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ISBN: 9798645163297
ASIN: B088F57G5P
First Edition: 2022
Copyright 2022 Lucio Giuliodori
All rights reserved.
Dello stesso autore:
B1
INDICE
Premessa…...…….…………...………….…....p. 8
Spiegazione del metodo usato………...…..….p. 13
Pronomi indiretti…...…………………..…p. 17
1. Il viaggio conveniente……...……...….….p. 22
2. Dallo psicologo….………………..………p. 57
Pronomi combinati..……..…..……...…….p. 99
Questo libro fa parte di una serie di testi divisi in livelli (di cui il presente
testo è il livello B1) chiamati appunto Italiano per stranieri. Essi sono il
risultato di più di un decennio di insegnamento, sia a livello scolastico che
universitario e pongono l’accento su aspetti, per altro molto importanti, che
talvolta altri manuali non approfondiscono. A tale proposito, uno dei
principali motivi, se non il principale motivo che mi ha spinto a scrivere i
miei libri è stato proprio questo: andare a lavorare su quegli aspetti che gli
studenti necessitano ma che non riscontravo su altri testi, anche quelli più
noti.
Vediamo quali sono dunque questi aspetti che i miei libri propongono e che
negli altri manuali di insegnamento dell’italiano livello A 2, non trovavo o
trovavo poco approfonditi.
1) Innanzitutto gli accenti. Nel testo viene affrontato quello che per
gli studenti stranieri è spesso un problema costante e difficile da risolvere in
tempi brevi, mi riferisco non tanto e non solo alla pronuncia in sé (che ha le
sue regole e basta studiarle e praticare), quanto proprio agli accenti ossia a
dove accentare una specifica parola. L’italiano infatti, a differenza ad
esempio del francese, non accenta le lettere all’interno della parola e per
uno studente dunque è spesso molto difficile se non impossibile indovinare
dove deve stressare una specifica sillaba.
Per noi madrelingua è naturale pronunciare vedere, mattina, ordine,
semplice, giovane, magnifico, subito, amici, figura, comodo, macchina…
per uno studente straniero invece (e per esperienza personale so che è così)
potrebbe essere molto più naturale pronunciare vedere, mattina, ordine,
semplice, giovane, magnifico, subito, amici, figura, comodo, macchina…
Questo particolare problema è spesso totalmente assente nei vari manuali di
italiano. Nei miei libri invece viene affrontato: nelle varie storie in essi
proposte viene sempre sottolineata la sillaba dove cade l’accento e nel testo
di livello base, il primo libro per principianti assoluti, al tema della
pronuncia e degli accenti viene dedicato un ampio spazio, circa una trentina
di pagine[1].
Per capire quanto importante è questo aspetto, basti pensare che molti
studenti, addirittura studenti di livello A 2 o B 1, istintivamente ignorano
l’accento perfino quando è graficamente presente alla fine della parola e pur
leggendo ad esempio caffè, sennò, perché, chissà, così, però e città
continuano a pronunciare caffe, senno, perche, chissa, cosi, pero e citta.
Questo succede perché non hanno mai studiato la pronuncia in maniera
approfondita, cosa a mio avviso molto grave in quanto poi questi errori,
ripetuti, vanno a cristallizzarsi diventando di fatto un’abitudine.
Lucio Giuliodori
PRONOMI INDIRETTI
Spiegazione
Come i pronomi diretti, anche gli indiretti vanno sempre prima del verbo.
Con i verbi modali valgono le stesse regole dei pronomi diretti, es: voglio
telefonargli /gli voglio telefonare.
Ho dovuto telefonare a Piero > ho dovuto telefonargli.
Ho dovuto telefonare a Sara > ho dovuto telefonarle.
A differenza dei pronomi diretti, con il passato prossimo non ci sono cambi
di terminazione nel participio passato:
Ho telefonato a Carlo > gli ho telefonato.
Ho telefonato a Sara > le ho telefonato.
MI
Carlo da’ il libro a me = Carlo mi da’ il libro.
TI
Carlo da’ il libro a te = Carlo ti da’ il libro.
GLI/LE
Carlo da’ il libro a lui = Carlo gli da’ il libro
Carlo da’ il libro a lei = Carlo le da’ il libro.
CI
Carlo da’ il libro a noi = Carlo ci da’ il libro.
VI
Carlo da’ il libro a voi = Carlo vi da’ il libro.
GLI
Carlo da’ il libro a loro = Carlo gli da’ il libro.
Nota bene:
Con i verbi modali i pronomi possono andare o prima o dopo: io devo dare i
consigli a Luca > Io gli devo dare i consigli / Io devo dargli i consigli.
ANNOTAZIONI
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4. Il viaggio conveniente
Pronomi diretti e indiretti, passato prossimo.
Il signor Osvaldo Orsetti vuole fare un bel viaggio, vuole farlo subito! Ha
lavorato tutta la vita, finalmente ha messo da parte[3] un po’ di soldi, ora
giustamente vuole partire e spenderli tutti.
Non ha mai visto niente tranne il circolo[4] per vecchietti sotto casa sua dove
va ogni giorno da almeno trenta anni. Il circolo lo frequenta perché lì
incontra tutti i suoi amici e insieme giocano a carte o a bocce, bevono il
vino e si divertono.
Ma ora ci vuole[5] un cambio! Basta circolo, basta bocce! Si va in giro per il
mondo, subito!
Ieri dunque, il signor Orsetti, di ottimo umore, si è diretto[6] all’agenzia di
viaggi più vicina, è entrato, ha salutato la signorina con un gran sorriso e si
è seduto di fronte a lei.
Allora Signorina, cosa mi offre? Voglio vedere il mondo, voglio andare
lontano, al mare, in montagna, al lago, in campagna, non ha importanza, va
bene tutto, tanto[7] io non ho visto niente!
La signorina Clementina Clarinetti gli mostra diversi cataloghi con
numerose destinazioni[8], tra le più belle al mondo. “Allora sig. Osvaldo,
quale Le piace di più? Li ha visti tutti i cataloghi?”
“Signorina sì, sì… ma come Le ho detto, mi va bene tutto e anche per mia
moglie fa lo stesso[9], le va bene qualsiasi cosa anche a lei, non siamo molto
complicati noi, ci piace un po’ tutto insomma! Per esempio questo bel mare
qui, dove è di preciso?[10]”
“Questo è Bali, Signor Osvaldo, però purtroppo in questo momento tutti i
voli per Bali sono cancellati, li hanno cancellati perché c’è uno tsunami ora
in Asia”.
“Che peccato…”
“Allora andiamo in America! Voglio vederla, anche mia moglie Ughetta
non l’ha mai vista!”
“Sig. Osvaldo, sono desolata[11] ma in questo momento il tour operator
americano che lavora con noi è in ferie, quindi non posso mandarvi
nemmeno in America, dovete scegliere un’altra destinazione”.
“Mannaggia![12] Mannaggina! Mannaggetta!... E allora che so[13], ci mandi in
montagna, in Svizzera per esempio! In Svizzera c’è il cioccolato buono, c’è
il latte buono, le mucche, l’aria fresca, via[14] Signorina, tutti in Svizzera e
viene anche lei con noi!”
“Grazie dell’invito sig. Osvaldo ma sono spiacente[15], devo lavorare qui
all’agenzia purtroppo…”
“Capisco… Signorina Clementina, via troviamo una bella spiaggetta al
mare allora!” – in quel momento Osvaldo vede un’immagine della
Giamaica e la indica col dito e urla: “Qui! In questa spiaggia qui signorina!
Io e Ughetta andiamo qui!”
“Sig. Osvaldo sono davvero desolata, l’hanno messa sul catalogo ma in
realtà la Giamaica in questo momento ha sospeso i voli con l’Italia per
qualche problema di tipo burocratico con le agenzie turistiche.
In ogni modo sig. Osvaldo ora le propongo io qualcosa, qualcosa di molto
conveniente…
Lei è mai stato alle Terme di Sondella?[16] Proprio qui nella nostra
bellissima città!”
“No signorina Clementina, in realtà non sono mai stato, anche se le ho
sentite nominare[17], certamente…”
“Guardi, allora io le posso organizzare un tour meraviglioso qui a Sondella
dove Lei vive, in questo modo non deve nemmeno prendere l’aereo! Pensi
che comodità!”
“E’ vero!… E’ incredibile, Ughetta poi ha una paura dell’aereo…[18] Lei
non immagina signorina…”
“Ecco, perfetto dunque! Guardi, le aggiungo anche una visita al museo di
arte moderna per il giorno dopo, quello che sta qua in centro, comodissimo
proprio.
Per quanto riguarda il pernottamento[19] ho diversi alberghi da proporvi però
sig. Osvaldo – detto tra noi – se rimanete a casa vostra per la notte
risparmiate i soldi…”
“Ha ragione! Ottimo signorina! Lei è un mito!”[20]
“Il terzo giorno le propongo una visita guidata della Cattedrale di Sondella,
dove sicuramente Lei è stato infinite volte ma… una visita con una guida
che Le spiega tutto l’ha mai fatta? D’altronde è la sua città, deve sapere
qualcosa della sua città sennò che figura fa con gli amici[21] che vengono da
fuori, se le chiedono qualcosa?”
“Lei è proprio saggia signorina Clarinetti! Una donna da sposare!"
“Non esageriamo sig. Osvaldo…”
“Per il quarto giorno….”
“Guardi signorina Clementina, io con tutte queste visite guidate… i musei
e le chiese, può darsi che poi mi stanco… facciamo un tour corto, così
giovedì vado al circolo che c’è il torneo di bocce, così non lo perdo[22]…”
Va bene sig. Osvaldo allora facciamo così, come desidera! Allora in totale
solo trecento euro, cento al giorno, però dorme a casa quindi come vede,
risparmia i soldi dell’albergo…”
“Non so come posso ringraziarla signorina Clementina, non vedo l’ora di
partire, vado subito a fare la valigia!”
Esercizi
C) Espressioni.
Nel testo ci sono diverse espressioni che forse sono nuove per te. Senza
riguardare le note, prova a capire, con il contesto qui riproposto, cosa
significano e poi scrivi il significato.
1) Tanto.
Voglio andare lontano, al mare, in montagna, al lago, in campagna, non ha
importanza, va bene tutto, tanto io non ho visto niente!
………………………………………………………………………………
……………………
2) Fare lo stesso.
Ma come le ho detto, mi va bene tutto e anche per mia moglie fa lo stesso,
le va bene qualsiasi cosa.
………………………………………………………………………………
……………………
3) Via.
Signorina Clementina, via troviamo una bella spiaggetta al mare allora!
………………………………………………………………………………
……………………
6) Essere un mito
Ottimo signorina, lei è un mito!
………………………………………………………………………………
……………………
1) Cosa non vedi l’ora di fare o chi non vedi l’ora di vedere in questi
giorni?
2) Quando è stata l’ultima volta che hai fatto una brutta figura con
qualcuno?
3) Hai un amico o un’amica che è un mito?
4) Quale è la tua destinazione preferita per le vacanze?
5) Quando è stata l’ultima volta che hai detto l’equivalente di
“mannaggia” nella tua lingua? Perché? Cosa era successo?
6) Dopo la lezione dove ti dirigi?
7) Di solito riesci a mettere da parte molti soldi?
8) Di solito quando vai in vacanza come organizzi il tuo pernottamento?
Dormi in albergo, in campeggio, da amici, dove?
1) Caffè…. professore.
2) Gelato…. bambini.
3) Giornale….. nonno.
4) Canguro…… nonna.
5) Anello…. fidanzata.
6) Mazzo di fiori…. signora Laura.
7) Informazione…. turisti.
8) Conto… cameriere.
9) Email… direttore.
10) Motorino… Paoletto.
11) Sconto… commesso.
12) Notizia… studenti.
13) Mano… bambino.
14) Foto… amici.
15) Eredità… Riccardino.
16) Caramelle… nipotini.
17) Cagnolino… Serenella.
18) Vestito… amiche.
19) Canzone…. fidanzata.
20) Moto… amico.
21) Macchina… amica.
22) Bici… nonna.
1) A Osvaldo… il catalogo.
2) A noi…. il documento.
3) A Carlo… la bicicletta.
4) A Clementina… un cioccolatino.
5) A voi… il libro.
6) A Riccardino…. una mano.
7) A Stefania… i fiori.
8) A Corrado… un pallone.
9) A Lorenzo e Corrado… una foto.
10) A Vanessa… un favore[23].
11) Al professore… un quadro.
12) Alla nonna… un cocktail.
13) A Gilberta… un gelato al cioccolato.
14) Ai miei genitori…. un dispiacere[24].
15) A Giovanni… un calcio.
16) A Robertino… un pugno.
17) A Giorgina… un bacio.
18) Al nonno… un abbraccio.
19) Al gatto… una carezza.
1) Ragazzo
2) Occhi
3) Armadio
4) Macchina
5) Telefono
6) Appartamento
7) Divano
8) Studente
9) Studenti
10) Armadi
11) Tramonto
12) Libro
13) Ombrello
14) Spettacolo
15) Maglione
16) Aereo
17) Orologio
18) Specchio
19) Specchi
20) Adesivi
21) Ombrelloni
22) Angeli
Modi di dire.
Tutto il mondo è paese: anche le culture più diverse alla fine presentano
aspetti simili.
Da che mondo è mondo: significa che un fatto è così e è sempre stato così, è
logico, è ovvio, è naturale.
Meglio soli che mal accompagnati: Meglio essere soli che in cattiva
compagnia.
Chi tardi arriva male alloggia: Chi arriva in ritardo trova il posto peggiore.
COMPITI
Tutto chiaro?...
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5. Dallo psicologo
Pronomi indiretti, diretti, passato prossimo.
Il Sig. Marino Perculacci ha una vita difficile, gli va tutto male, nessuno gli
vuole bene, nessuno gli offre un lavoro, nessuno gli da’ i giusti consigli,
nessuno gli propone mai niente di interessante… Basta! Ci vuole[29] uno
psicologo! Lui sicuramente risolverà tutto.
Di buon mattino[30], Perculacci si mette alla[31] ricerca di uno psicologo nella
zona dove abita, apre il computer e lo chiede a Google. Trovato! Abita
proprio nel palazzo di fronte! “Che fortuna!” – pensa Perculacci – “Anzi no,
questa non è fortuna, questo è destino!”
Perculacci si convince sempre più che ha fatto la scelta giusta. Prende di
corsa[32] il telefono e digita il numero del Dott. Adinolfo Furbetti, che, come
si legge nella home[33] del suo sito, è: “psicologo, psicoterapeuta, psichiatra,
esperto in medicine alternative, medicina cinese, Fiori di Bach, Feng shui,
Shu-shu, Cin cin”. “Mamma mia….” – pensa Perculacci, questo è proprio
un professorone, un super esperto, avrà passato la vita a studiare, questo ne
sa una più del diavolo[34] secondo me, questo risolve tutto, vedrai!
Il Dott. Furbetti gli da’ appuntamento per le sei del giorno dopo. Perculacci
nemmeno dorme per l’emozione e il giorno dopo arriva dal Dottore stanco
ed emozionato, purtuttavia fiducioso.
Din don! “Prego Sig. Perculacci, entri pure”, una splendida ragazza, alta,
bionda, con un sorriso fantastico, accoglie Perculacci e con estrema
gentilezza lo invita a sedersi in sala d’attesa”. La stanchezza gli va via
subito e Perculacci si risveglia tutto d’un tratto[35]. Dopo venti minuti circa,
la splendida bionda torna col suo sorriso smagliante[36] e il suo sguardo
ipnotico[37] dicendo: “Mi segua Sig. Perculacci, prego da questa parte”. In
un batter d’occhio si ritrovano di fronte alla porta del Dott. Furbetti. Toc,
toc! “Avanti!” – Marino apre la porta – “Si sieda Perculacci, si sieda prego,
allora come sta? Come va la vita? Gradisce un caffè, un amaro, un
Campari?”
“No, no dottore, sto benissimo, non mi va niente, ho appena preso il caffè
grazie”…
Furbetti è un omone, alto, robusto, con i capelli castani un po’ lunghi, un
centimetro di barba, un bell’uomo, sulla quarantina, sembra molto sicuro di
sé, ispira fiducia insomma[38].
Si versa due dita[39] di whiskey, e dice: “Prego Perculacci, sono tutto
orecchie”[40].
“Allora Dottore, mi va tutto male e mi è sempre andato tutto male, non ho
un lavoro, ho trentacinque anni e vivo ancora a casa con mia mamma e mia
nonna, mio padre è morto tanti ani fa quando ero bambino.
Con mia madre e mia nonna ho un pessimo rapporto perché loro non mi
capiscono, non capiscono la mia natura artistica, io nel tempo libero dipingo
e scrivo poesie ma a loro le mie opere d’arte fanno schifo[41].
E poi l’amore… Nessuna ragazza mi vuole e non capisco perché, io sono un
artista, le ragazze di solito amano l’arte, le vedo su Facebook e su
Instagram, postano sempre cose artistiche, cose romantiche, i tramonti, i
fiori, le poesie, i quadri, come possono non apprezzare uno come me? Ma
come è possibile?...
Non ho una macchina ma la vorrei….. Vorrei anche una moto, alle ragazze
piace l’uomo motorizzato[42] ma purtroppo non ho i soldi per comprare né la
moto e né la macchina. Ecco Dottore questi sono i miei problemi, quali
medicine devo prendere? Per quanti giorni?”.
“Molto, molto interessante sig. Perculacci, il suo caso mi intriga[43], è un
caso molto affascinante, lei è una persona molto originale, fuori dal
comune[44], per questo ha una personalità complessa che va indagata a
fondo[45], di certo non basta una sola seduta[46]. Con lei bisogna organizzare
una serie di sedute, una volta alla settimana, per almeno un anno.
Sa Perculacci, la psicoanalisi ha tempi molto lunghi, perché bisogna
indagare la psiche e la psiche è un campo oscuro, ci vuole molto tempo”.
Marino non è molto contento di questa risposta però la accetta, d’altronde
non può certo mettere in discussione[47] la professionalità del Dott. Furbetti.
“In che posizione sta il suo letto? – chiede Furbetti.
“Sta vicino alla finestra, perché?”
“Sbagliatissimo, secondo la Feng Shui prende tutte le energie che vengono
da fuori, per questo Lei non trova lavoro Perculacci, per colpa del letto.
Deve metterlo in cucina, vicino al frigorifero, lì prenderà le energie positive
del cibo e questo influenzerà positivamente la sua vita. Con il letto vicino al
frigo Lei troverà subito lavoro”.
“Ma la mia cucina è piccolissima, non ho posto per mettere il letto…”
“Lo appenda al muro[48], come un quadro, questo inoltre rispecchierà la sua
natura artistica, per Lei sarà l’ideale. Troverà subito lavoro come pittore.”
“Ma come faccio a dormire sulla parete?!”
“Prenda delle corde e si leghi al letto, deve legarsi molto stretto, sennò può
cadere. E’ semplicissimo, vedrà.
Ha un divano in casa?”
“Certo, è in sala.”
“In sala?! Ma è impazzito? Secondo la Feng Shui è sbagliatissimo, prende
tutte le energie della pigrizia e poi Lei diventa pigro e non trova lavoro.
Deve metterlo al bagno, dentro la vasca, le energie dell’acqua lo
purificheranno[49] e gli doneranno[50] dei poteri magici che influenzeranno[51]
la sua vita in positivo.
E poi è molto più comodo, ogni volta che farà il bagno Lei starà sdraiato sul
divano che è molto più morbido e comodo della vasca!”
“E’ vero, non avevo mai pensato a questa cosa!”
“Bene. Mi dica ora, cosa fa per conquistare le donne di solito?”
“Ma non so, gli regalo dei fiori…”
“Ma è impazzito?! Niente fiori! Questo è romanticismo di due secoli fa, ma
dove vive Perculacci?! Deve invitarle a bere! Secondo le teorie del Cin-cin,
un’antica filosofia cinese di autoguarigione e purificazione spirituale,
l’essere umano deve innanzitutto essere felice. E sa, caro Perculacci, qual è
la via maestra alla felicità?” – chiede Furbetti mentre si versa un altro
bicchiere di Whiskey – “Questa!” – mostrando il bicchiere con un sorriso
furbetto – “Lo sanno tutti! Lo hanno sempre saputo! Lei, le donne deve
portarle a bere, solo quando saranno completamente ubriache saranno con
Lei più disponibili, mi creda non c’è altro modo e poi sig. Perculacci, Lei
non vorrà mica mettere in discussione l’antica saggezza millenaria cinese?!
Il Cin-cin è una filosofia seria e rigorosa, si informi Perculacci, si informi!
Un’ultima cosa… Il water… E’ al bagno vero?”
“Ma certo! Dove altro dovrebbe essere?!”
“Dovrebbe essere in terrazza”[52].
“Cosa?! In terrazza??!” – sgrana gli occhi Marinetto – “Così quando vado
al bagno… cioè in terrazza, mi vedono tutti i vicini!”
“Esatto! Quella è la sua funzione[53] psicologica, serve per abbattere[54] la
sua insicurezza, se riuscirà a fare i suoi bisogni di fronte ai suoi vicini, Lei
Perculacci aumenterà notevolmente la sicurezza in sé stesso, è matematico
proprio, mi creda.
Bene, per oggi è tutto, sono centocinquanta euro, può pagare a Lucrezia, la
mia segretaria. Ci vediamo la prossima settimana, stesso giorno, stessa ora.
Mi raccomando[55], letto in cucina, divano nella vasca e water in terrazza,
vedrà già i primi miglioramenti. Buona giornata”.
Esercizi
A) Espressioni.
Con l’aiuto delle note hai conosciuto tante nuove espressioni. Le ricordi già
tutte? Senza riguardare le note, solo con l’aiuto del contesto, prova a
spiegare e scrivere il significato.
1) Volerci.
Basta! Ci vuole uno psicologo! Lui sicuramente risolverà tutto.
………………………………………………………………………………
……………………
2) Di buon mattino.
Di buon mattino, Perculacci si mette alla ricerca di uno psicologo nella
zona dove abita.
………………………………………………………………………………
……………………
3) Mettersi alla ricerca di qualcosa.
Di buon mattino, Perculacci si mette alla ricerca di uno psicologo nella
zona dove abita.
………………………………………………………………………………
……………………
4) Di corsa.
Prende di corsa il telefono e digita il numero del Dott. Adinolfo Furbetti.
………………………………………………………………………..
……………………………
7) Ispirare fiducia.
Furbetti è un bell’uomo, sulla quarantina, sembra molto sicuro di sé, ispira
fiducia insomma.
……………………………………………………………..
………………………………………..
13) Raccomandarsi.
Mi raccomando, letto in cucina, divano nella vasca e water in terrazza,
vedrà già i primi miglioramenti.
………………………………………………………………………………
……………
Gioco 1
Ritaglia dei pezzi di carta e scrivi in essi le seguenti parole: caffè, gelato,
anello, mazzo di fiori, conto, informazione, email, giornale, bacio, pugno,
abbraccio, mano, notizia, macchina, moto, sconto, serpente, gatto, cappello,
canguro, sasso, cinghiale.
Metti tutto in una busta.
Ora ritaglia altri pezzi di carta e scrivi in essi:
Nonno, marito, fidanzato, turista, fidanzata, moglie, professore, Lucrezia,
professoressa, calzolaio, fruttivendolo, psicologo, Serenella, Mario Rossi,
Marino Perculacci, prete, sindaco, nonna, giornalaio, tassista, un passante.
Metti tutto in un’altra busta.
Si gioca così: Uno studente estrae un foglietto dalla prima busta e forma
una frase trovando un verbo adeguato. L’altro studente estrae un foglietto
dall’altra busta e risponde col nome del foglietto.
Es: Il primo studente estrae: “Bacio”. A questo punto formula la domanda:
“A chi dai un bacio?” Il secondo studente estrare: “Marino Perculacci” e
forma la risposta: “Lo do a Marino Perculacci, gli do un bacio”.
Vince chi accumula più risposte corrette grammaticalmente.
Gioco 2
Come prima forma due gruppi di foglietti e mettili in due buste diverse. Nel
primo gurppo scrivi: Serenella, Mario Rossi Riccardino, il nonno, Brunilde,
tua suocera, Marino, Lucrezia, Il Dott. Furbetti, un angelo, il postino, il
barista, il fornaio, il gelataio, il pescivendolo, un passante, una vecchietta, il
sindaco, il vicino, la prima persona che vedi.
Nel secondo gruppo scrivi: aperitivo, soldi, gelato, spinta, crema per le
rughe, lucertola, caramella, yogurt scaduto, scimmia, motorino, whiskey,
pugno, bacio, calcio, un maialino appena nato, crema per la cellulite, un bel
niente, una cipolla marcia, un pestone, un biglietto per un lancio dal bungee
jumping .
Il primo studente estrae dalla prima busta un nome e formula una frase col
verbo dare al passato prossimo, l’altro estraendo un ome, risponde col
pronome indiretto.
Es: uno studente estrae: “Lucrezia” e quindi chiede: Cosa hai dato a
Lucrezia? L’altro estrae: “calcio” e quindi risponde: Le ho dato un calcio.
Vince chi accumula più risposte corrette grammaticalmente.
Modi di dire.
Perdere la testa: arrabbiarsi moltissimo, uscire fuori di sé.
Fare girare la testa: essere molto belli, piacere moltissimo alla gente.
Avere la testa tra le nuvole: essere molto distratto, scordarsi tutto, prestare
poca attenzione in generale.
Non sapere dove sbattere la testa: non sapere cosa fare in una situazione
problematica.
Dare alla testa: ubriacare, un alcolico per esempio da’ alla testa.
Vai in internet e cerca queste due sculture: Alberto Giacometti, L’uomo che
cammina e Umberto Boccioni, Forme uniche della continuità dello spazio.
Ora rispondi a queste domande:
COMPITI
1) Un pupazzo….. Riccardino.
2) Una maglietta…. Gaudenzia.
3) Una bambola…. bambina.
4) Una capretta… Roberta.
5) Un asciugacapelli… Perculacci.
6) Un millepiedi… Serenella.
7) Un cd… Giacomo.
8) Una favola…. bambino.
9) Un orologio… Bianca.
10) Una torta…. mamma.
11) Un anello… amante.
12) Un orsacchiotto… Serenella.
13) Una collana… Brigitta.
14) Una moto da cross…. nonno.
15) Una sigaretta… Mario Rossi.
16) Una scatola di cibo per cani…. passante.
17) Un calcio… muro.
18) Un cavolo… vicina.
19) Uno specchio… Gertrude.
20) Un bel niente… moglie.
D) Usa le stesse frasi dell’esercizio precedente ma trasformale
secondo quest’altro modello:
A Melania? Le ho regalato un profumo.
1) Il libro… a Clara.
2) Il vino… al babbo.
3) I compiti…. al prof.
4) Le prove della mia innocenza… a mia moglie.
5) Una torta avvelenata… alla mia direttrice.
6) Un giaguaro imbalsamato…. a Serenella.
7) Una scimmia impazzita… mia nonna.
8) La mia nuova ragazza…. ai miei genitori.
9) La mia nuova amante…. ai miei amici.
10) Un’idea brillante… al mondo intero.
11) Una favola… ai bambini.
12) Un film dell’orrore… alla nonna.
13) Una cipolla… a un passante.
14) Un broccolo… a una passante.
15) Un cocomero… alla prima persona che ho incontrato
stamattina perché era troppo pesante per tenerlo con me tutto il
giorno.
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PRONOMI COMBINATI
Spiegazione
Ricorda!
ANNOTAZIONI
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1. Come mi vesto?
Pronomi diretti, indiretti e combinati.
Esercizi
C) Espressioni.
Con l’aiuto delle note hai conosciuto tante nuove espressioni. Le ricordi già
tutte? Senza riguardare le note, solo con l’aiuto del contesto, prova a
spiegare e scrivere il significato.
………………………………………………………………………………
……………………
5) Ma su, via.
“Allora con quali scarpe hai intenzione di uscire?” - “Ma su via, metterò
quelle di Prada, quelle che avevo preso a Firenze l’anno scorso!”
……………………………………………………………………………..
………………………
BO: “Se mi metto la camicia rossa con i jeans forse è troppo sportiva,
allora magari …… metto con i pantaloni scuri.. Amore, tu …… hai lavati
pantaloni blu?”
CO: “Sì caro, ora ……. porto subito! Con cosa …… metti? Non mi dirai
che ….…. metti con la camicia rossa vero?”
BO: “No, no, ……… ho detto tante volte, non li ho mai messi con la
camicia rossa!”
CA: “Papà mettili con la camicia verde scura semmai, quella di seta,
ricordi? ……..ha regalata la Zia Clotilde”.
CO: “Quella ………..ha regalata due anni fa! Non va più di moda!”
BE: “Ok, allora non …… ……metto, metto invece la camicia a scacchi”.
CA: “Ma scherzi?! Quella …..…aveva regalata la nonna Calogera che di
vestiti non capisce niente”.
CO:“E le scarpe?”
CA: “………. presto io le scarpe!”
BO: “Le tue non ……. metto sicuro!” A proposito Cornelia, dove hai messo
i miei occhiali da sole neri, ……. aveva regalati Armando, ricordi?”
CO: Quegli orribili occhiali? Io…….. ho buttati via, così non ……. metti
sicuro!”
BE: “Ma …………aveva regalati per il mio compleanno!”
CO: “Non ti preoccupare caro, noi non ………. diremo, è un segreto”.
BE: “Davvero? ………. prometti?”
CO: “Certo che ………… prometto!”
BO: “Sennò lui si offende, poi non …… ….. fa più i regali belli!”
CO: “………….. farò io i regali belli! Non ti preoccupare”.
BO: “Ok ………. ricorderò allora, quando sarà il mio compleanno. Intanto
allora …………. faccio da solo un regalo, vado a comprare un paio di
occhiali nuovi”
CO: “No! ……. presto io! Tu non hai gusto!”
BO: “Non è vero, io compro solo roba bella!”
CO: “Balle! Tutta la roba più bella che hai ……. ho comprat… io! Le
scarpe di Armani chi …….ha comprat….? La giacca di Gucci chi …….. ha
comprat…? Gli stivali di Versace chi ……… ha comprat….? Il vestito di
Valentino chi …………ha comprat….?”
CA: “Mamma!……… comprat…. tutti tu i vestiti ma lui non ………. mette
mai! Va sempre in giro come uno scemo”.
Gioco 1
Te lo presto!
Gioco 3
Te lo metti?
Prendi dei pezzetti di carta e scrivi in essi le seguenti parole: vestito a fiori,
maglietta a righe, scarpe col tacco, camicia a scacchi, pantaloni di velluto,
giacca a vento, costume, pantaloncini corti, cappello di lana, maglione
pesante, sandali, occhiali da sole, jeans, scarponi, flip-flop, t-shirt, polo,
camicia a maniche corte, impermeabile, guanti di lana, sciarpa, gonna corta,
vestitino leggero, abito elegante, orecchini, collana, rossetto.
Metti tutto in una busta.
Si gioca in due o più giocatori: uno studente propone all’altro cosa mettersi,
cosa indossare. Per esempio uno studente estrae dalla busta un pezzettino di
carta a caso, per esempio estrae la parola “costume”, a questo punto deve
dire: “Te lo metti il costume?” L’altro, a seconda della vera stagione
attuale, deve dire se se lo mette o meno, se siete in estate può metterselo e
quindi può dire: “Sì! Me lo metto!”, se siete in inverno deve dire: “No!
Non me lo metto!”.
A turno, uno estrae e l’altro risponde e viceversa.
Come sempre avete un solo secondo di tempo per rispondere, se rispondete
correttamente guadagnate un punto, vince chi colleziona più punti.
Trattare qualcuno con i guanti bianchi: trattare qualcuno molto bene, essere
molto gentili e educati.
L’abito non fa il monaco: non bisogna fidarsi di come una persona appare,
potrebbe essere diversa.
1) Giacca.
2) Computer
3) Orologio
4) Chitarra
5) Zaino
6) Cuscini
7) Quadro
8) Libri
9) Riviste
10) Bicicletta
11) Accendino
12) Borsa
13) Gatto
14) Giornali
15) Macchina
16) Pallone
17) Ombrello
18) Cinghiale
1) Orecchini
2) Camicie
3) Occhiali
4) Pantaloncini
5) Jeans
6) Magliette
7) Giacca
8) Scarpe
9) Felpa
10) Sciarpa
11) Collana
12) Braccialetto
13) Ciabatte
14) Costume da bagno
15) Sandali
16) Profumi
17) Cappello
18) Calzini
19) Maglione
20) Pantaloni
21) Vestito
22) Stivali
23) Anello
24) Orecchino
Tutto chiaro?...
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2. L’artista
Pronomi diretti, indiretti e combinati.
Cristoforo Baldinetti è il direttore di una ditta che produce aghi per cucire
ed è convinto che gli aghi sono la cosa più importante del mondo. Dice
sempre: “Se ti si strappano i pantaloni, poi con cosa te li cuci? Se hai l’ago
e il filo ti salvi, sennò vai in giro in mutande! Bella figura[89] che fai davanti
a tutti!”
Cristoforo (che a volte ama firmarsi Cristosforo o Cristofforo, dice che così
è più chic[90]), interpreta il suo lavoro in maniera molto originale forse anche
troppo originale ma lui pensa che funziona.
Cristoforo è convinto di essere un artista e di conseguenza dice che tutto
quello che fa lui, lo fa con arte, la sua stessa vita è un’opera d’arte, o
almeno questo è quello che lui crede.
Quando deve scrivere un’email ai suoi dipendenti ad esempio, lui gli scrive
delle poesie, dice che così il messaggio arriva meglio perché è più bello.
In riunione, quando deve esporre un problema al suo staff, Cristoforo lo fa
cantando, dice che il canto è superiore alla semplice parola.
I dipendenti a volte rimangono spiazzati[91], alcuni gli rispondono cantando,
quelli che non sanno cantare si esprimono a gesti – lo fanno per essere più
teatrali.
Quando durante le riunioni, Cristoforo Baldinetti, deve esporre numeri, dati,
grafici e figure, lui non usa power point come tutti, lui dipinge.
Proprio così, prima delle riunioni, dipinge dei quadri dove sono dipinti
grafici, numeri e quant’altro. A volte li fa in stile surrealista, altre volte
impressionista, un problema per gli impiegati è quando Cristosforo, li
dipinge in stile cubista o astratto addirittura, in quel caso gli impiegati
devono interpretare i quadri e cercare di intuire quali numeri e quali dati si
nascondono dietro quelle strane figure, all’apparenza senza senso. E’
successo che alcuni dipendenti hanno protestato, alcuni hanno anche
scioperato: hanno organizzato una manifestazione di protesta per la vie
della città con cartelli enormi con su scritto: “Basta Surrealismo! Basta
Cubismo! Più chiarezza per i lavoratori! Meno arte, più giustizia! Meno
sogni, più diritti!” ecc.
Appena li ha scoperti, il Dott. Baldinetti gli ha sequestrato tutti i cartelli e
poi glieli ha bruciati. “Voi siete solo stupidi ignoranti!” – ha tuonato[92] il
gran capo – “Voi non capite niente! Pensate a lavorare invece che
organizzare questi patetici caroselli! Adesso ve la faccio pagare! [93]”.
Il giorno dopo la manifestazione, Cristofforo Baldinetti ha obbligato i suoi
dipendenti a rimanere in ufficio e guardare dieci documentari, uno dietro
l’altro, dall’arte etrusca fino alla pop art. I dipendenti sono rimasti lì fino
alle sei della mattina, non sono potuti tornare nemmeno a casa perché alle
otto dovevano essere di nuovo pronti per il lavoro.
Alle otto in punto[94] infatti, Cristosforo Bandinetti, come al solito, li ha
accolti cantando, li ha obbligati a sentirlo cantare tutto il repertorio della
musica italiana anni Ottanta, dai Ricchi e poveri a Albano e Romina Power,
l’ultima canzone cantata è stata appunto “Felicità” di Albano e Romina.
“L’ho fatto per voi miei cari dipendenti!” – assicura con tono premuroso
Cristosforo - “In questo modo voi cominciate la giornata con lo spirito
giusto, sorridenti e di buon umore! Oggi cari dipendenti, voglio vedervi
contenti, voglio sentirvi cantare mentre lavorate e durante la pausa voglio
vedervi ballare, l’attività fisica inoltre fa bene al corpo, il caffè fa male, lo
sanno tutti! Oggi dunque per la pausa invece che andare al bar a bere il
caffè, ballerete felici qui di fronte a me.
Con l’aiuto del mio fedele assistente, Dott. Prof. Alfio Guardalefavole,
abbiamo infatti, in quattro e quattr’otto[95], organizzato una gara di ballo,
dove voi vi sfiderete. La gara durerà solo un’ora purtroppo, il tempo della
pausa appunto ma sarà un’ora intensa, dove tutti ballerete felici e mi farete
vedere quanto siete contenti, chi me lo farà vedere meglio, avrà un premio!”
“Chissà quale sarà il premio” pensa Micheletto, uno dei dipendenti…
Mentre i dipendenti, con il mondo che gli è crollato addosso[96], provano a
cominciare la loro giornata lavorativa, Baldinetti si avvia[97] nel suo studio.
Micheletto lo segue per spiarlo di nascosto[98]. Baldinetti infatti lascia
sempre la porta del suo ufficio aperta perché è vanitoso e tutti devono
vederlo mentre lui canta o dipinge.
Stavolta però scolpisce.
Stamattina infatti gli hanno portato un grosso pezzo di marmo, glielo hanno
portato proprio da Carrara[99], l’aveva ordinato la settimana scorsa.
Micheletto vede Baldinetti tutto concentrato mentre prova con il trapano a
scolpire una statua: il suo personalissimo David.
Micheletto finalmente capisce quale sarà il premio per la gara di ballo.
Corre subito dai suoi colleghi per informarli della cosa, al che[100] i colleghi
si riuniscono[101] per organizzare un nuovo sciopero per il giorno dopo.
Durante la riunione uno dei dipendenti, Evaristo Maritozzi, ha un’idea
interessante: durante la gara di ballo di domani tutti dovranno cadere e fare
finta di[102] farsi male, di rompersi una gamba o un braccio o qualsiasi cosa.
In questo modo il giorno dopo non dovranno andare al lavoro, infatti hanno
un’assicurazione che in questi casi glielo permette: possono stare a casa ed
essere pagati lo stesso.
L’idea ha funzionato, dopo la gara di ballo, si sono tutti rotti qualcosa, chi
una gamba, chi una mano, chi una spalla, chi un piede, chi la testa. Sono
tutti rimasti a casa per due settimane durante le quali Baldinetti era
disperato perché ha dovuto lavorare praticamente da solo però almeno ha
capito che non dovrà più organizzare gare di ballo.
Esercizi
C) Espressioni.
Con l’aiuto delle note hai conosciuto tante nuove espressioni. Le ricordi già
tutte? Senza riguardare le note, solo con l’aiuto del contesto, prova a
spiegare e scrivere il significato.
2) Rimanere spiazzati
I dipendenti a volte rimangono spiazzati, alcuni gli rispondono cantando,
quelli che non sanno cantare si esprimono a gesti
………………………………………………………………………………
…………………………
4) In punto.
Alle otto in punto infatti, Cristosforo Bandinetti, come al solito, li ha
accolti cantando.
……………………………………………………………………………..
………………………
5) In quattro e quattr’otto.
Con l’aiuto del mio fedele assistente abbiamo organizzato una gara di ballo
in quattro e quattr’otto.
……………………………………………………………..
………………………………………
1) Quando è stata l’ultima volta che hai fatto bella figura con qualcuno?
2) Quando è stata l’ultima volta che hai fatto brutta figura con qualcuno?
3) Quando è stata l’ultima volta che sei rimasto spiazzato?
4) Quando è stata l’ultima volta che l’hai fatta pagare a qualcuno e
perché?
5) Racconta di quando hai fatto qualcosa in quattro e quattr’otto.
6) Ti è mai crollato il mondo addosso? Quando è stata l’ultima volta e
perché?
Gioco 1
Mamma me lo compri?
Gioco 2
Maestra me lo può spiegare?
Gioco 3
Non glielo devi dare!
La situazione ora è tra madre e figlio piccolo. In ogni pezzo di carta una
cosa che si deve o non si deve dare da mangiare a un bambino piccolo.
Ecco la lista: l’insalata, la mela, il gelato, il filo spinato, il latte, la birra, il
sapone, il rum, l’acqua, il cognac, il detersivo, l’olio, l’aceto, la banana, la
minestra, il cuscino, la frittata, il formaggio, il dentifricio, l’arancia, il
deodorante, il doccia-schiuma, il riso, la benzina.
Es: uno studente estrae dalla busta “l’acqua”, l’altro studente deve dire:
gliela devi dare (risposta corretta).
Se invece estrae “benzina”, allora bisogna dire: non gliela devi dare
(risposta corretta).
Fare i conti senza l’oste: fare qualcosa senza pensare alle conseguenze.
L’angolo dell’arte
Vai in internet e cerca queste due sculture: Lucio Fontana, Concetto
spaziale. Attese e Leonardo Da Vinci , Dama con l’ermellino
Ora rispondi a queste domande:
COMPITI
1) Sciarpa
2) Scarpe
3) Orologio
4) Maglione
5) Camicia
6) Giacca
7) Pantaloni
8) Orecchini
9) Costume
10) Vestito
11) Occhiali
12) Bracciale
13) Anelli
14) Collana
15) Polo
16) T-shirt
17) Sandali
1) Cane
2) Caramelle
3) Pallone
4) Balena
5) Biliardino
6) Cioccolatini
7) Serpente boa
8) Pizza
9) Telefonino
10) Yacht
11) Ferrari
12) Racchetta da tennis
13) Bicicletta
14) Gatto
15) Quaderno
16) Chitarra
17) Giraffa
18) Maglietta di Ronaldo
19) Occhiali da sole.
20) Canguro
21) Scarpe nuove
22) Elefante
23) Squalo
1) Pallone ai bambini
2) Tv a Paoletto
3) Un mazzo di fiori alla Prof.
4) Un gorilla alla nonna
5) Un caffè a Ottaviano
6) Una moto da cross al nonno
7) Un libro a Carlotta
8) Una pizza a Alfredo
9) Una birra a Clotilde
10) Un calcio al frigorifero
11) Un sasso alla mia direttrice
12) Un pugno ai fantasmi
13) Un fiore alla giraffa
14) Un consiglio al mio direttore
15) Un cappuccino a Carolina
16) Un cd a Michela
17) Una caramella a Cinzia
18) Un libro al professore
19) Un osso al cane
20) Un pesce al gatto
21) Un morso al nonno
1) Orecchini di perle.
2) Camicie bianche.
3) Occhiali da sole.
4) Pantaloncini
5) Jeans attillati.
6) Magliette a maniche corte.
7) Giacca elegante.
8) Scarpe col tacco
9) Felpa gialla.
10) Sciarpa pesante.
11) Collana di perle.
12) Braccialetto di cuoio.
13) Ciabatte di gomma.
14) Costume da bagno
15) Sandali di Prada.
16) Profumi di Armani.
17) Cappello di Gucci.
18) Calzini sportivi.
19) Maglione pesante.
20) Pantaloni eleganti
21) Vestito stretto.
22) Stivali di pelle.
23) Anello d’oro.
24) Orecchino da uomo.
Tutto chiaro?...
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3. Al mare!
Pronomi diretti, indiretti e combinati.
E’ primavera e come ogni anno si pensa alle vacanze: dove andare, dove
non andare, quando, con chi, perché… Anche la famiglia Velardissanetti si
interroga al riguardo.
“Caro, quest’anno la Clelia[107] dice che va a Monte Carlo, che facciamo
andiamo anche noi? Dai andiamo in Francia così tu pratichi un po’ il tuo
francese, sennò te lo scordi tutto!”
“Che bella idea gattina mia, perché no? Anche Filippano Aurelio va lì
quest’anno, sai? Me l’ha detto proprio ieri, pensa! Gliel’ha consigliato
Alvise che a sua volta gliel’ha consigliato Demetrio, l’amico di Durante, sai
quelli che hanno il castello in Toscana?”.
“Sì certo che me li ricordo Callisto, con quel popò di festa[108] che hanno
fatto l’anno scorso chi se li scorda! ”.
“Bene Enrichetta Eusebia, allora si va[109] in Costa Azzurra! Abbiamo
proprio bisogno di una vacanza rilassante!”
“A chi lo dici![110] Sono così stanca Callisto mio…”
Il primo luglio i coniugi Velardissanetti sono in Francia, in una spiaggia
privata di un amico francese di Filippano Aurelio, il Conte François Ma-
dequé.
Enrichetta Eusebia Erminia, per gli amici solo Enrichetta Eusy, è al settimo
cielo[111], si sdraia e si risdraia sul lettino e fa le foto in continuazione,
Callisto purtroppo, non può godersi molto il mare perché deve fare il
fotografo tutto il giorno. Enrichetta infatti, quando è in spiaggia, vuole le
foto in tutte le posizioni possibili: da seduta, da sdraiata, mentre cammina,
mentre inciampa, mentre fa la verticale.
Il pomeriggio poi vuole almeno una trentina di foto mentre col suo costume
super elegante e pieno di brillanti cammina sul bagnasciuga[112], infatti con
quel costume non può entrare in acqua sennò si rovinano i brillanti. Niente
bagno dunque, peccato! Non è così importante però, la cosa davvero
fondamentale sono le foto da mettere su Instagram per fare vedere a tutti
quanto si diverte al mare.
Dopo le foto vicino al mare, Enrichetta Eusy vuole essere fotografata sulla
spiaggia: in piedi mentre beve un Don Perignon con altre amiche, sul lettino
vip mentre beve un altro Don Perignon con altre amiche, sulla sdraio con
altra gente ancora e infine sdraiata sulla sabbia perché non sta più in piedi
dopo tutto quello champagne.
Alla fine della giornata Callisto è così stanco, esausto[113] e snervato[114] che
comincia a fare le capriole, dice che gli serve per fare un po’ di movimento
e per scaricare lo stress, lui infatti non fa il fotografo di lavoro e non è
abituato a questi ritmi di ore e ore[115] di fotografie e poi non capisce il senso
di tutto ciò, le foto infatti sono tutte uguali, basterebbero[116] quattro o
cinque invece che trecento secondo lui ma ovviamente non ha il coraggio di
dirlo a Eusy.
La sera i coniugi Velardissanetti si rilassano un po’ lì al ristorante di fronte
alla spiaggia, sempre[117] di proprietà del conte Ma-dequé. Lì, bevono un
altro Don Perignon e parlano con Filippano Aurelio, sua moglie Adalgista e
i loro amici, anche loro tutti italiani, tutta gente che era anche alla festa al
castello del principe Durante Palvelli in Toscana.
“Hai visto amore quanti amici abbiamo ritrovato qui in Francia?!”
“Sì, tesoro incredibile! Sembra di stare in Italia!” – chissà perché siamo
venuti fin qua allora – pensa però incuriosito Callisto – le foto gliele potevo
fare anche in Italia, che bisogno c’era di fargliele in Costa Azzurra?…In
più non posso nemmeno praticare il francese perché sono tutti italiani! Ma
cosa diavolo[118] siamo venuti a fare, a spendere i soldi e a fare le foto?!...
Callisto comincia a intristirsi[119] un po’ e Eusy si accorge e glielo fa
notare[120]: “Amore ma perché sei così triste? Domani andiamo al mare
un’altra volta e dopodomani pure, e sarà così per due settimane! Ma ti rendi
conto?![121] Non essere triste, devi pensare che è solo il primo giorno! Lascia
la tristezza per l’ultimo!
A proposito amore, mi fai una foto con questo vestito mentre parlo con la
contessa Ansibaldi? Ma mi raccomando[122] devo sembrare spontanea, fai la
foto di nascosto[123], non glielo far vedere alla contessa che sennò poi lei si
mette in posa[124], questa foto invece io la voglio spontanea, naturale
proprio…Callistino caro, amore, hai capito?”
Callisto cade a terra senza sensi, è svenuto.
Filippano Aurelio chiama l’ambulanza e lo portano in ospedale, dove lo
ricoverano immediatamente. Il giorno dopo arriva la diagnosi: è malato di
“stress da vacanza” e deve rimanere in ospedale per almeno una settimana –
“Ma non ti preoccupare amore” – gli sussurra[125] sull’orecchio Enrichetta
Eusy – “appena usciamo di qui prendiamo subito un aereo e andiamo due
settimane alle Maldive!”
Esercizi
A) Espressioni.
Con l’aiuto delle note hai conosciuto tante nuove espressioni. Le ricordi già
tutte? Senza riguardare le note, solo con l’aiuto del contesto, prova a
spiegare e scrivere il significato.
1) Popo’ di
Sì certo che me li ricordo Callisto, con quel popò di festa che hanno fatto
l’anno scorso chi se li scorda!
………………………………………………………………………………
…………………………
2) A chi lo dici
“Abbiamo proprio bisogno di una vacanza rilassante!” - “A chi lo dici!
Sono così stanca Callisto mio
………………………………………………………………………………
…………………………
4) Ore e ore.
Lui infatti non fa il fotografo di lavoro e non è abituato a questi ritmi di ore
e ore di fotografie.
………………………………………………………………………………
…………………………
6) Rendersi conto.
Domani andiamo al mare un’altra volta e dopodomani pure, e sarà così per
due settimane! Ma ti rendi conto?!
…………………………….
………………………………………………………….…………………
7) Raccomandarsi
A proposito amore, mi fai una foto con questo vestito mentre parlo con la
contessa Ansibaldi? Ma mi raccomando devo sembrare spontanea.
………………………….
………………………………………………………….……………………
8) Di nascosto
Ma mi raccomando devo sembrare spontanea, fai la foto di nascosto, non
glielo far vedere alla contessa.
………………………….
………………………………………………………….……………………
9) Mettersi in posa
Ma mi raccomando devo sembrare spontanea, fai la foto di nascosto, non
glielo far vedere alla contessa che sennò poi lei si mette in posa[126], questa
foto invece io la voglio spontanea.
…………………………….
…………………………………………………………….………………
1) Il libro me lo dai?
2) Il giornale me lo presti?
3) Il gelato me lo compri?
4) La canzone me la canti?
5) La poesia me la leggi?
6) La bici me la presti?
7) Le magliette me le lavi?
8) Gli orecchini me li regali?
9) La cena me la offri?
10) La stanza gliela pulisci?
11) L’elettricista me lo chiami?
12) La macchina me la dai?
13) La pizza gliela ordini?
14) Il meccanico me lo chiami?
15) Il massaggio me lo fai?
16) I fiori me li compri?
17) La canzone me la suoni?
18) La torta gliela cucini?
19) La spesa me la fai?
20) La colazione me la prepari?
21) Una foto gliela fai?
22) La Ferrari me la compri?
23) Una cena con cozze e champagne me la prepari?
24) La Lamborghini me la presti?
25) La crema me la spalmi sulla schiena?
26) Un bacio me lo dai?
27) Il tiramisù me lo cucini?
28) La ninna nanna me la canti?
29) I complimenti me li fai?
30) Quanto sono bella me lo dici?
31) Quanto sono brava me lo dici?
32) Che non mi tradisci me lo prometti?
33) Una carezza me la fai?
34) Una carezza al cane gliela fai?
35) Al gatto gliela fai?
36) Alla nonna gliela fai una foto?
37) Al frigo che non funziona glielo dai un calcio?
38) Alla tv che non funziona glielo dai un calcio?
39) All’ascensore che non funziona glielo dai un calcio?
Il lavoro sbagliato
Alfonsino Faleburle è un impiegato in una ditta di pulizie, fa il segretario, è
sempre molto impegnato. La mattina appena arriva, per prima cosa il
direttore gli chiede sempre di fare alcune fotocopie, glielo chiede in tono
severo perché lui è un tipo autoritario e deve farlo vedere sempre a tutti,
soprattutto ad Alfonsino, a lui in particolare deve farglielo vedere in
continuazione, così Alfonsino lavorerà meglio, così lui pensa.
Dopo le fotocopie il direttore, Arnaldo Arvoltoli, gli chiede di mandare le
email, gliele scrive lui stesso e poi Alfonsino deve solo spedirle, non è
difficile, eppure Alfonso riesce a sbagliarsi molto spesso, allora Arvoltoli va
su tutte le furie[127] e lo mette in punizione, gli fa riscrivere cento volte tutte
le email sbagliate. Se la deve inviare a se stesso, alla sua email proprio, così
imparerà, pensa il direttore
Faleburle però è incorreggibile[128] e ogni giorno puntualmente sbaglia
qualcosa, o con le email o con le fotocopie. Ieri ad esempio, invece che ad
un’azienda, ha mandato le email a suo nonno Artensio che non capisce
niente, è arteriosclerotico. Artensio ha inoltrato per sbaglio le email a tutti i
suoi contatti, le ha mandate a tutti proprio e gliele ha mandati in un colpo
solo[129]. Nell’email si offriva un servizio di pulizia a domicilio, il giorno
dopo in molti hanno risposto al nonno chiedendogli se poteva venire a
pulire la loro casa.
Stamattina Faleburle si è sbagliato a fare le fotocopie, cioè le ha fatte ma se
le è scordate tutte nella fotocopiatrice e la donna di servizio le ha buttate via
tutte, dopo un po’. Alfonsino le ha chiesto se le aveva viste e lei, Ascensina,
gli ha detto che non le aveva viste, in realtà aveva capito subito che aveva
fatto un errore ma non voleva fargliela vedere ad Alfonsino.
Il direttore quando l’ha saputo era fuori di sé e ha costretto Faleburle ad
andare a fare le fotocopie nell’altra sede dell’azienda che sta a cinquanta
chilometri di distanza. Gli ha imposto di andare lì a piedi, anzi di corsa e
glielo ha imposto subito, senza nemmeno pensare.
Faleburle però dopo un’ora di cammino si è perso, non riusciva a trovare la
strada, ha chiesto a un passante che gliel’ha spiegata ma poi se l’ è
riscordata di nuovo, allora ha chiesto ad un altro passante ancora che
gliel’ha spiegata anche lui ma stavolta in modo diverso, allora Alfonsino si
è perso di nuovo, stavolta dopo solo qualche minuto, il direttore intanto gli
telefonava per chiedergli se era arrivato, glieli chiedeva ogni dieci minuti.
Faleburle alla fine ha spento il telefono e ha capito che doveva cambiare
lavoro.
I) Riassumi la storia oralmente.
1) Tappeto.
2) Borsa.
3) Libro.
4) Chitarra.
5) Forchetta.
6) Stappa bottiglie.
7) Detersivo.
8) Lavastoviglie.
9) Lavatrice.
10) Vasca da bagno.
11) Water.
12) Divano.
13) Finestra.
14) Cane.
15) Mattonelle.
16) Armadio.
17) Lampada.
18) Porta cenere.
19) Scrivania.
20) Sedie.
21) Corridoio.
22) Specchio.
23) Porta d’ingresso.
24) Chiavi.
25) Letto.
26) Comodino.
27) Stampelle.
28) Termosifone.
29) Pavimento.
30) Soffitto.
31) Balcone.
32) Garage.
Prendi dei pezzetti di carta e scrivi in essi le seguenti parole: Una villa a
Hollywood, i fiori, un anello, una collana, un gelato, una Ferrari, un’isola
nel Pacifico, gli orecchini, le Maldive, una Lamborghini, una villa con
piscina a Monte Carlo, un caffè, una Maserati, un tiramisù, una Bugatti, un
Aperol spritz, una giraffa del Kilimagiaro, un cioccolatino, una torta, un
elicottero, una regione italiana.
Metti tutto in una busta.
Si gioca in due o più giocatori: uno studente è la moglie e l’altro (o gli altri)
è il marito. La moglie estrae dalla busta un pezzettino di carta a caso, per
esempio estrae la parola “fiori”, a questo punto deve dire: “Caro me li
compri i fiori?” L’altro, il marito, deve dire se glieli può comprare o meno
e quindi ad esempio: “Sì, te li posso comprare!”. Ma se ad esempio la
moglie gli chiede “una villa a Hollywood”, allora il marito deve dire: “No
cara, non te la posso comprare”.
La risposta, oltre che corretta, deve sempre essere realistica.
Il marito ha un solo secondo di tempo per rispondere, se risponde
correttamente guadagna un punto, vince il marito che colleziona più punti.
A turno uno studente fa il marito e l’altro la moglie e poi viceversa.
Modi di dire
Cercare per mari e monti: cercare ovunque.
Chi dorme non piglia pesci: la pigrizia non porta a nessun risultato.
Essere in alto mare: avere ancora molto lavoro da fare per raggiungere
l’obiettivo.
Il pesce grosso mangia quello piccolo: i più forti sottomettono i più deboli.
1) Hai mai trattato qualcuno a pesci in faccia o sei mai stato trattato
da qualcuno a pesci in faccia?
2) Sei mai stato muto come un pesce?
3) Quando è stata l’ultima volta che sei stato in alto mare?
4) Ti sei mai buttato a pesce su qualcosa?
5) Ti è mai successo di perdere qualcosa e poi di cercarla per mari e
monti?
6) Ti sei mai trovato all’ultima spiaggia in qualche situazione della
tua vita?
7) Quando è stata l’ultima volta che hai visto il pesce grosso
mangiare il pesce piccolo?
8) Ti sei mai trovato come un pesce fuor d’acqua? Quando e
perché?
9) Ti sei mai trovato in un mare di guai?
L’angolo della musica
Vai in internet e ascolta queste due canzoni: Franco Battiato, Povera patria
e Colapesce, Maledetti italiani
Ora rispondi a queste domande:
COMPITI
A) Rispondi alle domande con un pronome combinato.
Es: Hai già dato i libri a Carla? Sì, glieli ho dati /No, non glieli ho dati
ancora.
1) Le ciabatte me le presti?
2) La bici me la presti?
3) Il telefono me lo presti?
4) I jeans me li presti?
5) La tua fidanzata me la presti?
6) Il computer me lo presti?
7) La penna me la presti?
8) Il libro me lo presti?
9) La macchina me la presti?
10) 100.000 euro me li presti?
11) Il cappotto me lo presti?
12) Il cappello me lo presti?
13) Il disco me lo presti?
14) La chitarra me la presti?
15) Il bagnoschiuma me lo presti?
16) L’asciugamani me lo presti?
17) Il sapone me lo presti?
18) La crema me la presti?
19) La coperta me la presti?
20) Il telefono me lo presti?
21) La matita me la presti?
22) Il quaderno me lo presti?
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CONDIZIONALE PRESENTE
Spiegazione
Innanzitutto le terminazioni: i verbi in ARE e i verbi in ERE hanno le stesse
terminazioni, e quindi:
ARE
Io mang-erei
Tu mang-eresti
Lui mang-erebbe
Noi mang-eremmo
Voi mang-ereste
Loro mang-erebbero
ERE
Io prend-erei
Tu prend- eresti
Lui prend- erebbe
IRE
Io dorm-irei
Tu dorm-iresti
Lui dorm-irebbe
Noi dorm-iremmo
Voi dorm-ireste
Loro dorm-irebbero
AUSILIARI
Essere:
Io sarei, Tu saresti, Lui sarebbe
Noi saremmo, voi sareste, loro sarebbero.
Avere:
Io avrei, tu avresti, lui avrebbe
Noi avremmo, voi avreste, loro avrebbero.
Irregolari:
ANNOTAZIONI
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4. Il mago
Pronomi combinati, condizionale presente
Esercizi
D) Espressioni.
Con l’aiuto delle note hai conosciuto tante nuove espressioni. Le ricordi già
tutte? Senza riguardare le note, solo con l’aiuto del contesto, prova a
spiegare e scrivere il significato.
1) Il calore familiare
Oltre alla mamma c’è anche il papà, la nonna, la sorella e il fratello,
entrambi sui trent’anni circa, anche loro amano il calore familiare.
………………………………………………………………………………
…………………………
2) Ed è fatta
Non è difficile, basta cercare un appartamento in affitto, per lo meno
all’inizio, ed è fatta.
………………………………………………………………………………
…………………………
4) Su consiglio di.
Su consiglio del suo amico Fulgenzio, decide di rivolgersi a un mago.
………………………………………………………………………………
…………………………
5) Mica
Innanzitutto potrebbe trovarmi un lavoro, d’altronde è un mago, non sarà
mica così difficile per lui!
………………………………………………………………………………
…………………………
6) Avere il pollice verde
Io ho il pollice verde e le piante per me sono essenziali.
………………………………………………………………………………
…………………………
7) Capirai
Capirai i maghi fanno le cose più strane, capirai che sarà mai una casa al
mare!
…………………………………………..
……………………………………………………………..…
9) In caso
Non dovrebbero esserci problemi, in caso sig. Corbelli dovrebbe usare la
parola d’ordine: “magia facile”, capiranno immediatamente.
…………………………………………..
…………………………………………….……….…………
13) Mettersi a
I maghi fanno le cose più strane, capirai che sarà mai una casa al mare,
secondo me potrebbe mettersi perfino a ridere alla richiesta.
…………………………………………..
………………………………………….………….…………
15) Sdebitarsi
Grazie signor mago, grazie, grazie infinte! Non so come potrei sdebitarmi ,
veramente.
…………………………………………..
………………………………………….………….…………
Gioco 1
Scusi potrebbe?...
In diverse situazioni devi chiedere qualcosa a persone sconosciute e quindi
devi essere educato.
Qui di seguito le diverse le diverse situazioni, a turno una situazione a testa,
chi risponde correttamente guadagna un punto, vince chi colleziona più
punti.
Gioco 2
Ci andresti?
Gioco 3
Non glielo dovresti dare!
Modi di dire
Aspettare la manna dal cielo: credere di raggiungere gli obiettivi senza
impegnarsi.
Credere agli asini che volano: credere a cose assurde, essere ingenui.
Il gioco non vale la candela: inutile fare una determinata cosa perché tanto
non porterà ai risultati sperati.
Non essere uno stinco di santo: non essere una brava persona, una persona
perbene.
Essere felice come una Pasqua: essere molto felice.
1) Hai mai aspettato la manna dal cielo in qualche situazione della tua
vita?
2) Conosci qualcuno che crede agli asini che volano?
3) Ti sei mai fatto beffa di qualcuno? Qualcuno si è mai fatto beffa di te?
4) Hai mai gettato fumo negli occhi a qualcuno magari anche a fin di
bene[184]?
5) Qualcuno ti ha mai gettato fumo negli occhi?
6) Ti sei mai impegnato nel realizzare qualcosa e poi, a risultato
raggiunto, hai capito che il gioco non valeva la candela, cioè che
questa cosa non era così importante per te?
7) Quando è stata l’ultima volta che sei stato felice come una Pasqua?
8) Insegui le chimere qualche volta?
9) Hai qualche amico o conoscente che non è proprio uno stinco di
santo? Perché? Racconta.
10) Quando è stata l’ultima volta che hai visto i tuoi genitori al settimo
cielo? Cosa era successo? Racconta.
1) Dario non vuole lavorare, secondo lui qualcuno prima o poi gli regala
una casa! Aspetta proprio …. …. … ……
2) Oggi il tabaccaio mi ha fatto pagare le sigarette due euro in più,
incredibile! Si è fatto ….. …. ….
3) Ettore ha finalmente comprato la Ferrari, ora è proprio al …… …….!
4) Andare in Australia solo per il mare? E’ un viaggio lunghissimo e
costoso e poi hai già il mare vicino a casa tua, alla fine … …. … …
… …..
5) Alberigo appena uscito dalla casa del mago era davvero ….. ….. …..
….!
6) Il mago con tutti i suoi discorsi alla fine ha solo ……. ad Alberigo
…… …. ……
7) Ma davvero credi di diventare un cantante famoso solo perché canti
bene? Ma tu credi davvero …. …. …. ….!
8) Pierino si è messo in testa di diventare Presidente! Non fa altro che
……. … ……
9) Alberigo dal mago ha solo speso soldi inutilmente. Quel mago infatti
non è proprio …… ….. …. …..
L’angolo dell’arte
Vai in internet e cerca queste due sculture: Sandro Botticelli, La nascita di
venere e Piero Manzoni , La merda d’artista.
Ora rispondi a queste domande:
Tutto chiaro?...
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5. Al ristorante
Pronomi combinati, condizionale presente
Esercizi
C) Espressioni.
Con l’aiuto delle note hai conosciuto tante nuove espressioni. Le ricordi già
tutte? Senza riguardare le note, solo con l’aiuto del contesto, prova a
spiegare e scrivere il significato.
7) A bocca aperta
La signora Gelsomina lo guarda a bocca aperta e con gli occhi di fuori
guarda Giandomenico e sottovoce gli dice: “ma questo c’è o ci fa?!
………..…………………………………………………………..………..
……………..………………
8) Con gli occhi di fuori.
La signora Gelsomina lo guarda a bocca aperta e con gli occhi di fuori
guarda Giandomenico e sottovoce gli dice: “ma questo c’è o ci fa?!
…………………………………..…………………………………………..
……………………………
9) Esserci o farci
La signora Gelsomina lo guarda a bocca aperta e con gli occhi di fuori
guarda Giandomenico e sottovoce gli dice: “ma questo c’è o ci fa?!
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
12) Raccomandarsi.
Una fiorentina anche a me, bella grossa e al sangue, mi raccomando!
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
1) La maglietta.
2) La carbonara.
3) Il passato prossimo.
4) Un caffè.
5) Una mano.
6) Una canzone.
7) Un favore.
8) Dieci euro.
9) Un consiglio.
10) La macchina.
11) L’esercizio.
12) I pantaloni scuciti.
13) Un anello.
14) Le pappardelle.
15) Il tedesco.
16) Un aperitivo.
17) Un segreto.
18) Le magliette sporche.
19) Un gelato.
20) Un cameriere
1) La macchina me la daresti?
2) Il caffè me lo offriresti per favore?
3) Ci daresti un passaggio fino a scuola?
4) Mi regaleresti un viaggio alle Maldive?
5) Ci presteresti mille euro?
6) Mi laveresti i calzini sporchi?
7) Mi puliresti la camera?
8) Ci taglieresti i capelli a me e a Paolo?
9) Mi spiegheresti il condizionale?
10) Mi insegneresti il giapponese?
11) Ci cuciresti i pantaloni scuciti?
12) Mi faresti un favore grosso?
13) Mi insegneresti a volare?
14) Ci cucineresti un tiramisù?
15) Ci offriresti una birra?
16) Mi racconteresti tutta la tua vita?
17) Ci chiameresti più tardi?
18) Mi regaleresti la tua casa al mare?
19) Mi sposeresti?
20) Mi tradiresti?
Gioco 1
Cosa faresti in questa situazione?
COMPITI
Tutto chiaro?...
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CONDIZIONALE PASSATO
Spiegazione
Essere:
Io sarei, Tu saresti, Lui sarebbe
Noi saremmo, voi sareste, loro sarebbero.
Avere:
Io avrei, tu avresti, lui avrebbe
Noi avremmo, voi avreste, loro avrebbero.
ANNOTAZIONI
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6. Bagni di sangue
Pronomi combinati, condizionale passato
Floriano Rossi come ogni sera, cena e guarda il telegiornale, accanto a lui
sua moglie Giuditta. A tavola dovrebbero esserci anche i loro figli piccoli
Clodoveo e Gandolfo, tuttavia per loro è difficile rimanere seduti perché
sono bambini molto vivaci. Quando è ora di mangiare invece che sedersi a
tavola giocano a tennis con il cibo usando la tavola come rete.
Floriano a Giuditta sono costretti ogni volta a guardare il telegiornale
schivando[210] le “palline” che arrivano di continuo: uova, mele, limoni,
mandarini, cipolle, pesche, insomma tutto ciò che è rotondo; una volta
hanno perfino provato con il cocomero.
Tra un servizio[211] e l’altro, arrivano le notizie:
“Trovata morta nella sua abitazione una donna di trent’anni, a quanto
pare[212], l’avrebbe uccisa il marito… Il movente[213] per ora rimane ignoto
anche se girano voci[214] secondo le quali il marito si sarebbe invaghito[215]
della suocera che convive con loro. Avrebbe voluto liberarsi per sempre
della moglie di cui non era più innamorato per poi vivere felice solo con la
suocera. Al momento sarebbero scappati, l’uomo e la suocera appunto,
avrebbero rubato una macchina e secondo fonti[216] poco chiare sarebbero
arrivati in Germania dove li aspetterebbero amici, complici[217] a questo
punto”.
Floriano ascolta con molta tristezza questa notizia… “Ma che succede alla
gente al giorno d’oggi? Gli da’ di volta il cervello?...”[218], poi si gira verso
la moglie, “Aahahhhhahaa!!!”, fa un salto sulla sedia e urla dallo spavento,
Giuditta infatti ha la faccia tutta sporca di sugo rosso che cola[219] giù
dappertutto, tutta la sua camicia bianca piena di succo rosso, sembra tutta
insanguinata.
I bambini infatti stasera hanno usato i pomodori come palline. Giuditta a
sua volta[220], voltandosi verso il marito urla altrettanto[221] forte:
“Aahahhahaa!!!” – anche lui infatti, anche se non si era accorto, è
completamente insanguinato, tutto pieno di sangue al pomodoro, dalla testa
ai piedi.
Per non parlare del pavimento[222]: un lago di sangue, un fiume rosso che
arriva fino in tinello e in corridoio.
“Sempre loro! Se li prendo li faccio neri![223] Ma dove sono finiti[224]
adesso?” – grida Floriano visibilmente alterato[225].
In quel momento suona il campanello – “Giuditta vai tu? Mentre io cerco
quei banditi!”
“Ok, vado io”
Dall’altra parte della porta c’è la signora Erminia, una nonnetta che abita
accanto a loro; quella sera aveva finito il pane e non voleva uscire, così ha
pensato: Potrei chiederlo ai Rossi, sono sempre tanto gentili, dovrebbero
averlo comprato oggi il pane, perché no? – E così Erminia suona dunque il
campanello: Din don! - “Arrivo!”- si sente la voce di Giuditta che arriva
alla porta e la apre: “Aahhahahahaa!!!” Erminia con gli occhi di fuori[226]
comincia a urlare disperata, non crede ai suoi occhi[227], la signora Giuditta è
praticamente un bagno di sangue, sembra uscita da un film dell’orrore –
intanto da sotto il letto dove si sono rifugiati[228], Clodoveo e Gandolfo
ridono come matti[229], stasera per loro è una serata interessante. Erminia
dallo spavento perde i sensi[230] e cade a terra, cadendo inoltre batte la testa e
ora dunque davanti alla porta dei Rossi c’è un altro bagno di sangue e una
vecchia mezza morta – i bambini intanto continuano a ridere a
crepapelle[231].
Intanto la tv che è ancora accesa continua a dare gli aggiornamenti della
vicenda[232] di prima: “Aggiornamenti in corso sull’omicidio di Treviano,
l’uomo inizialmente invaghito della suocera avrebbe ora cambiato idea e
avrebbe ucciso anche lei, la povera signora anziana. A quanto pare
l’avrebbe prima portata nell’appartamento di un palazzo in periferia per poi
spaccarle la testa con un martello. Rimaniamo in attesa di ulteriori
aggiornamenti”.
Intanto dal piano di sopra scende giù Alberango Spaziani, un ex poliziotto
in pensione che sentendo le urla si è subito insospettito[233].
Giunto[234] in prossimità[235] dell’appartamento dei Rossi, l’uomo tira fuori la
pistola che si era portato dietro e la punta su Giuditta: “Mani in alto! E’
stata Lei a freddare[236] la vecchia vero? Non facciamo scherzi, ho detto
mani in alto!” – scandendo[237] le parole con tono serio e minaccioso.
In quel momento arriva Floriano, anche lui ancora tutto coperto di sangue:
“Cosa diavolo sta succedendo qua? Ma chi è Lei?! Giuditta che succede?!”
“Mani in alto anche Lei, è Lei l’assassino allora! Quanti siete? Chi c’è
ancora in quella casa?”
“Ma Lei è impazzito!” – urla Floriano – “Metta giù la pistola! Questo non è
sangue, è pomodoro!”
“Come no, con basilico e mozzarella! Lei è l’assassino della televisione!
Non si muova o sparo!”
I bambini nel frattempo erano andati in cucina e si erano cosparsi[238] anche
loro di succo di pomodoro in modo da sembrare anche loro completamente
insanguinati. A quel punto, di nascosto, si avvicinano all’ingresso e una
volta lì, a un passo dalla porta, improvvisamente, urlando a più non
posso[239], si lanciano tutti e due insieme su Alberango con l’intento[240] di
spaventarlo. L’ex poliziotto, colto di sorpresa[241] e spaventato, fa partire due
colpi di pistola che prendono in pieno[242] i coniugi Rossi che cadono a terra
urlando.
Per fortuna non li ammazza, tuttavia sono in un bagno di sangue, mentre
urlano doloranti a terra.
In questo momento abbiamo tre corpi in terra davanti a casa Rossi, mezzi
morti e tutti insanguinati. Alberango a quel punto scappa via, qualcuno
infatti potrebbe aver visto tutto e incolparlo[243]. Scappando però, forse
troppo impaurito, nella fretta cade, sbatte la testa e sviene[244]. I bambini gli
piombano[245] addosso[246] immediatamente, lo legano, lo bendano[247] e lo
mettono lì insieme agli altri tre corpi.
Non paghi[248], Clodoveo e Gandolfo hanno un’idea geniale, fanno una foto
ai tre corpi insanguinati a terra, poi cercano su internet il sito del
telegiornale, lo trovano e scrivono subito un’email mandando la foto dei
corpi e dicendo che l’assassino è stato a casa loro e ha fatto una strage[249]
ma loro l’hanno neutralizzato[250], legato e bendato.
Dopo mezz’ora, carabinieri, polizia e giornalisti sono davanti all’uscio[251] di
casa Rossi. Tutti si complimentano con i bambini, per il loro coraggio, il
loro sangue freddo[252], la loro prontezza, la loro lucidità.
Nel frattempo la signora Erminia è morta di infarto e Floriano e Giuditta
sono morti dissanguati.
“Siete davvero degli eroi!” – dice un poliziotto – “Senza di voi l’assassino
non l’avremmo mai trovato, le notizie arrivate al telegiornale erano dunque
tutte false. Vi meritate un premio, siete proprio dei bambini modello!”
Tutto sembra “risolversi” dunque ma all’improvviso… colpo di scena![253]
Proprio in quel momento Erminia si risveglia…. Pensava davvero di essere
morta! Invece si tira su[254] e…. capisce che aveva fatto solo un brutto
sogno!
“Avrei dovuto mangiare più leggero ieri sera, tutta quella pasta al
pomodoro, mi ha fatto proprio male…”
Esercizi
1) A quanto pare.
Trovata morta nella sua abitazione una donna di trent’anni, a quanto pare,
l’avrebbe uccisa il marito.
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
2) Girano voci
Il movente per ora rimane ignoto anche se girano voci secondo le quali il
marito si sarebbe invaghito della suocera
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
3) Secondo fonti.
Avrebbero rubato una macchina e secondo fonti poco chiare sarebbero
arrivati in Germania.
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
5) Altrettanto.
Giuditta a sua volta, voltandosi verso il marito urla altrettanto forte:
“Aahahhahaa!!!”
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
9) Perdere i sensi.
Erminia dallo spavento perde i sensi e cade a terra.
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
Gioco 1
Avrei dovuto chiedere di….
Gioco 2
Ci saresti andato?
Lo stesso gioco di due lezioni fa. Uno studente fa la domanda e l’altro deve
rispondere immediatamente senza pensarci, se risponde correttamente
guadagna un punto. Bisogna rispondere con “sì, ci sarei andato” o “no, non
ci sarei andato”, dipende dalla domanda.
Il problema è la pericolosità: rispondere “sì, ci sarei andato” per esempio
alla domanda “saresti andato dentro un vulcano infuocato?” è ovviamente
una risposta sbagliata.
Ecco le domande da fare:
Modi di dire
Sputare il sangue: impegnarsi tantissimo in qualcosa, faticare molto.
L’acqua lava e il sangue stringe: i rapporti più importanti sono quelli con i
propri familiari, tutti gli altri invece sono come l’acqua che scorre via.
L’angolo dell’arte
Vai in internet e cerca queste due sculture: Mimmo Paladino, Matematico 1
e Enrico Robusti, Rane fritte.
Ora rispondi a queste domande:
COMPITI
C) Come il precedente
Tutto chiaro?...
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7. L’amore in vacanza
Esercizi
2) Mettersi insieme.
Macario e Ivetta, sono due fidanzatini nel pieno dell’amore, si sono messi
insieme solo da qualche mese e non riescono a stare distanti.
………………………………………………..…………..
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4) Ma tant’è.
Direzione Sicilia! Non la scelta migliore forse visto che loro sono di Aosta,
ma tant’è!
………………………………………………..…………..
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6) Farcela.
Se hai capito il significato di “non farcela”, saprai anche spiegare quello
di “farcela” che è il suo esatto opposto, prova! Forma una frase.
………………………………………………..…………..
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7) Spazientirsi
Uffa!! Ma non ti ricordi niente?!” – Ivetta sta cominciando a spazientirsi.
………………………………………………..…………..
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8) A morsi.
Come credi che me le taglio io le unghie? A morsi?!
………………………………………………..…………..
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9) Cavolo.
No! Non l’ho preso l’insetticida! E non lo compro nemmeno perché non
avremo bisogno di nessun cavolo di insetticida! Ok?!
………………………………………………..…………..
……………………………………………....
Gioco 1
Al posto tuo io….
Come sempre abbiamo diverse situazioni che uno studente propone a un
altro il quale deve rispondere con la formula data nel titolo e cioè “al posto
tuo io”…. avrei fato, sarei andato, avrei detto ecc. Devi trovare un verbo
opportuno al condizionale passato per dare consigli, se la frase è corretta sia
grammaticalmente che a livello di senso logico, accumuli un punto. Vince
chi ha più punti. Una situazione ogni studente, a turno.
Es: Questo pesce non sembra fresco > io al posto tuo non lo avrei
mangiato.
Attenzione: devi usare a seconda dei casi: al posto tuo, vostro, suo, loro.
Ecco le situazioni con cui giocare:
1) Fa troppo caldo.
2) Isabella è davvero carina!
3) La nonna continua a parlare da sola.
4) Questo maglione è sporco.
5) E’ finito il pane.
6) Quegli studenti arrivano sempre in ritardo.
7) La nostra macchina non parte più.
8) La mia ragazza non mi vuole più vedere.
9) Queste scarpe sono carissime.
10) Qui dentro è veramente freddo.
11) Questa gonna è fuori moda e poi mi sta male.
12) Mi è cresciuta troppo la barba.
13) Siamo diventati troppo pigri.
14) La sua ragazza cucina malissimo.
15) Mio figlio ha dipinto il tappeto bianco della sala con il
ketchup.
16) Il nostro professore non è mai puntuale.
17) La musica che ascolta Fabio è orribile.
18) Quella ragazza è davvero noiosa.
19) Questo computer non funziona.
20) Mariolino ha la cerniera dei pantaloni aperta.
Gioco 2
Cosa avresti fatto?...
Ancora hai diverse situazioni, ogni situazione è un problema e devi
proporre una soluzione formando una frase al condizionale passato ad
esempio: avrei fatto, sarei andato, gli avrei detto ecc.
Come prima a turno, chi risponde correttamente guadagna punti.
Il dormiglione
Modi di dire
L’amore non è bello se non è litigarello: litigando l’amore è più vivo.
Occhio non vede cuore non duole: meglio non vedere e non sapere (per
esempio di un tradimento) se non si vuole soffrire.
Dio li fa e poi li accoppia: due persone fatte l’una per l’altra, una coppia
perfetta, sia nel bene che nel male.
Al cuor non si comanda: per amore si possono anche fare follie o cose
totalmente irrazionali, che non faremmo mai di solito.
Tra moglie e marito non mettere il dito: meglio non impicciarsi[284] degli
affari di una coppia sposata, meglio farsi i fatti propri.
COMPITI
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ANNOTAZIONI
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ANNOTAZIONI
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ANNOTAZIONI
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[1]
Il libro in questione è pubblicato in due edizioni differenti, una scritta in italiano e in inglese dal
titolo Italiano per stranieri. Livello base e l’altra invece dal titolo Italiano per russi. Livello base,
scritta in italiano e in russo e rivolta appunto agli studenti russofoni.
[2]
Negli altri miei libri sono ovviamente presenti gli altri temi grammaticali, e quindi troverete ad
esempio l’imperfetto e il passato prossimo nel libro A 2 e il presente nell’A 1.
[3]
“Mettere da parte i soldi” significa risparmiare, cioè non spendere tutti i soldi.
[4]
In Italia esistono i “circoli per persone anziane”, sono dei “bar” creati specificatamente per
anziani, dove appunto persone anziane si incontrano.
[5]
“Ci vuole” significa bisogna, bisogna fare, c’è bisogno di ecc.
[6]
“Dirigersi” significa andare.
[7]
“Tanto” in italiano significa anche: “in ogni modo”, “comunque”, “anche perché”.
[8]
“Destinazioni” significa luoghi.
[9]
“Fa lo stesso” significa è lo stesso, non cambia, è la stessa cosa, va comunque bene.
[10]
“Di preciso” significa precisamente, esattamente.
[11]
“Desolata” significa molto dispiaciuta.
[12]
“Mannaggia” è una parola che possiamo dire quando non siamo contenuti di qualcosa.
[13]
“Che so” significa non lo so.
[14]
“Via” è sinonimo di “dai”, “forza”.
[15]
“Sono spiacente” significa mi dispiace.
[16]
“Sondella” è una città che in realtà non esiste, è un nome inventato per questa storia.
[17]
“Sentire nominare qualcosa” significa sentire dire qualcosa.
[18]
“Avere una paura per qualcosa” significa avere molta paura per qualcosa.
[19]
“Pernottamento” significa passare la notte, cioè un posto dove passare la notte, di solito è un
albergo o una casa affittata.
[20]
“Essere un mito” è un’espressione che ha un significato molto positivo, è usata soprattutto dai
giovani, significa essere molto cool.
[21]
In questa frase la parola “figura” significa brutta figura, significa che Osvaldo fa qualcosa di non
positivo agli occhi dei suoi amici.
[22]
“Così non lo perdo” significa “così posso andare al torneo”. Il verbo perdere significa anche “non
riuscire a fare, andare, vedere qualcosa”. Esempio: perdere il treno, perdere una lezione.
[23]
“Fare un favore a qualcuno” significa aiutare qualcuno.
[24]
“Dare un dispiacere a qualcuno” significa fare preoccupare qualcuno.
[25]
“Un bel niente” significa “proprio niente”.
[26]
“Andare alla grande” significa andare benissimo, è un sinonimo di !andare a gonfie vele”.
[27]
“A tutti i costi” significa assolutamente.
[28]
“Un sacco” significa tanti.
[29]
“Ci vuole” significa è necessario, c’è bisogno di.
[30]
“Di buon mattino” significa di mattina presto.
[31]
“Mettersi alla ricerca di” significa cominciare a cercare qualcosa.
[32]
“Di corsa” significa velocemente.
[33]
“Home” è una parola inglese diventata in uso anche nella lingua italiana quando parliamo di siti
internet. La “home del sito”, è la parte principale, iniziale del sito.
[34]
“Saperne una più del diavolo” significa sapere molte cose, essere molto istruiti su qualcosa.
[35]
“Tutto d’un tratto” significa all’improvviso, subito.
[36]
“Sorriso smagliante” significa sorriso molto bello, grande, positivo.
[37]
“Sguardo ipnotico” significa sguardo profondo, seducente, affascinante, estremamente bello
insomma.
[38]
Se una persona “ispira fiducia” significa che noi ci fidiamo di lei subito anche se non la
conosciamo, proprio perché dall’apparenza ci sembra una persona seria.
[39]
“Due dita” significa un po’, è un’espressione che si usa di solito con le bevande.
[40]
“Essere tutto orecchie” è un’espressione che usiamo quando siamo pronti ad ascoltare qualcuno
che ha qualcosa da dirci.
[41]
“Fare schifo” è una delle tante espressioni con il verbo fare, significa essere brutto.
[42]
Se una persona è “motorizzata” significa che ha una moto o un motorino.
[43]
“Intrigare” significa affascinare, piacere molto. A Furbetti piace molto la situazione di
Perculacci…
[44]
“Fuori dal comune” significa molto originale.
[45]
“Indagare a fondo” significa capire bene, molto bene, “fondo” significa fine, “indagare” significa
capire quindi “capire fino alla fine”.
[46]
Una “seduta” è un appuntamento con uno specialista, un esperto in qualcosa come ad esempio
uno psicologo.
[47]
“Mettere in discussione” significa contraddire, non essere d’accordo.
[48]
“Appendere qualcosa al muro” significa mettere, attaccare, posizionare qualcosa al muro, di
solito un quadro appunto, con un chiodo.
[49]
“Purificare” è un termine spirituale o religioso che significa pulire.
[50]
“Donare” significa regalare, dare.
[51]
“Influenzare” significa modificare, cambiare.
[52]
“Terrazza” è un sinonimo di balcone.
[53]
La sua “funzione” significa la sua ragione, il suo significato.
[54]
“Abbattere significa distruggere.
[55]
“Mi raccomando” significa non ti scordare! E? importante!
[56]
“Per lo meno” significa almeno.
[57]
“A mollo” significa nell’acqua.
[58]
“Per carità” significa assolutamente no.
[59]
“Un bel niente” è un’ espressione che significa “proprio niente”.
[60]
In questo caso non hai bisogno del pronome diretto.
[61]
“Mettere fretta” significa invitare qualcuno a fare qualcosa più velocemente.
[62]
“Non ne vuole sapere” è un’espressione che significa: “non vuole assolutamente”.
[63]
“Tagliare la testa al toro” è un’espressione che significa “risolvere finalmente un problema”, non
dover più scegliere tra due o più alternative.
[64]
Nella lingua parlata “con i” può diventare “coi”.
[65]
“Rincarare la dose è un’espressione che significa “sottolineare ancora di più, ancora con più
forza, lo stesso concetto appena espresso da qualcun altro – in questo caso da Cornelia.
[66]
“D’epoca” significa “antiche”.
[67]
“Non se ne parla più” significa “abbiamo risolto il problema”.
[68]
“avere intenzione di” significa “volere”.
[69]
“Ma su via” significa “forza, andiamo, dai!”
[70]
“Sgranare gli occhi” significa aprire gli occhi in segno di sorpresa.
[71]
La suola è la parte della scarpa che tocca il pavimento.
[72]
“Altro che” significa “assolutamente no”, è un’espressione che serve a rafforzare una negazione.
[73]
“Uffa” è un’espressione che significa “basta, sono stanco, è abbastanza”.
[74]
“Dare di volta il cervello” significa diventare matti”.
[75]
“Un sole che spacca le pietre” significa che c’è molto sole e fa molto caldo.
[76]
Tirare fuori da un cassetto o da un armadio, cioè “prendere”.
[77]
“Fuori di sé” significa estremamente arrabbiata.
[78]
Fare qualcosa di nascosto significa fare qualcosa segretamente, se per esempio tu “esci di
nascosto” significa che nessuno ti vede mentre esci.
[79]
“Avviarsi” significa partire, cominciare ad andare verso un luogo, di solito un luogo non molto
lontano.
[80]
“Prendere i rimproveri” significa essere sgridato.
[81]
“mettersi a” fare qualcosa significa cominciare a fare qualcosa.
[82]
“Rompere le scatole” significa dare fastidio.
[83]
Al che significa “quindi”.
[84]
Al riguardo significa “su questo argomento”.
[85]
Mettersi a fare qualcosa significa “cominciare a fare qualcosa”, in questo caso lui comincia a
ridere, si mette a ridere.
[86]
“Andare a gonfie vele” significa andare molto bene.
[87]
“Fallire economicamente” significa andare in bancarotta.
[88]
Essere mantenute dal marito significa non lavorare e avere un marito che paga per tutto.
[89]
Fare una bella figura significa fare una bella impressione su qualcuno, apparire positivamente,
qui l’espressione è usata in senso ironico.
[90]
Parola francese diventata in uso nella lingua italiana, significa “molto elegante”.
[91]
“Rimanere spiazzati” significa trovarsi di fronte a una situazione così strana e inaspettata che non
si sa cosa dire o cosa fare.
[92]
“Tuonare” significa dire qualcosa in maniera molto aggressiva e arrabbiata.
[93]
“Farla pagare” significa vendicarsi, cioè rispondere ad un attacco con un altro attacco.
[94]
“In punto” significa precisamente.
[95]
“In quattro e quattr’otto” significa molto velocemente.
[96]
Se tu hai “il mondo che ti crolla addosso” significa che sei molto triste. Crollare significa cadere,
addosso significa sopra di te.
[97]
“Avviarsi” significa cominciare ad andare da qualche parte, partire per un luogo vicino.
[98]
“Di nascosto” significa segretamente, in modo segreto.
[99]
Carrara è una città italiana molto famosa per il marmo, a Carrara è possibile trovare il marmo
molto bello.
[100]
“Al che” significa dunque.
[101]
Riunirsi significa incontrarsi tutti insieme per parlare di qualcosa, fare una riunione, un meeting.
[102]
“Fare finta di” significa fare vedere una cosa che non è vera, significa fingere per ingannare.
[103]
“Spaventarsi a morte” significa spaventarsi moltissimo.
[104]
“A squarciagola” significa urlando.
[105]
“prendere due piccioni con una fava” significa risolvere due problemi con una sola azione.
[106]
“Rassicurare” significa dire qualcosa per non fare preoccupare qualcuno.
[107]
L’uso dell’articolo davanti ai nomi di persona è comune in alcune zone d’Italia, anche se
ovviamente è sbagliato grammaticalmente.
[108]
L’uso del termine “popò” di fronte a un sostantivo serve a rinforzare la qualità positiva di quel
sostantivo, in questo caso significa che la festa era una festa davvero bellissima.
[109]
A volte è possibile usare la forma impersonale per sottolineare la volontà di fare, l’azione del
verbo, in questo caso “andare”, partire per le vacanze.
[110]
“A chi lo dici” significa “sono assolutamente d’accordo con te”, significa “ lo dici a una persona
che pensa la stessa cosa”.
[111]
“Essere al settimo cielo” significa essere molto contenti.
[112]
Il bagnasciuga è dove finisce il mare ed inizia la spiaggia.
[113]
“Esausto” significa senza più forze.
[114]
“Snervato” significa molto stressato.
[115]
“Ore e ore” è un’espressione che significa “tante ore”.
[116]
“Basterebbero” è il condizionale del verbo bastare. Studieremo il condizionale nel prossimo
capitolo.
[117]
“Sempre”, dopo un sostantivo, può significare “anche”, come in questo caso.
[118]
Aggiungere la parola “diavolo” a una domanda serve per aumentare il disappunto, cioè il fatto di
essere un po’ arrabbiati.
[119]
“Intristirsi” significa diventare tristi.
[120]
Notare significa vedere, far notare significa far vedere, per esempio io noto qualcosa - io faccio
notare qualcosa a qualcuno.
[121]
“Rendersi conto” significa realizzare, capire.
[122]
Usiamo il verbo “raccomandarsi” quando vogliamo chiedere qualcosa a qualcuno e vogliamo
essere sicuri che questa persona ha capito cosa diciamo, a volte ha il significato di “consigliare”.
[123]
Fare qualcosa “di nascosto” significa fare qualcosa senza farsi vedere, segretamente appunto.
[124]
“Mettersi in posa” significa appunto posare per una foto.
[125]
“Sussurrare” significa parlare con un tono di voce molto basso.
[126]
“Mettersi in posa” significa appunto posare per una foto.
[127]
“Andare su tutte le furie” significa arrabbiarsi moltissimo.
[128]
“Incorreggibile” significa che sbaglia sempre, che non si può correggere.
[129]
“In un colpo solo” significa in una volta sola.
[130]
“Beata lei” è un’espressione che significa che lei è molto fortunata.
[131]
“Andare su tutte le furie” significa arrabbiarsi moltissimo.
[132]
“Ometto” significa piccolo uomo.
[133]
“Sulla quarantina” significa che ha circa quaranta anni.
[134]
“Il calore familiare” significa l’amore della famiglia, qui l’espressione è usata in senso ironico.
[135]
“Già da un po’” significa da un po’ di tempo, per esempio: è già da un’ora che voglio uscire ma
ancora non sono uscito.
[136]
Libertà.
[137]
“Per lo meno” significa almeno.
[138]
“Ed è fatta” significa che il problema è risolto.
[139]
Le “bollette” sono le spese che bisogna pagare ogni mese oltre all’affitto e quindi la luce, il gas,
internet ecc.
[140]
“Le spese impreviste” significa spese non pianificate, significa dovere comprare qualcosa
all’improvviso anche se non volevamo. Per esempio se la macchina si rompe dobbiamo andare dal
meccanico, questa è una spesa improvvisa.
[141]
“Più complicato del previsto” significa più complicato di quello che pensavi. “Pre-visto”
significa visto prima.
[142]
“Su consiglio di” significa grazie al consiglio di.
[143]
“Essere appassionati di qualcosa” significa amare qualcosa, avere la passione (l’amore) per
qualcosa.
[144]
“Mica” è un rafforzativo, si usa nelle frasi negative per rafforzare la negazione.
[145]
“Avere il pollice verde” significa amare le piante.
[146]
“Tanto” significa in ogni modo, comunque, anche perché.
[147]
“A quel punto” significa in quel preciso momento di tempo.
[148]
“Capirai” è una forma colloquiale, significa immagina, pensa
[149]
“Che sarà mai” significa non sarà assolutamente niente di difficile.
[150]
“Mettersi a” significa cominciare a fare qualcosa, in questo caso cominciare a ridere.
[151]
Domanda.
[152]
“Buttare giù le carte” significa mettere le carte sul tavolo, vederle, scoprirle, mostrarle.
[153]
“Pieno di buoni propositi” significa con energia positiva, con le idee giuste, con l’atteggiamento
giusto.
[154]
“In preda all’entusiasmo più sfrenato” significa estremamente felice, entusiasta, di ottimo
umore.
[155]
Dimora è un sinonimo più letterario per “casa”.
[156]
Rassicurare significa non far preoccupare, un sorriso rassicurante serve per comunicare che va
tutto bene, che è tutto ok, che non bisogna preoccuparsi.
[157]
Significa: in questa direzione. Usiamo l’espressione “da questa parte” per invitare qualcuno a
seguirci quando entra in un luogo che non conosce, come ad esempio la nostra casa. Significa: in
questa direzione.
[158]
“Senza battere ciglio” significa con attenzione, letteralmente significa senza chiudere gli occhi,
quindi con lo sguardo attento.
[159]
“Al tempo stesso” significa insieme.
[160]
Se aggiungiamo l’aggettivo “buono” dopo una certa quantità di tempo significa “anche un po’
più” e quindi “venti minuti buoni” sono 25 o 30 minuti..
[161]
Se qualcosa è “fatto apposta per” te significa che è fatto specialmente per te, costruito per te
specificatamente.
[162]
Il digeridoo è uno strumento suonato dagli aborigeni australiani.
[163]
“Dopodiché” significa quindi, poi, allora.
[164]
Mezz’ora abbondante significa “mezz’ora buona”, cioè 40 o 45 minuti.
[165]
Quasi chiusi.
[166]
Scoprire
[167]
Scandire significa pronunciare molto chiaramente, molto lentamente.
[168]
Un mio amico fidato, un amico vero, una persona di cui puoi fidarti.
[169]
“In caso” significa “se”. In questa frase significa “se Lei avrà problemi”.
[170]
“Parola d’ordine” significa parola in codice, password.
[171]
Sdebitarsi significa fare un favore a qualcuno che ci ha fatto un favore prima. Letteralmente
significa “togliere il debito”.
[172]
“Sono” seguito da una cifra, significa “il prezzo è”.
[173]
“Ricevuta” significa scontrino, cioè il documento del pagamento.
[174]
L’agenzia matrimoniale è un’agenzia dove vanno le persone per cercare moglie o marito.
[175]
“Gli fa” significa gli dice. Nell’italiano parlato possiamo usare il verbo fare per sostituire dire.
[176]
“Si figuri” è un sinonimo di “prego”.
[177]
“Un gioco da ragazzi” significa una cosa facilissima.
[178]
“dare una mano” significa aiutare qualcuno, “chiedere una mano” significa chiedere aiuto a
qualcuno.
[179]
Se hai qualcuno o qualcosa “tra i piedi” significa che hai qualcuno o qualcosa che ti disturba.
[180]
“Corbello” in italiano è un sinonimo di “stupido”.
[181]
Usiamo l’espressione “di nome e di fatto” quando abbiamo appunto un nome o un cognome che
evoca una qualità, positiva o negativa, come in questo caso la stupidità.
[182]
Una “fesseria” è una cosa stupida, una cosa non vera.
[183]
“Al giorno d’oggi” significa ai nostri tempi, nel 2020, in questi primi anni del Duemila.
[184]
“A fin di bene” è un’espressione che significa con un intento positivo, ad esempio dire una
bugia a qualcuno per ottenere però un risultato positivo proprio per quella persona.
[185]
“Non avere voglia di alzare un dito” significa non avere voglia di fare niente.
[186]
“Per nessun motivo al mondo” significa assolutamente no.
[187]
“Raccomandare” significa consigliare.
[188]
Il verbo “avere”, quando seguito da participio passato, significa “dovere”, ad esempio: La
macchina va parcheggiata nel parcheggio (=deve essere parcheggiata lì), i compiti vanno fatti subito
(=devono essere fatti subto).
[189]
“Fare a meno di” significa fare senza, per esempio: per parlare inglese io faccio a meno del
vocabolario, per lavorare non posso fare a meno del computer.
[190]
“Avere una voglia matta” significa avere molta voglia di, per esempio: oggi è caldissimo ho una
voglia matta di gelato.
[191]
“A bocca aperta” significa con grande sorpresa.
[192]
Anche “con gli occhi di fuori” significa con grande sorpresa.
[193]
Quando chiediamo se qualcuno “c’è o ci fa”, chiediamo se questa persona è veramente pazza
come sembra.
[194]
“Allargare le braccia”, letteralmente allargare le braccia dal proprio corpo, è un gesto che
facciamo quando non abbiamo una soluzione a un problema, quando assolutamente non sappiamo
come risolvere qualcosa.
[195]
Le pappardelle sono un tipo di pasta.
[196]
“Non credere ai proprio occhi” significa essere molto sorpresi.
[197]
“Mi raccomando” in questo contesto significa per favore.
[198]
“Sono desolato” significa sono molto dispiaciuto.
[199]
“Fresca fresca” significa molto fresca.
[200]
Il “sesto senso” è il senso dei poteri extra-sensoriali, appunto.
[201]
“Prendere in giro” significa scherzare.
[202]
Abbiamo già visto questa espressione nella storia precedente, se non te la ricordi torna qualche
pagina inditero!
[203]
“Prendere in braccio” qualcuno significa letteralmente prendere qualcuno tra le proprie braccia,
come una madre quando prende in braccio il figlio piccolo.
[204]
“Carbonizzato” significa bruciato vivo.
[205]
“In salvo” significa salvi, fuori pericolo.
[206]
“Guai” significa problemi.
[207]
“Nel giro di” un mese, significa entro un mese, da oggi a un mese, in trenta giorni.
[208]
“Svaligiare” significa rubare e portare via tutto.
[209]
“A momenti” significa tra poco, si può anche dire: “da un momento all’altro”.
[210]
Evitando.
[211]
Nel tennis il servizio è quando un giocatore comincia a giocare.
[212]
A quanto sembra.
[213]
Il motivo.
[214]
Si dice.
[215]
Innamorato.
[216]
Informazioni.
[217]
Chi aiuta e partecipa a un atto criminale è un complice.
[218]
Dare di volta il cervello significa impazzire.
[219]
Cade.
[220]
Anche lei.
[221]
Nello stesso modo.
[222]
“Per non parlare di” significa inoltre, anche, per parlare di. Si usa per enfatizzare un’altra cosa di
cui si comincia a parlare, di solito dopo un elenco di altre cose.
[223]
“Fare nero qualcuno” significa arrabbiarsi con qualcuno e sgridarlo.
[224]
“Finiti” in questo casa significa andati.
[225]
Arrabbiato.
[226]
Molto sorpresa.
[227]
Molto sorpresa, come sopra, sono sinonimi.
[228]
Nascosti.
[229]
“Ridere come matti” significa ridere tantissimo.
[230]
Sviene.
[231]
“Ridere a crepapelle” anche significa ridere tantissimo.
[232]
Fatto.
[233]
Ha capito che è successo qualcosa, il verbo è “insospettirsi”.
[234]
Arrivato.
[235]
Vicino.
[236]
Uccidere.
[237]
Pronunciando.
[238]
Coperti.
[239]
“Urlare a più non posso” significa urlare tantissimo.
[240]
Con l’intenzione, con la volontà, con l’obiettivo di.
[241]
“Cogliere qualcuno di sorpresa” significa fare qualcosa che quel qualcuno non si aspetta,
sorprendere qualcuno appunto.
[242]
“In pieno” significa esattamente.
[243]
“Incolpare” qualcuno significa dare la colpa a qualcuno.
[244]
Perde i sensi.
[245]
Si lanciano.
[246]
Su di lui.
[247]
“Bendare” significa mettere una benda sugli occhi, coprire gli occhi.
[248]
Non soddisfatti.
[249]
“Fare una strage” significa ammazzare molta agente.
[250]
“Neutralizzare qualcuno” significa farlo diventare non più pericoloso.
[251]
Porta di ingresso.
[252]
“Avere sangue freddo” significa avere coraggio.
[253]
Un “colpo di scena” è un fatto improvviso.
[254]
“Tirarsi su” significa alzarsi.
[255]
“Non ci piove” è un’espressione che significa sicuramente.
[256]
“Nel pieno dell’amore” è un’espressione che significa nel picco dell’innamoramento.
[257]
“Mettersi insieme” in italiano significa fidanzarsi
[258]
“Nel loro mondo fatato” significa in un mondo perfetto come nelle favole.
[259]
“Ma tant’è” è un’espressione che significa “ma è così”.
[260]
Abbiamo già incontrato questa espressione nella storia Al ristorante, “prendere in giro”,
significa scherzare, fare ironia su qualcuno in modo amichevole.
[261]
Nella storia Come mi vesto? abbiamo già incontrato anche quest’altra espressione. “Altro che”
significa “assolutamente no”, è un’espressione che serve a rafforzare una negazione.
[262]
“Non ce la faccio più” significa non posso più sopportare questa situazione, è la negazione
dell’espressione “Farcela” che significa raggiungere un successo
[263]
Nella storia Al mare abbiamo già incontrato questa espressione che significa “tanti”.
[264]
“Spazientirsi” significa perdere la pazienza, quindi innervosirsi.
[265]
Incrociate.
[266]
“A morsi” significa appunto mordendo.
[267]
“Cavolo” è una parola che si può aggiungere a una frase per enfatizzare e aumentare
l’aggressività. “Cavolo” è la versione non volgare della più famosa parolaccia italiana…
[268]
“In due non fate per uno” è un’espressione che usiamo quando vogliamo esprimere un
apprezzamento negativo per due persone insieme, dicendo appunto che insieme non valgono
nemmeno una singola persona.
[269]
Le sabbie mobili sono tipi di sabbia dove si può appunto affondare perché contengono acqua al
loro interno.
[270]
La civetta (o gufo) è un animale, un uccello per l’esattezza. A volte per offendere una persona di
sesso femminile si può usare l’espressione “civetta” che diventa quindi un aggettivo che descrive
negativamente.
[271]
Abbiamo visto più volte l’espressione “raccomandarsi”, se non ti ricordi torna alle storie Dallo
psicologo, Al mare, Il mago, Al ristorante.
[272]
Liberarsi di due cose inutili nello stesso momento.
[273]
“Mannaggia a me” è un’esclamazione di rabbia verso se stessi, simile all’inglese damn me!
[274]
Nel caso significa “se sì”.
[275]
Rimanere a piedi significa rimanere senza benzina.
[276]
“Provarci con” significa flirtare.
[277]
“Chiudere a chiave” significa appunto chiudere con la chiave.
[278]
I braccioli li mettono i bambini piccoli intorno alle braccia per rimanere a galla, stessa cosa la
ciambella, solamente che si mette intorno alla vita.
[279]
Tipo o tipa, si usa soprattutto nel linguaggio parlato e significa persona.
[280]
Rimanerci male significa rimanere tristemente stupiti di fronte a una situazione che è appunto
negativa e inaspettata al tempo stesso.
[281]
“Crollare” significa addormentarsi perché si ha molto sonno.
[282]
“Fenomeni” significa bravissimi.
[283]
Se non ti ricordi vai alla storia Dallo psicologo precisamente alla pag. 184.
[284]
“Impicciarsi” è un verbo che di solito si usa solo in questo contesto, significa meglio non
interessarsi degli affari degli altri.
[285]
Formata.
[286]
Significa “tutti si innamoravano di lei”.
[287]
“Non gliene va bene una” è un’espressione che significa che gli va tutto male, che ha tanti
problemi.
[288]
Per descrivere persone non proprio piacenti si può usare questo aggettivo nel linguaggio parlato.
[289]
“Essere a pezzi” significa non essere in forma, essere stanchi o anche doloranti.