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LA GERMANIA DI HITLER

Gli inizi del nazismo


Il 24 febbraio 1920, Adolf Hitler presentò presentò il suo programma politico ad una riunione del Partito dei
lavoratori tedeschi che cambiò subito nome in Partito nazionalsocialista dei lavoratori tedeschi (Partito
Nazista)
La parola nazionalsocialista, faceva intendere una forma di socialismo nazionalista, basato sulla nazione
tedesca e la razza ariana.

Il programma politico di Hitler


Dopo aver tentato un’insurrezione armata a Monaco di Baviera l’8 novembre 1923 (Putsch), Hitler nì in
carcere nove mesi dove ebbe tempo di scrivere un libro, intitolato Mein Kampf, in cui era scritto il suo
programma politico, con molta teoria.
Esaltava la violenza e la guerra scagliandosi contro i partiti e le masse. Un punto cruciale era la pretesa di
inferiorità razziale degli ebrei, che credeva una razza minore (come zingari, rom, sinti, trans..), quella
superiore, che si meritava di essere considerata cittadina a pieno titolo era la razza ariana.
Inoltre Hitler credeva che il popolo dovrebbe essere guidato da un Fuhrer, con violenza.
I quattro punti del suo programma erano:
1) razza ariana superiore
2) no accordo Versailles
3) supremazia tedesca
4) guida del Fuhrer

Primo passo: Nazismo entra in parlamento


Alle elezioni del 1930 il Partito di Hitler prende il 18% dei voti con 103 seggi, che divenne il secondo
partito, con molto stupore.
Si presentavano al popolo come una forza politica che svelava la realtà dei fatti. Infatti dopo la gravissima
crisi economica del 1929, diede la possibilità al nazismo di incolpare di tutti i mali presenti ed individuare in
chi ha messo la Germania in di coltà la Repubblica, e soprattutto gli ebrei.
E questo pensiero fu condiviso dal popolo anche grazie alla propaganda.

Secondo passo: maggioranza parlamentare


Dopo le ultime elezioni i nazisti ebbero maggiore libertà di movimento e le SS, ovvero le squadre armate
naziste moltiplicarono le azioni violente nei confronti degli ebrei, comunisti, avversari politici.
Nel 1932 si tennero nuovamente le elezioni politiche ed il Partito nazista ebbe la maggioranza, grazie
soprattutto ai voti del ceto medio che non volevano gli ebrei al comando del denaro, della propaganda e per
colpa della divisione interna della sinistra.

Punto d’arrivo: la conquista dei pieni poteri


Nel gennaio 1933 Hitler venne nominato cancelliere, capo del governo, formato da soli tre ministri. Poco
tempo dopo, nel febbraio del 33, ci fu un incendio al Reichstag di Berlino. Per questo gesto accusarono il
Partito comunista tedesco e questo fu un pretesto per nominare tutti i partiti di sinistra illegali, limitando la
libertà.
Nello stesso anno si svolsero le elezioni del 1933, richiesta da Hitler, che ebbe la maggioranza assoluta in
parlamento, chiedendo pieno potere e diventando primo ministro.
Nel 1934 il presidente dello Stato tedesco, Hindenburg, morì. Hitler decise cosi di prendere il suo posto e
diventare presidente e primo ministro.

Terzo Reich: dittatura personale di Hitler


La capitale fu trasferita a Berlino e fu proclamato il terzo Reich. La Germania era nelle stesse condizioni
dell'Italia negli anni 30 e l'obiettivo era quello che la Germania fosse una potenza mondiale, per farsi che
questo accada: economie, conquiste.

Sviluppo economico e servizio della forza militare


Hitler voleva prendersi la rivincita dopo che la Germania fu maltrattata dai vincitori della prima guerra
mondiale e l'obiettivo era il dominio mondiale. L'agricoltura e l'industria furono potenziati con investimenti
statali e a Giovanni furono soprattutto le industrie pesanti di acciaio, grazie alla fabbricazione di armi.
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Regime totalitario sulla Germania
In poco tempo trasformò la dittatura politica in un vero e proprio totalitarismo, ovvero dal solo controllo
dello Stato al totale controllo della società.
Impose il culto della personalità del suo capo, il Fuhrer, mobilitò le masse per compattare i tedeschi e
manipolarli ed elabora una ideologia incentrata sulla lotta contro le razze inferiori.

La persecuzione degli ebrei


E sono italiano di creare la razza pura prevedeva l'eliminazione dei tedeschi che non corrispondevano ai
canoni del perfetto ariano. Fin dal 1933 alcuni leggi allontanarono gli ebrei dagli u ci statali e incarichi
pubblici, vennero sequestrati e molti loro negozi costretti a chiudere.
Ma la situazione peggiorò con le leggi di Norimberga, ovvero l'allontanamento degli ebrei, il sequestro dei
loro beni, no alla perdita della loro cittadinanza diventando cosi apolidi.
Tra il 33 e il 39 sono tante le azioni fatte contro le razze inferiori e la difesa della razza ariana era più
importante dell’industrializzazione.
Un evento importante fu la notte dei cristalli, avvenuta il 9 novembre 1938, per festeggiare l'anniversario
del Putsch di Monaco, le SS vanno a distruggere le vetrine degli ebrei.
Nel cuore dell'Europa si stava scatenando uno dei regimi più feroci della storia e nessuno si rendeva conto
di quanto stava realmente accadendo, ma sarà la guerra ad aprire gli occhi.
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