controversie alla Società delle Nazione sarebbe stato considerato un
aggressore.
La SDN a questo punto avrebbe dovuto decidere a maggioranza qualificata e non più
all’unanimità, decisione più vincolante, e tutti i paesi si sarebbero dovuti conformare
alle sue decisioni.
DISARMO CHE SI LEGA AL TEMA DELLA SICUREZZA E ARBITRATO.
Molto più funzionante la sicurezza collettiva e molto più vincolante.
Nel 1924 questo protocollo è stato studiato e presentato alla GB con l’approvazione
(nel 1924 è ancora guidata da governo laburista di McDonald).
Poco dopo si svolgono l’elezioni con il prevalere del governo conservatore che vede
Chamberlain ministro degli esteri.
E’ proprio Chamberlain a rendersi protagonista dell’affossamento di quel
Protocollo di Ginevra. PERCHE’?
Tornando a noi:
Perché poi l’anno dopo, nel 1925, la GB e Chamberlain accettano a Locarno di
farsi da garante? Molto diverse le condizioni proposte a Chamberlain rispetto a
quelle proposte nel Protocollo di Ginevra:
Con il protocollo di Ginevra a Chamberlain si chiedeva una garanzia totale rispetto a
tutti i conflitti , si parlava di sistema di sicurezza collettivo.
A Locarno la garanzia era parziale di uno specifico confine, anche se quello più caldo:
- Chamberlain accetta di essere garante nel Trattato di Locarno anche
perché riesce a inserire una clausola del trattato di Locarno secondo la
quale i dominions erano esentati dagli obblighi derivanti dal trattato.
Riesce a fare in modo che la scelta della GB non sia destinata a portare sul
governo di Londra il malumore dei dominions.
- Inoltre, accetta perché la storiografia sostiene che Chamberlain sperava che
dare una garanzia potesse avere una funzione di deterrenza rispetto ad una
eventuale aggressione di quei confini, quindi potesse dissuadere Germania e
Francia da un eventuale conflitto. EFFETTO DETERRENTE DELLA
GARANZIA BRITANNICA. (la GB porteva quindi portare avanti la sua
politica di appeasement).
October 4th:
Si passa da quello che è stato considerato un periodo di pace dal 1925 dopo il Patto di
Locarno agli anni 30 dove si rinizia a sentire un’altra tensione internazionale.
Periodo di pace: 1924, 1925 e 1928 dove si registrano sul piano internazionale le
conseguenze immediate del piano Dawes e dei patti di Locarno dal punto di vista
politico.
Momento emblematico del periodo di pace è l’agosto del 1928 perché viene siglato un
patto, PATTO BRIAND-KELLOGG che è rappresentativo del nuovo clima
internazionale che si respira:
Realizzazione parziale della volontà francese di coinvolgere gli USA in quella
nuova atmosfera europea che rappresentava una garanzia per la sicurezza
francese. Briand in altri termini non aveva abbandonato all’indomani del
patto di Locarno il sogno di poter coinvolgere gli USA in un sistema di
sicurezza quale quello in cui si era coinvolta la GB facendo da garante.
1927 Briand propone un patto bilaterale agli USA, il cui testo lo elabora con
esperti dell’accademia e politica americana, e propone al presidente americano
Coolidge e segretario di stato Kellogg.
USA e Francia avrebbero rinunciato entrambi alla guerra come strumento della loro
azione politica.
Quando gli USA ricevono questa proposta, considerano opportuno accettare e
raggiungere un accordo con la Francia, ma temono che un patto bilaterale pur se con
Nel frattempo continuano quelle attività derivanti dal Protocollo di Ginevra, art.8 della
SDN, per arrivare a una conferenza per il disarmo nel 1932. In questo periodo di
pace, le commissioni che si devono occupare dell’organizzazione di questa
conferenza per il disarmo generale collettivo lavorano.
Piano economico finanziario: piano Dawes avrebbe avuto una durata di 5 anni,
1928 si arriva a varare un nuovo piano: PIANO YOUNG:
Prevedeva un nuovo prestito che potesse far continuare da parte tedesca il
pagamento delle riparazione, continua quindi il virtuoso circolo tra riparazioni
e debiti.
Si stabiliscono nuovamente da parte tedesca delle annualità crescenti dei
pagamenti, perché l’economia tedesca stava mano a mano riprendendosi.
Evacuazione della seconda e terza fascia occupata della Renania entro il
1930. La Renania quindi sarebbe dovuta essere evacuata 5 anni prima rispetto
al termine previsto nel Trattato di Versailles.
Tutto questo s’infrange con quel tornado che sul piano internazionale
sconvolge USA e Europa, CRISI ECONOMICA INTERNAZIONALE.
Crisi che nasce negli USA in ambito economico finanziario e si propaga aldilà
dell’oceano, quali conseguenze produce?
Intersezione tra sistema economico finanziario americano e europeo
sia per i circoli virtuosi, piano Dawes, spiega perché il crollo da una parte
dell’oceano, americano, si ripercuote dall’altra parte dell’Oceano, europeo.
Crediti: si chiudono a doppio mandato le porte del credito americano a
tutti gli stati europei (le banche soprattutto austriache e tedesche si
basavano su quelle americane).
In finanza, la crisi in Europa si è trasferita all’ambito economico e commerciale.
Inevitabilmente nel giro di poco la crisi che inizia dall’ambito dell’economia e
del commercio passa a una crisi della produzione, salari sempre più bassi, e
quindi crisi dell’ambito sociale, crisi del commercio.
Tutto ciò produce malcontento sociale.
In questo clima prendono forza i movimenti politici che condannano la
situazione: estremisti di destra o estremismi di sinistra che cavalcano
situazioni di crisi sociale e quindi del malcontento. Perché?
-Estremismi di sinistra: facilmente additabile come responsabile è lo
stesso sistema capitalista che non è riuscito a reggere e redigere argini
abbastanza resistenti per superare la catastrofe.
-Estremismi di destra: principali responsabili, sistemi moderati al
governo, troppo per reggere e redigere argini che sappiano poi trattenere e
proteggere.
La Società delle nazioni ha fatto dei tentativi per marginare le conseguenze di questa
crisi: (perché sappiamo che non solo si occupa di sicurezza collettiva).
Apre le borse della Società delle Nazioni stessa. Non si riesce poi ad arginare la
situazione ma c’è il tentativo.
Negli USA assistiamo in questo clima alla vittoria di Roosevelt (fino all’11 aprile
1945 presidente degli USA), eletto per quattro mandati consecutivi, presidente
simbolo per gli anni 30 e Seconda Guerra Mondiale.
Roosevelt: new deal sistem fatto di protezionismo e misure assistenziali,
risposta interna al problema economico americano, interventi pubblici,
misure di assistenza, protezionismo.
La GB nel tentativo di uscire con la crisi guarderà al suo impero e alle sue risorse
interne. Nel 1932 si svolge una conferenza di Ottawa, si stabiliscono che all’interno
del common wealth britannico, un sistema di scambi preferenziali, accordi bilaterali
tra GB e i suoi dominions.
I dominions ricevono trattamento migliore dal punto di vista doganale.
SI SEGUE QUINDI QUESTA IDEA DI POLITICA DOVE TUTTI GLI STATI SCELGONO
DI PROTEGGERE IL PROPRIO NEL TENTATIVO DI SUPERARE LA CRISI.
Il paese meno toccato è l’UNIONE SOVIETICA: perché? Per il circolo virtuoso che si era
creato negli anni 20, dove era rimasto paese più isolato e meno contagiato nella fase di
discesa.
2. PROFILO POLITICO:
Nazionalismo anche in ambito politico come conseguenza portante
della crisi economica del 1929.
Si decide quindi che la Germania dovrà pagare una quota per poi essere
svincolata da qualsiasi altro pagamento.
Si sospende il pagamento delle riparazione ma anche dei debiti agli USA. La
crisi porta a mettere il punto a questa questione. La Finlandia paga tutti i debiti.
Pensano che possa essere la risposta alla crisi, verso dove? Area che da maggiori
garanzie sia sotto il profilo di facilità di conquista: in Cina. La Cina era debole
militarmente, (1927 la Cina era in guerra civile). Sotto il profilo economico la Cina era
un importante nuovo mercato e fonte di materie prime. Ottimo sbocco delle mire
espansioniste dei militari giapponesi. C’è poi anche la possibilità di trovare in Cina
il canale di espansione, controllo delle ferrovie in Manciuria. (il Giappone nella
conferenza di Washington tra il 1921 e il 1922 aveva restituito la penisola dello
Shantung ma mantenendo il controllo delle ferrovie in Manciuria).
C’è stato poi un incidente nel Settembre 1931, casus belli, invasione del
Giappone ai danni della Cina, invasione da parte dei militari giapponesi, che si
muovono da soli.
La Cina denuncia l’aggressione alla Società delle Nazioni che deve occuparsi di
risolvere la crisi (la prima che ci serve per studiare e analizzare insieme l’azione le
debolezze e i limiti dell’operato della Società delle Nazioni).
Il consiglio della SDN si riunirà: accettano che il rappresentante giapponese
rimanga al consiglio, avrebbero deciso di allontanarlo se sarebbe stato diretto
responsabile, ma l’invasione era avvenuta solo sotto decisione dei militari.
AZIONE MILITARE.
Con l’espansione tedesca dei militari giapponesi in atto, si arriva alla risoluzione:
COMMISSIONE LYTTON dicembre 1931, americano (rappresentanza anche italiana
francese e tedesca). Cosa prevede? La verifica, recandosi sul territorio, se esistono
gli estremi per l’aggressione di cui il Giappone si è reso responsabile.
Il Giappone ha invocato la necessità di difendere i propri cittadini sul
territorio dopo un incidente verificatosi nei territori da esso controllati
sulle ferrovie della Manciuria.
La commissione deve verificare queste basi.
I tempi di azione di questa Commissione anche per le difficoltà operative della SDN. Nel
marzo del 1932 questa commissione si recherà sul territorio.
La commissione presenta poi le sue conclusioni al consiglio della SDN.
Nel frattempo i militari giapponesi portano a compimento la loro
cooperazione perché nel febbraio 1932 proclamano l’indipendenza del
Manciukuò come protettorato giapponese.
I militari si muovevano con il sostegno di buona parte dell’opinione pubblica.
I militari infatti poi torneranno a controllare il governo.
1933 un anno dopo la commissione LYTTON conclude le sue indagini e dichiara che
per quanto esistano dei dubbi sugli interessi giapponesi nell’area, il gesto del Giappone
è arbitrario, artificioso, è un gesto quindi non giustificabile.
La SDN si attesta su quella stessa strada spianata da parte USA, quella del NON
RICONOSCIMENTO, affermando che non avrebbe riconosciuto alcuna modifica
territoriale, e quindi il Protettorato giapponese del Manciukuò.
CONSIDERAZIONI:
Ci eravamo chiesti quali fossero i limiti dell’azione della SDN di fronte alle crisi?
Questo è un duro colpo all’azione della SDN, un evidente fallimento della SDN e del
sistema di sicurezza collettivo che si era andato creando.
E’ evidente l’aggressività con cui il Giappone esce da questa crisi, ed è evidente il
precedente che questa crisi rappresenta.
Giappone con uno stato di fatto. Questo è importante perché negli anni 30
rientriamo in un decennio in cui ci saranno coloro che vorranno creare con la
forza stati di fatto, e potranno farlo facilmente perché hanno un precedente di
inazione del meccanismo di sicurezza collettivo della SDN, appunto nel caso
della Manciuria.
Partito nazional socialista: nel 1923 come già detto Hitler è protagonista di un primo
tentativo colpo di stato, con la crisi della Ruhr ed il crescere del malcontento che porta
alla nascita di estremismi (manifesto politico di Hitler) ma anche altre forme di
estremismo che seguono fasi di devastazione e catastrofe economica e sociale.
Con la crisi del 1929 si ricreano quelle condizioni favorevoli di un ascesa di un
personaggio come Hitler, che si schiera contro un governo moderato, troppo moderato,
a tal punto di non reggere al colpo della crisi.
Nel 1932 nasce il primo partito tedesco PNS, e nel 1933 Hitler diventa
cancelliere.
Due domande:
1. Perché in Germania?
La Crisi crea il terreno fertile, la devastante crisi che si respira in Germania rovina
tutta la classe media, crisi di disoccupazione, crisi che produce quello che è stato
chiamato dalla storiografia SCONVOLGIMENTO DELLA PSICOLOGIA COLLETTIVA,
ed è a questo a cui fa appello Hitler. Però, anche in altre parti, meno, hanno sentito la
crisi. Perché in Germania c’è cosi poca resistenza?
La tempesta in Germania è stata più grande anche perché c’era già stata
una tempesta nel 1923, iperinflazione, solo sei anni prima, sotto
l’ambito economico. (inflazione ai livelli massimi, foto che ha fatto vedere in
classe).
Dal punto di vista politico pesa il fatto che si tratta di una Repubblica
giovane, quella di Weimar nasce all’indomani del primo conflitto mondiali,
sulle ceneri dell’impero, ha 13 anni nel 1932, forse è una repubblica che non ha
ancora ottenuto l’adesione spirituale della larga maggioranza
dell’opinione pubblica tedesca, soprattutto ad alcuni principi democratici
che in altri paesi invece si era ottenuta.
October 5th
Notte dei lunghi coltelli, giugno 1934, radicale depurazione di tutti gli
oppositori politici al regime nazista.
Profilo economico:
Misure piuttosto drastiche finalizzate a dare una più possibile e veloce ripresa
al sistema economico tedesco in profondissima difficoltà.
Serie di investimenti pubblici per diminuire la disoccupazione dilagante.
Considerazione:
Politiche che chiaramente finiscono con attrarre il consenso dell’opinione pubblica
a breve termine, risolvendo problemi che danno respiro all’opinione pubblica tedesca.
Hitler si porta avanti anche con altre cose che fanno emergere la sua aggressività con
toni ben precisi:
La questione austriaca.
CONFERENZA PER IL DISARMO:
In quello che abbiamo chiamato il periodo di pace, si è anche discusso di disarmo in
seno alla SDN e si era incaricata una commissione di arrivare a studiare le basi
per arrivare a una conferenza per il disarmo generale (art.8).
Si tenne poi nel 1932 a Ginevra, e dura più di un anno, e fu una conferenza
fortemente discussa e molto complicata: il disarmo generale era previsto dall’art.8 del
covenant della SDN. Prevedere il disarmo generale voleva dire un concetto
molto chiaro: il disarmo tedesco voluto all’indomani del primo confitto
mondiale avrebbe dovuto essere la premessa di un disarmo di tutti. Le posizioni
reciproche all’interno della Conferenza arrivano ad irrigidirsi intorno a questo
problema. Quello che viene avanzato dal governo tedesco prima di Hitler era
quello del Principio di eguaglianza. Eguaglianza con il Covenant della SDN (in
fin dei conti l’unico che ha eseguito il disarmo generale fino ad allora era la
Germania).
-Qual è la posizione francese? Quella che già avevamo reso comprensibile ai
tempi del protocollo di Ginevra, non c’è disarmo senza sicurezza. Da un lato
abbiamo quindi principio di eguaglianza tedesco, dall’altro l’idea francese che non c’è
disarmo senza sicurezza. Per Germania e Francia è difficile arrivare a una conclusione
ben condivisa. Si riesce poi ad arrivare all’accettazione del principio di parità,
ma quando Hitler arriva ad essere cancelliere in Germania alza la posta in
gioco in seno alla conferenza: accanto all’accettazione del principio di parità
vuole l’immediata diminuzione degli armamenti di tutti ai livelli di quelli della
Germania, e di fatto quindi si riferiva a quelli dell’esercito francese. La proposta è
inaccettabile. La conferenza raggiunge una fase di stallo. Nell’ottobre del 1933
Hitler utilizzerà questa fase di stallo per lasciare la conferenza e anche la SDN,
quella SDN a cui Stresemann era riuscito ad avvicinarsi fino ad entrare a farne parte
nel 1927 attraverso la sua strategia politica di adempimento, Hitler decide invece di
farla uscire nel 1933, il revisionismo tra i due personaggi è elaborato in maniera
molto diversa dall’uno e dall’altro.
Chi tenta di trovare una via d’uscita? Mussolini, è l’Italia a farsi promotrice.Nelle
intenzioni di Mussolini bisognava trovare una soluzione immediata dato il nuovo
clima. Mussolini capisce che Hitler rappresenta un’ importante novità sotto il
profilo nazionale, e da nuovo spazio d’azione alla politica estera italiana.
Proposta non accettata, in particolar modo dalla Francia, perché? Perché non
può permettersi di diventare il controllore del revisionismo e pensare di
mantenere saldi i suoi rapporti con gli antirevisionisti europei, come Polonia e
paesi della piccola intesa. Questo direttorio avrebbe portato a garantire il
revisionismo, non l’antirevisionismo. La Francia deve invece garantire gli
antirevisionisti.
Il patto viene firmato con un contenuto tutto diverso: Luglio 1933, patto ridotto a
patto di sola consultazione.
Mussolini dice: entrambi i poli avranno bisogno dell’Italia che dovrà essere un
credibile paese capace di spostarsi in funzione di ciò che gli uni o gli altri hanno da
offrirgli.
Se finisce invece con legarsi in maniera definitiva, non potrà più ventilare agli altri un
possibile spostamento.
E’ profondamente sbagliato sostenere che l’Italia di Mussolini si allinei alla
Germania di Hitler con l’ascesa di Hitler, e SOLO NEL 1939 ALLA VIGILIA
DELLA SECONDA GUERRA MONDIALE CHE ITALIA E GERMANIA SI LEGANO A
DOPPIA MANDATA.
L’Italia fino a li sarà ben attenta al margine di manovra che gli consente di esercitare
questa politica del peso determinante.
1933 Mussolini ministro degli esteri fino al 1936, quando lascia il ministero degli esteri
a Galeazzo Ciano.
Un mese dopo a Luglio: In Austria c’è un colpo di stato da parte dei nazional
socialisti austriaci (proprio quando al potere ci sono i nazional socialisti in
Germania) volto a rovesciare il governo.
Dollfuss, cancelliere austriaco amico personale di Mussolini, viene
assassinato. I nazional socialisti però non riescono a portare a casa il risultato.
Il suo successore, cattolico Schuschnigg, va alla guida del governo austriaco. La
reazione di Mussolini è molto allarmata.
CONSEGUENZA: Mussolini sceglie di mandare due divisioni alla frontiera del
Brennero: lancia un messaggio, noi siamo pronti a difenderci, il tentativo di
colpo di stato dei nazionalsocialisti austriaci la interpretiamo come una
minaccia ai nostri confini.
Ma è anche l’occasione per lo spostamento del peso determinante dell’Italia
verso il polo degli anglofrancesi, in particolar modo verso la Francia con cui
l’Italia condivide la preoccupazione dell’Anshluss.
Barthou capisce che in politica estera bisogna dialogare con l’Unione Sovietica anche
se internamente il comunismo spaventava.
Il progetto che Barthou immagina era ancora più ambizioso: una LOCARNO
ORIENTALE, garanzie reciproche e patti di mutua assistenza che coprono tutti i
confini a est della Germania, e che può toccare paesi baltici.
Disegno che si scontra con il NO della Germania, garantendo sicurezza alla
Polonia, ma anche il NO da parte della Polonia.
L’Unione Sovietica entra a fare parte nel frattempo della SDN come detto, 1934.
Nell’ottobre del 1934 Barthou rimane ucciso a Marsiglia insieme al re
Alessandro Primo di Iugoslavia, da parte di un attentatore nazionalista croato, e
non è un caso che Alessandro Primo fosse in Francia (ottica di questo sistema di
alleanza che Barthou stava tentando di portare a termine.)
Patti molto discussi e che in molti additano come responsabili di quella che sarà
l’invasione dell’Italia ai danni dell’Etiopia.
Perché Laval è a Roma nel Gennaio 1935? Perché eredita da Barthou la politica di
avvicinamento dell’Italia.
L’Austria è il tema.
Ci si impegna a consultarsi immediatamente per il mantenimento indipendenza e
integrità dell’Austria.
A giugno, il Generale Badoglio che rappresenta i militari italiani, e il generale francese
Gamelin firmano un accordo: collaborazione militare nel caso di un’aggressione
tedesca in Austria, e quindi da sostanza al patto MUSSOLINI-LAVAL.
Si parla solo di Austria? NO, anche di Africa.
Ci sono due parti riguardo a questo dialogo Mussolini Laval sull’Africa:
La parte pubblica attiene alla Tunisia, si sistemano gli interessi francesi e
italiani, finisce lo status privilegiato degli italiani in Tunisia, in cambio ci
saranno degli aggiustamenti territoriali in Libia e Somalia.
Parte segreta: Etiopia. La Francia afferma di avere interessi economici in
Etiopia, esclusivamente economici. L’unico presente agli incontri era colui che
ha scritto una lettera riguardo all’accordo, che sottolineava la sua vaghezza,
che in realtà a Mussolini andava benissimo, il quale vedremo poi che
sosterrà di aver avuto durante quell’incontro mano libera per
un’aggressione italiana in Etiopia, quello che viene chiamato
DESISTEMENT FRANCESE: rinuncia francese agli interessi in Etiopia.
Laval è stato chiamato a rendere conto dopo, spiegando appunto di questo attacco da
parte di Mussolini:
1935 al consiglio nazionale di difesa in Francia,
1940 davanti al Senato.
Laval ha declinato ogni responsabilità e il tirarsi indietro della Francia aveva a
che fare solo con un’espansione economica in Etiopia da parte dell’Italia.
Immediato risultato:
Questo fronte di Stresa è debole e fa paura poco, nasconde con fatica le sue
debolezze intrinseche, le contraddizioni su cui questo triangolo Italia GB e
Francia si reggono poco. Ognuno dei tre in realtà si sta muovendo su linee
personali e specifiche, manca un vero comun denominatore, le politiche che si
assumono sono politiche che finiscono per essere una in contraddizione con l’altra
anche se fanno parte dello stesso fronte. Tutti i nodi vengono al pettine in giro di pochi
mesi.
Stalin avverte come ben poco credibile l’alleanza con i francesi, perché la
Francia è un paese che ha orientato la sua politica di sicurezza sulla difensiva,
con la linea Maginot, linea di fortificazioni difensive. E’ quindi poco credibile che la
Francia muova le sue truppe in difesa dell’Unione Sovietica.
Questioni che portano a far si che quando l’alleanza franco-sovietica sarà firmata essa
sia una sorta di compromesso tra le tante opposizioni che si sono promesse.
Quello che si stringe tra STALIN E LAVAL E’:
PATTO DI MUTUA ASSISTENZA, QUINDI POLITICO, CUI NON SEGUIRA’ UN
ACCORDO DI NATURA MILITARE.
I due paesi s’impegnano alla consultazione.
S’impegnano a sottoporre l’eventuale aggressione che avessero dovuto subire
all’attenzione della SDN.
Non piace anche alla GB, ed ecco lo scricchiolale del fronte di Stresa:
l’anticomunismo intrinseco nella politica britannica.
La GB si sta muovendo anche su un’altra strada, sta esplorando la possibilità del
dialogo con questa nuova Germania, dimensioni politiche della sua politica di
appeasement.
Se il 21 di maggio Hitler nel suo discorso si dimostra pacato il 1 giugno 1935, pochi
giorni dopo il discorso al Reichstag, i toni con cui Hitler parla del patto Franco
sovietico sono toni più aspri:
Hitler denuncia i francesi, coloro che hanno violato Locarno attestando
una terza eccezione non prevista ai patti stessi. Il patto franco-sovietico
per Hitler è una terza eccezione che i due hanno previsto. Il Patto però
ne prevedeva due, quindi hanno violato lo stesso.
In realtà esisteva UNA TERZA ECCEZIONE non detta perché quasi irrilevante: La GB
dice che l’aggressione deve essere tale se riconosciuta e appoggiata da chi fa
parte del trattato di Locarno. E’ qui dove si attacca Hitler, pur essendo pretestuosa
l’affermazione.
Significa per Hitler dire: ora lo violo anche io il trattato di Locarno, Hitler si
considera totalmente svincolato dal Patto di Locarno.
Spesso si dice che la guerra è stata la premessa della seconda guerra mondiale.
Non è vero, ha rappresentato un momento di ridefinizione dei rapporti d’Italia
cui sarebbero seguiti altri momenti di ridefinizione.
La guerra d’Etiopia rappresenta un momento di definitivo ravvicinamento
dell’Italia alla Germania: no. Non è un riavvicinamento che ci porta a parlare
dell’abbandono della politica del peso determinante anzi il contrario.
Che cos’è questa guerra?
Unisce molti elementi non nuovi affatto, tradizionali, e altri del tutto inediti:
Cosa c’è di tradizionale?
Impresa in Etiopia di Mussolini:
Elementi di grande continuità con la tradizione della politica estera fascista degli anni
20: desiderio di espansione, africa come oggetto, politica di prestigio, politica di
potenza per ottenere una dimensione coloniale con grande ritardo.
Nel Settembre la flotta inglese si concentra nel mediterraneo e nel frattempo gli umori
del governo italiano vanno sempre più nella direzione del conflitto.
Mussolini si spaventa della flotta inglese? No, viene avvisato dai servizi segreti e
dall’ambasciatore a Londra che non c’è nulla di temere, che quella del governo inglese
era un’operazione di facciata e che gli inglesi non si sarebbero mossi di fronte a un
intervento italiano.
Queste posizioni del governo inglese consapevoli della prospettiva del tutto diversa da
cui la vicenda è guardata dall’opinione pubblica.
Quando Hiden a Roma propone la penisola in Etiopia prima che Mussolini muova un
fucile, nello stesso giugno viene fatto un peace ballot, in cui si chiede all’opinione
pubblica britannica come pensa di reagire di fronte a un conflitto, e si esprime a favore
di un sistema di sicurezza collettivo, che se ne deve occupare la SDN attraverso
sanzioni.
Mussolini si muove convinto del forte appoggio di Francia e GB (basandosi sui Patti
Mussolini-Laval, Fronte di Stresa, e il viaggio a Roma di Hiden).
Guerra Etiopia :
Due binari: SDN che condanna l’Italia
ALTRO binario: Francia e GB si accordano per concedere all ‘Italia.
October 11th
Abbiamo detto che Francia e GB dietro le quinte portano avanti una politica favorevole
a Mussolini che si concretizza con una proposta di ampia portate che viene fatta a
Mussolini: compromesso Hoare-Laval, ministri degli esteri in Francia e GB. Accordo
segreto dove i due cedono all’Italia due terzi del territorio dell’Etiopia
ottenendo cosi da parte dell’Italia la sospensione delle ostilità.
Mussolini non fa tempo ad accettare questo compromesso che viene pubblicata
sulla stampa britannica, che era favorevole alla SDN e intervento con sanzioni.
Quando lla stampa britannica viene a sapere che il proprio governo segretamente sta
cedendo al dittatore ciò che il dittatore ha voluto, scatena una bomba che porta alle
immediate dimissioni di Hore, sostituito dal foreign office Antony Hiden, in
precedenza rappresentante del Governo di Londra in seno alle SDN:
-vengono inasprite le sanzioni, denunciando l’aggressione italiana.
Passo successivo: nomina del ministro degli esteri: le scelte di alcune figure
centrali della diplomazia sono scelte non casuali, nomina Ciano Galeazzo, persona
gradita a Hitler e nota per le sue simpatie filo tedesche e che è evidente a tutti
che perseguirà una politica di avvicinamento in Germania:
Altra domanda per capire la natura dell’avvicinamento italo tedesco, sappiamo come
ci arriva l’Italia, ma non sappiamo come ci arriva la Germania:
Come si sta muovendo la Germania?
Prima metà 1936, Marzo, Hitler realizza una delle operazioni più rilevanti:
Rimilitarizzazione della Renania, momenti cruciali della vita
internazionale degli anni 30.
Di volta in volta i protagonisti della storia internazionali sono stati accusati di aver
ceduto di fronte a Hitler, si può parlare di questi cedimenti? Ci occuperemo
successivamente, la storiografia ha messo in rilievo che se c’è un momento in cui forse
una reazione a Hitler avrebbe potuto ottenere dei risultati per fermare le sue mire.
Donald Cameron Watt, grande storico che ha studiato le origini dello scoppio della
seconda guerra mondiale, e i suoi studi lo hanno portato a sottolineare due
aspetti:
Marzo 1936, quando Hitler ordina la rimitalizzazione, avrebbe anche
detto al suo esercito di tornare indietro qualora avessero trovato
reazione da parte alleata. Donald dice che non era ordine di guerra. Questo
porta alcuni storici a dire che era un buon momento per reagire, perché
avrebbe procurato l’effetto appunto della ritirata tedesca
Pausa sotto il profilo della politica interna, Hitler ha bisogno di rafforzare
la sua posizione e non sono poche le posizioni ostili alla leadership di Hitler, ma
sembrerebbe sulla base di questi studi che fosse stato preparato un
complotto che prevedeva una rovescia di Hitler a seguito di una
sconfitta in Renania. Altra ragione per vedere questo momento come cruciale
per le sorti della politica estera tedesca, ma considerazioni che si fanno
dopo, guardando cos’è successo ieri, non erano questi elementi
conosciuti agli interlocutori di allora.
A maggior ragione considerando questi aspetti c’è una domanda che è la domanda
principe: la Francia non ha reagito perché?
Non hanno reagito gli altri ovviamente, ma perché non la Francia direttamente
interessata dal problema?
Prima risposta che bocciamo: sono stati colti di sorpresa, perché non è
cosi? Perché sappiamo benissimo che la Francia non è stata colta di
sorpresa. Le intenzioni di Hitler erano note sul piano generale e a
partire dal maggio 1935 anche sul piano meno generale ma concreto.
qualcun altro? Anche per gli alleati antirevisionisti: 1920 Belgio, 1921 Polonia,
1924 Cecoslovacchia, 1926 Iugoslavia 1927 Romania.
Altra domanda: Perché Hitler non si sente vincolata dagli altri a Versailles ?
Cosa è stato deciso che violava accordi precedenti ma comunque tramite nuovi accordi
internazionali?
-Nel 1935 febbraio e Marzo la Germania aveva violato Versailles con la
ripresa della coscrizione obbligatoria senza nessuna reazione da parte
degli altri.
-la Renania viene evacuata dalle truppe alleate con 5 anni di anticipo. La
prima fascia viene liberata quando vengono firmati gli accordi di Locarno in
maniera corretta nonostante però la Germania produceva comunque
armamenti ed era evidente (gli alleati occupavano per controllale che la
produzione non avvenisse). Nonostante questo comunque viene evacuata la
prima fascia, e le altre due vengono evacuate 5 anni prima in occasione del
piano Young , in relazione al fatto che la Germania si trovava in una situazione
di sicurezza economica, ma qui però ancora tramite accordo internazionale.
dopo la conferenza di Losanna la Germania non aveva più il vincolo
delle riparazione, ma viene deciso di comune accordo.
-Che cosa prevedeva il trattato di Versailles e nessuno lo fa? si prevedeva che
il disarmo tedesco fosse la premessa di un disarmo generale, art.8,
nessuno disarma, l’unica è la Germania, anche questo è invocato da
Hitler come ragione per cui Versailles perde la sua validità. C’è stato
quello tedesco non quello generale.
Noi possiamo dire che la Francia fosse del tutto colta di sorpresa? Che non si
aspettasse un’operazione di quel genere? NO. L’ambasciatore tedesco in
Francia da quel momento in poi dichiara in maniera esplicita che se il
parlamento francese avesse rettificato il patto franco sovietico la Germania
avrebbe rimitalizzato la Renania. Cosa vuol dire?
Chi altro avrebbe potuto reagire? La Gran Bretagna. Anche qui abbiamo una serie
di ragioni:
La GB è garante di Locarno, e i garanti si sarebbero spostati a fianco
dell’aggredito, ma se non si muove l’aggredito, la Francia… non si muove
nessuno.
Marzo 1936: scandalo Hoare-Laval, il governo sta tentando di leccarsi le
ferite
La strategia di Hitler un pochino premia: la GB ha voglia di ascoltare il
compromesso che Hitler propone, e cioè il patto di non aggressione, è
nelle corde della politica GB accettare un sacrificio per maggiore
progetto di pace futura, anche perché secondo il governo britannico, di
Baldwin, possiamo collocare anche la rimitalizzazione della Renania e ripresa
della coscrizione obbligatoria con le quali la Germania tenta di rimettere mano
nel trattato di Versailles, c’è quindi una sorta di legittimazione della Germania
da clausole eccessivamente negative imposte 15 anni prima.
Condizioni della politica di appeasement: paese che vuole evitare il
conflitto, evitare di esserne trascinata perché non certa di poterlo sostenere
dal punto di vista economico e militare, non reagisce il paese direttamente
interessato, la Francia, dovrebbe reagire la GB?
La storiografia: documenti diplomatici italiani della seconda metà degli anni 30,
alcuni storici: proprio a seguito della rimitalizzazione della Renania si è manifestata
una importante occasione per Mussolini che non ha saputo approfittare,
perché? Secondo questi storici, perdita di credibilità del sistema di alleanza
francese e Francia come paese di riferimento dell’antirevisionismo. Questo ha
aperto uno spazio inedito per l’Italia, per la prima volta, che avrebbe potuto
sostituirsi alla Francia come paese di riferimento dell’antirevisionismo.
Mussolini ha perso quella possibilità e ha scelto l’avvicinamento alla Germania, che era
la risposta opposta che alcuni paesi dell’est auspicavano da parte dell’Italia. Scelte di
Mussolini incompatibili con le aspettative dell’Europa dell’est.
C’è un altro terreno che consolida l’avvicinamento dell’Italia alla Germania ed è tutto
contemporaneo ai fatti che ci stiamo occupando:
DOPO ANNI DI DITTATURA LA SPAGNA CONOSCE UNA FASE REPUBBLICANA CHE NEL
1936 VEDE LA VITTORIA DEL FRONTE POPOLARE: che cos’è? Un
raggruppamento di tutta una serie di posizioni politiche che per semplicità
sono definite di sinistra ma che in realtà uniscono socialisti, comunisti,
repubblicani, anarchici, ed è una dimensione non specifica della vicenda spagnola,
perché nella primavera del 1936 anche in Francia è un fronte popolare, ampia
coalizione, a vincere le elezioni, guidato da Leo Bloom. A dimostrazione del fatto che
non si tratta di specificità locali, è necessario richiamare che una politica di ampie
coalizioni di sinistra ma che uniscono tanti era un qualchecosa auspicato dalla stessa
Unione Sovietica. ( si fa riferimento al settimo congresso comunista in cui da parte
Sovietica si auspica l’alleanza con le forze borghesi perché nell’estate del 1935 è la
piena consapevolezza di Stalin che il problema è un problema tedesco, e quindi il
nazional socialismo, fascismi e nazismi in Europa, non è certo il 1935 e 1936 di
auspicare una presa al potere dei comunismi in Europa, ma una tenuta da parte delle
democrazie rispetto ai fascismi e nazismi, serve un’alleanza con forze borghesi e
proletariato, ben vengano le ampie coalizioni, il momento della rivoluzione verrà dopo,
POSIZIONE DELL’UNIONE SOVIETICA)
Questo giustifica la nascita dei fronti popolari, e questo è in piena linea di
tendenza con l’avvicinamento dell’Unione Sovietica in occidente, ingresso
Unione sovietica con la SDN e patto franco sovietico. Stalin e URSSA che hanno
accettato il dialogo con l’occidente, è grazie alle forze occidentali che si può
rispondere alla minaccia hitleriana, e si accettano ampie coalizioni, in Francia e
spagna poi.
- le due parti in causa chiedono aiuto durante la guerra civile spagnola, e gli aiuti
finiscono con essere decisivi per portare avanti la guerra.
-con questo comunque le motivazioni ideologiche esistono: parteciperanno le
brigate internazionali che si formano in Unione Sovietica e arrivano in Spagna
attraverso il confine francese, volontari provenienti dai singoli paesi che
combatteranno con una forte ideologia, Hemingway che ha scritto della guerra civile
spagnola (film guerra e libertà da vedere).
October 12:
Unione Sovietica? Anche l’URSS prende evidentemente posizione dalla parte del
Fronte Popolare, organizza brigate internazionali e manda aiuti, ma anche in
questo caso le ragioni ideologiche sono l’ultima delle considerazioni che
possiamo fare.
Se è chiaro il ragionamento a proposito del fatto che il fronte popolare
francese e spagnolo andavano nella stessa via della volontà di Stalin per
opporsi all’avanzata delle destre, e sotto il profilo politico, accetta dialogo con
le potenze occidentali in funzione antinazionalista, e quindi l’URSS non voleva
il partito fascista in Spagna.
Lettera inviata da Stalin al primo ministro spagnolo, che invitava il Fronte
Popolare, i membri e il Partito Comunista, a evitare ogni eccesso: invitare i
comunisti a presentarsi come un nucleo capace di tessere relazioni con altri anche con
tutti quelli che componevano il fronte popolare, il punto non era quindi la rivoluzione,
ma in quel momento era importante TENERE SALDO IL FRONTE POPOLARE contro
il franchismo, bisognava presentarsi, i comunisti, come interlocutori affidabili.
Siamo già in una fase che vede la politica britannica guidata da Chamberlain
Neville. Non è più Baldwin primo ministro. E’ proprio la politica di appeasement
nei confronti dell’Italia che emana dagli accordi di Pasqua a distanziare le
posizioni di Chamberlain dal ministro degli esteri, Antony Eden, successivo a
Hoare. Chamberlain sta portando avanti una politica di appeasement non solo
con la Germania ma anche con l’Italia. Eden considera il riconoscimento
Quando l’Italia si unisce al patto anticomintern ribadisce che l’Austria non era
più un problema a quegli accordi.
Precipitare degli eventi in Austria che porta all’unione di Austria e Germania.
AUSTRIA:
1938 von Schuschnigg incontra Hitler, e lui con grandissima violenza verbale, che
caratterizzerà sempre più spesso la forma con cui Hitler si appellerà agli interlocutori
internazionali, chiede di nominare un nazional socialista Seyss Inquart ministro
degli interni, partigiano del nazional socialismo, e questo significa mettere nelle
mani la polizia a Hitler. Da questo momento in poi quella è l’aria che si respira,
direzione che prendono le relazioni.
Austria tenda di proporre un plebiscito per chiedere la indipendenza, e il
ministro degli interni lo vieta. Seyss Inquart verrà poi nominato cancelliere:
Ingresso truppe tedesche in Austria 1938, 12 marzo 1938 consacrata l’Unione
dei due paesi, Anshluss realizzato, reazioni internazionali NESSUNA.
Operazione che avviene nei rapporti dei due paesi e la loro volontà, di fronte a
una comunità internazionale che accetta.
Nel giro di pochi mesi si consuma una vicenda relativa alla politica estera tedesca,
Sudeti in Cecoslovacchia, destinata ad avere conseguenze diverse per la politica
internazionale:
Succede che con il passare del tempo e con il crescere dell’aggressività della
retorica nazista il separatismo dei Sudeti acquista maggiore rigore. Forti le voci
che mirano all’unione dei territori sudeti alla Germania. Viene utilizzato quel territorio
come sistematicità dopo la realizzazione dell’Anshluss. Chamberlain di fronte a
questo aumento della tensione nella regione immagina sin da subito che la via
della negoziazione possa essere una via da seguire, e immagina una
sistemazione della situazione in senso autonomistico, autonomia della regione
dei sudeti sotto la sovranità della Cecoslovacchia, compromesso: autonomia e
non secessione.
Maggio 1938: crisi che fa un ulteriore balzo in avanti in termini di livello di tensione, le
truppe tedesche si concentrano in Sassonia e viene autorizzato dal presidente della
Cecoslovacchia.
A settembre 1938 vengono raggiunti i toni massimi: 12 settembre 1938 in un
discorso a Norimberga: Hitler sostiene che i diritti dei tedeschi che vivono nei
Sudeti sono sistematicamente violati, torture anche ai danni. Siamo pronti a
intervenire. E’ in questa fase che la politica britannica tenta un’estrema
mediazione: quando gli eserciti sono pronti alla guerra, e i toni di Hitler la
preannunciano, Chamberlain si reca da Hitler con una missione personale,
meta del settembre 1938, 15, e Chamberlain si reca a Berchtesgaden: alpi
bavaresi, IL NIDO DELL’ACQUILA.
Umiliazione da parte di Hitler per il tragitto che Chamberlain deve fare per
raggiungerlo lassù.
Quando con estrema fatica Chamberlain nell’estremo tentativo di evitare la guerra
raggiunge Hitler e viene investito dall’ira del Fuhrer che aveva assunto questa
modalità di interlocuzione, aggressività hitleriana e massima e la sua richiesta:
Doveva essere accettato il principio della secessione dei Sudeti. Chamberlain
torna indietro, e vuole convincere i francesi e cechi ad accettare il principio
della secessione.
22 settembre ritorna nella cittadina di Bart Gotesberg: trova Hitler che ha alzato
la posta in gioco:
richiede l’immediata secessione dei Sudeti entro il primo di ottobre.
sistemazione territoriali a vantaggio di Polonia e Ungheria: territorio di
Tescen alla Polonia e la Slovacchia vada all’Ungheria.
Partecipanti:
Britannici con Chamberlain
Tedeschi con Hitler
Francia con Dalandier
Italia con Mussolini
Grandi assenti:
Accordo raggiunto:
-secessione dei Sudeti alla Germania entro il 10 di ottobre
-sistemazione dei ceci che risiedono.
-In tempi successivi tra ottobre e novembre anche la sistemazione delle altre due
fasce di territorio, Tescen alla Polonia, Slovacchia all’Ungheria.
-Hitler si impegna a non violare ulteriormente i confini della Cecoslovacchia e
Francia e GB a garantirli.
15 Marzo 1939: Hitler invade la Boemia e Moravia, quello che era rimasto
della Cecoslovacchia dopo la Conferenza di Monaco, viola i confini anche se si era
impegnato a non violarli ulteriormente. La Cecoslovacchia non esiste più sulla mappa
geografica.
A QUESTO PUNTO LA POLITICA DI APPEASEMENT E’ FINITA.
October 13th:
Fine della politica di appeasement che si manifesta con due eventi successivi:
MATERIALE SU ARIEL LA FINE DELLA POLITICA DI APPEASEMENT.
Lui è oggetto di critiche per quello che è successo, si parla di Chamberlain come
colui a cui sulle spalle deve andare tutto quello che sta succedendo, eppure
quanto è partito da Monaco erano tutti soddisfatti. Chamberlain dice:
C’era sostegno per la mia politica, quello stato deciso non era il
massimo che si poteva ottenere ma sicuramente era l’unica via possibile
sulla base delle condizioni che si presentavano.
Non deve difendere le sue visite: nulla avrebbe salvato la Cecoslovacchia
anche se lui poi avesse fatto guerra alla Germania per punirla.
Il punto è che non si sarebbe potuta ricostruire cosi come ridisegnata dal
trattato di Versailles, non era quello il suo scopo a Monaco, ma l’obbiettivo
era salvare la pace in Europa e quell’obbiettivo è stato raggiunto. Parla
cosa atroce e senza senso questa nazione abbia perso la sua fibra, e se
c’è una minaccia alla libertà la GB resisterà a quella minaccia, e sono
certo che nel farlo ci sarà il pieno appoggio dell’opinione pubblica
britannica e di chi considera pace e libertà valori da difendere. LA
POLITICA DI APPEASEMENT E’ FINITA.
Se è finita qualche giorno più tardi bisogna dare sostanza a questo. Si guarda a quella
che avrebbe potuto essere la mira successiva dell’aggressività Hitleriana. La Polonia.
Vengono meno e quando tutte le altre condizioni che avevano tenuto in piedi la politica
di appeasement?
Quando la GB è pronta a sostenere una guerra?
-opinione pubblica: anni 30, ha voglia di una guerra? È pronta? Abbiamo modo per
rispondere? Peace ballot 1935: non devono essere tollerate le violazioni di
sovranità e intergrità, ma la SDN se ne deve occupare e agire tramite sanzioni.
RISPOSTA CHIARA, opinione pubblica che non vuole la guerra.
-alleati: mancavano, difficoltà del fronte con la Francia, fronte di Stresa che non
tiene, anticomunismo britannico come elemento fondante fino alla vigilia
della guerra e impedisce la creazione di un’alleanza forte, cosi come gli USA che
si assestano su una politica di neutralità. GB non ha alleati disponibili.
-con quali strumenti avrebbe potuto sostenere una guerra? Solo nel 1932 si
abbandona la legge dei 10 anni di cui noi abbiamo parlato. Su quale forza
investe? Royal air force, secondo luogo marina, terzo luogo esercito,
rafforzamento di lungo periodo, si dice che fino alla fine del 1939 il
rafforzamento militare britannico non sarebbe stato ultimato.
Percentuali del PIL destinate al riarmo: 1935: 2% 1936: 4% 1937 6% 1938 7% 1939
18% 1940 46 %. Rafforzamento su lungo periodo che tiene conto delle necessità
dell’economia britannica.
MINACCE?: spettro della guerra sui tre fronti a partire dal 1937 che si profila
davanti allo sguardo britannico, patto anticommitern, Germania Giappone
Italia. Se ci fosse trovati simultaneamente in guerra con tutti e tre la GB
avrebbe perso.
Strategia volta ad evitare consolidamento GB e Italia, e intando una politica di
rafforzamento militare posticipando il più possibile un conflitto che
ragionevolmente si teme di poter perdere, IL GOVERNO PENSA A UNA GUERRA
QUANDO HA UNA RAGIONEVOLE PROSPETTIVA DI VITTORIA.
-altro errore che viene imputato alla politica britannica: non essere riusciti a
impedire l’avvicinamento di Stalin a Hitler, anticomunismo ha invece condizionato
troppo a lungo le scelte della politica britannica.
October 18th:
Abbiamo ragionato su cosa è stato l’appeasement, cosa la tenuto in piedi fino al Marzo
1931, perché qui si pensa che l’appeasement si è chiuso, e ci siamo soffermati sul fatto
che una delle responsabilità che la storiografia imputa a Chamberlain è che non sono
riusciti ad evitare un avvicinamento di Stalin a Hitler.
Di chi sta parlando Stalin? Di Francia e Gran Bretagna. Noi dobbiamo essere prudenti
e stare attenti a non farci trascinare a una Guerra da chi poi alla fine ha sempre
bisogno di noi, I GUERRAFONDAI, abituati a chiedere agli ex russi di dar loro una
mano nella Guerra, come nel primo conflitto.
Critica importante: in un documento in cui Stalin non dice nulla di negativo nei
confronti di Hitler e della sua Germania. E anche questo Rosso lo rileva e lo scrive a
Ciano e lo dice all’ambasciatore tedesco, c’è stata un’apertura, parla di prudenza, non
vuole la guerra, i franco britannici guerra fondai che prima o poi apriranno un
conflitto, STALIN SVELA IL SUO DUPLICE VOLTO: accanto al binario
dell’avvicinamento tra Francia e GB c’è anche quello di una possibile apertura nei
confronti della Germania.
Altro segnale che Stalin lancia: LA SCELTA DEL MINISTRO DEGLI ESTERI, nel Maggio
del 1939, Stalin sostituisce Litvinov simbolo dell’apertura dell’occidente che aveva
portato avvicinamento alla Francia con il patto e entrata nella SDN, e sostituito con
Molotov: emanazione della politica di Stalin, commissario agli esteri che tutti sanno
che porta avanti le indicazioni di Stalin pedissequamente, e non ebreo come lo era
Litvinov.
E’ con Molotov che Phon Ribbentrop ministro degli esteri in Germania, dal Febbraio del
1938. MOLOTOV porta con lui avanti quel progetto che si concretizza con il patto
molotov ribbentrop.
Quando Stalin tutti queste considerazioni le mette sul piano della bilancia, non pende
poi cosi pendente. Alleanza poco remunerativa e costosissima, guerra.
Che cosa offre la Germania? L’altro binario? Perché stalin propende per il secondo
piatto della bilancia?
Contatti di carattere commerciale, quando tutti sono a Mosca, il secondo binario viene
aperto dall’ambasciatore tedesco a mosca e ambasciatore sovietico a Berlino con la
scusa di primi colloqui di carattere commerciale, da li vengono studiati e messi insieme
quelli che saranno i caratteri essenziali del patto che si andrà a discutere e firmari.
La storiografia marxista per molti anni ha negato che il patto contenesse una
componente remunerativa per Stalin. Questi aspetti sono emersi nel pieno della guerra
fredda quando da parte occidentale si è voluto svelare il contenuto del patto Molotov
Ribbentrop, per additare stalin come colui che si era accordato con Hitler per motivi
ben poco leciti, spartizione che aveva qualche cosa sul piatto.
1 settembre 1939?
Hitler la Polonia la invade davvero. Ancora una cosa dobbiamo capire però.
Da parte tedesca più volte si era proposto all’Italia di trasformare quel legame in
un’alleanza, e da parte italiana invece perché funzionale alla politica del peso
determinante. Anche per l’Italia il dopo Monaco rappresenta un momento di svolta,
cosi come per Stalin, in particolar modo:
patti di non aggressione che Hitler firma prima con la GB settembre 1938 e poi con la
Francia 6 dicembre 1938. Perché? Traumatizzano l’Italia, Mussolini teme che una
nuova configurazione internazionale da senior partner a junior partner nel rapporto
con la Germania, una volta sistemati i rapporti con Germania Francia e GB. Da qui la
decisione di rinunciare all’alleanza, e si avviano i negoziati.
Attenzione: quanto accade poco dopo, Marzo 1939, invasone della Boemia e Moravia,
disgregazione Cecoslovacchia, anche per Mussolini è significativo.
Marzo 1939 spartiacque per tutti: gb finita la politica di appeasement
Stalin che inizia a lanciare i suoi messaggi, poliitca del doppio binario
Italia: Hitler si muove del tutto indipendente da Mussolini che non viene nemmeno
consultato.
Risposta di MUSSOLINI: è a sua volta una risposta armata, Aprile del 1939 l’Italia
occupa l’Albania, anche in risposta all’azione unilaterale attuata da Hitler a marzo: da
che cosa lo sappiamo? Dalle parole di Mussolini stesso: accrescere la nostra statura di
fronte al nostro compagno nell’asse, se noi un’alleanza la dobbiamo negoziare, non lo
dobbiamo fare in una posizione di insicurezza, ma forti come loro.
Donald Watt che ha citato tante volte, attribuisce questa assenza di una clausola
cautelativa di tempo alla negligenza italiana, errore della diplomazia italiana, di
Galeazzo Ciano. Errore al quale mussolini tenta di porre rimedio perché a seguito della
firma del patto Mussolini invierà al governo tedesco un ulteriore documento,
memorandum cavallero (generale incaricato a portare il documento) in cui si
precisa l’impossibilità dell’Italia di entrare in guerra prima dei tre anni, si chiede
l’integrazione di questo al patto di acciaio.
Da parte tedesca non attribuisce però a questo la stessa importanza del patto di
acciaio.
Fine del mese di agosto, chiaro che la guerra ci sarà, l’Italia invia al governo tedesco
una richiesta di tutto il materiale che sarebbe stato necessaria all’Italia di entrare in
guerra, richiesta troppa.
Nel 1 settembre del 1939: GERMANIA DICHIARA GUERRA ALLA POLONIA
Il 2 settembre l’Italia dichiara la sua non belligeranza, non è neutralità perché l’Italia e
alleata, ma non combatte pur se alleato.
Guardare ai rapporti politici attraverso una periodizzazione che si articola in tre fasi:
Primo settembre 1939 attacco alla Polonia fino al 22 giugno del 1941,
indomani dell’attacco della Germania a URRS, operazione barbarossa.
Seconda fase: giugno 1941 al settembre del 1943, armistizio con l’italia.
Fase di svolta dei rapporti politici tra le potenze coinvolte
Ultima fase dal settembre del 1943 all’agosto del 1945, fine della guerra,
conferenza internazionali nelle quali dove GB USA e Unione Sovietica
incominciano ad immaginare il dopoguerra.
del patto Molotov Ribbentrop. Qui si gioca quell’episodio che dicevamo quando
Chamberlain da garanzia alla Polonia. In questa fase Hitler è ancora convinto di poter
forse trattare con gli occidentali, in particolar modo con la GB, perché Chamberlain
non aveva parlato d’integrità.. (ne abbiamo parlato) sta di fatto che nell’autunno del
1939 Hitler fa un ultimo tentativo di dialogo con gli occidentali: l’idea è quella di
trattare una polonia più piccola indipendente rispetto alla quale io Germania ho già
preso ciò che mi interessava. Hitler sa che non può trattare con gli occidentali se metà
polonia l’ha data all’URSS, per questa ragione il 28 settembre Hitler e Stalin
modificano il loro patto. Qui la Lituania finisce sul tavolo. Hitler propone a Stalin un
baratto, L’URSS avrebbe potuto espandere la sua influenza in Lituania ma avrebbe
dovuto restituire una parte della polonia alla Germania.
Il patto viene in questo modo modificato, per la Germania non è una rinuncia da poco,
per Memel. Con quella Polonia più disponibile e più grande Hitler prova l’estremo
tentativo di compromesso con i britannici.
Lasciamo una Polonia indipendente più piccola, e chiudiamola qui.
La risposta è no, non c’è dialogo, viene portata avanti L’OFFENSIVA DI PACE, 6 di
ottobre, da parte di Hitler al governo Britannico, e la risposta è no.
La GB è entrata in guerra, è disposta a combattere, l’appeasement è assolutamente
finito, Chamberlain non scherzava, e non scherza Churchill che è entrato nel governo
con una posizione di rilevanza rispetto alla guerra, e come sappiamo Maggio 1940
Churchill sostituisce Chamberlain come primo ministro, e Churchill guiderà la GB
Ma è Chamberlain che dice NO a Hitler, all’OFFENSIVA DI PACE.
Quello che noi dobbiamo fare domani è meglio indagare questa GB che ha detto no e
che sta iniziando a combattere, questa Unione Sovietica che sta prendendo tempo e che
non avrà più, coinvolgere gli USA nella riflessione.
Dopo la modifica del patto molotov-ribbentrop, fine settembre ottobre novembre 1939,
URSS passa ad incassare quanto nel protocollo nazi sovietico le era stato promesso
guardando a paesi baltici.
Cosa succede? Stalin vuole andare ad incassare le sue cambiali, e lo fa siglando con gli
stati baltici dei patti in base alla quali essi avrebbero concesso il diritto di collocare sul
territorio di base aerei e navali sovitiche. OCCUPAZIONE DI FATTO. Operazione che
riesce con tutti tranne con Finlandia, paese che resiste alle pressioni sovietiche e rifiuta
di acconsentire alle richieste sovietiche. Quello che ne deriva è un vero e proprio
scontro tra Finlandia e URSS, che porta e nasce dall’aggressione della polonia alla
Finlandia per costringere la Finlandia di acconsentire alle richieste sovietiche, e che
portano la Finlandia a resistere.
GUERRA D’INVERNO, opposizione di URSS E FINLANDIA, nasce a novembre e si
conclude a marzo del 1940, l’URSS ne esce vincitrice, la Finlandia deve acconsentire a
quello proposto.
Se pensiamo alle forze in gioco e all’Unione sovietica che mette in moto tutto il suo
esercito, la conclusione della guerra non è una vittoria ma pace umiliante dopo mesi di
guerra che l’unione sovietica costringe la Finlandia.
Che cosa portiamo a casa? Più che la sua forza l’URSS mette in luce la sua debolezza,
che tutti vedono in particolar modo la Germania Hitleriana.
Altro aspetto che ci può interessare, in questo caso assistiamo a quello che la
storiografia ha chiamato ultimo guizzo, LA SDN ESPELLE L’UNIONE SOVIETICA, la
Finlandia denuncia l’accaduto presso la SDN , e quest’ultima decide di espellere la
URSS dall’organizzazione.
Trattamento diverso da quello che avevano ricevuto Italia Giappone e Germania.
Questa cosa è additata per interpretare quelle che saranno resistenze da parte
dell’URSS rispetto alla futura organizzazione delle SDN, sarà a cura di chi avrà a cuore
la creazione di una nazione come quella delle nazioni unite, di non sottolineare una
continuità tra le due, perché la SDN non lascia un messaggio di successo, ma anche per
un urtare la sensibilità sovietica che viene buttata fuori.
Ritorno a Mosca: discorso alla nazione che segna una svolta dal punto di vista
dell’attitudine di spirito con cui questa guerra viene vissuta. Riesce a chiamare il
popolo alla difesa ammettendo delle responsabilità ma sottolineando la necessita del
momento. Cosa fa Stalin? Ammette l’errore del patto con i nazisti ma con quel sistema
ha guadagnato del tempo, è stato un errore fermarsi ma abbiamo guadagnato due
anni. COMBATTERE PER LA LIBERTA’ DEI POPOLI.
Di fatto progetto di guerra che era quello della GB e tra pochissimo anche quello degli
USA. POTENZA DELLA SVOLTA, NEL 22 GIUGNO CURCHILL PARLA PER LA GB, A
FRONTE DELL’AGGRESSIONE TEDESCA ALL’URSS, CURCHILL AVEVA IL GIORNO
STESOS DELL’AGGRESSIONE INTENZIONE DI ESPRIMERSI:
Forniremo all’URSS tutto l’aiuto possibile.
Quando il 3 di luglio Stalin pronuncia la sua dichiarazione, di fatto fa proprio il
programma di guerra della GB e accetta la storica dichiarazione di Curchill: sta
andando a comporsi la Grande Alleanza, le due componenti si sono avvicinate.
Le offerte d’aiuto sarebbero arrivate anche dagli USA, Roosvelt a seguito
dell’aggressione tedesca, afferma che gli USA non avrebbero fatto mancare il loro aiuto
a chi combatteva con la GB.
Cosi si compone l’alleanza, cambiano le posizioni.
più, non sono più in grado di pagare a loro ciò che resta per combattere la guerra, o ci
venite incontro o la GB cede, e quindi cederebbe l’Europa.
Anni complessissimi nella politica estera americana, Roosevelt impegnato dal 1933 a
far uscire il paese da una crisi , ANNI DELLE LEGGI DI NEUTRALITA’,
1934: Johnson ACT
1935,1936,1937,1938 rinnovo di queste leggi.
Il congresso vieta al governo di fare prestiti a paese precedentemente insolventi.
Il Congresso rinnova anno dopo anno con modifiche che non importano molto.
CHE COSA VIETA IL CONGRESSO ALL’ESECUTIVO? Vieta di commerciare armi con paesi
impegnati in guerre. Vieta la vendita di beni militari a paesi belligeranti.
Durante la guerra spagnola il governo non prende decisioni, il legislativo e opinione
pubblica SONO NEUTRALI AGLI EVENTI EUROPEI.
Roosevelt però ha avuto sempre più una percezione di necessità di cambio di rotta
degli stati uniti, ma per l’opinione pubblica era difficile capire questo.
Roosevelt discorso della quarantena.
Di fronte all’ascesa dei nazismi e fascismi e alla maggiore aggressività degli stessi
Roosevelt dichiara che certe manifestazioni avrebbero dovuto essere messe in
quarantena.
Prima forte forma si sensibilizzazione dell’opinione pubblica americana, con tentativi
di mediazione da parte di Roosevelt nei confronti di Hitler e Mussolini.
Quando la guerra scoppia il legislativo fa una modifica alle leggi di neutralità, e questo
avviene anche perché l’opinione pubblica verso la quale rooselvelt si indirizzava con i
suoi discorsi era piu motivata e coinvolta.
Questa modifica delle leggi di neutralita del novembre 1939 CASH AND CARRY ACT,
non più NEUTRALITY ACT. A questo punto il congresso accetta che vengano venduti
beni americani ai paesi belligeranti, purché questi beni vengano pagati
immediatamente e trasportati dai compratori.
Impedisce che si riverifichi il problema di prestiti insoluti, e impedisce possibili
incidenti nel trasportare le armi.
Perché nel novembre del 1940, un anno dopo, Churchill scrive a Roosevelt grazie a dio
sei stato eletto, e l’8 dicembre non abbiamo più cash.
Bene che siamo passati dal Neutrality al Cash and carry, ma non abbiamo più cash,
quindi o gli USA si mettono nella logica di un ulteriore salto di qualità nel loro
coinvolgimento, o l’Europa cade.
La risposta da parte degli USA è una risposta che segna una pietra miliare nella
politica estera americana. Molti vedono i cambio di prospettiva che avrebbero portato
da li a poco al coinvolgimento della guerra, inizio del secolo americano.
C’è chi dice che nasce con la prima guerra mondiale, c’è chi dice che inizia alla fine
della prima guerra mondiale, e c’è chi dice che inizia con la 2 guerra mondiale.
RISPOSTA: LA RISPOSTA CHE ROOSEVELT DA E’ UAN SVOLTA DI NON MINORE
RILEVANZA:
E’ la primavera del 41 a rappresentare una svolta in cui gli USA arrivano
all’intervento. Trovare una strada per far capire all’opinione pubblica che quella
guerra non era affar loro ma anche affar nostro, non c’era alternativa rispetto ad
aiutare alla GB, e convincere l’opinione pubblica che Churchill aveva ragione e che non
avrebbero più potuto pagare.
La prima cosa che Roosevelt fa:
coniare la formula degli USA come ARSENALE DELLA DEMOCRAZIA.
Passaggio più significativo è questo: dichiarazione di Roosevelt 17 dicembre
1940, su ariel. Roosevelt dice: l’Europa sta bruciando, io ti do quello che ti serve,
i beni militari che ti servono a resistere la minaccia tedesca, quando l’incendio
l’hai spendo i beni militari me li restituisci. Sta mettendo l’opinione pubblica
americana nella piena consapevolezza della difficoltà del momento, operazione
che fa la differenza tra sopravvivenza e non sopravvivenza.
25th October
Gli USA hanno fatto il salto di qualità del proprio coinvolgimento rispetto alle vicende
che infiammavano l’Europa, hanno emanato il LAND AND LEASE ACT.
Contro alle necessità della GB senza pretendere un risarcimento.
A seguito dell’emanazione della legge, sono stati redatti accordi di attuazione con i
singoli paesi, GB e anche unione sovietica.
passati, gli aiuti cominciano prima ancora che gli accordi vengano redatti. Intorno a
quale aspetto ci sono i maggiori problemi a raggiungere un compromesso? Articolo 7
dell’accordo di attuazione del land and lease. Accordo tecnico che è stato da parte
britannica definito orgoglioso e umiliante:
orgoglioso: perché da un lato c’è da parte britannica l’orgoglio di essere la potenza che
negozia con gli USA e che porta gli USA al coinvolgimento nella guerra
umiliazione: dover sottoscrivere delle parole non del tutto compatibili con gli obbiettivi
britannici di politica estera pur di ricevere gli aiuti statunitensi: che cosa non convince
i britannici? ARTICOLO 7.
Prevede che i termini e le condizioni che regolano gli aiuti per la difesa
concessi dagli USA al Regno Unito disporranno che nè negli USA nè nel Regno
Unito si discrimini l’importazione di alcun prodotto proveniente dall’altro
paese.
In questo articolo cosa c’è che è difficile dai britannici da digerire e perché? Vuol dire
che non si deve avere una preferenza altrove rispetto al commercio con gli USA. Non
trattare quel qualcuno peggio di come si tratta gli altri, perché ai britannici non piace?
È difficile da accettare perché la GB aveva già accordi commerciali creando un’area di
scambio privilegiata, common wealth conferenza di Ottawa. La GB non può più
preferire i prodotti derivanti dalla sfera di scambi privilegiati.
Questo discorso, l’approvazione complicata di questo articolo all’interno dell’accordo
di attuazione, finisce con l’intrecciarsi di un altro episodio: incontro tra Roosevelt e
Churchill.
Si incontrano per la prima volta a bordo di un incrociatore, Augusta, nelle acque di
terranova, dal 9 al 13 di agosto del 1941 che porta alla stesura della CARTA
ATLANTICA: documento di maggiore rilevanza durante la seconda guerra mondiale e
quando si va a studiare il tema della special relationship americano britannica.
(Due link.
Primo link: biblioteca presidenziale di Roosevelt.
Negli USA la documentazione delle amministrazioni che si sono succedute alla guida
degli Stati Uniti, è raccolta in due grandi scatoloni:
uno, archivi nazionali di Washington, documentazione del dipartimento di
stato. National Archives and Records Administration.
La politica estera è elaborata dal presidente degli Stati Uniti e dal dipartimento di
stato, equivalente del nostro ministero degli esteri.
Altro organismo interno, National Security Council, 1947, che sarà insieme al
dipartimento di stato altro organismo che ha a che fare la politica estera.
Biblioteche presidenziali. Ogni presidente quando lascia il suo incarico deposita
tutta la documentazione durante la sua amministrazione prodotta dalla Casa
Bianca nella sua biblioteca presidenziale, Presidential Library. All’interno di
questa documentazione, anche spesso quella del dipartimento di stato quando
quella documentazione era stata inviata alla Casa Bianca. Ogni biblioteca
presidenziale ha poi un sito internet all’interno del quale c’è la documentazione
digitalizzata della presidenza che si sta studiando.
TORNANDO A NEW YORK : ariel il link del sito della biblioteca presidenziale, e perché
c’è una pagina della biblioteca presidenziale di Roosevelt dedicata alla CARTA
ATLANTICA: immagini, funzione religiosa, un’altra con Churchill e Roosevelt seduto
uno accanto all’altro sull’Augusta, e una pagina della dichiarazione che riporta le
annotazioni di Roosevelt. (l’originale conservato nella biblioteca presidenziali di
Roosevelt.
Altro link: Yale University già visto.
Ultimo punto: viene detto che sono ragioni pragmatiche quanto ideali che
spingono ad abbandonare l’uso della forza e che spingono alla necessità della
creazione di un sistema di sicurezza collettiva.
Prima considerazione:
-C’è un accessione della GB dal punti di vista americano in ambito economico,
all’indomani della firma della carta atlantica, il sottosegretario degli USA commenta
cosi al firma di questo doc: l’era dell’imperialismo è finita, la dichiarazione atlantica
dice che ogni nazione ha diritto ad aspettarsi che il suo legittimo commercio non sia
fermato da dazi, discriminazioni o pratiche bilaterali rigide. C’è un’accettazione dei
principi del liberismo economico che ci fa avvertire che con questo documento il
baricentro economico e finanziario di quella che sarà la realtà internaz. postbellica si
sposta dalla GB agli USA.
-Altro aspetto evidente: manifesta collaborazione angloamericana contro il nazismo
nell’agosto 1941, gli USA nel 41 non sono in guerra, entrano in guerra nel dicembre del
41 dopo l’accordo di Pearl Harbor, quindi qui c’è una presa di posizione dagli USA
prima dell’attacco a Pearl Harbor. Roosevelt in questo momento sta sfidando tutti gli
isolazionisti del suo paese, sta prendendo una posizione personale che impegna il suo
paese, e lo sta facendo consapevole di avere a casa uno zoccolo duro di isolazionisti .
(coloro che non voglio assolutamente gli USA in guerra).
-Ci sono dei punti in cui la Carta Atlantica richiama i 14 punti di Wilson, quindi politica
che viene portata avanti dagli USA.
7 dicembre 1941 il Giappone attacca gli USA a Pearl Harbor, gli USA entrano in guerra,
e nella guerra contro il Giappone, ma anche con Italia e Germania (11 dicembre patto
tripartito con il Giappone dal 1941 dichiarano guerra agli USA, patto che sarebbe
scattato in una dimensione difensiva, invece pur essendo stato il Giappone ad
attaccare, Italia e Germania dichiarano comunque a loro volta guerra agli USA).
Rapporti politici: giugno del 1941 operazione barbarossa, dicembre 1941 Pearl
Harbor, entriamo nella seconda fase per quel che concerne l’analisi della seconda
guerra mondiale. Fase che porta a considerazioni concettuali su quello che teneva
insieme quelli che sono gli alleati di questa guerra, considerazioni di natura politica
che ci fanno capire le alleanze e quindi i momenti in cui quella alleanza è chiamata in
causa e le conseguenze, motivazioni per cui poi questa alleanza viene a meno.
PROTAGONISTI: GB, guerra dall’inizio che regge le sorti della guerra, URSS 1941
giugno in guerra, e ora GLI USA, che sono stati attaccati e formalmente in guerra.
Grande Alleanza che ha tante contraddizioni:
1. Nemici che questa alleanza fronteggia: non sono gli stessi, fino all’estate del
1945 il Giappone non sarà nemico dell’URSS, solo GB e USA combatteranno
contro il Giappone, duplice obbiettivo, nazifascismo e Giappone. L’URSS sarà
invece impegnata fino alla fine della guerra nella sola guerra contro la
Germania. Cambiano le prospettive con cui gli alleati guardano la guerra.
Churchill e Roosevelt si accordano immediatamente dopo l’attacco di Pearl
Harbor, Gennaio 1942 Conferenza di Arcadia, Churchill va a Washington e si
accordano su quello che è stato chiamato Europe First, cioè prima di tutto la
guerra in Europa e quindi contro in nazifascismo. Anche d’accordo su questo
aspetto la prospettiva con cui GB e USA guardano alle strategia con cui portare
avanti la guerra contro il nazismo sono prospettive diverse.
2. Con quali strategie: URSS GB e USA si differenziano in maniera evidente:
-URSS: richiesta di un’apertura di un secondo fronte nel cuore dell’Europa che
alleggerisce il peso che l’URSS sta reggendo nella sua guerra contro la
Germania, sbarco in Francia, guerra contro il cuore dell’esercito tedesco che
impegnerebbe gli angloamericani. Noi sappiamo che il secondo fronte sarà
aperto in Normandia solo nel giugno del 1944, due anni dopo di quando Stalin
lo chieda. Il problema del secondo fronte è un problema strategico e politico
nelle relazioni tra i grandi alleati.
-GB: si opta per una strategia periferica, cioè che l’idea è quella di aggirare il
nemico pensando ad uno sbarco in Africa e poi in Italia, proteggere le rotte di
comunicazione fondamentali per l’impero britannico, fiaccare il nemico nelle
retrovie e solo qui procedere poi a un attacco frontale.
-USA: attacco frontale, con però tuttavia certezza della vittoria che però non c’è
considerate le strategia periferiche invece della GB. Sarà questa strategia a
prevalere e assisteremo allo SBARCO IN AFRICA E NELL’ESTATE DEL 1943 IN
SICILIA.
3. Obiettivi: convergono o divergono ? l’obiettivo a breve termine è condiviso,
Hitler va distrutto, ma ci sono anche obiettivi a lungo termine che sono
divergenti quelli degli uni dagli altri:
-Stalin: obiettivo della sicurezza, un’esperienza come quella che la seconda
guerra mondiale è stata per l’URSS non può che non essere quello della
sicurezza l’obiettivo, rendere il più possibile improbabile che qualcuno nel
futuro possa invadere l’URSS come l’ha fatto la Germania, e si pensa che un
sistema per prevenire future possibili invasioni sia la creazione di una serie di
STATI AMICI al confine dell’URSS che possano proteggere l’URSS, fare da argine
e barriera rispetto a future e possibili aggressioni. Possiamo forse pensare sia
un obiettivo legittimo, ma meno legittimi saranno i mezzi con cui Stalin
provvederà alla realizzazione di questi Stati Amici.
Obiettivi GB:
-ambito economico:
La GB ha la prospettiva di un mantenimento delle sue preferenze imperiali, ma
abbiamo visto come venga meno già con il 1941 rispetto alle logiche di
liberismo economico, porta aperta, mercato mondiale, con cui gli USA
guardano alle stesse relazioni.
-ambito politico:
GB consapevole che una volta finita la guerra sarà con l’URSS che la GB dovrà
convivere, e sul continente europeo questa prospettiva non entusiasma la GB. Ci
avvicineremo a questo, viene meno quell’anticomunismo 1941, ma non viene
meno in assoluto, quella diffidenza che c’era ma rimane latente perché
l’alleanza serve, ma quando si pensa alla sconfitta della Germania, la GB pensa
che quel condominio che l’Europa sarà la GB dovrà convivere con l’URSS, gli
USA no. GB ragiona in termini di condominio e scrive le regole di convivenza,
accordiamoci con l’URSS affinché in questo condominio si può convivere.
Obiettivi USA:
Gli angloamericani sbarcano in Africa, nel luglio del 1943 in Sicilia, e nel settembre
dello Stesso Anno si arriva all’armistizio con l’Italia, 3 settembre data del primo
armistizio, 23 settembre secondo armistizio lungo, siglato dall’Italia sconfitta con gli
angloamericani che sono entrati nel nostro Paese.
Questo rappresenta ciò che è stato chiamato PRECEDENTE ITALIANO in storiografia,
aspetti che tanto pesano e peseranno nelle relazioni politiche tra i tre grandi
dell’Alleanza.
Perché? Quello che accada sarà un precedente per le liberazioni che avverranno dopo,
e che cosa accade in Italia? Che chi libera amministra e gestisce, gli angloamericani
26th October:
Terza fase della seconda guerra mondiale: attenzione su quelle grandi Conferenze
che hanno segnato per importanza questa ultima fase della guerra:
Dobbiamo guardare a questi due grandi incontri sfatando i falsi miti che circolano
intorno a queste Conferenze.
Incontro non dei ministri degli esteri, ma i tre grandi responsabili delle politiche estere
per la prima volta siedono tutti e tre intorno a uno stesso tavolo.
SITUAZIONE in gioco quando si incontrano:
Dati di fatto che diventano imprescindibili:
L’armata rossa sta resistendo e reggendo da sola la guerra mondiale ormai da
tanto tempo.
Mancata apertura del secondo fronte da parte degli anglo americani.
Secondo punto: necessaria apertura dei secondi fronti, è vero che c’è la necessità che gli
angloamericani aprano un secondo fronte in Europa, ma anche la necessità che l’URSS
dichiari guerra al Giappone, l’impegno viene preso da ambo le parti, gli
angloamericani si impegnano ad aprire il secondo fronte nella primavera nel 1944, e
l’URSS entra in guerra contro il Giappone dopo la fine della guerra in Europa sconfitta
la Germania.
Ancora si mette sul tavolo l’esigenza sovietica di perseguire per il dopoguerra il
raggiungimento di un obiettivo di sicurezza.
Ieri abbiamo visto insieme come l’URSS pensa di risolvere questo problema, con la
creazione ai confini sovietici di stati amici che possano allontanare lo spettro di una
nuova invasione, quale quella tedesca all’inizio della guerra.
Sul piano di principio questa necessità sovietica a Teheran viene accettata.
Stalin chiede che non vengano messe in discussione le posizioni che l’URSS ha acquisito
nel corso di questo conflitto, che poi sono paesi baltici e Polonia, è un concetto quello di
stato amico, che sul piano di principio in questa fase viene accettato.
La prima concretizzazione di questa accettazione da parte degli occidentali è proprio
la Polonia, questione successiva che viene affrontata alla conferenza di Teheran.
Cosa fare della Polonia sotto il profilo dei suoi confini e integrità?
Si era detto il 31 marzo del 1939 che si sarebbe combattuto per difendere
l’indipendenza, l’integrità forse è sacrificabile, Churchill e Roosevelt a Teheran sono
disposti a sacrificare l’integrità della Polonia, sono disposti a avvicinarsi a Stalin
facendo shiftare i confini polacchi in modo che L’l’Urss avrebbe potuto avere una parte
della Polonia, recuperata ai danni della Germania.
VIENE ESPLICITATO QUESTO PUNTO? NO, rimane ambigua ogni decisione sotto il
profilo politico e si rimanda ad un dopo, ma non si formalizza nemmeno nell’accordo la
decisione in merito ai confini Polacchi per esplicita richiesta di Roosevelt, che ha
Che cosa cambia rispetto a quando i tre un anno e poco più dopo, Febbraio 1945, si
trovano a Yalta. Due sono i momenti per capire le condizioni con cui ci si trova a
negoziare a Yalta. Due momenti se escludiamo il fatto che una condizione grossa è
cambiata, e cambia nella primavera del 1944, quando angloamericani aprono il
secondo fronte con lo sbarco in Normandia. La guerra contro la Germania non è
ancora finita, finisce nel maggio del 1945, la Germania nel febbraio è vicina a cadere,
anglo americani sbarcati in Normandia dalla primavera precedente, elimina il
problema del secondo fronte.
Due momenti specifici affinché siano chiare le condizioni :
Agosto 1944: Polonia. Quello che accade è di grande importanza per capire la
prospettiva con cui il presidente degli USA arriva a sedersi a Yalta, diversa e
nuova prospettiva con cui Roosevelt guarda Stalin. Liberazione del paese, in
modo specifico Varsavia. Quello che si consuma di fatto è un massacro
dell’insurrezione polacca ad opera dei tedeschi, quando i sovietici entrano nella
città il massacro è compiuto e gli insorti sono stati sterminati dai tedeschi.
Interpretazione storiografia: motivazione politica da parte di Stalin nella
mancata volontà di intervenire a favore degli insolti polacchi, a far si che quella
componente di resistenza polacca poco legata a mosca di fatto si auto
dissolvesse e non potesse avere un ruolo importante nel dopoguerra polacco.
Quello che i sovietici fanno è formare prontamente un governo con solo
esponenti comunisti godendo del fatto che quel movimento di resistenza
precedentemente presente a Varsavia e non animato da sentimenti di grande
simpatia per i sovietici era stato devastato dai tedeschi. Il governo polacco era
E’ con queste premesse che si arriva a Yalta ed è questa che porta la nostra attenzione
tentando di sfatare i falsi miti: CHE COSA E’ STATO DECISO A YALTA SULLA BASE DI
TUTTO QUELLO CHE ABBIAMO LETTO CHE RISPOSTA SINTETICA DAREMMO? Il mito
della conferenza è quello di quella conferenza che avrebbe diviso il mondo in due tra
Est e Ovest, spartizione, ben oltre la Germania, vede gli angloamericani cedere
all’Unione Sovietica l’Europa dell’Est, nel mito si esce da Yalta con un Europa divisa in
due, origini della Guerra Fredda. MITI DA SFATARE.
Il primo ad aver professato questo mito è stato De Gaulle: Già all’indomani della
conferenza di Yalta, non solo perché la francia non era stata invitata a questa
conferenza, non solo perché i rapporto con Roosevelt erano cattivi, ma anche perché
condannare questa conferenza come la conferenza in cui i grandi si erano accordati
per la divisione in Europa consentiva alla francia di promuovere una politica di
indipendenza francese rispetto ai grandi che sarà uno degli obbiettivi politici del
secondo dopoguerra.
Questo mito della spartizione in Europa è duro a morire, se oggi è ancora riproposto
da manuali scolastici, mito rispetto al quale l’uso pubblico della storia ha riproposto
alla grande. Es. discorso che Bush ha pronunciato il 9 maggio del 2005 anniversario
della sconfitta della Germania, a Riga in polonia. Che cosa dice Bush? Articolo del
corriere della Sera .dice: le nazioni su entrambe le sponde dell’atlantico celebrano la
sconfitta, che portò guerra in Europa e in tutto il mondo. Cuore del discorso:
Ripensando alla vittoria di sei decenni fa richiamiamo un paradosso per gran parte
della Germania la sconfitta portò alla libertà, per gran parte dell’EU centrale e
orientale la vittoria portò a un dominio di ferro di un altro impero. Questo segno la fine
del fascismo ma non oppose fine all’oppressione, la conf di Yalta segui il patto Molotov
Ribbentrob, la libertà di piccole nazioni era sacrificabile. Che cosa sta dicendo? A Yalta
si è consumata un ingiustizia, con la ww2 si è consentita l’oppressione comunista,
l’accordo di Yalta segui la conf. Di monaco e del patto molotov ribbetrop: cosa vuole
dire? Le grandi potenze hanno diviso in due, i grandi hanno sacrificato la libertà dei
piccoli e quella metà sacrificabile non ha vinto fino in fondo. USO PUBBLICO DELLA
STORIA DA PARTE DI BUSH.
DIMOSTRA DI COME DURO A MORIRE SIA IL MITO DELLA SPARTIZIONE.
In che modo possiamo pensare di sfatare il mito?
Stalin pensa che la ripresa non può prescindere dalle riparazioni tedeschi e pensa
siano doverose.
Si chiede le riparazioni alla Germania per 22 miliardi di dollari la cui metà vada
all’URSS. Ci si accorda per creare una COMMISSIONE PER LE RIPARAZIONI.
Frase centrali: questa commissione avrebbe dovuto lavorare tenendo come base la
proposta sovietica, decisione comune.
Altro aspetto critico discusso e deciso a Yalta: modalità di voto, il meccanismo di voto.
L’organizzazione avrebbe avuto un suo organo nel consiglio di sicurezza e che questo
consiglio di sicurezza avrebbe potuto assumere le sue deliberazioni con un voto a
maggioranza ma con l’unanimità dei voti dei membri del consiglio stesso, quindi che ci
sono dei paesi che avranno una responsabilità maggiore all’interno del consiglio di
sicurezza delle nazioni unite, questa responsabilità maggiore si traduce nel DIRITTO
DI VETO.
I paesi dal 1945 in poi i Paesi che hanno il seggio permanente all’interno del consiglio
di sicurezza:
Cina, URSS, USA, GB e Francia.
Che cos’è il diritto di veto? Possibilità di ognuno di questi membri permanenti di
bloccare una decisione del consiglio di sicurezza con il proprio voto contrario.
La richiesta di diritto di veto viene fatta dall’URSS perché teme nel 1945 di finire in
minoranza all’interno dell’organizzazione che si sta creando, questo timore sta alla
base infatti della richiesta di far entrare tutte le repubbliche socialiste cercando di
aumentare i numeri a proprio vantaggio dove si teme di essere in una posizione di
minoranza all’interno di organizzazione.
I numeri all’interno di organiz. e diritto di veto esercitato come antidoto a numeri che
potrebbero mettere in paese in minoranza nel consiglio.
27 October:
Febbraio 1945: Roosevelt Stalin e Churchill si incontrano nuovamente a Yalta:
Abbiamo incominciato a vedere il documento firmato da Stalin e Churchill isolando
alcuni elementi. Soffermati su due punti significativi che ci fano capire come parlano i
tre grandi:
Dichiarazione per l’EU liberata: va nella direzione opposta della concessione e del
lasciare che Stalin possa fare ciò che crede della parte dell’Europa. I tre s’impegnano a
creare dei governi provisori e traghettare essi verso la democrazia, alle elezioni libere
e pienamente democratiche. Paesi liberati dal nazismo e che governi democratici. Con
Yalta e questa dichiarazione è l’impegno alle libere elezioni.
La Polonia: rappresentativa, accordo sulla Polonia lo scrive nero su bianco, il governo
di Lublino rappresentativo non è, si crea una commissione rappresentata dai tre
grandi , che deve tenere della audizioni, audizioni che devono sentire quelli del governo
polacco all’estero, e anche qui governo provvisorio rappresentativo e poi si va alle
elezioni, s’impegnano Stalin Roosevelt e Churchill.
C’è anche un po’ l’idea che stabilire queste regole nero su bianco sia un modo per
dimostrare al mondo intero chi non dovesse rispettarli. Per Roosevelt non c’è solo l’idea
di portare gli altri due firmatari ad accettare regole comuni, ma anche portarli a
firmare qualche cosa che potrebbe un giorno dimostrare che sono stati loro a violare
quanto deciso.
Dobbiamo farci una domanda per chiudere la considerazione, domanda che si è posta
anche la storiografia: si è davvero diviso il mondo con Yalta? No, si sono stabilite delle
regole che partivano dalla presenza dell’URSS su buona parte dell’Europa
considerando però quell’elemento che si chiede all’URSS di rispettare regole comuni.
La domanda che segue è questa, e che si è fatta la storiografia:
Gli occidentali hanno fatto tutto quello che potevano? Per far cosa? Per costringere
Stalin a regole comuni e non abbandonare una parte d’Europa nelle mani di Stalin.
Risposte:
Donald Cameron Walt, in GB e Recinger negli USA: hanno entrambi di fatto portato
l’idea che ben poco più si sarebbe potuto fare per l’EU dell’est rispetto a quello che
Churchill e Roosevelt fanno con quelle dichiarazioni, Europa liberata e riguardo alla
Polonia, perché? Perché inevitabilmente vincolava quel dato di fatto i negoziatori
occidentali, e perché l’altra cosa che vincolava erano gli impegni precedentemente
assunti, la Conferenza di Teheran. E’ più qui che gli assetti dell’EU vengono definiti
quando si accetta il concetto di stato amico proposto da Stalin, non si poteva
prescindere dallo stato di fatto e da quanto era stato deciso, e anche dalla
collaborazione con Mosca. Yalta occasione per Roosevelt di vincolare i sovietici e porre
regole comuni, mettere dei paletti ma non occasione per rompere con Mosca, perché
l’organizzazione delle Nazioni Unite non è ancora stata creata, Germania non sconfitta
e Giappone è lontano nel Febbraio a Yalta dall’invasione, e che la guerra quindi
sarebbe durata almeno un altro anno.
Stando cosi le cose ecco che i nostri storici ci dicono di più: non hanno ceduto metà
dell’Europa ma cercato di stabilire regole comuni per costringere i sovietici a
rispettarle e mostrare al mondo chi le viola nel caso in cui l’URSS non le avrebbe
rispettate.
Conferenza di Yalta: mi viene da dire che origina la Guerra Fredda: è chiaro che è un
altro dei falsi miti che noi accantoniamo per quanto detto, possiamo dire che in parte
Yalta ci è utile per cogliere le origini della Guerra Fredda non tanto perché a Yalta si
sia diviso il mondo ma perché sono state poste delle regole che non rispettate saranno
motivo di contrapposizioni. Si pongono le regole il cui mancato rispetto sarà alla base
della tensione successiva. Allora vuol dire che parlando di queste regole e delle basi che
non saranno rispettate, entriamo prepotentemente nel quadro di un’altra riflessione:
ORIGINI DELLA GUERRA FREDDA.
Nel 1945 USA E URSS sono alleati, febbraio 1945 Roosevelt ha tutti gli interessi a non
rompere con Stalin per quanto mosse da parte di Stalin non sono compatibili con
quelle potenze occidentali.
Un tema delle origini della guerra fredda è un tema dove diverse sono state le ondate
di storiografia che hanno studiato il tema.
Oggi abbiamo a disposizione un’ampia mole di fonti appartamenti a una molteplicità
di paesi diversi. Cosi come le origini della Guerra Fredda non cadono come un fungo,
allo stesso modo non è un unicum dal 47 al 49.
Non ci sono dei singoli elementi che devono essere tenuti in considerazione studiando
le varietà delle fonti presenti:
Politici, Ideologici, Economici, Intersezione politica.
Elementi che hanno un peso per cogliere gli origini della guerra fredda:
Arriva subito al punto, io penso che quello che noi abbiamo fatto era grande ma adesso
non nascondo la preoccupazione in cui seguo gli avvenimenti. Roosevelt scrive perché
nulla che ciò che hai detto avresti fatto hai davvero fatto, presidente che ha voluto
mettere sul tavolo delle regole che non sono rispettate. Le regole che abbiamo deciso
non sono il mantenimento del governo di Lublino. E’ chiaro che anche il governo di
Varsavia cosi come quello di Lublino, non può consultare sono quei rappresentanti
favorevole al governo di Lublino. Lo stile è elegante e ispirato alla volontà di
collaborazione, stile Roosveltiano, e se non rispettate quando deciso a Yalta noi non
possiamo far altro che dire al mondo che l’intesa finisce qui. Il senso passa in eredità a
qualcun altro, 11 giorni dopo Roosevelt muore e la morte del 12 aprile del 1945, a due
mesi dalla sconfitta della Germania, Giappone su cui ancora si deve intervenire, clima
dove si devono sistemare i problemi sorti dal non rispetto degli accordi di Yalta da
parte sovietica, presidente che è rimasto per quattro mandati, è qualche cosa che
sconvolge il panorama nazionale e internazionale.
Entra Truman che era vicepresidente di Roosevelt, entra in questo quadro molto teso.
Per Truman il problema non è esattamente secondario. E il fatto che anche per
Truman questa investitura sia complicata ce lo racconta li stesso nelle Memorie che
scrive a seguito della sua permanenza alla Casa Bianca come presidente, memorie
come fonte, scritto autobiografico che si differenziano dal diario nella misura in cui il
diario accompagna giorno per giorno la relazione politica dei presidente, le memorie
redatte al termine di una presidenza politica, quasi tutti i presidenti americani quando
lasciano la Casa Bianca scrivono le proprie memorie, fonte importante per gli storici
ma anche presa con le pinze. Come si fa a usarlo scientificamente senza cadere nella
trappola dell’autoassoluzione? Si devono intrecciare le memorie con altre fonti.
Truman ci racconta il momento in cui ha appreso la notizia della morte del presidente
Roosevelt, chiamato nella Casa Bianca, arriva nella stanza con la moglie e il figlio che
gli dicono che Roosevelt è morto, e quando Truman chiede alla vedova se poteva far
qualcosa? E lei ha risposto no c’è qualcosa in realtà che possiamo fare noi per te perché
sei tu quello in trouble now. In questo senso chiarendo sin da subito la consapevolezza
che si stava ereditando una situazione dai mille risvolti diplomatici. Truman era stato
nominato da Roosevelt vicepresidente solo in occasione del suo ultimo mandato,
perché era un senatore e Roosevelt pensava che prioritario sarebbe stato il rapporto
con il congresso alla fine della guerra, ultime elezione al novembre del 1944, il
progetto delle Nazioni Unite è sul tavolo, Roosevelt ragiona in questo modo. Novembre
1944 Roosevelt pensa noi dobbiamo portare quando lo firmeremo la carta costitutiva
delle Nazioni Unite al senato, era abbastanza inutile affiancarmi da qualcuno che sa
tanto con la politica estera senza rapporto con il legislativo, mi serve qualcuno che non
mi faccia fare gli errori che aveva fatto Wilson. Risultato sceglie Truman che è
assolutamente digiuno di politica estera, non era a Teheran, non era a Yalta, e non ha
con Churchill ne con Stalin un minimo di rapporto personale con i tre grandi. In più
Truman era anche un personaggio diverso da Roosevelt proprio come persona, molto
meno liberal, molto più radical, ed era caratterizzato anche da un certo
anticomunismo. Vuol dire che il passaggio da Roosevelt a Truman ha segnato
profondamente le relazioni tra USA e URSS fino a dover essere considerato una delle
ragioni per la nascita della Guerra Fredda? Dal punto di vista sostanziale no, di
percezione si, tesi a lungo studiata dai sovietici che diceva che si il cambio del
presidente è una delle questioni che hanno portato alla guerra fredda, ma tesi
cavalcata dalla filosofia Marxista, ma tesi capovolta e distrutta da studi più
approfonditi: dal punto di vista sostanziale la politica estera americana non cambia
affatto dopo il 12 aprile 1945 anzi proprio il fatto di essere uno digiuno di politica
estera che eredita la Casa Bianca in una situazione drammatica, di essere quello il
troubles now, fa si che Truman porti avanti gli stessi binari che Roosevelt aveva già
disegnato in politica estera, sarà più avanti che Truman rappresenta la svolta quando
la Guerra Fredda ha già preso il suo corso. Non cambia la sostanza di questa politica:
nella primavera del 1945 vuol dire portare a compimento le Nazioni Unite, portare a
fine la guerra e creare le Nazioni Unite. Cambia la percezione che di questo
avvicinamento al potere degli USA e dell’URSS si ha. Truman pensa che gli USA
negoziano con un paese diverso e con Stalin con cui non aveva rapporti. Persona che
pur seguendo gli stessi obiettivi di Roosevelt in politica estera ha dei nodi e percezioni
diverse rispetto a Roosevelt.
November 2nd:
Tema importante: origini della guerra fredda.
Abbiamo isolato una serie di questioni che ci aiutano a interpretare la guerra fredda e
ci spiegano come non è improvvisa ma sono un processo che si dipana tra il 1945 e il
1947.
Momento in cui possiamo parlare di guerra fredda con tranquillità è il 1947.
Anni che intercorrono tra il 1945 e il 1947 si dipana il processo dove troviamo le
origini.
Mancato rispetto degli accordi di Yalta, ma non sono stati essi a dividere tra est
e ovest Europa e mondo semmai le origini della Guerra Fredda possono essere
in parte ricercate, mancato rispetto degli accordi. Perché queste regole non
sono state rispettate? Lo vediamo dopo.
Passaggio di Roosevelt a Truman, 11 aprile 1945, succede Truman, abbiamo
analizzato la sua biografia e le sue caratteristiche come presidente, e ci siamo
focalizzati sulle sue memorie, e su un aspetto: NON E’ TANTO UN EFFETTIVA
TRASFORMAZIONE DELLA POLITICA ESTERA AMERICANA A SEGUITO DELLA
MORTE DI ROOSEVELT, COLLOCARSI ALLE ORIGINI DELLA GUERRA, BENSI LA
PERCEZIONE CHE SI E’ AVUTA IN UNIONE SOVIETICA DI QUESTO CAMBIO. La
politica di Truman non prende decisioni diverse perché Truman era a digiuno di
politica estera, cambia la percezione dell’interlocutore americano in Unione
Sovietica. Le pagine delle memorie di Truman non hanno fatto altro che
confermarci questo. La percezione cambia in URSS.
Ci siamo lasciati : Molotov stava andando a S. Francisco perché nel giro di poco tempo,
due giorni, li il 25 aprile si sarebbe aperta la conferenza che avrebbe creato le Nazioni
Unite , le memorie di Truman parlano di questo, Molotov si ferma a Washington nel
tragitto per salutare il nuovo presidente americano. Nazioni Unite obiettivo della
politica estera di Roosevelt.
IN QUELLA CONFERENZA VIENE ACCETTATTO L’ASSETTO STATO ANTICIPATO DA
YALTA, i tre avevano messo nero su bianco che la nascente organizzazione si sarebbe
mossa avento il diritto di veto.
Questo assetto viene accettato e inserito il diritto di veto all’interno della carta delle
Nazioni Unite. Il futuro immediato molto diverso rispetto a quello della SDN i primi a
ratificare la carta gli USA luglio 1945.
Fatta questa osservazione e tenuto presente che il diritto di veto che viene inserito
continua a rappresentare un arma importante nelle mani dei grandi. L’URSS propone
l’inserimento del diritto di veto in un momento in cui l’URSS teme di essere in
minoranza all’interno dell’organizzazione. Questo diritto di veto diventerà un’arma
anche nelle mani delle altri potenze, Francia Germania e USA.
Chiusa quindi questa riflessione entriamo nel merito del terzo punto.
Altra osservazione: Gli USA avrebbero dovuto fare dimostrazione preliminare prima
del lancio dell’atomica, poiché nell’ultimatum non si era parlato di utilizzo della
bomba alcuni hanno sostenuto che forse con una dimostrazione avrebbe potuto
portare il Giappone alla resa che non aveva accettato con la semplice valenza di
ultimatum. STALIN NON COINVOLTO PERCHE’ NON ERA IN GUERRA CON IL
GIAPPONE. La risposta è che molto probabilmente nemmeno una dimostrazione
dimostrativa avrebbe convinto il Giappone alla resa perché non è stato convinto
nemmeno il 6 di agosto, ma è servita anche la seconda atomica il 9 agosto.
Altro aspetto: l’ultimatum del 26 di luglio non faceva menzione del destino
dell’imperatore, che è una figura di carattere politico e religioso, e la sua salvaguardia
era elemento essenziale della resa firmata, le assicurazioni sul futuro della famiglia
imperiale verranno, e molti sostengono che questo è un elemento importante che
avrebbe portato il Giappone a dichiarare la resa.
Altro aspetto: lancio dell’atomica fosse davvero funzionale a vincere o meno quando
fosse decisivo per la vittoria o quanto la vittoria del Giappone fosse vicina a venire
nonostante il lancio dell’atomica. Tutti i calcoli militari, riscontri militari britannici e
americani ci restituiscono l’idea era che prima della fine dell’anno non si sarebbe
potuti arrivare a uno sbarco e che da quel momento in poi veniva immaginata una
guerra di un anno prima di sconfiggere il Giappone. Dopo una GB impegnata in guerra
nel 1939, e per gli USA due anni dopo, la prospettiva di uno sbarco e poi ancora un
anno in guerra è una prospettiva di enormi costi per la GB, pensare di poterla
sostenere ancora più di un anno e mezzo fa si che la prospettiva di un arma che può
chiuderla prima è una prospettiva determinante. Ecco perché la storiografia sostiene
che è insensato che un’azione dimostrativa potrebbe essere determinante, la
prospettiva di una rapida vittoria è quella decisiva che ha influenzato il presidente
Truman.
Rapporto con URSS: inizio origini guerra fredda questo? Più no che si, perché abbiamo
dimostrato che non era volontà statunitense destinarla all’URSS. Certo è che per gli
USA il lancio era comunque una dimostrazione di POTENZA non solo nei confronti
Non giova la percezione che Stalin ha del mancato prestito quanto avviene nello stesso
periodo nei rapporti tra USA e GB. Anche la GB chiede un prestito e ha bisogno di aiuti
per riprendersi dalle Seconda Guerra Mondiale, e anche questo prestito non è privo di
condizioni: IL LIBERISMO ECONOMICO, art. 7 accordi land and lease. Terzo quarto
punto carta atlantica, commercio su basi di uguaglianza, privilegiare il liberismo
economico, ancora di fronte alla richiesta di un prestito da parte della GB, si chiede
l’accettazione delle regole e accordi di Pretton Woods, che si accetti le regole della
banca mondiale, che apra al dollaro il suo mercato imperiale. La GB lo farà.
Stalin? La sua percezione è RICATTANO TUTTI, LO FANNO CON I LORO AMICI E ANCHE
CON NOI.
Pilatro del DESIGN ROOSVELTIANO.
November 3rd:
3\11
Urss si riverserà in Germania con politica estrattiva (BEA)
Una politica così produce risultati negativi sotto il profilo del consenso: occupazione
che ha garantito ai cittadini tedeschi un livello di vita diverso da quello che la politica
estrattiva ha fatto. Germania a due binari: ci porta a sottolineare l’importanza della
questione tedesca per le origini della guerra fredda. la spaccatura delle due Germanie
diventa oggetto di attenzione delle due superpotenze.
1946 anni decisivo in questo quadro, anno di passaggio tra conclusione della II GM e
’47 inizio della guerra fredda, anno in cui si snodano le origini.
1° ambito: radicalizzarsi delle reciproche posizioni, che erano sempre più tese
2° ambito: questione tedesca
3° ambito: mancato rispetto delle regole di Yalta e che con il ’46 chiameremo
Satellizzazione nella misura in cui sarà consolidamento del mancato rispetto alle
regole di Yalta.
quel Paese che avrebbe dovuto amministrare il condominio europeo (GB), elemento
fondamentale nello sguardo con cui Washington analizza le origini della Guerra fredda
in questo anno.
Richiesta d’aiuto agli USA da parte di GB: passaggio di potenza della GB agli USA,
ammissione di non essere più paese di riferimento per l’Europa. Perché si rende
manifesta la debolezza?
Due i paesi a cui GB aveva dato attenzione: Grecia e Turchia.
Grecia Ottobre ’44: britannici allontanano tedeschi dalla Grecia e questa era
controllata da GB ma che aveva conosciuto situa di guerra civile tra monarchici e
comunismo greco (supportato da alcuni paesi come Albania, Bulgaria e Jugoslavia ma
non da Stalin, restio perché non pensava di poter mantenere sotto il suo controllo
direttamente quindi delega) elezioni boicottate dal partito comunista e GB appoggia i
monarchici concretamente in un dispendio di uomini e risorse che passando i mesi
dopo la guerra diventa insostenibile.
Per Turchia: Stalin fa pressione per spostamento di alcune truppe al confine, anche in
questo caso servono aiuti alla Turchia per situa di pressione e GB lo farà.
Ma altri sono gli interessi della GB in questo momento: inverni più freddi della storia
del paese e la GB si ferma (trasporti, carbone, riscaldamenti) ed è un paese a pezzi con
Clement Attlee e Bavin (ministro esteri) consapevole che bisogna tagliare gli impegni
esteri perché non può più permettersi un impegno estero se le condizioni nazionali
sono cosi preoccupanti. Figura centrale per cogliere questo cambiamento di rotta della
politica estera britannica.
Occasione per USA nel febbraio ’47: dipartimento di stato arriva un documento
composto di due note da parte del Foreign UK in cui annuncia che il suo controllo
sarebbe venuto meno nelle aree di Grecia e Turchia e si chiede di discuterne al
segretario di stato americano che non è più Byrnes ma John Marshall che darà i natali
al Piano Marshall pochi mesi dopo. Assente Marshall in quella fase, nel frattempo
negli USA se ne prende coscienza: cesseranno aiuti britannici alla Turchia, alla Grecia e
tutti gli uomini britannici torneranno in patria. Momento in cui USA si assumono la
responsabilità di sostituire la GB in quei Paesi.
’46 elezioni di medio termine: vincono repubblicani e Truman è democratico; chiede al
Congresso ad approvare una legge che dice di mettere mano al proprio portafoglio per
aiutare GB e se lo avesse fatto la risposta sarebbe stata NO. Operazione effettivamente
fatta: Truman dirà che non aiutare Grecia e Turchia vuol dire lasciare Grecia e Turchia
nelle mani dell’Est (ipotesi della mela marcia che messa in un cestino con mele sane
finirà per contagiare le altre).
Nasce: DOTTRINA TRUMAN (12 marzo ’47) e con questo possiamo dire di essere IN
GUERRA FREDDA (vedi file)
8\11
Accanto al presidente Truman abbiamo:
- Marshall che è nominato nel gennaio ’47 segretario di stato dopo Byrnes,
destinatario del messaggio britannico a Washington
- Dyne Acheson: uno di quelle personalità con maggior ruolo in questa fase
fondante della guerra fredda
- Arthur Wanderberg: presidente della commissione affari esteri del senato
americano. È repubblicano
Il congresso diventa interlocutore fondamentale di Truman per affrontare la questione
degli aiuti alla GB. Nei giorni successivi alla ricezione del documento, vengono
organizzati incontri alla Casa Bianca, uno di questi vede riuniti alcuni dei personaggi
più rilevanti della questione per sollevare il legislativo e capire che intenzione aveva
nei confronti della richiesta britannica. Dyne Acheson sostiene di aver avuto ruolo
centrale nell’incontro, soprattutto quando Truman non riusciva a strappare a
Wanderberg il SI di rivolgersi al Congresso, inventando la metafora della “mela
marcia”: forse quello che dobbiamo presentare al Congresso questa minaccia secondo
questa metafora. A quel punto Wanderberg sembra sia uscito dalla normalità e abbia
accettato. All’interno della Casa Bianca quindi ci si mette a scrivere il testo da
consegnare al Congresso, discorso che avrebbe dato i natali alla Guerra Fredda o
comunque di parlare delle relazioni tra USA e Urss di conflitto di guerra fredda. Se
Truman si fosse presentato senza il discorso della mela marcia, il Congresso
probabilmente non avrebbe accettato, significa che questo discorso è rilevante anche
dal punto di vista della retorica.
File: il punto è se la Grecia deve sopravvivere come nazione + descrizione della Grecia
come Paese + minoranza presente in Greci che sfrutta bisogno e miseria. Gli USA
devono fornire assistenza anche se sono già stati dati degli aiuti a questo paese, non
sono stati sufficienti. Spiega la ragione per cui GB non può più fornire aiuto alla Grecia,
dato che si trova nella condizione di ridurre i suoi impegni in molte parti del mondo.
Passa alla Turchia: ha bisogno anch’essa di aiuto da parte degli USA. Discute la
situazione turca e l’impossibilità della GB a continuare ad aiutare questo paese.
Le Nazioni Unite sono state create per fornire aiuto ai suoi membri, ma che in questo
caso non è possibile.
Richiama la violazione degli accordi di Yalta e poi arriva al dunque: scelta che devono
compiere i popoli e non sempre questa è libera (way of life), caratterizzata dalla
volontà di una minoranza.
Cuore della Dottrina Truman: “I believe that it must be the policy of the United
States…” e Truman sostiene di aver corretto la notte prima da “should believe...”.
A questo punto, dopo aver descritto situazione Grecia e Turchia, dipinto le due scelte di
vita dei popoli, arrivato al cuore della dottrina, CONCLUDE enunciando l’idea della
mela marcia: se cade la Grecia, gli effetti si sentono in Turchia e in tutta l’Europa e nel
mondo (Medio-oriente). Minaccia che da locale si sta trasformando in mondiale.
RICHIESTA: chiede al congresso di dargli 250milioni per la Grecia e 150milioni per la
Turchia.
Qual è la tappa successiva se con questo discorso possiamo parlare di relazioni tra USA
e Urss che sono entrate in un clima di guerra fredda?
Dopo 2 mesi: PIANO MARSHALL ha gli stessi protagonisti e del quale si parla anche a
sproposito, come se fosse la ricetta generale per tutte le problematiche nazionali e non.
Non è un “bollino” indifferentemente declinabile ovunque, noi studieremo due
situazioni di questo tipo: 1. Piano Marshall; 2. Piano Marshall per America Latina. I
due hanno due conseguenza completamente diverse tra loro.
Vale la pena di dire che la dottrina Truman si inserisce nel marzo ’47 nel quadro
dottrinario che si stava a delineare e che era rappresentato dalle parole espresse dal
telegramma Kennan, entrerà a lavorare nel Policy Planning Staff pubblicando un
articolo lungo in cui riprende i temi del suo telegramma con titolo di “The sourches
of…” su Foreign Affairs firmato Mr. X. La dottrina Truman è fondamentale per Politica
del Contenimento. Qui la lente di ingrandimento non più su Grecia e Turchia ma
sull’Europa, devastata dal punto di vista politico e sociale dove sono presenti le quinte
colonne dell’Urss equivalenti dei carrarmati di Mosca. Si sviluppa da parte statunitense
l’intenzione di Stalin di espandersi anche nella zona occidentale dell’Europa e
altrettanto evidente che questo diventi un test case della politica americana: cioè se la
dottrina del contenimento deve essere testata, Europa è il luogo dove farlo e dove si sta
svolgendo quello che Kennan aveva previsto.
Piano Marshall e non Truman perché sarà proprio lui a tirarsi indietro, visto che aveva
chiesto due mesi prima al Congresso un ampio ammontare per Grecia e Turchia.
Marshall era un personaggio apprezzato per il suo curriculum di prestigio per USA.
5 giugno ’47: discorso all’università di Harvard, che darà i natali al piano. Dipinge il
dissesto dell’Europa e sottolinea come l’incapacità dei paesi europei di risollevarsi è la
mancanza di capitale, fino a quando non ci sarà iniezione di capitale e di beni, non si
risolleverà anzi non farà altro che ripercuotersi nell’economia americana. Propone che
Washington fornisca assistenza ai paesi europei fino a quando non si fossero rianimati
tanto nella loro economie per dar luogo ad un circolo vizioso di importazioni ed
esportazioni. Si tratta di dare una spinta alla ripresa economica europea e la rinascita
di un gruppo di stati che andasse nella stessa direzione degli USA.
Aspetti peculiari:
1- Genericità: non indica dei possibili destinatari né indica dei possibili esclusi.
Parla genericamente di Europa
2- Esplicita come necessaria un’azione unitaria europea, non a singoli paesi
europei. Viene quindi una prima unione europea, una coordinazione tra i vari
stati determinerà dove gli aiuti americani dovranno essere diretti.
Se questi sono gli aspetti peculiari e determinanti, è inevitabile chiedersi chi siano i
destinatari:
sta parlando a tutti, Urss e Paesi dell’Est compresi. Qui la storiografia si è interrogata
su una domanda di fondo (SAPPIAMO BENISSIMO CHE ANDRANNO SOLO ALL’EUROPA
OCCIDENTALE e quindi il piano contribuisce alla divisione in due blocchi):
responsabilità della frattura va Urss che non ha accettato il piano o va agli USA che
hanno presentato il piano in modo tale che Urss non accettasse. Di fatto, possiamo dire
che ad una conclusione abbastanza condivisa si è arrivati, cioè che occasione del piano
Marshall sia stata concepita da parte americana per ottenere uno dei
1- Scaricare ai sovietici la responsabilità di possibilmente non accettare
2- Mezzo per spezzare la cortina di ferro
Memorandum maggio ’47: fa parte della documentazione preparatoria al Piano. Si
diceva che la proposta del Piano doveva essere rivolta a tutti i paesi europei, fatta in
modo tale che gli stati satelliti o si auto escludessero non accettando il piano o
15\11
Piano Marshall + Dottrina Truman: due facce della stessa medaglia
Piano Marshall ha un peso anche nella questione tedesca fino al ’49. Anno centrale per
politica estera americana e andamento della contrapposizione bipolare.
Riflessione della Germania: il piano tedesco finisce per avere ruolo importante perché
Marshall è indirizzato anche alla parte occidentale di Germania. Parte di paese che
può diventare economicamente avanzata e legata agli USA. L’aspetto che preoccupa è
il fatto che questa zona che doveva essere divisa, stia sempre più raggiungendo una
sua unità (parte britannica e americana si erano unite) anche la Francia dunque fonde
la sua zona di occupazione configurando un’unità nella parte occidentale + problema
di carattere monetario: problema di circolazione della moneta. Gli occidentali
procedono a distribuire un nuovo marco che si contrappone al marco usato nella zona
occupata dai sovietici. A Berlino il problema è più sentito: nuovo marco occidentale,
supportato dal clima di benessere economico, avrebbe finito per fagocitare il ben più
debole marco esistente nella zona orientale di Berlino. Minaccia per Mosca (e quindi
per Stalin): dall’unità delle tre zone di occupazione si possa trarre una Costituzione e
addirittura uno Stato vero e proprio.
24 giugno ’48: 1° CRISI DI BERLINO Stalin procede per ritorsione interrompendo le
vie di comunicazione tra Berlino orientale e occidentale; CONSEGUENZE: isolamento
della Berlino occidentale. Per qualche settimana hanno i rifornimenti necessari per
vivere, oltre non si sarebbe potuto andare avanti.
Da parte occidentale si procede con un Ponte Aereo (di 324 giorni): rifornimento da
parte della Germania orientale. Vengono creati dei corridoi che passano tra tre città
della Germania occidentale. Diventa un’operazione di forza e di potenza eccezionale.
12 maggio 49: interruzione del blocco. (vedi file Berlin Airlift).
Dietro a questa operazione c’è un messaggio: non vi abbandoniamo, siamo pronti a
mettere in gioco tutta la forza e la potenza per non abbandonare una parte
dell’Europa nelle mani dei sovietici. L’esito di questa crisi: maggio ’49 piena
consapevolezza di tutti i protagonisti che la situa tedesca ha trovato una via di non
ritorno, la via proposta a Potsdam non era perseguibile e che la ricerca di unità
costituzionale diventa il risultato di questa crisi.
8 maggio (anniversario fine II GM in Germania): Germania occidentale diventa
Repubblica Federale Tedesca e nasce uno stato tedesco occidentale che avrà Bonn
come capitale e cancelliere Adenauer.
La risposta da parte orientale arriverà ad ottobre ’49: proclamazione Repubblica
democratica Tedesca.
È una divisione che riproduce la divisione europea. Con la costituzione della due
Germanie, dobbiamo considerare anche altri eventi durante il ’49. Se la conclusione
della crisi di Berlino rappresenta un + al bilancio degli USA, un bilancio va a costituirsi
quando USA saranno firmatari del Patto Atlantico (4 aprile ’49 a Washington) che
anche sotto il profilo militare forma una comunità atlantica tra USA ed Europea (già
la Francia aveva creato un’unione economica con USA).
La seconda metà del ’49 ha due eventi importanti che segnano un “meno”:
- 29 agosto USA perdono il monopolio atomico;
- 1° ottobre Mao proclama la Repubblica Cinese, anche se doveva essere quella
nazionalista di Chang al fianco degli USA. Questo momento segna nel bilancio
degli USA la “Perdita della Cina”.
COME SI ARRIVA AL PATTO ATLANTICO E COINVOLGIMENTO AMERICANO RISPETTO
ALLE VICENDE EUROPEE? Bisogna tenere presente il fatto che Europa avrebbe dovuto
fare richiesta di aiuto agli USA in modo unitario,
quello che succede in questo periodo segue una dinamica simile. La fine del ’47 per i
paesi dell’Europa occidentale, una volta compresi i benefici del Piano Marshall e …….
Bavin è protagonista di questa situazione e crede che quello che si può chiedere agli
USA è un impegno non solo economico ma anche politico-difensivo: serie di scambi che
avvengono tra paesi europei e USA già alla fine del ’46. La risposta americana fa un po'
eco a quello che si è già sentito: avrebbero considerato un possibile coinvolgimento
solo se i paesi europei avessero fatto un primo passo, primo tentativo di
organizzazione. Questa risposta americana porta Bavin a pronunciare di fronte alla
camera dei comuni in GB una denuncia che chiama i paesi europei; quello che succede
a Praga non fa altro che rafforzare la denuncia di Bavin. Processo che nel marzo ’48
arriverà alla costituzione di un patto: Trattato di Bruxelles
Patto difensivo tra GB e Francia (già unite nel patto del ’47 di Dunkerk che imponeva
di difendere l’altro paese in caso di aggressione) visto come estensione di Dunkerk ai
Paesi di Belgio, Olanda e Lussemburgo. Si crea un nucleo embrionale di difesa da
proporre agli USA e già il mese successivo si aprono a Washington dei colloqui riservati
(Pentagon Talks) in cui si incomincia a prospettare una possibile alleanza in cui USA si
potessero unire ai 5 paesi firmatari del trattato di Bruxelles. IMPLICHEREBBE UN
CLAMOROSO SALTO DI QUALITA’ PER USA e quando Truman si trova a valutare questa
possibilità lo fa consapevole di aver a che fare con Congresso a maggioranza
repubblicano e quindi difficile da convincere per un coinvolgimento europeo.
Si sceglie il senatore Vanderberg, che ha un ruolo evidente perché firmatario di una
risoluzione (Vanderberg Resolution) portata in senato negli USA e approvata 11
giugno ’48 che permetterà agli USA di entrare nel Patto Atlantico. Il punto centrale è il
3° (vedi file) “self help and mutuala id” in termini continuativi cioè anche in tempo di
pace. Fino a questo momento aveva partecipato a sistemi di alleanza difensivi solo in
tempo di guerra, con questo si dà loro la possibilità di partecipare anche in tempi di
pace. Si viene meno così a quel proclama (in vigore fin dai tempi di George W.) per cui
USA non avrebbero dovuto allearsi in alleanze vincolanti con altri paesi, infatti si era
sempre trattato di alleanze in tempi di guerra ma mai in tempo di pace. La Resolution
apre la strada perché negli US si possa creare un passo ulteriore: a partire dal luglio
’48 si svolgeranno nuovi colloqui (Exploratory Talks for Security) che non saranno più
ristretti solo a GB e Canada ma aperti anche ad altri paesi possibili firmatari del
nascente Patto Atlantico. Si parlerà di due grandi temi:
1- A quali paesi si sarebbe dovuto estendere l’alleanza che si stava andando a
creare, in particolare in perimetro
2- Casus Federis, cioè quando questa alleanza sarebbe dovuta scattare
Per il 1°, due sono gli aspetti interessanti:
- Dibattito che si svolge nei colloqui, sulla possibilità di entrata da parte di
Spagna e Portogallo (in Spagna c’era Franco, in Portogallo Salazar) eppure si
sceglie di inserire Portogallo e non Spagna. Perché sia Spagna che Portogallo
erano stati neutrali durante la guerra ma la neutralità spagnola era stata più
vicina all’Asse e quindi favorevole, la neutralità portoghese era più favorevole
agli USA e GB. Altro motivo: Azzorre, che vengono definite “stepping stones”
ovvero basi di appoggio nella quali si sarebbe potuto fare rifornimento
fondamentali dal punto di vista strategico per un’alleanza militare.
- Tema dell’Italia. Paese rispetto al quale c’è una discussione importante, perché
non tutti erano favorevoli all’entrata nel Patto che si stava formando. Perché?
Perché non era firmataria dei trattati di Bruxelles, dato che nell’aprile ’46 si
sarebbero svolte le elezioni in cui si sarebbero opposti DC e Partito Comunista,
elezioni che avrebbero segnato il destino italiano. Si teme che l’adesione al
trattato Bruxelles avrebbe peggiorato la situazione già delicata, De Gasperi
quindi declina l’offerta. Quando, qualche mese dopo DC vince elezioni e
meccanismo del Patto Atlantico si mette in atto il governo ita ha la sensazione
che sarebbe stata un’enorme perdita non aderire, anche in termini di prestigio.
Chiede quindi di aderirvi ma sono gli altri ad avere delle perplessità perché
Paese non di grande rilevanza, che durante la II GM ha avuto un
comportamento non linear, perché aveva detto NO al patto di Bruxelles. A
insistere è la Francia, la quale finisce col condizionare la sua stessa
partecipazione, pone un out-out agli altri interlocutori. Perché così importante
per la Francia che Italia partecipi al Patto Atlantico? Perché se si immagina il
patto, con l’Italia sarebbe stato ben più incentrato nel MEDITERRANEO e che
Francia avrebbe svolto ruolo di baricentro, senza Italia si sarebbe spostato
verso Atlantico del Nord e la Francia avrebbe perso parte della sua centralità e
della garanzia di centralità nel Mediterraneo; e poi perché ci sarebbe stato un
altro Paese cattolico. Italia viene inserita nei paesi firmatari: USA, Canada, 5
Paesi patto di Bruxelles, Italia, Portogallo, Islanda, Danimarca e Norvegia.
Per il 2°, si tratta di capire quando il trattato deve scattare, cioè la ragione
d’esistere e la formulazione del Casus Federis ha evidentemente necessitato di un
importante dibattito negli USA. È raccolto nell’art. 5 del Patto Atlantico (vedi file):
attacco contro uno, è considerato attacco contro tutti. Questo patto non è
automatico: ogni paese dovrà decidere quali azioni intraprendere fermo restando
che un attacco contro uno di essi, è considerato un attacco contro tutti. Chi decide
le azioni lo troviamo all’art. 11: con le norme costituzionali di ciascun paese
firmatario, il legislativo di ogni paese deciderà come intervenire.
Patto politico, quello dell’Atlantico del Nord, per cui nell’anno successivo nascerà la
NATO (organizzazione militare dell’Atlantico del Nord).
29 agosto ’49: US perdono monopolio atomico cioè fino a questo momento si era
vissuto con relativa tranquillità rispetto alle prospettive di possibile competizione
con Urss rispetto al profilo militare. C’era la sensazione che comunque non si
dovesse “premere l’acceleratore”, chiaro quindi che il 29 Urss testi l’atomica e che
porti a delle considerazioni nell’ambito del dipartimento di stato e in quello del
National Security Council (organo che nasce con National Security Act del ’47)
sancito da una legge che sancisce anche la CIA (servizi segreti nazionali). Fanno
parte tutte le teste dei maggiori dipartimenti con problemi di sicurezza, ne parte il
dirigente di stato, il segretario alla difesa, altri segretari di stato, presidente di
stato e consigliere della sicurezza nazionale (Kissinger ha come ruolo questo prima
di quello che ha ora). All’indomani della perdita del monopolio atomico occorre
fare delle strategie per difendersi e aumentare il livello di difesa americana e per
questo il consiglio per la sicurezza nazionale studia un progetto NSC 68 che
arriverà a chiedere l’aumento del 300% delle spese per la difesa. A motivare il
lavoro dell’NSC c’è stata la perdita del monopolio atomico ma anche quello che è
successo in Cina cioè la proclamazione della Repubblica.
16\11
CINA: guerra civile. Il punto è che quando Giappone sarà sconfitto riemerge la
rilevanza della guerra civile.
Conferenza di Teheran: Roosevelt assegna alla Cina l’espressione di “poliziotto del
mondo”; Conferenza di Yalta: consacrazione ulteriore di poliziotto del mondo + a Stalin
vengono fatte delle concessioni territoriali in Cina, il quale in cambio declinerà ogni
possibilità di aiutare Chang. Già qui si colloca un momento che permetterà alla critica
di giudicare l’operato di Roosevelt: in molti sosterranno che se Mao (ottobre ’49) ha
vinto è perché Roosevelt a Yalta ha offerto un pezzo di Cina a Stalin, con l’assenso di
Chang.
Anni tra ’49 e ’50: particolare difficoltà per l’amministrazione Truman sotto il profilo
interno perché feroci critiche all’apparato dell’amministrazione democratica,
soprattutto riguardo l’incapacità nei confronti del comunismo. Arriva anche Roosevelt
ad entrare in queste critiche. MACCARTISMO: fenomeno diffuso negli USA che prende
il nome dal senatore repubblicano McCartney. È una caccia alle streghe. Senso: idea è
quella che ci sono tante e tali perdite per gli USA che McCartney si spinge a dire che i
“comunisti sono dentro di noi”, quindi che ci siano delle spie al servizio del Cremlino. La
vita è quindi dura per Truman e per il segretario di Stato Acheson, che avrà le
maggiori accuse da parte di McCartney. Truman viene accusato di non aver fatto
abbastanza per aiutare Chang, una volta finita la II GM, a vincere la guerra contro
Mao. Questo ci obbliga ad affrontare il TEMA DEGLI AIUTI A CHANG: centrale e
complesso per USA. Amministrazione demo di Truman si è posta la domanda di quali
risultati potessero sortire dagli aiuti: le posizioni furono abbastanza diversificate.
Molti erano dell’idea che gli aiuti a Chang fossero malamente destinati e che gli USA
stessero sprecando i loro soldi perché regime corrotto e di fatto non stava dando
alcuna prova di successo in termini di risultati. Nel dicembre’45 Truman sceglie di
inviare in Cina George Marshall, il quale fa un’operazione di successo che porta ad una
tregua tra le due fazioni in Cina che dura però pochissimo e Chang violando la tregua,
attua un’operazione bellica per eliminare la controparte comunista. Reazione di
Marshall: si accorge che Chang viola quello che era stato deciso e denuncia la
debolezza militare del regime, la corruzione del regime. Quando torna in USA, chiede
l’interruzione degli aiuti: a Chang non servono per vincere la guerra; ragion per cui
USA nel ’46 decide di interrompere gli aiuti. Nel ’48 situazione in Cina drammatica e
comunismo cinese vicino a prendere il potere, iniziano ancora aiuti economici da parte
USA e questi aiuti non sortiscono alcun effetto perché tardivi e Truman li interromperà
nuovamente pubblicando un libro che conteneva prove evidenti per l’inutilità degli
aiuti. Critiche permangono e il 1° ottobre ’49 Repubblica Cinese di Mao.
Altra questione: PERCHE’ LA CINA È PERSA? QUANTO SCONTATO ERA
L’ALLINEAMENTO DI MAO CON STALIN?
Non è un tema di immediata risoluzione. Stalin non aveva aiutato Mao nella guerra
civile cinese, aveva raggiunto la presa del potere senza aiuto di Mosca.
Il comunismo di cui si fa portatore Mao è diverso da quello sovietico, il movimento di
Mao è indigeno che sorge dalle campagne cinesi diverso dal proletariato sovietico e
urbano di Stalin. e allora da dove nasce l’allineamento? Quando Mao proclama
repubblica, si trova in una situazione molto più forte e da quella situazione Mao si
interroga su quale possa essere la scelta più utile per il suo paese. Due sono gli ambiti
della riflessione:
1- Consapevolezza delle esigenze economiche della Cina: servono aiuti ma solo dai
paesi esteri democratici e Mao sa che non era allineato agli USA per il sistema
politico vigente;
2- Problema di sicurezza: fase in cui Mao tema che GB e USA possano pensare ad
un intervento militare per rovesciare esito della guerra civile.
Mao inizia nella seconda metà del ’49 che la strategia vincente è l’allineamento con
Mosca, non perché fosse naturale ma perché è strategico. Il 30 giugno ’49 pronuncia un
discorso importante: “We must lean to one side” e quella parte a cui si riferisce è quella
dell’Urss. È un messaggio che lancia a Stalin e che questo coglie. Due giorni dopo la
proclamazione della repubblica, è Mosca a riconoscere il governo di Pechino come
governo legittimo cinese. C’era un problema: DUE CINE, a Pechino di Mao e a Taiwan
governo nazionalista. Urss è la prima a prendere posizione. Gennaio ’50: due paesi
siglano una vera e propria alleanza PATTO SINO-SOVIETICO: prevedeva che se una
parte fosse stata attaccata, l’altra avrebbe dovuto intervenire in sua difesa. GB
riconosce la Repubblica popolare cinese nonostante parere negativo di USA perché
aveva ad Hong Kong una colonia; Francia, USA NON riconoscono; ONU: il seggio era
dato al governo di Chang (conferenza di S. Francisco) e quando vince Mao il seggio
rimane occupato dal rappresentante della Cina nazionalista. Il problema si risolverà
nel ’71 perché con amministrazione di Nixon e Kissinger si farà un grande passo avanti
nei confronti della Cina e il riconoscimento da parte USA solo nel ’78 sotto la
presidenza Carter.
National Security Council: elabora un cambio di rotta in vista dell’espansione del
comunismo. Ecco che arriverà il progetto NCS 68 che oltre a fotografare la gravità
della situazione propone degli aggiustamenti:
- Accelerazione dello sviluppo bomba a idrogeno
- Incremento delle forze statunitensi di terra, aria e mare
Acheson diventa difensore della necessità che il governo approvi questo progetto che
aveva anche dei critici all’interno delle stesse fila dell’amministrazione Truman,
considerandolo come un’esagerazione (G. Kennan che vedeva come unica soluzione la
risposta militare). Prevale la posizione si chi approva il documento. Primavera ’50:
evento che spinge gli USA ad approvare il progetto, GUERRA DI COREA (25 giugno
’50 Corea del Nord attacca Corea del sud). Corea era occupata, divisa tra occupazione
sovietica a nord e americana a sud che avevano portato alla collocazione all’interno di
queste zone di due leader locali: Kim Il Sung (nord) e Sigman Rii (sud). elezioni solo in
Corea del sud, che porteranno alla nascita della repubblica di Corea a sud (repubblica
popolare democratica di Corea). Nonostante la contrapposizione esistente, sia
americani che sovietici ritirano le proprie forze di occupazione. Una questione
interessante dal punto di vista storiografico: come mai Corea NORD decide intervento
e in che rapporto con possibile appoggio cinese e sovietico?
1°: coreani del nord ipotizzava che USA avesse disinteresse per la Corea e che non
sarebbero intervenuti. Acheson non aveva parlato di Corea e non si era presa in
considerazione. Kim ipotizza questo disinteresse ma non è stato così.
2°: febbraio-marzo ’50 Kim recato a Mosca sia a Pechino per info che aveva intenzione
di invadere Corea sud. avrebbe ricevuto da Stalin un tacito assenso perché Kim avrebbe
assicurato che sarebbe stata operazione veloce e indolore senza alcun resistenza da
parte occidentale. Anche Mao acconsente sulla base dell’assicurazione da parte di Kim.
Storiografia mette in luce come Kim avesse potuto contare su numero cospicuo di
soldati che erano stati addestrati in maniera massiccia, forti e allenati. 25 giugno ’50
procede con aggressione della Corea del Sud travalicando il 38° parallelo.
Gli americani approvano NSC 68 e rapidamente anche le misure che l’NSC prevedeva e
l’operazione di riarmo USA è approvata e inviata; la Corea diventa il luogo in cui la
capacità di USA di resistere al comunismo è provata: guerra di procura (ricorda la
questione tedesca). PERO’ sbaglieremmo di grosso se pensassimo che la reazione
americana sia quella di una singola paese ma si colloca invece in una realtà totalmente
diversa: multilateralità. Corea del sud denuncia l’aggressione alle nazioni unite che
condanna l’aggressione nordcoreana a cui segue, due giorni dopo, la decisione di
un’azione militare che respinga l’aggressore aldilà del 38 parallelo superato (art. 42).
Il contingente americano, che opera sotto bandiera dell’ONU, fa da padrone e gli altri
aiuti sono simbolici. A capo dell’operazione in Corea: Mac Arthur. I sovietici non ci sono
perché stavano boicottano l’ONU per la mancata sostituzione della Cina nei seggi e
proprio in assenza del seggio sovietico, ONU approva. Il consiglio di sicurezza incarica
di respingere la corea del nord aldilà del 38 parallelo: questo si realizza dopo molto
tempo; tutti iniziano ad avere “l’acquolina in bocca”, il primo ad averla è Mac Arthur. Si
pongono una serie di problemi politici e giuridici:
Politici: è un’azione da fare? E che tipo di risvolti? Giuridici: ONU aveva messo fine e
non si poteva fare altro.
Il delegato sovietico assente fino a quel momento rimanda il suo rappresentante che
mette veto, viene votata una risoluzione centrale e utilizzata in altri momenti per
uscire da situa di stallo: Uniting For Peace, invocata anche da altri paesi oltre che da
USA. In base alla quale qualora il Consiglio sicurezza non riesce a deliberare, se una
maggioranza qualificata lo avesse voluto o 2\3 dell’assemblea generale, le questioni a
cui non si sarebbe trovata soluzione, sarebbero passate all’assemblea generale.
L’assemblea generale vota per riunificazione della Corea. Nel momento in cui da
parte Urss si voleva oltrepassare il 38 parallelo la Cina di Mao aveva fatto presente che
non sarebbe rimasto a guardare. Intervento cinese avviene mediante truppe, anche
Stalin invia delle forze aeree, la situa assume un livello di tensione esasperato in cui
Mac Arthur tenta la carta della insubordinazione lanciando un ultimatum alla Cina e
manda una lettera provocatoria al Congresso in cui scrive che non c’è alternativa alla
vittoria. Truman chiama in patria il su generale e dopo che Mac Arthur viene
sostituito, la guerra si risolve con un nulla di fatto né da una parte né dall’altra.
Luglio ’53: armistizio in Corea con nuovo confine ribadito al 38 parallelo.
Dl punto di vista politico: clima molto diverso dopo la guerra. Truman non più
presidente, i repubblicani hanno avuto davvero la meglio e Eisenhower (gennaio ’53)
lo succederà. Stalin non c’è più e anche Urss avrà protagonista diverso.
17\11
ELEZIONI USA: Truman non si ricandida, a differenza di Mac Arthur che è visto come
eroe nazionale. Campagna elettorale come referendum pro\contro containment.
Aspetto interessante:
- elementi alla base della campagna elettorale che non sono di secondaria
importanza. Eisenhower era un generale della II GM, con ampia approvazione,
ma non solo, era anche chiamato come primo comandante supremo della
NATO;
- Eisenhower abbraccia il clima in cui le elezioni si svolgono sposando le critiche
di M.A. alla politica di Truman;
- gli uomini che lo affiancano: Foster Dallas, avvocato di Wall Street, e Richard
Nixon, candidato di Eisenhower alla vicepresidenza. Entrambi collaborano alla
campagna elettorale vedendo questa situazione di guerra fredda come lotta tra
bene\male e, se così fosse, non schierarsi in quella guerra è immorale, ecco che
già dalla campagna elettorale Dallas prende posizione in modo piuttosto fermo
rispetto ai numerosi paesi che nella guerra fredda scelgono il non-
allineamento;
- vengono coniati nuovi termini per sintetizzare la svolta che si vuole dare
rispetto alla politica di contenimento: si parla di Liberation cioè non si
abbandonerà parte dell’EU al suo destino, si parla di Roll Back cioè restituisce
un’immagine opposta rispetto al contenimento.
A vincere le elezioni è Eisenhower ed è suo compito di fare i conti con la necessità di
coerenza che deve andare di pari passo con le evidenti esigenze:
1- Mantenimento di una forza militare in grado di dare credibilità a quello che si è
detto fino a quel momento;
2- Obiettivo di alleggerire il contingente americano: il partito repubblicano è un
bilancio equilibrato. Per ridurre la spesa pubblica e aumentare la credibilità
dell’impresa, quindi conciliare i due obiettivi, gli USA avrebbero fatto
affidamento all’arma nucleare, la quale è meno costosa delle armi
convenzionali: maggiore sicurezza, minor costo. Questo si inserisce in un
quadro di dottrina strategica con il nome di New Look che tiene dentro di sé
l’idea sia del Roll Back sia quello si Massive Retaliation: risposta massiccia
ovvero che ogni aggressione sovietica sarebbe stata respinta con risposta
nucleare. Ciò implica che USA siano pronti a minacciare una guerra nucleare di
fronte ad ogni possibile minaccia sovietica. Questa dottrina è resa credibile
dalla superiorità statunitense, che nel ’53 è indiscussa; fino a quando nelle mani
di chi minaccia una risposta militare c’è una First Strike Capability.
SI È DAVVERO NELLE CONDIZIONI DI METTERE IN ATTO LA MINACCIA? Due sono le
cose che mettono in dubbio:
1- Quanto deve essere visibile la minaccia sovietica per mettere in atto quella
statunitense, e a questo proposito coniano Brinkmanship;
2- Fino a quando sarebbe durata la superiorità statunitense.
Si inizia a supporre che questa dottrina abbia avuto ruolo di deterrenza e che
l’idea di una massiccia ritorsione sia stata usata per evitare il conflitto e non
per provocarlo e quindi che questo Roll Back e New Look non è forse contenimento
con altri mezzi?
Per rendere ancora più credibile la tenuta del blocco occidentale, CHE COSA SERVIVA
ANCORA IN TERMINI DI ALLEATI? Germania occidentale nella NATO farebbe fare un
salto in avanti pazzesco agli USA ma non è operazione semplicissima, visto che è stato
il paese contro cui USA hanno combattuto nella II GM. I francesi faranno la proposta di
un esercito europeo in modo tale che Germania mettesse al servizio il suo (vedi
manuale). Germania nella NATO il 9 maggio ’55, due anni dopo ‘inaugurazione del
mandato di Eisenhower. Ruolo importante lo avrà la GB che propone di prendere in
considerazione il Trattato di Bruxelles e di far entrare Germania e Italia in esso e che
assuma Unione dell’Europa Occidentale (UEO), dopo che Germania nell’UEO, poi anche
nella NATO. L’ingresso della Germania nella NATO è importantissima per tassello
difensivo atlantico, e lo capiscono anche i diretti interessati cioè sovietici, che
rispondono con grande sostanza: PATTO DI VARSAVIA (maggio ’55, stesso mese
dell’entrata della Germania). Del patto fanno parte: Urss + paesi satelliti (Albania,
Bulgaria, Ceco, Polonia, Romania, Ungheria e Germania Est). Il patto è un’alleanza,
patto di mutua assistenza; il casus federis del Patto di Varsavia è previsto
dall’art. 4 e la peculiarità rispetto al casus federis, previsto dall’art. 5, del Patto
Atlantico è? Patto di Varsavia ha carattere di automaticità che il patto atlantico non
ha; qui è il patto di Varsavia che decide. Questa formula vincolante potrebbe celarsi la
forza di questo patto ma vedremo come si cela anche la debolezza stessa del patto.
RIFLESSIONE SU MORTE DI STALIN (febbraio ’53)
1° fase dopo la morte di Stalin: leadership collettiva di tre soggetti Molotov, Malenkov
e Beria. Krusciov prevale, figura che condivide la gestione del potere con gli altri solo in
un primo momento. Prende le distanze da quello che Stalin aveva fatto, crede che Urss
debba essere potenziata internamente mediate un rafforzamento della popolazione;
pensa che un’apertura rispetto all’Occidente sia elemento funzionale per questa fase
della politica estera; fautore di una riduzione globale, clima di disgelo o prima
distensione (in storiografia: “Grande Distensione” degli anni ’70 cioè allentamento
della tensione tra USA e Urss che seguirà l’avvento alla Casa Bianca di Nixon). Krusciov
aveva incontrato Winston Churchill, nel ’51 torna a guidare GB come Primo Ministro in
una fase in cui aveva avvertito la pericolosità e la minaccia di un attacco nucleare e
aveva nutrito il sogno che si potesse raggiungere una sistemazione attraverso nuovi
incontri internazionali, che avverrà nella prima fase di affermazione di Krusciov ’55,
CONFERENZA DI GINEVRA simboleggia il DISGELO perché nuovo incontro tra i Grandi
per la prima volta dopo la II GM. Ci sarà Eisenhower, Krusciov accompagnato da
Bulghinov, Francia e GB con Antony Hidden, successore di W. Churchill. Realizzerà il
sogno di Churchill. Se si guarda alle decisioni effettivamente prese Ginevra non è così
rilevanti, si parla del problema degli armamenti, necessità di porre fine alla corsa
devastante agli armamenti nucleari, si parla di Germania, si parla di open Skies che
verrà rifiutato da Krusciov; il punto è il clima in cui questa conferenza si realizza, il
fatto che questi paesi tornino a dialogare insieme = SPIRITO DI GINEVRA che
simboleggia fase di disgelo. Seguiranno altre manifestazioni concrete e di apertura nei
rapporti tra Urss e paesi del blocco e tra Urss e paesi satelliti, la miccia farà “scoppiare
degli incendi” che l’Urss dovrà impegnarsi a spegnere. Processo di destalinizzazione
che ha inizio con Krusciov: avrà esiti drammatici.
November 22th:
’62 Cina e India conflitto (prima attacca la seconda) per USA sarà l’occasione per
guardare all’area e rendersi conto del problema di sicurezza attiva. Daranno quindi
aiuti militari: occasione avvicinamento per Cina e Pakistan.
November 23:
ALTRO AIUTO
Utilizzo della CIA: anni ’50 massima espressione per utilizzo CIA (Central Intelligence
Agency). Iran e Guatemala sono i luoghi in cui CIA svolge operazioni più rilevanti; caso
Iran: Mossadek aveva proceduto alla completa nazionalizzazione dell’industria
petrolifera, CIA depone Mossadek e propone regime allineato all’occidente; caso
Guzman: si appropria di terre compresa United Fruit Company (americana) e
nazionalizza, questo fa intravedere un pericoloso avvicinamento a Mosca, anche in
questo caso si usa la CIA che rovesciano il regime di Guzman.
Queste riflessioni servono per avere panoramica chiara del nuovo scenario dei nuovi
attori
CRISI DI SUEZ: momento centrale per relazioni internazionali ma esemplifica il fatto
che la guerra fredda si sia cristallizzata in Europa e spostata in Medio Oriente, infatti
crisi di Suez si consuma negli stessi giorni della crisi di Ungheria. L’attenzione di USA è
spostata nel Medio Oriente.
Per capire la crisi dobbiamo ricordare che viene chiamato anche Conflitto Arabo-
Israeliano (vedi manuale).
’48: nascita stato Israele che non avviene nella totale approvazione ma conflitto tra
Israele e Paesi Arabi limitrofi che vede ampliarsi il territorio di Israele e
materializzarsi del rinnovato problema cioè ostilità tra Paesi Arabi e Israele.
’56: risente dell’eredità di questa tensione pregressa. Prima della crisi, Egitto ha chiuso
il protettorato britannico e vede come capo Nasser e che le azioni del canale di Suez
erano di proprietà britannica e francese. Nasser è una presenza importante perché
protagonista di una serie di scelte politiche, cioè di essere neutrale, allo stesso tempo
questo Egitto ha un colossale problema di sicurezza e pensa di risolverlo con le armi e
infatti nel ’55 Nasser stringe accordo con Ceco (= Urss) in cui avrà armi in cambio di
cotone. Diga di Assuan: risoluzione problema di siccità di Egitto e per costruirla si
rivolge alla Banca Mondiale (=GB e USA); Politica di Neutralismo che non implica
isolamento. Ma USA valuta a quali condizioni: affidabilità politica di cui Nasser non dà
prova, non piace agli USA l’accordo con Ceco, USA chiede un riconoscimento della Cina;
Dalls ritira proposta di finanziamento e Nasser sceglie soluzione più immediata e
nazionalistica: NAZIONALIZZAZIONE CANALE DI SUEZ e con i proventi di questa
avrebbe costruito la diga di Assuan. Reazioni sono forti: GB con Hiden inizia politica di
totale demonizzazione della figura di Nasser (fase più forte: Nasser nuovo Hitler);
FRANCIA Nasser finanzia Algeria contro Francia; ITALIA gioca ruolo importante
perché riesce a proporre la sua posizione di paese mediterraneo che fa da ponte tra
Egitto e USA, ma alla mediazione non si arriva perché da parte Anglo-francese si
sceglie la strada delle armi.
FASE ARMATA DELLA CRISI: ’56 ott francesi, britannici e israeliani avrebbero
dichiarato guerra all’Egitto, si schierano contrari sia USA sia Urss, questa cosa va in
seno all’ONU negli stessi giorni in cui si presenta all’ONU il problema della crisi di
Ungheria e materializzano l’attenzione di USA e Urss nelle aree periferiche del Medio
Oriente. Assemblea ONU chiede ritiro truppe dall’area che avverrà lasciando
conseguenze massicce.
Tutto ciò si formalizza nel gennaio ’57: Eisenhower con DOTTRINA EISENHOWER
significa che la linea degli interessi USA si sposta verso Medio Oriente. Prevede:
- USA avrebbero dato aiuto ai paesi del Medio Oriente perché minacciati da
aggressione armata, ed è la formalizzazione della politica americana che trova
nella crisi la sua evidenza ed è la concettualizzazione di quanto detto
precedentemente.
SETTORE ARMAMENTI: seconda metà anni ’50 la potenza militare cresce fino a
consentire alla comunità di parlare di MED (Mutual Assured Distruction). anni di
Eisenhower superiorità militare nel ‘57 si interrompe perché Urss dispone di missili
balistici intercontinentali e questo significa che USA sono colpibili: URAGANO.
La domanda è: VORRANNO MAI SACRIFICARE NY PER BONN? QUANDO è CREDIBILE
L’OMBRELLO DEGLI USA NEL MOMENTO IN CUI LORO STESSI SONO COLPIBILI?
Stravolge la dottrina strategica americana e si parla di 1° CRISI DELL’ALLEANZA
ATLANTICA.
1 decisione: missili a medio raggio in alcuni paesi alleati (Italia e Turchia) nell’ambito
della NATO, missili Juppiter e missili Thor in GB.
USA pensano a nuclearizzare la Germania Occidentale cioè dotarla di armi nucleari:
elementi che apre la 2° CRISI DI BERLINO con protagonista Eisenhower e si chiuderà
con Kennedy. Va a sommarsi ad una situa ancora più complessa della situa di Berlino,
città divisa ma interna alla Germania orientale. Il punto è che all’interno della città
c’era libertà di movimento e quest’ultima aveva creato negli anni una drammatica
fuga di persona da Oriente e Occidente della città (fuga di cervelli: un “più” per il paese
di appartenenza), diventata come vetrina del capitalismo occidentale e rappresentava
una mira per numerosi cittadini della Germania orientale. Ulbrich e Krusciov
denunciano questa situazione, tema difficile rispetto al quale ci sono poche soluzione e
se a questo aggiungiamo la Germania nuclearizzata Krusciov manda ultimatum:
avrebbe firmato pace separata con rep demo tedesca e fine presenza sovietica a
Berlino e che tutti i diritti di questo ultimo sarebbero passati alla repubblica demo
tedesca.
Storiografia si interroga sul senso dell’ultimatum e la sua risposta è: non sono gli
occidentali i veri destinatari della durezza di Krusciov e che non fosse sua intenzione
presentare out-out agli USA ma che la sua necessità fosse quella di dimostrarsi forte di
fronte ai suoi interlocutori più vicini (Ulbrich) e l’altro destinatario fosse Mao ed è per
questo che presenta ultimatum.
Settembre ’59: Kruscion va negli USA e incontra Eisenhower, ammorbidisce i toni e si
arriva ad una rinuncia alla nuclearizzazione della Germania ma rimane problema di
Berlino, che si discuterà poi, in teoria a Parigi (in realtà non avviene mai) provoca le
ire di Krusciov.
Finisce l’amministrazione di Eisenhower e il problema di Berlino passa a J.F.
Kennedy: fuga abitanti da est a ovest. Kennedy è novità nelle presidenze degli USA e
come uomo nuovo si presenta. È giovane, democratico (dopo 8 anni di repubblicani) e
interpreta la necessità di cambiamento americana, i suoi slogan interpretano la novità
che vuole presentare: Camelot (cavalieri della tavola rotonda) come gruppo di persone
di cui si circonda alla Casa Bianca. Robert Mc Namara, segretario alla difesa; Bobby
Kennedy, fratello di JFK segretario------. Per capire la sua politica bisogna guardare
alle parole al suo discorso inaugurale (vedi file), uno dei discorsi più innovativi:
aspetto caratterizzante è quello di parlare di politica estera, visto che di solito si è
parlato solo di politica interna. Kennedy prende le distanze dalla precedente
presidenza, e presenta un mondo diverso da quello che hanno presentato coloro che
l’hanno preceduto. Note retoriche del discorso: tutti devono sapere che noi pagheremo
ogni prezzo e peso per difendere tutti amici e sconfiggere tutti i nemici.
Fa un elenco dei destinatari
November 24th:
Progressione che prende le distanze all’idea della risposta massiccia, non come quella
di Eisenhower.
A chi è lasciato il compito di enunciare la nuova dottrina strategica? Al segretario della
difesa Robert McNamara. Nel maggio 1962 annuncia ai partner della NATO in
occasione di un consiglio atlantico ad Atene la nuova dottrina strategica.
Krusciov propone pace separata con la Germania, soluzioni che pregiudicano diritti
occidentali a Berlino, si innalza la tensione invece che crearsi un terreno di dialogo.
Quando i due lasciano i summit, le decisioni sono opposte:
Prende piede in questi mesi a fronte della tensione innescata l’idea che per gli USA
tutto sommato la libertà di circolazione all’interno della città di Berlino è un qualche
cosa di abbastanza sacrificabile, non si tratta di rinunciare alla presenza occidentale a
Berlino Ovest, che sarebbe irrinunciabile, ma la libera circolazione della città, unità
della città, può essere tanto importante da giustificare una guerra per gli USA? Le
principali tesi storiografiche su Kennedy ci dimostrano che la risposta che
l’amministrazione inizia dare è no, una guerra per salvare Berlino centrale si, ma non
per garantire libera circolazione.
E’ questo un tacito consenso alla chiusura da una parte e dell’altra di Berlino? Più o
meno.
Di fronte a una situazione ormai fuori controllo nel mese di agosto, il 13 si sarebbe
tirato un filo spinato tra Berlino occidentale e orientare e poi costruito quel muro che
avrebbe caratterizzato la città fino al novembre del 1989 come simbolo della guerra
fredda prima e chiusura dopo.
Risultato apparentemente di forza da parte sovietica, ma che se ci riflettiamo finisce
con l’avere dei risvolti di grande utilità per l’amministrazione USA.
Perché Kennedy ha un vantaggio? E quindi perché non si oppone? Perché si disinnesca
la tensione su Berlino che rappresentava un motivo di frizione importante nelle
relazioni bipolari, si evita con la costruzione del muro la possibilità del conflitto.
Il vantaggio di Kennedy è anche un altro, clamoroso successo di carattere mediatico:
Quel muro da strumento di forza si trasforma molto rapidamente in sintomo di
debolezza sovietica. Utilizzo della forza materializzata dalla costruzione di un
muro per impedire che l’assenza del consenso porti via le persone, la fuga non si
impedisce convincendo chi vive a Berlino Est dei vantaggi di rimanere dove si è ,
ma la fuga si impedisce con la forza, debolezza del sistema sovietico. SIMBOLO
DELL’ASSENZA DI CONSENSO. (vedi ariel, discorso pronunciato da Kennedy a
Berlino, 26 giugno 1963, due anni dopo la costruzione del muro). Nel discorso è
manifesto il vantaggio.
CUBA: perché non è tra i destinatari?? Come sono andate evolvendo le relazioni con gli
USA?
E’ chiaro che quando parliamo di Cuba parliamo di una Cuba dove 1 gennaio 1959
Fidel Castro ha proclamato il potere entrando trionfante all’Havana e pone fine al
governo di Batista.
Che tipo di posizione nel quadro internazionale pensa di assumere Fidel Castro??
L’allineamento di Fidel con URSS non è affatto scontato. Tutt’altro, nell’aprile del 1959
Castro è ben attento a rassicurare gli USA rispetto alle posizioni di Cuba, addirittura
visita gli USA, all’amministrazione Eisenhower, ma il problema sta nelle misure
economico finanziarie che vengono assunte a Cuba, a fronte delle necessità Castro
annuncia un vastissimo programma di riforme socio economiche che turba
Washington.
-espropriazione delle proprietà
-nazionalizzazione delle aziende nazionali e estere.
Gli USA arrivano all’embargo delle relazioni economiche e commerciali con Cuba.
La tensione cresce, Eisenhower prima di lasciare l’incarico interrompe le relazioni
diplomatiche con Cuba.
Questo finisce con l’essere un problema rilasciato in eredità con Kennedy.
Il deteriorarsi delle relazioni con gli USA è andato di pari passo a un consolidamente
delle relazioni con Mosca, da una parte l’embargo, dall’altro Febbraio 1960 accordo
importante con Mosca: PRESTITO IN CAMBIO DI ZUCCHERO. Le relazioni commerciali
si espandono e a stretto giro segue l’espandersi delle relazioni militari tra i due paesi.
Assemblea generale delle nazioni unite, finisce per essere centrali con rapporti tra
Krusciov e Fidel, che si incontrano per la prima volta, ad Harlem. Vogliono manifestare
una propria posizione di solidarietà rispetto alla posizione razzista americana, che
manifestano l’avvenuto avvicinamento tra i due paesi.
In questa occasione oltre a condannare il razzismo, viene condannato l’imperialismo,
elogia l’URSS.
Quando Kennedy eredita il problema eredita anche un progetto elaborato
dall’amministrazione Eisenhower per risolvere questo problema, e approva il progetto.
OPERAZIONE DELLA BAIA DEI PORCI: si rivela un fiasco totale, dovrebbe avuto
ricalcare quello che era successo in Guatemala, di utilizzazione della CIA, venivano
reclutati esuli cubani, che sbarcando a Cuba dovevano rovesciare il regime,
l’operazione viene realizzata, ma come sappiamo quando gli esuli cubani sbarcano a
Cuba tutto trovano fuorché la complicità dei cubani sul territorio. Non c’è sollevazione
contro Castro cosi come si era immaginato da parte statunitense, le forze cubane
rimangono fedeli al leader e vengono uccidi gli esuli cubani reclutati dagli USA.
Sbarco si rileva un insuccesso, nuova scelta di Kennedy a fronte del fiasco di non
mandare il supporto aereo statunitense, non vuole essere coinvolto in un operazione
che sembrava destinata a trasformarsi in un fallimento. QUESTA OPERAZIONE
OFFUSCA L’IMMAGINE DEL PRESIDENTE KENNEDY A POCHISSIMI MESI DAL SUO
INSEDIAMENTO. Abbiamo detto che probabilmente questo fallimento è qualcosa che
giustifica l’innalzamento dei toni di Krusciov a Vienna nel giugno del 1961.
CUBA RIMANE UN PROBLEMA NELLE RELAZIONI CON GLI USA E URSS.
Questa Cuba rispetto alla quale negli USA continuano a essere elaborati piani di
rovesciamento di Castro, questa Cuba legata militarmente dall’URSS è vicinissimo agli
USA, rappresenta dal punto di vista strategico e politico è un gigantesco problema di
politica internazionale.
Dalla Baia dei Porci gli USA hanno un problema, Castro deve difendersi, URSS deve
proteggere Cuba da una successiva incursione americana.
Basi di quella che sarà una delle crisi più drammatiche in tutta l’epoca bipolare.
CRISI MISSILISTICA DI CUBA: tensione con cui l’EU ha anche vissuto questo
momento, tutti si sono sentiti più vicini a una catastrofe nucleare, si temeva che le
ripercussioni di questa crisi potessero realizzarsi ovunque in particolar modo dove? A
Berlino, in Italia, in Turchia, dove c’erano missili americani. (slide in classe, crisi di
Cuba nella politica internazionale).
Questa crisi inizialmente era costruita solo da documentazioni americani, perché
erano ai tempi gli unici a concedere agli storici la propria documentazione con libertà.
Quando le documentazioni vengono aperte da altri, tra cui Cina ecc… molte
pubblicazioni. DOCUMENTAZIONE AMERICANA CHE RACCOGLIE FONTI DI MOLTI
PAESI APPARENTEMENTE NON DIRETTAMENTE COINVOLTI DALLA CRISI MA CHE
METTONO A DISPOSIZIONE DAI LORO ARCHIVI DOCUMENTI IMPORTANTI CHE
HANNO CONSENTITO DI LEGGERE LA STORIA DELLA CRISI MISSILISTICA DI CUBA.
Sguardo complessivo di un problema che prima e per molto tempo era stato visto solo
attraverso lo sguardo degli USA.
(Power poit su ariel e link a questo Bullettin no. 17/18, e National Security Archive
della George Washington University. )
Qual è il contesto?
Nuovo contesto della Guerra Fredda nato da intreccio decolonizzazione guerra fredda
e intensificarsi di armamenti. Centrale è la questione tedesca e rimane centrale anche
una volta costruito il Muro di Berlino, perché Kennedy nel 1963 va a Berlino a fare quel
discorso che abbiamo visto. Rimane un luogo centro del focolaio mondiale.
Fase in cui si delinea il contrasto CINA e Urss, 1956, anno abbastanza centrale, Mao
contesta la politica di destalinizzazione, quando Krusciov lancia il suo ultimatum su
Berlino, Mao interviene e da un suo parere.
Quali sono gli obiettivi di Mosca nel dare importanza a Cuba nel quadro delle relazioni
internaz. Del 1962?
Perché Krusciov vuole difendere Cuba fino a voler collocare a Cuba dei missili a media
gettata? Inizio crisi di Cuba. Missili che possono facilmente colpire gli USA.
Quali sono gli obiettivi di Mosca?
-difendere Cuba all’indomani di quanto avvenuto con la baia dei porci.
-installare dei missili poteva controbilanciare il vantaggio strategico americano dopo
che aveva installato missili in Italia e Turchia.
-Krusciov conta sul fatto che un vantaggio strategico a Cuba potrebbe consentire di
avere delle concessioni e vantaggi anche su Berlino.
IL TEMA DEL RAPPORTO TRA CRISI DI CUBA E CRISI DI BERLINO E’ UN RAPPORTO SU
CUI LA STORIOGRAFIA STA ANCORA LAVORANDO.
Berlino rimane zona di sguardo attento di Krusciov anche quando pensa a Cuba.
E Mao? Aumento di credibilità dell’URSS rispetto a tutto il grande ambito dei paesi del
Terzo Mondo, difendiamo Cuba dopo quella grandissima operazione di fiasco degli
USA. Siamo noi i protettori dei paesi del Terzo mondo, non i cinesi.
La Cina stava cominciando a muovere i suoi passi anche verso la prospettiva di
diventare punto di riferimento dei paesi Terzo Mondo, e si era già anche avvicinata a
Castro, quindi cosa vuol dire Krusciov?: intervengo io a Cuba, non ha bisogno Castro di
rivolgersi a Berlino.
Nell’ottobre 1962 l’intelligence francese a dare per prima avvisaglia agli USA della
presenza di operazioni sovietiche a Cuba di grande intensità in relazione
all’installazione dei missili, e sulla base di questa informazione Kennedy autorizza
degli U2 su Cuba, e gli U2 che volano su Cuba tornano con la fotografia che dimostra i
luoghi dove si era iniziato a installare i missili.
Quando arriva questa fotografia, immediato pericolo: cosa fanno ? EX COM, nome di
commisione di emergenza che vede all’interno coloro che potevano essere
maggiormente interessati a questa questioni, Kennedy, vice presidente, segretario di
Stato, segretario alla difesa, ministro per la gustizia ecc…
SOLUZIONI EX COM:
Si inizia a prendere in considerazione tre soluzioni:
-attacco aereo per distruggere i siti in costruzione, i generali militari sono
assolutamente sostenitori di questa prospettiva. Kennedy e il fratello prendono una
posizione sfavorevole per ripercussioni a Berlino e EU.
-invasione anfibia dell’isola ipotesi B, da forze statunitense e non più esuli cubani, con
pieno supporto aereo americano. Kennedy sfavorevole, si poteva concludere con
pesanti perdite e rappresaglia atomica da parte sovietica.
-lasciare la soluzione della questione alla via diplomatica, terza opzione Hedley
Stivenson all’interno delle nazioni unite, ambasciatore kennedy, tentare una soluzione
della crisi. Implicazione negativa? Tempistica, si teme che le nazioni unita abbiano
tempi di espressioni talmente lunghi anche in ragione dei veti annunciati.
USO PUBBLICO DELLA POLITICA DI APPEASEMENT, MITO DI MONACO. Molti negli
USA non avrebbero esitato a bollare Kennedy e suo fratello come appeasers, figli di
Kennedy ambasciatore di Roosevelt che appoggiava le decisioni di Chamberlain.
Questi vogliono cedere a Fidel Castro come il Padre e Roosevelt avevano ceduto a
Hitler.
29\11
Come si è risolto il problema dei missili? Quarantena navale ma rimane il problema
degli armamenti che rimanevano.
Si è posto il problema di una risoluzione diplomatica per risolvere il problema dei
missili che già c’erano.
1) Krusciov propone a Kennedy mediante una missiva (vedi file) uno SCAMBIO
abbastanza semplice: se USA si fossero impegnati a non occupare Cuba e che
anche altri lo facessero, sarebbero venuta meno la necessità di missili sovietici
sull’isola (26 ottobre);
Cina appare cedevole rispetto a Kennedy, dall’altra parte anche URSS deve
rimproverare CINA perché i cinesi invadono l’India (1962) distraendo il mondo
intero rispetto alla situazione di Cuba.
- Rapporto tra USA e Europa: dopo la crisi dei missili l’Europa non ne esce molto
bene. Il fatto che non si sappia subito dello scambio non risolve la questione;
pesa moltissimo agli europei di essere stati col fiato sospeso senza essere
coinvolti nella risoluzione di quella crisi. USA informa Europa ma non la
coinvolge: i primi a lamentare la situazione e a prendere delle decisioni sono i
francesi. Segue la crisi dei missili, un ripensamento della politica francese
riguardo il suo ruolo nell’ambito dell’Alleanza Atlantica, deciderà di uscire pur
rimanendo tra i paesi firmatari per aspirare ad una maggiore indipendenza
La vera decisone non spetterà a Kennedy dato che verrà assassinato ma a Johnson
che deciderà per l’escalation. [PUO’ CHIEDERE: Quando inizia intervento militare
in Vietnam per USA? non negli anni di Kennedy].
Tra 2\4 agosto: viene comunicato al dipartimento di stato americano che si è stati
attaccati in acque internazionali: azione di guerra nei confronti degli USA che ha
portato Johnson di rivolgersi al Congresso che ha optato per l’uso della forza
nell’area americana. Oggi una serie di documenti ci portano a concludere che quel
reiterato attacco non c’è stato e che ci sono delle registrazioni sui bombardamenti
non in acque internazionali ma in acque vietnamite. Johnson si presenta al
congresso, descrive quanto avvenuto e viene autorizzato a fare tutti i passi
necessari. Assegno in bianco al Congresso e consegnato nelle mani di Johnson e nel
’73 con successiva votazione al Congresso emanerà una legge. Da qui
l’ESCALATION.
November 30th:
Integrare questo:
facendo arretrare USA e Vietnam del sud. Nel giro di poco la situa si capovolge e il
punto è che all’opinione pubblica americana si dice che la vittoria è vicina. Johnson
annuncia pubblicamente che si sarebbero interrotti i combattimenti nel Vietnam del
nord e che non si sarebbe più ricandidato come presidente per un secondo mandato.
Successore: nel ’68 si candida con i repubblicani Richard Nixon con Kissinger
come responsabile della Sicurezza Nazionale. A lui spetta l’onere di trovare una
soluzione per la Guerra del Vietnam e allo stesso tempo salvare la faccia dell’America.
L’operazione pur non essendo semplice, riescono ad organizzarla in modo decente.
1°) VIETNAMIZZAZIONE DEL CONFLITTO: portare a casa forze americane e
lasciare solo quelle vietnamite in campo, alle quali si deve però fornire un aumento del
supporto logistico. Strategia che va in sintonia con una più ampia strategia di
disimpegno: Dottrina Nixon annunciata dallo stesso nell’isola di Guam. Parte dalla
consapevolezza dei costi immani da parte della politica estera americana. Dà quindi
una nuova direzione per la politica estera che avrebbe evitato il coinvolgimento
diretto, ma solo indiretto: le nazioni direttamente minacciate avrebbero provveduto
per la loro sicurezza e gli americani.
Parallelamente alla Vietnamizzazione c’è
2°) RICERCA DI DIALOGO CON HANOI: intensificazione bombardamenti in Vietnam
del nord e Cambogia perché unità nordvietnamite stanziavano lì ma sono un
fallimento totale perché non trova chi si voleva ma anche perché opinione pubblica
USA reagisce malissimo a questo allargamento dei bombardamenti.
3°) POLITICA CON I PROTETTORI DEL VIETNAM DEL NORD: Mosca e Pechino.
Inaugurata la Diplomazia Triangolare: USA, Urss e Cina. Il terreno fertile è creato
dal fatto che il sodalizio tra Cina e Urss si sia completamente spezzato (conflitto sino-
sovietico).
CONFLITTO SINO-SOVIETICO: ’64 Cina si adotta dell’atomica senza l’aiuto di Mosca +
’69 scontri di confine e qui la tensione raggiunge il suo apice. Si parla di due Paesi che
sono agli antipodi di provocare un vero e proprio conflitto.
La strategia di Nixon e Kissinger è quella di incunearsi ottenendo il massimo
vantaggio attraverso un disegno di multipolarismo diplomatico: gli USA
immagineranno avvicinamento tanto alla Cina quanto all’Urss. Se i due vertici del
triangolo (Mosca e Pechino) non tengono più, quel lato traballa, e saranno gli altri due
(USA e Cina), consapevoli che quell’avvicinamento farà paura all’Urss. Gli USA non si
spostano dall’uno all’altro ma perseguono nello stesso momento entrambe le direttrici
politiche; Mosca e Pechino temono l’isolamento.
COME SI REALIZZA AVVICINAMENTO ALLA CINA? E COME CON URSS?
CON L’URSS: fase di Grande Distensione o Distensione. Muoverà per gli USA dalla
consapevolezza dei costi immani che l’innalzamento della tensione della fase bipolare
ha provocato; il terreno della distensione è quello della limitazione degli armamenti. I
primi scambi tra Urss e USA nel ’69 con incontri di delegazione e nel ’72: VIAGGIO DI
NIXON A MOSCA con FIRMA DEGLI ACCORDI SALT (limitazione degli armamenti). La
distensione aveva importanza simbolica: con Urss guidata da Breznev aveva
conosciuto momento di debolezza dal punto di vista dell’immagine sia rispetto
all’occidente sia rispetto ai paesi del blocco sovietico e questa debolezza era dovuta
alla Primavera di Praga (’68) con l’episodio della repressione delle istanze
riformistiche fino a minacciare il Partito Comunista; estate ’68 i carri armati entrano a
Anni che ci separano dall’elezione di CARTER: Nixon dovrà dimettersi per scandalo
Watergate e sarà Ford (vice) a tenere l’eredità che però copre pochissimi anni dal ’74
al ’76 perché poi non sosterrà lo scontro con Carter.
Negli anni di Ford: documento rilevante Atto Finale di Helsinki della conferenza di
Helsinki, appunto (CSCE). Se ci si interroga sulla distensione, quanto viene stabilito a
Helsinki è importante. I partecipanti sono tutti i paesi Europei + USA e Urss, perché in
un clima di distensione si pensa che sia venuto il momento di affrontare alcuni
argomenti da troppo rimandati
Temi: TRE CESTI DI HELSINKI (POLITICO, ECONOMICO, DIRITTI UMANI).
POLITICO: confini che non avevano avuto un riconoscimento ufficiale, ancora discussi e
contesi (Polonia i cui confini non trovavano un accordo tra Urss e USA; Germania con
due Germanie). Comune e condiviso riconoscimento dei confini europei.
ECONOMICO: collaborazione economica intereuropea anche oltre la cortina di ferro.
DIRITTI UMANI: per la prima volta si afferma il principio della necessità di rispettare i
diritti umani da parte di tutti i paesi europei nei confronti dei cittadini; è
l’affermazione di un nuovo principio verso il quale c’è un’urgenza crescente e si
acquisisce una sensibilità maggiore. Il rispetto dei diritti umani e creazione di un
organo abbia messo una sorta di puntello per scardinare il dominio del blocco
sovietico: molti storici dicono che da questo momento opinione pubblica dell’est è stata
sensibilizzata rispetto a qualche cosa che non veniva rispettata da Urss e che da questo
momento avrebbe dovuto essere rispettato. Il terreno dei diritti umani è quello in cui si
muove la campagna elettorale di Jimmy Carter: gli slogan sono con i quali si vuole
La fine degli anni ’70 e inizio anni ’80: periodo chiamato anche come Seconda Guerra
Fredda. massima tensione nelle relazioni internazionali. Ci si deve interrogare su come
si è passati da una fase di distensione ad una fase come quella della Seconda Guerra
Fredda.
Amministrazione CARTER: anni in cui si mette fine alla fase della Distensione.
Risoluzione del Golfo del Tonchino: Jhonson annuncia quanto avvenuto nel Golfo e la
seconda parte è una joint resolution del congresso, risoluzione del Golfo di Tonchino.
(su ariel).
Con questa risoluzione il Congresso sembra firmare un assegno in bianco al Presidente.
Esso approva e supporta la determinazione del presidente di assumere tutte le misure
che considera necessarie per respingere qualsiasi attacca armato e prevenire le
successive aggressioni.
Section due: USA considerano vitali il mantenimento della pace e sicurezza nel South
East Asia, in relazione con la costituzione degli USA carta dell’ONU e il Trattato del
South East Asia. Considerando vitali questi interessi gli USA sono pronti quando il
Presidente lo determina ad assumere tutti gli step essenziali anche uso della forza per
assistere any memeber of protocol state (IL VIETNAM DEL SUD). Non poteva essere un
membro della SEATO perché era stato stabilito che il Vietnam Nord e Sud potevano
ricevere armamenti e avere alleati.
Section 3: risoluzione cessa di esistere quando il Presidente dice che la pace nell’area è
stata assicurata, CARTA BIANCA AL PRESIDENTE, che decide se come e quando
utilizzare la forza senza limite di tempo.
Dal ’64 in poi l’intervento degli USA conosce una crescita che non va di pari passo ad
un successo esponenziale. I bombardamenti del Vietnam del Nord e invio di marins nel
Vietnam del sud. ’66 truppe americani 375 mila e poi diventano nel ’69 540mila.
Vedrà crollare drasticamente il consenso rispetto all’intervento degli USA sia da parte
di loro stessi sia da parte del resto dell’Europa.
Agente Orange: fondamentale per l’USA che in realtà produce effetti disastrosi fa
venire meno il consenso.
1968 fa registrate un dibattito pubblico rilevante: ci si inizia a credere secondo quali
principi di legalità si sta combattendo, rapporto con accordo di Ginevra che USA non
avevano firmato ma impegnato a rispettare. In termini di legalità rapporto tra Carta
dell’Onu e intervento USA, l’opinione pubblica si chiede anche dei costi, COSTI
AMERICANI, che per gli USA ha rappresentato una strada del non ritorno con
intervento armato, ritorna nella mente e dibattito pubblico nella testa degli usa ogni
qualvolta si profila l’idea di un intervento armato.
Altra domanda che ci si inizia a fare tra opinione pubblica: costi in termine di vite
umani altrui, LEGITTIMITA’ ETICA, quando massacri di civili sono all’ordine del giorno.
CRESCE IL NO ALLA GUERRA NELL’OPINIONE PUBBLICA AMERICANA.
Cresce anche l’idea che comunque con questa guerra non si sta arrivando a un nulla di
fatto dopo 4 anni, i risultati non si realizzano, il Vietnam del Nord continuano a essere
forti, i vietcong nel Vietnam del sud sembrano indistruttibili, che smentiscono le
prospettive di successo degli USA.
Gennaio 1968 si realizza un’offensiva che va sotto il nome di OFFENSIVA DEL TET che
inizialmente il Vietnam del Nord sembra riuscire ad aprire un varco nel sud facendo
arretrare i vietnamiti del sud e americani. Dopo si capovolge, si ritorna alla situazione
inziale, forte avanzata apparente e poi vengono fatti retrocedere.
Il punto era che si era appena detto che la vittoria era vicina, ma smentita alla grande
dall’avanzata della TET.
Sensazione che non è vero che la vittoria era vicina, costi umani nostri e altrui, dubbi
etici e legali, il dibattito fermenta ed è in questa fase che Jhonson annuncia nel Marzo
1968 che si sarebbero interrotti i bombardamenti sul Vietnam del Nord e che non si
sarebbe ricandidato alle successive elezioni.
1968 Nixon si candida con i repubblicani, uno dei candidati era Bobby Kennedy, ed è
l’anno dove è stato ucciso Bobby e M.L. King.
USCIRE DAL VIETNAM DIGNITOSAMENTE.
L’operazione non è semplice ma i due, Nixon e Kissinger la portano avanti.
PRIMA OPERAZIONE: Vietnamizzazione del conflitto: portare a casa le forze
americane e lasciare quelle vietnamite in campo alle quali si deve fornire un aumento
del supporto logistico. Strategia che va avanti in sintonia con una piu ampia strategia
del disimpegno: Dottrina Nixon: annunciata dallo stesso nell’isola di Guam, parte dalla
consapevolezza dei costi immani da parte della politica estera americana. Da qui una
nuova direzione per la politica estera che avrebbe evitato il coinvolgimento diretto, ma
solo indiretto: le nazioni direttamente minacciate avrebbero provveduto per la loro
sicurezza e gli americani.
l’esperimento riformista. Non finisce qui perché all’indomani della primavera di praga
viene enunciata la dottrina Breznev: formalizzazioen teorica di quello che era
avvenuto a Praga: si stabilisce che le forze dell’URSS del patto di varsavia avrebbero
dovuto intervenire negli affari interni di tutti quei paesi del blocco che fossero state
minacciate da forze ostili del blocco. SOVRANITA’ LIMITATA DEI PAESI DEL BLOCCO
SOVIETICO, dove si garantisce la possibilità di intervento per orientare gli
orientamenti politici in ragione di presenza di forze ostili al comunismo.
DEBOLEZZA DEL BLOCCO IN TERMINI DI CONSENSO.
La fine degli anni 70 e inizio anni 80 seconda guerra fredda: periodo di massima
tensione nelle relazioni internazionali. Come si sia potuti passare da una fase di grande
distensione cosi ragionata e funzionante a una fase di rinvigorirsi della tensione che
sarà quella che passerà in eredità a Reagan e che dovrà fare i conti prima di poter
immaginare la fine guerra fredda e caduta muro di Berlino.
Nixon deve dimettersi, scandalo water gate. Ford tiene l’eredità. Ford copre pochi anni,
e poi non supera lo scontro elettorare con Jimmy Carter, democratico, Ford pur
coprendo un periodo corto è stato presidente quando è stato varato un documento di
grande rilevanza quando ci interroghiamo sulla distensione, atto finale di Helsinki che
è documento finale di una conferenza che dura due anni dal ’73 al ’75, CONFERENZA
DI HELSINKI, o sicurezza per la cooperazione in Europa. Viene emanato atto di
helsinki conclusivo: se vogliamo capire la distensione e perché poi non terrà, quanto
viene stabilito a Helsinki e come è importante.
Chi partecipa?
Tutti i paesi europei per la prima volta, tanto paesi dell’est quanto dell’ovest più USA e
URSS. In un clima di distensione che caratterizza la metà degli anni 70 è avvenuto il
momento di affrontare alcuni argomenti ormai rimandati da troppo tempo. I temi
vengono rappresentanti come TRE CESTI DI HELSINKI:
1 cesto di carattere politico: i confini: c’erano alcuni confini che non avevano
avuto un riconoscimento ufficiale dopo ww2, confini ancora discussi c’erano ed
erano ancora contesi: La Polonia, i cui confini continuavano a non trovare un
accordo tra USA e URSS, la Germania, con esistenza di due Germanie e due
riconoscimenti diplomatici. Comune e condiviso riconoscimento dei confini
europei.
2 cesto di carattere economico: necessità di una collaborazione economica inter
europea, aldilà della cortina di ferro, collaborazione tra paesi europei.
3 cesto è quello che attiene al tema dei diritti umani: per la prima volta di
afferma il principio della necessita e rispetto dei diritti umani da parte di tutti i
governi nei confronti dei cittadini. Affermazione di un nuovo principio rispetto
al quale nella meta degli anni 70 si avverte urgenza crescente, tanto in ambito
europeo quanto in ambito extra europeo, si assiste a una continua violazione
dei diritti umani, e l’opinione pubblica mondiale acquisisce più sensibilità. Sono
in molti a sostenere che l’aver affermato la necessita di rispetto dei diritti
umani con la creazione di un organo che avrebbe dovuto controllare il rispetto
abbia messo un puntello per scardinare il dominio del blocco sovietico, in altri
termini sono molti gli storici che sostengono che da questo momento in poi
l’opinione pubblica dei paesi dell’est è stata sensibilizzata rispetto a qual
qualchecosa che non veniva rispettato dall’URSS e che da questo momento in
poi doveva essere rispettato e laddove non è rispettato avete adesso modo per
manifestare quel dissenso. GRIDO DI DOLORE CHE PORTERA’ AL
DISFACIMENTO DELL’URSS. Diritto di cittadinanza nelle relazioni politiche tra i
paesi.
Il terreno dei diritti umani è essenziale anche per la compagna elettorale di Jimmy
Carter. Gli slogan della sua campagna sono slogan che prendono distanze dalla politica
di Nixon, NO MORE WATERGATE, NO MORE VIETNAM, NO MORE CHILE, perché
quando nel 1976 Carter si candida il dramma del 1973 cileno ha già sconvolto
l’opinione pubblica statunitense. ( colpo di stato che nel 73 ha portato Pinochet in Cile
per volontà della Cia). Clima in cui da tutto questo si vogliono prendere le distanze.
Carter noi la smetteremo di abbracciare dittatori anticomunisti.
1\12
Jimmy Carter eletto nel novembre ’76 ma nell’80 quando si ripresenterà alle elezioni
in cui vincerà Regan, siamo in un contesto completamente diverso. Negli anni ’70 il
clima era quello di distensione, negli anni ’80 si parla addirittura di II guerra Fredda.
CARATTERISTICHE amministrazione Carter:
- Lui stesso era un Uomo Nuovo dal punto di vista politico (outsider), veniva
dalla Georgia, non aveva rapporti con il Congresso. L’essere un outsider ha pro
ma anche contro, nel senso che va bene lo slogan “no more water gate”,
dall’altra parte non aver mai avuto rapporti con Washington poteva essere una
difficoltà: estraneo alla febbre del Potomak cioè estraneo alle logiche di poter
caratterizzanti gli anni prima.
- Si circonda di Uomini Nuovi, la critica dirà che intorno a lui c’era la Mafia
Georgiana
- Obiettivo di Carter era quello di creare sinergia dalla diversità: non si deve
ascoltare sempre la stessa voce ma che ascoltare voci agli antipodi può essere
costruttivo purché si crei sinergia; il problema è che si fa fatica a realizzare
questo.
OBIETTIVI: si parte da un presupposto cioè lo sfruttamento del clima di
distensione (’76) che consente di elaborare una politica nuova.
Diminuzione dell’enfasi sulle relazioni est\ovest ma dare importanza a quelle
tra nord\sud: pensa all’America Latina dove si era esercitata una politica
fortemente attenta all’anticomunismo e distratta riguardo le esigenze effettive
dell’America Latina;
Diminuzione della vendita di armamenti convenzionali all’estero;
Applicazione del principio di non proliferazione nucleare;
Rispetto dei diritti umani
REALIZZAZIONE PRATICA DEGLI OBIETTIVI: lo strumento economico diventa il mezzo
con cui si mettono in pratica
Taglio degli aiuti;
taglio vendite degli armamenti;
La cosa funziona perché dopo inaugurazione mandato Carter, vengono interrotti gli
aiuti per Cile, Argentina e Pakistan. Tutto ciò passa da un Congresso molto sensibile a
questi temi. Se questi obiettivi sono in discontinuità con ciò che era avvenuto negli anni
prima, ci sono altri 2 OBIETTIVI che si muovono in piena continuità con Nixon:
strada di distensione con Urss: Carter elabora il disegno per II ACCORDO SALT
(per limitazione armamenti strategici)
avvicinamento alla Cina Popolare rispetto alla quale vuole fare un passo
avanti: normalizzazione dei rapporti diplomatici.
A questo punto le prospettive dei due divergono: Brzezinski e Vance.
Secondo VANCE: riconoscimento della Cina solo dopo che fossero stati davvero stretti
davvero con Urss degli accordi Salt; altrimenti avrebbe fatto saltare gli accordi di SALT.
Secondo BREZEZINSKI: riconoscimento della Cina prima di tutto per avere una carta
cinese da giocare con Urss, la quale sarà spinta a spingere un accordo con noi solo se
noi abbiamo già riconosciuto la Cina. Ci si basa su un presunto ovvero quello di non
fidarsi della Urss; i sovietici stanno approfittando della distensione per espandere le
sue posizioni nelle aree periferiche meno considerate da Washington.
All’inizio Carter sembra propendere per segretario di Stato VANCE, ma in un secondo
momento propende per Brzezinski; all’inizio del mandato riesce a firmare con Panama
un accordo che restituisce i diritti sul canale di Panama, detenuti dagli USA fino a quel
momento= raggiungimento dell’obiettivo nord\sud.
Propende per Brzezinski perché l’idea che Urss usasse la distensione prende forma con
la questione del Corno d’Africa: Etiopia invasa dalla Somalia per l’Oagaden, la prima
riceveva aiuti sostanziosi da parte dei sovietici e da soldati cubani, per gli USA si pone
il punto di domanda se aiutare la Somalia visto che è paese aggressore. È vero che quel
conflitto manifesta presenza sovietica nel corno d’Africa (=presenza forte di guerra
fredda) ma è anche vero che aiutare un paese aggressore trascinerebbe
l’amministrazione USA in un alveo di illegittimità che poco piacerebbe
all’amministrazione Carter.
“la distensione è affondata nelle sabbie dell’Oagaden”.
Dopo il NO di Carter nell’intervento nel Corno, chiede di giocare la carta cinese e quindi
gli dà retto. Carter decide di non ascoltare la posizione di Vance, invia Brzezinski a
Pechino che darà avvio alla piena realizzazione delle relazioni diplomatiche e 1°
gennaio ’79: Normalizzazione delle Relazioni Diplomatiche tra USA e Cina.
Anno decisivo per capire il passaggio da distensione a seconda Guerra Fredda. gli
accordi SALT non saranno mai ratificati dal senato degli USA perché il ’79 è anno in cui
si capisce il perché della II GUERRA FREDDA.
Perché un Paese centrale diventa una grandissima incognita: Iran e per USA significa il
venir meno dell’alleato iraniano, viene meno l’interlocutore sul quale avevano fatto
affidamento e va al poter una personalità che finisce col rappresentare una minaccia
visto che ci saranno degli ostaggi americani a Teheran.
Clima che sta mutando, di tensione. Avvenimento shock: URSS INVADE
AFGHANISTAN (25 dicembre ’79) e quindi FINE DELLA DISTENSIONE.
Ragioni dell’invasione: dibattito storiografico aperto ma si è abbastanza convinti che
la ragione riguardi la politica di sicurezza e che questo abbia spinto Mosca ad
invaderlo per non rischiare di perderlo come interlocutore. Rimane il fatto che
l’invasione è interpretata a Washington come la manifestazione più evidente della fine
della distensione e che abbia bisogno di una risposta energica da parte di USA. Vance
lascerà incarico di segretario di Stato. Si stabilirà l’embargo sul grano e sui beni
tecnologici sull’Urss e boicottaggio della Olimpiadi di Mosca e si inviteranno i paesi
alleati a fare la stessa cosa.
Ratifica degli accordi SALT 2.
PAKISTAN? Può rimanere senza aiuti americani? Assolutamente no, visto che confina
con Afghanistan; anche se con Regan si otterranno molto più aiuti che con Carter.
Bisogna aiutare Pakistan perché da li passeranno diretti all’Afghanistan gli aiuti che
combatterà contro invasore sovietico.
A coronare 23 gennaio ’80: Carter annuncia la sua Dottrina con il Discorso sullo Stato
dell’Unione (discorso annuale di bilancio per anno passato e futuro).
Carter non poteva non fotografare la situazione difficile che USA affrontava nello
scenario internazionale. USA avrebbe usato anche la forza sulla zona del Golfo Persico,
a seguito dell’invasione sovietica dell’Afghanistan.
Successo dell’amministrazione Carter: Accordi di Camp David che sono la prima
sistemazione dei rapporti tra paese arabo e Israele;
novembre ’80 clamorosa fallimento nella competizione elettorale con Regan, che
avrebbe guidato USA nel decennio successivo e nella II guerra fredda