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Soggetto Qualificato dal MIUR per la formazione del personale della Scuola ai sensi della

direttiva n. 170/2016

UNITA’ DI APPRENDIMENTO

Denominazione
Elaborare un diario
Compito - prodotto
L’alunno legge diari d’autore, li analizza e ne scrive in gruppo per
poi elaborarne uno singolarmente; imposta un concorso tra classi
parallele e coinvolge una classe prima di scuola superiore come
giuria.

Competenze mirate Asse dei linguaggi:


• assi culturali
• cittadinanza Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi
• professionali indispensabili per gestire l’interazione comunicativa
verbale in vari contesti;

Scrivere correttamente testi di tipo diverso (narrativo,


descrittivo, espositivo) adeguati a situazione, argomento,
scopo, destinatario.
Scrivere testi di forma diversa (ad es. diari personali) sulla
base di modelli sperimentati, adeguandoli a situazione,
argomento, scopo, destinatario, selezionando il registro più
adeguato.
Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione
comunicativa, agli interlocutori e al tipo di testo.

Utilizzare e produrre testi multimediali


ABILITA’ CONOSCENZE
L’alunno: Le tecniche di scrittura del diario
legge diari d’autore selezionati sulla rete
si allena a scrivere diari personali con la
classe;

scrive diari personali e si misura in un


concorso.

Utenti destinatari Alunni di una classe seconda


Tempi 4 settimane
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UNITA’ DI APPRENDIMENTO

Esperienze attivate
Attività di laboratorio. Fase 1. Definizione di diario ed esempi. La
classe legge alcuni diari riportati sull’antologia in adozione e trova
una definizione di questo tipo di testo; i ragazzi cercano altre
definizioni sulla rete e trovano, per esempio, la seguente:
Il diario è una forma narrativa attraverso la quale è possibile
raccontare gli avvenimenti più importanti giorno per giorno, oppure
può essere la cronaca di una vita o di un periodo della vita di una
persona….
che continua con: una moderna forma di diario è il blog personale,
attraverso il quale una persona può raccontarsi
Gli alunni cercano diari sul web e leggono quello di un alunno che
ricorda l’evento, singolare e curioso, del falò di San Nicolò a
Pontremoli:
17 Gennaio, verso le ore 19 mi sono recato con mio papà sul ponte
Pompeo Spagnoli verso Porta Parma, dove sono salito su un muro
per fotografare meglio il tradizionale falò, che da anni viene eretto
nel greto del fiume Magra dai ragazzi di San Nicolò, nel giorno di
Sant’Antonio Abate. Una volta mi ha detto il papà che in occasione
di questa festa lui, i chierichetti ed il prete andavano a benedire le
stalle; invece, mia nonna Anna mi ha detto che quando lei era
piccola, alla fine del falò a suo padre e a tutti quelli che avevano le
mucche e le pecore, davano un tizzone da portare nella stalla,
come segno di protezione dal Santo degli animali, che non a caso
viene raffigurato con il maiale vicino.
(Pubblicato il 17/01/2011)
[…] (https://icferrari.wordpress.com/2011/01/19/immagini-del-falo-
di-s-nicolo/)
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Quindi la classe cerca la classificazione in base alla forma e


al contenuto:
il diario è un testo narrativo che racconta fatti realistici
(http://tuttoscuola.altervista.org/testi/testi.htm)
e capisce che le loro esperienze possono essere importanti per
fare conoscere situazioni reali attraverso il racconto e per
comunicare emozioni attraverso l’espressione dei sentimenti.
Giungono, così, alla conclusione che il diario è un modo di fare
conoscere a se stessi – quando si tratta di diario intimo – o ad
altre persone – molte se è in rete – i fatti che ci sono accaduti e
le nostre riflessioni.
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Con la guida dell’insegnante gli alunni scoprono che anche scrittori


famosi hanno redatto diari.
Per esempio, Giovannino Guareschi ha scritto Diario
clandestino 1943-1945 nel periodo del secondo conflitto bellico
(https://it.wikipedia.org/wiki/Diario_Clandestino).
Altri esempi sono i diari di:

– Italo Svevo, sul web in http://www.poesieinversi.it/italo-


svevodiario/;
– Virginia Wolf: http://www.poesieinversi.it/virginia-wolf-diario-di-
una-scrittrice/;
– Cesare Pavese: http://www.poesieinversi.it/dal-diario-di-cesare-
pavese/

e altri ancora, fra i quali molto noto è quello di Anna


Frank, particolarmente interessante in quanto rappresenta la forma
di diario intimo:
http://www.scuolagaribaldi.eu/documenti/dipartimento_lettere/IL-
DIARIO-DI-ANNA-FRANK.pdf.
Il sito lo presenta così:

Giorno per giorno, dal lunedì 15 giugno 1942 al 1 agosto del 1944,
una bambina olandese di tredici anni registra in un grosso
quaderno la sua scoperta del mondo: angosce, illusioni, sogni e
speranze rivelate a una immaginaria amica di nome Kitty. […]
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Esempio di una giornata:


Sabato, 3 ottobre 1942.
Cara Kitty,
ieri c’è stato un altro litigio. Mamma ha fatto una terribile scenata e
raccontato a papà tutti i miei peccati. Lei si mise a piangere, io
naturalmente feci altrettanto e mi venne un tremendo mal di capo.
Finii col dire a papà che voglio molto più bene a lui che a mamma;
lui rispose che mi passerà, ma io non ci credo. Di fronte a lei devo
farmi forza per rimanere calma. Papà vorrebbe che quando
mamma non si sente bene o ha mal di testa, io le offrissi
spontaneamente di far qualcosa per lei; ma non lo faccio.
Studio molto il francese e sto leggendo “La belle Nivernaise”.
La tua Anna.

Gli alunni analizzano la pagina di diario e vedono che è composta


da: data, destinatario, corpo del testo, firma.
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Tuttavia, non sempre appare necessaria l’indicazione del


destinatario.
Nel Giornalino di Gian Burrasca (di Luigi Bertelli, in arte Vamba),
il destinatario – anche se è rappresentato dal giornalino stesso al
quale Giannino confida i suoi pensieri – non compare quasi mai:

21 Settembre
Sono proprio nato disgraziato! In casa non mi possono più soffrire,
e tutti non fanno altro che dire che per colpa mia è andato all’aria
un matrimonio che per i tempi che corrono era una gran fortuna,
che un marito come il signor Capitani, con ventimila lire di rendita,
non si trova tutti i giorni, che Ada sarà condannata a restare zitella
tutta la vita come la zia Bettina, e via e dàlli, una quantità di storie
che non finiscono mai.
Io vorrei sapere che gran male ho fatto alla fin fine, per copiare un
pensiero dallo scartafaccio di mia sorella!
Oh! ma da ora in avanti, o bene o male, giuro che il giornalino lo
scriverò tutto da me, perché queste scempiaggini delle mie sorelle
mi danno ai nervi.
(http://www.letturegiovani.it/E-book/Gian%20Burrasca.pdf)
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Il diario è anche un giornale, quando segue una regolarità nel suo


svolgersi. Un esempio molto attuale di diario – giornale è quello sul web,
nella forma del blog (weblog), che va tenuto aggiornato nella logica dei
siti in rete – vedi per esempio il blog didattico che ho tenuto per insegnare
agli alunni a scrivere con la consapevolezza della
condivisione:https://icferrari.wordpress.com/ che recita nella sua
intestazione:
Carissimi amici, oggi inizio questo contatto con voi per comunicare
esperienze didattiche con la classe dell’Istituto “P. Ferrari” di
Pontremoli dove insegno lettere. Saranno i miei alunni a scrivere quello
che riterranno importante da condividere dei nostri giorni più belli di
scuola. Prof. Maria Luisa Necchi (15/03/04).
Nel caso del blog, gli articoli sono catalogati in categorie e in particolare
in quello citato se ne contano cinquanta.
Esistono tante tipologie di diari: oltre il diario intimo, il diario di viaggio,
il diario di bordo (un esempio è il diario di bordo di Kirk, il capitano
dell’astronave Enterprise nella serie Star Trek, ideata da Gene
Roddenberry nel 1966, con le date degli anni astrali), il diario di
guerra …
Fase 2. Gli alunni in biblioteca. Per leggere dei diari d’autore, i cui testi
non sono reperibili sul web, l’insegnante porta i suoi alunni nella
biblioteca d’Istituto o della città e, tra quelli che trovano, ne scelgono
alcuni da leggere e commentare.
L’insegnante presdispone una verifica intermedia alla classe, la cui
consegna potrebbe essere:
Scegli un diario che ti ha colpito particolarmente e descrivilo nella forma;
poi commenta il contenuto.
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Inoltre, per la ricerca dei testi, si avvale della rete regionale sul portale
delle biblioteche in rete per uso gratuito
MediaLibraryOnLine: http://www.medialibrary.it/home/home.aspx
In questa fase, l’insegnante fa una scelta di diari da assegnare agli alunni
secondo le loro caratteristiche, i loro gusti e le difficoltà dei testi. Per gli
alunni con DSA, si procura di consegnare loro delle fotocopie con
carattere adeguato, li fa scrivere con il computer e permette più tempo per
l’esecuzione. Altri alunni avranno l’appoggio del gruppo o la presenza
dell’ insegnante di sostegno.
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Alcuni diari d’autore che si possono trovare nelle biblioteche sono, per
esempio, questi:

1) Carlo Cassola, Fogli di diario, Rizzoli 1974


XXII
[…] Nell’infanzia la vita che avrei desiderato vivere mi mandò continui
messaggi; fu solo nell’adolescenza che la realtà diventò tutto un
messaggio. Non c’era più nessuna cosa che desse un suono sordo, perché
in ognuna era nascosta un’allusione. Tornò la felicità, una felicità quieta
ma continua, di cui godetti per un anno. Poi ricomnciò il dolore di essere
escluso dalla vita. Poi è stata un’altalena di questi due sentimenti. Non so
cosa sia occorso agli altri: è stata questa la mia vicenda.

21 marzo 1973
L’insegnante spiega che i fogli di diario di Cassola sono una raccolta di
articoli di giornale e che non vi compare un preciso destinatario (come
invece succede nel diario di Anna Frank); i ragazzi notano che compare la
data. Insieme commentano il testo. Ne emerge che è il racconto di un
segmento dell’età e dello spirito dello scrittore.
Gli alunni tentano di scrivere in gruppo una pagina di diario, dove
raccontare lo scorrere di una giornata, ma anche leriflessioni
personali che possono scaturire da quell’esperienza.
L’insegnante tiene conto del componimento come monitoraggio, per
capire se gli alunni hanno chiare le fasi del lavoro fin qui svolto e hanno
interiorizzato la forma narrativa del diario
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) Guareschi, Diario Clandestino, Rizzoli 1968, già reperito sul web e del
quale ora possono consultare le pagine, nelle Istruzioni per l’uso la prima
frase recita così:
Questo “Diario clandestino” è talmente clandestino che non è pure un
diario. […] In verità io avevo in mente di scrivere un vero diario e, per
due anni, annotai diligentissimamente tutto quello che facevo o non
facevo, tutto quello che vedevo e pensavo.
[…] Fu un lavoro faticosissimo e febbrile: ma, alla fine, avevo il diario
completo. Allora lo rilessi attentamente, lo limai, mi sforzai di dargli un
ritmo piacevole, indi, lo feci ribattere a macchina in duplice copia, e poi
buttai tutto nella stufa: originale e copia.
[…] E, disperse al vento le ceneri del Gran Diario, ho scelto nel
pacchetto di cartaccia unta e bisunta qualche foglietto, ed ecco il “Diario
clandestino”.
Al di là della singolare introduzione, Guareschi ci dice che cosa si
proponeva per scrivere un diario: annotai diligentissimamente tutto quello
che facevo o non facevo, tutto quello che vedevo e pensavo.
E infatti una pagina di diario deve essere scritta ricordando quello che si
è fatto (quello che ci sembra più importante) ed esprimendo insieme i
propri pensieri.
I ragazzi leggono alcuni passi del Diario e vedono che i capitoli hanno
titoli, sono datati e sono suddivisi in tre parti, quelle degli anni della
prigionia nei campi di concentramento tedeschi, che lo scrittore racconta
da umorista.
3) John Steinbeck, Diario di bordo dal mare di Cortez, Jaca Letteraria,
1983.
I ragazzi constatano che è un romanzo a forma di diario: Steinbeck
racconta il viaggio lungo il Golfo della California, dove ritrae l’amico
scomparso, il biologo Ed Ricketts; ecco una pagina dove si nota
l’interesse dello scrittore per un fenomeno curioso.
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I ragazzi constatano che è un romanzo a forma di diario: Steinbeck


racconta il viaggio lungo il Golfo della California, dove ritrae l’amico
scomparso, il biologo Ed Ricketts; ecco una pagina dove si nota
l’interesse dello scrittore per un fenomeno curioso.
12 Marzo
Di mattino siamo arrivati al canale di Santa Barbara e l’acqua oleosa e
grigia scorreva in onde lunghe e piatte, e sopra, abbastanza bassa,
aleggiava una nebbiolina tale per cui gli uccelli marini sparivano e
ricomparivano in continuazione. Poi, fendendo l’acqua come se
nuotassero su uno specchio oscuro, le focene ci vennero incontro.
Venivao proprio da noi. Le abbiamo viste mutare rotta per raggiungerci:
che animali curiosi. […]

Metodologia Lezione frontale


Lezione partecipata
Cooperative learning
Learning by doing

Risorse umane Insegnante di italiano


• interne Insegnante di sostegno
• esterne Addetti alla biblioteca
Tecnici del laboratorio di informatica

Strumenti LIM
FOTOCOPIE
LIBRO DI TESTO
PC
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Verifica
Valutazione Gli alunni scrivono un diario tenendo presente le caratteristiche di questo
testo. Gli elaborati vengono valutati in decimi, seguendo i criteri stabiliti
per le abilità nella lingua scritta che riguardano, in questo caso, la forma
del diario (All. 1).
Gli alunni continuano a leggere pagine di diario sul web, per esempio
alcuni diari scritti da coetanei, come quelli che compaiono sul
blog Luisascuola, nella categoria diari, ad esempio:
https://icferrari.wordpress.com/2010/06/09/incontro-con-le-nonne-
3/, https://icferrari.wordpress.com/2011/02/15/una-giornata-in-montagna/
dove compaiono, oltre il racconto della giornata, giudizi personali.
Dopo essersi così allenati, gli alunni sono pronti ad affrontare un concorso
sulla stesura di un diario.
Il progetto prevede un lavoro di continuità con una classe prima di Scuola
Superiore; l’insegnante si è messo in contatto con un Istituto della città e
ha programmato con un collega l’ultima fase di questa unità: il bando di
un concorso per il migliore diario scritto.
I nostri alunni saranno i concorrenti (o anche alunni di classi parallele) e la
classe dell’Istituto Superiore – per esempio un Liceo Pedagogico –
costituirà la giuria.
Si stabilisce il giorno del concorso in accordo con i due Istituti e potrebbe
essere assegnata la seguente prova:
Racconta in una pagina di diario un’avventura vissuta con un amico in
un ambiente nuovo per te. Scrivi in una forma chiara, corretta e
personale.
Gli studenti che compongono la giuria sono stati precedentemente
istruiti sui criteri di valutazione: dovranno tener conto della forma,
dell’espressione – che dovrà essere scorrevole e personale – della
presenza di dialoghi, di eventuali colpi di scena.
Avranno una scala di valutazione (All. 2)
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Il vincitore otterrà in premio la lettura del suo diario alle classi della
Scuola; avrà ottenuto un ottimo voto in questa unità di apprendimento e
l’elaborato sarà inserito nel giornalino d’Istituto o sul blog di classe.

CRITERI LIVELLO DI LIVELLO DI LIVELLO DI


ACCETTABILITÁ ECCELLENZA
NON
ACCETTABILITÁ

Vari e numerosi errori Pochi errori o Perfetta ortografia.


ortografici. distrazioni.
ORTOGRAFIA

Esposizione poco Esposizione chiara, Esposizione chiara e


chiara e con vari ma semplice nella originale nelle
CORRETTEZZA errori morfosintattici. sintassi. espressioni. Sintassi
MORFOSINTATTICA corretta e varia. Uso
Poco uso di di forme retoriche.
coordinate.

Povero. Presenza di Vario, ma non Ricco.


ripetizioni. ricco.
LESSICO

La forma non segue La forma segue le La forma segue le


le caratteristiche del caratteristiche del caratteristiche del
ATTINENZA ALLA diario. Il contenuto diario e il contenuto diario e il contenuto è
FORMA DEL DIARIO esula dalle è pertinente alla originale e pertinente.
esperienze richiesta.
dell’alunno.

L’alunno fa riferimento I giudizi personali Vi è lo sviluppo di un


a luoghi comuni, espressi sono giudizio personale
CAPACITÁ DI senza esprimere semplici. articolato, puntuale e
GIUDIZIO
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PERSONALE giudizi personali. originale.

UTILIZZO DELLA L’alunno non si Usa la forma del Usa la forma del
FORMA DEL DIARIO orienta nell’uso della diario lavorando in diario in modo
PER RACCONTARE forma del diario. gruppo. corretto e autonomo.
ESPERIENZE
DIVERSE

(COMPETENZA).

Allegato 2

punti 10: diario chiaro, corretto nell’ortografia e nella morfologia e sintassi, originale nelle
espressioni e con svolgimento logico e coerente.
Punti 9: come sopra, ma meno originale nelle espressioni.
Punti 8: diario scorrevole e personale, ma con presenza di alcune imperfezioni di forma.
Punti 7: diario scorrevole e abbastanza personale, con presenza di alcune imperfezioni di
forma.
Punti 6: diario abbastanza corretto e sufficientemente scorrevole. Non molto sviluppato.
Punti 5: nel diario vi sono errori di forma e il contenuto è breve e poco originale.
Punti 4: molti errori di ortografia e morfosintassi. L’elaborato non rispetta la forma del
diario.
Punti 3: molti e gravi errori di ortografia e morfosintassi. Poco contenuto. L’elaborato non
segue la forma del diario.
Punti 2: elaborato disordinato, con gravi e ricorrenti errori di ortografia e morfosintassi,
povero di contenuto e che esula dalla forma del diario.
Punti 1: l’alunno consegna il foglio in bianco.

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