Adriano Romualdi
milioni di Russi. Scriver pi tardi: Non credevo alla vittoria. Troppi Americani, troppi negri.
Dopo la crisi del 29, quando lEuropa presa nella ineluttabile stretta politica che sboccher soltanto in
una nuova guerra, egli dar ancora maggiore scandalo. Mentre i suoi amici degli anni 20, i Malraux, gli
Eluard, gli Aragon si schierano dalla parte del comunismo egli si proclama apertamente fascista: .Sono
diventato fascista perch ho visto i progressi della decadenza. Ho veduto nel fascismo il mezzo per
frenare ed arrestare questa decadenza .
Nel 1936 entra nel partito di Doriot, nel 40 si impegna a fondo nella collaborazione. Ancora egli vede pi
in l dei Francesi del suo tempo. Nel romanzo Les chiens de paille, scritto nel 1943, il protagonista
Constant si beffa dei patrioti e dei resistenti: Voi volete conservare un patriottismo provinciale
allepoca degli imperi, allepoca in cui gli aerei varcano gli oceani in poche ore. Siete liberi di farlo.
Perseverare nel proprio essere fino alla decomposizione una fatalit alla quale ben pochi possono
sfuggire Nel 1940 n la Francia stata vinta ne la Germania ha vinto. Tutto questo non aveva gran che
a che fare con la Francia e la Germania. La Germania non che uno strumento, come lAmerica e la
Russia, uno strumento molto meno brutale e schiacciante di queste ultime due Io vedo folle immense,
mostruosamente armate, in marcia per il mondo per costruire imperi di dimensioni continentali. Questi
imperi saranno atrocemente barbari perch lestrema civilizzazione genera lestrema barbarie.
Infine, lultimo scandalo e il pi grande, egli si separa non solo dai Francesi del suo tempo ma da tutti gli
uomini del suo tempo, anche i fascisti, che non sono stati abbastanza rivoluzionari, anche i Tedeschi, che
non hanno saputo colpire con sufficiente intelligenza, e, attraverso una serrata meditazione metafisica, si
rifugia nel suicidio : Ho bisogno di appartenere contemporaneamente a questo mondo e allaltro, d
vivere nellazione e nella contemplazione, dentro e fuori dai confini della creazione.
***
Questo libro vuole offrire una immagine succinta ma completa dellopera e della figura di Drieu la
Rochelle. Esso diviso in tre parti, ciascuna di autore differente, ciascuna dedicata ad un particolare
argomento, ma tutte collegate e comunicanti.
La prima parte tratta della figura di Drieu, dalle origini normanne ( v in lui qualcosa di un farmacista
normanno che abbia letto Gobineau invece di Voltaire e sogni dei suoi antenati vichinghi in villaggio
velato di spuma marina ) alla partecipazione alla guerra ( questo reame duomini alle porte di Parigi:
foresta delle Argonne, deserto dello Champagne, paludi di Piccardia), dalla vita brillante del
dopoguerra allimpegno politico (Voi morirete democratici o risorgerete trasformandovi in fascisti),
dalla collaborazione al suicidio.
La seconda parte analizza levoluzione del pensiero di Drieu dallambiente familiare al conflitto mondiale
(Abbiamo restaurato la guerra questo gioco da adolescenti crudeli), dal nazionalismo al federalismo
europeo (LEuropa si federer o sar divorata), dalladesione al fascismo allaccettazione dellEuropa
fatta dalla Germania (soltanto la Germania pu assumere una funzione egemonica europea).
La terza parte esamina gli elementi di pensiero che affiorano nel complesso dellopera di Drieu, i suoi
legami con Nietzsche, la sua meditazione sulla decadenza dello Occidente, laspirazione ad una disciplina
In secondo luogo Drieu il profeta di una nuova disciplina sociale e razziale. La sua Europa non una
Europa neutra, laborto esangue ed intellettuale dei federalisti di Strasburgo o di altri democratici
mentecatti. LEuropa di Drieu un blocco di forza che detta la sua legge ponendo unalternativa tra
capitalismo e comunismo, democrazia anglosassone e bolscevismo russo, individualismo liberale e
collettivismo marxista. Essa una sintesi fascista dei valori di libert e autorit, di lavoro e di capitale.
Questa Europa deve fare rinascere un uomo nuovo, temprato nel corpo e nellanima: La rivoluzione che
sta avvenendo in Europa totale perch la rivoluzione dei corpi, la rivoluzione dei valori nati dal corpo,
e, nello stesso tempo, la rivoluzione dellanima che si scopre di nuovo, ritrova i suoi valori attraverso il
corpo. Coraggio, pazienza, sacrificio, forza, non sono forse le virt del corpo come quelle dellanima?
Drieu sottolinea poi il carattere razziale che sta alla base della sua idea dEuropa. LEuropa la patria
originaria della razza ariana che in epoca preistorica si irradiata verso la Persia, lIndia, il Mediterraneo,
lAsia Minore creando le grandi civilt dellantichit.
Nelle poesie scritte durante la guerra col titolo di Runes egli esalta lOrdine Nuovo come il blocco della
razza europea realizzato allombra della rossa bandiera crociuncinata:
La race des Aryens retrouve son union
Et reconnit son dieu lencolure forte.
Trois cents millions dHumains chantent dans un seul camp.
Un seul drapeau rouge la cime des Alpes.
Voici les temps sacrs remontant des enfers.
Ma anche qui Drieu ha voluto spingere il suo sguardo pi in l di quelli che gli stavano intorno. Egli
vedeva che accanto allEuropa, patria originaria della stirpe ariana, si erano venute formando altre due
grandi aree di razza bianca: la Russia slava e lAmerica anglosassone di lingua e dorigine germanica. L8
giugno 1944, due giorni dopo lo sbarco in Normandia, egli scriveva nel suo diario: Ieri guardavo i
giovani S.S. sfilare lungo gli Champs Elyses sui loro carri armati. Ho sempre amato questa razza bionda
alla quale io stesso appartengo ma ad essa appartengono anche gli Inglesi, gli Americani e i Russi.
LEuropa di Drieu deve diventare la Nazione guida dellumanit di razza bianca, non in urto ma in
collaborazione con lAmerica e la Russia in unopera comune di sfruttamento dei beni della terra e di
coordinamento dei popoli di colore.
C poi una terza fondamentale esigenza che si rinviene nellopera di Drieu: lesigenza di trovare una
nuova forma di religiosit che possa animare dal di dentro quella disciplina totale necessaria per la
resurrezione delluomo occidentale. Drieu ha sentito la crisi del Cristianesimo che, nel suo processo di
umanizzazione del Divino, ha finito col renderlo incomprensibile alla maggioranza degli uomini: Io dico
Dio per abitudine occidentale. Ma questa parola per me non ha niente a che fare con la nozione
grossolana e ridicola del Geova ebraico. Non esiste tanto Iddio quanto il divino, quel che gli Indiani
chiamano il S, lAtman o, con altra espressione, il Brahman. Conseguentemente Drieu ha cercato una
forma di religiosit pi vasta che egli trovava sia nelle opere di Gunon, del quale era appassionato
lettore, sia nello studio de gli spiriti che sempre vegliarono sulle vette, al di sopra dei due versanti del
pensiero ariano: quello indiano e quello occidentale.
La religione intraveduta da Drieu non era quella semitica del Dio personale creatore e punitore ma una
forma spirituale che abbracciava lintero mondo ariano in tutta la sua latitudine, dallIndia alla Norvegia,
e che alimenta la sua tradizione con le Upanishad e con le Enneadi, con lEdda e la Baghavad Gita, con
Platone e con Buddha, con Seneca e con Meister Eckhart. E una posizione religiosa che si pu chiamare
paganesimo quando con questo termine si intende un ritorno agli orientamenti metafisici dellEuropa
ariana e precristiana. Essa molto vicina a quella di un Evola (un altro grande misconosciuto, al quale
prima o poi si dovr attribuire tutta la sua importanza), le cui opere Drieu avrebbe sicuramente tenute in
gran conto, o a quella del Gnther di Frmmigkeit nordischer Artung. Anche in questa ricerca spirituale
Drieu non ha lavorato solo per se stesso ma per una nuova coscienza europea.
Ma quanti hanno occhi per lEuropa che Drieu intravedeva, quella per la quale morto? I fascisti europei
hanno lungamente esitato su sterili posizioni nazionalistiche prima di essere spinti quasi a forza nella
direzione di una rivoluzione continentale dalla inesorabile iniziativa di Adolfo Hitler. E stata questa
iniziativa rivoluzionaria totale a fondere in un solo fronte le forze disperse dei fascismi. LEuropa di
Drieu quella distesa tra Brest e lElbruz, tra Narvik e Creta, risoluta a difendere la sua rivoluzione
contro il capitalismo yankee e il bolscevismo asiatico.
E quella dei volontari francesi e scandinavi accorsi a difendere Berlino. E quella delle S.S. danesi,
olandesi, belghe che preferirono lannientamento alla resa nella tragica sacca di Korsun.
Questa Europa viveva chiara e distinta nella visione di una minoranza. Ma questa minoranza ha
testimoniato nel suo tempo con maggiore autorit dei molti e dei troppi. Da un superiore punto di vista
storico, il sacrificio di poche centinaia di migliaia di S.S. internazionali pi significativo di quello dei
milioni caduti per le vecchie concezioni nazionali. Questi hanno testimoniato per le vecchie patrie,
donando lultimo guizzo di luce al nazionalismo morente, quelli si sono sacrificati per la nuova patria
ariana del fascismo europeo. La loro testimonianza inconfutabile. Se vi sar ancora un fascismo esso
non sar quello della vecchia scuola ma quello di un Drieu, di un Evola, dei precursori.
Qualcuno potr trovare importuno luso continuo che in questo libro si fa della parola fascismo. Potr
giudicare sbagliato legare una battaglia europea ad un programma fascista, una causa viva e affascinante a
una parola vecchia e mal vista. Ma la verit, la cruda verit che non pu esservi una Europa unita senza
che in qualche modo non risorga un fascismo. Sono trascorsi ventanni dalla fine della guerra. LEuropa
democratica e liberale, quella dei De Gasperi, degli Schumann, degli Spaak non si ancora vista. E non si
vedr mai perch assurdo che dai partiti della sconfitta, dai fiduciari e dai prefetti dei barbari di Oriente
e dOccidente, dei Russi e degli Americani, venga anche un solo atto di libert e dindipendenza politica.
Guardiamoci in faccia: questo antifascismo del quale si parla continuamente non la libert, non la
democrazia, non il socialismo , prima di tutto questo, la conservazione dello spirito di Yalta sul
continente europeo che deve garantirne la pacifica soggezione. E la garanzia politica destinata a
prevenire la rivolta degli Europei contro i loro padroni russi e americani. Lantifascismo la rinuncia, la
vilt, e laccettazione della sconfitta del 1945. In nome dellantifascismo la coscienza dei vecchi partiti
insorta contro il tentativo dellOAS di mantenere le posizioni europee nel Nordafrica, per paura della
accusa di Fascismo che i governi europei hanno vergognosamente abbandonato lAfrica ai negri e al caos.
E in nome dellantifascismo che s continuer a tradire, ad abbandonare, a rinnegare i valori e gli
interessi dellEuropa.
Quindi, niente Europa senza Fascismo. Per ardua e difficile che possa sembrare una simile strada, essa
la unica che si possa percorrere. Scriveva Drieu che la Francia sarebbe morta democratica o sarebbe
guarita diventando fascista. Noi ripetiamo che lEuropa risorger fascista o si spegner lentamente nel
benessere e nella democrazia finch, nellora immancabile del giudizio storico finale, sar travolta dalla
rivolta mondiale dei popoli di colore guidati da una Cina fanatica e inesorabile. E lApocalisse che Drieu
ha veduto venire da lontano, le folle mostruosamente armate in marcia attraverso il pianeta per costruire
imperi continentali. Dabord les films americaines et aprs la fin du monde.
Noi, che non siamo n democratici n massoni, n ebrei n comunisti, vogliamo che lEuropa risorga.
Agli scettici e ai critici possiamo sempre rispondere con le parole di Guglielmo il Taciturno: Non
occorre riuscire per perseverare n sperare per intraprendere .
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Questo brano costituisce lIntroduzione al volume M. Prisco G. Giannettini A. Romualdi, Drieu La
Rochelle: il mito dellEuropa, Edizioni del Solstizio, 1965, pp. 101-136.