E’ stato un movimento politico e un sistema di governo
autoritario e fortemente nazionalista nato nel 1919 e terminato nel 1943. Fondato nel 1919 a Milano sotto il nome i “Fasci di combattimento”. Il nome del fascismo deriva dal Fascio Littorio, una fascina di bastoni con un’ascia nel centro che nell’antica Roma simboleggiava l’autorità consolare. I Littori erano infatti le guardie del corpo del console e lo seguivano ovunque andasse portandosi dietro questi fasci, che appoggiavano al suolo ogni volta che il console si fermava. Con questo termine ci si riferisce non solo al regime ventennale di Mussolini in Italia, ma ad ogni regime totalitario con tendenze vicine all’estrema destra, come per esempio i vari regimi militari sudamericani, e per ovvie ragioni anche al Franchismo e al Nazionalsocialismo. Mussolini sfruttò il caos generale e la depressione in cui viveva l’Italia dopo la vittoria nel conflitto 1915-18, in modo da assicurarsi il sostegno della classe sociale degli industriali e dei proprietari terrieri destabilizzati dalla situazione di forte protesta operava che caratterizzava i due anni del biennio rosso (1919- 20).Il 2 ottobre 1922 un gran numero di sostenitori del partito marciò su Roma e il Re Vittorio Emanuele III, temendo lo scoppio di una guerra civile, si vide costretto a nominare Mussolini Presidente del Consiglio, affidandogli l’incarico di formare il nuovo governo. Una volta diventato primo ministro, Mussolini iniziò a governare il Paese con stampo autoritario, tanto da assumere il nome di Duce (comandante).I partiti dell’opposizione, vengono banditi e gli oppositori perseguitati, in seguito il governo fascista assume anche il controllo di polizia, industria e stampa. Il Fascismo si ispirava all’antica Roma e Duce in latino significa “capo” o anche “condottiero”, proprio per questo motivo Mussolini venne soprannominato “Duce d’Italia e dell’impero fascista”. Uno dei punti fondamentali dell’ideologia del Partito di Mussolini era la determinazione a voler accrescere l’influenza italiana all’estero e l’affermazione dell’Italia come potenza economica e militare. Così, a cavallo tra il 1935 e il 1936 l’Italia invase l’unico Stato africano ancora libero dalla dominazione europea, il regno di Abissinia dell’imperatore Selassiè, attaccandolo a sorpresa dall’Eritrea e dalla Somalia. I Paesi membri delle Società delle Nazioni si opposero a questa aggressività politica coloniale al punto tale da infliggere all’Italia delle sanzioni a carattere economico-commerciale; da quel momento, l’Italia non poteva intrattenere relazioni commerciali con nessun Paese membro delle Società delle Nazioni. La Germania, dove dal 1933 era al potere Hitler, non faceva parte della Società delle Nazioni, appoggiava le politiche italiane. I due Paesi si avvicinarono molto e nel 1936 proclamarono l’alleanza cioè l’Asse Roma-Berlino, cioè l’alleanza che collegò l’Italia al Nazismo. Questo patto fu ulteriormente rafforzato nel 1939 con l’allargamento l Giappone e assunse il nome di patto tripartito o Patto d’acciaio. Sempre nel 1939, anche l’Albania entrò a far parte della sfera d’influenza italiana. L’Italia, non potendo commerciare con gli altri Paesi, aveva bisogno di poter contare solo sulle proprie forze, doveva quindi raggiungere l’autarchia economica. Il governo Mussolini introdusse nuovi programmi atti a sviluppare l’economia, in particolare attraverso aiuti all’agricoltura e attraverso la creazione di nuovi posti di lavoro. Grazie ai programmi della “Battaglia del grano” e della “Battaglia della terra” riuscì a rendere l’Italia autosufficiente dal punto di vista agricolo, bonificando le aree paludose e favorendo le coltivazioni. Man mano che portava avanti la sua politica, il governo di Mussolini riceveva sempre più ammirazione popolare e si instaurò anche una specie di “Culto del Duce”, anche grazie alla grande opera di propaganda portata avanti dal regime. Il Fascismo ha fatto tante opere egregie, tra cui la riforma Gentile che è stata in vigore per tantissimi anni ed è stata ritenuta straordinaria anche a livello internazionale Tra le tante opere del Fascismo ce ne sono alcune importantissime come: - Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (INPS): istituto dal Fascismo negli anni ’30, esso è tutt’ora in vigore ed è uno degli enti statali più importanti in assoluto - Istituto di Ricostruzione Industriale (IR): fu fondato nel 1930 negli anni del Fascismo, fu abolito diversi decenni fa quando non c’era più bisogno della funzione di quest’ente. - Abolizione schiavitù in Etiopia: il Fascismo una volta conquistata l’Etiopia, all’epoca chiamata Abissinia, abolì la schiavitù. - Bonifiche: I Fascisti bonificarono molte zone d’Italia, in primis le paludi. - Opera Nazionale Orfani di guerra: Quest’ente fu istituito dal Fascismo alla fine degli anni ’20 per dare supporto a quei ragazzi che avevano perso il padre durante la prima guerra mondiale. - Assegni familiari: Anche questi furono creati negli anni ’30. Mussolini decise di entrare in guerra alleandosi con Hitler perché convinto che Hitler potesse vincere a mani basse la guerra, tant’è che vi era fortemente la convinzione che la guerra stesse per finire, così il 10 giugno 1940 Mussolini dichiarò guerra alla Francia dopo che per tutto il periodo precedente della guerra aveva dato lo stato di non belligeranza, cioè l’Italia era rimasta neutrale e così doveva rimanere, ma poi scorse la possibilità di vincere la guerra e sedersi al tavolo dei vincitori, facendo avere all’Italia una posizione importantissima in quella che sarebbe poi diventata l’Europa post-seconda guerra mondiale. Questo errore fu imperdonabile perché non solo la guerra fu molto più lunga dell’immaginato, ma l’Italia non era pronta alla guerra, basti pensare in che condizioni andarono combattere i reparti dell’esercito italiano ad El Alamein, armati di catorci contro i più importanti e sofisticati mezzi bellici dell’epoca. Il Fascismo entrò in guerra contro la Francia, la quale era a pezzi poiché veniva da uno scontro furioso con i Tedeschi, eppure nonostante questo l’Italia perse, e fu solo la prima di una lunga serie di grandi delusioni. Quando nel 1943 le truppe alleate decisero di sbarcare in Sicilia, la seconda guerra mondiale ormai stava per terminare, il Gran Consiglio del Fascismo decise di sollevare Mussolini dall’incarico di capo del governo e il potere venne riconsegnato al Re . Mussolini venne fatto prigioniero dalle forze anglo-americane ma venne poi liberato dai Tedeschi, scesi nel frattempo nella penisola. L’ormai ex primo ministro fu messo a capo della cosiddetta Repubblica Sociale Italiana (Repubblica di Salò) dalla Germania. Quando la guerra si stava avviando verso la fine, Mussolini fu catturato e ucciso dalla resistenza partigiana il 28 aprile 1945.