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LA SCUOLA
L’istruzione assumeva un’enorme importanza.
Nei manuali di testo si celebrava la grandezza della cultura e della storia
italiana.
(es. per eseguire la proprietà commutativa in matematica si utilizzavano
come esempio i balilla.)
IL TEMPO LIBERO
Per gestire il tempo libero degli adulti venne fondata nel 1925 l’Opera
nazionale dopolavoro, che organizzava eventi sportivi e culturali.
In questo modo il regime cercava di realizzare un ordinamento fondato
sulla concordia e sulla cooperazione sociale.
LA PROPAGANDA
Mussolini che in passato era stato giornalista aveva ben chiara
l’importanza dell’informazione e dei mezzi di comunicazione di massa per
conquistare il sostegno dei cittadini.
Il regime non si limitava solo a censurare contenuti sgraditi ma impartiva
precise disposizioni su ciò che i giornali dovevano scrivere.
La radio, che comincio a diffondersi in Italia negli anni trenta furono
installati in luoghi pubblici come la scuola dove venivano trasmessi i
discorsi di Mussolini.
LA FIGURA DI MUSSOLINI
Al centro della propaganda del regime vi era la figura di Mussolini
celebrato non solo come un uomo politico ma in tutti gli aspetti della sua
personalità.
ANTONIO GRAMSCI
In contrapposizione al fascismo c’è Antonio Gramsci, uno tra i fondatori
del Partito Comunista d’Italia.
Una sua famosa frase è “Poche mani, non sorvegliate da controllo, tessono
la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa”
cioè il potere, il controllo, le decisioni, sono nelle mani di poche persone
che decidono il destino della collettività, senza che ci sia qualcuno a
controllarle. La massa, il popolo, ignora questo meccanismo perciò è
facilmente manipolabile. Inoltre alla massa neanche interessano i
meccanismi del potere perché impegnata a sopravvivere quotidianamente.