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9.1
Tra gli anni ’20 e ’30 si instaurarono in Europa dei regimi totalitari, molti ispirati al fascismo italiano.
In Austria, nel 1932 salì al potere Engelbert Dollfuss che trasformò il paese in senso autoritario.
In Europa orientale sorsero le dittature, precisamente in: Iugoslavia, Grecia, Bulgaria, Ungheria, Polonia,
Romania, regioni baltiche, Finlandia e Portogallo.
In Gran Bretagna e in Francia invece, i sistemi democratici resistettero alle gravi difficoltà economiche,
sociali e politiche:
● L’Inghilterra dovette affrontare gli effetti della crisi economica del ’29, che costrinse il paese ad
abbandonare il libero scambio e ad adottare misure protezionistiche.
● La Francia si trovò alle prese con la fragilità del suo sistema politico, caratterizzato dalla divisione
dei partiti, quello fascista e quello comunista
9.2
Nel 1931 in Spagna cadde la monarchia e fu proclamata la repubblica.
Nelle elezioni del 1933 le forze di destra, organizzate nella Falange española, ottennero successo decisivo e
formarono un governo reazionario. A questo punto i repubblicani antifascisti decisero di unirsi nel Fronte
popolare (1936), che vinse le successive elezioni e dette vita a un nuovo governo.
Contro questo nuovo governo, il generale Francisco Franco, organizzò un colpo di stato dando inizio a una
guerra civile, dal 1936 al 1939.
Successivamente le democrazie occidentali siglavano un patto di “non intervento”, e molti europei e
americani occorrevano in aiuto dei repubblicani, dando vita alle Brigate Internazionale, ma non riuscirono
comunque a impedire la vittoria di Franco nel 1939.
9.3
Dopo la proclamazione della repubblica nel 1912, in Cina la minaccia giapponese aveva favorito la nascita
del Partito nazionalista, guidato da Chiang Kai-shek, e del Partito comunista fondato da Mao Zedong.
La rivalità tra i due partiti diede vita a una guerra civile.
Dopo che Chiang formò un nuovo governo nazionalista con capitale Nanchino, i comunisti si spostarono a
Kiangsi (una regione), dove fondarono una repubblica comunista. Da qui l’esercito comunista guidato da
Mao intraprese la “lunga marcia” (1934-1935) verso il nord del paese.
Intanto il Giappone avviò una politica autoritaria e imperialistica, e nel 1931 occupò la Manciuria (Cina).
Successivamente i comunisti e nazionalisti cinesi posero fine a ogni rivalità e si allearono nella guerra contro
il Giappone (1937-1945), che nel 1937 aveva stipulato un’alleanza con la Germania e l’Italia.
Capitolo 11
Scoppia la guerra
Il 1° settembre 1939, sette giorni dopo la firma del patto Molotov-Ribbentrop, il Fuhrer ordinò alle sue
truppe di invadere la Polonia, dando inizio alla seconda guerra mondiale.
Il 3 settembre 1939 Francia e Inghilterra, alleate con la Polonia attraverso un trattato di alleanza,
dichiararono guerra.
Stati Uniti e Giappone proclamarono la propria neutralità, e con loro anche l’Italia dichiarandosi in
posizione di “non belligeranza”, cioè non neutrale, in quanto alleata con la Germania, ma in temporanea
astensione dal conflitto.
La resistenza giapponese
Del Patto Tripartito resisteva soltanto il Giappone, colpito però da una lunga serie di sconfitte da parte degli
USA.
Gli americani conquistarono: Marshall, Marianne, Palau e le Filippine; infine anche Iwo Jima (grazie al
generale MacArthurt, capo delle forze statunitensi).
Inoltre, attaccarono e conquistarono nel 1945 Okinawa, dopo una lunga battaglia che costò la vita a oltre
100.000 giapponesi, tra i quali i kamikaze (aviatori suicidi).
Resistenza e collaborazionismo
Nei paesi occupati dai nazifascisti si svilupparono dei movimenti di Resistenza, dalla popolazione che si
rifiutava di subire la dominazione italiana o tedesca.
Nonostante ciò, non si trattò di tutta la popolazione ad opporre resistenza, tant’è che si formarono regimi
collaborazionisti nazisti, come:
● La Francia di Vichy;
● La Norvegia guidata da Quisling;
● La Repubblica sociale italiana (o Repubblica di Salò) di Mussolini.