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Unità di Apprendimento 3

I pronomi

Questa unità di apprendimento, pensata per studenti della seconda classe della scuo-
la secondaria di primo grado, è finalizzata all’approfondimento dello studio dei pro-
nomi, allargando però lo sguardo anche al loro uso corretto e appropriato.

Presentazione del progetto


Nella lingua italiana, a causa anche della costruzione estremamente complessa della
frasi, si fa un largo uso del pronome.
Generalmente i pronomi si definiscono come parti variabili del discorso che sostitui-
scono un nome, sia nelle forme del parlato che dello scritto, per evitarne la ripetizio-
ne. In realtà i pronomi assolvono un compito più vasto, sostituendo:
>> un verbo:
Ieri a scuola ho preso una nota, e quando sono tornato la mamma lo ha capito subito.
>> un aggettivo:
Volevo essere il più veloce e infatti lo sono stato.
>> un altro pronome:
Hai bisogno della bicicletta? Ti presto la mia, che è lì a non far nulla.
>> una frase completa:
Cosa mi hai combinato oggi? Lo vedrai.
Il pronome è quindi, in generale, un sostituente, cioè un elemento che assolve il com-
pito di sostituire vari elementi della frase, richiamandone alcuni già presenti (funzio-
ne anaforica) o anticipandone altri che appaiono subito dopo (funzione cataforica).
Per saper cogliere il significato da attribuire ad un pronome è indispensabile una
comprensione del contesto, sia in riferimento alla situazione che all’insieme degli
elementi linguistici in cui il pronome stesso è inserito.
>> Finalità: guidare gli alunni a comprendere la funzione e l’uso del sostituente nella
lingua italiana.
>> Risultati di apprendimento:
- individuare i pronomi nei testi proposti;
- analizzare i pronomi;
- saper utilizzare correttamente i pronomi sia nel linguaggio orale che nello scrit-
to.
>> Competenze acquisite a fine unità:
- leggere, comprendere e interpretare testi scritti di vario tipo;

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2 Parte Sesta Esempi di Unità di Apprendimento

- riflettere sulle regole di uso della lingua;


- produrre testi di vario genere che siano corretti dal punto di vista morfologico.
>> Metodi e strategie da adottare: per sottolineare la priorità della riflessione neces-
saria per arrivare all’analisi e alla comprensione dell’uso del pronome, proponia-
mo per prima cosa di analizzare testi d’autore appositamente scelti, allo scopo
di individuare i pronomi al loro interno e approfondirne l’uso. Già alla scuola
primaria dovrebbe essere stata completata una prima ricognizione sull’uso di
questa parte variabile del discorso, che merita comunque una riflessione più con-
sapevole e attenta.
Si alternano in questa fase attività collettive e di coppia; se le coppie sono state
assortite in modo ponderato, questa modalità di lavoro permette un maggiore
approfondimento della riflessione, perché presenta la necessità di argomentare al
compagno le proprie posizioni, e di conseguenza di chiarirle meglio anche a se
stessi. Rendere esplicito ciò che non lo è permette a ciascuno di valutare le proprie
opinioni e la propria competenza, e di precisarla. Come sempre, l’insegnante ha
il compito di stimolare il confronto e la verbalizzazione, e di guidare l’analisi che
verrà portata avanti sia sui brani d’autore che sui testi degli alunni stessi.
L’uso della LIM potrebbe aiutare l’attività didattica, sia perché è uno strumento
che coinvolge maggiormente attraverso un linguaggio molto più vicino a quello
alunni, sia perché aiuta a superare difficoltà quali i DSA o la scarsa competenza
linguistica da parte di alunni non italofoni. Con la LIM, inoltre, è possibile pro-
porre l’analisi di brani su cui gli alunni, a turno, possono intervenire personal-
mente, cerchiando, sottolineando, sostituendo ecc.
Infine sempre con la LIM è possibile preparare uno schema riassuntivo di tutti i
pronomi italiani, tramite una mappa concettuale che permetta agli alunni di tene-
re sotto controllo tutta le fasi del lavoro.
>> Strumenti: per poter lavorare su questo tema, è importante che l’insegnante scel-
ga, prepari, fotocopi e distribuisca agli alunni i testi su cui vuole lavorare; anche se
si tratta di brani presenti nell’antologia, essi vanno isolati per evitare che l’alunno
vi si perda e si demotivi. Se ha a disposizione la LIM, può proporre testi e schemi
sullo screen per un’analisi più coinvolgente e motivante.
>> Tempi di realizzazione: l’unità ha una durata di circa 7-8 ore, cui va aggiunto il
tempo della valutazione.
>> Modalità di verifica e valutazione: proponiamo due tipologie di esercizi, una di
correzione di frasi con errori, l’altra di completamento di un testo con i pro-
nomi corretti. Per quanto riguarda la valutazione, suggeriamo che l’insegnante
sottoponga agli alunni esercitazioni a metà e al termine dell’unità: l’esercitazio-
ne in itinere ha il compito di monitorare la stabilità dell’acquisizione dei con-
cetti, e permette di dettare il passo e la velocità della rimanente parte di lavoro.
L’esercitazione finale va valutata in decimi e permette di verificare l’avvenuta
acquisizione dei concetti.

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Unità di Apprendimento 3 I pronomi 3

Fasi di realizzazione
Fase 1.
tempo: 60’
Costruiamo una mappa dei pronomi
Come già anticipato, gli alunni conoscono già i pronomi. Si tratta quindi di prepa-
rare una mappa concettuale che li raggruppi e permetta di riprenderli analitica-
mente, e che può essere costruita insieme in classe, grammatica alla mano per non
tralasciare nulla.
Se viene preparata con l’ausilio della LIM, può essere poi salvata e stampata perché
sia a disposizione di ogni alunno e ripresa per permettere di puntualizzare le attività
successive. Proponiamo una mappa del tipo seguente:

RELATIVI
PERSONALI
soggetto complementi indiretti
(esempio: il quale) (esempio: del quale)
SOGGETTO
COMPLEMENTO VARIABILI
INVARIABILI
forma debole forma forte

soggetto o complemento complementi


oggetto (esempio: che) indiretti (esempio: cui)
DIMOSTRATIVI PRONOMI
MISTI O DOPPI
INDEFINITI

INTERROGATIVI
POSSESSIVI ED ESCLAMATIVI

Costruire insieme una mappa del genere, pur con l’ausilio della grammatica, permet-
te a tutti di richiamare collettivamente termini e significati, aiutando a ricordare e
automaticamente a chiarire.

Fase 2.
tempo: 60’
Un testo d’autore
L’insegnante propone agli alunni la lettura di testo, ad esempio un brano tratto da
Jerome Klapka Jerome.
Se è possibile utilizzare la LIM, il testo può essere proiettato in modo che gli alunni
possano lavorarvi direttamente sullo screen, per rintracciare ed evidenziare i vari pro-
nomi e collegarli alla parte del discorso che vanno a sostituire, riconducendoli poi
alla mappa già costruita.

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4 Parte Sesta Esempi di Unità di Apprendimento

Documento 1
Il mulino infestato1
Dovete sapere che, anni fa, il mulino era stato occupato da un vecchio e perfido avaro che vi era
poi morto, lasciando, correva voce, tutto il suo denaro nascosto da qualche parte. Com’è ovvio, da
allora tutti quelli che vissero nel mulino tentarono di scovare il tesoro. Ma nessuno c’era riuscito,
e i saccentoni della zona affermavano che nessuno ce l’avrebbe mai fatta, a meno che lo spettro
di quel tirchio mugnaio, un giorno, avesse preso confidenza con uno degli affittuari, svelandogli il
nascondiglio segreto.

In ogni caso, gli alunni devono avere il testo anche in fotocopia per poter lavorare
sulle varie parti.
Si inizia con l’evidenziare, in diversi colori (sulla LIM se possibile, ma comunque
sul foglio) i vari pronomi, che andranno analizzati uno per uno, sottolineando per
prima cosa quale parte del discorso sostituiscono. Questa prima attività va svolta in
coppia, dopo una presentazione iniziale da parte dell’insegnante. Successivamen-
te, il portavoce di ogni coppia illustrerà il lavoro svolto, mentre gli altri andranno
a commentare, aggiungere, correggere, chiarire.

Fase 3.
tempo: 90’
Analisi del pronomi
L’insegnante rivede con la classe le diverse tipologie di pronome. Per fare questo,
deve assicurarsi che la classe non abbia incertezze sull’analisi logica, in modo da in-
terpretare correttamente i pronomi personali soggetto e complemento.
Insieme si può elaborare un piccolo schema per illustrare e fissare il concetto, sche-
ma che va poi riportato sul quaderno.
A questo punto l’insegnante riprende la tabella dei pronomi personali, presente in
ogni manuale di grammatica, e la esamina con gli alunni.

Tabella dei pronomi personali.


funzione
persona funzione complemento
soggetto

forma tonica forma atona


I singolare io me mi
II singolare tu te ti
III singolare maschile lui, egli, esso lui, sé (stesso) lo, gli, si
femminile lei, ella, essa lei, sé (stessa) la, le, si

1
  Adattamento da Jerome Klapka Jerome, Fantasmi del dopo cena, La spiga Meravigli, Vimercate 1993
(cit. in R. Zordan, Il quadrato magico, Fabbri Editori, Milano 2004).

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I plurale noi noi ci


II plurale voi voi vi
III plurale maschile loro, essi loro, sé (stessi) li, ne, si
femminile loro, esse loro, sé (stesse) le, ne, si

Una considerazione importante: l’uso dei pronomi soggetto di terza persona, ma-
schile e femminile, singolare e plurale (egli, ella, essa, esso, essi, esse) si è definitivamen-
te modificato nel tempo, ed è stato completamente sostituito dalle forme toniche
complemento (lui, lei, loro). Si tratta ormai di un cambiamento che, anche se non
sempre codificato dai libri di testo, è invalso nel linguaggio quotidiano.
L’insegnante può sottolineare con gli alunni come alcuni pronomi personali abbiano
la stessa forma di articoli determinativi, per cui è importante proporre un’esercita-
zione per distinguerli. Verrà evidenziato come l’articolo accompagni il nome e ad
esso si accordi, mentre il pronome si riferisce esclusivamente all’elemento sostituito.
L’insegnante deve evidenziare anche l’uso dei pronomi clitici, cioè quelli che sono
posposti al verbo e vanno a farne parte (come digli, mandagli, rispondile ecc.) per
analizzarli nelle frasi.
Un ottimo modo per valutare la competenza raggiunta è l’uso del cloze, che verrà pro-
posto qui in verifica: il cloze, esercizio generalmente molto ben accetto e considerato
“giocoso”, permette di sviluppare ed esercitare le abilità dell’alunno e di verificare
la competenza testuale perché costringe a mettere in atto una serie di strategie per
comprendere quale termine – dal punto di vista semantico, morfologico e sintattico
– va inserito nello spazio vuoto. Proporremmo cloze non facilitati dalla presenza degli
elementi da inserire, per evidenziare e poter valutare la competenza raggiunta dall’a-
lunno.

Fase 4.
tempo: 60’
Pronomi e aggettivi
In questa fase viene affrontato un argomento spinoso, che induce spesso in errore gli
alunni più distratti (quelli cioè che tendono a compilare gli esercizi senza riflettere
a lungo). Si tratta di distinguere aggettivi e pronomi, il che significa essenzialmente
distinguere quali funzioni queste stesse parole svolgono nella frase.
Per l’insegnante che vuole richiamare questi concetti, già esplorati nelle classi pre-
cedenti, il primo passo è riprendere uno schema degli aggettivi, che può essere com-
pletato collettivamente in classe, grammatica alla mano per non tralasciare nulla, se
possibile con l’uso della LIM. Oppure può essere proiettato, o distribuito in fotoco-
pia, già pronto, ed analizzato insieme agli studenti. Teniamo conto che questo tipo
di materiali potrebbe trovarsi anche nel libro di testo, che dovrebbe essere un impor-
tante strumento di lavoro. Se mancasse la mappa, si potrebbero comunque ripassare
tutte le tipologie di aggettivi semplicemente utilizzando l’indice.
Una volta ripassata la mappa degli aggettivi, gli stessi vanno utilizzati per costruire
frasi, o ricercati ed evidenziati all’interno di testi.

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Per fare ciò, possiamo prendere in esame un testo, nel quale evidenziare ogni agget-
tivo e collegarlo al nome cui si riferisce.
Proponiamo un brano.

Documento 22
Io sono nato a Casablanca, in Marocco. Da bambino abitavo in un quartiere con tante case in
costruzione, noi andavamo lì a giocare. Giocavamo al circo perché c’erano muri alti e sbarre di
ferro, così potevamo improvvisare mille acrobazie. Di notte, per dimostrare il nostro coraggio,
dovevamo passare tra i muri di questo quartiere buio. Eravamo più di venti maschi. Le bambine
invece facevano i loro giochi. Qualche volta però giocavamo insieme al gioco del matrimonio:
alcune bambine erano le spose e cucinavano, altri bambini erano gli sposi e andavano a lavorare.

La consegna è quella di sottolineare gli aggettivi, di collegarli al nome cui si riferisco-


no, di ricostruire la coppia e di farne un elenco.
Una volta evidenziati gli aggettivi presenti, si ricostruirà la regola: ogni aggettivo si
riferisce ad un nome, al quale spesso si trova vicino.
Il pronome invece è un sostitutivo, quindi sta al posto del nome – o dell’elemento – di
riferimento, e può essere riconosciuto aggiungendo quell’elemento:
>> La mia bicicletta è più scorrevole della tua (bicicletta).
>> Alcuni bambini trascorrono l’intervallo correndo, altri (bambini) preferiscono occupazioni
più tranquille.
Proponiamo esercitazioni che permettano di approfondire questo differente ruolo
degli stessi termini, utilizzando aggettivi/pronomi possessivi, dimostrativi, numerali
e indefiniti.

Fase 5.
tempo: 120’
I pronomi relativi
Quelli relativi sono sicuramente i pronomi più complessi da riconoscere e utilizzare,
in special modo nelle forme più particolari, come il che invariabile o tutti i composti
con cui e dove.
Per riconoscere la funzione svolta dal pronome relativo, è necessario che gli alun-
ni abbiano chiaro il concetto di proposizione, quale “insieme di parole organizzate
intorno a un solo verbo, cioè a un solo predicato, che viene usato per comunicare a
qualcuno qualcosa di senso compiuto”3.
Una volta ripreso il concetto, sarà possibile analizzare il pronome relativo come pro-
nome che da una parte sostituisce un nome, e dall’altra mette in relazione proposi-
zioni differenti, facendole divenire un’unica frase.
È buona cosa organizzare esercitazioni individuali, dopo che si è lavorato collettiva-
mente, attraverso le quali evidenziare questi passaggi – di sostituzione e di relazio-
ne – sottolineando come ciò possa portare anche a una modifica degli elementi di

  Riadattamento da A. Bekkar, I muri di Casablanca, Edizioni Sinnos, Roma 2005.


2

  M. Sensini, Parole come strumenti, Mondadori Scuola, Milano 2010.


3

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Unità di Apprendimento 3 I pronomi 7

partenza. Con l’uso della LIM, proprio organizzando le parole in blocchi è possibile
mostrare spostamenti e modifiche, per passare dalle prime due proposizioni a quella
definitiva.
>> La maglia è bucata. Io avevo comperato la maglia ieri.
>> La maglia che avevo comprato ieri è bucata.
In realtà, però, nessuno parla in questo modo; appena l’insegnante coglie che gli
alunni sono abbastanza sicuri del meccanismo, sarà sua cura proporre il procedi-
mento opposto, cioè scomporre la frase strutturata con pronome relativo nelle due
frasi di partenza.
La consegna sarà: “In ciascuna frase, sottolinea il pronome relativo, uniscilo con una
freccia al nome che sostituisce, quindi scomponi nelle due proposizioni”.
>> La signora che sta comprando il pane è la mia professoressa di arte.
In questo modo si compie un processo più corretto di riconoscimento e analisi.
Si procederà allo stesso modo anche per gli altri pronomi relativi, evidenziando lo
stretto legame tra le proposizioni che reggono i vari complementi indiretti e quelle
che si trovano davanti ai relativi dove o cui.
Una volta affrontato il tema a classe intera, l’insegnante deve proporre esercitazioni
mirate a:
>> individuare i pronomi relativi in frasi già pronte, distinguendoli da termini che
hanno la stessa forma (ad esempio che);
>> completare frasi con il pronome relativo adatto;
>> individuare frasi con pronomi relativi in canzoni conosciute e saperli analizzare.
Fase 6.
tempo: 60’
Si propongono infine dei test in cui la valutazione in decimi sia semplice e veloce.

test di valutazione n. 1
Correggi gli errori nell’uso dei pronomi relativi. Attenzione, ci sono anche frasi corrette.

Ti presento le amiche a cui sono stata al mare in vacanza.


Se verrai a casa mia una sera, ti mostrerò le foto che abbiamo scattato insieme.
Così potrai ammirare i luoghi di cui siamo state e delle quali ti ho parlato.
Ecco la lista degli ingredienti dai quali ti servono per preparare la pozione per i capelli.
È quella famosa pozione della cui ti avevo parlato.
I miei capelli, sui quali l’ho spalmata spesso, sono diventati brillanti.
Gli amici di Erminia per il suo compleanno le hanno regalato un berretto che desiderava tanto.
È un berrettino multicolore, dal che partono due buffi paraorecchie verdi.
Sul berrettino, che è a righe, c’è un pompon enorme.
La mamma, che quando vuole è una vera cuoca, ha preparato una cena con i fiocchi.
Ha servito un antipasto di avocado tagliati in dove aveva messo gamberetti e maionese.
Ho preparato una sangria di te e arance la cui è andata a ruba.

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test di valutazione n. 2
Completa con i pronomi adatti.

Continuate pure a raccontare, ……………… ascolto con piacere.


Resterai ……………… a mettere in ordine la classe?
Dopo la prova di verifica ……………… siamo rilassati con una eccitante partita di pallamano.
Marco è uscito presto per andare a camminare e ha portato con ……………… il cane.
Oggi fa molto freddo, copri ……………… con la sciarpa.
Vorrei tanto avere un videogioco divertente come il ………………
La pizzeria dove andiamo è la ……………… da anni.
Ho aspettato gli amici per un po’, ma non si è fatto vivo ………………
Questa è la macelleria ……………… abbiamo comprato le bistecche più saporite mai assaggiate!
Mi daresti l’indirizzo dell’albergo ……………… avete passato le vacanze?

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