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L'ITALIANO PER TUTTI

Corso di italiano
per studenti georgiani

A1-B1
PRESENTAZIONE

Il manuale L’italiano per tutti nasce da un progetto del Centro CLUSS dell’Università per
Stranieri di Siena, realizzato con il supporto e il sostegno di soggetti istituzionali georgia-
ni e italiani, e si pone come uno strumento utile all’insegnamento della lingua italiana nel
sistema dell’istruzione georgiano.
La vocazione per una didattica inclusiva e la centralità del pubblico e dei suoi bisogni,
testimoniata fin dal sottotitolo Corso di lingua italiana per studenti georgiani, sono stati i
due principi guida della realizzazione delle attività, che sono il risultato dell’applicazione
delle ricerche più aggiornate in materia di didattica dell’italiano come lingua straniera.
L’italiano per tutti si presenta in una duplice forma.
Un primo manuale è indirizzato ad apprendenti che studiano l’italiano come lingua secon-
da dalla 5° alla 12° classe, con una progressione che va da livello A1 al B1 sulla base delle
indicazioni del Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue.
Un secondo manuale è invece dedicato a un pubblico di apprendenti che studiano l’italia-
no come terza lingua straniera dalla 10° alla 12° classe, con l’obiettivo del raggiungimen-
to del livello A2 in italiano.
Per entrambi i manuali sono previsti altri strumenti di supporto in grado di fornire un
maggior grado di completezza.
Il libro degli esercizi, infatti, procede parallelamente al testo principale, offre un approfon-
dimento applicativo agli studenti che possono riflettere sulle competenze linguistico-co-
municative acquisite e verificare l’avanzamento del proprio apprendimento.
Il glossario si presenta come un punto di riferimento importante per il consolidarsi della
competenza lessicale.
Infine, la guida per il docente, utile supporto alla didattica in aula, permette ai docenti di
avere immediatamente chiaro il quadro complessivo del corso e presenta ulteriori sugge-
rimenti per uno svolgimento alternativo della attività, garantendo la possibilità di modifi-
carle a seconda delle esigenze contestuali.
L’intera impalcatura si rivela, dunque, un percorso di studi finalizzato a dare uno strumen-
to, metodologicamente affidabile e didatticamente aggiornato, per lo studio dell’italiano
come lingua straniera nel contesto georgiano. La diffusione dello studio dell’italiano de-
nota, al contempo, un crescente interesse per la lingua e la cultura italiana in Georgia, che
apre, così, a future e proficue possibilità di cooperazione internazionale.
Siena, 26 marzo 2020
Il presente manuale è motivo di particolare orgoglio per l’Ambasciata d’Italia a Tbilisi,
nell’ambito delle iniziative volte a rafforzare l’amicizia e vicinanza culturale tra Italia e
Georgia.

Questo manuale è frutto di un’attività sinergica che ha richiesto il contributo di diversi at-
tori: dall’Università per Stranieri di Siena, responsabile della realizzazione dell’opera; agli
amici georgiani dell’Università Ivane Javakhishvili e del Centro di Lingua e Cultura italiana
‘Minerva’ che hanno assicurato un contributo imprescindibile; al Ministero dell’Istruzione
della Georgia, che ha sostenuto l’iniziativa al fine di assicurare adeguato materiale didat-
tico al crescente numero di scuole aderenti al programma di insegnamento dell’Italiano.

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano ha fornito un


contributo finanziato determinante, nell’ambito dei fondi destinati a promuovere l’inse-
gnamento della lingua italiana su scala globale. L’Ambasciata d’Italia ha avuto l’onore e la
responsabilità di coordinare questo lavoro, in linea con l’obiettivo di mettere a disposi-
zione della società georgiana, a partire dai più giovani, strumenti adeguati per avvicinarsi
alla cultura e alla lingua italiana, venendo incontro alla crescente “domanda di Italia” in
Georgia. A tutti voi auguriamo un buon lavoro.

Tbilisi, 26 marzo 2020


INDICE
Unità 0 Per cominciare 6

A1
Unità 1 Benvenuta in Italia, Tamara 10
Unità 2 Ti presento la mia famiglia 18
Unità 3 Questa è la mia casa 26
Unità 4 Ho una fame da lupi! 36
Unità 5 Ti va di andare al cinema? 44
Unità 6 Che cosa hai imparato? 54

A2
Unità 1 Attrazioni d‘Italia 59
Unità 2 Perdersi in centro 68
Unità 3 C‘era una volta 81
Unità 4 Andiamo a fare shopping! 90
Unità 5 Da grande farò... 98

B1
Unità 1 Quando eravamo in gita... 105
Unità 2 Tanti auguri a te! 113
Unità 3 Pronto, chi parla? 121
Unità 4 Musica maestro! 128
Unità 5 Originalissimo! 133

Glossario 138

Le tracce audio del volume sono disponibili all'indizzo


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0 PER COMINCIARE…

1 Osserva le foto. Quali parole italiane conosci?


დააკვირდი ფოტოებს. რომელ იტალიურ სიტყვებს იცნობ?

a. d. g.

b. e. h.

c. f. i.

2 Lavorate in coppia. Abbinate le immagini a queste parole.


იმუშავეთ წყვილში. ერთმანეთთან დააკავშირეთ ნახატი და სიტყვა.

1. Caffè 4. Calcio 7. Spaghetti


2. Pizza 5. Colosseo 8. Euro
3. Musica 6. Ferrari 9. Pinocchio

3 Conosci altre parole italiane? Scrivile sul tuo quaderno.


იცი სხვა იტალიური სიტყვები? ჩაწერე ისინი რვეულში.

6 UNITÀ 0 PER COMINCIARE…


QUANTI OGGETTI!
4 Collega le immagini alle parole. Attenzione ai simboli!
დააკავშირე ნახატი და სიტვა. ყურადღება მიაქციე სიმბოლოებს!

banco 

 colla 

finestra 
 lavagna 

zaino 

 libro 

penna 
 porta  
quaderno 
♠ sedia  
matita 

 gomma  
insegnante ♠
 studente 

cestino 

 
gesso

UNITÀ 0 PER COMINCIARE… 7


QUANTE PAROLE!
5 Leggi con l'insegnante le espressioni utili per comunicare in classe e ripeti.
მოუსმინე კლასში ურთიერთობისთვის საჭირო გამოთქმებს და გაიმეორე ისინი.

INSEGNANTE Come, scusa?


STUDENTE Come si scrive: კატა in italiano?
INSEGNANTE Si scrive G-A-T-T-O.

STUDENTE Come si dice: კალამი in italiano?


INSEGNANTE Si dice P-E-N-N-A.

STUDENTE Come si dice: არ მესმოდა in italiano?


INSEGNANTE Si dice: NON HO CAPITO.

STUDENTE Come si dice: გთხოვთ გაიმეოროთ?


INSEGNANTE Si dice: PUOI RIPETERE, PER FAVORE.

INSEGNANTE Scrivete sui vostri quaderni.


STUDENTE Che cosa significa “penna”?
STUDENTE Posso uscire?

CHE CONFUSIONE!

6 Ordina i numeri da 0 a 20.


დაალაგე რიცხვები 0-დან 20-მდე.

dodici quindici cinque


uno 1 tre otto
sette zero quattordici
undici diciotto sedici
quattro dieci nove
tredici venti sei
diciassette due diciannove

1 7 Adesso ascolta e controlla l’ordine dei numeri.


ახლა მოუსმინე და შეამოწმე რიცხვების მიმდევრობა.

8 UNITÀ 0 PER COMINCIARE…


L'ALFABETO ITALIANO
2 8 Ascolta e ripeti insieme all’insegnante.
მოუსმინე და გაიმეორე მასწავლებელთან ერთად.

aA bB cC dD
"a" "bi" "ci" "di"

eE fF gG hH
"e" "effe" "gi" "acca"

iI jJ kK lL
"i" "i lunga" "cappa" "elle"

mM nN oO pP
"emme" "enne" "o" "pi"

qQ rR sS tT
"qu" "erre" "esse" "ti"

uU vV wW xX
"u" "vi" "vu doppia" "ics"

yY zZ
"ipsilon" "zeta"

UNITÀ 0 PER COMINCIARE… 9


1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA A1

1 Osserva le immagini. Abbina i saluti all’immagine corrispondente.


დააკვირდი გამოსახულებებს: დაუკავშირე მისალმების ფორმა შესაბამის
გამოსახულებას.
Buongiorno! • Piacere • Salve • Ciao

BUONGIORNO!

3 2 Ascolta i dialoghi. A quale vignetta si riferiscono?


მოუსმინე დიალოგებს. რომელ ნახატს შეესაბამებიან ისინი? დააკავშირე.

DIALOGO NUMERO DIALOGO NUMERO

3 3 Ascolta di nuovo i dialoghi. Scrivi sul quaderno i saluti che ascolti.


კიდევ მოუსმინე დიალოგებს. ამოიწერე რვეულში მისალმების ფორმები I და II
დიალოგიდან.

DIALOGO 1 DIALOGO 2

Benvenuta!

10 A1 • UNITÀ
UNITÀ 1 BENVENUTA
1 BENVENUTA
IN ITALIA,
IN ITALIA,
TAMARA!
TAMARA
4 Leggi i dialoghi e controlla.
წაიკითხე დიალოგები და შეამოწმე.

1. ALL’AEROPORTO
LEONARDO Ciao, tu sei Tamara?
TAMARA Sì, sono io. E tu sei Leonardo?
LEONARDO Sì, giusto!
TAMARA Finalmente! Piacere di conoscerti.
LEONARDO Benvenuta! Questo è mio padre.
CARLO Piacere Tamara, mi chiamo Carlo.
TAMARA Piacere Signor Restini!
CARLO No, Carlo va bene!

2. A SCUOLA
LEONARDO Buongiorno professoressa!
PROFESSORESSA Buongiorno Leonardo, come stai?
LEONARDO Bene, grazie! Questa è Tamara, la nuova compagna di classe.
TAMARA Salve, mi chiamo Tamara, piacere.
PROFESSORESSA Piacere, io sono la professoressa Bellini. Di dove sei, Tamara?
TAMARA Sono georgiana, di Tblisi.
PROFESSORESSA Quanti anni hai?
TAMARA Ho undici anni, come Leonardo!

5 Giusto o sbagliato?

სწორია თუ შეცდომაა ?

1. Carlo è il padre di Leonardo.


2. Tamara è italiana.
3. Leonardo presenta Tamara alla professoressa.
4. Il Signor Restini è il padre di Tamara.
5. Tamara ha 12 anni.

6 Adesso prova a presentarti a un compagno. Segui come esempio il dialogo


dell’attività 4.
გაეცანი კლასის ამხანაგს. ნიმუშად გამოიყენე წინა სავარჯიშოს დიალოგი.

CIAO, TU SEI...?

SALVE, MI CHIAMO...

A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA 11


VOCABOLARIO
NAZIONI E NAZIONALITÀ

7 Osserva lo schema e completa.


დააკვირდი სქემას და შეავსე.

Ucraina – ucraino/a • Marocco – marocchino/a • Georgia – georgiano/a • Armenia – armeno/a •


Italia – italiano/a • Turchia – turco/a • Germania – tedesco/a •
Brasile – brasiliano/a • Francia – francese • Inghilterra – inglese

Italia italiano/a

8 Pensa a un personaggio famoso nel mondo. Immagina di essere tu questo


personaggio, presentati e domanda a un tuo compagno o compagna quale
personaggio è.
გაიხსენე რომელიმე ცნობილი ადამიანი. წარმოიდგინე, რომ ეს ადამიანი შენ ხარ.
წარადგინე საკუთარი თავი და ჰკითხე ამხანაგს, თვითონ ვინ არის.

CIAO, IO MI CHIAMO EROS


RAMAZZOTTI E SONO ITALIANO. E TU?

IO SONO...

12 A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA


COMUNICAZIONE
PRESENTIAMOCI!

4 9 Riordina il dialogo e scrivilo sul quaderno. Dopo ascolta e verifica.


დაალაგე დიალოგი და გადაიწერე რვეულში. შემდეგ მოუსმინე და შეამოწმე.

1 STEFANO Ciao, come ti chiami? TAMARA Sono georgiana di Tblisi.


STEFANO Quanti anni hai? TAMARA Di dove sei?
STEFANO Anche io ho undici anni! TAMARA Mi chiamo Tamara, e tu?
STEFANO Sono italiano, di Firenze, e tu? TAMARA Ho undici anni, e tu?
STEFANO Io sono Stefano.

GRAMMATICA
I PRONOMI PERSONALI SOGGETTO
io In italiano l’uso del pronome soggetto non è
obbligatorio.
tu Mi chiamo Anna. / Io mi chiamo Anna.
lui / lei / Lei
La forma di cortesia è Lei e si utilizza con il
noi
verbo alla terza persona singolare.
voi Lei è il Signor Bianchi?
loro

PRESENTE INDICATIVO
Essere Avere
io sono io ho
tu sei tu hai
lui / lei / Lei è lui / lei / Lei ha
noi siamo noi abbiamo
voi siete voi avete
loro sono loro hanno

– Lui è Andrei, il nuovo compagno di classe


rumeno. – Io ho undici anni, e tu quanti anni hai?
– Piacere, io sono Antonio. – Io ho dodici anni. Lui è Andrei, ha dodici anni.

A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA 13


GENERE E NUMERO DEI NOMI
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE libro libri
professore professori
FEMMINILE gomma gomme
classe classi

ARTICOLI DETERMINATIVI
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE il quaderno i quaderni
significato significati
cane cani
lo zaino gli zaini
studio studi
psicologo psicologi
gnomo gnomi
yogurt yogurt
l’ amico amici
FEMMINILE la maestra le maestre
l’ onda onde

OCCHIO!
In italiano le parole di genere maschile possono avere tre tipi di articoli:
il si usa con i nomi che iniziano per consonante;
lo si usa per le parole che cominciano con: z, s + consonante, ps, gn, y, pn, x;
l’ si usa per i nomi che iniziano per vocale.

PRESENTE INDICATIVO
Chiamarsi
io mi chiamo
tu ti chiami
OCCHIO!
lui / lei / Lei si chiama
noi ci chiamiamo Chiamarsi è un verbo riflessivo.
In italiano i verbi riflessivi hanno due
voi vi chiamate pronomi: il pronome soggetto (che può
loro si chiamano essere omesso) e il pronome riflessivo (mi,
ti, si, ci, vi, si) che va sempre espresso.
Ciao, io sono Leonardo! Come ti chiami?

14 A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA


GLI AGGETTIVI DI NAZIONALITÀ
In italiano l’aggettivo concorda in genere e numero con il nome a cui si riferisce.

SINGOLARE PLURALE
MASCHILE il ragazzo rumeno i ragazzi rumeni
l'alunno cinese gli alunni cinesi
FEMMINILE la ragazza spagnola le ragazze spagnole
l'alunna portoghese le alunne portoghesi

OCCHIO!
Gli aggettivi che al singolare terminano in -e rimangono invariati al
maschile e al femminile.
Al plurale terminano sempre in -i.

FONETICA
C/k/ C/ʧ/
C + a/o/u C + i/e
Es. casa / coniglio / cuore Es. amici / cena / ciao / calcio

CH + i/e
Es. chiesa / bacheca

G/g/ G/ʤ/
G + a/o/u G + i/e
Es. gatto / gola / laguna Es. ginnastica / gelato / giusto / gioco

GH + i/e
Es. ghiaccio / ghepardo

10 Con l’aiuto dell’insegnante, leggi le seguenti parole.


მასწავლებლის დახმარებით წაიკითხე შემდეგი სიტყვები:

chiavi • cielo • gelo • ghiaccio • Carmelo • gancio • acciuga • gatto • Agrigento •


gelato • argomento • leggere • felicità • grigio • righello • dolci • giubbotto • Giulia •
giornale • cucina • corso • arancia • chiamata • gufo • colore • gioco • gesso • occhio •
cellulare • Cina • pace • città • bacio • guanti • spaghetti • gita • giostra • aghi •
cioccolato • margherita

A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA 15


CULTURA
CONOSCI L’ITALIA?

11 Dove si trovano queste città? Cercale e scrivile sulla cartina dell’Italia insieme ai tuoi
compagni.
სად არის ეს ქალაქები? მეგობრებთან ერთად მოძებნე და ჩაწერე ისინი იტალიის
რუკაზე.

Roma • Venezia • Napoli • Milano • Firenze • Bologna • Genova • Agrigento

Agrigento

16 A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA


12 Associa le immagini alle città che hai trovato sulla mappa.
შეუსაბამე შემდეგი გამოსახულებები იმ ქალაქებს, რომლებიც რუკაზე მოძებნე.

LASAGNE COLOSSEO SANTA MARIA DEL FIORE PIZZA

PESTO IL PONTE DI RIALTO LA VALLE DEI TEMPLI IL DUOMO

13 Scegli una delle immagini dell’attività precedente e fai una breve descrizione. Puoi
cercare su internet o domandare all’insegnante. Scrivi sul quaderno.
ჩაიწერე რვეულში. აირჩიე გამოსახულებები მე-2 სავარჯიშოდან და მოკლედ აღწერე
ისინი. შეგიძლია, დაიხმარო ინტერნეტი ან ჰკითხო მასწავლებელს.

14 Osserva le informazioni sull‘Italia. E in Georgia? Sul quaderno scrivi le informazioni


del tuo Paese.
დააკვირდი მარცხნივ მოცემულ სქემას. როგორაა საქართველოში? რვეულში გააკეთე
ასეთივე სქემა შენი ქვეყნისთვის.

ITALIA

Capitale: Roma
Popolazione: 60 milioni
Festa nazionale: 2 giugno
Piatti principali: pasta, pizza, tiramisù, gelato
Lingua ufficiale: italiano
Altre lingue: dialetti regionali, tedesco, francese, sloveno,
catalano, ladino, serbo-croato, albanese, greco

A1 • UNITÀ 1 BENVENUTA IN ITALIA, TAMARA 17


2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA A1

5 1 Osserva l’albero genealogico della famiglia di Leonardo. Ascolta e completa con i


nomi dei suoi familiari.
დააკვირდი ლეონარდოს ოჯახის გენეალოგიურ ხეს. მოუსმინე და ჩაიწერე მისი
ოჯახის წევრების სახელები.

NONNO NONNA

....................... .......................

ZIO ZIA PADRE MADRE


....................... LUCIA ....................... MONICA

CUGINO CUGINA IO SORELLA

LUCA ........................ LEONARDO ........................

2 Leggi l’e-mail che Tamara scrive a un’amica italiana e verifica l’esercizio precedente.
წაიკითხე წერილი, რომელსაც თამარი სწერს იტალიელ მეგობარს და შეამოწმე წინა
სავარჯიშო.

Nuova e-mail

Ciao Sara,
come stai? A Siena tutto bene. La famiglia di Leonardo è molto ospitale e insieme viaggiamo
molto. Ti mando una foto della scorsa domenica a Pisa. Il ragazzo magro con i capelli castani
e gli occhi azzurri è Leonardo, il mio migliore amico qui in Italia. Lui è divertente e anche
molto generoso con me. La ragazza accanto a Leonardo è sua sorella Silvia, anche lei è molto
carina e socievole. I genitori di Leonardo si chiamano Carlo e Monica, sono i due signori alti
e sorridenti. Il signore con i baffi e la macchina fotografica al collo è Angelo, lo zio di Silvia e
Leonardo. Vicino a lui c’è la zia Lucia che porta gli occhiali da sole. Ci sono anche i due cugini
di Leonardo: Luca e Martina, loro sono gemelli e hanno sei anni. Infine, i due signori anziani con
i capelli bianchi sono Cristina e Pietro, i nonni di Leonardo. Aspetto tue notizie!

Un grande abbraccio,
Tamara
INVIA

18 A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA


3 Giusto o sbagliato?

სწორია თუ შეცდომაა?

1. Tamara manda una foto di Siena.


2. Silvia è la sorella di Leonardo.
3. I genitori di Leonardo si chiamano Angelo e Lucia.
4. Lo zio di Leonardo ha la barba.
5. I cugini di Leonardo hanno 6 anni.

VOCABOLARIO
LA FAMIGLIA

i genitori il fratello il nipote il cognato


il padre la sorella la nipote la cognata
la madre il marito lo zio il genero
il figlio (unico) la moglie la zia la nuora
la figlia (unica) il nonno il cugino il suocero
la nonna la cugina la suocera

LA DESCRIZIONE FISICA
Sono giovane, anziano/a bello/a, brutto/a Ho / neri, marroni, chiari, scuri
/È alto/a, basso/a magro/a, grasso/a Ha gli verdi, azzurri grandi, piccoli
calvo occhi
Porto / gli occhiali la barba Ho / biondi, castani, lunghi, corti
Porta l’apparecchio i baffi Ha i neri lisci, ricci
capelli

4 Osserva le immagini e completa le parole.


დააკვირდი თამარის გენეალოგიურ ხეს და შეავსე წინადადებები.

1. B__l_ 3. Capelli b _ o _ _ i 5. B _ ss _ 7. Occhi v _ r _ _

2. Br _ tt _ 4. Capelli _ _ ri 8. Occhi az _ u _ r _

6. A _ to

A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA 19


5 Osserva le immagini di Tamara e Leonardo e descrivi il loro aspetto.
დააკვირდი გამოსახულებებს და შეავსე სიტყვები.

LA DESCRIZIONE DEL CARATTERE

allegro/a timido/a maleducato/a nervoso/a


gentile tranquillo/a antipatico/a noioso/a
simpatico/a divertente aperto/a triste

6 In coppia, create delle frasi sul quaderno seguendo l’esempio. Se non ricordate gli
aggettivi e il loro contrario, osservate il riquadro precedente.
იმუშავეთ წყვილში, ნიმუშის მიხედვით მოიგონეთ წინადადებები. თუ აღარ
გახსოვთ ზედსართავი სახელები და მათი ანტონიმები, გადახედეთ წინა სქემას.

IO IL MIO COMPAGNO, LA MIA COMPAGNA

Io sono timido. Silvia è allegra.

NO è il contrario di SÌ. Con un verbo la negazione si forma con un non davanti.


– Ti chiami Marta? – No, mi chiamo Maria.
– Sei Andrea? – No, non sono Andrea, sono Luigi.

7 Descrivi uno dei tuoi compagni fisicamente e caratterialmente senza dire il nome,
vediamo chi indovina!
აღწერე რომელიმე თანაკლასელი, ფიზიკურად და ხასიათით, ისე, რომ არ
დაასახელო ის. ვნახოთ, ვინ გამოიცნობს!

20 A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA


8 Come stai? Guarda le immagini. Con l’aiuto dell’insegnante, collega le immagini alle
espressioni corrispondenti.
როგორ ხარ? დააკვირდი ნახატებს. მასწავლებლის დახმარებით დააკავშირე
გამოსახულება შესაბამის გამოთქმასთან. ჩაწერე რვეულში გამოსახულების
აღმნიშვნელი რიცხვი და შესაბამისი სიტყვა/გამოთქმა.

1. Ho fame
2. Sto bene
3. Sono triste
4. Ho sonno
5. Sono annoiato/a
6. Sono divertito/a
7. Ho paura
8. Ho freddo
9. Sono arrabbiato/a
10. Ho caldo

6 9 Ascolta il dialogo e completa.


მოუსმინე დიალოგს და შეავსე.

insomma • come va • tutto bene • sono contenta • molto bene • tutto a posto • ho una fame!

TAMARA Ciao Leo, oggi a scuola?


LEONARDO Ciao Tamara! Sì, , e a te?
TAMARA ! La lezione di matematica è un po’ difficile!
Adesso andiamo a casa tua?
LEONARDO Anche io! Oggi andiamo a casa di Viola a fare i compiti. Oh, ecco che arriva!
VIOLA Io sono Viola, piacere!
TAMARA Tamara, piacere mio!
LEONARDO Allora Viola, ?
VIOLA , di passare il pomeriggio con voi!

10 Il mimo: mima ai tuoi compagni uno stato fisico o mentale. Indovinate qual è!
თამაში მიბაძვით.

A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA 21


GRAMMATICA
AGGETTIVI QUALIFICATIVI
Gli aggettivi qualificativi si suddividono in due gruppi: gli aggettivi che terminano in -o e -a, e gli
aggettivi che terminano in -e.

MASCHILE FEMMINILE MASCHILE FEMMINILE


SINGOLARE bello bella felice felice
PLURALE belli belle felici felici

AGGETTIVI E PRONOMI POSSESSIVI Il mio compagno parla bene l'inglese.


La sua amica sta molto bene.
SINGOLARE PLURALE
MASCHILE mio nostro miei nostri OCCHIO!
tuo vostro tuoi vostri
Con i nomi di parentela al
suo loro suoi loro
singolare non si mette l’articolo,
al plurale sì.
FEMMINILE mia nostra mie nostre
Suo zio suona il violino.
tua vostra tue vostre
Le mie cugine vivono in città.
sua loro sue loro

PRESENTE INDICATIVO: VERBI REGOLARI E IRREGOLARI


Parlare Vedere Dormire
io parlo io vedo io dormo
tu parli tu vedi tu dormi
lui / lei / Lei parla lui / lei / Lei vede lui / lei / Lei dorme
noi parliamo noi vediamo noi dormiamo
voi parlate voi vedete voi dormite
loro parlano loro vedono loro dormono

Dare Andare Dire


io do io vado io dico
tu dai tu vai tu dici
lui / lei / Lei dà lui / lei / Lei va lui / lei / Lei dice
noi diamo noi andiamo noi diciamo
voi date voi andate voi dite
loro danno loro vanno loro dicono

22 A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA


LA PREPOSIZIONE DA

IL LO L' LA I GLI LE
DA dal dallo dall' dalla dai dagli dalle

Si usa: PREPOSIZIONE SEMPLICE PREPOSIZIONE ARTICOLATA

• con il verbo venire + un Vengo da Bari.


nome di città

• con i verbi venire e tor- Lunedì torno da Savona. Enzo viene dalla Romania.
nare + un nome di città o
nazione (sia al singolare
sia al plurale)
• con il verbo andare + un Domenica pomeriggio vado a
nome di persona fare merenda da Andrea.

• con il verbo andare + Ho mal di denti, vado dal


nome di professione dentista.

• quando si vuole indicare Che belli i tuoi occhiali da


la funzione, lo scopo sole!

• con valore temporale per Vivo a Bologna da quattro


esprimere un intervallo di anni.
tempo già trascorso
• con valore temporale per La lezione è dalle 8.00 alle 13.
indicare le ore, i giorni La panetteria apre dal lunedì
della settimana e gli anni al sabato.
Dal 2014 al 2017 ho studiato
ungherese.
• dopo l’avverbio di spazio Sara vive lontano da me.
lontano

• dopo l’avverbio di spazio Paolo vive lontano dalla


lontano + un nome di na- piscina.
zione o di alcuni luoghi Il Belgio è lontano dalla Gre-
cia.

A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA 23


FONETICA
7 11 Leggi queste parole a voce alta poi ascolta e verifica se la tua pronuncia è corretta.
ხმამაღლა წაიკითხე ქვემოთ მოცემული სიტყვების ჩამონათვალი და შეამოწმე
საკუთარი გამოთქმა:

figlio • calzino • aglio • coniglio • albero • ciglio • fratello • griglia • famiglia • sorella •
elefante • stella • lumaca • telefono • bottiglia • sveglia • spogliatoio • aula • classe •
pagliaccio • anello • maglietta • filo • calendario

12 Scrivi le parole dell’esercizio precedente nella colonna corrispondente al suono.


წინა სავარჯიშოს სიტყვები ჩაწერე შესაბამის სვეტში, ბგერის ჟღერადობის
მიხედვით.

/l/ /ʎ/
calzino figlio

CULTURA
I NONNI ITALIANI

13 Leggi il testo.
წაიკითხე ტექსტი.

I nonni italiani sono dei super nonni!


Guidano, accompagnano, intrattengono, crescono. I nonni
italiani sono una vera risorsa per le famiglie. Il 77% dei nonni italiani dichiara di sentirsi ancora
utile, soprattutto se può dare consigli, chiamare amici e parenti, partecipare alle faccende
domestiche e fare piccoli lavori. Danno consigli ai nipoti, si aggiornano sulle innovazioni,
badano ai nipoti e organizzano le riunioni di famiglia.
Le attività che svolgono i nonni rappresentano un contributo prezioso nella società italiana. I
nonni hanno un ruolo attivo, stanno al centro della vita familiare e sostengono economicamente
i figli e i nipoti. Per questo motivo il 2 ottobre di ogni anno in Italia si festeggiano i nonni per
ringraziarli e stare insieme a loro.
L’Italia è il Paese europeo con la più alta percentuale di nonni che si occupano di un nipote,
infatti i bambini che hanno genitori lavoratori spesso passano più tempo dai nonni che con loro.
I nonni danno ai nipoti compagnia e calore, li accompagnano nella memoria ma soprattutto li
fanno divertire tanto! Lunga vita ai nonni!
[adattato da repubblica.it]

24 A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA


14 Osserva le immagini. A quali parole del testo corrispondono?
დააკვირდი გამოსახულებებს. რომელ სიტყვებს შეესაბამება ისინი ტექსტში?

1. Faccende domestiche
2. Riunioni di famiglia
3. Bambini
4. Amici
5. Genitori

15 Quali attività si fanno insieme ai nonni? Collega le tipologie di attività all’immagine


corrispondente.
რას ვაკეთებთ ბებიასა და ბაბუასთან ერთად?

1. Giocare a carte
2. Cucinare
3. Fare una passeggiata
4. Giocare al parco
5. Fare la spesa
6. Fare i compiti

16 E tu? Quali di queste attività fai con i nonni? Parlane in classe con i tuoi compagni.
შენ რას აკეთებთ ბებიასა და ბაბუასთან ერთად ჩამოთვლილთაგან? კიდევ რას
აკეთებ მათთან ერთად.

A1 • UNITÀ 2 TI PRESENTO LA MIA FAMIGLIA 25


3 QUESTA È LA MIA CASA A1

8 1 Ascolta e rispondi alle domande sul quaderno.


მოუსმინე და უპასუხე შეკითხვებს რვეულში.

1. Chi è Dino?
2. Che cosa cucina la mamma di Viola?
3. Com’è la stanza di Viola?

8 2 Ascolta di nuovo e completa il testo.


კიდევ მოუსმინე და შეავსე.

Viola abita in una villetta con il e ha un giocherellone


che si chiama Dino. La camera di Viola è e luminosa, sulla
c’è un mappamondo. Il bagno è al corridoio.

3 Leggi il dialogo e verifica le tue risposte.


წაიკითხე დიალოგი და შეამოწმე შენი პასუხები.

TAMARA Questa villetta con il giardino è casa tua?


VIOLA Sì, e quello è Dino, il mio cane! È proprio un giocherellone!
LEONARDO Dai, andiamo! Muoio di fame!
VIOLA Va bene, andiamo! La cucina è vicino all’ingresso.
LEONARDO Che buon odorino, che cosa sta cucinando, Signora Vallini?
MAMMA DI VIOLA La pasta al forno e ci sono anche le polpette al sugo. Viola, perché non
aspettate in sala da pranzo?
VIOLA Ok, mamma! Ragazzi, andiamo al piano di sopra, vi mostro la mia stanza!
TAMARA Ma è bellissima! Grande, luminosa e c’è pure un mappamondo sulla
scrivania!
LEONARDO Sì, molto bella, Viola. Senti, dov’è il bagno?
VIOLA Devi uscire dalla camera e a destra, in fondo al corridoio, c’è il bagno.
LEONARDO Un attimo e torno.
TAMARA E questa chitarra? È tua?
VIOLA Sì, questa è la mia, quella giù in salotto è di mio padre.
MAMMA DI VIOLA Ragazzi, è pronto! A tavola!
TUTTI Arriviamo!

26 A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA


VOCABOLARIO
LA CASA
TIPO DI UBICAZIONE STANZE PARTI ESTERNE SERVIZI
ABITAZIONE DELLA CASA
L’appartamento Il quartiere Il bagno Il balcone L’aria
L’attico Il condominio La cucina Il/La terrazzo/a condizionata
La casa Il centro Il salotto Le scale L’ascensore
La villa La periferia La sala da La facciata Il riscaldamento
La villetta a La campagna pranzo Il giardino
schiera Lo studio Il cortile
L’ingresso Il piano
Il garage Il pianerottolo
La camera da Il portone
letto La porta
Il corridoio Il tetto
Il ripostiglio La finestra

4 Osserva le immagini. Qual è casa di Viola? Per ogni immagine scrivi che tipo di
abitazione è.
დააკვირდი გამოსახულებებს: რომელია ვიოლას სახლი? თითოეულ გამოსახულებას
მიაწერე რვეულში, რა ტიპის საცხოვრებელია.

A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA 27


5 Scrivi il nome corrispondente di ogni stanza.
ახლა დაწერე თითოეული ოთახის შესაბამისი სახელი.

I MOBILI E GLI OGGETTI DELLA CASA


IL TERMOSIFONE

L'ARMADIO
LA DOCCIA

IL LETTO IL COMODINO LA SCRIVANIA IL BIDET IL WATER IL LAVANDINO

IL FORNO
IL FRIGORIFERO LA LIBRERIA LA TELEVISIONE

LA SEDIA IL TAVOLO I FORNELLI LA POLTRONA IL TAPPETO IL DIVANO

28 A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA


6 Alcuni oggetti sono stati spostati nella stanza sbagliata. In coppia osservate le
seguenti immagini e formulate domande e risposte seguendo l’esempio.
ზოგიერთი ნივთი შეცდომითაა ამ ოთახებში. იმუშავეთ წყვილში. დააკვირდით
ნახატებს და ნიმუშის მიხედვით შეადგინეთ კითხვები და პასუხები.

Es. – Che cosa manca in salotto? – In salotto manca la sedia.

I COLORI

BIANCO BEIGE GIALLO ARANCIO

ROSSO ROSA VIOLA AZZURRO

BLU VERDE MARRONE GRIGIO NERO

7 Leggi gli aggettivi che servono per descrivere la casa. Quali sono positivi? Quali
negativi? Sul quaderno fai due insiemi e raggruppali.
წაიკითხე ზედსართავი სახელები, რომლებიც საჭიროა სახლის ასაღწერად. რომელია
დადებითი? რომელია უარყოფითი? რვეულში ამოწერე ეს სახელები ორ ჯგუფად.

ampia • nuova • centrale • stretta • arredata • luminosa • calda • buia • rumorosa • periferica •
moderna • tranquilla • vecchia • antica • ristrutturata • fresca

AGGETTIVI POSITIVI AGGETTIVI NEGATIVI

8 Com’è la tua casa? Descrivila stanza per stanza usando gli aggettivi e i colori
dell’attività precedente.
როგორია შენი სახლი? აღწერე თითოეული ოთახი, მე-7 სავარჯიშოში მოცემული
ზედსართავი სახელებისა და ფერების გამოყენებით.

A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA 29


INDICATORI SPAZIALI
Dov’è Dino?

sopra a sotto a dietro a davanti a di fronte a tra

intorno a lontano da vicino a / dentro / in a destra di a sinistra di


accanto a

9 Osserva l’immagine e completa il testo con l’indicatore spaziale appropriato.


დააკვირდი გამოსახულებას და შეავსე ტექსტი შესაბამისი სივრცითი მაჩვენებლის
გამოყენებით.

La mia casa di campagna non è molto Siena, sono solo 10 chilometri in macchina.
campagna c’è molto spazio per giocare all’aria aperta, casa c’è un
grande giardino e erba ci sono due sdraio. Quando prendo il sole, Dino sta sempre
me. La veranda si trova , seconda entrata. Lì i nonni
passano molto tempo a chiacchierare all’ombra. Proprio veranda c’è la mia stanza
e si trova la camera da letto dei miei genitori. la veranda e le sdraio
si trova un grande tavolo di legno, tavolo ci sono sei sedie. Dino adora dormire
tavolo quando fa molto caldo.

10 Prova a disegnare sul tuo quaderno la stanza del tuo compagno chiedendogli quali
mobili e quali oggetti ci sono e dove sono collocati.
ჰკითხე მეგობარს, რა ნივთებია მის ოთახში, როგორაა ისინი განლაგებული და
დახატე მისი ოთახი.

30 A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA


I NUMERI ORDINALI

1° primo 11° undicesimo


2° secondo 20° ventesimo
3° terzo 30° trentesimo
4° quarto 40° quarantesimo
5° quinto 50° cinquantesimo
6° sesto 60° sessantesimo
7° settimo 70° settantesimo
8° ottavo 80° ottantesimo
9° nono 90° novantesimo
10° decimo 100° centesimo

11 Che confusione! Metti in ordine le lettere dei numeri ordinali.


სწორად დაალაგე არეული ასოები ქვემოთ მოცემულ რიგობით რიცხვით სახელებში.

1. vottao 6. zorte
2. torqua 7. tantotimose
3. mopri 8. dosecon
4. cideom 9. tesisessanmo
5. imostrente 10. tesinovamon

12 Ora tocca a te! Com’è la tua casa dei sogni? Scrivi sul quaderno una breve descrizione
della casa (spazi, mobili ecc.) e disegna un piano con la suddivisione degli spazi. In
ognuno scrivi il nome della stanza o dello spazio esterno. Infine presenta il lavoro
alla classe.
ახლა შენი ჯერია! როგორია შენი ოცნების სახლი? ჩაწერე რვეულში სახლის მოკლე
აღწერა (ოთახები, ავეჯი და სხვა) და დახაზე მისი გეგმა. თითოეულ ოთახსა თუ გარე
სივრცეს დააწერე შესაბამისი სახელი. წარუდგინე ნაშრომი კლასს.

A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA 31


GRAMMATICA
I DIMOSTRATIVI

MASCHILE FEMMINILE
Singolare Plurale Singolare Plurale
QUI questo questi questa queste
LÌ quello, quel, quell’ quelli, quei, quegli quella quelle

Gli aggettivi dimostrativi si trovano sempre davanti a un nome e cambiano in base al genere e
al numero.

OCCHIO!
Gli aggettivi dimostrativi maschili davanti ai nomi seguono la regola dell’articolo
determinativo.
Es. occhi > gli occhi > quegli occhi
zaino > lo zaino > quello zaino
uomo > l’uomo > quell’uomo
bambino > il bambino > quel bambino

I pronomi dimostrativi non accompagnano nessun nome ma lo sostituiscono.

OCCHIO!
Al maschile singolare si usa sempre quello, al maschile plurale si usa sempre quelli.
Es. Quel bambino è il figlio di Flora, quello è il figlio di Angela.
Quei libri sono i miei, quelli sono i tuoi.

AVVERBI DI LUOGO

sopra
sotto
dietro
davanti
a sinistra
di fronte A DI lontano DA
a destra
dentro
vicino
accanto
intorno

32 A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA


PREPOSIZIONI DI LUOGO
tra / fra
in
su

Il bagno si trova tra il soggiorno e la cucina.


Il termosifone è in bagno.
Sulla scrivania ci sono i miei libri.

LA PREPOSIZIONE SU

IL LO L’ LA I GLI LE
SU sul sullo sull’ sulla sui sugli sulle

Si usa: PREPOSIZIONE SEMPLICE PREPOSIZIONE ARTICOLATE

• per indicare la posizione L’uccellino è su un ramo di un


nello spazio; si albero.
accompagna con l’articolo
indeterminativo
• per indicare la posizione Sul divano ci sono due cuscini.
nello spazio

• per introdurre un Bello il film su Ludovico Ho visto un cartone animato


argomento Einaudi! sugli antichi romani.

• con valore approssimativo Le scarpe costano sui 60 euro.


e significa all’incirca Il nonno è sulla sessantina.

C’È / CI SONO
Il verbo esserci si usa per indicare la posizione nello spazio di qualcuno o qualcosa e per indicare
l’esistenza di qualcuno o qualcosa. Si usa c’è quando segue un nome al singolare, ci sono
quando segue un nome al plurale.

c’è una scrivania, un armadio, un mappamondo.


Nella mia stanza
ci sono due sedie, molti libri, tre poster, i miei vestiti.

A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA 33


VERBI MODALI
Dovere Potere Volere

io devo io posso io voglio


tu devi tu puoi tu vuoi
lui / lei / Lei deve lui / lei / Lei può lui / lei / Lei vuole
noi dobbiamo noi possiamo noi vogliamo
voi dovete voi potete voi volete
loro devono loro possono loro vogliono

I verbi modali dovere, potere e volere si trovano davanti a un verbo all’infinito.


Devo aiutare la mamma in cucina, così dopo posso mangiare una fetta di torta.

FONETICA

9 13 Leggi queste parole a voce alta poi ascolta e verifica se la tua pronuncia è corretta.
ხმამაღლა წაიკითხე სიტყვები, შემდეგ მოისმინე და დარწმუნდი, რომ სწორად
გამოთქვამ მათ.

casa • zucchero • cosa • zuppa • Spagna • esercizio • sasso • scatola • zaino •


sera • zanzara • esame • spaghetti • zebra • ragazzo • astuccio • calzino •
stanza • basilico • marsupio • Svizzera • zoo • sabbia • zucchina

14 Scrivi le parole dell’esercizio precedente nella colonna corrispondente al suono.


Segui l’esempio.
წინა სავარჯიშოს სიტყვები ჩაწერე შესაბამის სვეტში, ბგერების ჟღერადობის
მიხედვით.

/s/ / dz / , / ts /
casa zucchero

34 A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA


CULTURA
UN’ITALIA DI CASE
15 Osserva le immagini, leggi le descrizioni delle diverse abitazioni italiane e collegale
all’immagine corrispondente, come nell’esempio.
წაიკითხე იტალიური სახლების აღწერილობები და დააკავშირე ისინი შესაბამის
გამოსახულებასთან.

1. I sassi di Matera 3. Lo stazzo sardo

2. La baita 4. Il trullo

5. La masseria 6. La cascina 7. La casa mediterranea

a. Dichiarati Patrimonio mondiale dell’umanità dall’UNESCO, sono costruzioni a forma


conica, con il cono grigio e le pareti bianche. Sono costruiti con pietra a secco.
b. Tipiche di una regione del Sud Italia, sono antiche aziende agricole, oggi ristrutturate
per diventare agriturismi e bed & breakfast. Sono interamente di pietra e hanno un cortile
centrale caratteristico di questa abitazione.
c. Sono grandi fattorie, immerse nelle campagne del Centro Italia. Contengono anche
granai, fienili, forni, pozzi e fontane. Davanti si trova l’aia, un ampio spazio in pietra dove in
passato si batteva il grano.
d. È un’abitazione rettangolare, tipica di un’isola italiana, formata da blocchi di granito e
suddivisa in uno o due ambienti. Di solito all’esterno ha un forno o un piccolo magazzino.
e. È un insieme di case che forma un’intera città scavata nella roccia calcarea.
f. È una piccola casa di montagna. Ha le pareti di legno e il tetto a scivolo che serve per
sopportare il peso della neve. Usata per trascorrere periodi di villeggiatura e riposo.
g. È una costruzione che solitamente si trova vicino al mare, i colori chiari e la struttura
mantengono all’interno il fresco nei periodi più caldi dell’anno.

A1 • UNITÀ 3 QUESTA È LA MIA CASA 35


4 HO UNA FAME DA LUPI! A1

1 Osserva le immagini e collega con la parola corretta.


დააკვირდი გამოსახულებებს და დააკავშირე ისინი შესაბამის სიტყვებთან.

1. a. cioccolata calda 7.

b. acqua
c. fetta di torta
d. cappuccino
e. pizzetta
f. tramezzino 8.
2.
g. cornetto
h. toast
i. panino
j. caffè
3. k. spremuta d’arancia 9.
l. succo di frutta

4. 10.

5. 11.

6. 12.

36 A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI!


x
10 2 Ascolta il dialogo e inserisci le parole mancanti.
მოუსმინე დიალოგს და ჩასვი საჭირო სიტყვები.

fetta di torta • bicchiere • bancone • scontrino • cornetto alla crema • succo di frutta

AL BAR
LEONARDO Buongiorno, vorrei un cappuccino e un , per favore. Voi ragazze cosa
prendete?
TAMARA Anch’io prendo un cornetto, ma alla marmellata. Da bere vorrei un
alla pera, grazie.
VIOLA Per me una al cioccolato, ho una fame da lupi!
BARISTA Da bere?
VIOLA Una spremuta d’arancia.
LEONARDO Ah! Io vorrei anche un d’acqua frizzante, per piacere.
BARISTA Perfetto, fate colazione al ?
LEONARDO Sì, non abbiamo molto tempo. Quant’è?
BARISTA Sono 7 euro e 50.
LEONARDO Ecco a Lei.
BARISTA Ecco qui il resto e lo . Buona giornata, ragazzi!

4 Come si dice per…?


რას ამობთ იმისთვის,
რომ...?

CHIEDERE IL PREZZO ORDINARE DIRE DI AVERE


MOLTA FAME

3 La colazione tipica italiana è cornetto e cappuccino. E tu, che cosa mangi a colazione?
Scrivi sul quaderno i nomi dei cibi e delle bevande che sono sulla tavola.
ტიპიური იტალიური საუზმეა კაპუჩინო და კრუასანი. შენ რას მიირთმევ საუზმეზე?
ჩაწერე რვეულში იმ სასმელებისა და კერძების სახელები, რომლებიც მაგიდაზე
აწყვია.

A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI! 37


5 Guarda l’immagine di una tavola italiana e associa le parole alle immagini.
შეხედე სურათს, რომელზეც გამოსახულია იტალიური სუფრა და დააკავშირე
სიტყვები შესაბამის რიცხვებთან.

Piatto piano
8.
Cucchiaino
Bicchiere
9. 5.
Calice
Forchetta
Coltello 4.
Cucchiaio 7.
Piatto fondo 6.
2. 1.
Tovagliolo 10.
Tovaglia
3.

6 Come si apparecchia la tavola in Georgia? Ci sono differenze con la tavola italiana?


როგორ აწყობენ სუფრას საქართველოში? არის განსხვავება იტალიასა და
საქართველოს შორის ამ თვალსაზრისით?

7 Che cosa ti piace mangiare? Intervista un compagno e compila la tabella sul


quaderno. Segui l’esempio.
რომელი კერძი გიყვარს? შეკითხვები დაუსვი თანაკლასელს და შეავსე ცხრილი
ნიმუშის მიხედვით.
Es. – Che cosa ti piace mangiare? – Che cosa non ti piace mangiare?
– Mi piace / Mi piacciono… – Non mi piace / Non mi piacciono…
la pasta • la pizza • la frutta • la verdura • la carne •
il riso • il pesce • le uova • il formaggio • i dolci

IO IL MIO COMPAGNO / LA MIA


COMPAGNA

MOLTO

ABBASTANZA

POCO

PER NIENTE

38 A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI!


VOCABOLARIO
I NUMERI DA TRENTUNO A MILLE

31 trentuno 40 quaranta 400 quattrocento

32 trentadue 50 cinquanta 500 cinquecento

33 trentatré 60 sessanta 600 seicento

34 trentaquattro 70 settanta 700 settecento

35 trentacinque 80 ottanta 800 ottocento

36 trentasei 90 novanta 900 novecento

37 trentasette 100 cento 1000 mille

8 Quali sono gli ingredienti di questi tre piatti tipici italiani?


რა ინგრედიენტები შედგის ამ სამ ტიპიურ იტალიურ კერძში?

la farina • il sale • il latte • la cipolla • il pomodoro • l’insalata • le uova • il burro • la carota •


il pesce • il parmigiano • il lievito • il basilico • il sedano • le melanzane • la carne •
la mozzarella • l’olio • l’aglio • la pasta

9 Dividetevi a coppie. Volete preparare un piatto tipico georgiano per Leonardo e


la sua famiglia. Consiglia al tuo compagno un piatto tipico e digli l’elenco degli
ingredienti necessari. Il tuo compagno scrive gli ingredienti. Dopo invertite i ruoli.
იმუშავეთ წყვილში. გსურთ, ქართული კერძი მოამზადოთ ლეონარდოსა და მის
ოჯახთან ერთად. ურჩიეთ მეგობარს ტიპიური ქართული კერძი და ჩამოუთვალეთ
საჭირო ინგრედიენტები.

A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI! 39


COMUNICAZIONE
10 Abbina domande e risposte.
დააკავშირე კითხვები და პასუხები.

1. Quant’è? a. Sì, un panino con prosciutto crudo e mozzarella.


2. Vorrei una cioccolata calda. b. Neanch’io.
3. Che cosa prendi? c. Sono due euro e cinquanta.
4. Ora non ho molta fame. d. Anch’io.
5. Io prendo un tramezzino al tonno. e. Certo, arrivo subito.
6. Posso avere il menù? f. Con o senza panna?
7. Prendi qualcosa da mangiare? g. Un caffè macchiato, per favore.

11 Osserva le frasi e scrivi la regola sul quaderno.


დააკვირდი წინადადებებს და რვეულში ჩაწერე წესი, რომელსაც ეს მაგალითები
გკარნახობს.

– Vorrei un cornetto vuoto. – Non voglio un cornetto vuoto.


– Anch’io. – Neanch’io.
– Mi piace molto il cinema italiano. – Non mi piace molto il cinema italiano.
– Anche a me! – Neanche a me!

1. Usiamo la congiunzione anche nelle frasi


2. Usiamo la congiunzione neanche nelle frasi

12 Che cosa ti piace e non ti piace? Parla con un compagno/a. Segui l’esempio.
რა მოგწონს და რა არ მოგწონს? ელაპარაკე ამაზე მეგობარს. გამოიყენე ნიმუში.
Es. – Ti piace / Ti piacciono … ?
– Sì, mi piace molto / abbastanza / poco.
– No, non mi piace. / No, per niente. Preferisco…
– Anch’io!
ballare • i fumetti • la musica rap • i videogiochi • leggere •
gli spaghetti • fare sport • il cinema • uscire con gli amici • la musica classica •
le lezioni d’italiano • dormire

13 A gruppi di tre, costruite un dialogo: due amici/amiche vanno al bar a fare merenda,
guardano il menù e ordinano. Il terzo studente è il cameriere.
დაიყავით სამ-სამად და შეადგინეთ დიალოგი: ორი თქვენგანი შედის ბარში
წასახემსებლად, ათვალიერებს მენიუს და უკვეთავს. მესამე თქვენგანი კი მიმტანია.

40 A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI!


GRAMMATICA
LA CONCORDANZA TRA ARTICOLO, NOME E AGGETTIVO
L’aggettivo qualificativo deve concordare, cioè deve avere lo stesso genere e lo stesso numero
del nome e dell’articolo.

Il ragazzo georgiano I ragazzi georgiani

Il libro interessante I libri interessanti

La ragazza georgiana Le ragazze georgiane

La gita divertente Le gite divertenti

L’ARTICOLO PARTITIVO
L’articolo partitivo ha la funzione di indicare una quantità indeterminata. È formato dalla
preposizione di più l’articolo determinativo.
Vorrei dell’acqua. = Vorrei un po’ d’acqua.

MASCHILE FEMMINILE
Singolare Plurale Singolare Plurale
del latte dei pomodori della pizza delle melanzane
dello zucchero degli asparagi dell’insalata
dell’olio degli spaghetti

IL VERBO PIACERE
Mi piace il cappuccino Non mi piace il cornetto
Mi piacciono i cappuccini Non mi piacciono i cornetti
Mi piace giocare a tennis, Non mi piace leggere
leggere, uscire con gli
amici

I PRONOMI INTERROGATIVI
Che cosa? Che cosa prendi?
Che cosa c’è dentro il tramezzino?
Quanto? Quanto costa una piadina?
Quant’è?
Dove? Dove posso pagare?
Dov’è la cassa?

A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI! 41


I VERBI IN -ISC-
I verbi in -isc- sono verbi particolari in -ire. I verbi in -isc- al presente aggiungono -isc- con io, tu,
lui/lei/Lei, loro.

PREFERIRE FINIRE CAPIRE


io preferisco io finisco io capisco
tu preferisci tu finisci tu capisci
lui/lei/Lei preferisce lui/lei/Lei finisce lui/lei/Lei capisce
noi preferiamo noi finiamo noi capiamo
voi preferite voi finite voi capite
loro preferiscono loro finiscono loro capiscono

Alcuni verbi in -isc: pulire, unire, spedire, costruire, colpire, dimagrire, ferire ecc.

LA PREPOSIZIONE IN
IL LO L’ LA L’ I GLI LE
IN nel nello nell’ nella nell’ nei negli nelle

Si usa: PREPOSIZIONE SEMPLICE PREPOSIZIONE ARTICOLATE

• con i nomi di continente in Europa, in Asia, in Africa

• con i nomi di nazione in Italia, in Georgia nella Repubblica Ceca, nelle


Filippine, nei Paesi Bassi, negli
Stati Uniti
• con i nomi delle Regioni in Toscana, in Piemonte, in nel Lazio, nelle Marche
Sicilia, in Emilia-Romagna

• con alcuni nomi di luoghi in centro, in periferia, in città, nel centro di Siena, nella
della città in stazione, in piscina, in stazione di Venezia, nella
chiesa, in aeroporto piscina comunale
• con i luoghi in -ia, -eria, in farmacia, in gelateria, nella farmacia di turno,
-teca in pizzeria, in biblioteca, in nella pizzeria Da Ciro, nella
paninoteca biblioteca della scuola
• con i nomi delle stanze in cucina, in salotto, in nella camera da letto,
cantina, in bagno nell’ingresso, nello studio, nel
bagno degli ospiti
• con i nomi degli ambienti in pianura, in montagna, in nella Pianura Padana, nelle
naturali collina, in campagna montagne trentine

42 A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI!


ALCUNI VERBI IRREGOLARI AL PRESENTE INDICATIVO

BERE SAPERE USCIRE


io bevo io so io esco
tu bevi tu sai tu esci
lui/lei/Lei beve lui/lei/Lei sa lui/lei/Lei esce
noi beviamo noi sappiamo noi usciamo
voi bevete voi sapete voi uscite
loro bevono loro sanno loro escono

FONETICA
14 Ascolta l’insegnante e completa le parole sul quaderno scegliendo il suono p o b.
მოუსმინე მასწავლებელს და შეავსე შემდეგი სიტყვები ბგერებით “p” ან “b".

1. asta 5. anana 9. omodoro 13. irra


2. anino 6. ane 10. armigiano 14. iadina
3. urro 7. ollo 11. asilico 15. iatto
4. esce 8. ibita 12. ar 16. icchiere

CULTURA
15 Cono o coppetta? Cialda o brioche? Con o senza panna? A turno ciascuno studente
ordina oralmente il gelato che preferisce.
ვაფლის კონუსით თუ ჭიქით? ვაფლის კალათით თუ კრუასანთან ერთად? ნაღებით
თუ ნაღების გარეშე? რიგ-რიგობით ყველამ შეუკვეთეთ სასურველი ნაყინი, ნიმუშის
მიხედვით.
Es. Vorrei un cono grande con pistacchio, stracciatella e nocciola, e la panna.

CONO PICCOLO CONO GRANDE BRIOCHE CON GELATO

CONO MEDIO CIALDA / COPPETTA MEDIA


CESTINA

A1 • UNITÀ 4 HO UNA FAME DA LUPI! 43


5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA? A1

11 1 Ascolta il dialogo. Quali sono le attività preferite da Leonardo e Tamara nel loro
tempo libero? Scrivi sul quaderno le lettere corrispondenti alle immagini corrette.
მოუსმინე დიალოგს. რას აკეთებენ ლეონარდო და თამარი თავისუფალ დროს?
რვეულში ჩაწერე თითოეული გამოსახულების შესაბამისი ასო-ნიშანი.

A B C

D E F

2 Leggi il dialogo fra Leonardo e Tamara e controlla le tue risposte.


წაიკითხე ლეონარდოსა და თამარის დიალოგი და შეამოწმე შენი პასუხები.

LEONARDO Ciao Tamara! Cosa fai dopo la scuola?


TAMARA Ciao Leonardo! Ogni tanto vado in piscina. Mi piace tanto nuotare! E tu, cosa fai nel
tempo libero?
LEONARDO Di solito vado al parco a giocare con gli amici, ma qualche volta vado al cinema. Ti
piace andare al cinema?
TAMARA Sì, ma preferisco cantare. È la mia grande passione! Vado spesso a lezione di canto.

3 Osserva le parole sottolineate nel dialogo. Sono avverbi di frequenza e servono a


esprimere la frequenza con cui si compie un’azione. Con l’aiuto dell’insegnante,
provate a completare una tabella sul quaderno mettendo in ordine gli avverbi in
base alla loro frequenza (1 = più frequente, 8 = meno frequente).
დააკვირდი დიალოგში ხაზგასმულ სიტყვებს. ეს ზმნიზედები აღნიშნავს მოქმედების
სიხშირეს. მასწავლებლის დახმარებით შეავსეთ რვეულში მოცემული ცხრილი,
რისთვისაც სიხშირის მიხედვით უნდა დაალაგოთ ზმნიზედები (1=ყველაზე ხშირი,
8=ყველაზე იშვიათი).
Es. 2 = ogni giorno
sempre • qualche volta • mai • ogni tanto • di solito • spesso • raramente • ogni giorno

44 A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA?


Gli avverbi di frequenza si possono trovare prima o dopo il verbo.
L’avverbio mai vuole il verbo alla forma negativa. Es. Non bevo mai il caffè.
L’avverbio sempre si mette sempre dopo il verbo. Es. Ceno sempre alle 8 di sera.

4 Osserva la tabella con le abitudini di Leonardo e leggi le frasi. Quali sono false?
Riscrivile correttamente sul quaderno.
დააკვირდი ცხრილს, სადაც ასახულია ლეონარდოს ჩვევები და წაიკითხე ქვემოთ
მოცემული წინადადებები. რომლებია მცდარი? სწორად გადაწერე ისინი რვეულში.

Sempre Ogni Spesso Di Ogni Qualche Raramente Mai


giorno solito tanto volta
Alzarsi presto X

Lavarsi i denti X

Pettinarsi X

Fare colazione X

Andare a scuola X

Fare i compiti X

Giocare al
X
parco
Andare al
X
cinema
Mettere in ordi-
X
ne la cameretta
Guardare la TV
tutto il X
pomeriggio

VERO FALSO
1. Leonardo si lava i denti ogni tanto.
2. Leonardo va a scuola ogni giorno e fa sempre colazione.
3. Leonardo mette raramente in ordine la cameretta.
4. Leonardo non va mai al cinema.
5. Leonardo fa i compiti qualche volta.
6. Leonardo non guarda mai la TV tutto il pomeriggio.
7. Leonardo va spesso a giocare al parco con i suoi amici.
8. Leonardo di solito si pettina.

A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA? 45


5 Con quale frequenza compi queste azioni? Parlane con un compagno. Puoi
aggiungere nuove azioni!
რამდენად ხშირად ასრულებ ამ მოქმედებებს? ესაუბრე ამაზე მეგობარს. შეგიძლია,
სხვა მოქმედებებიც დაამატო.

Es. – Quanto spesso fai colazione con latte e cereali? – Sempre.

GIOCARE A TENNIS ANDARE AL BAR GIOCARE ALLA PLAYSTATION

GIOCARE AL PARCO FARE I COMPITI MANGIARE IL GELATO

6 Tamara descrive in una lettera la sua settimana in Italia agli amici in Georgia. Leggi il
testo e rispondi alle domande sul quaderno.
თამარი ქართველ მეგობრებს სწერს იტალიაში გატარებული ერთი კვირის შესახებ.
წაიკითხე ტექსტი და უპასუხე კითხვებს რვეულში.

Ciao Nino! Ciao Otar!


Come state? Io sto bene. Ogni mattina mi alzo alle 7:00 e mi vesto per andare a scuola. Vado
in bagno e mi lavo la faccia e i denti. Di solito faccio colazione con yogurt e miele e mangio
spesso la frutta fresca. Alle 7:45 prendo il pulmino per andare a scuola e alle 8:20 inizia la
lezione. Alle 13:20 usciamo e torniamo a casa per pranzare. Tutti i lunedì, dalle 16:30 alle
18:30, vado a nuotare in piscina, ogni martedì alle 17:00 vado a lezione di canto e il sabato
alle 16 faccio sempre judo. Ho una settimana molto impegnata! E voi? Cosa fate? Aspetto una
vostra risposta.
Con affetto,
Tamara

1. A che ora si alza Tamara per andare a 3. Cosa mangia a colazione?


scuola? 4. A che ora inizia la lezione?
2. In quale giorno della settimana va a lezio- 5. Quando fa judo?
ne di canto?

46 A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA?


7 Completa la tabella sul quaderno e poi confrontati con i compagni.
შეავსე ცხრილი რვეულში და შეადარე შენი ნაწერი მეგობრებისას.

IERI OGGI DOMANI


mercoledì
sabato
lunedì
domenica
giovedì
martedì
venerdì

VOCABOLARIO
I MESI E LE STAGIONI

INVERNO: inizia il 21 DICEMBRE, GENNAIO,


dicembre, giorno del FEBBRAIO
solstizio d’inverno

PRIMAVERA: inizia il 21 MARZO, APRILE,


marzo, giorno dell’equi- MAGGIO
nozio di primavera

ESTATE: inizia il 21 giu- GIUGNO, LUGLIO,


gno, giorno del solstizio AGOSTO
d’estate

AUTUNNO: inizia il SETTEMBRE, OTTOBRE,


21 settembre, giorno NOVEMBRE
dell’equinozio d’autun-
no

OCCHIO!
In italiano i giorni della settimana, i mesi e le stagioni si scrivono con la prima lettera
minuscola!

A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA? 47


IL METEO
Che tempo fa oggi?

C'È IL SOLE PIOVE NEVICA C'È NEBBIA

C'È VENTO C'È UN TEMPORALE GRANDINA

8 Scrivi sul quaderno il nome, con l’articolo corrispondente, dei fenomeni climatici
illustrati nelle immagini, come nell’esempio.
ჩაწერე რვეულში სურათებზე გამოსახული კლიმატური მოვლენების შესაბამისი
არსებითი სახელები, არტიკლებთან ერთად.

1. LA GRANDINE 2. 3. 4.

5. 6. 7. 8.

9 E il tuo paese? Descrivi sul quaderno le condizioni meteorologiche principali della


Georgia.
შენი ქვეყნის კლიმატი როგორია? აღწერე რვეულში საქართველოს ძირითადი
მეტეოროლოგიური პირობები.

48 A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA?


COMUNICAZIONE
CHIEDERE E DIRE L’ORA

DOMANDA RISPOSTA
Che ore sono? Sono le…

ORA COME SI LEGGE ORA COME SI LEGGE


11:00 Sono le undici. 12:00 È mezzogiorno.
11:15 Sono le undici e un quarto. 00:00 È mezzanotte.

11:30 Sono le undici e mezzo. 01:00 È l’una.


10:45 Sono le undici meno un quarto. /
Manca un quarto a mezzogiorno.

10 Osserva le immagini.
დააკვირდი გამოსახულებებს.

60
55 5

3 QUARTI 1 QUARTO
50 10
D'ORA D'ORA

45 15

2 QUARTI
40 20
D'ORA
(MEZZ'ORA)
45 25
30

11 Che ore sono? Scrivile nel quaderno.


რომელი საათია? ჩაწერე რვეულში.

A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA? 49


FARE UN INVITO, FISSARE UN APPUNTAMENTO
Di solito, la formula utilizzata per fare un invito è la seguente: “Ti va di + l’infinito del verbo +
……?” oppure “Hai voglia di + l’infinito del verbo + ……?”

Accettare l'invito Rifiutare l'invito


TI VA DI ANDARE AL
Sì, ci vengo volentieri! A che ora? No, mi dispiace, sono molto stanco.
CINEMA? Ci vengo la prossima volta.
TI VA DI MANGIARE Accettare l'invito Rifiutare l'invito
UNA PIZZA DOMANI Sì, ci vengo volentieri! A che ora? No, mi dispiace, sono molto stanco.
Ci vengo la prossima volta.
SERA?
TI VA DI ANDARE A Accettare l'invito Rifiutare l'invito
ROMA IL PROSSIMO D’accordo! Buona idea! Dove andia- Mi dispiace, ho un altro impegno.
mo?
FINE SETTIMANA?

GRAMMATICA
CI LOCATIVO
Nella tabella Fare un invito, fissare un appuntamento hai incontrato alcune frasi che contengono
la particella CI: si chiama “ci locativo”, e serve a sostituire il nome del luogo a cui si riferisce.
– Ti va di andare al cinema?
– Sì, ci vengo volentieri. (questo ci si riferisce al cinema)
– Ti va di andare a Roma il prossimo fine settimana?
– Scusami ma preferisco stare a casa. Ci possiamo andare un altro giorno? (questo ci si
riferisce a Roma)

LA PREPOSIZIONE A

IL LO L’ LA I GLI LE
A al allo all’ alla ai agli alle

Si usa: PREPOSIZIONE SEMPLICE PREPOSIZIONE ARTICOLATE

• con i nomi di città Sono a Firenze.


Vivo a Siena.
Vado a Bologna.
• con i nomi di luoghi Sono/Vado a scuola. Sono/Vado al bagno.
generici Sono/Vado a teatro. Sono/Vado allo stadio.
Sono/Vado a lezione. Sono/Vado al cinema.
Sono/Vado a casa. Sono/Vado allo zoo.

50 A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA?


IL PRESENTE INDICATIVO DEL VERBO IRREGOLARE FARE
Fare

io faccio
tu fai
lui / lei / Lei fa
noi facciamo
voi fate
loro fanno

I VERBI RIFLESSIVI
I verbi riflessivi indicano un’azione che si riflette sul soggetto stesso. Hai già incontrato un verbo
riflessivo nell’unità 1, il verbo chiamarsi. La regola è la stessa: con questi verbi bisogna usare il
pronome riflessivo (mi, ti, si, ci, vi, si) che va sempre espresso.
Alzarsi Sedersi Vestirsi
(verbo in -ARE) (verbo irregolare in -ERE) (verbo in -IRE)

io mi alzo io mi siedo io mi vesto


tu ti alzi tu ti siedi tu ti vesti
lui / lei / Lei si alza lui / lei / Lei si siede lui / lei / Lei si veste
noi ci alziamo noi ci sediamo noi ci vestiamo
voi vi alzate voi vi sedete voi vi vestite
loro si alzano loro si siedono loro si vestono

LISTA DEI PRINCIPALI VERBI RIFLESSIVI

addormentarsi annoiarsi cambiarsi comportarsi


allontanarsi arrabbiarsi chiamarsi divertirsi
alzarsi baciarsi chiedersi domandarsi
esprimersi guardarsi lamentarsi lavarsi
nascondersi pettinarsi preoccuparsi (di) prepararsi
presentarsi (a) ricordarsi (di) rilassarsi riposarsi
rompersi sbagliarsi sbrigarsi sedersi
sposarsi (con) svegliarsi tagliarsi trovarsi
truccarsi vestirsi

A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA? 51


Facciamo un gioco! Dividetevi in due gruppi con un capitano per ogni gruppo. L’insegnante
deve dire alcuni dei verbi presenti nella lista dei verbi riflessivi a pagina precedente e ogni
gruppo deve inventare una storia, usando i verbi scelti. Il capitano deve scrivere e leggere
la storia inventata insieme ai suoi compagni di squadra.

FONETICA
IL SUONO /ɲ/
Questo suono in italiano si forma unendo due consonanti: G + N = GN

12 12 Vediamo insieme alcuni esempi di parole che contengono questo suono. Ascolta per
controllare la pronuncia.
ერთად ვნახოთ რამდენიმე სიტყვა, რომელიც ამ ბგერას შეიცავს. მოუსმინე ჩანაწერს
და დარწმუნდი, რომ სწორად გამოთქვამ ამ ბგერას.

SOGNO RAGNO LASAGNA CICOGNA

LEGNO BAGNO CIGNO SPUGNA

13 Sai che le parole con il suono /ɲ/ sono 1.317? Con l’aiuto dell’insegnante, cerca nel
dizionario altre 10 parole con questo suono e scrivile nel quaderno.
იცი, რომ იტალიურ ენაში /฀/ ბგერის შეცველი 1317 სიტყვა არსებობს? მასწავლებლის
დახმარებით მოძებნე ლექსიკონში ასეთი 10 სიტყვა და ამოიწერე ისინი რვეულში.

52 A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA?


CULTURA
I GIOVANI ITALIANI
14 Leggi il testo.
წაიკითხე ტექსტი.
Per i giovani italiani la scuola occupa gran parte della giornata ma, per fortuna, dopo l’orario
scolastico, gli studenti hanno del tempo libero che usano come più gli piace. Il weekend è
il momento in cui lo studente può riposarsi e svagarsi con i suoi amici e può divertirsi senza
“paranoie”. Sì, ma come? Una recente ricerca su 5.000 adolescenti di tutta Italia ha permesso
di capire come i ragazzi passano il loro tempo libero e quali desideri hanno. Gli adolescenti
amano uscire di casa e stare con gli amici. Alcuni ragazzi, invece, preferiscono andare per negozi
a fare shopping, a guardare le vetrine o a fare un giro al centro commerciale. Altri preferiscono
frequentare bar, pizzerie, birrerie, paninoteche o comunque luoghi dove si possono consumare
pasti in compagnia. Altri ancora preferiscono passare il loro tempo libero praticando sport e
attività fisiche, e c’è chi, invece, ama frequentare cinema, teatri e concerti. C’è poi chi decide di
frequentare centri giovanili o sociali dove poter partecipare ad attività di gruppo. Molti giovani,
la sera, amano stare fuori tutta la notte e vanno in discoteca a ballare o nei pub a bere qualcosa e
ascoltare musica dal vivo. Infine, prima di andare a dormire, tutti a fare colazione al bar!
[adattato da noisiamofuturo.it]

15 Che cosa significano queste parole? Collega le parole della prima colonna con il
significato corretto nella seconda colonna.
რას ნიშნავს ეს სიტყვები? დააკავშირე მარცხენა სვეტში ჩამოთვლილი სიტყვები მათ
სწორ მნიშვნელობასთან მარჯვენა სვეტში.

1. Svagarsi a. Persone della stessa età


2. Coetanei b. Parte di un negozio chiusa con vetri
3. Vetrine c. Divertirsi
4. Salute d. Benessere fisico o psichico

16 Rispondi alle domande sul quaderno.


უპასუხე შეკითხვებს რვეულში.

1. Che cosa occupa gran parte della giornata dei giovani italiani?
2. Perché gli adolescenti amano uscire con gli amici?
3. Quali sono le attività preferite dai giovani italiani?

17 Come passano il tempo libero i giovani georgiani? Insieme ai tuoi compagni e con
l’aiuto dell’insegnante, prova a fare una statistica sulle attività preferite dei giovani
georgiani.
როგორ ატარებენ თავისუფალ დროს ქართველი ახალგაზრდები? მეგობრებთან
ერთად და მასწავლებლის დახმარებით შეადგინეთ ქართველი ახალგაზრდების
საყვარელი საქმიანობების სტატისტიკური ცხრილი.

A1 • UNITÀ 5 TI VA DI ANDARE AL CINEMA? 53


6 CHE COSA HAI IMPARATO? A1

1 Indovina chi! Guarda le foto, leggi le descrizioni dei personaggi e scegline uno.
Poi indovina il personaggio scelto da un compagno: fai domande su aspetto fisico,
nazionalità, età o città di provenienza. Segui l’esempio.
იმუშავე მეგობართან ერთად. დაათვალიერე გოგონებისა და ბიჭების ფოტოები და
წაიკითხე მათი აღწერილობა. აირჩიე ერთი მათგანი. რიგ-რიგობით დაუსვით
ერთმანეთს კითხვები არჩეული ადამიანის შესახებ ისე, რომ არ იკითხოთ მისი
ვინაობა. იკითხე: ეროვნება, ასაკი, მშობლიური ქალაქი. ბოლოს იკითხე სახელი.
ვნახოთ, ვინ გამოიცნობს! მიჰყევი ნიმუშს.
Es. – Di dov’è? – È tedesco. – Che cosa studia? – Studia italiano.
– Quanti anni ha? – Ha 16 anni. – Di che colore ha i capelli? – Ha i capelli neri.

ANGELO MARIA STEFANIA CLAUDIA MATHEUS


Vivo a Vivo a Torino. Vivo a Parigi. Vivo a Londra. Vivo a Berlino.
Barcellona. Sono italiana. Sono francese. Sono inglese. Sono tedesco.
Sono spagnolo. Ho 13 anni. Ho 8 anni. Ho 14 anni. Ho 16 anni.
Ho 17 anni. Studio inglese. Studio italiano Studio italiano Studio italiano.
Studio italiano. e spagnolo. e francese.

COMUNICAZIONE
2 In gruppo, seguendo le indicazioni, decidete che cosa vi va di fare insieme. Scegliete
tra questi consigli. Seguite l’esempio.
მითთებების მიხედვით, ერთად გადაწყვიტეთ, რისი გაკეთება გსურთ ჯგუფურად.
შეარჩიეთ ქვემოთ მოცემული რჩევებიდან რომელიმე. იხელმძღვანელეთ ნიმუშით.

mangiare una pizza il sabato sera • andare a casa di un amico • fare i compiti insieme •
uscire insieme dopo scuola

GIANNI Ti va di andare a Venezia domenica prossima?


MICHELA Mi dispiace, ho un impegno. Stasera vado al cinema, ti va di venire?
GIANNI Certo, molto volentieri. A che ora?
MICHELA Alle 20. Tu hai voglia di venire al cinema, Luca?
LUCA Mi dispiace, ma devo fare i compiti.
MICHELA Va bene. Ci vediamo alle 20, Gianni.
GIANNI Perfetto, a dopo.

54 A1 • UNITÀ 6 CHE COSA HAI IMPARATO?


3 Guarda le immagini. Sono i posti dove è stata Tamara lo scorso fine settimana. Che
cosa ha fatto? Prova a descrivere cosa ha fatto Tamara con l’aiuto dell’insegnante e
guardando le immagini.
შეხედე სურათებს. ეს ის ადგილებია, რომლებსაც თამარი გასულ კვირას ესტუმრა.
რა გააკეთა მან?

1 3
2 4

4 Ora, leggi il dialogo tra Thea e Tamara. Con l’aiuto dell’insegnante, sul libro degli
esercizi metti in ordine le immagini.
წაიკითხე დიალოგი თეასა და თამარს შორის. მასწავლებლის დახმარებით
სავარჯიშოების რვეულში მიმდევრობით დაალაგე სურათები.

THEA Ciao Tamara, come è andato il fine settimana?


TAMARA Bene Thea, mi sono divertita tanto!
THEA Davvero? Che cosa hai fatto?
TAMARA Sono andata al parco avventura con Leonardo e la sua famiglia.
THEA Che cos’è il parco avventura?
TAMARA È un parco giochi. È nel bosco vicino casa di Leonardo. Siamo andati sabato mattina.
Siamo partiti presto e siamo arrivati al parco alle 8.30.
THEA Che bello! E che cosa avete fatto?
TAMARA Io ho fatto un’escursione tra i sentieri del parco con i genitori di Leonardo.
Leonardo, invece, è andato sul percorso sospeso.
THEA E che cos’è?
TAMARA Un percorso sugli alberi. Si è arrampicato con una guida e ha camminato sui ponti
di legno da un albero all’altro.
THEA Che bello! E tu non ti sei arrampicata?
TAMARA No no, ho iniziato a salire, ma poi ho avuto paura e sono scesa subito. Ho guardato
Leonardo e i suoi cugini da sotto. È stato molto bello.
THEA Sono contenta.
TAMARA E tu che cosa hai fatto? Sei uscita?
THEA Sabato sono rimasta a casa e ho studiato. Domenica sono andata dalle mie amiche
e la sera siamo andate al cinema. Abbiamo visto un film divertente e ho riso
tantissimo.
TAMARA Che bello! Ora devo andare. Stasera andiamo a cena dai cugini di Leonardo.
THEA Va bene, ci sentiamo presto!
TAMARA A presto!

A1 • UNITÀ 6 CHE COSA HAI IMPARATO? 55


GRAMMATICA
5 Sottolinea sul libro degli esercizi tutte le espressioni al passato del dialogo e tutte le
preposizioni articolate.
სავარჯიშოების რვეულში ხაზი გაუსვი ყველა გამოთქმას წარსულ დროში და
არტიკლთან შერწყმულ ყველა წინდებულს.

IL PASSATO PROSSIMO
I verbi che hai trovato nel dialogo tra Thea e Tamara sono al passato prossimo. In italiano, il
passato prossimo indica un passato non troppo lontano nel tempo (ad esempio ieri, la settimana
scorsa, il mese scorso).
Il passato prossimo è diviso in due parti, quindi per formare il passato prossimo hai bisogno di
due verbi.

6 Completa gli schemi sul libro degli esercizi.


შეავსე სქემა სავარჯიშოების რვეულში.

PRIMA PARTE SECONDA PARTE


È ANDATO

Presente del verbo Participio passato del verbo

PRIMA PARTE SECONDA PARTE


HA FATTO

Presente del verbo Participio passato del verbo

OCCHIO!
Quando un verbo vuole l’ausiliare essere, il participio passato deve concordare in genere e
numero con il soggetto a cui si riferisce.
Es. La ragazza è andata (femminile, singolare) > Le ragazze sono andate (femminile, plurale)
Il ragazzo è andato (maschile, singolare) > I ragazzi sono andati (maschile, plurale)

56 A1 • UNITÀ 6 CHE COSA HAI IMPARATO?


7 Completa sul libro degli esercizi la tabella sul passato prossimo con i seguenti
elementi.
შემდეგ იქვე შეავსე ცხრილი passato prossimo-ზე შემდეგი სიტყვებით.
riflessivi • avere • essere • piacere • movimento

VERBI CHE VOGLIONO ESSERE VERBI CHE VOGLIONO AVERE

• Verbo • Verbo
Io sono stato Noi siamo stati Io ho avuto Noi abbiamo avuto
Tu sei stato Voi siete stati Tu hai avuto Voi avete avuto
Lui/lei è stato Loro sono stati Lui/lei ha avuto Loro hanno avuto

• Verbi • Tutti i verbi transitivi


Questa mattina mi sono lavato i capelli. Hai mangiato troppa torta!

• Verbo • Alcuni verbi intransitivi


Il gelato mi è piaciuto molto. Stanotte abbiamo dormito molto bene.

• Verbi che indicano : andare, • Verbi che descrivono lo stato mentale di


venire, arrivare, partire, salire, scendere, una persona: ridere, piangere, pensare,
tornare, entrare, uscire… sorridere…
Andrea è partito per Milano. Ho pianto tutto il giorno.

8 Sul quaderno metti al passato prossimo i verbi fra parentesi.


სავარჯიშოების რვეულში წარსულ დროში ჩასვი ფრჩხილებში მოცემული ზმნები.

1. Mia mamma (tornare) a casa dopo un lungo viaggio.


2. I miei amici (camminare) nel bosco e (diver-
tirsi) molto.
3. Anna (cantare) a teatro e tutti (applaudire).
4. Le mie cugine (partire) per Londra.
5. Il padre di Martina (comprare) una nuova bicicletta a sua figlia.
6. Marco (entrare) in classe e (andare) al suo
posto.
7. La nonna (preparare) una torta al cioccolato per i suoi nipoti ed
(stare) molto brava.

A1 • UNITÀ 6 CHE COSA HAI IMPARATO? 57


9 Completa nel libro degli esercizi la tabella con le preposizioni articolate corrette.
სავარჯიშოების რვეულში შეავსე ცხრილი არტიკლთან შერწყმული წინდებულებით.

ARTICOLI

IL LO LA L' I GLI LE

A AL ALLO ALL’ AGLI

DA DAL DALLA DAI DALLE


PREPOSIZIONE
SEMPLICE
IN NELLO NELL’ NEGLI

SU SUL SULLA SUI SULLE

58 A1 • UNITÀ 6 CHE COSA HAI IMPARATO?


1 ATTRAZIONI D‘ITALIA A2

13 1 Leonardo invita Tamara ed Elena ad andare con lui al circo. Ascolta i dialoghi.
1 PADRE DI ELENA Pronto?
LEONARDO Buonasera, sono Leonardo. Tamara ed Elena sono in casa?
PADRE DI ELENA Sì, certo. Tamara è qui, te la passo subito.
LEONARDO Grazie, arrivederci.
PADRE DI ELENA Di niente, ciao Leonardo.
TAMARA Ciao Leonardo! Come stai? Dimmi!
LEONARDO Bene, grazie! Avete voglia di venire al circo con me? È arrivato oggi in città!
TAMARA Buona idea! Veniamo molto volentieri! A che ora andiamo?
LEONARDO Vengo a prendervi domani alle 15:30, va bene?
TAMARA Okay, ciao!
LEONARDO Ciao!

2 PADRE DI ELENA Pronto?


LEONARDO Salve, sono Leonardo. Tamara ed Elena sono in casa?
PADRE DI ELENA No Leonardo, Tamara ed Elena sono fuori. Prova a chiamarle fra un’ora.
LEONARDO D’accordo. Grazie, arrivederci.
PADRE DI ELENA Ciao Leonardo.

2 Queste sono le immagini di tre famose attrazioni turistiche presenti in Italia:


Gardaland, l’acquario di Genova e il circo Orfei che viaggia in lungo e in largo per
l’Italia. Ci sono attrazioni simili nel tuo paese?

3 Abbina sul quaderno le funzioni alle frasi.


Es. 1-d
1. Rispondere al telefono a. Sì, certo. Tamara è qui.
2. Presentarsi b. Tamara ed Elena sono in casa?
3. Verificare se c‘è la persona richiesta c. Salve, sono Leonardo.
4. La persona richiesta c‘è d. Pronto?

A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA 59


4 Scrivi sul quaderno le frasi del dialogo corrispondenti alle funzioni.
1. Passare la persona richiesta
2. La persona richiesta c'è ma non può parlare al telefono ora.
3. La persona richiesta non c'è.
4. Dire di chiamare in un altro momento.

5 Immagina di chiamare uno dei tuoi compagni. In coppia scrivete sul quaderno un
dialogo dove uno invita l’altro a fare qualcosa.

6 Leonardo, Elena e Tamara sono andati al circo! Tamara torna a casa e racconta
l’esperienza alla mamma. Leggi il dialogo e poi trasforma i verbi tra parentesi.

MAMMA Allora com’è andato il pomeriggio?


TAMARA Oggi pomeriggio (noi, andare) al circo!
MAMMA Lo so, lo so. È stato divertente?
TAMARA Sì, i pagliacci (loro, essere) molto divertenti perché (loro, giocare)
con tanti palloncini colorati e (loro, fare) tanti
spettacoli.
MAMMA Immagino quante risate!
TAMARA Sì, (noi, ridere) tantissimo! Poi dopo (noi, mangiare)
i pop-corn. (noi, comprare) le noccioline e (noi, dare)
da mangiare agli elefanti.
MAMMA (voi, vedere) solo gli elefanti?
TAMARA No, poi (loro, arrivare) gli addestratori, (loro, lavare)
i cavalli e (noi, vedere) correre questi animali a gran velocità nella
pista.
MAMMA Che belli i cavalli!
TAMARA Sì, davvero! Poi gli addestratori (loro, invitare) alcuni bambini a salire
sopra le loro selle, ma io (io, rimanere) ferma al mio posto perché
(io, preferire) guardare gli altri.
MAMMA (tu, fare) bene, è un po’ pericoloso.
TAMARA Sì, poi è stato più bello vedere le scimmie. (loro, saltare) da una parte
all’altra del tendone e (loro, portare) i biglietti della lotteria a tutti i
bambini per andare con la maga a vedere la sfera magica, ma purtroppo non
(io, vincere) .
MAMMA Ah, peccato, non (tu, essere) molto fortunata!
TAMARA Eh no, ma non fa niente. Dopo ci (loro, essere) gli struzzi che
(loro, aprire) le ali poi (loro, entrare) i leoni
(loro, cominciare) a ruggire molto forte così tutti i bambini
(loro, urlare) perché (loro, avere) paura!
MAMMA Uh, i leoni fanno davvero paura. E non solo ai bambini, anche a me che sono grande!
Anche Leonardo e Elena si sono spaventati?
TAMARA Elena sì, ha anche gridato! Leonardo invece (lui, passare) quasi tutto il
tempo al parco divertimenti. Dopo (noi, andare) anche noi.
MAMMA Beh, una giornata davvero divertente quindi. Adesso però è l’ora di fare i compiti!

60 A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA


VOCABOLARIO
GLI ANIMALI

7 Cerca su YouTube e ascolta la canzone La vecchia fattoria e cantala insieme ai tuoi


compagni.
NELLA VECCHIA FATTORIA (Quartetto Cetra, 1949)

Nella vecchia fattoria ia-ia-o Poi sull’argine del fosso ia-ia-o


Quante bestie ha zio Tobia ia-ia-o Alle prese con un osso ia-ia-o
C’è la capra-capra-ca-ca-capra C’è un bel cane-cane-ca-ca-cane
Nella vecchia fattoria ia-ia-o C’è il maiale-iale-ia-ia-iale
Attaccato a un carrettino ia-ia-o C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto
C’è un quadrupede piccino ia-ia-o L’asinel-nel-nè-nè-nel
L’asinel-nel-nè-nè-nel C’è la capra-capra-ca-ca-capra
C’è la capra-capra-ca-ca-capra Nella vecchia fattoria ia-ia-o
Nella vecchia fattoria ia-ia-o Nella stalla silenziosa ia-ia-o
Tra le casse e i ferri rotti ia-ia-o Dopo aver mangiato a iosa ia-ia-o
Dove i topi son grassotti ia-ia-o Dorme il bue-bue-bu-bu-bue
C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto C’è un bel cane-cane-ca-ca-cane
L’asinel-nel-nè-nè-nel C’è il maiale-iale-ia-ia-iale
C’è la capra-capra-ca-ca-capra C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto
Nella vecchia fattoria ia-ia-o L’asinel-nel-nè-nè-nel
Così grasso e tanto grosso ia-ia-o C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Sempre sporco a più non posso ia-ia-o Nella vecchia fattoria ia-ia-o.
C’è il maiale-iale-ia-ia-iale Ma che stiamo diventando tutti matti?
C’è un bel gatto-gatto-ga-ga-gatto Ia-ia-o
L’asinel-nel-nè-nè-nel
C’è la capra-capra-ca-ca-capra
Nella vecchia fattoria ia-ia-o

A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA 61


8 Conosci il verso degli animali della fattoria? Scrivi a fianco al verso il nome
dell’animale.

ANIMALE VERSO

beeeeee

iho iho

squit squit

miao

oink oink

bau bau

muuuuuu

OCCHIO!
Ricorda di stare attento alla concordanza fra nome e
aggettivo (femminile – maschile, singolare – plurale).

62 A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA


COMUNICAZIONE
ESPRIMERE LE PROPRIE NECESSITÀ
Verbo Aver bisogno
di
io ho
del
tu hai
dello
lei / lui / Lei ha
bisogno della
noi abbiamo
dei
voi avete
degli
loro hanno
dell’

9 Qui sotto sono elencate una serie di situazioni. Per ogni situazione esprimi le
necessità. Scrivile sul quaderno, come nell’esempio.
Es. Fare colazione
Ho bisogno della tazza.
1. Andare a scuola 2. Preparare un dolce 3. Andare in campeggio

ESPRIMERE OPINIONI PERSONALI

Secondo me + verbo o
Per me + presente indicativo

10 Leonardo invita Tamara ed Elena ad andare con lui al circo. Leggi il dialogo.

MAESTRA GIULIA Buongiorno bambini! Come state? Cosa avete fatto il fine settimana?
Leonardo alza la mano.
MAESTRA GIULIA Bene Leonardo, raccontaci cosa hai fatto.
LEONARDO Io e Tamara siamo andati al circo. Abbiamo visto tanti animali. Le scimmie, i
leoni, il cammello e gli struzzi!.
MAESTRA GIULIA Bene, bravi. E a voi bambini? Piace a tutti il circo?
MARGHERITA A me no, maestra Giulia.
MAESTRA GIULIA Perché Margherita?
MARGHERITA Secondo me il circo è un posto brutto, gli animali non sono felici nelle gabbie.
Loro devono vivere liberi!
MAESTRA GIULIA E secondo voi, com’è il circo?
LORENZO Anche per me è un posto brutto, la mia mamma mi ha raccontato che gli animali
soffrono molto perché gli addestratori sono cattivi con loro.
PAOLA Secondo me il circo è molto bello, perché ci sono i pagliacci, i giocolieri e gli
acrobati!
VALENTINA Ma loro hanno scelto questa vita, gli animali no!

A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA 63


11 E tu cosa pensi del circo? Scrivi sul quaderno delle frasi per esprimere una tua
opinione.
1. Secondo me

2. Per me

3. Secondo me

4. Per me

5. Secondo me

GRAMMATICA

VERBI CON PARTICIPIO PASSATO IRREGOLARE

INFINITO AUSILIARE PER PASSATO PARTICIPIO PASSATO


PROSSIMO
accendere avere acceso
aprire avere aperto
chiudere avere chiuso
perdere avere perso
piangere avere pianto
ridere avere riso
rimanere avere rimasto
scegliere avere scelto
spengere avere spento
vedere avere visto
vincere avere vinto

64 A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA


PRONOMI PERSONALI DIRETTI
In italiano il complemento oggetto può essere sostituito da un pronome personale diretto.
Possono trovarsi prima o dopo il verbo.

DIRETTI TONICI
me Ho risposto al telefono, vogliono te. (forma atona > ti vogliono)
L’allenatore forma la squadra e vuole loro. (forma atona > li vogliono)
te La mamma ha bisogno di aiuto e chiama me. (forma atona > mi chiama)
lui Oggi la professoressa interroga voi. (forma atona > vi interroga)
lei
noi
voi
loro (m.)
loro (f.)

DIRETTI ATONI
- Hai fatto i compiti? - No, li faccio domani. (li = i compiti)
mi
Il tuo zaino mi piace molto, lo voglio anche io. (lo = lo zaino)
ti Ho comprato le scarpe nuove e le indosso per andare a scuola. (le = le
lo scarpe)
La porta si è rotta, la devi aggiustare. (la = la porta)
la
ci
vi
li (m.)
le (f.)

CONCORDANZA NOME E AGGETTIVO


In italiano i nomi e gli aggettivi devono concordare in genere e numero. Esistono tre tipi di
aggettivi e quindi tre casi di concordanza:
1. Primo caso: libro nuovo, casa antica > libri nuovi, case antiche.
Gli aggettivi presentano le stesse desinenze di genere e numero dei nomi (o – o; a – a; i – i;
e – e).
2. Secondo caso: casa grande, romanzo interessante > case grandi, romanzi interessanti.
Gli aggettivi hanno la forma in -e al singolare e in -i al plurale, sia femminile sia maschile.
Altri esempi sono: intelligente, divertente, verde, forte, veloce, giovane, triste, olandese.
3. Terzo caso: penna blu, maglietta rosa, numero pari > penne blu, magliette rosa, numeri
pari. Gli aggettivi sono invariabili perché lasciano invariata la loro forma per il maschile, il
femminile, il singolare e il plurale. Altri esempi sono: marrone, viola, dispari, snob.

A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA 65


OCCHIO!
Ricorda che anche gli articoli devono concordare con nome e aggettivo.
Es. la casa antica, il libro nuovo > le case antiche, i libri nuovi
il romanzo interessante > i romanzi interessanti
il numero pari > i numeri pari

PREPOSIZIONI DI,A DA, IN, SU

IL LO LA L' I GLI LE
DI del dello della dell' dei degli delle
A al allo alla all' ai agli alle
DA dal dallo dalla dall' dai dagli dalle
IN nel nello nella nell' nei negli nelle
SU sul sullo sulla sull' sui sugli sulle

FONETICA
I SUONI VOCALICI: E/O APERTE E CHIUSE [Ɛ] [e]; [Ɔ] [o]
Questo suono in italiano si forma unendo due consonanti: G + N = GN

14 12 In italiano esistono parole scritte nello stesso modo ma con pronuncia e significato
diversi. Ascolta la registrazione e cerca di capire le differenze della pronuncia!

pesca /’pɛska/ con pesca /’peska/ con botte [‘bɔtte] con botte [‘botte] con la
la [ɛ] aperta indica la [e] chiusa indica la [ɔ] aperta indica [o] chiusa indica il
il frutto l’atto di pescare le percosse contenitore del vino

66 A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA


CULTURA
I PARCHI DIVERTIMENTO IN ITALIA

13 Leggi il testo.

In Italia ci sono tanti parchi divertimento. Durante l’estate ragazzi giovani e intere famiglie
decidono di andare a divertirsi per uno o più giorni in questi parchi che offrono attrazioni di ogni
tipo.
Il parco divertimenti più famoso in Italia è senza dubbio Gardaland, in Veneto. Questo parco esiste
grazie all’idea di un ingegnere, Livio Furini. Dopo essere andato a vedere Disneyland in California,
Livio Furini decide di costruire un parco divertimenti simile anche in Italia e così compra un pezzo
di terra vicino a Verona. Dopo circa quattro anni di progetti e costruzione, il 19 luglio 1975 nasce
Gardaland.
Ogni anno lo visitano più o meno tre milioni di persone e ci sono 35 attrazioni. Le più conosciute
sono sicuramente Oblivion, the black
hole e Raptor: sono delle montagne
russe molto alte che corrono a gran
velocità, fino a 100 km/orari!
Accanto al parco divertimenti ci sono
tre tipi di hotel dedicati a temi diversi:
• Gardaland hotel,
• Gardaland Adventure hotel,
• Gardaland Magic hotel.

14 Sei mai stato al circo o in un parco divertimenti? Parlane alla classe.

A2 • UNITÀ 1 ATTRAZIONI D‘ITALIA 67


2 PERDERSI IN CENTRO A2

1 Conosci queste parole e questi spazi della città? Abbina alle immagini le parole
corrispondenti.
incrocio • zona pedonale • pista ciclabile • giardino pubblico •
negozi • palazzi • parcheggi • monumenti • fermata dell’autobus
• strada e marciapiede • piazza • mercato

1. 2. 3. 4.

5. 6. 7. 8.

9. 10. 11. 12.

15 2 Ascolta i dialoghi e rispondi alle domande sul tuo quaderno.

1. a. Per raggiungere la piscina ci vuole meno tempo in autobus o a piedi?


b. Gli autobus che partono dal centro commerciale arrivano in piscina?
c. La zona pedonale è in centro città o fuori?
2. a. Il dialogo avviene davanti a un cinema o davanti a un mercato?
b. Il nuovo parco è di fronte alla stazione dei treni o al negozio di giocattoli?
c. Che cosa c’è di nuovo nel parco?

68 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


3. a. Ad Anna Maria piacciono i regali che il fratello le compra?
b. Il museo è vicino o lontano dallo zoo?
c. Per andare alla mostra si prende il tram o il treno?
4. a. Quante strade si possono fare per raggiungere il teatro dalla scuola?
b. Quanti genitori vanno a teatro con i figli dopo la scuola?
c. Che cosa raccomanda la mamma al figlio?

3 Leggi i dialoghi appena ascoltati e controlla le risposte.

1.
- Che strada hai fatto per venire qui in piscina?
- Sono passata per il centro.
- Quanto ci è voluto?
- Ci sono voluti 25 minuti a piedi.
- Non hai preso l’autobus? Ci vuole meno tempo!
- Cavolo! Non ci ho pensato, l’ho preso solo una volta per
venire qua. Quale autobus passa in questa zona?
- Alcuni autobus che vanno verso il centro commerciale e tutti
gli autobus che partono davanti alla stazione.
- Tu invece come sei venuto?
- Mi ha dato un passaggio mia mamma con la macchina. Lei
passa ogni giorno qua davanti.
- Avete attraversato la città con la macchina?
- No, non si può: il centro è zona pedonale. Con la macchina si
passa da fuori.

2.
- Scusa sono arrivato in ritardo. Mi sono perso.
- Accidenti, mi dispiace. Come è successo?
- Ho sbagliato strada, ho girato a destra invece che a sinistra. Il
film è già iniziato?
- Sì, da 10 minuti.
- Mannaggia. Che cosa facciamo? Andiamo a mangiare un gelato?
- No grazie, facciamo una passeggiata. Sei andato al nuovo parco?
- Quale, quello di fronte al negozio di giocattoli?
- No, quello vicino alla stazione dei treni.
- Caspita! Non l’ho visto.
- È molto bello, l’hanno aperto la settimana scorsa. Hanno messo
delle nuove piante e delle fontane e per ogni albero c’è una
piccola descrizione.
- Andiamo!

Per esprimere disagio, dispiacere o disappunto in italiano si usano delle interiezioni:


Cavolo! Accidenti! Mannaggia! Caspita! Peccato!

A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO 69


3.
- Ieri ho dato il regalo di compleanno a mia sorella Anna Maria.
- Che regalo le hai comprato?
- I biglietti per la mostra di arte francese. Al museo ci sono alcuni quadri che le piacciono molto.
- È stata felice?
- Sì, credo di sì. A mia sorella sono piaciuti tutti i regali che le ho fatto.
- Vuol dire che li hai scelti bene. Dov’è la mostra?
- Conosci il museo dietro allo zoo? Si raggiunge anche con il tram.
- Non l’ho mai visitato.
- Vai, ogni due mesi cambiano quadri.

4.
- Come si arriva a teatro da scuola?
- Quando esci da scuola, vai a destra, attraversi la strada e continui dritto. Al secondo incrocio
giri a sinistra e sei arrivato. Ricordati di attraversare sempre sulle strisce pedonali.
- Quanto tempo ci vuole?
- Ci vogliono una decina di minuti. Con chi vai a
teatro?
- Vado con i compagni di classe dopo scuola.
- Non viene nessun genitore con voi?
- No, alcuni di noi vanno con la bicicletta, alcuni a
piedi. Io vorrei andare in bici.
- Se andate in bicicletta, allora non fate questa strada:
andate dritto all’uscita di scuola e girate a destra al
terzo incrocio. Il teatro è sulla destra. Con quest’altra
strada ci vuole meno tempo e non ci sono salite. Fai
attenzione e non andare contromano.
- Va bene, mamma.

Il verbo volerci è un verbo che si utilizza generalmente per indicare la quantità di tempo che
serve per raggiungere un luogo. Si usa per rispondere alla domanda: Quanto tempo ci vuole
per…?
Es. Da casa mia a scuola ci vuole un’ora.
Da casa mia a scuola ci vogliono due ore.

Il verbo si coniuga sempre alla terza persona singolare o plurale.


Es. Ci vuole una settimana per finire il progetto.
Ci vogliono dieci minuti per arrivare in farmacia.

70 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


COMUNICAZIONE
CHIEDERE E DARE INFORMAZIONI STRADALI

DOMANDE RISPOSTE

Dov’è la piazza principale? La piazza è in fondo alla strada.


Dove si trova il museo? Il museo si trova dietro l’angolo.
Come si arriva allo stadio? Per andare allo stadio devi prendere questa
strada.

Come si raggiunge lo zoo? Allo zoo ci si arriva con l’autobus o con il


tram.

Quanto tempo ci vuole? Ci vuole un’ora. / Ci vogliono 30 minuti.


Quale autobus / tram passa per il centro? Per il centro passano tutti i tram e nessun
autobus.

A quale fermata devo scendere per arrivare al Scendi alla fermata che si chiama Villa Bor-
parco? ghese.

Qual è la strada più breve per la stazione dei Ti conviene andare verso lo stadio e girare a
treni? sinistra.

OCCHIO!
Per dare e ricevere informazioni stradali si può usare il si impersonale:
Es. Come si arriva allo stadio? Il museo si trova dietro l’angolo.

4 Collega sul tuo quaderno le domande della prima colonna alle risposte della seconda
colonna.

1. Dove sta la banca? a. Sì, é dall'altra parte della strada.


2. Quanto tempo ci vuole per arrivare alla b. Mia zia mi dà un passaggio con lo scooter.
stazione? c. Tra il supermercato e il cinema.
3. Il ristorante è vicino allo zoo? d. Con l’autobus ci vogliono 35 minuti, con
4. È possibile entrare con la macchina in la metro ci vuole un quarto d’ora.
centro la domenica? e. No, è chiuso al traffico tutti i week end.
5. Vai a scuola con il motorino? f. No, mi piace camminare, vado a piedi!
6. Chi ti accompagna a scuola la mattina?

A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO 71


5 Sul tuo quaderno abbina le espressioni alle immagini e scrivi delle frasi, come
nell’esempio.
Es. - Dove si trova l’albero? - L’albero si trova accanto all’edificio.

di fronte a / davanti a • vicino a • dietro a / alle spalle di • all’angolo con •


tra … e …. • accanto a / a fianco di • lontano da

1. 2. 3.

4. 5. 6.

7.

6 Lavora con il tuo compagno / la tua compagna. Uno si è perso e l’altro lo aiuta con
delle informazioni stradali.

72 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


VOCABOLARIO
I MEZZI DI TRASPORTO
7 Conosci questi mezzi di trasporto? Prova ad abbinare sul tuo quaderno il nome
all’immagine corrispondente.
autobus • tram • scooter • bicicletta • macchina • pullman
1. 3. 5.

2. 4. 6.

8 E tu, con quale mezzo di trasporto vai a scuola? Dillo alla classe!

Con i mezzi di trasporto si usa la preposizione in + mezzo di trasporto senza articolo o


la preposizione con + mezzo di trasporto con articolo.
Es. Lorenzo va in macchina, Tamara va in bicicletta, noi andiamo in autobus.
La zia di Tamara arriva in Italia con l’aereo.

OCCHIO!
Si usa la preposizione a quando il mezzo di trasporto… sono i tuoi piedi!
Es. La mamma di Leonardo va al lavoro a piedi.
Al papà di Leonardo non piace andare a piedi a fare la spesa.

9 Rispondi a queste domande sul tuo quaderno e poi fai al tuo compagno / la tua
compagna di banco le stesse domande.
1. Con chi vai a scuola? 1. Insieme a chi vai al cinema?
2. Con chi vai a fare sport? 2. Insieme a chi vai a fare un’escursione?

Si usa sempre la preposizione con + la/e persona/e con le quali sei in compagnia,
oppure puoi usare insieme a:
Es. Leonardo va al cinema con Tamara. Silvia va al parco giochi insieme alla mamma.

A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO 73


OCCHIO!
Se non c’è nessuno con te, devi usare l’espressione da solo / da sola / da soli / da sole.
Es. Leonardo va a scuola da solo.
Tamara e Silvia vanno al centro commerciale da sole.

10 Scrivi delle frasi sul tuo quaderno come negli esempi.


Es. Andiamo a fare la spesa in macchina con mia nonna e mio nonno.
Vado in piscina con l’autobus insieme a degli amici.
Per andare a fare sport prendo la metropolitana da sola.

11 Racconta al tuo compagno dove sei andato ieri e come ti sei spostato.

PROIBIRE QUALCOSA A QUALCUNO

12 Guarda questi cartelli e leggi cosa dicono. Che cosa significano? Dove puoi trovarli?

DIVIETO D'ACCESSO VIETATO FUMARE È PROIBITO CAMMINARE SULL’ERBA

VIETATO URLARE VIETATO L’ACCESSO AI CANI VIETATO FARE FOTOGRAFIE

OCCHIO!
Le espressioni è vietato e è proibito, quando seguite da sostantivo, vanno concordate con il
soggetto per genere e numero.
Es. È vietata la consumazione di bevande in sala. Sono proibiti i tuffi.

Sai che anche il si impersonale può essere usato per proibire o vietare?
Es. Non si può calpestare il prato.

74 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


13 Parla con la classe dei divieti e delle regole da seguire in classe.

Sai che con l’imperativo negativo puoi dare ordini e comandi e quindi
proibire qualcosa a qualcuno?

14 Riscrivi sul tuo quaderno le frasi, come nell’esempio.


Es. Girare a sinistra (voi)  Non girate a sinistra. / Non si gira a sinistra. / È vietato girare
a sinistra.

1. Parcheggiare sul marciapiede (voi) 3. Correre in corridoio (tu)


2. Buttare la spazzatura per terra (noi) 4. Salire sull’autobus senza biglietto (voi)

GRAMMATICA
GLI AGGETTIVI INDEFINITI
Gli aggettivi indefiniti sono aggettivi che indicano qualcosa o qualcuno in modo generico o
non determinato. Possono esprimere una parte di un tutto e sono sempre seguiti da un nome.
Alcuni possono essere usati con nomi al plurale e al singolare, maschili e femminili; altri hanno
un’unica forma per il maschile, femminile, plurale e singolare; altri ancora hanno una forma per il
maschile singolare e una per il femminile singolare.

Tutto il gruppo / Tutta la classe prende l’autobus.


Tutti i papà / Tutte le mamme hanno la macchina.
Ogni motorino / Ogni macchina
ha le ruote.
Qualsiasi motorino / Qualsiasi macchina
Qualunque motorino / Qualunque macchina
Nessun compagno / Nessuno studente /
Nessuna amica prende il treno.
Ciascun alunno / Ciascuno studente / possiede un diario.
Ciascuna compagna

Alcuni amici / Alcune amiche vanno in bici.


Certi compagni / Certe compagne

PASSATO PROSSIMO
Il passato prossimo è un tempo composto che serve per raccontare un’azione iniziata e finita nel
passato recente. Il passato prossimo si costruisce con un verbo ausiliare (essere/avere) coniugato
al presente e il participio passato dei verbi.
Es. Ieri abbiamo mangiato la pasta.
L’estate scorsa sono partito con mia mamma.

A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO 75


PARTICIPIO PASSATO
OCCHIO!
Il participio passato dei verbi regolari
si costruisce sostituendo le desinenze In italiano esistono molti verbi irregolari!
dell’infinito –are, –ere, –ire con INFINITO PARTICIPIO PASSATO
–ato, –uto e –ito
fare fatto
Es. mangiare  mangiato
credere  creduto leggere letto
partire  partito
prendere preso
raggiungere raggiunto
scendere sceso
spegnere spento
venire venuto
dire detto
SCELTA DELL’AUSILIARE
vedere visto
La scelta dell’ausiliare dipende dalla
natura del verbo. In italiano i verbi si
distinguono in verbi transitivi e verbi intransitivi.

I verbi transitivi sono verbi che reggono l’ausiliare avere e generalmente rispondono alle
domande chi / che cosa?
Es. Livia regala (che cosa?) un libro alla mamma.  Livia ha regalato un libro alla mamma.
Leonardo incontra (chi?) Tamara.  Leonardo ha incontrato Tamara.

I verbi intransitivi si dividono a loro volta in verbi inergativi, che reggono l’ausiliare avere e
verbi inaccusativi, che reggono l’ausiliare essere.
Es. Tamara dorme.  Tamara ha dormito.
Leonardo parte.  Leonardo è partito.

Generalmente sono inaccusativi i verbi di movimento (andare, venire, partire, arrivare) e quindi il
loro ausiliare è il verbo essere.
Es. Leonardo è andato al supermercato.
Tamara e Leonardo sono venuti a scuola insieme.

I verbi riflessivi reggono sempre il verbo essere.


Es. La mamma si è guardata allo specchio per ore.
Il papà si è dimenticato di comprare il pane.

Con i verbi che reggono il verbo essere il participio passato si concorda per genere e numero
con il soggetto.
Es. Simone è partito per le vacanze. Francesca è partita per le vacanze.
Luca e Simone sono partiti per le vacanze. Francesca e Maria sono partite per le vacanze.

Con i verbi riflessivi, il pronome viene messo sempre prima dell’ausiliare.


Es. Ieri mi sono fatta un bagno caldo. Noi ci siamo visti l’altro ieri.

76 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


I VERBI MODALI AL PASSATO PROSSIMO
Le costruzioni con i verbi modali (potere, dovere, volere), si compongono sempre di verbo
modale coniugato al passato prossimo + verbo all’infinito.
Es. Il mese scorso ho dovuto studiare molto.
Ieri ho voluto vedere un film romantico.
Non ho potuto prendere il tram.

Se il verbo all’infinito è un intransitivo, il passato prossimo si può costruire con il verbo essere e
con il verbo avere. Ricordati di fare le concordanze!

PASSATO PROSSIMO PASSATO PROSSIMO CON PASSATO PROSSIMO CON


VERBO MODALE E AVERE VERBO MODALE E ESSERE

Ieri sono andata a scuola. Ieri ho dovuto andare a scuola. Ieri sono dovuta andare a scuola.

Sono venuta alla festa. Ho voluto venire alla festa. Sono voluta venire alla festa.
Non sono partiti. Non hanno potuto partire. Non sono potuti partire.

PASSATO PROSSIMO E PRONOMI DIRETTI


Nelle costruzioni con il pronome diretto e il passato prossimo, il pronome precede l’ausiliare e il
participio passato concorda per genere e numero con il nome a cui è riferito il pronome.
Es. Ho preso l’autobus.  L’ho preso.
Ho visto la mostra.  L’ho vista.
Ho letto i libri.  Li ho letti.
Ho conosciuto le tue amiche. Le ho conosciute.

IMPERATIVO
In italiano per dare delle indicazioni si può usare un modo verbale chiamato IMPERATIVO,
generalmente usato per dare ordini e comandi.
L’imperativo si coniuga solo alla 2° persona singolare e alla 2° persona plurale, ma si può trovare
anche alla 1° persona plurale con intento esortativo.
Per la 2° e la 3° coniugazione, la forma è la stessa del presente indicativo. Per la 2° persona
singolare della prima coniugazione si usa la forma del presente indicativo della 3° persona
singolare.

INFINITO PARTICIPIO PASSATO


Tu giri / Noi giriamo / Voi girate Gira! / Giriamo! / Girate!
Tu corri / Noi corriamo / Voi correte Corri! / Corriamo! / Correte!
Tu parti / Noi partiamo / Voi partite Parti! / Partiamo! / Partite!

A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO 77


L’imperativo si può usare anche nella forma negativa. Per le persone plurali basta aggiungere
la negazione non, mentre per la 2° persona singolare si ricorre alla negazione non seguita
dall’infinito del verbo.

IMPERATIVO AFFERMATIVO IMPERATIVO NEGATIVO


Gira! / Giriamo! / Girate! Non girare! / Non giriamo! / Non girate!
Corri! / Corriamo! / Correte! Non correre! / Non corriamo! / Non correte!
Parti! / Partiamo! / Partite! Non partire! / Non partiamo! / Non partite!

SI IMPERSONALE
Nei dialoghi dell’attività 4 ci sono alcuni verbi coniugati alla terza persona singolare preceduti
da si, detto “si impersonale”, proprio perché non si riferisce a una persona in particolare. È
molto utile quando c’è bisogno di dare indicazioni, accordare divieti e permessi.
Es. Come si arriva al teatro?
Il museo si raggiunge anche con il tram.

OCCHIO!
Il si impersonale ha la stessa forma del pronome riflessivo di terza
persona, ma non ha la stessa funzione!
Es. La mamma si lava i capelli. ≠ Non si parcheggia davanti al cancello.

SPAZI DELLA CITTÀ E PREPOSIZIONI

scuola
fare sport
fare la spesa
farmacia
a fare una parco
piscina
passeggiata lavoro
centro
teatro bar
periferia
casa ristorante
ufficio
al mercato in
palestra
stadio museo
allo chiesa
zoo centro commerciale
libreria
cinema
albergo
negozio di …
stazione dei treni hotel
alla fermata
dell’autobus

78 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


FONETICA
Anche se si scrivono tutte con la lettera Z, alcune parole si pronunciano con la [dz], più dolce, e
altre con la [ts], più forte.

15 Disegna sul tuo quaderno due insiemi e dividi le parole dell’elenco tra quelle che si
pronunciano con il suono [dz] e quelle che si pronunciano con il suono [ts].

palazzo • zoo • posizione • zitto • mezzo di trasporto • mezzo di comunicazione •


grazie • zaino • nazione • zucchero • zanzara • esercizio • zona

16 Leggi questi scioglilingua.

Un pazzo col pizzo


scappò come un razzo
saltò dentro al pozzo
d’un vecchio palazzo;
dal fondo che spruzzo
sprizzò in su quel pazzo!
Lo zio della zebra Zezzè
ha incontrato allo zoo la zanzara Zazzà.

CULTURA
LA NASCITA DELLA VESPA
17 Leggi il testo.

La Vespa è un modello di scooter della Piaggio costruito nella metà degli anni ’40. Oggi è un
modello conosciuto in tutto il mondo e rappresenta il design italiano. Solo nel secolo scorso
sono stati disegnati quasi 40 diversi modelli di Vespa di
diverse dimensioni e motori, mentre nel XXI secolo sono
stati proposti altri 10 modelli. L’origine del nome Vespa
ha una storia curiosa: molto probabilmente quando Enrico
Piaggio, il proprietario dell’azienda, ha visto il primo
modello ha esclamato “Assomiglia a una vespa!”. La forma
vista dall’alto sembra infatti l’insetto e il rumore del
motore, molto caratteristico, ricorda il ronzio dell’animale.
La Vespa è presente in molti film italiani e stranieri, alcuni
sono ambientati in Italia, altri all’estero. Nei primi film
in bianco e nero si possono vedere i primi modelli di
Vespa, mentre nei film più recenti i protagonisti guidano

A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO 79


modelli più colorati e moderni. La Vespa è uno scooter utilizzato anche come mezzo di trasporto
per viaggi e gare di motociclette. Negli anni ’50 in Italia molte famiglie hanno usato la Vespa
per andare in vacanza o per fare dei viaggi. Oggi esistono in tutto il mondo raduni di Vespe,
incontri dedicati agli amanti di questo scooter che mettono in mostra la propria motocicletta
personalizzata.

18 Cerca su YouTube e ascolta la canzone dei Lunapop 50 special e leggi il testo.

Vespe truccate anni ’60


girano in centro sfiorando i 90
rosse di fuoco comincia la danza
di frecce con dietro attaccata una targa
dammi una Special l’estate che avanza
dammi una Vespa e ti porto in vacanza!

RIT: Ma quanto è bello andare in giro con le ali sotto i piedi


se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…
Ma quanto è bello andare in giro per i colli bolognesi
se hai una Vespa Special che ti toglie i problemi…
la scuola non va, ma ho una Vespa una donna non ho…
ma ho una Vespa domenica è già…
e una vespa mi porterà… fuori città…fuori città

Esco di fretta dalla mia stanza


a marce ingranate dalla prima alla quarta
devo fare in fretta devo andare a una festa
fammi fare un giro prima sulla mia Vespa
dammi una Special l’estate che avanza
dammi una Vespa e ti porto in vacanza

RIT.

19 Quali frasi della canzone ti permettono di capire le seguenti affermazioni? Cercale


nel testo.
1. Il cantante è felice di avere una Vespa.
2. Le Vespe sono colorate.
3. La Vespa è uno scooter con le marce.
4. Con la Vespa si possono fare dei viaggi.
5. Con la Vespa si possono raggiungere velocemente dei posti.

20 La canzone parla di un ragazzo che sogna di andare in vacanza con la sua Vespa per
fuggire dai problemi della città. In coppia, immaginate di prendere una Vespa e di
andare dove volete: dove andate? Quali luoghi visitate? La tua Vespa, di che colore è?

80 A2 • UNITÀ 2 PERDERSI IN CENTRO


3 C'ERA UNA VOLTA... A2

1 Leggi cosa racconta Leonardo.


Ero in un paese meraviglioso, con tanta natura e sentieri
di pietra. Intorno c’erano prati colorati e alberi alti come
palazzi. I fiori profumavano e gli insetti volavano di
petalo in petalo mentre io in lontananza sentivo il rumore
di una cascata. L’acqua limpida rispecchiava la luce del
sole in tanti piccoli puntini luminosi. Nell’acqua i pesci
nuotavano e saltavano tra le rocce. Poi all’improvviso,
una musica di festa. Le persone ballavano e suonavano
strumenti musicali diversi e ognuno rideva e danzava
a ritmo. Lungo le strade c’era profumo di pane fresco e
grandi decorazioni abbellivano il paese. Mentre i bambini
correvano nelle strette vie, gli anziani giocavano a carte
parlando a voce alta. Però, durante i festeggiamenti, il rumore fastidioso di una campana non
smetteva di coprire il suono della musica. Un piccolo uccello era volato sulla mia spalla e con un
sorriso amichevole mi ha detto: “È la sveglia, non è una campana! È ora di andare a scuola!”. Era
un sogno!

2 Rispondi VERO o FALSO e correggi le risposte false sul tuo quaderno.


VERO FALSO
1. Leonardo racconta il suo ultimo viaggio.
2. Nel paese dove sta Leonardo c’è molta natura.
3. Nella cascata l’acqua è sporca e non ci sono pesci.
4. Gli anziani corrono nelle strette vie.
5. Gli anziani giocano a carte.
6. Durante la festa ci sono balli e musiche.

3 Abbina sul tuo quaderno le frasi della prima colonna con le frasi della seconda colonna.

1. Un paese con tanta natura a. in piccoli puntini luminosi.


2. L’acqua limpida rispecchiava la luce del b. mentre i bambini felici correvano nelle
sole strade strette.
3. Il paese era decorato c. gli alberi erano alti come palazzi.
4. Gli anziani giocavano a carte d. con grandi decorazioni.
5. Vicino ai sentieri di pietra e. è un paese meraviglioso!

A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA... 81


In italiano alcuni aggettivi si possono costruire a partire dal verbo e hanno la stessa forma
del participio passato. In quanto aggettivi concordano per genere e numero con il nome a
cui sono riferiti.

4 Scrivi sul tuo quaderno queste frasi inserendo l’aggettivo qualificativo che deriva
dal verbo tra parentesi.
1. Prende la parola solo chi ha la mano (alzare) .
2. La storia di Cappuccetto Rosso è una fiaba (conoscere) .
3. In una casa (distruggere) non si può più abitare.
4. Con la finestra (aprire) entrano le zanzare.
5. È meglio fare sport con i capelli (legare) .

5 Sfida il tuo compagno / la tua compagna di banco e trova i verbi e gli aggettivi di
significato opposto a quelli dell’attività precedente.

Sai che per raccontare esperienze passate e azioni abituali nel passato si usa l'imperfetto?

6 Rileggi queste frasi del testo dell’attività 1 e, sul tuo quaderno, riscrivi i verbi
all’imperfetto. Poi completa la regola grammaticale.

Ero in un paese meraviglioso. Intorno c’erano prati colorati. I fiori profumavano e gli insetti
volavano, io in lontananza sentivo il rumore di una cascata. L’acqua limpida rispecchiava la luce
del sole. Nell’acqua i pesci nuotavano e saltavano. Le persone ballavano e suonavano, ognuno
rideva e danzava a ritmo. C’era profumo di pane e grandi decorazioni abbellivano il paese. I
bambini correvano nelle strette vie, gli anziani giocavano a carte. Il rumore di una campana non
smetteva di coprire il suono della musica.

L’imperfetto è un tempo verbale utile per raccontare e descrivere


situazioni, persone, luoghi. La desinenza della terza persona plurale è . Prima e
terza persona singolare finiscono in . Con –VI finisce la persona
. -VAMO e -VATE sono le desinenze per la persona
e la persona .

7 Seleziona quale delle due è la forma corretta dell’imperfetto.


1. Nel castello vivevano / vivevona il Re, la Regina e la Principessa.
2. Il paese incantato si troveva / si trovava ai piedi della montagna.
3. Giochiamo a fare i cavalieri: io combattevo / combattivo il drago e tu salvevi / salvavi la
Regina.
4. Prima dell’arrivo del Principe non sapevamo / sapevemo come fare.
5. Mi ricordo bene: noi facevamo / favamo la guardia, voi scappavete / scappavate.

82 A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA...


8 Scrivi sul tuo quaderno le frasi inserendo il verbo tra parentesi coniugato.
1. Quando (essere) piccola, (fare) sport tre volte a settimana.
2. Mia mamma apparecchiava, mentre mio papà (finire) di cucinare.
3. Dieci anni fa i miei nonni (abitare) in una casa in campagna.
4. Tu a che cosa giochi (giocare) quando (essere) piccolo?
5. Con mia nonna (cucinare) la pasta durante le feste.
6. Prima di conoscere noi, voi non (sapere) la strada più veloce.

9 Cosa ha fatto ieri Leonardo? Guarda le immagini qui sotto. Parla con la classe di
quello che vedi nelle immagini e prova a dare loro un ordine cronologico.

A B

C D

E F

Per poter descrivere un avvenimento in ordine cronologico possono esserti utili le


locuzioni di tempo.

A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA... 83


10 Guarda le immagini qui sotto. Sai a quali sport si riferiscono?

11 Sul tuo quaderno abbina i nomi degli sport con i nomi di chi li pratica.

1. sci a. rugbista
2. basket / pallacanestro b. fantino / fantina
3. motociclismo c. calciatore / calciatrice
4. atletica d. pallavolista
5. rugby e. pugile
6. ciclismo f. motociclista
7. scherma g. nuotatore / nuotatrice
8. calcio h. sciatore / sciatrice
9. pallavolo i. pilota
10. equitazione l. tennista
11. nuoto m. schermitore / schermitrice
12. tennis n. cestista
13. formula 1 o. atleta
14. boxe / pugilato p. ciclista

12 Inserisci sul tuo quaderno gli sport e le attività dell’esercizio precedente nelle
caselle corrispondenti.

SPORT DI SQUADRA SPORT INDIVIDUALE ATTIVITÀ AL CHIUSO ATTIVITÀ ALL'APERTO

84 A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA...


13 Scrivi delle frasi di questo tipo: Il calcio è uno sport di squadra. I calciatori giocano
all’aperto.

16 14 Ascolta le quattro tracce, completa le brevi biografie e abbinale alle foto dei campioni.

1. Sergio è un di origini italiane. Da bambino a rugby. Og


gi in Francia.
2. Francesca è una italiana. molto piccola quando
il suo primo ingresso in serie A1.
3. Federica è una italiana. Da piccola molto tempo in
acqua. molte medaglie.
4. Valentino è un italiano. Fin da piccolo le moto. A 30
anni il suo sesto Moto GP.

15 Leggi i testi appena ascoltati e completa le frasi.


1. Sono nato in Argentina da genitori italiani e già a cinque anni giocavo a rugby. A 19 ho
partecipato alla mia prima Coppa del Mondo. Nel 2013 ho superato le 100 presenze in
Nazionale. Ho giocato molto in Francia ed ero capitano dello Stade français quando abbiamo
vinto il campionato francese. Oggi continuo a giocare nel campionato francese.

2. Sono nata a Massa e sono alta 1 metro e 85. Ho giocato a pallavolo fin da piccola: avevo 14
anni quando ho fatto il mio primo ingresso in serie A1. Mi sono sempre dedicata allo sport
con passione e ho vinto cinque campionati italiani. Ho partecipato a tante competizioni
europee e ho ricevuto tre premi come miglior giocatrice in diverse occasioni.

3. Sono nata vicino Venezia. A mia mamma piaceva molto il nuoto e anche da piccola passavo
molto tempo in acqua. Quando avevo 16 anni ho iniziato a far parte della squadra della
nazionale italiana. Nel 2008, quando avevo 20 anni, sono diventata la prima donna italiana a
vincere una medaglia d’oro alle Olimpiadi.

A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA... 85


4. Sono nato a Urbino, mio papà era motociclista. Mi ha trasmesso la passione per le due ruote
e racconta che a soli due anni già andavo in giro con una piccola moto senza rotelle. A 16
anni ho partecipato al mio primo motomondiale nella categoria 125. Quando avevo 30 anni
ho vinto il mio sesto campionato di Moto GP.

16 Scrivi una breve biografia del tuo campione preferito raccontando le sue vittorie più
importanti. Aiutati con le frasi seguenti.
È nato/a nel …
Quando aveva … anni, ha iniziato a giocare / partecipare ...
Ha continuato a giocare / partecipare / gareggiare ...
Quando era piccolo/a, era un appassionato / un’appassionata di …
Nel … ha vinto / ha perso ...

17 Chi pratica queste attività? Abbina sul tuo quaderno gli hobby della prima colonna
con le persone della seconda colonna.

1. collezionismo a. musicista
2. lettura b. sportivo / sportiva
3. pittura c. ballerino / ballerina
4. disegno d. cantante
5. canto e. collezionista
6. recitazione f. lettore / lettrice
7. scrittura g. scrittore / scrittrice
8. danza h. disegnatore / disegnatrice
9. musica i. pittore / pittrice
10. sport l. attore / attrice

18 Scrivi delle frasi utilizzando i nomi dell’attività precedente, come nell’esempio.


Es. Al musicista piace suonare strumenti musicali.

19 E tu, quando sei in vacanza cosa fai? Fai sport o ti rilassi? Racconta alla classe una
giornata tipica delle vacanze passate.

86 A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA...


GRAMMATICA
IMPERFETTO
L’imperfetto è un tempo verbale utilizzato per raccontare il passato, abitudini, ricordi e sogni. È
molto utile per parlare di esperienze e azioni compiute nel passato e descrivere situazioni i cui
effetti hanno ripercussioni nel tempo.
Nell’acqua i pesci nuotavano e saltavano tra le rocce.
Durante i festeggiamenti una campana non smetteva di suonare.
In lontananza sentivo il rumore di una cascata.

L’imperfetto di ogni verbo ha sei desinenze, una per ogni persona. Si costruisce dall’infinito dei
verbi: si sostituisce la desinenza -re e si aggiungono le desinenze dell’imperfetto, uguali per
tutte e tre le coniugazioni e tutti i verbi regolari.

Prendere Giocare Dormire

io prendevo io giocavo io dormivo


tu prendevi tu giocavi tu dormivi
lui / lei / Lei prendeva lui / lei / Lei giocava lui / lei / Lei dormiva
noi prendevamo noi giocavamo noi dormivamo
voi prendevate voi giocavate voi dormivate
loro prendevano loro giocavano loro dormivano

Ecco le coniugazioni di alcuni verbi utili.

Essere Avere Fare

io ero io avevo io facevo


tu eri tu avevi tu facevi
lui / lei / Lei era lui / lei / Lei aveva lui / lei / Lei faceva
noi eravamo noi avevamo noi facevamo
voi eravate voi avevate voi facevate
loro erano loro avevano loro facevano

LOCUZIONI DI TEMPO E SUBORDINATE TEMPORALI


È importante saper raccontare gli eventi in ordine cronologico e collocarli nel tempo. Per questo
possono esserti utili avverbi e locuzioni. Alcuni servono a costruire le subordinate temporali,
cioè delle frasi che danno informazioni su quando si è svolta, si svolge o si svolgerà un’azione.

A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA... 87


PASSATO PRESENTE FUTURO
prima, prima di, anni / mesi / mentre, durante, quando, nel dopo, dopo che, poi,
giorni fa, precedente… frattempo, all’improvviso… seguente…

Prima era un falegname. Poteva entrare solo mentre Aveva trovato un castello
Prima di uccidere il drago, l’orco dormiva. dopo quattro giorni di
doveva salvare la principessa. La regina aveva bevuto la cammino.
Anni fa una principessa viveva pozione durante la festa. Prima scambiava i soldi, poi
in questo lago. Quando l’albero parlava, tutti comprava i tesori.
Doveva usare l’amuleto che stavano ad ascoltarlo. Doveva piantare i semi e
l’elfo gli aveva dato la notte Un ladro correva nel buio e nel aspettare il giorno seguente.
precedente. frattempo cercava riparo.

LOCUZIONI DI SPAZIO
È importante anche collocare i personaggi e i luoghi nello spazio. Ecco alcune locuzioni e
preposizioni utili.

prima, dopo, dentro, sopra, sotto, in / nel / nell’ / nella / nello / nelle, su / sul / sull’ / sulla /
sullo / sulle, tra … e, in mezzo, in cima, in fondo, a metà, nel cuore, intorno, vicino, lontano…
La casa era nel cuore della foresta.
Era rimasto per anni dentro un pozzo.
Era pericoloso andare da soli in mezzo alla foresta.

FONETICA
Le consonanti sc creano suoni diversi a seconda delle vocali che le seguono.

SC + A = scalata SC + O = scoprire SC + U = scuola SC + HI = boschi


SC + E = scegliere SC + IO = sciogliere SC + IU = asciugare SC + IA = sciame

Quando trovi sc + ia fai attenzione se è un’unica sillaba o se sono due. In sciare (sci - a - re) oltre
al suono /ʃ/, si sente anche la i; in fascia (fa - scia) si sente solo /ʃ/.

OCCHIO!
Solo scie (plurale di scia) si può scrivere sci + e, altrimenti è un errore!

20 Inserisci le vocali mancanti e completa le parole.

1. Sc lta 5. Asc ltare 9. Tasc


2. Sc lto 6. Pisc na 10. Bisc tto
3. Sc ta 7. Casc ta 11. Pesc re
4. Sc ndere 8. Disc sa 12. Sc iattolo

21 Rileggi le parole dell’esercizio precedente e dividi nei 3 gruppi: verbi, nomi, aggettivi.

88 A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA...


CULTURA
C’ERA UNA VOLTA

22 Leggi il testo.

Le fiabe sono dei racconti popolari di antica tradizione. Le fiabe piacevano (e piacciono!) a tutti,
grandi e piccini, e spesso venivano raccontate di fronte al fuoco o mentre si facevano lavori
manuali in casa. Erano racconti di intrattenimento e venivano usate per dare l’esempio di buoni
comportamenti e buoni valori da seguire.
Nelle fiabe sono presenti elementi ricorrenti, cioè elementi presenti in tutti i racconti. Per
esempio, nelle fiabe sono sempre presenti elementi magici e fantastici, come formule magiche,
personaggi inventati e fatti mai accaduti. All’inizio della narrazione il protagonista parte da
una situazione svantaggiata o di difficoltà, ma grazie al “lieto fine” riesce sempre a migliorare
la propria condizione. Il luogo e il tempo in cui avvengono i fatti non sono mai specificati ed
esistono delle espressioni fisse per iniziare e finire il racconto. Ad esempio, per aprire una fiaba
si usa l’espressione “C’era una volta” e per finire la narrazione “… e vissero per sempre felici e
contenti”. In Italia esiste un proverbio che si dice alla fine di un racconto per invitare qualcun
altro a iniziare una fiaba: “larga è la foglia, stretta è la via, dite la
vostra che io ho detto la mia”.
Le fiabe europee più conosciute sono quelle di Cappuccetto Rosso,
Cenerentola e Pollicino. Ognuno inserisce i dettagli che preferisce,
ma la storia rimane la stessa per tutte le varianti. Spesso in una fiaba
si incontrano gli stessi elementi di altre fiabe, visto che per secoli e
secoli sono state raccontate oralmente.
In Italia una fiaba molto popolare è quella di Pinocchio, la storia di
un burattino di legno che dopo incredibili avventure e incontri con
tanti personaggi diversi diventa un bambino vero. L’autore, Carlo
Collodi, ha scritto in realtà un romanzo con le stesse caratteristiche
di una fiaba. La storia di Pinocchio è conosciuta e famosa in tutto
il mondo, è stata tradotta in 206 lingue e sulle sue avventure sono
stati prodotti film, serie tv e cartoni animati.

23 Rispondi oralmente a queste domande.

1. Che cos’è una fiaba? Per quali elementi si caratterizza?


2. Quando si usa l’espressione “C’era una volta”? A che cosa serve?
3. Perché alcuni elementi delle fiabe possono trovarsi in più racconti dello stesso genere?
4. Pinocchio è un personaggio inventato della tradizione italiana. Cosa sai delle sue avventu-
re?
5. Conosci delle fiabe tipiche del tuo paese o della tua città? Sono presenti degli elementi
ricorrenti?

A2 • UNITÀ 3 C‘ERA UNA VOLTA... 89


4 ANDIAMO A FARE SHOPPING! A2

1 Dove vai a fare spese? Scrivi sul quaderno i nomi dei negozi che vedi nelle immagini.

2 Dove puoi comprare queste cose? In coppia descrivete le immagini e indicate in quali
negozi dell’esercizio precedente potete acquistare questi prodotti.

90 A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING!


3 Chi lavora nei negozi? Metti in ordine le lettere e scrivi i nomi dei mestieri sul
quaderno.
1. masrictaaf 4. doloscivenpe 7. irionalago
2. cellamaio 5. lottifrovendu 8. nettirepae
3. iorafoi 6. cresticepa 9. stibara

17 4 Ascolta la prima parte del dialogo e riordina le frasi.

SIG.RA RESTINI La 44.


COMMESSO Certo, i camerini sono là in fondo. Vuole anche una maglietta?
SIG.RA RESTINI Vorrei dei pantaloncini corti. Mi piacciono molto quelli esposti in vetrina.
COMMESSO Di che colore Le piace?
SIG.RA RESTINI Buongiorno!
COMMESSO Ecco la sua taglia, c’è bianca e azzurra.
SIG.RA RESTINI Sì, la vorrei di cotone, per favore. Porto una M.
COMMESSO Che taglia porta?
SIG.RA RESTINI Preferisco un colore chiaro.
SIG.RA RESTINI Quella bianca è più carina di quella azzurra. Vado a provarla.
COMMESSO Buongiorno Signora Restini, mi dica... come posso aiutarLa?
SIG.RA RESTINI Mi piacciono quelli blu e quelli rossi a righe. Posso provarli?
COMMESSO Ecco, abbiamo questo modello in tanti colori. Quali preferisce?

18 5 Ascolta la seconda parte del dialogo e rispondi alle domande.

1. Che cosa compra la Sig.ra Restini? 3. Quanto spende la Sig.ra Restini?


a. Un paio di pantaloni corti blu e una a. 35 euro
maglietta bianca. b. 65 euro
b. Un paio di pantaloncini a righe e c. 67 euro
un maglione rosso.
c. Una maglietta bianca e una camicia
a pois.
2. La maglietta che compra è 4. Come paga la Sig.ra Restini?
a. di lino. a. In contanti
b. di cotone. b. Con la carta di credito.
c. di lana. c. Con un buono regalo.

6 A coppie, trovate nel dialogo le espressioni usate per…

1. chiedere di vedere o provare un capo d’abbigliamento;


2. chiedere e dire la taglia;
3. parlare del modello (colore, tessuto ecc.);
4. chiedere il prezzo.

A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING! 91


VOCABOLARIO
IL GUARDAROBA

7 Abbina le parole alle immagini.


felpa • stivali • sciarpa • pantaloni • canottiera • scarpe • occhiali • borsa • giubbotto •
vestito • maglione • maglietta • jeans • camicia • calzini • giacca

1. 2. 3. 4.

5. 6. 7. 8.

9. 10. 11. 12.

13. 14. 15. 16.

92 A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING!


8 Abbina i simboli alle parole.
cotone • pelle • lana • lino • seta

1. 2. 3. 4. 5.

9 Descrivi l’abbigliamento di uno dei tuoi compagni senza dire il nome. Gli altri
devono indovinare di chi stai parlando.

10 Trova le coppie di aggettivi di significato contrario.

corto • classico • leggero • lucido • piccolo • economico • grande • elegante • caro • pesante •
stretto • sportivo • lungo • chiaro • scuro • opaco • alla moda

11 A coppie, scegliete un annuncio dal sito Bakeca.it. Uno studente è il venditore,


l’altro studente è la persona interessata all’acquisto. Scambiatevi messaggi su
Whatsapp.
STUDENTE 1 L’interessato all’acquisto: scrivi su Whatsapp al venditore dell’annuncio. Chiedigli
informazioni sul prodotto e sulle condizioni di vendita (pagamento, spedizione ecc.).

STUDENTE 2 Il venditore: ricevi su Whatsapp il messaggio di un interessato all’acquisto


dell’oggetto che hai messo in vendita su Bakeca.it. Rispondi alle sue domande e
cerca di concludere la vendita.

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A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING! 93


COMUNICAZIONE
12 Che cosa dici in un negozio d’abbigliamento? Abbina le domande alle risposte.

1. Posso provare questi pantaloni? a. Porto la L.


2. Quanto costano i pantaloncini verdi espo- b. No, c’è anche blu, nera o beige.
sti in vetrina? c. In contanti.
3. Posso avere uno sconto? d. Porto il 39.
4. Che taglia porti? e. Certo, i camerini sono in fondo a sinistra.
5. Questa camicia c’è solo bianca? f. Mi dispiace, i saldi sono finiti.
6. Che numero porti? g. Mi spiace, purtroppo la 44 non c’è più.
7. La 42 è troppo corta. Posso avere la taglia h. Vengono 20 euro.
44?
8. Come preferisce pagare?

13 Disponetevi in gruppi di tre. Immaginate il dialogo tra il commesso di un negozio di


abbigliamento, un cliente e un suo amico.

COMMESSO/A: Sei il commesso/a di un negozio di abbigliamento.


Aiuti il/la cliente a scegliere i vestiti e gli accessori adatti alle sue richieste.

CLIENTE: Entri in un negozio di abbigliamento per comprare un vestito per il matrimonio di tua
cugina.
Non sai esattamente cosa comprare, chiedi consigli al commesso/alla commessa e al tuo
amico/alla tua amica.
Chiedi informazioni su: colore, taglia, tessuto, prezzo ecc.
Puoi spendere 100 euro.

AMICO/A: Accompagni un tuo amico/una tua amica a comprare i vestiti per il matrimonio di sua
cugina.
Dai suggerimenti e consigli. I primi due vestiti che prova non ti piacciono per niente.

94 A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING!


GRAMMATICA
IL COMPARATIVO
DI MAGGIORANZA La camicia è più leggera del maglione.

DI UGUAGLIANZA La cravatta è elegante come il papillon.

DI MINORANZA I tacchi sono meno comodi delle scarpe da ginnastica.

Il secondo elemento di paragone è introdotto da:


• di quando è un
nome proprio: Mario è più alto di Giovanni.
pronome: Mario è meno giovane di me.
avverbio: Mario è più malato di ieri.
• di + articolo quando è un sostantivo: Eva è più pigra della sua amica.
• che quando è un
aggettivo: La primavera è stata più piovosa che calda.
un verbo: Mi piace di più giocare a tennis che giocare ai videogiochi.
una preposizione: Studio di più con i miei compagni che da solo.

PRONOMI PERSONALI INDIRETTI


I pronomi indiretti rispondono alla domanda a chi? Di solito
mi = a me
si trovano prima del verbo e si usano per sostituire nomi o
ti = a te persone introdotte dalla preposizione a.
Alla terza persona plurale abbiamo una doppia possibilità:
gli = a lui - loro segue il verbo: Spiego loro come funziona il gioco. (+
le = a lei / a lei formale)
- gli precede il verbo: Gli spiego come funziona il gioco. (-
ci = a noi formale)
vi = a voi

gli / loro = a loro

L’IMPERATIVO FORMALE CON I PRONOMI


Usiamo l’imperativo formale per dare ordini, incitare, invitare qualcuno a fare qualcosa in
situazioni formali, quando ci rivolgiamo a persone che non conosciamo o alle quali desideriamo
dimostrare il nostro rispetto.
L’imperativo formale è uguale al congiuntivo presente del verbo.

PARLARE VEDERE SENTIRE CAPIRE

Lei parli veda senta capisca

A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING! 95


L’imperativo negativo formale si ottiene semplicemente premettendo non alla forma positiva.

PARLARE VEDERE SENTIRE CAPIRE

Lei non parli non veda non senta non capisca

I pronomi diretti, indiretti e doppi, così come i pronomi dei verbi riflessivi, precedono sempre
l’imperativo formale, sia positivo sia negativo.
Es. - Signora, mi dica... desidera altro?
- Professore, ci dia il tempo di riflettere!

ALCUNI VERBI IRREGOLARI

AVERE ESSERE DARE FARE ANDARE DIRE STARE

Lei abbia sia dia faccia vada dica stia

FONETICA
14 Ascolta l'insegnante. Cerca di capire le parole e scrivile sul quaderno. Attenzione
alle doppie!

1. Cami ia 5. Crava a 9. Cano iera


2. Go a 6. Gia a 10. Bra iale o
3. Ca ello 7. Panta oni 11. Ma lione
4. Maglie a 8. Ombre o 12. Stiva i

15 Disegna due insiemi: in uno scriverai le parole dell'esercizio precedente con


doppia consonante, nell’altro quelle senza doppie.

16 Scegli quale parola viene letta dall'insegnante.

1. camino / cammino 7. nono / nonno 13. sete / sette


2. pala / palla 8. tuta / tutta 14. tono / tonno
3. caro / carro 9. mese / messe 15. note / notte
4. sera / serra 10. casa / cassa 16. polo / pollo
5. coro / corro 11. cane / canne 17. mole / molle
6. capello / cappello 12. rosa / rossa 18. pena / penna

96 A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING!


CULTURA
LA MODA
17 Leggi l'articolo.

La moda al centro del mondo dei teenager


Seguono le tendenze e sono influenzati da negozi e tv

I ragazzi italiani ritengono la moda un elemento sempre più importante nella loro vita, seguono
le ultime tendenze del fashion e cercano ispirazione soprattutto nei negozi di abbigliamento,
tra gli amici e in tv. È quanto emerge da un grande sondaggio online organizzato da Habbo, una
delle maggiori community per teenager nel mondo e presente in Italia. Questo sondaggio ha
riguardato circa 2.500 ragazzi italiani tra i 12 ed i 17 anni, ma si è svolto contemporaneamente
anche in altri 29 paesi nei cinque continenti per un totale di oltre 60mila teenager.
Secondo questo sondaggio, è emersa la conferma che i ragazzi italiani seguono con grande
attenzione la moda, ma spesso cercano un look personale: quasi un ragazzo su due (esattamente
il 44,9%), infatti, si ispira solamente “qualche volta” alle ultime tendenze, seguiti da coloro
che invece le seguono “sempre” (35,5%) e da una ridotta minoranza che invece cerca
assolutamente di evitarle (7,7%). Inoltre, alla maggioranza dei teenager italiani piace acquistare
vestiti, scarpe e accessori di abbigliamento: “moltissimo” ha risposto il 49,6% e “qualche volta”
il 37,5%, mentre solo il 7,3% ha preferito rispondere “non molto”, il 5,0% “assolutamente no”
e l’1,0 % si è limitato ad un “non so”.
Interessante il risultato del sondaggio anche per quanto riguarda il modo in cui i ragazzi italiani
scelgono i loro look: la maggioranza ammette di trovare ispirazione nei negozi di abbigliamento
(40,2%), seguiti da chi prende spunto dagli amici (38,4%), dai programmi televisivi (36,2%),
su internet (27,7%), sulle riviste (27,5%) e per la strada (15,6%), mentre solo una minoranza
afferma di non seguire assolutamente le mode (11,4%).
[lastampa.it]

A2 • UNITÀ 4 ANDIAMO A FARE SHOPPING! 97


5 DA GRANDE FARÒ... A2

1 Guarda le immagini e abbina i nomi delle professioni.

a. Il medico e. Il cameriere i. Il pizzaiolo


b. La professoressa f. La cuoca l. L’attrice
c. L’avvocatessa g. Il commesso m. L’impiegato
d. L’agricoltore h. Il barista n. Il bagnino

98 A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ...


2 Scrivi sul tuo quaderno il luogo di lavoro per le seguenti professioni, come
nell’esempio. Utilizza le preposizioni indicate.
Es. Il medico lavora in ospedale.
in • al • a • nel
1. Il medico a. scuola
2. L’avvocato b. ristorante
3. Il contadino c. cucina
4. Il cameriere d. ufficio
5. La cuoca e. tribunale
6. La professoressa f. campagna
7. Il commesso g. negozio
8. Il barista h. bar
9. Il pizzaiolo i. pizzeria
10. L’attore j. ospedale
11. L’impiegato k. teatro
12. Il bagnino l. piscina

19 3 Ascolta i dialoghi, poi sul tuo quaderno rispondi alle domande.

1. Perché Leonardo non ha finito i compiti?


2. Cosa dovrà fare il fratello di Leonardo la prossima settimana?
3. Quando farà i compiti Leonardo?

4. Cosa fanno i figli di Maria?


e. Perché la moglie di Antonio è sempre in giro?

VOCABOLARIO
LE SCUOLE SUPERIORI
4 Collega il tipo di scuola alla sua materia principale. Svolgi l’attività sul quaderno
degli esercizi.

L'ISTITUTO MATERIE
1. tecnico a. Agricoltura
2. alberghiero b. Ristorazione
3. agrario c. Elettronica

A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ... 99


IL LICEO MATERIE

1. scientifico a. Latino e Greco


2. linguistico b. Disegno e Pittura
3. artistico c. Matematica e Scienze
4. classico d. Lingue straniere

Lo sai che? In Italia per le scuole superiori c’è una differenza tra istituto e liceo: all’istituto
il percorso di studi si basa su insegnamenti pratici, per inserire gli studenti in determinate
professioni (cuoco, elettricista, meccanico ecc.). Il liceo, invece, si basa su un insegnamento
molto teorico, che solitamente punta a preparare gli studenti agli studi universitari.

5 Leggi i testi seguenti, poi decidi se le frasi sono vere o false.

1. Ciao a tutti, sono Mara e ho 16 anni. Quando finirò le scuole superiori,


andrò all’università per studiare lingue straniere. Anche se il test di
accesso è difficile, io studierò ogni giorno per poter entrare. Le lingue
straniere mi sono sempre piaciute, per questo studio al liceo linguistico.
Se mi impegno tanto, diventerò una bravissima traduttrice.

2. Buongiorno, sono Angelo e ho 19 anni. Ho una passione per la natura


da quando ero piccolo. Mi piace stare nel verde, curare e far crescere le
piante. Per questo lavoro come agricoltore nell’azienda di mio padre.
Se tra qualche anno avrò tempo e voglia, mi iscriverò all’università per
studiare biologia.

3. Ciao, io sono Mattia e ho 15 anni. Studio in un liceo musicale a Roma.


La mia materia preferita è canto. Credo che quando finirò il liceo andrò
a studiare al conservatorio, voglio continuare a studiare canto per
diventare un cantante ma inizierò anche a suonare uno strumento, forse
il pianoforte.
VERO FALSO
1. Mara studia lingue all’università.
2. Angelo vuole studiare agricoltura all’università.
3. Mattia andrà a studiare canto al conservatorio.
4. Angelo se avrà voglia studierà biologia all’università.
5. Mara è iscritta al liceo linguistico.

Lo sai che? Il conservatorio è un’università in cui si studiano materie musicali. Al


conservatorio gli studenti possono scegliere di studiare canto o di specializzarsi nel suonare
un determinato strumento musicale.

100 A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ...


COMUNICAZIONE
6 Prendi esempio dai testi appena letti. Scrivi sul tuo quaderno quello che vuoi fare
in futuro, poi dillo a un compagno. Aiutati con le seguenti domande.
1. Che cosa studierai alle scuole superiori?
2. Che lavoro farai?
3. Dove andrai a vivere?

GRAMMATICA
IL FUTURO SEMPLICE
È un tempo verbale del modo indicativo che viene usato principalmente per parlare di eventi
futuri.

Essere Avere

io sarò io avrò
tu sarai tu avrai
lui / lei / Lei sarà lui / lei / Lei avrà
noi saremo noi avremo
voi sarete voi avrete
loro saranno loro avranno

VERBI REGOLARI
Studiare Prendere Dormire

io studierò io prenderò io dormirò


tu studierai tu prenderai tu dormirai
lui / lei / Lei studierà lui / lei / Lei prenderà lui / lei / Lei dormirà
noi studieremo noi prenderemo noi dormiremo
voi studierete voi prenderete voi dormirete
loro studieranno loro prenderanno loro dormiranno

OCCHIO!
Mentre i verbi in –ere e –ire non cambiano la prima lettera della desinenza (e e i),
i verbi in –are cambiano la a in e.
Studiare > io studierò, tu studierai

A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ... 101


VERBI IRREGOLARI
Andare Volere Venire

io andrò io vorrò io verrò


tu andrai tu vorrai tu verrai
lui / lei / Lei andrà lui / lei / Lei vorrà lui / lei / Lei verrà
noi andremo noi vorremo noi verremo
voi andrete voi vorrete voi verrete
loro andranno loro vorranno loro verranno

FARE IPOTESI REALI


L’uso ipotetico del futuro
Il futuro in italiano viene anche usato per fare supposizioni o ipotesi.
Guarda gli esempi.

Es. - Che ore sono? - Non so, non ho l’orologio. Saranno le 15.
- Dov’è Marco? - Sarà a casa di un amico.
- Perché ti fa male la pancia? - Sarà perché ho mangiato troppo.

Il periodo ipotetico della realtà


Il periodo ipotetico della realtà è una costruzione che in italiano serve a fare ipotesi che possono
effettivamente realizzarsi. La frase è solitamente introdotta da se. Si può formare sia con il
presente sia con il futuro semplice. Guarda gli esempi.

Es. Se mangi troppo poi stai male. Se non studi non superi l’esame.
Se viaggi senza biglietto prendi una multa. Se non metterai la crema solare ti brucerai.

FONETICA
CONSONANTI SINGOLE E CONSONANTI DOPPIE – DIFFERENZE DI SIGNIFICATO
A volte in italiano il raddoppiamento di una consonante all’interno di una parola può determina-
re un radicale cambiamento di significato. È importante, quindi, sapere riconoscere la differenza.

7 Ascolta l'insegnante e cerca di capire la differenza di pronuncia tra le coppie di parole.


1. casa / cassa 5. papa / pappa 9. sono / sonno
2. camino / cammino 6. pena / penna 10. pala / palla
3. caro / carro 7. peli / pelli 11. rosa / rossa
4. nono / nonno 8. sete / sette 12. capelli / cappelli

102 A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ...


8 Descrivi la differenza di significato delle ultime tre coppie di parole dell’esercizio
precedente.

CULTURA
LA SCUOLA ITALIANA
9 I testi seguenti descrivono i livelli di istruzione in Italia, ma non sono in ordine!
Leggili e scegli a quale fascia di età corrispondono scegliendola tra quelle indicate.
dai 3 ai 6 anni • dai 6 agli 11 anni • dagli 11 ai 14 anni • dai 14 ai 19 anni

TUTTI A SCUOLA!

: LA SCUOLA MEDIA
Il percorso educativo degli italiani continua con la scuola media (o scuola secondaria di primo
grado). Questo terzo percorso dura tre anni. Durante questi tre anni i bambini studiano più
approfonditamente le materie delle elementari. Si aggiungono poi materie come la biologia, la
storia dell’arte, la tecnica e la letteratura, per preparare gli studenti alle scuole superiori.
Durante i tre anni di scuola media non si indossano più i grembiuli, solitamente si va a scuola
vestiti normalmente. Alla fine della scuola media, gli studenti devono sostenere un esame finale.
Se l’esame viene superato, gli studenti accedono alle scuole superiori.
: L’ASILO
In Italia i bambini di tre anni iniziano ad andare all’asilo, il primo livello dell’istruzione italiana.
L’asilo, anche chiamato scuola dell’infanzia, non fa parte della scuola dell’obbligo. Quindi, i
genitori possono anche decidere di non mandare i propri figli all’asilo. In questo tipo di scuola, i
bambini sono impegnati soprattutto in attività ludiche. All’asilo, infatti, c’è più divertimento che
studio.
: LA SCUOLA SUPERIORE
La scuola superiore è l’ultimo livello dell’istruzione obbligatoria in Italia. Questo livello di
istruzione si svolge negli istituti e nei licei. Ma ci sono differenze tra gli uni e gli altri: mentre in
un liceo scientifico le materie principali sono la Matematica, la Fisica, la Biologia e l’Informatica,
in un istituto alberghiero come materie principali ci sono Cucina, Scienze degli alimenti e
Ricevimento.
Anche alla fine della scuola superiore c’è un esame, chiamato “Esame di Stato” o “di maturità”.
L’Esame di Stato ha sia una parte scritta che una parte orale, e solo chi le supera ottiene il
diploma e conclude le scuole superiori.
: LA SCUOLA ELEMENTARE
Con la scuola elementare inizia la scuola
dell’obbligo, il percorso educativo che è
obbligatorio per tutti gli italiani. Alle scuole
elementari si inizia a studiare: si insegna ai bambini
a leggere e scrivere, a studiare la Storia, la Geografia
e la Matematica.

A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ... 103


In Italia a scuola si può essere bocciati, ma che cos’è la bocciatura?
Uno studente viene bocciato quando ha delle insufficienze in troppe materie o quando ha
un comportamento troppo maleducato a scuola. Quando uno studente viene bocciato deve
ripetere un’altra volta lo stesso anno scolastico!

10 Leggi il testo seguente, rispondi alle domande e poi descrivi anche tu un esame
scolastico che dovrai sostenere.

L’ESAME FINALE DELLA SCUOLA MEDIA

Quando Leonardo sarà al terzo, e ultimo, anno della scuola media, se alla fine dell’anno avrà
la sufficienza in tutte le materie, potrà svolgere l’esame finale. L’esame si svolgerà nei mesi di
giugno e luglio. Per prima cosa farà le prove scritte di Italiano, Matematica e lingua straniera. Poi
ci saranno le prove orali, dove si valuteranno le conoscenze anche nelle altre materie. Quando
tutti gli studenti avranno fatto gli esami, verranno pubblicati i voti. Supereranno l’esame solo gli
studenti che avranno un voto di almeno 6 su 10.

1. Che voti deve avere Leonardo per essere ammesso all’esame finale?
2. Cosa si valuta nelle prove orali dell’esame finale?
3. Che voto bisogna avere per superare l’esame finale?

11 Descrivi un esame scolastico che dovrai sostenere in futuro.

104 A2 • UNITÀ 5 DA GRANDE FARÒ...


1 QUANDO ERAVAMO IN GITA... B1

1 Osserva le immagini: qui sotto puoi vedere rappresentati vari modi in cui si può
andare in vacanza. Discuti in coppia con il tuo compagno o la tua compagna: quali hai
già provato? Quali invece vorresti provare? Quali preferisci? Motiva le tue risposte.

albergo di lusso campeggio agriturismo

ostello casa sull'albero villaggio turistico

2 Osserva di nuovo le immagini: pensa a delle località turistiche georgiane in cui puoi
trascorrere le vacanze nei modi rappresentati nelle immagini. Conosci, invece, delle
località italiane in cui si va in vacanza? Se sì, parlane con il tuo compagno o
compagna; altrimenti, cerca su internet e discuti insieme dei risultati ottenuti dalla
ricerca: hai trovato ciò che ti aspettavi?

20 3 Tamara sta rileggendo l’e-mail che ha scritto, prima di inviarla a Leonardo. Ascolta
attentamente l’audio e discuti con i tuoi compagni se le affermazioni seguenti sono
vere o false.
VERO FALSO
1. Tamara va al mare tutte le estati.
2. Il viaggio è stato lungo e duro.
3. Tamara è andata a Messina in treno.
4. Tamara ha noleggiato un’auto sul posto.
5. Tamara ha festeggiato Ferragosto.
6. A lei la natura non interessa.
7. Porterà una calamita di Palermo a Leonardo

B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA... 105


4 Adesso leggi il testo che hai appena ascoltato e verifica con i tuoi compagni che le
risposte che hai dato nell’esercizio precedente siano corrette.

leonardo@email.it

Vacanze

Ciao Leonardo,

Come stai? Come hai passato le vacanze? Io quest’estate sono


andata al mare in Sicilia! Quando ero piccola andavo al mare ogni
sabato del periodo estivo, perché i miei nonni abitavano sulla
costa del Mar Nero. È stato bello poter ricordare i bei momenti
dell’infanzia. Il viaggio però è stato molto travagliato: quando
siamo arrivati alla stazione il nostro treno per Reggio Calabria era
già partito, quindi abbiamo dovuto aspettare quello successivo
per un’ora e siamo dovuti partire con un terribile ritardo!
Fortunatamente, il traghetto per Messina non era ancora partito
e lo abbiamo preso per un soffio! Dai, alla fine è andato tutto
bene! La Sicilia è una terra meravigliosa! Avevamo noleggiato
una macchina su internet prima di partire per le vacanze, quindi
l’abbiamo usata per spostarci e visitare varie città: Palermo,
Agrigento e la Valle dei Templi, Taormina, Catania… che sapori,
che profumi, e che colori! Li sogno ancora la notte! Poi, non so se
te l’ho già raccontato, a Ferragosto ho fatto i gavettoni al mare
per la prima volta, che ridere! Ho vissuto anche un’esperienza
che mai scorderò: ho visitato il Bioparco di Sicilia ed ho assistito
al salvataggio di una tartaruga Caretta Caretta che era rimasta
impigliata in un sacchetto di plastica! Che emozione unica!
Sognavo fin da piccola di salvare un animaletto in difficoltà. Questa
esperienza mi ha fatto capire ancora di più l’importanza della
natura e dell’ambiente che ci circonda: sono molto preoccupata
per la salute del nostro pianeta, noi ragazzi dobbiamo iniziare ad
agire! Basta, adesso devo andare, la prossima volta ti racconterò
tutti i dettagli.
Non vedo l’ora di vederti di persona!

Baci,
Tamara

PS: So che ti piacciono i vulcani, quindi ti ho preso una calamita a


forma di Etna!

OCCHIO!
L’e-mail informale di solito si invia ad amici o parenti e prevede un tono confidenziale ed
espressioni colloquiali, a differenza dell’e-mail formale, che invece è generalmente diretta
ad aziende, enti, o a persone sconosciute a chi scrive.

106 B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA...


5 Rispondi alle seguenti domande sul tuo quaderno.

1. Dove abitavano i nonni di Tamara?


2. Cos’è che a Tamara fa piacere ricordare?
3. Quali mezzi di trasporto ha usato Tamara per giungere in Sicilia?
4. Quale ha usato, invece, per spostarsi sull’isola?
5. Cosa le è piaciuto in particolar modo della Sicilia?
6. Quale usanza italiana ha provato per la prima volta?
7. Qual era l’aspirazione di Tamara fin da piccola?
8. Che cosa la preoccupa? E cosa suggerisce di fare a riguardo?
9. Quale souvenir ha scelto di portare a Leonardo e perché?

VOCABOLARIO
6 Devi partire per una vacanza. Immagina cosa sarà necessario portare in base al tipo
di destinazione e discutine con un compagno.

mare campeggio montagna barca terme campagna

7 Abbina le parole alle definizioni.

1. museo a. imposta da pagare in Italia quando si soggiorna in una


2. turismo sostenibile struttura turistica
3. mezza pensione b. fornitura dell’alloggio e dei tre pasti principali
4. guida turistica c. luoghi caratterizzati dalla loro identità artistico-culturale
5. agenzia di viaggi d. permanenza temporanea in un luogo, di solito a scopo
6. città d'arte turistico
7. soggiorno e. raccolta di opere d'arte o di oggetti di interesse storico-
8. pensione completa scientifico
9. tenda f. fornitura dell’alloggio, della colazione e di pranzo o cena a
10. tassa di soggiorno scelta
g. accompagnatore di turisti alla scoperta delle mete del viaggio
h. casa mobile e temporanea per i campeggiatori
i. attività commerciale che offre servizi per chi vuole viaggiare
l. viaggiare all’insegna del rispetto della natura

B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA... 107


COMUNICAZIONE
La formula di saluto iniziale delle e-mail informali cambia a seconda del
destinatario. Di solito il destinatario di un’e-mail informale è un amico, un
compagno di scuola, un parente o un collega. Per questo motivo, la formula
può variare in base alla confidenza fra chi manda e chi riceve l’e-mail. Ad
esempio: “Ciao Alessio,” “Cara Sara,” “Carissimo,”.
In seguito, il primo paragrafo stabilisce il tono dell’e-mail, in questo
caso confidenziale. Si chiede al destinatario: “Come va?” o “Come stai?”,
dimostrando interessamento e parlando di qualcosa in generale, prima
di iniziare una conversazione specifica.
Successivamente, si può cominciare a parlare dell’argomento centrale
dell’e-mail, facendo delle domande o delle riflessioni.
Nella conclusione dell’e-mail si può inserire un augurio come “Ci sentiamo presto”, “Non vedo
l’ora di vederti di persona!”, “Spero di risentirti il prima possibile!”, seguito da una formula di
congedo come “Tanti cari saluti”, “Un abbraccio”, “Con affetto”, oppure una forma di saluto
ancora più confidenziale: “Baci“, “Ti voglio tanto bene”.
In un’e-mail informale, si può firmare solo con il nome. Dopo la propria firma si può aggiungere
un Post Scriptum (P.S.) in cui si può aggiungere qualcosa non scritto prima o un ulteriore saluto.
Ad Esempio: “PS: Salutami tanto tua sorella! :)”, “PS: La Grecia è fantastica, dovresti andarci prima
o poi!”

8 Con un compagno individua nel testo dell’attività 4 gli elementi indicati, poi
trascrivili sul quaderno.
• le formule di saluto iniziale; • l’augurio prima del congedo;
• le domande di interessamento che • la formula di congedo;
precedono il corpo dell’e-mail; • il Post Scriptum.
• le espressioni colloquiali;

9 Immagina di essere Leonardo e rispondi all’e-mail di Tamara sul quaderno


raccontando la tua estate. Ricordati di utilizzare tutte le formule e le espressioni
tipiche dell’e-mail informale.

10 Scrivi sul quaderno le espressioni della e-mail di Tamara che potrebbero esserti utili
in una conversazione a voce con un amico dopo il ritorno dalle vacanze.

11 In coppia, con l’aiuto delle espressioni che hai scritto, lo studente A fa domande sulle
vacanze appena trascorse e lo studente B risponde. Poi i ruoli si invertono.

12 Un/a tuo/a amico/a italiano/a vuole venire in vacanza nel tuo Paese, scrivigli/le
un’e-mail sul tuo quaderno in cui gli/le consigli posti da visitare e piatti tipici da
mangiare. Devi convincere il/la tuo/a amico/a a seguire i tuoi consigli, quindi sii
persuasivo e non dimenticare di raccontare le esperienze che hai vissuto in prima
persona.

108 B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA...


GRAMMATICA
IMPERFETTO VS PASSATO PROSSIMO
IMPERFETTO PASSATO PROSSIMO
azione abituale azione non abituale
Quando ero piccola, andavo al mare ogni sabato. Una volta sono andato al mare di sabato.

azione ripetitiva azione avvenuta una volta


Mia nonna faceva sempre la pasta fatta in casa. Ieri mia nonna ha fatto la pasta fatta in casa.

azione durativa azione momentanea


Ieri nevicava. Ieri è nevicato un po’.

IMPERFETTO E PASSATO PROSSIMO IN AZIONI PARALLELE


IMPERFETTO PASSATO PROSSIMO

Stessa durata Quando ero piccola, andavo Una volta sono andato al mare di
al mare ogni sabato. sabato.

Durata diversa Mia nonna faceva sempre la pasta Ieri mia nonna ha fatto la pasta fatta
fatta in casa. in casa.

Ieri nevicava. Ieri è nevicato un po’

TRAPASSATO PROSSIMO IN AZIONI PARALLELE


Il trapassato prossimo indica un’azione del passato accaduta prima di un’altra azione sempre nel
passato. Si forma con: l’imperfetto di essere/avere + participio passato del verbo.
Es. Quando siamo arrivati alla stazione il treno era già partito.
Non rispondevo alla mail perché avevo dimenticato il telefono in camera.
Visitare Partire

io avevo visitato io ero partito/a


tu avevi visitato tu eri partito/a
lui / lei / Lei aveva visitato lui / lei / Lei era partito/a
noi avevamo visitato noi eravamo partiti /e
voi avevate visitato voi eravate partiti/e
loro avevano visitato loro erano partiti/e

OCCHIO!
Se l’ausiliare del verbo è essere il participio passato si concorda in genere
e numero con il soggetto.

B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA... 109


PASSATO PROSSIMO E I VERBI MODALI DOVERE, POTERE, VOLERE
Con i verbi modali si coniuga il verbo modale al passato prossimo e l’altro verbo all’infinito.
Es. Sono dovuto andare dal medico

Per formare il passato prossimo dei verbi modali si usa l’ausiliare avere in due casi:

• Quando usiamo il modale da solo.


Es.- Sei andato anche tu in Grecia con Chiara? - No, purtroppo non ho potuto.

• Quando il modale è seguito da un verbo che ha avere come ausiliare:


Es. Ho potuto visitare tutta la città.

Per formare il passato prossimo dei verbi modali si usa l’ausiliare essere in un caso:

• Quando il modale è seguito da un verbo che ha essere come ausiliare.


Es. Siamo dovuti partire in ritardo.

Quando si usa il verbo essere come ausiliare, bisogna concordare il participio passato al genere
(maschile o femminile) e numero (singolare o plurale) del soggetto se l’ausiliare del verbo è
essere.

PRONOMI PERSONALI DIRETTI PERSONA PRONOME PERSONALE

I pronomi personali diretti sostituiscono nomi DIRETTO


propri o sostantivi relativi a cose o persone io mi
e svolgono la funzione di complemento
tu ti
oggetto.
lui / lei / Lei lo / la / La
noi ci
voi vi
loro il/le
Individua tu le regole!

1. Di solito i pronomi vanno prima dopo il verbo.


2. Con il verbo potere seguito da un infinito il pronome si mette prima dell’infinito
dopo l’infinito prima del verbo potere.

Questa stessa regola vale per gli altri verbi modali come volere, sapere, dovere + infinito.

OCCHIO!
- Sai qual è la capitale dell’Italia? - Sì, lo so.

110 B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA...


FONETICA
13 Leggi i seguenti gruppi di parole e pensa a qual è il suono che caratterizza ogni
gruppo.
1. andai, assai, mai, zaino, avrai
2. dei (preposizione), nei (preposizione), veicolo, teina
3. direi, sei, lei, bei
4. noi, voi, coi, oibò
5. poi, soia, noia, gioia
6. pausa, sauna, causa, fauna
7. Europa, europeo, euforia, neurone
8. neutro, feudo, euro, eurovisione
9. chiave, baia, maniglia, piano, pianura
10. ateniese, pietà, glielo, rientro

OCCHIO!
A differenza del georgiano, in cui si possono avere fino a otto consonanti consecutive in una
parola (come in gvprtskvni “tu ci sbucci” e in gvbrdgvni “tu ci strappi”), in italiano esistono i
dittonghi, gruppi di due vocali consecutive all’interno della stessa sillaba.
Si ha un dittongo quando in una coppia di vocali una delle due vocali è /i/ oppure /u/ non
accentate, accompagnate da /a/, /e/, /ɛ/, /o/ oppure /ɔ/.
Si può avere anche quando /i/ e /u/ sono una accanto all’altra. In quel caso, una delle due
prende l’accento.
Le altre combinazioni di vocali che non sono dittonghi si chiamano iati e consistono in
gruppi di due vocali che vengono divise tra due sillabe.

14 Prova a leggere questi scioglilingua ad alta voce: quali dittonghi sono presenti?
allenati a pronunciarli con i tuoi compagni!

1. Il cuoco cuoce in cucina e dice che la cuoca giace e tace perché sua cugina non dica che le
piace cuocere in cucina col cuoco.

2. Chi ama chiama chi ama, chiamami tu che chi ami chiami. Chi amo chiamerò se tu non
chiami.

B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA... 111


CULTURA
15 Leggi il seguente testo e parlane con la classe.

VACANZE ITALIANE TRA ARTE E NATURA: IL TURISMO SOSTENIBILE


L’Italia è il paese che detiene il record di maggior numero di patrimoni dell’umanità
dell’UNESCO nel mondo con 55 beni nella lista nel 2019. Inoltre, 40 siti italiani sono stati
candidati alla lista dei patrimoni dell’umanità del 2018.

Le città d’arte italiane sono conosciute in tutto il mondo


per la loro bellezza: Firenze, Roma, Milano, Venezia,
Napoli... Tuttavia, l’Italia non è solo questo! È anche
un paese ricco di luoghi naturali da visitare! Luoghi
che è fondamentale preservare nella loro autenticità
nel rispetto della
natura.

In Italia si sta
diffondendo il
concetto di turismo sostenibile, una tipologia di viaggio
in cui si cerca di avere il pieno rispetto dell’ambiente,
tutelando le tradizioni locali e assaporando i cibi tipici a
“km zero” alla scoperta di realtà rurali e naturalistiche poco
conosciute.

Le cinque regole del turismo sostenibile:

1. Viaggiate lenti
2. Mangiate a km zero
3. Comprate intelligente
4. Risparmiate acqua ed energia elettrica
5. Quando incontrate la natura, rispettatela!

112 B1 • UNITÀ 1 QUANDO ERAVAMO IN GITA...


2 TANTI AUGURI A TE! B1

1 Osserva le immagini. Quali emozioni provano queste persone? Parlane con un


compagno.

2 Leggi le parole che indicano gli stati d’animo. In quali situazioni hai provato queste
emozioni? Prova a scriverle sul quaderno.

allegria rabbia sorpresa

tenerezza tristezza paura

tranquillità ansia

21 3 Ascolta i dialoghi. Di che cosa parlano le persone?

B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE! 113


4 Adesso leggi il testo dei dialoghi.

ZIA Allora Leonardo, tanti auguri per il tuo compleanno! Stai diventando grande!
LEONARDO Grazie zia!
ZIA Cosa ti piacerebbe ricevere come regalo?
LEONARDO Non saprei… Avrei voluto il biglietto per il concerto di J-ax ma purtroppo c’è stato la
settimana scorsa.
ZIA C’è qualcos’altro che vorresti o che ti servirebbe?
LEONARDO Una maglietta va benissimo, zia!
ZIA Va bene, ottima scelta!
LEONARDO Bene, zia, sono felicissimo, grazie davvero! Ne avevo proprio bisogno.
ZIA Ok! Ti voglio bene Leo!
LEONARDO Ciao zia, ti voglio bene anch’io!

ALE Ciao Leo! Come va?


LEONARDO Ciao Ale! Tutto bene grazie, e tu?
ALE Sì sì, tutto a posto. Ascolta, una domanda: festeggerai il tuo compleanno questo fine
settimana?
LEONARDO Avrei voluto fare una cena insieme a tutti gli amici e i parenti, ma purtroppo non
sono riuscito a organizzarla in tempo… la farò il prossimo anno.
ALE Dai, questa volta, secondo me potremmo andare a cena solo con i compagni di
classe.
LEONARDO Sì, mi sembra una buona idea! Chiamo gli altri.

TAMARA Ciao Giulia!


GIULIA Ciao Tamara, dimmi.
TAMARA Sono un po’ in ansia perché il compleanno di Leonardo è tra pochi giorni e non ho
ancora organizzato una festa per lui.
GIULIA Stai tranquilla Tamara, potrei aiutarti io!
TAMARA Sarebbe fantastico, ti ringrazio molto.
GIULIA Spero che il regalo che gli ho preso gli piacerà!
TAMARA Sono convinta di sì.

5 Rispondi alle domande sul quaderno.

1. Quale espressione usa la zia per fare gli auguri a Leonardo?


2. Quale regalo avrebbe desiderato Leonardo per il compleanno?
3. Con quali parole Leonardo esprime la sua contentezza per il regalo della zia?
4. Quale domanda fa Ale a Leo (Leonardo)?
5. Che cosa avrebbe voluto fare Leonardo per il suo compleanno? E cosa propone Ale?
6. Chi vorrebbe invece organizzare una festa a sorpresa per Leonardo?
7. Che cosa propone Giulia?
8. Quale espressione usa Giulia per tranquillizzare Tamara?

114 B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE!


VOCABOLARIO
FESTA DI COMPLEANNO
6 In coppia, scegliete una delle due situazioni e create un dialogo in base alla traccia.

1. Si avvicina il tuo compleanno, ma non hai voglia di fare la solita festa, mangiare la solita
torta, ricevere i soliti regali… Questa volta vorresti festeggiare in maniera diversa e originale.
Tua sorella però vorrebbe organizzarti una festa tradizionale.
2. Il compleanno di tuo fratello è tra pochi giorni, non vedi l’ora di organizzare un pic-nic
all’aperto con gli amici. Tuo fratello, però, preferirebbe andare al ristorante con la famiglia.

EMOZIONI E SENTIMENTI
7 Abbina le emozioni alla definizione.

1. ansia a. Preoccupazione per un pericolo


2. gioia b. Agitazione interiore
3. paura c. Stato di malessere interiore
4. imbarazzo d. Stato di incontenibile soddisfazione
5. calma e. Sentimento di mancanza o rimpianto del passato
6. tristezza f. Stato di tranquillità
7. nostalgia g. Sensazione di disagio in pubblico

COMUNICAZIONE
ESPRIMERE SENTIMENTI E STATI D’ANIMO
8 Procurati e ascolta le seguenti canzoni e rispondi alle domande. Confronta poi le tue
risposte con quelle di un compagno.

Cosa mi manchi a fare, di Calcutta • Imbranato, di Tiziano Ferro •


Niente paura, di Luciano Ligabue • L'anno che verrà, di Lucio Dalla

1. Di quali emozioni parlano i testi delle canzoni?


2. E tu, quali emozioni hai provato?

B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE! 115


CONGRATULARSI, AUGURARE E RISPONDERE
9 Collega sul tuo quaderno le situazioni alle espressioni adatte.
1. Oggi compio tredici anni. a. In bocca al lupo!
2. Sai che domani ho il compito di inglese? b. Congratulazioni! E come si chiama il pic-
3. Mio figlio si è laureato con il massimo dei colo?
voti! c. Buon onomastico, Tommaso!
4. Oggi è San Tommaso! d. Tanti auguri!
5. Ho vinto una borsa di studio all’estero. e. Congratulazioni! È stato davvero bravo!
6. Oggi sono diventata nonna di un bellissi- f. Buona guarigione! Verrò a trovarti in
mo nipotino! ospedale.
7. Dovrò restare in ospedale per una setti- g. Congratulazioni! Sei una studentessa
mana dopo l’operazione. modello!

FARE IPOTESI E DARE CONSIGLI

10 È il tuo compleanno. Immagina di ricevere un regalo che non ti piace: come ti


comporteresti? Parlane con un compagno o una compagna. Puoi aiutarti con le
espressioni seguenti.
Io accetterei il regalo perché… • Ringrazierei… • Io chiederei se posso cambiarlo… •
Farei finta di niente…

GRAMMATICA
CONDIZIONALE PRESENTE
Il condizionale presente è la forma semplice del modo condizionale. È usato per descrivere
situazioni che possono avvenire o meno nel presente o nel futuro a una certa condizione.

Es. Andrei al mare con questo caldo.


Potrebbe esserci traffico venerdì. Quindi, partirei presto.

Mangiare Leggere Partire

io mangerei io leggerei io partirei


tu mangeresti tu leggeresti tu partiresti
lui / lei / Lei mangerebbe lui / lei / Lei leggerebbe lui / lei / Lei partirebbe
noi mangeremmo noi leggeremmo noi partiremmo
voi mangereste voi leggereste voi partireste
loro mangerebbero loro leggerebbero loro partirebbero

116 B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE!


VERBI IRREGOLARI

Essere Dare Fare

io sarei io darei io farei


tu saresti tu daresti tu faresti
lui / lei / Lei sarebbe lui / lei / Lei darebbe lui / lei / Lei farebbe
noi saremmo noi daremmo noi faremmo
voi sareste voi dareste voi fareste
loro sarebbero loro darebbero loro farebbero

Avere Dovere Sapere

io avrei io dovrei io saprei


tu avresti tu dovresti tu sapresti
lui / lei / Lei avrebbe lui / lei / Lei dovrebbe lui / lei / Lei saprebbe
noi avremmo noi dovremmo noi sapremmo
voi avreste voi dovreste voi sapreste
loro avrebbero loro dovrebbero loro saprebbero

Venire Volere Bere

io verrei io vorrei io berrei


tu verresti tu vorresti tu berresti
lui / lei / Lei verrebbe lui / lei / Lei vorrebbe lui / lei / Lei berrebbe
noi verremmo noi vorremmo noi berremmo
voi verreste voi vorreste voi berreste
loro verrebbero loro vorrebbero loro berrebbero

Il condizionale presente si usa per:

• esprimere situazioni che si possono verificare o meno a una certa condizione.


Es. Verrei insieme a voi, ma prima devo finire i compiti.
• esprimersi in modo cortese. Es. Potresti chiudere la finestra, per piacere?
• esprimere un desiderio. Es. Mi piacerebbe ricevere un orologio per il compleanno.
• dare un consiglio. Es. Secondo me dovresti impegnarti di più a scuola.
• esprimere la possibilità di realizzare un’azione. Es. Potrei accompagnarti alla stazione.
• esprimere un dubbio. Es. Come potrei fare per risolvere questo problema?

B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE! 117


CONDIZIONALE PASSATO
Il condizionale passato si forma con il condizionale presente di essere o avere + il participio
passato del verbo principale.
Mangiare Andare
io avrei mangiato io sarei andato/a
tu avresti mangiato tu saresti andato/a
lui / lei / Lei avrebbe mangiato lui / lei / Lei sarebbe andato/a
noi avremmo mangiato noi saremmo andati/e
voi avreste mangiato voi sareste andati/e
loro avrebbero mangiato loro sarebbero andati/e

Il condizionale passato esprime un desiderio irrealizzato o irrealizzabile, oppure un’azione che


sarebbe dovuta accadere, ma non è avvenuta.
Es. Sarebbe stato meglio regalarle un braccialetto.
Avrebbe potuto regalarmi dei fiori per il mio compleanno!
Avrei preso le arance, ma erano finite.

Il condizionale passato può anche avere valenza di futuro nel passato: dopo una frase principale
con un verbo all’indicativo passato (passato prossimo, imperfetto, trapassato prossimo, passato
remoto), il condizionale passato nella frase secondaria esprime un’azione posteriore.
Es. Mi avevi promesso che mi avresti accompagnato.
Pensavo che stavolta avremmo festeggiato il mio compleanno con una cena!

Il condizionale passato viene usato anche per esprimere un’informazione del passato che non è
certa, specialmente in ambito giornalistico.
Es. Il ladro sarebbe entrato dalla finestra e avrebbe rubato tutti i gioielli della signora.

PRONOME NE CON VALORE PARTITIVO


Il pronome partitivo ne sostituisce un complemento introdotto dalla preposizione di, che indica
quantità. Ne può indicare una parte di qualcosa oppure nessuna parte di qualcosa.
Es.- Vorrebbe del pane? - Sì, ne (= di pane) vorrei mezzo chilo.
- Vorresti delle altre arance? - No, grazie, non ne (= di arance) voglio più.

Dopo ne il participio passato del verbo si accorda in genere maschile/femminile e numero


singolare/plurale con la quantità.
Es.- Quanti libri hai comprato? - Ne (= di libri) ho comprati tre, ho fatto un affare!

OCCHIO!
Se si vuole indicare una quantità intera e non soltanto una parte, allora si
usano i pronomi diretti lo, la, li, le.
- Quanta torta hai mangiato? - L’ho mangiata tutta.

118 B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE!


PRONOME RELATIVO
Il pronome relativo che si usa per connettere frasi che hanno un elemento in comune. Che è
invariabile e può sostituire il soggetto oppure l’oggetto diretto della seconda frase.
Es. Quel signore che (= soggetto) parla in tv è il Presidente della Repubblica.
La ragazza che (= soggetto) lavora al supermercato è simpatica.
Il romanzo che (= complemento oggetto) sto leggendo è molto interessante.
Il ragazzo che (= complemento oggetto) ho conosciuto si chiama Luca.

OCCHIO!
Che preceduto dall’articolo determinativo il sostituisce un’intera frase.
Ho litigato con mia mamma, il che mi rende nervoso. (= Il fatto di aver
litigato con mia mamma mi rende nervoso.)

PRONOME RELATIVO CHI


Come il pronome relativo che, anche chi è usato per collegare due frasi e significa “la persona
che, le persone che, la gente che, tutti quelli che”.
Es. Chi ottiene più punti, vince! (= La gente che/La persona che ottiene più punti, vince.)

Chi è molto usato nei proverbi.


Es. Chi la fa l’aspetti! (= Chi compie una cattiva azione prima o poi ne subisce una simile.)

INFINITO PASSATO
L’infinito passato è composto dall’infinito presente di avere o essere + il participio passato del
verbo principale.
Es. essere > essere stato; avere > avere avuto; amare > avere amato

FONETICA
I SUONI /QU/, /CU/, /CQU/
Dopo la lettera Q segue sempre la lettera U accompagnata da una vocale: QUA / QUE / QUI / QUO
Es. quadro, quercia, quintale, quota

Se dopo la lettera U c’è una consonante, si usa la C al posto della Q: CU.


Es. cubo, curioso, custode, cucire

OCCHIO!
Attenzione alle eccezioni: cuoco, cuore, circuito, cuoio, scuola, taccuino,
innocuo, evacuare, scuotere, riscuotere.

B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE! 119


A volte si aggiunge la lettera C al gruppo QU: CQU. Questo succede:
• nella parola acqua e nei suoi derivati: acquario, subacqueo, acquazzone, sciacquare,
acquerelli.
• nella parola acquisto e nei suoi derivati: acquistare, acquistato.
• nel passato remoto di alcuni verbi: nacque, tacque.

OCCHIO!
Solo una parola in italiano si scrive con QQU: soqquadro.

11 Individua gli errori nelle seguenti frasi e riscrivile in modo corretto sul quaderno.

1. Che sete, vorrei tanto dell’aqua naturale! 3. L’acquilone volava alto sopra le teste dei
2. È scuillato il telefono proprio mentre bambini sulla spiaggia dorata.
stavo finendo il mio cuadro. 4. Svolgete l’esercizio sul cuaderno.

CULTURA
12 Leggi il testo, rispondi alle domande e discuti con i compagni.

COME SI FESTEGGIA IL COMPLEANNO IN ITALIA?

Siete mai stati a un compleanno italiano? Avete mai visto tirare le orecchie al festeggiato nel
giorno del suo compleanno? Dovete sapere che in Italia quando si compiono gli anni, si ricevono
regali, si spengono le candeline e gli invitati tirano le orecchie al festeggiato tante volte quanti
sono gli anni compiuti! Questa è una tradizione tutta italiana, ma non conosciamo precisamente
la sua origine. Ci sono varie ipotesi. Due sembrano più veritiere.
La prima ipotesi afferma che l’usanza di tirare le orecchie al festeggiato dipenda da antiche
credenze. Secondo queste credenze la memoria di ogni persona si trova proprio nelle orecchie.
L’altra ipotesi, sempre secondo una credenza popolare, afferma che il naso e le orecchie si
allungano con il passare degli anni.
[adattato da giftsitter.com]

1. Conosci questa usanza italiana per il compleanno?


2. Esistono tradizioni simili a questa in Georgia? Sono simili o differenti?

13 In Italia quando si compiono gli anni si canta “Tanti auguri a te”. Confronta questa
canzone con quella georgiana: hanno lo stesso significato? Quali differenze ci sono
nei testi? Traduci il testo di “Gilotsav dabadebis dges” sul tuo quaderno.

Tanti auguri a te Gilotsav dabadebis dges


Tanti Auguri a te Ra lamazi dgea
Tanti Auguri a te Ra nateli mzea
Tanti Auguri a Leonardo Imitom rom dges Leonardo-is
Tanti Auguri a te Dabadebis dgea

120 B1 • UNITÀ 2 TANTI AUGURI A TE!


3 PRONTO, CHI PARLA? B1

1 Quali di questi mezzi di comunicazioni usi più spesso?

telefono
internet
cellulare
e-mail
cartolina
lettera
radio
tv

22 2 Ascolta la telefonata tra Leonardo e il suo amico Paolo. Prova a capire il motivo della
chiamata.

3 Ora leggi il dialogo.

PAOLO Pronto?
LEONARDO Ciao Paolo, sono Leonardo. Come stai, tutto bene?
PAOLO Ciao Leonardo, sì sto bene, grazie.
LEONARDO Ti vorrei chiedere un favore.
PAOLO Certo, dimmi!
LEONARDO Tu sei già stato interrogato dal professore di Storia, giusto?
PAOLO Sì, sono stato interrogato proprio ieri.
LEONARDO Io ancora no. Devo iniziare a studiare e non so proprio da dove cominciare. Potresti
prestarmi i tuoi appunti?
PAOLO Purtroppo non te li posso dare. Li ho già promessi a Maria. Glieli do oggi
pomeriggio.
LEONARDO Che sfortuna! E adesso che faccio?
PAOLO Mi dispiace, me lo dovevi dire prima. Perché non te li fai dare direttamente da lei?
LEONARDO Hai ragione, farò come hai detto. Hai il suo numero di telefono?
PAOLO Sì, te lo do subito... 0577 047499.
LEONARDO Grazie Paolo. Ciao!
PAOLO Di niente Leo, ciao ciao!

B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA? 121


4 Il giorno dopo Leonardo parla con la mamma. Scopri se alla fine Leonardo è riuscito
ad avere gli appunti.

MAMMA Allora Leo, com’è andata l’interrogazione?


LEONARDO Non molto bene, ho preso solo 6!
MAMMA Solo 6? Che peccato! Avevi studiato tanto e avevi anche gli appunti di Paolo.
LEONARDO Sì, ma alla fine me li ha dati Maria perché li aveva presi lei. Adesso devo prestarli a
Sara, anche a lei servono per l’interrogazione. Glieli darò domani a scuola.
MAMMA Studiate tutti con gli appunti di Paolo?
LEONARDO Sì, lui è il più bravo della classe.
MAMMA Non ti preoccupare per il voto! Andrà meglio la prossima volta!

5 Rispondi alle domande.


1. Perché Leonardo cerca gli appunti di Paolo?
2. Perché Paolo non può dare gli appunti a Leonardo?
3. Com’è andata l’interrogazione di Leonardo?

6 Osserva le parole presenti nel dialogo. Quando e come si usano?


Non ti preoccupare! • Purtroppo! • Mi dispiace! • Di niente! • Che sfortuna! • Che peccato!

7 Nel dialogo abbiamo incontrato le seguenti frasi. A che cosa si riferiscono i pronomi
in rosso e in blu?
Es. Purtroppo non te li posso dare. te = a te, li = appunti
1. Glieli do oggi pomeriggio. Gli = , li =
2. Perché non te li fai dare da lei. te = , li =
3. Sì, te lo do subito... 0577 047499. te = , lo =
4. Alla fine me li ha dati Maria. me = , li =
5. Glieli darò domani a scuola. Gli = , li =

COMUNICAZIONE
8 Chiedete o date in prestito! Insieme a un compagno costruite dei dialoghi per
chiedere e dare in prestito gli oggetti indicati, come nell’esempio.
Es. - Me la presti? - Sì, te la presto. / No, non te la posso prestare.

122 B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA?


9 Impariamo a distinguere una telefonata informale da una formale. Osserva.

1.
• Studio medico, buongiorno.
• Buongiorno, cerco il Dottor Bianchi.
• Un momento, resti in linea, verifico se è in ambulatorio.
Al momento non c’è.
• Grazie lo stesso, arrivederci!
2.
• Pronto?
• Ciao Maria, posso parlare con Gianni?
• Sì, te lo passo subito.
• Grazie, ciao!
3.
• Pronto?
• Buongiorno, sono la Professoressa Rossi, parlo con la
segreteria della scuola?
• Sì, come posso aiutarla?
• Vorrei parlare con il Preside Mori.
• Mi dispiace, ma al momento è occupato, desidera lasciare un messaggio?
• Sì, gli dica che la riunione è annullata!
• Perfetto, ho preso nota. ArrivederLa!
• Grazie. Arrivederci!

10 Il linguaggio telefonico. Con quali espressioni si esprimono le seguenti funzioni in


italiano? Cercale nei dialoghi precedenti.

1. Per chiedere di qualcuno…


2. Per inoltrare una telefonata…
3. Per far attendere in linea…
4. Per dire che non è possibile inoltrare la telefonata…
5. Per lasciare un messaggio…

11 Insieme a un compagno simula una conversazione telefonica seguendo le indicazioni.

STUDENTE A Chiami la segreteria della tua scuola ma sbagli numero. Controlli il numero che hai
digitato e ti scusi.

STUDENTE B Sei la segretaria dello studio medico Ricci. Ti chiama una persona che ha sbagliato
numero. Verificate il numero e vi salutate.

B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA? 123


GRAMMATICA
I PRONOMI COMBINATI
Quando un pronome indiretto atono incontra un pronome diretto atono si combinano e formano
un pronome combinato. Seguono il seguente schema.

PRONOMI PRONOMI DIRETTI


INDIRETTI lo la li le
mi me lo me la me li me le
ti te lo te la te li te le
gli/le glielo gliela glieli gliele
ci ce lo ce la ce li ce le
vi ve lo ve la ve li ve le
gli glielo gliela glieli gliele

I pronomi combinati si trovano:


• prima del verbo all’indicativo, al • dopo il verbo all’infinito, all’imperativo o al
congiuntivo o al condizionale. gerundio.
Es. Te lo dico. Es. Non posso dirtelo.
Se te lo dicessi. Diglielo.
Te lo direi. Dicendotelo.

Quando c’è un verbo modale (potere, volere, dovere) + l’infinito, il pronome combinato può stare
prima del verbo o dopo l’infinito.
Es. La macchina è rotta, non te la posso dare.
La macchina è rotta, non posso dartela.

LA POSIZIONE DELL’AGGETTIVO QUALIFICATIVO


In italiano la posizione dell’aggettivo qualificativo rispetto al nome può variare: un aggettivo
può essere prima o dopo il sostantivo con significati differenti. 
Es. Roberto è un vecchio amico. (= una persona che conosco da molti anni)
Roberto è un amico vecchio. (= una persona vecchia)

La posizione dell’aggettivo qualificativo prima del nome evidenzia il nome. La posizione


dell’aggettivo qualificativo dopo il nome evidenzia l’aggettivo qualificativo.
Es. Michela ha un simpatico fratello. (> risalto al nome: Michela ha solo un fratello.)
Michela ha un fratello simpatico (> risalto all’aggettivo: il fratello di Michela è simpatico.)

 Se l’aggettivo qualificativo indica nazionalità, forma, materia e colore, si mette sempre dopo il
nome.
Es. un ragazzo francese, non un francese ragazzo! 
un maglione rosso, non un rosso maglione!

124 B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA?


IL PASSIVO
Tutti i verbi transitivi, cioè con un oggetto diretto, possono essere coniugati alla forma
passiva. Nelle frasi alla forma passiva, chi svolge l’azione (agente) è preceduto sempre dalla
preposizione da.

La forma passiva si può costruire con: verbo essere + participio passato + da.
Es. (attivo) Molti turisti visitano Venezia. > (passivo) Venezia è visitata da molti turisti.

Questa forma si può utilizzare con tutti i tempi verbali. Il verbo essere ha lo stesso tempo del
verbo della frase attiva.
Es. (passato prossimo) Leonoardo da Vinci ha dipinto la Monalisa. > La Monalisa è stata dipinta
da Leonardo da Vinci.

CUI / IL QUALE
I pronomi relativi sono parole usate per connettere frasi che hanno un elemento in comune.
I pronomi relativi sostituiscono quell’elemento. In italiano ci sono quattro diversi pronomi
relativi:

• che è invariabile e si usa per sostituire un soggetto o un oggetto diretto.


Es. Il ragazzo che lavora al supermercato è simpatico. = Il ragazzo lavora al supermercato. Il
ragazzo è simpatico. > che sostituisce il soggetto
La ragazza che hai conosciuto si chiama Ana. = Hai conosciuto una ragazza. La ragazza si
chiama Ana. > che sostituisce l’oggetto diretto

• cui è invariabile e si usa per sostituire un oggetto indiretto (cioè l’oggetto preceduto da una
preposizione).
Es. Maria è la persona a cui penso sempre. > pensare A qualcuno
Ho comprato il libro di cui mi hai parlato. > parlare DI qualcosa

OCCHIO!
Cui preceduto da un articolo determinativo esprime possesso e l’articolo determinativo va
concordato nel genere e nel numero con l’oggetto o la persona posseduti.
Marco, il cui cane è un barboncino, è francese. > Marco è francese. Il suo cane è un barboncino.

• quale, preceduto da articolo determinativo, può sostituire il pronome relativo che. Preceduto
da preposizione, può sostituire il pronome relativo cui. Quale concorda in genere e numero
con il nome a cui si riferisce. É usato soprattutto nella comunicazione formale e nella lingua
scritta.
Es. Il ragazzo il quale lavora al supermercato è simpatico. = Il ragazzo che lavora al
supermercato è simpatico.
La ragazza con la quale sono uscito ieri è giapponese. = La ragazza con cui sono uscito è
giapponese.

B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA? 125


VOCABOLARIO
12 Trova le parole relative al mondo degli ambienti virtuali. Conosci altre parole?

chattare • messaggio • cartolina • scaricare • libro • applicazione •


matita • social network • chat

13 Osserva le frasi che seguono. Che differenza c'è tra che e cui?

In Italia WhatsApp è il social network che In Italia il social network con cui i giovani
riscuote più successo tra i giovani. comunicano più frequentemente è
WhatsApp.

FONETICA
I SUONI GL/, /LI/, /GN/, /GNI/, /NI/
Si usa li
• all’inizio di parola: lieto, liana, liuto, lieve;
• quando la lettera L suona doppia: allietare, allievo, sollievo, cancelliere, idillio;
• in parole di origine latina come: ciliegia, cavaliere, mobilio, olio, milione, miliardo, petrolio,
vigilia;
• nei nomi propri di persona: Giulio, Emilia, Attilio (fanno eccezione Guglielmo e Gigliola);
• in alcuni nomi geografici di origine latina: Sicilia, Italia, Versilia.

Si usa gli
• nell’articolo plurale maschile gli e nei pronomi glielo, gliela, glieli, gliele;
• nei nomi geografici di origine straniera, come Marsiglia, Siviglia ecc.;
• in tutti gli altri casi non considerati sopra: maglia, tagliare, luglio, meraviglia, figlia ecc.

Si usa ni
• in parole di origine latina, come genio, scrutinio, niente, colonia, Campania.
Il gruppo gn si usa in tutti gli altri casi in cui il suono /gn/ è seguito da vocale: compagno, gnocco,
agnello, ignaro ecc.

Si usa gni
• quando la I è accentata: compagnìa;
• con i verbi che terminano in -gnare, alla prima persona plurale dell’indicativo presente
(noi sogniamo) e alla prima e seconda persona plurale del congiuntivo presente (che noi
sogniamo, che voi sogniate), perché la I fa parte della desinenza verbale -iamo.

126 B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA?


CULTURA
14 Leggi il testo.

IL DIZIONARIO DELLE CHAT

Come per gli SMS, il linguaggio


delle chat ha cambiato il modo di
comunicare dei giovani. Quando si
comunica attraverso il web dobbiamo
essere sintetici, chiari e diretti. Per
questo motivo, è stato inventato un
nuovo linguaggio che permette una
comunicazione in tempi più rapidi.
Questo è un fatto assolutamente
positivo, ma provoca un aumento degli
errori grammaticali.
Secondo una ricerca condotta
dall'Università di Manchester, la maggior parte degli errori sono causati dalla fretta con cui
digitiamo i messaggi. Il texting (ovvero il linguaggio utilizzato negli SMS, nelle chat e sui social
network) è una categoria linguistica con i propri modelli e le proprie regole. Vediamo quindi
degli esempi di messaggi usati nelle chat dai giovani italiani. Le abbreviazioni sono la tecnica
più usata, ad esempio info per dire informazione; oppure acronimi presi dall’inglese come nel
caso di LOL, OMG e ancora vocali che scompaiono improvvisamente (la k al posto di ch, la x al
posto di per).
[adattato dal fastwebsocial.it]

15 Adesso che sai chattare in italiano prova a scrivere sul tuo quaderno un SMS. In
coppia simulate una conversazione, utilizzate le abbreviazioni e le emoticon.

B1 • UNITÀ 3 PRONTO, CHI PARLA? 127


4 MUSICA MAESTRO! B1

1 Se pensi alla parola musica cosa ti viene in mente?

2 Leggi il testo.

MAHMOOD: «HO PORTATO SUL PALCO UNA STORIA PERSONALE»


Il cantante di Soldi ha partecipato al Festival di Sanremo con un brano personale, intimo e
attuale.
La canzone è chiaramente ispirata alla storia della sua
famiglia, nonostante non ne parli in maniera diretta.

Sei contento della tua vittoria al Festival?


È stata un’emozione pazzesca! Sono davvero felice.

La tua canzone sembra estremamente personale, è


vero?
Sì, racconta la mia storia personale. Ogni volta,
per me, cantarla è una scarica di adrenalina. Sono
contentissimo di averla potuta cantare su un palco
così importante.

Da quanto tempo ti occupi di musica?


Da parecchi anni. Ho sempre scritto canzoni per altri cantanti, ma
questa volta ho cantato io una mia canzone.

Dopo il Festival di Sanremo, ti aspetta un momento ancora più


importante: la pubblicazione del tuo primo album ufficiale.
Esatto, sono molto emozionato perché sarà il mio primo disco. Uscirà
l’1 marzo e si intitolerà Gioventù bruciata. Nell’album ci saranno
quattro canzoni nuove oltre a Soldi.
[adattato da rollingstone.it]

128 B1 • UNITÀ 4 MUSICA MAESTRO!


Mi sento più a mio agio > Sentirsi a proprio agio significa trovarsi in una situazione
piacevole e serena in cui potersi esprimere. Si può dire anche trovarsi/essere/stare a
proprio agio.
Mi sento a mio agio con il mio corpo. = Accetto il mio corpo, mi piace il mio corpo.
Mi trovo a mio agio a parlare con lui. = Quando parlo con lui sto bene, sono sereno.

Scarica di adrenalina > Avere una scarica di adrenalina significa avere una forte emozione.
Quando mi sono buttata con il paracadute ho avuto una scarica di adrenalina!
Fare sport estremi mi dà una scarica di adrenalina!

3 Che musica ti piace ascoltare? Preferisci andare all’Opera o a un concerto? Leggi e


scopri cosa preferiscono Leonardo e Tamara.
TAMARA
Adoro la musica rock perché amo il ritmo.
Vado matta per la musica elettronica, penso che dia una scarica di adrenalina.
Penso che sia noioso andare a teatro, infatti non ci vado mai.
Mi piace da morire suonare la chitarra elettrica.

LEONARDO
Mi fa impazzire la nona sinfonia di Beethoven.
Sono un grande fan della musica classica.
Spero che l’Opera lirica diventi più popolare tra i giovani.
Ho trovato i biglietti per la Bohème di Puccini, non ci credo!

4 Quale forma verbale utilizzano Tamara e Leonardo per esprimere la propria


opinione? Rileggi le frasi dell’attività precedente.

GRAMMATICA
IL CONGIUNTIVO PRESENTE
Ecco le forme del congiuntivo presente.

Essere Avere

io sia io abbia
tu sia tu abbia
lui / lei / Lei sia lui / lei / Lei abbia
noi siamo noi abbiamo
voi siate voi abbiate
loro siano loro abbiano

B1 • UNITÀ 4 MUSICA MAESTRO! 129


Amare Vedere Aprire

io ami io veda io apra


tu ami tu veda tu apra
lui / lei / Lei ami lui / lei / Lei veda lui / lei / Lei apra
noi amiamo noi vediamo noi apriamo
voi amiate voi vediate voi apriate
loro amino loro vedano loro aprano

Il congiuntivo si usa dopo verbi o espressioni che indicano:


• un’opinione. Ad esempio con verbi come pensare, credere, preferire seguiti da che.
Es. Penso che Ana sia malata.
Credo che tuo padre abbia ragione.

• un desiderio. Ad esempio con verbi come sperare, desiderare.


Es. Spero che il treno arrivi in tempo.
Desidero che mi regaliate un bel libro.

• uno stato d’animo. Ad esempio con espressioni come essere contento che, essere felice che,
temere che, avere paura che ecc.
Es. Temo che il compito di matematica sia difficile.

• una volontà o una necessità. Ad esempio con le forme impersonali bisogna che, è necessario
che, è meglio che, e l’espressione volere che.
Es. Bisogna che tu venga a prendermi all’aeroporto.
È meglio che tu non entri.

• un augurio o una speranza. Ad esempio con verbi come augurarsi che, sperare che ecc.
Es. Mi auguro che vi divertiate in vacanza.
Spero che stiate bene.

Il congiuntivo segue alcuni connettivi: sebbene, nonostante, senza che, prima che, a patto che, a
condizione che, a meno che ecc.
Es. Sebbene piova, devo andare lo stesso allo spettacolo.
Voglio telefonargli prima che esca di casa.
Ti presto il libro a patto che tu me lo restituisca domani.

OCCHIO!
Prima di + infinito e prima che + congiuntivo
Se il soggetto della frase principale e di quella secondaria temporale è lo
stesso, si usa prima di + infinito, se il soggetto è diverso si usa prima che +
congiuntivo.
Es. Ti telefono prima di partire. (io…io)
Ti telefono prima che tu parta. (io…tu)

130 B1 • UNITÀ 4 MUSICA MAESTRO!


IL CI LOCATIVO
Il ci locativo si usa per non ripetere il luogo di cui abbiamo già parlato.
Es. Vai al mare oggi? Sì, ci vado.

5 Osserva la frase di Tamara: Penso che sia noioso andare a teatro, infatti non ci vado
mai. A che cosa si riferisce il ci?

6 Sul quaderno, trasforma le frasi inserendo il ci. Osserva l’esempio.


Es. - Vai in biblioteca? - Sì, vado spesso in biblioteca. > - Vai in biblioteca? - Sì, ci vado
spesso.
1. Ho la febbre, vado a letto e resto a letto fino a domani.
2. La segretaria oggi non è in ufficio, ma sarà in ufficio venerdì.
3. Tutti vanno alla festa, ma io non posso andare alla festa.

VOCABOLARIO
7 Nel tuo paese è più popolare andare all’Opera o a un concerto? E tu, sei mai andato a
un concerto o all’Opera? Preferisci l’Opera o i concerti? Parlane con un compagno.

FONETICA
I SUONI /SCE/, /SCIE/ E /SDR/, /STR/
La sillaba sce si scrive sempre senza la i a eccezione di alcune parole come scienza, coscienza e
dei loro derivati (scienziato, cosciente ecc.).
Es. discesa, scendere, scegliere ecc.

Bisogna invece fare attenzione alle sillabe sdr e str che si pronunciano in modo diverso.
Es. sdraiare, sdraiarsi, sdraio, strada, nostro, stretto, strega, mostra

B1 • UNITÀ 4 MUSICA MAESTRO! 131


CULTURA
8 Leggi il testo.

UN EVENTO MUSICALE PER OGNI STAGIONE


L’Italia ha una lunga tradizione musicale e ogni anno si organizzano molti eventi.

Festival di Sanremo
È il festival più importante per la musica leggera italiana a
cui hanno partecipato i più famosi cantanti italiani, come
Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Albano, Mina ecc., celebri
nel mondo. Il Festival è una gara: i testi delle canzoni devo
essere scritti da autori italiani in lingua italiana, oppure
in un dialetto italiano. Il Festival è nato nel 1951 e si svolge ogni anno per cinque giorni,
nel mese di febbraio, nel teatro Ariston di Sanremo, una bellissima città della Liguria. Per le
famiglie italiane è quasi una tradizione guardarlo in tv. Dal 1956 il vincitore della competizione
rappresenta l’Italia all’Eurovision Song Contest, una prestigiosa competizione internazionale.

Umbria jazz
L’Umbria Jazz è nato nel 1973 ed è il più grande festival di musica jazz
in Italia. Ogni anno a luglio, per 10 giorni, migliaia di appassionati si
riuniscono a Perugia per ascoltare dal vivo grandiosi musicisti jazz.
Anche l’edizione Umbria Jazz Winter è molto amata dal pubblico.
Infatti, da dicembre a gennaio, tanti appassionati e semplici curiosi
partecipano al festival nella splendida cittadina di Orvieto.

Concerto del Primo Maggio


Il Concerto del Primo Maggio a Roma si svolge ogni anno in
occasione della Festa del lavoro. L’evento è chiamato anche
“Concertone” perché dura molte ore: infatti inizia nel pomeriggio e
termina a notte fonda. L’evento attira una gran folla di spettatori ed
è trasmesso in televisione. Ogni anno ospita numerosi artisti italiani
e internazionali.

Festival pucciniano
Il Festival Puccini di Torre del Lago è il più importante festival lirico
d’Italia e l’unico al mondo dedicato al compositore Giacomo Puccini.
Si svolge in estate, nei mesi di luglio e agosto, proprio nei luoghi che
hanno ispirato il maestro Puccini. Il festival è nato nel 1930 e con
il passare degli anni è diventato un appuntamento prestigioso. Le
migliaia di spettatori provenienti da tutto il mondo possono ascoltare
i più grandi capolavori pucciniani: Madama Butterfly, Turandot, La
Bohème, Tosca.

9 Sul tuo quaderno scrivi un riassunto dei testi che hai letto.

10 Racconta un evento culturale o un Festival musicale che si svolge nel tuo paese.

132 B1 • UNITÀ 4 MUSICA MAESTRO!


5 ORIGINALISSIMO! B1

1 Osserva i dipinti nelle foto. A quale corrente artistica appartengono? Collega con
l’aiuto dell’insegnante l’immagine alla corrente artistica corrispondente, poi
discutine in classe.

1. Secessionismo
viennese
2. Espressionismo
3. Realismo
4. Romanticismo

2 Che cosa è rappresentato nei dipinti? Quali emozioni ti suscitano i dipinti? Descrivi
le immagini insieme a un compagno e utilizza le seguenti espressioni.
L’immagine mostra… • In questa immagine si può vedere… • In primo piano si trova…, mentre
sullo sfondo… • Al centro del dipinto… • I colori appaiono… • L’immagine può simboleggiare… • Il
pittore vuole mostrare… • Osservando l’opera è possibile percepire…

23 3 Leonardo vuole invitare Tamara a Firenze per visitare il museo degli Uffizi. Ascolta la
telefonata tra Tamara e Leonardo e rispondi alle domande in classe.

1. Perché Tamara non vuole visitare gli Uffizi?


2. Perché Tamara non può dire di no a
Leonardo?
3. Tamara accetta l’invito?

B1 • UNITÀ 5 ORIGINALISSIMO! 133


4 Leggi il dialogo e verifica le tue risposte.

LEONARDO Pronto, Tamara, come stai?


TAMARA Ciao Leonardo. Bene e tu?
LEONARDO C’è una mostra a Firenze che vorrei assolutamente vedere. Conosci gli Uffizi?
Potresti venire con me: non puoi dirmi di no!
TAMARA Sì ne ho sentito molto parlare, ma non sono molto appassionata di arte…
LEONARDO Gli Uffizi raccolgono moltissime opere che raccontano la storia d’Italia. Sarai in
Italia per pochi mesi e non puoi assolutamente perderti questa opportunità!
TAMARA Beh, credo che questo fine settimana l’ingresso al museo sia gratuito… chissà
quanti visitatori ci saranno! Sarà impossibile visitarlo in tranquillità.
LEONARDO Ma se arriviamo abbastanza in anticipo possiamo evitare le lunghe code…
TAMARA E va bene… mi hai convinto! Dopotutto possiamo approfittarne per andare in giro
per negozi dopo la visita…
LEONARDO Evvai! Sono sicuro non te ne pentirai!

COMUNICAZIONE
5 Leggi le frasi e sul quaderno dai dei suggerimenti. Prova a utilizzare le seguenti
espressioni.
Se fossi in te, io… • Al tuo posto, io… • Ti consiglio di • Perché non provi a…? •
Penso che dovresti…
1. Ho perso il mio passaporto!
2. Mi piacerebbe tanto visitare una città italiana e i suoi musei, ma non so quale.
3. Ho un forte mal di gola da due giorni.
4. Vorrei tanto cambiare casa.
5. Dopodomani ho un esame importantissimo e non mi sento pronto.

24 6 Tamara vuole portare sua mamma a una mostra per il suo compleanno. Tamara non è
molto esperta e chiede dei consigli a Leonardo. Ascolta il dialogo. Che reazioni ha
Tamara? Completa la tabella e discutine in classe.

INTERESSE INCERTEZZA ENTUSIASMO RIFIUTO

ARTE CONTEMPORANEA

FOTOGRAFIA

SCULTURA

ARTIGIANATO

134 B1 • UNITÀ 5 ORIGINALISSIMO!


GRAMMATICA
I SUPERLATIVI
Il grado superlativo indica che la qualità espressa dall’aggettivo è al grado massimo. C’è il
superlativo assoluto e il superlativo relativo.

Il superlativo assoluto esprime una qualità al suo grado massimo e senza nessun termine di
paragone. Si può formare in tre modi:

• si aggiunge il suffisso -issimo al tema dell’aggettivo qualificativo (-i, -e, -a).


Es. intelligente > intelligent- + -issimo > intelligentissimo
• si aggiunge all’aggettivo un prefisso come extra-, arci-, super-, iper-, ultra-, sovra- ecc.
Es. Superintelligente
• si fa precedere da un avverbio rafforzativo: tanto, molto, assai, estremamente, decisamente.
Es. Estremamente intelligente

OCCHIO!
Alcuni aggettivi richiedono il suffisso -errimo per formare il superlativo:
misero > miserrimo; integro > integerrimo; celebre > celeberrimo; acre > acerrimo.

Il superlativo relativo esprime una qualità posseduta al grado massimo (superlativo relativo di
maggioranza) o al grado minimo (superlativo relativo di minoranza) rispetto a un gruppo di cose
o persone. Si forma aggiungendo il più o il meno prima dell’aggettivo qualificativo. Il gruppo di
cose o persone di riferimento può essere sottinteso oppure introdotto da preposizioni come di,
tra, fra.
Es. Alessandro è il più intelligente della classe.
Degli ottimi voti non vi autorizzano a considerarvi i più intelligenti fra tutti.
Questa è la scelta meno intelligente che tu potessi fare.

OCCHIO!
Gli aggettivi buono, cattivo, grande e piccolo hanno delle forme irregolari per il superlativo.

POSITIVO buono cattivo piccolo grande

SUPERLATIVO ottimo pessimo minimo massimo

Alcune forme di superlativi e comparativi non hanno il corrispondente grado positivo: non
possiamo costruirle con il più e il meno.

POSITIVO - - - -

COMPARATIVO superiore inferiore interiore esteriore

SUPERLATIVO supremo/sommo infimo intimo estremo

B1 • UNITÀ 5 ORIGINALISSIMO! 135


7 Sul quaderno trasforma le seguenti le frasi. Usa per gli aggettivi il superlativo
assoluto in -issimo
Es. Questo quadro è molto bello. > Questo quadro è bellissimo.

1. Quel dipinto è molto famoso.


2. Il Museo è molto affollato.
3. La città è ricca di opere di interesse artistico.
4. La mostra è stata molto interessante.

8 Sul quaderno trasforma le seguenti frasi. Usa per gli aggettivi il superlativo relativo.
Es. La Groenlandia è un’isola molto grande. [del mondo] > La Groenlandia è l’isola più
grande del mondo.
1. La Cina è un paese densamente popolato. [del mondo]
2. I colori che ho utilizzato sono brillanti. [della tavolozza]
3. Per la carriera dell’artista l’opera fu importante. [di tutta la sua produzione]
4. Michelangelo è stato un artista molto importante. [del Rinascimento italiano]

INDICATIVO vs CONGIUNTIVO, UN RIPASSO


Abbiamo imparato due importanti modi verbali dell’italiano: l’indicativo e il congiuntivo.
Vengono utilizzati in situazioni differenti e con funzioni diverse.
L’indicativo è il modo della realtà, dell’obiettività. Es. Quell’opera ha avuto un enorme successo.
Il congiuntivo è il modo dell’incertezza, della volontà, della soggettività, della possibilità.
Es. Penso che questo dipinto sia eccezionale. ; Non credo che tutto ciò sia possibile!

I seguenti connettivi svolgono funzione avversativa (indicano una contrapposizione) e


richiedono l’utilizzo del modo indicativo: ma, però, eppure, tuttavia, anzi, invece.
Es. Carlo è simpatico, ma a volte parla troppo.
Mi piace camminare, eppure prendo sempre l’autobus.

9 Completa le frasi con i connettivi. Riporta le risposte sul tuo quaderno. Ci sono più
soluzioni possibili.
1. Leggo molti libri non leggo i fumetti.
2. Tamara avrebbe voluto mangiare la pizza, Leonardo ha preferito un piatto
di spaghetti.
3. Di solito non vado alle mostre d’arte, domani accompagnerò mia mamma.
4. Capisco le sue ragioni, il suo discorso non mi convince.
5. Non capisco se sia davvero triste o stia fingendo.
6. Leonardo non è un ragazzo cattivo, sa essere molto generoso.

136 B1 • UNITÀ 5 ORIGINALISSIMO!


FONETICA
L’ACCENTO DI PAROLA NELLA LINGUA ITALIANA
In italiano l’accento di parola si può trovare:
• sull’ultima sillaba (parole tronche): città, metà, papà;
• sulla penultima sillaba (parole piane): andàre, insalàta, pénna;
• sulla terzultima sillaba (parole sdrucciole): prèndere, àlbero, quàderno.

CULTURA
10 Leggi il testo e rispondi alle domande.

LA STREET ART COME ESPRESSIONE ARTISTICA


L’espressione “Street Art” è nata in seguito all’attenzione
che la televisione e i giornali hanno dedicato alle opere
di un gruppo di giovani artisti. Inizialmente, non è stata
considerata come una forma d’arte, ma come il semplice
mezzo comunicativo delle giovani generazioni. In un secondo
momento, però, la diffusione delle opere di “Street Art”
nei vari spazi delle città ha portato l’opinione pubblica a
considerarle come opere artistiche a tutti gli effetti.
I critici rimandano l’origine della “Street art” alla Pop Art e alla Graffiti Art, pur evidenziano una
differenza di temi. Nella Street Art, infatti, sono presenti tematiche più profonde di denuncia e
di contestazione che non troviamo nella Pop Art.
Non è possibile indicare con precisione una data di nascita di questa corrente artistica:
conoscere con esattezza dove o con chi sia iniziata è veramente difficile. Le prime
manifestazioni si possono trovare negli anni Settanta nella città di New York. L’interesse
pubblico per “l’arte di strada” ha conosciuto una crescita importante all’inizio del 2000, grazie
anche agli stencil di Banksy. Da allora sono stati stampati numerosi libri che parlano di questo
argomento. L’impatto della Street Art e della cultura metropolitana sull’immaginario pubblico
è ormai evidente. Sempre più spesso, infatti, i prodotti e le
campagne pubblicitarie
sono influenzate dalle
loro tecniche espressive
che ormai sono entrate
a far parte della
comunicazione mediatica.

1. Cos’è la street art?


2. Dove nasce la street art?
3. La street art può essere considerata una forma d’arte?

11 Fai una ricerca su uno street artist italiano famoso poi presenta la tua ricerca ai tuoi
compagni.

B1 • UNITÀ 5 ORIGINALISSIMO! 137


GLOSSARIO
ლექსიკონი

UNITÀ 1 (A1) APPARECCHIO აპარატი MARRONE ყავისფერი


ARRABBIATO გაბრაზებული MOGLIE ცოლი
AEROPORTO აეროპორტი ASPETTO იერი NERO შავი
ARMENIA სომხეთი AZZURRO ცისფერი NERVOSO/A ნერვიული
ARMENO/A სომეხი BAFFI ულვაშები NIPOTE შვილიშვილი /დის
ASCOLTARE მოსმენა BARBA წვერი შვილი/ ძმის შვილი
BENVENUTO კეთილი იყოს BASSO/A დაბალი NOIOSO/A მოსაწყენი
შენი/თქვენი BELLO/A ლამაზი, კარგი NONNO ბაბუა
მობრძანება NONNA ბებია
BIANCO თეთრი
BRASILE ბრაზილია OCCHIALI სათვალე
BIONDO ქერა
BRASILIANO/A ბრაზილიელი OCCHIO თვალი
BRUTTO/A მახინჯი, უშნო,
BUONGIORNO გამარჯობა ცუდი OSPITALE სტუმართმოყვარე
CIAO ჩაო CALDO ცხელი, სიცხე OSSERVARE დაკვირვება
COMPAGNO ამხანაგი CALVO მელოტი PADRE მამა
DIALOGO დიალოგი CAPELLI თმა PAURA შიში
FRANCIA საფრანგეთი CARINO/A ლამაზი, საყვარელი PREPOSIZIONE წინდებული
FRANCESE ფრანგი CASTANO წაბლისფერი PRESENTE აწმყო
GEORGIA საქართველო CHIARO ღია ფერის, ნათელი PRONOME ნაცვალსახელი
GEORGIANO/A ქართველი COLLO კისერი RAGAZZO ბიჭი
GERMANIA გერმანია COMPLETARE შევსება RICCI ხვეული, ხუჭუჭი
IMMAGINE გამოსახულება CONTENTO კმაყოფილი SCORSO გასული
INGHILTERRA ინგლისი CORTO მოკლე SCURO მუქი
INGLESE ინგლისელი CUGINO/A ბიძაშვილი/ SIMPATICO/A სიმპატიური
დეიდაშვილი/ SOCIEVOLE კომუნიკაბელური
ITALIA იტალია
მამიდაშვილი
ITALIANO იტალიელი SONNO ძილი
DARE მიცემა (ჩაბარება,
LEGGERE კითხვა SORELLA და
გამოცდის)
MAROCCO მაროკო DIRE თქმა SORRIDENTE მიმღიმარი
MAROCCHINO მაროკოელი DIVERTENTE გასართობი, SVEGLIO ფხიზელი,
სახალისო ცოცხალი,
OSSERVARE დაკვირვება მიხვედრილი
PIACERE სასიამოვნოა DIVERTITO გამხიარულებული
TIMIDO/A მორცხვი
SALVE გამარჯობა, DOMENICA კვირადღე
TRANQUILLO/A მშვიდი
სალამი DORMIRE ძილი
TRISTE სევდიანი
SCRIVERE წერა FAMIGLIA ოჯახი
VEDERE დანახვა, ნახვა
SCUOLA სკოლა FARE კეთება
VENIRE მოსვლა
TEDESCO/A გერმანელი FOTO ფოტოსურათი
VERBO ზმნა
TURCHIA თურქეთი FRATELLO ძმა
VERDE მწვანე
TURCO/A თურქი FREDDO ცივი, სიცივე
VIAGGIARE მგზავრობა,
UCRAINA უკრაინა GEMELLI ტყუპები
მოგზაურობა
UCRAINO/A უკრაინელი GENEROSO კეთილშობილი, VICINO A ახლოს
ხელგაშლილი
LO ZIO ბიძა
UNITÀ 2 (A1) GENITORI მშობლები
LA ZIA დეიდა/მამიდა
GRANDE დიდი

ACCANTO A გვერდით HO FAME მშია


UNITÀ 3 (A1)
AGGETTIVO ზედსართავი HO SETE მწყურია
სახელი INFINE ბოლოს
A DESTRA DI მარჯვნივ
ALTO/A მაღალი INSIEME ერთად
A SINISTRA DI მარცხნივ
AMICO/A მეგობარი LUNGO გრძელი
ABITARE ცხოვრება
AMMALATO ავადმყოფი LISCI სწორი
ABITAZIONE საცხოვრებელი
ANDARE წასვლა MACCHINA ფოტოაპარატი
ACCANTO გვერდით
ANNOIATO მოწყენილი FOTOGRAFICA
ACCOMPAGNARE გაყოლა, გაცილება
ANZIANO ხანდაზმული, MALEDUCATO/A უზრდელი
AGGETTIVI ჩვენებითი
მოხუცი MADRE დედა
DIMOSTRATIVI ზედსართავი
APERTO/A ღია MARITO ქმარი სახელები

138 GLOSSARIO
AGRITURISMO აგროტურიზმი COLONNA ბოძი IMMERSO ჩაძირული,
(სოფლის სასტუმრო COMODINO ტუმბო, კომოდი ჩაფლული
და რესტორანი) INDICARE მითითება
CONDOMINIO საცხოვრებელი
AIA კალო INDICATORE სივრცითი
კორპუსი
ALBERO ხე CONFUSIONE დაბნეულობა, SPAZIALE მაჩვენებელი
ALL’ARIA APERTA ღია ცის ქვეშ არეულობა INFINE ბოლოს
ALL’INCIRCA დაახლოებით CONICO კონუსური INGRESSO შესასვლელი,
CONO კონუსი სადარბაზო
ALLORA მაშინ, ამრიგად
INSIEME ერთად
AMBIENTE გარემო CORRIDOIO დერეფანი
INTERAMENTE მთლიანად
AMPIO ფართო CORTILE ეზო
INTERNO შიდა
ANNO წელი COSTARE ღირებულება
INTERO მთლიანი
ANTICO ანტიკური, ძალიან COSTRUZIONE ნაგებობა, შენობა
ძველი INTORNO A გარშემო
CUCINA სამზარეულო
APPARTAMENTO ბინა ISOLA კუნძული
CUCINARE საჭმლის კეთება
APPROSSIMATIVO მიახლოებითი LAVANDINO პირსაბანი ნიჟარა
DAVANTI წინ
ARANCIONE ნარინჯისფერი LEGNO ხე
DENTRO შიგნით
ARGOMENTO თემა, საკითხი LETTO საწოლი
DESCRIZIONE აღწერა
ARIA CONDIZIONATA ჰაერის LEZIONE გაკვეთილი
DI FRONTE პირდაპირ
კონდიცირება LIBRERIA წიგნის თარო,
DI SOLITO ჩვეულებრივ
ARMADIO კარადა წიგნის მაღაზია
DICHIARATO დეკლარირებული,
ARREDATO მოწყობილი LONTANO DA შორს (რაღაცისგან)
გაცხადებული
ASCENSORE ლიფტი LUMINOSO ნათელი
DIETRO უკან
ASTUCCIO კალმების/ MACCHINA მანქანა
DISEGNARE ხატვა, ხაზვა
ფანქრების MAGAZZINO სათავსო
სატარებელი ბუდე DIVANO დივანი
MANCARE დაკლება
ATTICO სხვენი DIVENTARE გახდომა (გახდე
ვიღაც) MANTENERE შენარჩუნება
ATTIMO წამი
DOCCIA შხაპი MAPPAMONDO მსოფლიოს რუკა,
AVVERBI DI LUOGO ადგილის გლობუსი
ზმნიზედები DORMIRE ძილი
MARE ზღვა
AZIENDA ფირმა, კომპანია, DOVERE უნდა (ზმნა)
საწარმო MARRONE ყავისფერი
ENTRATA შესასვლელი
AZZURRO ცისფერი MARSUPIO წინ დასაკიდებელი
ERBA ბალახი
ან წელის ჩანთა
BAGNO აბაზანა ESAME გამოცდა (კენგურუ)
BALCONE აივანი ESERCIZIO სავარჯიშო MOBILI ავეჯი
BAMBINO ბავშვი ESISTENZA არსებობა MODERNO თანამედროვე
BASILICO ბაზილიკი ESTERNO გარე MONDIALE მსოფლიოს
BATTERE დარტყმა FACCIATA ფასადი NEGATIVO უარყოფითი
BED & BREAKFAST FAME შიმშილი NERO შავი
BEIGE ბეჟი (ფერი) FATTORIA ფერმა NEVE თოვლი
BELLO ლამაზი, კარგი FIENILE საბძელი NUMERI ORDINALI რიგობითი
BIANCO თეთრი FINESTRA ფანჯარა რიცხვითი
BIDET ბიდე სახელები
FONTANA შადრევანი
NUOVO ახალი
BLOCCO ბლოკი FORMA ფორმა
OCCHIO თვალი
BLU ლურჯი FORNELLI ქურა
ODORINO / ODORE სუნი
BREVE მოკლე FORNO ღუმელი
OGGETTI საგნები
BUIO ბნელი, სიბნელე FRESCO გრილი
OGNUNO თითოეული
CALDO ცხელი, სიცხე FRIGORIFERO მაცივარი
OMBRA ჩრდილი
CALZINO წინდა GARAGE გარაჟი
PARETE კედელი
CAMERA ოთახი GENERE სახე, სახეობა, ჟანრი
PASSATO წარსული, გასული
CAMERA DA LETTO საძინებელი ოთახი GENITORI მშობლები
PERIFERIA პერიფერია,
CAMPAGNA სოფელი GIALLO ყვითელი, გარეუბანი
CANE ძაღლი დეტექტივი
PERIFERICO პერიფერიული,
CARATTERISTICO დამახასიათებელი GIARDINO ბაღი გარეუბნის
CARTONE ANIMATO მულტფილმი GIOCARE თამაში PERIODO პერიოდი
CASA სახლი GIOCHERELLONE თამაშის PESO წონა
მოყვარული
CENTRALE ცენტრალური PIANEROTTOLO სართული, კიბის
GRANAIO ბეღელი ბაქანი
CENTRO ცენტრი
GRANDE დიდი PIANO სართული
CHIACCHIERARE ლაპარაკი
GRANITO გრანიტი PICCOLO პატარა
CHIARO ნათელი, მკაფიო
GRANO მარცვალი, PIETRA ქვა
CHITARRA გიტარა ხორბალი
POLPETTA ხორცის ბურთულა,
CITTÀ ქალაქი GRIGIO რუხი კოტლეტი

GLOSSARIO 139
POLTRONA სავარძელი STRETTO ვიწრო CAFFÈ ყავა
PORTA კარი STRUTTURA სტრუქტურა, CALICE ბოკალი
PORTONE სადარბაზო კარი შენობა CAPIRE გაგება
STUDIO კაბინეტი
POSITIVO დადებითი CARNE ხორცი
SUDDIVISIONE დაყოფა,
POSIZIONE პოზიცია CAROTA სტაფილო
დანაწილება
POSTER პლაკატი CASSA სალარო
SUDDIVISO დაყოფილი
POTERE შეძლება CIPOLLA ხახვი
SUONO ბგერა, ხმა
POZZO ჭა CIOCCOLATA CALDA ცხელი შოკოლადი
SVIZZERA შვეიცარია
PRANZO სადილი COLTELLO დანა
TAPPETO ხალიჩა
PREPOSIZIONE წინდებული CORNETTO კრუასანი
TAVOLA სუფრა
PREPOSIZIONI DI ადგილის CREMA კრემი
TAVOLO მაგიდა
LUOGO წინდებული CUCCHIAINO ჩაის კოვზი
TELEVISIONE ტელევიზია,
PRESENTARE წარდგენა
ტელევიზორი CUCCHIAIO სუფრის კოვზი
PRONOMI ნაცვალსახელები
TERMOSIFONE რადიატორი FARINA ფქვილი
PROVARE ცდა, გასინჯვა
TERRAZZA ტერასა FETTA ნაჭერი
QUALCOSA რამე, რაღაც
TETTO სახურავი FINIRE დამთავრება
QUALCUNO ვინმე, ვიღაც
TETTO A SCIVOLO დახრილი სახურავი FORCHETTA ჩანგალი
QUARTIERE უბანი
TIPICO ტიპიური FORMAGGIO ყველი
QUELLO ის
TRA შორის, შემდეგ INSALATA სალათი
QUESTO ეს
TRANQUILLO მშვიდი LATTE რძე
RAGAZZO ბიჭი
TRASCORRERE გატარება (დროის) LIEVITO საფუარი
RAMO ტოტი
TROVARSI ყოფნა MARMELLATA ხილის ჯემი
REGIONE რეგიონი
UCCELLINO ჩიტი MELANZANA ბადრიჯანი
RETTANGOLARE მართკუთხა
UMANITÀ კაცობრიობა MENU მენიუ
RIPOSO დასვენება
UOMO კაცი, ადამიანი MOZZARELLA მოცარელა
RIPOSTIGLIO საკუჭნაო
VALORE ფასეულობა, NOCCIOLA თხილი
RISCALDAMENTO გათბობა ღირებულება
OLIO ზეთი
RISTRUTTURATO განახლებული, VECCHIO ძველი
PAGARE გადახდა
აღდგენილი VERANDA ვერანდა
PANINO ბუტერბროდი
ROCCIA CALCAREA კირქვა
VERBI MODALI მოდალური ზმნები
PANNA ნაღები
ROSA ვარდი,
VERDE მწვანე
ვარდისფერი PARMIGIANO პარმიჯანო (ყველი)
VESTITO ტანსაცმელი, კაბა
ROSSO წითელი PASTA მაკარონი
VICINO A ახლოს
RUMOROSO ხმაურიანი PERA მსხალი
VILLEGGIATURA სოფელი, აგარაკი
SABBIA ქვიშა PSTACCHIO ფსტა
VILLETTA კერძო სახლი
SALA DA PRANZO სასადილო ოთახი PIZZETTA პატარა პიცა
VILLETTA A SCHIERA ერთმანეთზე
SALOTTO სასტუმრო ოთახი POMODORO პომიდორი
გადაბმული
SASSO ქვა სახლების მწკრივი PREFERIRE უპირატესობის
SCALE კიბე VIOLA იისფერი მინიჭება
PROSCIUTTO ლორი
SCARPA ფეხსაცმელი VOLERE სურვილი
SALE მარილი
SCATOLA კოლოფი, ყუთი WATER უნიტაზი
SAPERE ცოდნა
SCAVATO ამოთხრილი ZAINO ზურგჩანთა
SCONTRINO ჩეკი, ქვითარი,
SCRIVANIA საწერი მაგიდა ZANZARA კოღო
ანგარიში
SDRAIO შეზლონგი ZEBRA ზებრა
SEDANO ნიახური
SECCO მშრალი ZOO ზოოპარკი
SPAGHETTI სპაგეტი
SEDIA სკამი ZUCCHERO შაქარი
SUCCO DI FRUTTA ხილის წვენი
SEGUIRE გაყოლა, მიყოლა ZUCCHINO ყაბაყი
TONNO თინუსი
SEMPRE ყოველთვის ZUPPA წვნიანი
TORTA ტორტი, ნამცხვარი
SERVIRE მიტანა, მირთმევა,
TOVAGLIA მაგიდის
მომსახურება UNITÀ 4 (A1) გადასაფარებელი
SESSANTINA სამოციოდე
TOVAGLIOLO ხელსახოცი
SOLE მზე AGLIO ნიორი TRAMEZZINO სენდვიჩი
SOPPORTARE ატანა „ტრამეძინო“
ASPARAGO სატაცური
SOPRA -ზე, ზემოთ, ზედ UOVO კვერცხი
BANANA ბანანი
SOSTITUIRE ჩანაცვლება USCIRE გასვლა
BANCONE დახლი
SOTTO ქვეშ ZUCCHERO შაქარი
BAR ბარი
SPAGHETTI სპაგეტი
BASILICO ბაზილიკი
SPAGNA ესპანეთი UNITÀ 5 (A1)
BERE დალევა
SPAZIO სივრცე, ადგილი
BICCHIERE ჭიქა
STANZA ოთახი ABITUDINE ჩვევა
BURRO კარაქი

140 GLOSSARIO
ACCETTARE მიღება, დათანხმება EQUINOZIO ბუნი(ა)ობა NEVE თოვლი
ADDORMENTARSI ჩაძინება ESEMPIO მაგალითი, ნიმუში NEVICARE თოვა
ADOLESCENTE მოზარდი ESPERIENZA გამოცდილება NOTTE ღამე
AIUTARE დახმარება ESPRIMERE გამოხატვა NUOTARE ცურვა
AIUTO დახმარება ESPRIMERSI თვითგამოხატვა, ORA საათი
ALLONTANARSI დაშორება ლაპარაკი ORARIO გრაფიკი, განრიგი
ESTATE ზაფხული
ALZARSI ადგომა ORDINE წესრიგი, შეკვეთა
FISSARE დანიშვნა,
AMARE სიყვარული OSSERVARE დაკვირვება
დაფიქსირება,
AMICO მეგობარი მიჩერება PANINOTECA ბარი, რომელიც
ANNOIARSI მობეძრება, მოწყენა ყიდის
FORMARE შედგენა
ბუტერბროდებსა
APPUNTAMENTO შეხვედრა FORMULA ფორმულა და სენდვიჩებს
ARRABBIARSI გაბრაზება FREDDO/A ცივი, სიცივე PARANOIA პარანოია, შიში
ARTICOLO არტიკლი, სტატია FREQUENTE/I ხშირი PARCO პარკი
ASPETTARE ლოდინი FULMINE მეხი PAROLA სიტყვა
ATTIVITÀ საქმიანობა GELATO ნაყინი PASSIONE სიყვარული, ვნება
AUTUNNO შემოდგომა GIOCARE თამაში PERMETTERE უფლების,
AZIONE ქმედება GIORNATA დღე საშუალების მიცემა
BACIARSI კოცნა GIORNO დღე PETTINARSI დავარცხნა

BAGNO აბაზანა GIOVANE ახალგაზრდა PIOVERE წვიმა

BAR ბარი GIOVANILE/I ახალგაზრდული PISCINA აუზი

BIRRERIA ლუდხანა GIOVEDÌ ხუთშაბათი PIZZERIA პიცერია

CALDO/A ცხელი, სიცხე GIROVAGARE უმიზნოდ ხეტიალი, POMERIGGIO ნაშუადღევი

CAMBIARSI გაცვლა, ბოდიალი, მოდებ- PREFERIRE უპირატესობის


ტანსაცმლის მოდება მინიჭება
გამოცვლა GRANDINARE სეტყვა PREFERITO/A საყვარელი
CANTO სიმღერა GRANDINE სეტყვა PREOCCUPARSI (DI) წუხილი, დარდი
CAPITANO კაპიტანი GRUPPO ჯგუფი PREPARARSI მომზადება
CENTRO ცენტრი GUARDARSI მიმოხედვა (რაღაცისთვის)
PRESENTARSI (A) წარდგენა
CHIAMARSI რქმევა IMMAGINE გამოსახულება,
სურათი PRIMAVERA გაზაფხული
CHIEDERSI საკუთარი
თავისთვის კითხვა, IMPEGNARE დაკავება PROVARE ცდა, მოსინჯვა
გაფიქრება INCONTRARE შეხვედრა PULMINO ავტობუსი
CICOGNA წერო
INIZIARE დაწყება QUADERNO რვეული
CIELO ცა
INSEGNANTE მასწავლებელი RAGNO ობობა
CIGNO გედი
INVENTARE გამოგონება RAPPRESENTARE წარმოდგენა
CINEMA კინო
INVERNO ზამთარი RECENTE/I ახალი,
COETANEO თანატოლი ბოლოდროინდელი
INVITO მოსაწვევი,
COLONNA ბოძი მიპატიჟება RICORDARSI (DI) გახსენება
COMPAGNIA თანხლება, JUDO ძიუდო RIFERIRE მოხსენება, შეხება
„კომპანია“ LAMENTARSI წუწუნი, ჩივილი RIFIUTARE უარის თქმა
COMPAGNO მეგობარი, ამხანაგი
LASAGNA ლაზანია RILASSARSI დასვენება,
COMPLETARE დასრულება, მოდუნება
LAVARSI დაბანა
შევსება RIPOSARSI დასვენება
LEGGERE კითხვა
COMPORTARSI მოქცევა (საქციელი)
RISPONDERE პასუხის გაცემა
LEGNO ხე (მასალა)
COMUNICARE შეტყობინება
RISPOSTA პასუხი
LETTERA წერილი, ასო-ნიშანი
CONCERTO კონცერტი
ROMPERSI ტყდომა
LEZIONE გაკვეთილი
CONDIZIONE პირობა
SABATO შაბათი
LIBERO/A თავისუფალი
CONSUMARE მოხმარება,
SALUTE ჯანმრთელობა
ათვისება LISTA სია, ჩამონათვალი
SBAGLIARSI შეცდომის დაშვება
CONTENERE შეცვა LUNEDÌ ორშაბათი
SBRIGARSI აჩქარება
CONTROLLARE შემოწმება LUOGO ადგილი
SCOLASTICO/A სასკოლო
CORRETTO/A სწორი MARTEDÌ სამშაბათი
SCRIVERE წერა
DECIDERE გადაწყვეტა MERCOLEDÌ ოთხშაბათი
SCUOLA სკოლა
DIALOGO დიალოგი MESE თვე
SEDERSI დაჯდომა
DISCOTECA დისკოტეკა METEO ამინდი
SERA საღამო
DISPIACERSI წუხილი, შეწუხება METEOROLOGICO/A მეტეოროლოგიური
SERVIRE მომსახურება,
DIVERTIRSI გართობა MINUTO წუთი
მირთმევა
DIVIDERE გაყოფა MOMENTO მომენტი, წამი
SETTIMANA კვირა
DOMANDARSI კითხვა, საკუთარი NASCONDERSI დამალვა
SHOPPING საყიდლებზე
თავისთვის კითხვა NEBBIA ნისლი სიარული, შოფინგი
DOMENICA კვირადღე
NEGOZIO მაღაზია

GLOSSARIO 141
SIGNIFICARE მნიშვნელობა COMPLETARE დასრულება, RIDERE სიცილი
(ნიშნავს) შევსება RIFERIRE მოხსენება, შეხება
SOCIALE/I სოციალური, COMPRARE ყიდვა
SABATO შაბათი
საზოგადოებრივი COMUNICARE შეტყობინება
SALIRE ასვლა
SOGNO ოცნება, სიზმარი
CONCORDARE შეთანხმება
SCELTA არჩევანი
SOLE მზე
CORRETTO/A სწორი
SCENDERE ჩასვლა
SOLSTIZIO ბუნი(ა)ობა
CUGINO ბიძაშვილი /
SCORSO/A გასული
SOSTITUIRE ჩანაცვლება, შეცვლა დეიდაშვილი/
მამიდაშვილი SCUOLA სკოლა
SOTTOLINEARE ხაზგასმა
DESCRIVERE აღწერა SEGUIRE მიყოლა, დასწრება
SPORT სპორტი
DIALOGO დიალოგი SERA საღამო
SPOSARSI დაქორწინება
DIVERTENTE/I გასართობი, SETE წყურვილი
SPUGNA ღრუბელი (ნივთი)
სახალისო SETTIMANA კვირა
SQUADRA გუნდი
DIVERTIRSI გართობა
SOGGETTO სუბიექტი
STAGIONE სეზონი, წელიწადის
DOMANDA შეკითხვა
დრო SORRIDERE გაღიმება
სტატისტიკა DOMENICA კვირადღე
STATISTICA STUDIARE სწავლა,
STORIA ისტორია, ამბავი DORMIRE ძილი მეცადინეობა
DOVERE უნდა (ზმნა) TABELLA ცხრილი
SUONO ბგერა, ჟღერა
ENTRARE შესვლა TEATRO თეატრი
SVAGO გართობა
ESEMPIO მაგალითი, ნიმუში TEMPO დრო, ამინდი
SVEGLIARSI გაღვიძება
ESSERE ყოფნა TESTO ტექსტი
TAGLIARSI გაჭრა
FARE კეთება TORNARE დაბრუნება
TEATRO თეატრი
FIGLIO შვილი TORTA ტორტი, ნამცხვარი
TEMPO დრო, ამინდი
GENERE სახეობა, UOVO კვერცხი
TEMPORALE დროითი
ჟანრი, სქესი USCIRE გასვლა
TESTO ტექსტი (გრამატიკული
კატეგორია) VENIRE მოსვლა
TORNARE დაბრუნება
IMMAGINE გამოსახულება, VERBO ზმნა
TROVARSI ყოფნა (სადღაც)
სურათი VIAGGIO მგზავრობა,
TRUCCARSI მაკიაჟის (გრიმის)
IMPARARE სწავლა, შესწავლა მოგზაურობა
გაკეთება
INDICARE მითითება VIVERE ცხოვრება
TUONO ჭექა-ქუხილი
INGRASSARE გასუქება VOLERE სურვილი (ზმნა)
USCIRE გასვლა
UTILIZZARE გამოყენება INVECCHIARE დაბერება
VENERDÌ პარასკევი INVITO მოსაწვევი,
მიპატიჟება
VENTO ქარი
ITALIANO/A იტალიელი
VESTIRSI ჩაცმა
MANGIARE ჭამა
VETRINA ვიტრინა
MATTINA დილა
MESE თვე
UNITÀ 6 (A1)
NAZIONALITÀ ეროვნება
NIPOTE შვილიშვილი / დის
AMICO მეგობარი შვილი / ძმის შვილი
ANDARE წასვლა NONNO ბაბუა
APPLAUDIRE ტაშის დაკვრა NUMERO რიცხვი, ციფრი
ARRIVARE მოსვლა, ჩამოსვლა OCCHIO თვალი
ARRIVO მოსვლა, ჩამოსვლა ORA საათი
ARTICOLATO/A დაყოფილი, PADRE მამა
არტიკულირებული
PARENTESI ფრჩხილი
AUSILIARE დამხმარე ზმნა (გრაფიკული
AVERE ქონა, ყოლა ნიშანი)
AVERE VOGLIA DI სურვილი PARTIRE გამგზავრება
BICICLETTA ველოსიპედი PASSATO წარსული
BOSCO ტყე PENSARE ფიქრი
CAMMINARE სიარული PERSONA ადამიანი
CANTARE სიმღერა PIACERE სიამოვნება,
მოწონება
CASA სახლი
PIANGERE ტირილი
CINEMA კინო
PIZZA პიზა
CIOCCOLATO შოკოლადი
PREPARARE მომზადება
CITTÀ ქალაქი
PREPOSIZIONE წინდებული
CLASSE კლასი
PROVENIENZA წარმოშობა
COMPITO დავალება,
მოვალეობა QUADERNO რვეული
RAGAZZO ბიჭი

142 GLOSSARIO
UNITÀ 1 (A2) ESTATE PIANGERE ZAINO
FATTORIA PICCINO/A ZOO
ABBINARE FELICE/I PISTA ZUCCHERO
ACCENDERE FERMARE POMERIGGIO ZUCCHERO FILATO
ACQUARIO FERRO POP CORN
ACROBATA FINE PORTA UNITÀ 2 (A2)
ADDESTRATORE FORTE/I PORTARE
AGGIUSTARE FORTUNA POSTO ACCIDENTI!
ALLENATORE FOSSO PREFERIRE ALBERGO
ANIMALE FRASE PRESENTARE ALCUNI/E
APRIRE GABBIA PRESENTE ANDARE A PIEDI
ARRIVARE GATTO PROFESSORE ANGOLO
ARRIVEDERCI GIOCARE PROGETTO ARRIVARE IN RITARDO
ASCOLTARE GIOCOLIERE PRONUNCIA ATTRAVERSARE
ASINELLO GIORNATA PROSSIMO/A AUSILIARE
ATTRAZIONE GIOVANE/I PROVARE AUTOBUS
AUTOSCONTRO GRANDE/I QUADERNO BICICLETTA
AVER BISOGNO DI GRASSO/A QUADRUPEDE BIGLIETTO
BAMBINO GRASSOTTO/A RACCONTARE CARTELLO
BIGLIETTO GUARDARE REGISTRAZIONE CASPITA!
BOTTE IDEA RICHIESTA CAVOLO!
BOTTE IMMAGINARE RICORDARE CENTRO COMMERCIALE
BRUCO IMMAGINE RIDERE CERTI/E
BRUCO MELA INDOSSARE RIMANERE CHIESA
BRUTTO/A INGEGNERE RISPONDERE CIASCUN/O/A
BUE INTELLIGENTE/I ROMANZO CINEMA
CAMMELLO INTERESSANTE/I ROTTO/A CITTÀ
CAMPEGGIO INVITARE RUGGIRE COMANDO
CANE LAVARE RUOTA PANORAMICA DISAGIO
CANZONE LENTO/A SALIRE DISAPPUNTO
CAPIRE LEONE SALTARE DIVIETO
CAPRA LIBERO/A SCARPA ESCURSIONE
CASSA LIBRO SCEGLIERE FARE LA SPESA
CATTIVO/A LOCANDINA SCIMMIA FARE UN GIRO
CAVALLO LOTTERIA SCUOLA FARE SPORT
CERCARE MAESTRA SEGGIOLINO VOLANTE FERMATA DELL’AUTOBUS
CHIUDERE MAGICO/A SELLA FONTANA
CIRCO MAGO SFERA FUORI CITTÀ
CITTÀ MAIALE SILENZIOSO/A GIARDINO
CLASSE MANGIARE SITUAZIONE GIRARE A (DESTRA / SINISTRA)
COLAZIONE MATTO SOSTITUIRE IMPERATIVO
COMPAGNO MODO SPETTACOLO IMPERSONALE
COMPITO MOMENTO SPORCO/A INCROCIO
COMPLEMENTO NASO SQUADRA INERGATIVO
COMPLETARE NAVE STALLA INFORMAZIONI STRADALI
COMPRARE NAVE PIRATA STRUZZO INTERIEZIONI
CONCORDARE NECESSITÀ TAZZA INTRANSITIVO
CONOSCERE NOCCIOLINA TELEFONO LIBRERIA
COPPIA NOME TENDONE MANNAGGIA!
CORRERE NUMERO TERRA MARCIA
COSTRUZIONE OPINIONE TESTO MARCIAPIEDE
CULTURA ORA TIRO A SEGNO MERCATO
DECIDERE OSSO TOPO METROPOLITANA
DIALOGO PAESE TRASFORMARE MEZZO DI TRASPORTO
DIFFERENZA PAGLIACCIO TRISTE/I MODELLO
DIVENTARE PALLONCINO TROVARE MONUMENTO
DIVERSO/A PARCO DIVERTIMENTI TURISTICO/A MOTOCICLETTA
DIVERTENTE/I PARENTESI TURNO MOTORINO
DOLCE PASSARE URLARE MOSTRA
DORMIRE PASSATO VECCHIO/A MUSEO
DUBBIO PAURA VEDERE NEGOZIO
ELEFANTE PENNA VELOCITÀ NESSUN/O/A
ELENCARE PERDERE VERBO OGNI
ENTRARE PERICOLOSO/A VERIFICARE PALAZZO
ESEMPIO PERSONA VIAGGIARE PARCHEGGIO
ESISTERE PEZZO VINCERE PARCO
ESPRIMERE PIACERE VIVERE PARTICIPIO PASSATO

GLOSSARIO 143
PASSATO PROSSIMO NUOTARE ARTISTICO
PASSARE PER NUOTATORE/NUOTATRICE ATTORE
PASSEGGIARE NUOTO AZIENDA
PECCATO! PALLAVOLO BAGNINO
PERDERSI PILOTA BARISTA
PERIFERIA PRIMA BIOLOGIA
PERMESSO PRINCIPESSA CAMERIERE
PIAZZA PROFUMARE CAMINO
PISCINA QUANDO CAMMINO
PISTA CICLABILE RACCONTARE CAPELLI
PROIBIRE RE CAPPELLI
PULLMAN REGINA CARO
QUALUNQUE RISPECCHIARE CARRO
RACCOMANDARE RUGBISTA CASA
RADUNO RUGBY CASSA
RAGGIUNGERE RUMORE CLASSICO
REGOLA SALTARE COMMESSO
SALITA SALVARE CONSERVATORIO
SBAGLIARE SCIARE CUOCO
SCEGLIERE SCIATORE/LA SCIATRICE DIPLOMA
SCOOTER SENTIERO ELETTRONICA
SPRIZZARE SOGNO ESAME DI STATO
STADIO SUONARE GREMBIULI
STAZIONE DEI TRENI TENNIS IMPIEGATO
STRADA VOLARE ISTITUTO
STRISCE PEDONALI LICEO LINGUISTICO
TARGA UNITÀ 4 (A2) MEDICO
TEATRO MULTA
TRAM BORSA NONNO
TRANSITIVO BUONO REGALO NONO
TRENO CAMERINO PALA
TUTTO/A/I/E CAMICIA PALLA
UFFICIO CANOTTIERA PAPA
VESPA CAPPELLO PAPPA
VIAGGIARE CLIENTE PELI
VIAGGIO COTONE PELLI
VIETARE CRAVATTA PENA
VISITARE FELPA PENNA
VOLERCI GIACCA PIANOFORTE
ZONA PEDONALE GIUBBOTTO PIZZAIOLO
ZOO JEANS PROFESSORE
LANA RISTORAZIONE
UNITÀ 3 (A2) LINO ROSA
MAGLIETTA ROSSA
ATLETICA MAGLIONE SCIENTIFICO
BALLARE MODA SCUOLA ELEMENTARE
CALCIATORE/LA CALCIATRICE NEGOZIO SCUOLA MEDIA
CALCIO OCCHIALI SCUOLA SUPERIORE
CASCATA PANTALONCINI SETE
CASTELLO PANTALONI SETE
COMBATTERE PELLE SONNO
DANZARE SCARPA SONO
DECORAZIONI SCIARPA UNIVERSITÀ
DOPO SCONTO
DURANTE SETA
EQUITAZIONE STIVALI
FANTINO/A TACCO
FASTIDIOSO/A TAGLIA
FESTEGGIAMENTI TUTA
FIORE VETRINA
FORESTA
FORMULA 1 UNITÀ 5 (A2)
LAGO
MENTRE AGRARIO
MERAVIGLIOSO AGRICOLTORE
MOTOCICLISMO AGRICOLTURA
MOTOCICLISTA ALBERGHIERO

144 GLOSSARIO

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