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L’ITALIA NELLA II GUERRA MONDIALE

10 GIUGNO 1940: L’ITALIA ENTRA IN GUERRA A FIANCO DELLA GERMANIA

AGOSTO1940-APRILE1941: insuccessi italiani in Africa (gli Inglesi occupano l’Africa orientale


italiana e la Cirenaica, regione della Libia) Mussolini fu costretto ad accettare aiuti tedeschi. Il 4
novembre 1942 gli inglesi inflissero una sconfitta decisiva a El Alaimen agli italo-tedeschi.

Mussolini attacca la Grecia la quale contrattaccò penetrando in Albania. Anche nei Balcani
dovettero intervenire i tedeschi che insieme all’Italia conquistarono Grecia e Jugoslavia.

IL CROLLO DEL FASCISMO: il 10 luglio 1943 gli alleati sbarcano in Sicilia.

Già da tempo il regime era oggetto di critiche: l’alleanza con la Germania, l’adozione delle leggi razziali, le
spese per gli armamenti, le sofferenze della guerra avevano compromesso definitivamente il consenso al
fascismo. Nel Marzo 1943 assistiamo a imponenti scioperi al Nord che iniziati come rivendicazioni
economiche assumono un significato politico di protesta contro la guerra e contro il fascismo. Il
malcontento era diffuso anche tra i vertici del fascismo e tra gli ambienti monarchici . La notte tra il 24 e il
25 Luglio 1943, durante una tempestosa seduta, il Gran Consiglio del Fascismo approvò, a larga
maggioranza, un ordine del giorno presentato da Dino Grandi ,che invitava il re a riassumere la pienezza
delle sue funzioni. IL 25 LUGLIO il re destituì e fece arrestare Mussolini: il maresciallo Badoglio ebbe
l’incarico di formare un nuovo governo.

IL GOVERNO BADOGLIO E LA FIRMA DELL’ARMISTIZIO :

Badoglio dichiarò di continuare la guerra con la Germania (intanto avviava trattative segrete con
gli alleati), sciolse il Partito fascista ma vietò la ricostituzione di nuovi partiti, rimase attiva la
censura. L’armistizio, firmato il 3 settembre, fu reso noto per radio l’8 settembre, in coincidenza
dello sbarco a Salerno degli alleati. Il 13 ottobre Badoglio dichiara guerra alla Germania, un Corpo
italiano di liberazione combattè contro i tedeschi a fianco degli Alleati.

Reazione e occupazione tedesca : i tedeschi occuparono facilmente i punti nevralgici e si


assicurarono il controllo delle industrie e delle comunicazioni. L’Italia era nel caos: Badoglio con il
governo e con il Re fuggivano a Pescara e poi a Brindisi ( in Puglia erano appena sbarcati gli alleati),
senza lasciare alcuna disposizione ai comandi militari. L’esercito si sbandò; nel paese non c’era più
alcuna autorità “né militare, né politica né istituzionale”.Tuttavia vi furono episodi di resistenza ad
opera delle popolazioni e di alcuni reparti militari. L’occupazione a Roma fu contrastata, presso
Porta Pia, dai granatieri unitamente a migliaia di civili; a Napoli la popolazione insorta liberò la città
dopo 4 giorni di lotta sanguinosa (27-30 settembre 1943) prima dell’arrivo degli alleati (1 ott.); a
Corfù e a Cefalonia le guarnigioni italiane combatterono strenuamente fino alla sconfitta. Le
truppe tedesche riuscirono ad arrestare l’avanzata alleata lungo la linea Gustav che passava per
Cassino (dal Mare Adriatico al Mare Tirreno, da Gaeta a sud di Pescara) fino alla primavera del
1944.

L’ITALIA DIVISA:

Mussolini, liberato il 12 settembre 1943 dalla prigione sul Gran Sasso ad opera di un commando
tedesco, fondò il 23 settembre la Repubblica Sociale italiana, fissando la sede del governo a Salò
sul Lago di Garda; mentre nel “Regno del Sud” Badoglio costitutiva il primo governo nazionale di
liberazione .Momento tragico per il paese: diviso a metà, invaso da tedeschi e alleati a coinvolta in
una guerra civile: italiani fedeli al governo di Salò schierati con i tedeschi in difesa dell’onore
nazionale e italiani partigiani che combattevano per liberare il paese dai tedeschi e dai fascisti.

LA RESISTENZA IN ITALIA:

In Italia le formazioni partigiane si costituirono dopo l’8 settembre 1943, per iniziativa di
antifascisti e di militari del dissolto esercito; più tardi assunsero consistenza con la vasta
partecipazione di operai e contadini e di giovani studenti. L’azione della Resistenza fu coordinata
dai Comitati di Liberazione Nazionale (C. L. N. ) nel quale erano rappresentati i partiti sorti o
ricostituitisi durante il 1943: partito Comunista, partito Socialista, partito d’Azione (erede del
movimento Giustizia e Libertà dei Rosselli), Democrazia Cristiana ( erede pel partito popolare di
Don Sturzo) ecc…. Concordi nella lotta contro il fascismo, i partiti del CLN erano però divisi sul
futuro istituzionale e politico dell’Italia, alcuni partiti volevano trasformare radicalmente le
strutture del vecchio Stato (contro la Monarchia) per cui erano guardati con sospetto dal governo
Badoglio e dagli Alleati. L’intervento di Togliatti, leader comunista rientrato dall’URSS nel marzo
1944, determinò la cosiddetta “ svolta di Salerno”; il leader comunista sostenne infatti la priorità
della guerra contro i tedeschi rispetto alla questione istituzionale. Fu proposto ed effettuato un
governo di unità nazionale composto dai rappresentanti dei partiti del CLN e presieduto da
Badoglio, governo che ebbe vita fino a giugno 1944, quando fu liberata Roma e fu sostituito da un
governo Bonomi . Il re, come promesso , abdicò in favore del figlio Umberto. Nel giugno del 1944
si costituiva il CLNAI (….dell’alta Italia) nei territori occupati dai tedeschi.

LA LIBERAZIONE DELL’ITALIA SI CONCLUDE:

4 Giugno 1944: Roma viene liberata insieme all’Italia centrale. Firenze viene liberata dai partigiani.

Autunno del 1944:nuovo arresto dell’offensiva alleata che viene fermata lungo la linea Gotica ( da
Cattolica a sopra Firenze) per un altro inverno .

25 Aprile 1945 l’Italia è libera e Mussolini giustiziato. Le popolazioni del nord insorgevano e si
liberavano ancora prima dell’arrivo degli alleati .

2 Giugno 1946 Referendum istituzionale a suffragio universale: viene proclamata la Repubblica


con il 54% contro il 46%.

Da ricordare le feroci rappresaglie tedesche (fosse Ardeatine, Marzo 1944 335 vittime; strage di
Marzabotto, 29 Settembre -1 Ottobre 1944 1830 vittime).

Le foibe istriane. Nella Venezia Giulia molti italiani sospettati di fascismo furono precipitati dai
comunisti di Tito nelle “foibe” profonde spaccature delle rocce carsiche.
CONDIZIONI DI PACE IMPOSTE ALL’ITALIA:( firmate a Parigi il 10 febbraio 1947). L’Italia perse le
colonie, (avrebbe avuto dal 1950 al 1960 l’amministrazione fiduciaria della Somalia).

Dovette cedere alla Jugoslavia parte della Venezia Giulia, Fiume e Zara, il che comportò l’esodo di
350000 italiani.

Trieste coi territori limitrofi venne costituita in “territorio libero”, diviso in due zone: la zona A
( comprendente Trieste), amministrata dagli anglo-americani; l zona B, amministrata dagli
yugoslavi. La zona A sarebbe tornata all’Italia nel 1954 con l’accordo di Londra,ma solo col trattato
di Osimo nel 1975, avrebbe trovato definitiva sistemazione.

LA CONFERENZA DI PACE STABILI’ PER L’URSS: l’annessione dei paesi baltici (Estonia,
Lettonia,Lituania) e territori strappati alla Finlandia.

La divisione con la Polonia della Prussia orientale, ed ebbe dalla Polonia stessa i territori della
Bielorussia e dell’Ucraina che le erano stati strappati dopo la guerra russo-polacca.

E PER LA GERMANIA: la sua divisione, come stabilito a Jalta, in due zone: una zona ovest, sotto il
controllo anglo-franco-americano; una zona est, sotto il controllo sovietico; anche la capitale
Berlino, che si trovava dentro l’area di occupazione sovietica, venne divisa in due zone.

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