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IL DOPOGUERRA IN ITALIA: IL BIENNIO ROSSO E L’ASCESA DEL FASCISMO

I problemi post guerra (oltre a quelli che hanno colpito tutta l’Europa)
- La questione meridionale e il disagio sociale, maggiormente sentito tra i contadini e i reduci di guerra.
➔ C’era un malcontento sociale più accentuato dalla disparità tra nord e sud ma anche i risultati
della guerra (con la nascita del mito della vittoria mutilata).
➔ La società italiana negli anni post bellici aveva risentimento contro il governo italiano: la guerra
doveva portare rinascita ma alla fine ha portato solo povertà
Situazione molto critica:
- Coloro che si oppongono di più sono i lavoratori tanto che si crea il biennio rosso (1919-1920) → due
anni nei quali gli operai esasperati dalla povertà e della perdita di lavoro organizzano movimenti e
associazioni e occupano le fabbriche al fine di ottenere maggiori diritti e stipendi maggiori, sono di
ispirazione Marxista.
➔ Chiedono i consigli di fabbrica per cercare di creare una sorta di soviets → avviene soprattutto al
nord (Genova-Torino-Milano: triangolo industriale)
Giolitti è tornato al potere ma non riesce a gestire questa situazione, in particolar modo fin dal 1919,
momento in cui si tengono le elezioni politiche, il partito di Giolitti è in notevole calo (perde consensi), al suo
posto ci sono altre organizzazioni che stanno prendendo piede:
- Il partito socialista → non esiste ancora il partito comunista ma nascerà dal partito socialista
staccandosi (P.C.I. = partito comunista italiano)
- Il partito popolare guidato da don L. Sturzo nato nel 1919, è il primo partito di matrice cattolica che
sarà l’origine della cosiddetta democrazia cristiana; nonostante fosse di ispirazione cattolica si
dichiara laico
Movimento dei Fasci di Combattimento Italiani
Giolitti è in fase di calo e questo è dimostrato dal fatto non riesca a gestire in maniera adeguata la situazione
sociale italiana
- Questo apre la strada alla formazione e dopo all’ascesa di un movimento (non
organizzato in partito) di matrice violenta chiamato “Movimento dei Fasci di
Combattimento Italiani”
➔ Nato a Milano da Benito Mussolini (ex socialista, era stato espulso perché era
interventista, ha fondato il suo giornale perché era stato espulso da dove
lavorava).
Mussolini mescola più ideologie:
- Forte ideologia nazionalista
- Inizialmente era repubblicano → favorevole a fare dell’Italia una repubblica
- È un movimento che quando nasce è anticlericale (vorrebbe sottrarre alla chiesa tutti
i suoi beni) → quando sale al potere, Mussolini diventa l’uomo della provvidenza del Papa
Il programma di San Sepolcro → è il programma politico di questo movimento
- Vogliono l’abolizione del senato e il suffragio universale
I fasci di combattimento raccolgono tantissimi fedeli:
- Ciò che fa aumentare la loro fama è l’atteggiamento del governo di Giolitti → si appoggia ai fasci di
combattimento per cercare di controllare le agitazioni sociali.
➔ Essi sono vestiti con le camice nere e armati con le armi che non avevano restituito tornati dalla
guerra
➔ Intraprendono azioni di guerriglia violenta per cercare di riportare ordine (violenza, intervengono
quando ci sono scioperi, sindacati, spedizioni punitivi nei confronti di alcune figure).
➔ Essi colpiscono le forze che stavano sconvolgendo il paese ovvero lavoratori, organizzazioni di
sinistra, sindacati
➔ Il movimento dei fasci vuole difendere il Paese per cercare di portare ordine soprattutto nel Nord
Italia (prima nelle campagne poi nelle città)
I fasci di combattimento trovano appoggio dal ceto imprenditoriale, dallo stato
- Dal 1919 al 1921 diventa un grande movimento che ottiene appoggi e riesce ad entrare in parlamento
→ alcuni esponenti dei fasci entrano nella coalizione di Giolitti, di stampo liberale
Alle elezioni di maggio 1921 i fasci entrano in Parlamento grazie a una coalizione con Giolitti
- Il movimento diventa un partito a novembre del 1921 (sta preparando la sua scalata), si chiama P.N.F.
(partito nazionale fascista).
➔ Diventando un partito può andare da solo alle elezioni e non con una coalizione
La violenza viene mitigata e quindi inizia ad agire attraverso azioni più legali e più consone: propone delle
riforme/proposte che rientrano più nei metodi istituzionali.
La strategia del doppio binario
Mussolini continua la violenza squalistra ma la camuffa dietro ad una strategia legata alle istituzioni politiche,
propone alcune riforme accolte dal parlamento guadagnando consenso e voti (saranno gli italiani a
votarlo) → deve trovare un compromesso con le istituzioni
- Strategia di compromesso con le istituzioni e di sostituzioni allo stato
- Aggressività e tendenza antipolitica
Grazie a questa manovra Mussolini ha assunto molto credibilità anche agli occhi del re e astuzia politica di
approfittare di una situazione di difficoltà del governo per prendere potere.
- Il governo di Facta (Giolitti ha dovuto lasciare il governo) non riesce a gestire gli scioperi a livello
nazionale nel 1922
➔ Mussoli approfittando questa debolezza delle istituzioni organizza la Marcia su Roma il 28 ottobre
1922: questa azione simbolica viene conosciuta come l’inizio della esperienza di Mussolini
 Essa era composta da tutti i fascisti, sostenitori del partito, iscritti al partito
 Mussolini va verso Roma, cioè verso il centro del potere, per dimostrare che il fascismo è
l’unica forza politica in Italia ad avere credibilità e che il governo liberale ora è finito e deve
cedere il posto al fascismo.
 Non vengono fermati da nessuno ma il re (Vittorio Emanuele III) chiama Mussolini e gli
conferisce l’incarico di capo di governo (devi costruire un nuovo governo)
Mussolini come leader populista
Mussolini e i fasci hanno fatto leva sulla paura (rancore, sconforto, delusione) di coloro che sono tornati dalla
guerra
- Trasforma la paura in una passione politica: ciò che gli ha permesso di avere seguito
- Mussolini può essere considerato un leader populista perché riduce la politica a fiuto politico (fiuta i
malumori delle persone e in base a quello decide la sua politica, cancellando ogni orizzonte strategico
ideale: non ha idee proprie ma in base all‘umore della gente fiuta la sua strategia politica, da alle
masse ciò che vuole in un determinato momento)
➔ Totalitarismo sta insieme solo grazie al consenso delle masse: il lider cambia strategia in base al
desiderio della gente
➔ Mussolini è un leader che non precede la folla, ma la segue e l‘asseconda nei suoi umori neri
Valori di fondo del movimento fascista
Quando sale al potere, intraprende iniziative che si discostano dal programma di S. Sepolcro
- L’unico valore che non cambia: culto della violenza e della forza (essenza del fascismo)
➔ Fin dall’inizio Mussolini sosteneva gli arditi (truppe d’assalto commando durante la 1GM) e li
affianca al suo esercito
➔ Fascismo: programma politico sostenuto da squadre paramilitari (camicie nere) composte da ex-
soldati e reduci di guerra (le squadracce fasciste proteggevano lo stato che si identificava con
Mussolini)
- Il nemico principale era il socialista: Mussolini fomenta la paura delle masse nei loro confronti e la
trasforma in odio
Le fasi del fascismo
1. Fase 0 (1919-22): movimento dei fasci di combattimento
2. Fase legalitaria (1922-24): i fascisti guidano il governo di coalizione, termina con le elezioni del 1924
e l’uccisione di Matteotti
3. Fase del regime (1925-36): inizia simbolicamente con il discorso di Mussolini il 5 gennaio 1925, il
governo diviene totalitario, culmina con la proclamazione dell’impero
4. Fase dell’alleanza con la Germania (1936-1943): nel 1936 Mussolini si allea con Hitler nella guerra
civile spagnola e poi nella seconda guerra mondiale, termina il 25 luglio 1943
Fase legalitaria: Mussolini si deve guadagnare la fiducia del parlamento e deve insediarsi nelle istituzioni
Svolta autoritaria/dittatoriale:
- Misure interne: normalizzazione del fascismo, creazione del Gran Consiglio del Fascismo (organo che
andrà progressivamente a sostituire il parlamento, è composto solo da fascisti che pian piano
assumerà funzioni di governo e prenderà decisioni politiche) e inquadramento delle squadre nella
Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (la violenza delle squadre fascista viene così legittimata
dal governo, l’azione diventerà sempre più ampia: limitazione dei diritti e delle libertà)
➔ Governo si identifica con il partito
- 1923: riforma scolastica Gentile: ministro dell’istruzione che fa una riforma che richiama l’ideologia
fascista (esaltazione della formazione liceale a sfavore degli istituti tecnici) e che prevede
l’insegnamento obbligatorio della religione cattolica (per ottenere il consenso della chiesa e delle
masse cattoliche)
- Per diventare primo partito bisogna vincere le elezioni: Mussolini stende con il ministro Acerbo una
nuova legge elettorale che funziona non in maniera proporzionale ma in maniera maggioritaria (alle
elezioni con il sistema proporzionale un tal partito ha un tot proporzionale di seggi, con la maniera
maggioritaria chi ottiene la maggioranza dei voti ottiene in parlamento la maggioranza dei seggi)
- 1924: Mussolini presenta alle elezioni un listone (coalizione che comprende anche altri partiti) per
assicurare ai fascisti alleati e consensi
➔ Escludono i socialisti e il partito popolare
Elezioni ad aprile del 1924: clima di intimidazione dei fascisti → le camicie nere intervengono per intimidire
la popolazione e farla votare per i fascisti
- Il listone vince le elezioni: la classe dirigente non è più liberale ma fascista
Giugno 1924: crisi per il fascismo
- Il deputato socialriformista Matteotti denuncia brogli e violenze fasciste durante la votazione,
chiedendo l’annullamento delle elezioni
- Matteotti viene ucciso vicino a Roma dopo essere rapito: momento difficile per i fascisti perché tutti
pensano che siano stati i fascisti → sdegno da parte dell’opinione pubblica, la sua ascesa al potere
viene messa in discussione
➔ Questo era il momento che l’opposizione poteva sfruttare: tuttavia, essi organizzan una protesta
simbolica, conosciuta come La Secessione dell’Aventino (le opposizioni non si presentano in
parlamento, andando invece sul colle dell’Aventino per ottenere così le dimissioni di Mussolini)
 Alla fine quest’azione non impedisce a Mussolini di continuare a governare (Vittorio Emanuele
III non interviene), anzi lo rafforza e dimostra che l’opposizione era debole
 3 gennaio 1925: Mussolini tiene un discorso alla Camera che segna l’inizio della sua dittatura
Discorso del 3 gennaio 1925
- Discorso intimidatorio
- Mussolini si assume la responsabilità del delitto Matteotti
- Afferma di essere il capo del fascismo che era visto come un’associazione a delinquere
- Le violenze sono risultato del clima che si è creato da quando era interventista fino al momento del
discorso
In Italia in quel momento non c’era un’alternativa al fascismo che potesse rispondere al clima storico-morale.
- Mussolini afferma che il clima di incertezza verrà da lui risolto con la forza e in poco tempo (nelle 48
ore successive)
- Italia vuole ritornare alla pace: Mussolini gliela darà se si può con le buone, sennò con la forza
Inizio del regime totalitario
Nelle successive 48 ore vengono emanati arresti, misure preventive e condanne nei confronti di tutti gli
oppositori politici (decisioni prese dal Gran Consiglio del Fascismo)
- Colpiti socialisti, sindacalisti, comunisti (es. Gramsci, Amendola,…)
➔ A loro viene impedito di continuare a fare opposizione
Censura: limitazione di libertà di stampa e di associazione → giornali e le stampe vennero fascistizzate (chiusi
o controllati)
Si arriverà allo scioglimento dei partiti non fascisti: rimarrà in Italia solo il partito fascista
1926: altre misure che vanno sotto il nome di “Leggi Fascistissime” (leggi che modificano l’assetto
istituzionale del paese, sanciscono lo scioglimento delle istituzioni liberali e la creazione di un totalitarismo,
cioè un sistema di governo in cui lo stato si identifica nel partito)
- Rafforzamento della figura del capo del governo
- Esautorazione del parlamento (privato del suo potere)
- Limitazione delle autonomie locali: nei comuni italiani ci deve essere il podestà (un membro fascista
che deve controllare che le amministrazioni locali procedano seguendo i dettami del fascismo)
- Persecuzioni degli oppositori: tribunale speciale per la difesa dello stato (processare chi era
sospettato di essere anti-fascista o di essere oppositore)
➔ Al confino finiranno moltissime personalità
Mussolini detiene potere esecutivo, legislativo e giudiziario: Mussolini non ha più bisogno della fiducia del
parlamento ma solo dell’appoggio del re
Totalitarismo: forma di governo che nasce solo in Europa nel periodo tra le due Guerre Mondiali, termine
usato per la prima volta in Italia da Giovanni Amendola
- Divenne poi una vera e propria categoria storica
Definizione: si parla di totalitarismo quando in uno stato è
assente la separazione dei poteri; gli organi che detengono i
poteri fondamentali sono subordinati alla forza di un solo partito, il quale si identifica con lo stato
- Una sola ideologia (Weltanschau)
- Stalinismo (Stalin), Nazismo (Hitler), Fascismo (Mussolini)
Caratteri dei regimi totalitari:
1. Partito unico: con le leggi fascistissime, gli altri partiti vengono sciolti e rimane in PNF (Partito
Nazionale Fascista) →realizzato grazie al Gran Consiglio del Fascismo (che sostituisce il Parlamento)
➔ Esso sia identifica con lo stato e la nazione: realizzazione dello stato etico hegeliano→ il singolo
individuo viene annullato nella singolarità per fondersi con la massa, la quale si identifica nello
stato (individui devono essere pronti a sacrificarsi per lo stato)
2. Leader: Mussolini →culto del capo (colui che guida la nazione e ne incarna i valori e i bisogni, il leader
viene divinizzato ed idolatrato, diventa padre della nazione)
3. Presenza di una Weltanschau (visione del mondo): ideologia (=credenza sul mondo, che è costruita
per interessi: nei totalitarismi pretende di essere unica ed indiscutibile, di racchiudere i valori
determinanti di una nazione, è un programma che il leader da alla propria nazione e per la quale tutti
sono pronti a sacrificarsi)
➔ Nel fascismo: costruita nei primi anni ‘20, valori cardini sono:
 Culto della violenza (violenza giusta perché riporta l’ordine e difende lo stato)
 Culto della guerra (attivismo, idea che l’uomo debba essere sempre pronto ad agire nella
storia e a sacrificarsi per il proprio paese)
 Nazionalismo (Ideologia o prassi ispirata all'esaltazione del concetto di nazione)
 Antisemitismo e razzismo (leggi razziali entrate in vigore nel 1936-8)
 Lavoro (esso è visto come impegno attivo del cittadino per il progresso del proprio paese,
deve essere gestito dalle associazioni fasciste)
 Sistema del terrore (ha lo scopo di controllare la società nella vita privata e reprimere il
dissenso/perseguitare chi dissentiva dall’ideologia) →controllo poliziesco organizzato per
attuare un sistema di terrore psico-fisico (OVRA=Organizzazione Vigilanza e Repressione
Antifascismo, evoluzione della Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale, è una polizia
politica segreta incaricata di indagare gli oppositori politici, creata nel 1927)
➢ Antifascisti: lasciano l’Italia (molti si rifugiano in Francia), mandati al confino, torturati
in carcere
 Consenso delle masse: i regimi cercano costantemente di guadagnarselo attraverso la
propaganda
Propaganda
Apparato all’avanguardia controllato dal partito, con il quale si cerca di ottenere consenso da parte della
popolazione
- Essi cercano di indottrinare le masse all’ideologia: plasmare gli uomini fin da bambini facendoli
crescere secondo gli ideali fascisti, per far si che la popolazione diventi totalmente fascista
Strumenti della “fabbrica del consenso fascita”:
- Istruzione scolastica: scuola è uno strumento con il quale il fascismo tenta di inculcare
nei bambini lo spirito fascista
➔ Aboliti libri di testo normali, adottati libri di testo (sussidiari) fascisti
➔ Docenti devono giurare fedeltà al fascismo (quelli universitari proveranno ad
opporsi scrivendo un manifesto anti-fascista, con lo scopo di difendere la propria
libertà di pensiero)
- Organizzazioni giovanili: Balilla, Figli della Lupa, GIL, GUF → funzione: inquadrarli
all’ideologia e addestrarli militarmente (slogan: “crescere col moschetto”, “dalla culla
alla tomba”)
- Organizzazioni per il tempo libero: Opera Nazionale dopolavoro, Fasci Femminili, Sabato Fascista
→con lo scopo di organizzare il tempo libero degli italiani, anche le vacanze estive nelle colonie,
penetrando anche nella vita privata (andando a sostituirsi alla chiesa)
- Adunate di massa e manifestazioni coreografiche: per introdurre discorsi studiati nella parola, nel
contenuto e nel tono —> per impedire alle persone di riflettere sulle parole, ma con lo scopo che
esse siano colpite dai gesti e dal modo in cui sono dette
- Mezzi di comunicazione di massa: stampa, radio e cinema (gestiti completamente dal regime),
vengono istituiti 3 importanti enti
1. MIN. CUL. POP.: Ministero della Cultura Popolare (compito di controllare la cultura, organizzava
ogni genere di attività culturale, era come “un ufficio stampa” del governo)
2. ISTITUTO LUCE: gestisce la diffusione delle immagini, sia cinematografiche che
giornalistiche, preparava i cinegiornali (pubblicità settimanali mandate in onda prima
dello spettacolo, nelle quali si esaltava la figura di Mussolini e veniva mandato un
messaggio del duce)
3. EIAR: ente delle trasmissioni radiofoniche, controllava le radio
La radio: trasmettere informazioni tramite onde elettromagnetiche→ Guglielmo Marconi inventa il codice
morse e il telegrafo, ma con Reginald Fesseneder inizia la radio come la conosciamo oggi, la usa per
l’intrattenimento
Il cinema: risorsa propagandistica più importante nei totalitarismi, riusciva a influenzare il popolo e a
diffondere immagini e ideali precisi (1937: nasce Cinecittà), alcuni registi fecero volontariamente film di
propaganda (film che trasmettevano ideali fascisti, pur non essendo fascisti)
- Anche le arti, cioè l’alta cultura, viene completamente fascistizzata (letteratura, architettura, pittura):
le architetture vengono realizzate secondo lo stile fascista (linee dure, geometria, forme squadrate)
Durante il regime viene adottato un primo approccio al diventare un Welfare State (assistenza)
Il fascismo e la Chiesa
Totalitarismo: sistema in cui l’unico centro di potere è il partito che si identifica con il leader
- Fascismo = totalitarismo imperfetto/incompleto: c’è sempre stato un secondo centro di potere, cioè
la chiesa, ossia lo Stato del Vaticano
Leggi delle Guarentigie: Roma dichiarata capitale dello stato italiano, Chiesa mantiene solo potere spirituale,
stato restituisce le terre prese→ Papa non accetta e non firma, quindi non riconosce lo stato italiano
- Nei primi anni del 1900 rimane in stallo la situazione
Mussolini capisce l’importanza dell’appoggio delle masse cattoliche, sa che il suo iniziale anticlericalismo non
avrebbe avuto consensi
- A partire dal 1923: mitiga il suo atteggiamento anticlericale, introducendo l’insegnamento, ad
esempio, l’insegnamento obbligatorio della religione cattolica nelle scuole con la Riforma Gentile
- 1929: Mussolini (con la logica politica di guadagnare consensi e costruire la propria immagine) decide
di chiudere definitivamente la Questione Romana e l’11 febbraio firma i Patti Lateranensi con Pietro
Gasparri (cardinale di Papa Pio XI)
➔ Mussolini vuole ottenere vantaggio, stipulando con la chiesa un accordo con il quale le due
istituzioni potevano convivere pacificamente
➔ Firma di questi patti sarà un grande successo→ viene definito “uomo della provvidenza”
Patti Lateranensi: insieme di accordi, composto da 3 parti:
1. Trattato internazionale: la chiesa riconosce la sovranità del Regno d’Italia e Roma come capitale , lo
stato italiano riconosce lo Stato della Città del Vaticano (Piazza S.Pietro e dintorni)
2. Convenzione finanziaria: lo stato italiano si impegna a pagare un’indennità di risarcimento per
l’estinzione del 1870 dello Stato Pontificio
3. Concordato: stabiliti i rapporti e i limiti tra potere dello stato e della chiesa
- Alla chiesa viene riconosciuto uno status di privilegio in Italia (anche se vige comunque la libertà di
culto)
➔ Il matrimonio religioso ha effetti civili
➔ Divieto di divorzio civile
➔ I sacerdoti sono esonerati dal servizio militare
➔ Insegnamento della religione cattolica è competenza della chiesa
➔ Privilegi fiscali: immobili non sono soggetti al pagamento di determinate tasse
 In teoria no, ma in pratica il Cattolicesimo è religione di stato (vige ancora lo Statuto Albertino,
che afferma questa idea nell’ art. 1)
 Lo stato non era laico e la chiesa era subordinata allo stato
Art. 7 della Costituzione Italiana: “Lo Stato e la Chiesa cattolica sono, ciascuno nel proprio ordine,
indipendenti e sovrani. I loro rapporti sono regolati dai Patti Lateranensi. Le modificazioni dei Patti, accettate
dalle due parti, non richiedono procedimento di revisione costituzionale”
- 1984: revisione dei Patti con il governo Craxi, modifica diversi aspetti:
➔ Religione cattolica non viene considerata come quella di stato (affermazione della laicità dello
stato)
➔ Lo stato italiano non deve più pagare l’indennità annuale, essa viene sostituita con un’imposta
che i cittadini possono donare alla chiesa (IRPEF, 8x1000)
➔ Matrimonio religioso deve essere trascritto per essere riconosciuto civilmente (non è più
automatico)
Laicità dello stato viene ribadita nella Costituzione Italiana nell’art. 7, 19, 20
Art. 8: “Tutte le confessioni religiose sono egualmente libere davanti alla legge. Le confessioni religiose
diverse dalla cattolica hanno diritto di organizzarsi secondo i propri statuti, in quanto non contrastino con
l'ordinamento giuridico italiano. I loro rapporti con lo Stato sono regolati per legge sulla base di intese con
le relative rappresentanze.”
- Art. 19: i cittadini hanno libertà di culto in forma privata o associata
- Art. 20: tutte le organizzazioni religiose possono organizzarsi e possono professare il culto secondo
disposizioni della legge (no limitazioni)
Gestione dell’economia
Lo stato controlla l’economia: regimi totalitari si fanno portatori di nuove soluzioni
- Obiettivo: portare un nuovo sistema economico per superare le crisi e risolvere le difficoltà post-
belliche
- In teoria: il regime deve controllare in maniera totale l’apparato economico del paese, limitando la
libera iniziativa privata →in realtà ci furono diverse esigenze a seconda del periodo
1922-25: Mussolini doveva avere consensi da imprenditori e industriali→ economia liberista per sostenere i
loro interessi
1925-29: economia diventa sempre più autoritaria, il partito interviene e controlla l’economia per affrontare
i problemi
- Svolta anti-liberista (protezionista): salvaguardare l’economia interna al paese, cercando di renderla
autonoma da economie di altri paesi, rafforzando l’economia nei settori di spicco
➔ Limitare le importazioni e favorire le esportazioni (dazi alti sulle importazioni)
➔ Arricchire le potenze italiane
- Battaglie propagandistiche volte e mobilitare le masse al fine di realizzare certi obiettivi:
➔ “Battaglia del grano”: per ridurre le importazioni cerealicole, e arrivare all’autarchia (totale auto-
sufficienza, per non importare cereali dall’estero)
 Diede i risultati sperati soprattutto nel Nord Italia, nel Sud ci fu più difficoltà
 Negli anni 30 volle riqualificare e bonificare la zona centro-sud Italia
➔ “Campagna demografica”: per accrescere la popolazione rurale e avere così più persone a
coltivare il grano (connessa alla battaglia del grano)
➔ “Battaglia della quota 90”: la lira aveva un valore minore rispetto alla sterlina, il cambio era 1
sterlina : 125 lire, lui voleva arrivare a 1 sterlina : 90 lire
 Manovra fiscale che aveva l’obiettivo di abbassare i costi (dare alla lira maggiore stabilità e
maggiore solidità all’economia)
 Ebbe risvolti pesanti per la popolazione: salari abbassati, spesa pubblica minima,…
 Mussolini riesce ad arrivare alla quota 90 nel 1927-8 (recuperando così potere d’acquisto)
1929: crisi e Grande Depressione → dovette prendere misure speciali per risolvere la situazione
- Mussolini deve affrontare disoccupazione, fallimenti, chiusure,… (conseguenze uguali a quelle degli
USA)
- Nuova svolta al sistema economico: stessi principi del New Deal
- Svolta dirigista: lo stato aumenta l’intervento nell’economia secondo principi Keynesiani (adottati
anche da Roosevelt)
➔ Aumenta la spesa pubblica: lavori pubblici che consentono di assorbire la disoccupazione, salvare
l’economia e diminuire le rivolte
 Bonifica integrale nell’Agro Pontino (zona paludosa che circondava Roma) e nella Pianura
Padana → rendere le zone coltivabili o edificabili (nascono città come Latina e Sabaudia)
➔ Enti statali per creare lavoro e risolvere la crisi di determinati settori economici
 Difesa dei settori bancario e industriale con la creazione di due enti statali IMI (istituto
mobiliare italiane creato nel 1931 → si sostituisce alle banche fallite e fa prestiti agevolati alle
imprese più in difficoltà, per permettere la ripresa, si può parlare di “stato banchiere”) e IRI
(istituto per la ricostruzione industriale creato nel 1933→ stato acquisisce quote di imprese
che erano sull’orlo del fallimento, per salvarle, si può parlare di“stato imprenditore”)
 La proprietà statale dell’industria in Italia è la più ampia nel mondo dopo l’URSS
Politica estera
L’ideologia fascista ha come valore di fondo un fortissimo nazionalismo.
- Il fascismo a partire dagli anni ’30, da del nazionalismo un principio base della sua politica, per fare
dell’Italia una grande potenza e riportarla al livello delle altre potenze europee
- Esaltare l’Italia con imprese militari e coloniali (imperialismo si basa su nazionalismo e razzismo)
- 1935: politica nazionalista-imperialista
➔ Inizia in quest’anno perché, superata la crisi, il fascismo ha un calo di consensi
➔ Fino a quell’anno, l’Italia collaborava maggiormente agli USA e UK
➔ 1933: Hitler sale al potere, con il nazismo, Mussolini si allontana dalle potenze democratiche e si
avvicina all’autoritarismo di Hitler
La guerra d’Etiopia
La prima iniziativa in politica estera: per esaltare il fascismo,
Mussolini tenta un’impresa coloniale in Etiopia (entroterra dei
possedimenti italiani in Somalia e Eritrea, era nel Corno
d’Africa)
- Etiopia era abitata da tribù locali ed era vista come uno
sbocco
Con l’avvento del nazismo in Germania, la guerra diventa
indispensabile per il regime al fine di:
- Diventare ago della bilancia nei rapporti internazionali
- Continuare a accogliere consensi
- Distrarre l’opinione pubblicava dai problemi economico-sociali
Ottobre 1935- Maggio 1936: guerra in Etiopia (impresa coloniale)
- 9 maggio 1936: Mussolini annuncia la nascita dell’AOI (Impero Italiano Africa Orientale )
Conseguenze della vittoria:
- Consolidamento del consenso attorno al regime
- Politica economica prende la via dell’ autarchia
- L’Italia, isolata sul piano internazionale, è attratta nell’orbita della Germania (affinità ideologica)
- Iniziativa condannata dalla Società delle Nazioni: sanzioni economiche ed embargo
Ideologia razzista:
- Maggio 1927: discorso in cui parla sulla salute fisica e morale della razza italiana
➔ Salute deve essere garantita dallo stato
➔ Malattie della razza italiana: fisiche e morali (piaghe sociali, alcolismo, dipendenze, spirito
decadente del popolo)
➔ Per migliorare è necessario l’aumento demografico (infertilità era una malattia morale): incentivi
per le famiglie a fare figli
 Impose tasse sui single e sulle coppie senza figli (“matrimoni infecondi”)
- Politica di potenza della nazione passa attraverso politica demografica, autarchia economica e
politica coloniale
Le leggi razziali: a seguito del successo in Etiopia, Mussolini deve consolidare il programma di grandezza della
razza italiana → lo fa attraverso le leggi razziali
- Settembre 1938: promulgazione delle leggi razziali (provvedimenti per la difesa della razza)
➔ Serie di provvedimenti emanati dal fascismo, discriminatori nei confronti di minoranze e gruppi
sociali che vengono considerati inferiori
 Ebrei, popolazione etiope (alcuni soldati avevano fatto matrimoni misti)
- Ebrei non possono: accedere alle cariche pubbliche (servizio militare, nelle scuole come insegnanti e
come studenti), contrarre matrimoni misti, avere un esercizio commerciale autonomo (no libertà e
diritti civili), possono essere proprietari di terreni e fabbricati, avere un domestico ariano
➔ Leggi somigliano alle Leggi di Norimberga (nazismo) emanate nel 1935, ma sono un’iniziativa
autonoma e pensata dall’Italia fascista
- Provvedimenti preparati da scienziati che hanno lavorato per molti anni
➔ 1938: “Manifesto degli Scienziati Razzisti”: studi che stabilivano che gli esseri umani non sono
uguali, esistono caratteri genetici e biologici che determinano le razze, chi ha certi tratti è puro e
ariano, chi non rispetta le caratteristiche è inferiore
➔ Alla fine, l’ebreo era chi praticava la religione ebraica

Mussolini succube della leadership di Hitler, che lo obbligava a seguirlo sempre (anche per l’entrata in
guerra)

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