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Dopoguerra in Italia – Fascismo

L’Italia esce dalla prima guerra mondiale vittoriosa ma insoddisfatta, perché molte terre che le
furono promesse (Dalmazia, Istria, Fiume) non le furono state date, per questo “Vittoria mutilata”.
L’Italia intanto passa un periodo di crisi economica e politica, con difficoltà a creare governi stabili.
Eventi importanti:
Questione di Fiume -> Gabriele D’Annunzio e una sua legione occupano la città croata di Fiume
(Rijeka) -> causando una crisi diplomatica con la Jugoslavia, che mostra l’incapacità del governo di
italiano di gestire le questioni interne. Fiume viene proclamata una città libera e D’Annunzio viene
allontanato con la forza.
Biennio Rosso (1919-1921) -> la rivoluzione russa incoraggia la crescita di movimenti comunisti in
Italia, infatti nasce il partito comunista italiano, aumentano gli scioperi, le manifestazioni, le
sommosse, i contadini incominciano ad occupare ed espropriare le terre, mentre gli operai le
fabbriche.
Nel 1919 Mussolini fonda i “Fasci italiani di combattimento” -> la linea politica di questo non è
precisa (ci sono sia richieste di sinistra che di destra) però si afferma il fenomeno dello squadrismo
(spedizioni punitive contro socialisti e comunisti). Mussolini adotta la tecnica del “doppio
binario” (continua la violenza dello squadrismo, ma si presenta pubblicamente come un
moderato, estraneo a questi attacchi). Mussolini riesce a riscuotere consenso tra la classe media
italiana, dichiarandosi contro il comunismo e il socialismo. (Trasformismo ideologico di Mussolini
-> cerca appoggio dalle classi che in precedenza considerava avversarie, per ottenere più
consensi, ad esempio borghesi, monarchici, cattolici)
Mussolini sale al potere il 28 ottobre 1922, con la Marcia su Roma, il Re Vittorio Emanuele III
affida a Mussolini l’incarico di formare un governo. Inizialmente il governo di Mussolini non fu
subito un governo totalitario, il governo era un governo di coalizione, Mussolini non aveva violato
lo statuto albertino e non aveva violato la libertà di stampa e promuove il liberismo, però le
spedizioni punitive aumentarono. Piano piano però, Mussolini consolida il suo potere e trasforma
l’Italia in uno stato totalitario (imperfetto, perché non riuscì a cancellare certe strutture come la
Chiesa o la monarchia)

 Mussolini istituisce il “Gran consiglio del fascismo”, che limitò notevolmente il potere del
parlamento
 Mussolini istituisce la Milizia Volontaria, un esercito di partito sotto la sua diretta autorità
 La legge Acerbo per avere la maggioranza (2/3) dei seggi in parlamento
 La riforma Gentile, la riforma del sistema scolastico, per inculcare l’ideologia fascista a
partire dai bambini e formare la futura classe dirigente fascista (fascistizzare i giovani).
Gentile (un Hegeliano) sostiene che le materie più importanti siano quelle classiche
(latino, greco, filosofia)
 Mussolini si riavvicina al Vaticano, fino ad arrivare ai “Patti Lateranensi” (1929), per
ottenere il consenso dei cattolici -> con i Patti Lateranensi nasce lo stato del Vaticano, la
religione cattolica diventa unica religione di stato e diventa obbligatoria a scuola e finisce il
non-expedit iniziato dopo la presa di porta pia.
La svolta autoritaria avviene con l’omicidio Matteotti, Matteotti era un deputato socialista che
aveva denunciato i brogli elettorali dei fascisti, perciò venne rapito e ucciso dagli squadristi.
Mussolini qualche mese dopo, con un discorso in parlamento, si assume la responsabilità di tutto.
Vengono introdotte le “Leggi Fascistissime”, secondo cui:

 Il primo ministro (Mussolini) è responsabile del proprio governo solo di fronte al Re e non
al Parlamento
 I sindaci vengono sostituiti dai podestà e i poteri dei prefetti vengono ampliati
 Vengono istituiti dei tribunali speciali, per reprimere gli antifascisti (molti intellettuali
morirono come Gramsci, Croce, Gobetti e Salvemini)
 Tutti i partiti vengono eliminati, ad eccezione di quello fascista.
Perciò Mussolini trasformò l’Italia in uno stato totalitario, con una dittatura personale ed un
unico partito. Il fascismo ha il controllo della stampa, della radio, del cinema e utilizza tutti
questi mezzi per la propaganda, per diffondere l’ideologia fascista. (Oltre questi in particolare la
scuola, dopo la riforma gentile)
L’economia italiana passa da liberista a protezionista, per poi diventare autarchia, un’economia
sotto il controllo dello stato, totalmente chiusa ai rapporti con l’estero.
In politica estera l’Italia fascista ritorna all’imperialismo e conquista l’Etiopia e l’Eritrea, subendo
però gravi sanzioni dalla Società delle nazioni.
Mussolini si allea poi con Hitler, con il patto di ferro (Asse Roma-Berlino), che poi diventerà patto
tripartito con l’aggiunta del Giappone. Per via dell’alleanza con la Germania, in Italia vengono
introdotte le leggi razziali contro gli ebrei:

 Gli ebrei non possono sposarsi con gli italiani


 Non possono avere aziende o immobili
 Non possono andare a scuola
 Non possono essere nell’amministrazione statale
 Perciò molti intellettuali/scienziati ebrei emigrarono (tra cui Enrico Fermi ed Emilio Segre)

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