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TESINA STORIA-MASSA-TATEO SIMONETTA

“Ho voluto collegare con la parola massa il concetto di un insieme di


persone che segue un leader, in questo caso la massa fascista che segue
Mussolini.”
LA NASCITA DEL FASCISMO (il fascismo ebbe successo perché agì sulle
masse grazie alla propaganda) Nel clima sociale rovente che caratterizzò
il Biennio rosso si diffusero in Italia vari gruppi nazionalisti, che si
ponevano l’obiettivo di contrastare le spinte rivoluzionare del movimento
operaio.
Fra questi gruppi emerse il movimento creato a Milano il 23/03 1919 da
Benito Mussolini, “i fasci di combattimento”.
Le idee di Mussolini erano propagandate dalle colonne de il Popolo
d’Italia, giornale fondato nel 1914. (quando Mussolini era stato espulso dal
Partito socialista).
La risposta al Biennio rosso, anni in cui i cittadini e lavoratori eseguivano
manifestazioni e scioperi è il fascismo.
(biennio rosso 1919-1920)
I fascisti si scontrarono contro i socialisti e lo stato non fece niente per
fermarli.
I fascisti riuscirono ad entrare nel Parlamento con 35 fascisti eletti
deputati, cosi’ si creò il PNF, ovvero partito nazionale fascista.
Il 27 e 28 Ottobre 1922 le squadre fasciste organizzarono la Marcia su
Roma, convergendo da tutta Italia e minacciando di occupare la città.
Il re, preferì evitare il rischio di una guerra e di conseguenza incaricò
Mussolini presidente del Consiglio.
Nel 1922 il regime fascista si impadronì del potere.
Nel 1924 Mussolini in vista delle elezioni modificò la legge elettorale cosi
da ottenere il pieno controllo del parlamento.
Matteotti denunciò le violenze fasciste e chiese l’annullo delle elezioni, nel
’24 venne ucciso.
Solo il 3 gennaio 1925 Mussolini si assunse la responsabilità di quanto
avvenuto.
Mussolini eliminò ogni possibilità di dissenso e l’Italia divenne un regime
a partito unico.
Nel 1929 la firma dei patti Lateranensi pose fine alla controversia tra Stato
e Chiesa.
Si crearono delle campagne propagandistiche perché Mussolini quando
salì a governare adottò una politica liberista, lasciava spazio alle aziende
private.
Quando nel 1929 si abbatté sull’economia mondiale la crisi economica, la
disoccupazione aumentò e il governo fu costretto a provvedimenti d’
emergenza.
Mussolini fece la bonifica dell’Agro Pontino, per cercare di rispondere alla
disoccupazione, tra cui Littoria e Sabaudia.
Ci fu l’eliminazione dei sindacati e gli operai videro la loro condizione
peggiorare.
DOPO DIEICI ANNI DI REGIME L’ITALIA RESTA UN PAESE
ARRETRATO
Mussolini invece di investire nello sviluppo economico volle lanciarsi in
una politica estera di conquista che comportò spese enormi.

LA CONQUISTA DEL CONSENSO


Il fascismo non mirava solo a conquistare e mantenere il potere, ma anche
a “fascistizzare” l’intera società italiana.
Il suo obiettivo era instaurare un sistema totalitario, in cui lo stato
regolasse ogni aspetto della vita quotidiana e i cittadini obbedissero alle
direttive del partito.
Era necessario conquistare il sostegno dei cittadini.
Per farlo il fascismo usò ogni mezzo.

LA SCUOLA
L’istruzione assumeva un’enorme importanza.
Nei manuali di testo si celebrava la grandezza della cultura e della storia
italiana.
(es. per eseguire la proprietà commutativa in matematica si utilizzavano
come esempio i balilla.)

IL TEMPO LIBERO
Per gestire il tempo libero degli adulti venne fondata nel 1925 l’Opera
nazionale dopolavoro, che organizzava eventi sportivi e culturali.
In questo modo il regime cercava di realizzare un ordinamento fondato
sulla concordia e sulla cooperazione sociale.

LA PROPAGANDA
Mussolini che in passato era stato giornalista aveva ben chiara
l’importanza dell’informazione e dei mezzi di comunicazione di massa per
conquistare il sostegno dei cittadini.
Il regime non si limitava solo a censurare contenuti sgraditi ma impartiva
precise disposizioni su ciò che i giornali dovevano scrivere.
La radio, che comincio a diffondersi in Italia negli anni trenta furono
installati in luoghi pubblici come la scuola dove venivano trasmessi i
discorsi di Mussolini.

LA FIGURA DI MUSSOLINI
Al centro della propaganda del regime vi era la figura di Mussolini
celebrato non solo come un uomo politico ma in tutti gli aspetti della sua
personalità.

ANTONIO GRAMSCI
In contrapposizione al fascismo c’è Antonio Gramsci, uno tra i fondatori
del Partito Comunista d’Italia.
Una sua famosa frase è “Poche mani, non sorvegliate da controllo, tessono
la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa”
cioè il potere, il controllo, le decisioni, sono nelle mani di poche persone
che decidono il destino della collettività, senza che ci sia qualcuno a
controllarle. La massa, il popolo, ignora questo meccanismo perciò è
facilmente manipolabile. Inoltre alla massa neanche interessano i
meccanismi del potere perché impegnata a sopravvivere quotidianamente.

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