Francisco Franco, generale di tendenze autoritarie, guidò un’insurrezione militare contro la Repubblica, già in serie difficoltà. La repubblica reagì e si configurò, quindi, una guerra civile. C’era una netta superiorità di mezzi da parte dei seguaci di Franco e si registrò, inoltre, una forte contrapposizione nel campo repubblicano tra le componenti anarchiche, repubblicane e socialiste. Alla fine si instaurò un regime autoritario di destra durato fino al 1975. Questa guerra, però ebbe vari risvolti internazionali poiché venne infiltrata dall’URSS, Italia e Germania e divenne la prefigurazione di quanto sarebbe accaduto nella 2gm. L’unione sovietica si schierò dalla parte della repubblica mentre l’Italia e la Germania si schierano dalla parte delle truppe franchiste. Considerevole fu l’apporto delle Brigate Internazionali, volontari antifascisti. ULTIMI ANNI DI PACE Dopo la guerra di Spagna l’alleanza tra Hitler e Mussolini si rafforzò ulteriormente e nacque anche il patto anti-komintern firmato inizialmente da Giappone e Germania contro l’Unione Sovietica e l’Internazionale Comunista. La politica aggressiva di Hitler seppe avvalersi della debolezza della Società delle Nazioni e della politica di appeassement, perseguita da Francia e Regno Unito. Hitler nel ’38 potè così procedere all’annessione dell’Austria senza essere contrastato da nessuna cancelleria europea. Richiese anche l’annessione dei Sudeti nella /ecoslovacchia, a maggioranza tedesca. Quest’ultima decisione venne presa alla conferenza di Monaco in cui Francia e Regno Unito cedettero all’insistenza di Italia e Germania. Essi pensavano, infatti, che l’annessione dei Sudeti bastasse a circoscrivere l’espansionismo nazista. Di fronte a questa volontà di guerra e di imporre in Europa un “nuovo ordine”, le cancellerie europee furono costrette a cedere, nel marzo 1939, alle pretese di Hitler quando invase la Cecoslovacchia. La Germania si affermò come “stato guida” per le potenze europee di impronta autoritaria o totalitaria. Infatti l’Italia e Mussolini si uniformarono a questa politica estera aggressiva ed espansionistica e alla politica interna emanando anch’essa le leggi razziali nel settembre del 1938. Inoltre occupò l’Albania. I due firmarono il Patto d’Acciaio nel maggio del 1939, che trasformava in alleanza militare l’Asse Roma-Berlino. Hitler rivendicò anche Danzica, richiesta di fronte alla quale le potenze europee finalmente reagirono a difesa dei confini polacchi. Stalin, in questa situazione di crisi internazionale, venuta meno un’intesa tra i Paesi occidentali e l’Unione Sovietica, scelse di cedere alla proposta di Hitler. I due siglarono un patto di non aggressione, il patto Molotov-Ribbentrop. Questo patto metteva al sicuro Hitler da una guerra su due fronti, che avrebbe sicuramente perso.
SECONDA GUERRA MONDIALE
Il 1°settembre la Germania invade la Polonia, a cui seguirono le dichiarazioni di guerra di Francia e Regno Unito. Questa guerra viene comunemente distinta in due fasi. La prima fase comprende gli anni dei trionfi nazisti e del ripiegamento delle potenze europee. La seconda fase vede, invece, la progressiva sconfitta della Germania, Italia e Giappone, soverchiati dalla superiorità di mezzi e uomini di Regno Unito, Stati Uniti e Unione Sovietica. PRIMA FASE (1939-1942) La Germania sconfigge la Polonia e la spartisce con l’URSS nel mese di settembre senza alcun intervento del regno unito. La guerra, infatti, fino alla primavera del 1940 viene fatta unicamente dalla Germania, mentre l’Italia dichiara, per ora, la non belligeranza. Subito dopo Hitler conquista la Danimarca e la Norvegia mentre Stalin conquista la Finlandia e la Lettonia, Estonia, Lituania. Le forze occidentali reagiscono solo in seguito all’occupazione dei Paesi Bassi e della Francia (10 maggio 1940), che è costretta a capitolare di fronte alle forze soverchianti tedesche. Infatti la tattica francese si basava ancora sulla guerra di posizione della 1gm. Gli inglesi, di fronte all’aggressivo attacco tedesco, si imbarcarono a Dunkerque. La Francia fu divisa in due parti: quella settentrionale e atlantica si trovava sotto l’amministrazione militare tedesca, mentre il sud della Francia diventò uno stato “fantoccio”, con capitale Vichy e capo di stato Petain, eroe della 1gm. Gli inglesi, durante questo periodo difficile, si trovavano sotto la guida di Winston Churchill, conservatore, che per molto tempo, invano, aveva sollecitato il governo a reagire contro la politica di Hitler. Egli prese le redini del governo e si rifiutò di raggiungere un accordo di pace e compromesso con la Germania, dando inizio alla resistenza antinazista. In tutta risposta, Hitler attaccò il Regno Unito (operazione Leone Marino), in un tentativo di piegare definitivamente le potenze democratiche, ma fu sconfitto dalla Royal Air Force. In seguito a questa sconfitta, iniziò a bombardare indiscriminatamente le città inglesi, con l’intento di demolire il morale e spingere l’Inghilterra alla resa. Ciò, però, non funzionò. Il motivo dei primi grandi successi dei tedeschi si trova nella tattica. Infatti cercavano, attraverso una “guerra lampo”, di indebolire e soverchiare le forze nemiche impiegando un numero enorme di uomini e mezzi in pochissimo tempo.