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Drieu La Rochelle: il mito dellEuropa

Adriano Romualdi

Voi morirete democratici o risorgerete trasformandovi in fascisti


Qualche anno fa un libro di Paul Serant, Romanticismo fascista, rivelava al distratto pubblico italiano
lopera e la figura di Pierre Drieu La Rochelle, lo scrittore collaborazionista morto suicida nel 1945.
Quasi contemporaneamente in Francia si cominciava a dare alle stampe gli inediti di Drieu: Les chiens de
paille, Recit secret, Histoires deplaisantes etc. Sulla scia di questa riscoperta in Italia venivano
tradotte alcune delle opere pi significative: Gilles, La commedia di Charleroi, Fuoco fatuo, mentre
recentemente leditore Volpe ha pubblicato una importante raccolta di scritti politici.
Diciamo subito che Drieu non il solito scrittore che ci si decide a riscoprire per impinguare
congiunture librarie o booms editoriali. Non uno di quei minori che ogni tanto vengono levati dalloblio
per illustrare questo o quellaspetto particolare di una letteratura. Drieu una forte personalit, uno
scrittore di grande temperamento, un romanziere, un polemista, un saggista come pochi ne ha prodotti
lEuropa negli ultimi cento anni.
A questo punto ci si pu chiedere il motivo della (relativamente) scarsa notoriet di Drieu allinfuori dello
ambiente francese. Il fatto che Drieu stato uno di quelli che hanno compreso che non si possono
servire due padroni, la verit e la notoriet, e che hanno preferito essere compresi poco e male nel loro
tempo per dire cose la cui validit si manifesta intera a distanza di decenni. Inattuale , come gi
Nietzsche lo era stato, Drieu ha lasciato che la sua attualit si dispiegasse gradualmente nel tempo.
Scegliendo la verit Drieu ha contemporaneamente scelto limpopolarit. Istintivamente, infallibilmente
egli si ribellato alle menzogne del momento dicendo contro di esse le verit pi aspre e pi spiacevoli.
Valoroso combattente della Grande Guerra, ferito a Charleroi e a Verdun, urta i sentimenti della censura
patriottica con i suoi primi versi, pubblicati nel 1917 :
A voi Tedeschi con la mia bocca per lungo tempo muta per ordine militare io parlo. Mai vi ho
odiato. Vi ho combattuto con volont inflessibilmente tesa ad uccidervi. La mia gioia sboccata nel
vostro sangue. Ma voi siete forti. Non ho potuto odiare in voi la forza, madre delle cose.
Nellimmediato dopoguerra, quando il suo paese esulta per la revanche e manda truppe sul Reno e nella
Ruhr, Drieu scrive quella terribile Mesure de la France dove lucidamente afferma che 40 milioni di
Francesi non rappresentano pi nulla di fronte ad 80 milioni di Tedeschi, 150 milioni di Americani, 180

milioni di Russi. Scriver pi tardi: Non credevo alla vittoria. Troppi Americani, troppi negri.
Dopo la crisi del 29, quando lEuropa presa nella ineluttabile stretta politica che sboccher soltanto in
una nuova guerra, egli dar ancora maggiore scandalo. Mentre i suoi amici degli anni 20, i Malraux, gli
Eluard, gli Aragon si schierano dalla parte del comunismo egli si proclama apertamente fascista: .Sono
diventato fascista perch ho visto i progressi della decadenza. Ho veduto nel fascismo il mezzo per
frenare ed arrestare questa decadenza .

Nel 1936 entra nel partito di Doriot, nel 40 si impegna a fondo nella collaborazione. Ancora egli vede pi
in l dei Francesi del suo tempo. Nel romanzo Les chiens de paille, scritto nel 1943, il protagonista
Constant si beffa dei patrioti e dei resistenti: Voi volete conservare un patriottismo provinciale
allepoca degli imperi, allepoca in cui gli aerei varcano gli oceani in poche ore. Siete liberi di farlo.
Perseverare nel proprio essere fino alla decomposizione una fatalit alla quale ben pochi possono
sfuggire Nel 1940 n la Francia stata vinta ne la Germania ha vinto. Tutto questo non aveva gran che
a che fare con la Francia e la Germania. La Germania non che uno strumento, come lAmerica e la
Russia, uno strumento molto meno brutale e schiacciante di queste ultime due Io vedo folle immense,
mostruosamente armate, in marcia per il mondo per costruire imperi di dimensioni continentali. Questi
imperi saranno atrocemente barbari perch lestrema civilizzazione genera lestrema barbarie.
Infine, lultimo scandalo e il pi grande, egli si separa non solo dai Francesi del suo tempo ma da tutti gli
uomini del suo tempo, anche i fascisti, che non sono stati abbastanza rivoluzionari, anche i Tedeschi, che
non hanno saputo colpire con sufficiente intelligenza, e, attraverso una serrata meditazione metafisica, si
rifugia nel suicidio : Ho bisogno di appartenere contemporaneamente a questo mondo e allaltro, d
vivere nellazione e nella contemplazione, dentro e fuori dai confini della creazione.
***
Questo libro vuole offrire una immagine succinta ma completa dellopera e della figura di Drieu la
Rochelle. Esso diviso in tre parti, ciascuna di autore differente, ciascuna dedicata ad un particolare
argomento, ma tutte collegate e comunicanti.
La prima parte tratta della figura di Drieu, dalle origini normanne ( v in lui qualcosa di un farmacista
normanno che abbia letto Gobineau invece di Voltaire e sogni dei suoi antenati vichinghi in villaggio
velato di spuma marina ) alla partecipazione alla guerra ( questo reame duomini alle porte di Parigi:
foresta delle Argonne, deserto dello Champagne, paludi di Piccardia), dalla vita brillante del
dopoguerra allimpegno politico (Voi morirete democratici o risorgerete trasformandovi in fascisti),
dalla collaborazione al suicidio.
La seconda parte analizza levoluzione del pensiero di Drieu dallambiente familiare al conflitto mondiale
(Abbiamo restaurato la guerra questo gioco da adolescenti crudeli), dal nazionalismo al federalismo
europeo (LEuropa si federer o sar divorata), dalladesione al fascismo allaccettazione dellEuropa
fatta dalla Germania (soltanto la Germania pu assumere una funzione egemonica europea).
La terza parte esamina gli elementi di pensiero che affiorano nel complesso dellopera di Drieu, i suoi
legami con Nietzsche, la sua meditazione sulla decadenza dello Occidente, laspirazione ad una disciplina

del corpo e dellanima, la religiosit di tipo pagano.


Drieu non uno di quegli autori che si studiano per arricchire la propria conoscenza di un periodo storico.
Il suo pensiero non per nulla superato, anzi sta conquistando la sua pi profonda attualit proprio in
questi anni. Non un caso che il libro pi bello e pi vivo su Drieu lo abbia scritto Jean Mabire, un
reduce della guerra algerina, un esponente della nuova generazione. Quali sono le affermazioni
fondamentali di Drieu, quelle destinate a diventare patrimonio spirituale di quanti vogliono ancora lottare
contro la decadenza dellOccidente?
In primo luogo lidea europea. Gi nel primo dopoguerra, in unepoca di nazionalismo cieco e trionfante,
Drieu vedeva con inesorabile chiarezza che lEuropa doveva pervenire allunit politica per non diventare
una colonia della Russia o dell America. Ricco, amato dalle donne, circondato da una aureola di
scintillante notoriet parigina Drieu non volle diventare il solito comunista da salotto ma il primo dei
militanti europei:
Noi siamo uomini doggi.
Noi siamo soli.
Non abbiamo pi dei.
Non abbiamo pi idee.
Non crediamo n a Ges Cristo n a Marx.
Bisogna che immediatamente,
Subito,
In questo stesso attimo,
Costruiamo la torre della nostra disperazione e del nostro orgoglio.
Con il sudore ed il sangue di tutte le classi
Dobbiamo costruire una patria come non si mai vista.
Compatta come un blocco dacciaio, come una calamita.
Tutta la limatura dEuropa vi si aggregher
per amore o per forza.
E allora davanti al blocco
della nostra Europa
lAsia, lAmerica e lAfrica
diventeranno polvere.
Coerentemente, Drieu comprese che questa Europa poteva organizzarsi solo intorno al blocco degli 80
milioni di Tedeschi cui il Nazismo aveva dato forza, unit, disciplina. Egli accett lucidamente lEuropa
fatta dalla Germania perch vedeva in essa lultima chance del nostro continente, minacciato dagli
imperialismi dOriente ed Occidente: In ogni caso il Nazismo mi parso e mi pare lultima diga di
qualche libert in Europa, di quella poca libert che pu essere salvata dalla calata dei Russi e dalle
distruzioni irreparabili provocate da un conflitto finale tra Russia e America. La disperazione di Drieu
allalba del tragico 1945 anche la disperazione di tutti i veri europei: Povera Europa sconvolta e
perduta. Hai chiamato da un lato gli Americani e dallaltro i Russi. E ora sei calpestata e spinta al
peggiore degli (qui sul manoscritto c una parola illeggibile), ai peggiori sradicamenti irrimediabili.
Europa Grecia.

In secondo luogo Drieu il profeta di una nuova disciplina sociale e razziale. La sua Europa non una
Europa neutra, laborto esangue ed intellettuale dei federalisti di Strasburgo o di altri democratici
mentecatti. LEuropa di Drieu un blocco di forza che detta la sua legge ponendo unalternativa tra
capitalismo e comunismo, democrazia anglosassone e bolscevismo russo, individualismo liberale e
collettivismo marxista. Essa una sintesi fascista dei valori di libert e autorit, di lavoro e di capitale.
Questa Europa deve fare rinascere un uomo nuovo, temprato nel corpo e nellanima: La rivoluzione che
sta avvenendo in Europa totale perch la rivoluzione dei corpi, la rivoluzione dei valori nati dal corpo,
e, nello stesso tempo, la rivoluzione dellanima che si scopre di nuovo, ritrova i suoi valori attraverso il
corpo. Coraggio, pazienza, sacrificio, forza, non sono forse le virt del corpo come quelle dellanima?
Drieu sottolinea poi il carattere razziale che sta alla base della sua idea dEuropa. LEuropa la patria
originaria della razza ariana che in epoca preistorica si irradiata verso la Persia, lIndia, il Mediterraneo,
lAsia Minore creando le grandi civilt dellantichit.
Nelle poesie scritte durante la guerra col titolo di Runes egli esalta lOrdine Nuovo come il blocco della
razza europea realizzato allombra della rossa bandiera crociuncinata:
La race des Aryens retrouve son union
Et reconnit son dieu lencolure forte.
Trois cents millions dHumains chantent dans un seul camp.
Un seul drapeau rouge la cime des Alpes.
Voici les temps sacrs remontant des enfers.
Ma anche qui Drieu ha voluto spingere il suo sguardo pi in l di quelli che gli stavano intorno. Egli
vedeva che accanto allEuropa, patria originaria della stirpe ariana, si erano venute formando altre due
grandi aree di razza bianca: la Russia slava e lAmerica anglosassone di lingua e dorigine germanica. L8
giugno 1944, due giorni dopo lo sbarco in Normandia, egli scriveva nel suo diario: Ieri guardavo i
giovani S.S. sfilare lungo gli Champs Elyses sui loro carri armati. Ho sempre amato questa razza bionda
alla quale io stesso appartengo ma ad essa appartengono anche gli Inglesi, gli Americani e i Russi.
LEuropa di Drieu deve diventare la Nazione guida dellumanit di razza bianca, non in urto ma in
collaborazione con lAmerica e la Russia in unopera comune di sfruttamento dei beni della terra e di
coordinamento dei popoli di colore.
C poi una terza fondamentale esigenza che si rinviene nellopera di Drieu: lesigenza di trovare una
nuova forma di religiosit che possa animare dal di dentro quella disciplina totale necessaria per la
resurrezione delluomo occidentale. Drieu ha sentito la crisi del Cristianesimo che, nel suo processo di
umanizzazione del Divino, ha finito col renderlo incomprensibile alla maggioranza degli uomini: Io dico
Dio per abitudine occidentale. Ma questa parola per me non ha niente a che fare con la nozione
grossolana e ridicola del Geova ebraico. Non esiste tanto Iddio quanto il divino, quel che gli Indiani
chiamano il S, lAtman o, con altra espressione, il Brahman. Conseguentemente Drieu ha cercato una
forma di religiosit pi vasta che egli trovava sia nelle opere di Gunon, del quale era appassionato
lettore, sia nello studio de gli spiriti che sempre vegliarono sulle vette, al di sopra dei due versanti del
pensiero ariano: quello indiano e quello occidentale.

La religione intraveduta da Drieu non era quella semitica del Dio personale creatore e punitore ma una
forma spirituale che abbracciava lintero mondo ariano in tutta la sua latitudine, dallIndia alla Norvegia,
e che alimenta la sua tradizione con le Upanishad e con le Enneadi, con lEdda e la Baghavad Gita, con
Platone e con Buddha, con Seneca e con Meister Eckhart. E una posizione religiosa che si pu chiamare
paganesimo quando con questo termine si intende un ritorno agli orientamenti metafisici dellEuropa
ariana e precristiana. Essa molto vicina a quella di un Evola (un altro grande misconosciuto, al quale
prima o poi si dovr attribuire tutta la sua importanza), le cui opere Drieu avrebbe sicuramente tenute in
gran conto, o a quella del Gnther di Frmmigkeit nordischer Artung. Anche in questa ricerca spirituale
Drieu non ha lavorato solo per se stesso ma per una nuova coscienza europea.
Ma quanti hanno occhi per lEuropa che Drieu intravedeva, quella per la quale morto? I fascisti europei
hanno lungamente esitato su sterili posizioni nazionalistiche prima di essere spinti quasi a forza nella
direzione di una rivoluzione continentale dalla inesorabile iniziativa di Adolfo Hitler. E stata questa
iniziativa rivoluzionaria totale a fondere in un solo fronte le forze disperse dei fascismi. LEuropa di
Drieu quella distesa tra Brest e lElbruz, tra Narvik e Creta, risoluta a difendere la sua rivoluzione
contro il capitalismo yankee e il bolscevismo asiatico.
E quella dei volontari francesi e scandinavi accorsi a difendere Berlino. E quella delle S.S. danesi,
olandesi, belghe che preferirono lannientamento alla resa nella tragica sacca di Korsun.
Questa Europa viveva chiara e distinta nella visione di una minoranza. Ma questa minoranza ha
testimoniato nel suo tempo con maggiore autorit dei molti e dei troppi. Da un superiore punto di vista
storico, il sacrificio di poche centinaia di migliaia di S.S. internazionali pi significativo di quello dei
milioni caduti per le vecchie concezioni nazionali. Questi hanno testimoniato per le vecchie patrie,
donando lultimo guizzo di luce al nazionalismo morente, quelli si sono sacrificati per la nuova patria
ariana del fascismo europeo. La loro testimonianza inconfutabile. Se vi sar ancora un fascismo esso
non sar quello della vecchia scuola ma quello di un Drieu, di un Evola, dei precursori.
Qualcuno potr trovare importuno luso continuo che in questo libro si fa della parola fascismo. Potr
giudicare sbagliato legare una battaglia europea ad un programma fascista, una causa viva e affascinante a
una parola vecchia e mal vista. Ma la verit, la cruda verit che non pu esservi una Europa unita senza
che in qualche modo non risorga un fascismo. Sono trascorsi ventanni dalla fine della guerra. LEuropa
democratica e liberale, quella dei De Gasperi, degli Schumann, degli Spaak non si ancora vista. E non si
vedr mai perch assurdo che dai partiti della sconfitta, dai fiduciari e dai prefetti dei barbari di Oriente
e dOccidente, dei Russi e degli Americani, venga anche un solo atto di libert e dindipendenza politica.
Guardiamoci in faccia: questo antifascismo del quale si parla continuamente non la libert, non la
democrazia, non il socialismo , prima di tutto questo, la conservazione dello spirito di Yalta sul

continente europeo che deve garantirne la pacifica soggezione. E la garanzia politica destinata a
prevenire la rivolta degli Europei contro i loro padroni russi e americani. Lantifascismo la rinuncia, la
vilt, e laccettazione della sconfitta del 1945. In nome dellantifascismo la coscienza dei vecchi partiti
insorta contro il tentativo dellOAS di mantenere le posizioni europee nel Nordafrica, per paura della
accusa di Fascismo che i governi europei hanno vergognosamente abbandonato lAfrica ai negri e al caos.
E in nome dellantifascismo che s continuer a tradire, ad abbandonare, a rinnegare i valori e gli
interessi dellEuropa.
Quindi, niente Europa senza Fascismo. Per ardua e difficile che possa sembrare una simile strada, essa
la unica che si possa percorrere. Scriveva Drieu che la Francia sarebbe morta democratica o sarebbe
guarita diventando fascista. Noi ripetiamo che lEuropa risorger fascista o si spegner lentamente nel
benessere e nella democrazia finch, nellora immancabile del giudizio storico finale, sar travolta dalla
rivolta mondiale dei popoli di colore guidati da una Cina fanatica e inesorabile. E lApocalisse che Drieu
ha veduto venire da lontano, le folle mostruosamente armate in marcia attraverso il pianeta per costruire
imperi continentali. Dabord les films americaines et aprs la fin du monde.
Noi, che non siamo n democratici n massoni, n ebrei n comunisti, vogliamo che lEuropa risorga.
Agli scettici e ai critici possiamo sempre rispondere con le parole di Guglielmo il Taciturno: Non
occorre riuscire per perseverare n sperare per intraprendere .
***
Questo brano costituisce lIntroduzione al volume M. Prisco G. Giannettini A. Romualdi, Drieu La
Rochelle: il mito dellEuropa, Edizioni del Solstizio, 1965, pp. 101-136.

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