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direttiva n. 170/2016
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Denominazione
Analizzare e confrontare due episodi di violenza politica del ‘900:
Matteotti e Moro
Compito - prodotto
Date le conoscenze storiche essenziali sul fascismo e sull’Italia degli
anni di piombo, la visione e lo smontaggio dei film Il delitto
Matteotti (1973) e Il caso Moro (1986), analizzare e confrontare
tramite strumenti formativi (grafi analitici), modelli logici (tabelle a
colonne o a doppia entrata) e produzione di testi condivisi, le
epoche storiche, le motivazioni politiche, i personaggi e le
conseguenze dei due episodi di violenza politica fra i più gravi del
nostro Novecento
Competenze mirate
• assi culturali Asse storico sociale: Comprendere il cambiamento e la diversità dei
• cittadinanza tempi storici in una dimensione diacronica attraverso il confronto fra
• professionali epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree
geografiche e culturali.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Abilità Conoscenze
Le figure di Moro e di Matteotti
Utenti destinatari
Classe terza
Prerequisiti L’età del fascismo,gli anni di piombo in Italia
Soggetto Qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola ai sensi della
direttiva n. 170/2016
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Fase di applicazione
Fase 1. Acquisire e valutare una testimonianza storica diretta. Per il
caso Moro, come per altri eventi della nostra storia contemporanea
che hanno avuto una risonanza vastissima tra la popolazione, è
ancora possibile acquisire dalla voce di chi fu testimone dei fatti,
anche se a livello di semplice cittadino, delle testimonianze sulla
reazione della gente e sul clima che si determinò nel Paese a seguito
di quella terribile stagione di terrorismo e lotta armata. Inoltre,
grazie agli archivi televisivi e dei cinegiornali, sono stati prodotti
alcuni filmati disponibili oggi in DVD, che documentano in modo
molto efficace alcuni momenti e protagonisti di quella vicenda,
fornendoci una ricostruzione molto puntuale basata su
dichiarazioni, documenti scritti, interviste, commenti di autorevoli
studiosi e di personaggi politici dell’epoca.
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Fase 3. Proiezione del film “Il caso Moro”. La fase conclusiva della
nostra indagine sul caso Moro, consiste nella proiezione
dell’omonimo film, per il quale gli alunni preparano, ricercando su
wikipedia, la scheda dell’opera e, attraverso la produzione di un
testo scritto nel quale sia esposta la trama del film, una riflessione su
tale evento storico basata sull’attività precedente(Tab. 2).
Fase 4. Acquisire e valutare una testimonianza storica indiretta sul
delitto Matteotti. Dato il tempo trascorso dagli eventi è oggi
praticamente impossibile trovare dei testimoni viventi della vicenda
relativa al delitto Matteotti, ma la generazione dei nonni degli alunni
può aver sentito in famiglia dei racconti dei propri genitori e parenti
che hanno vissuto quegli eventi.
Gli alunni sono, dunque, invitati a raccogliere queste testimonianze
indirette, dalle quali si ricava una sostanziale omogeneità nella
percezione del fatto e un appiattimento dell’interpretazione (All. 2).
Riflettendo su queste testimonianze indirette, gli alunni si rendono
conto che in pratica in nessuna di esse vengono riportati dei fatti
concreti, mentre si tende a dare delle impressioni e dei giudizi, più
che sull’evento, sul clima dell’epoca come era stato riportato da chi
aveva vissuto quel periodo. Nella testimonianza a), emerge
chiaramente la diffidenza della bisnonna nell’affrontare l’argomento
e anche la scarsa informazione che caratterizzava gran parte della
popolazione italiana del tempo. Nella testimonianza b), invece, si
nota che il bisnonno tendeva a minimizzare il fatto storico
inserendolo in un costume nazionale di violenza che caratterizzava
quell’epoca, ma che è rimasto anche nei periodi successivi.
Soggetto Qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola ai sensi della
direttiva n. 170/2016
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Tempi
10 ore
UNITA’ DI APPRENDIMENTO
Valutazione
Verifica, valutazione, monitoraggio. La verifica finale consiste
nella seguente consegna:
o Dati i testi prodotti nelle attività precedenti, le schede
tecniche dei film Il caso Moro e Il delitto Matteotti, costruire
una tabella a doppia entrata per confrontare i due film
secondo i seguenti criteri:
1. i personaggi;
2. il loro ruolo;
Allegato 1
a) Ricordo che ero al mercato per la spesa, eravamo quasi in primavera, ho sentito da un
negoziante che aveva la radio accesa che avevano rapito Moro e ucciso tutti gli uomini
della sua scorta. Di politica non mi sono mai interessata, ma sapevo chi era Aldo Moro. A
pranzo ho chiesto al nonno che cosa fosse successo, mi disse che erano fatti politici, ma
non avremmo mai pensato che lo avrebbero ucciso perché era un uomo di Chiesa e
amante della famiglia. Poi invece lo uccisero, ho pianto, fu una vera cattiveria, ho fatto
dire una messa per lui. La moglie era un donna semplice, non si curava e non si tingeva i
capelli come fanno le donne oggi, che puntano sulla loro bellezza. A pensarci mi dispiace
ancora oggi. (Una nonna)
b) Il giorno che lo rapirono avevo 26 anni ed ero al lavoro. Fu fatta una assemblea con i
sindacati e ci furono molti interventi dei sindacalisti e dei miei compagni di lavoro. C’era
un’atmosfera di paura perché non si riusciva a capire lo scopo di questa azione, ancora
non si sapeva se erano state le Brigate rosse che erano dei terroristi, perché in quel
periodo c’erano degli attentati e la situazione era molto brutta. Fu proprio quel giorno
che mi resi conto che i terroristi potevano essere anche fra di noi. Cominciai ad essere
sospettoso e in parte un po’ impaurito. (Uno zio)
c) Moro, l’ho ben presente ancora oggi, era il presidente della Democrazia Cristiana che
allora era il partito più forte. Il 16 marzo 1978 avevo 40 anni e avevo sempre votato la
DC, Aldo Moro era un buon politico che stava lavorando per rinforzare la democrazia in
Italia anche con l’appoggio di quelli che stavano all’opposizione, il partito comunista. Ho
subito capito che si trattava di una manovra politica e che i terroristi erano manovrati da
quelli che non volevano la democrazia, perché nella democrazia il potere è distribuito e
non nelle mani di pochi. Durante tutto il periodo del sequestro vi furono controlli di
polizia, posti di blocco e giornali, televisione, radio e tutta la gente non parlavano d’altro.
Ero sicuro che se la polizia non l’avesse trovato, i terroristi lo avrebbero ucciso senza
pensarci due volte come in effetti avvenne il 9 maggio 1978. (Un nonno)
Soggetto Qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola ai sensi della
direttiva n. 170/2016
Tabella 2
Il caso Moro
Paese: Italia
Anno: 1986
Colore: colore
Audio: sonoro
Interpreti e personaggi
Premi:
Allegato 2
a) La guerra era finita quando chiesi a mia madre che cosa sapeva del delitto
Matteotti. La prima risposta che mi diede fu invece una domanda: Perché me lo
chiedi? Stiamo studiando in storia questo periodo, risposi io. Allora con un po’ di
riluttanza mia madre mi disse che era stato un errore di Mussolini. Disse ancora
che Mussolini aveva l’appoggio del popolo e non aveva bisogno di macchiarsi di
quel delitto. (Nonna di 72 anni)
b) Il caso Matteotti è stato uno dei tanti casi di quel periodo, dove gli avversari o chi
era scomodo veniva eliminato. Matteotti rendeva la vita difficile al fascismo che
stava affermandosi. I suoi avversari capirono che fatto fuori lui non avrebbero
avuto altri ostacoli. Mio padre mi faceva notare che a quei tempi chi si metteva di
traverso ai prepotenti poteva lasciarci la pelle, anche il padre di Pascoli fu ucciso
perché dava fastidio ai contrabbandieri del sale. Pensa che oggi le stesse angherie
succedono con la’ndrangheta, la mafia e la camorra. Noi italiani siamo abituati a
queste mattanze. (Un nonno di 80 anni)
Tabella 4
Il delitto Matteotti
Paese: Italia
Anno: 1973
Colore: colore
Audio: sonoro
Interpreti e personaggi
Milizia