Sei sulla pagina 1di 6

Sintassi

La sintassi è la disciplina che si occupa della costruzione della frase. La frase può essere definita in vari modi:
1) Secondo la definizione psicologica la frase è l’espressione di un pensiero.
2) Secondo la definizione logica la frase è la relazione tra due concetti (soggetto e predicato).
3) Secondo la definizione fonologica la frase è l’unità fra due pause di respiro.
4) Secondo la definizione ortografica la frase è l’unità fra due punti fermi.
5) Secondo la definizione strutturale la frase può essere definita come una costruzione che non fa parte di costruzioni più grandi,
ovvero è un’unità linguistica autonoma. Questa definizione è quella più adeguata per definire la frase.
I principali tipi di frase
In tedesco si possono distinguere 4 principali tipi di frasi:
1) Dichiarativa = Er spricht mit Anna
2) Interrogativa = Warum spricht er mit Anna? // Spricht er mit Anna?
3) Imperativa = Sprich mit Anna!
4) Ottativa = Spräche er mit Anna!
-------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
1) Nelle frasi dichiarative il verbo finito compare all’indicativo o al Konjuntiv II e occupa di norma il secondo posto. L’intonazione è
discendente.
2) Nelle frasi interrogative il verbo compare all’indicativo o al Konjuntiv II ma sono caratterizzate da un’intonazione ascendente. Vi
sono poi due tipi di interrogative:
- L’interrogativa parziale è introdotta da un pronome/avverbio interrogativo ed in questa frase il verbo occupa il secondo posto
all’interno della frase. La domanda si concentra su una singola informazione della frase.
- L’interrogativa totale non ha pronomi o avverbi interrogativi, quindi il verbo occupa la prima posizione. La domanda riguarda il
contenuto della frase nella sua interezza.
3) Nelle frasi imperative il verbo compare all’imperativo e occupa il primo posto, l’intonazione è discendente e viene segnata da un
punto o un punto esclamativo.
4) Nelle frasi ottattive il verbo è spesso alla prima posizione e al Konjuntiv II, l’intonazione è discendente e viene segnata da un punto
esclamativo.
All’interno delle frasi possiamo trovare elementi dotati di una certa autonomia che vengono definiti costituenti. Esistono vari modi per
individuare i costituenti: vengono effettuati infatti dei test attraverso i quali la frase viene modificata strutturalmente. Se il risultato è
una frase grammaticalmente accettabile e semanticamente equivalente allora il test è positivo.

I tre tipi principali di test sono:


1) TESTI DI PERMUTAZIONE
2) TEST DI SOSTITUZIONE
3) TEST DI COORDINAZIONE

1) Test di permutazione
Attraverso questo test una determinata sequenza di parole viene spostata all’interno della frase. Se il risultato è una frase corretta dal
punto di vista grammaticale, allora la sequenza è un sintagma.
2) Test di sostituzione
Ci sono diverse prove di sostituzione. Abbiamo:
- La sostituzione con un pronome (prova di pronominalizzazione) prevede la sostituzione di un presunto sintagma con un pronome. Se
si sostituisce poi con un pronome interrogativo, allora si avrà anche un test di permutazione.
- La sostituzione con espressioni sinonimiche
- La sostituzione con zero (prova di cancellazione) prevede la cancellazione di un presunto sintagma.
Se dopo una di queste sostituzioni si ha una frase corretta dal punto di vista della grammatica, allora si può parlare di costituenti.
3) Test di coordinazione
Attraverso questo test si prova a coordinare due presunti sintagmi. Se si lasciano coordinare allora sono costituenti.
L’esito di questi test non è sempre corretto: può accadere infatti che determinati costituenti non passino il test o che costruzioni che
non sono costituenti possano invece passarlo. A tal proposito è opportuno sottolineare che:
1) Nella prova di sostituzione generale un elemento deve essere sostituito sempre da un elemento dello stesso tipo.
Esempio: Anna liest Schiller => Anna liest ein Buch e non Anna liest gerne
2) La prova di sostituzione, per essere valida, non deve cambiare la struttura della frase.
Esempio: Anna will dass die Kinder kommen => Anna will nach München kommen (SOSTITUZIONE NON POSSIBILE)
3) Nella prova di cancellazione non è mai possibile cancellare costituenti che fungono da soggetto, da oggetto diretto (in alcuni casi) e
alcuni costituenti di tipo avverbiale:
Esempio: Sie wohnt in Rom => * Wohnt in Rom (CANCELLAZIONE NON POSSIBILE) Esempio: Sie beantwortet die Frage => Sie
beantwortet * (CANCELLAZIONE NON POSSIBILE)
Esempio: Ich hänge das Bild an die Wand => Ich hänge das Bild * (CANCELLAZIONE NON POSSIBILE) Il superamento di una prova da
parte di una sequenza di parole non indica necessariamente che abbiamo a che fare con un costituente. Un costituente può definirsi
tale solo se supera un numero consistente di prove.
Costituenti discontinui
Una caratteristica del tedesco è la presenza di costituenti che possono essere interrotti da altri elementi e presentarsi in maniera
discontinua. Parliamo di:
1) Costituenti verbali composti da verbo ausiliare + verbo principale
Esempio: Peter hat mit seinem Bruder gespielt. Esempio: Anna will mit Peter spielen.
2) Verbi separabili Esempio: Ich rate dir von dem Kauf ab
3) Frasi relative staccate dai sostantivi a cui si riferiscono Esempio: Er hat mit Anna gesprochen, die seine Lehrerin ist.
4) Attributi staccati dai sostantivi a cui si riferiscono in particolari costruzioni enfatiche Esempio: Fehler habe ich keine gemacht!
Ambiguità strutturali
Una frase scritta può ricevere interpretazioni diverse a seconda che un determinato costituente venga percepito come unitario o
meno.
Esempio: Der Mann beobachtet die Frau mit dem Fernglas => L’uomo osserva la donna la quale ha con sé un binocolo. In questo caso
abbiamo a che fare con un unico costituente.
Esempio: Der Mann beobachtet die Fraumit dem Fernglas => L’uomo osserva la donna mediante un binocolo. In questo caso abbiamo
a che fare con due costituenti.
Classi di parole e tipi di sintagma
In genere ogni costituente ha come elemento principale una determinata parola. Quindi abbiamo l’esistenza di sintagmi diversi a
seconda di quale è in essi la parola principale. I principali tipi di sintagma sono:
1) SINTAGMA VERBALE= Elemento principale: verbo
2) SINTAGMA NOMINALE= Elemento principale: nome
3) SINTAGMA AGGETTIVALE= Elemento principale: aggettivo
4) SINTAGMA AVVERBIALE= Elemento principale: avverbio
5) SINTAGMA PREPOSIZIONALE= Elemento principale: preposizione
Articoli, particelle e congiunzioni non possono fungere da elementi principali di un sintagma. L’elemento principale di un sintagma è
detto testa --KOPF--e presenta le seguenti caratteristiche:
1) Non può essere tralasciato
2) Può sostituire l’intero sintagma
3) Dalla testa dipendono gli altri elementi del sintagma
Il resto del sintagma è detto complemento e serve a precisare la testa. Solitamente si tratta di un elemento che può essere tralasciato,
tranne che nel sintagma preposizionale in cui entrambi gli elementi (testa e complemento) sono indispensabili.
Classi di parole e tipi di sintagma
Per descrivere la struttura di una frase dobbiamo prima assegnare ad ogni parola la sua classe lessicale (N, V, A ecc.) e poi vedere come
le parole si uniscono in sintagmi (SN, SV, SA ecc.). Le relazioni che intercorrono fra i diversi elementi di una frase si possono
rappresentare con i diagrammi ad albero. Un’analisi alternativa ai diagrammi ad albero è la notazione con le parentesi quadre.
Regole per la formazione della frase
Una frase tedesca deve avere obbligatoriamente un SN ed un SV, cosa che non vale per l’italiano. Ogni tipo di sintagma ha le sue regole
di formazione. Posiamo dire che:
1) Il sintagma nominale deve essere formato in questa maniera:
SN => (Art) (SAgg) N (SN/SP)
Ovvero, il sintagma nominale deve contenere necessariamente un nome e può contenere, facoltativamente, un articolo, un SAgg, un
SN o un SP. I vari elementi devono rispettare l’ordine indicato.
2) Il sintagma aggettivale deve essere formato in questa maniera:
SAgg => (Avv) Agg
3) Il sintagma avverbiale deve essere formato in questa maniera:
SAvv => (Avv) Avv
4) Il sintagma preposizionale deve essere formato in questa maniera:
SP => P SN
Particolarmente complessa è la situazione del sintagma verbale. Infatti il SV è costituito, oltre che dal verbo, anche da un numero
variabile di sintagmi obbligatori e di possibili sintagmi facoltativi. I sintagmi obbligatori sono detti Ergänzungen e dipendono dalla
valenza del verbo stesso. Per esempio il verbo schlafen non richiede nessun complemento, mentre il verbo lieben ne richiede uno ed il
verbo shenken due. I sintagmi facoltativi sono detti invece freie Angaben e sono aggiunte non richieste dalla strutture del verbo stessa.
Ordine della parola a livello di sintagma
Analizziamo i vari sintagmi e l’ordine degli elementi che seguono.
1) Sintagma nominale: l’ordine più diffuso è quello TC (testa/complemento). Solo in alcuni casi abbiamo l’ordine CT (per esempio in
“Annas Hut”, in cui la testa è preceduta dal complemento).
2) Sintagma aggettivale: se l’aggettivo ha funzione attributiva si ha l’ordine CT. Il complemento può essere un SAvv o un SP.
Esempio: Die sehr gute Arbeit, das extrem nützliche Buch
Esempio: Die an Linguistik interessierten Studenten

Se l’aggettivo invece svolge una funzione predicativa, sono possibili entrambi gli ordini, CT e TC.
Esempio: Ich bin sehr traurig (CT) Esempio: Du bist interessiert an Linguistik (TC)

3) Sintagma avverbiale: l’ordine è sempre CT.


Esempio: Ich renne sehr schnell (CT)

4) Sintagma preposizionale: presenta come ordine più diffuso TC, anche se ci sono delle preposizioni che ammettono anche l’ordine
CT (e sono anche postposizioni) ed altre che consentono solo l’ordine CT (postposizioni a tutti gli effetti)
Esempi: in der Stadt, neben dem Haus, wegen des Geldes (TC) Esempi: des Geldes wegen, den Fluss entlang, dem Haus gegenüber
Esempi: der Gerechtigkeit halber, der Freundschaft zuliebe.

5) Sintagma verbale: comprende il verbo principale ed eventualmente anche il verbo ausiliare e la negazione. Nella frase principale
l’ordine è TC e nella secondaria CT. È opportuno sottolineare che il verbo ausiliare è considerato come TESTA.
Possiamo riassumere tutto nella seguente tabella:
SN SAgg SAvv SP SV
ordine TC (CT) CT (TC) CT TC (CT) TC/CT
Il sintagma verbale come ossatura della frase: l’analisi in “campi sintattici”
L’analisi in campi sintattici parte dal presupposto che il SV è spesso un costituente discontinuo. Le due parti del SV formano la
Satzklammer (parentesi frasale), il verbo finito costituisce la linke Satzklammer, il verbo finito la rechte Satzklammer. Ciò che precede
il verbo finito è detto Vorfeld e quello situato dopo il verbo non-finito è detto Nachfeld.
Esistono in tedesco 3 tipi di frasi a seconda della posizione del verbo finito:
1) Verbo in prima posizione; è l’ordine delle interrogative totali, delle imperative, delle ottative e nelle secondarie condizionali
preposte senza congiunzione.
2) Verbo in seconda posizione; è l’ordine delle frasi principali dichiarative, delle interrogative introdotte da un pronome e delle
secondarie introdotte senza congiunzione.
3) Verbo in ultima posizione; è l’ordine delle frasi secondarie tipiche delle frasi introdotte da congiunzione o da un pronome relativo

VORFELD LINKE
SATZKLAMME R
MITTELDFEL D
RECHTE SATZKLAMME
R NACHFELD
V-1 Verbo finito---Vari costituenti---Verbo non finito--- 1 costituente

V-2 1 costituente----Verbo finito---Vari costituenti---Verbo non finito--- 1 costituente

V-3 congiunzione Vari costituenti---Verbo non finito + verbo finito----1 costituente

Regole posizionali per Vorfeld, Mittelfeld e Nachfeld


1) Il Vorfeld è ciò che sta prima del verbo finito. In esso non può essere collocato più di un costituente, che può essere più o meno
complesso, e può anche consistere in una frase secondaria. Il Vorfeld può essere anche occupato dal pronome es, il quale può avere
tre funzioni distinte:
1) Pronome soggetto “pieno” = Es (das Kind) isst mit mir. 2) Pronome soggetto “vuoto” = Es schneit. 3) Pronome soggetto “segnaposto
” = Es stand ein Mann vor der Tür.
(Il pronome cade non appena il soggetto vero torna in posizione).
Va infine precisato che le congiunzioni ADUSO (aber, denn, und, sondern, oder) sono preposte al Vorfeld (in posizione di Vor-Vorfeld o
anche Außenfeld.
2) Il Mittelfeld può contenere un numero imprecisato di costituenti. Nel caso dei pronomi, si segue un ordine preciso: pronome del
soggetto prima (nominativo), poi pronome dell’oggetto diretto (accusativo) e pronome dell’oggetto indiretto (dativo). In caso non
abbiamo pronomi, l’ordine è abbastanza libero. Sono riscontrabili però alcune tendenze, che sono:
1) L’elemento conosciuto/dato precede l’elemento sconosciuto/nuovo.
2) Un SN definito (die Frau) precede un SN indefinito (ein Buch)
3) Un SN pronominale di solito precede un SN non pronominale
4) Il soggetto precede l’oggetto e l’oggetto indiretto precede di solito quello diretto.
5) Un SN con referente animato precede un SN con referente inanimato.
6) Soggetto e Oggetto tendono a precedere indicazione circostanziali di vario tipo (tempo,luogo, modo, causa, ecc.)
7) I costituenti di minor peso semantico e sintattico precedono quelli di maggior peso.

3) Il Nachfeld risulta di regola occupato solo in alcune costruzioni con frasi secondarie finite ed infinite o in frasi indicanti un paragone.
In tutti gli altri casi lo spostamento di un costituente dal MIttelfeld al Nachfeld è una scelta puramente stilistica. È da dire che Soggetto,
Oggetto diretto ed indiretto non appaiono mai nel Nachfeld.
Le funzioni semantiche

Le funzioni semantiche sono i vari ruoli che le varie entità svolgono all’interno della frase e sono:

1) Agente = entità che compie l’azione 2) Paziente = entità che subisce l’azione 3) Beneficiario = entità che riceve qualcosa 4) Strumento = entità usata per compiere
un’azione o raggiungere uno stato 5) Possessore = entità che possiede qualcosa o che ha una determinata caratteristica 6) Esperiente = entità che prova un sentimento,
che ha una percezione sensoriale, che prende

coscienza di qualcosa 7) Origine = è il punto di inizio di un movimento concreto o astratto 8) Meta = è il punto di arrivo di un movimento concreto o astratto

Le funzioni sintattiche

Le principali funzioni sintattiche sono:

1) Soggetto:

- Indipendente dal verbo, mostra congruenza col verbo per numero e persona. - Compare al nominativo e spesso svolge il ruolo semantico dell’agente ma può svolgere
anche quello del paziente (frasi passive) e raramente anche quello dello strumento (das Masser tötete die Frau = Il coltello uccise la donna). - Risponde alla domanda
“Wer/Was?”. - Quando non siamo certi del fatto che il costituente da noi analizzato sia il soggetto, basta modificare il suo numero (da singolare a plurale o viceversa). Se si
ottiene una frase accettabile, allora non è il soggetto della frase. Possiamo anche partire dal verbo e cambiare il numero prima del verbo stesso e poi dei vari SN presenti
nella frase, fino a trovare quello che ricopre il ruolo del soggetto. - A volte risulta difficile individuare il soggetto perché il nominativo coincide formalmente con altri casi. Va
inoltre detto che non tutti i nominativi sono il soggetto della frase: in alcuni casi il soggetto può anche essere una frase secondaria e non un SN!

2) Oggetto diretto:

- Compare all’accusativo - Svolge il ruolo del paziente - Risponde alla domanda “Wen/Was” - Se viene passivizzata una frase attiva, l’oggetto diretto e dunque il paziente
diviene il soggetto della frase

3) Oggetto indiretto:

- Compare di solito al dativo - Spesso è associato al ruolo del beneficiario - Risponde alla frase “Wem/Was” - Se la frase attiva viene passivizzata, di solito rimane inalterato
nella sua funzione - Va distinto l’oggetto indiretto dal dativo libero: il primo è sempre necessario e richiesto dal verbo mentre il secondo è facoltativo. Ci sono diversi tipi di
dativi liberi: 1) Dativus commodi = Er öffnet ihr die Tür 2) Dativus incommodi = Das Essen brennt ihr an 3) Dativus possessivus = Er wäscht ihre Haare 4) Dativus iudicantis =
Das ist mir gefährlich 5) Dativus ethicus = Fahr mir nichr zu schnell! Solo gli ultimi due possono coesistere con un oggetto diretto al dativo.

4) Oggetto preposizionale:

- Consiste in una preposizione dipendente dal verbo a cui segue un SN - La preposizione retta da un certo verbo non può essere sostituita da altre preposizioni (Esempio:
Ich denke an dich e MAI Ich denke auf dich)

5) Predicato:

- Indica di solito un’azione - Può essere semplice o complesso

6) Predicativo:

- Indica proprietà riferite al soggetto e all’oggetto della frase - Seguono solitamento verbi copulativi (sein, werden, bleiben, ecc.), estimativi (come finden), esprimenti un
giudizio e appellativi (come nennen) - Esiste anche il predicativo libero, indipendente dal verbo, il quale specifica uno stato temporaneo del soggetto o dell’oggetto

7) Complemento avverbiale:
- Contiene indicazioni di tempo, luogo, causa, modo, finalità ecc. - Sono per lo più facoltativi

8) Attributivo:

- È un sub-costituente facoltativo che determina un SN - Può essere realizzato in modi diversi (SN al genitivo, frase relativa, SP, SAvv, Aggettivo o participio aggettivale)

La frase principale e la frase secondaria

La frase principale è una frase autonoma che, se si trova in un periodo complesso, non dipende da nessun’altra frase. La frase secondaria è una frase che dipende da
un’altra frase e che non può stare da sola. In tedesco la frase principale presenta il verbo al secondo posto (a parte le eccezioni che conosciamo) mentre la secondaria
presenta il verbo finito all’ultimo posto. Nei periodi complessi è più il caso di parlare di frase sovraordinata e di frase subordinata, in tal modo si capisce che anche da una
secondaria più dipendere un'altra secondaria.

Collegamenti fra frasi: coordinazione e subordinazione

La coordinazione è il collegamento fra due frasi principali o anche fra due frasi secondarie. Congiunzioni coordinanti sono, in tedesco, quelle ADUSO (aber, denn, und,
sondern, oder) ed hanno un significato additivo (und), disgiuntivo (oder), avversativo (aber, sondern) e causale (denn). In tedesco si può coordinare anche senza
congiunzione. Spesso l’ordine delle frasi coordinate non può essere cambiato perché rispecchia una sequenza temporale o temporale-causale. Vi può essere coordinazione
anche fra costituenti. La subordinazione è il collegamento fra una frase principale ed una secondaria, quest’ultima dipendente dalla prima. In questo caso l’ordine può
essere invertito.

Tipologia delle frasi secondarie

1) Proposizioni soggettive, oggettive e predicative

- Le proposizioni soggettive sono subordinate che possono svolgere la funzione di soggetto e viene introdotta dalla congiunzione subordinante dass. In caso la proposizione
soggettiva risulti posposta, c’è bisogno di un di un pronome (es o das) che preannunci la subordinata seguente.

- Le proposizioni oggettive sono secondarie introdotte da dass che possono svolgere la funzione di oggetto diretto. In caso la proposizione oggettiva risulti posposta, non c’è
bisogno di alcun pronome che preannunci la subordinata seguente.

- Le proposizioni con funzione di oggetto preposizionale sono sempre introdotte da dass. In questo caso nella principale troviamo un verbo accompagnato da un avverbio
preposizionale (damit, davon, darauf ecc.), il quale deve essere sempre presente, che la subordinata sia posposta o meno.

- Una proposizione predicativa è una proposizione che completa il significato di certi tipi di verbi (copulativi, estimativi, appellativi)

- È anche opportuno sottolineare che frasi introdotte da un pronome interrogative possono svolgere la funzione di soggetto, oggetto diretto e oggetto indiretto.

2) Proposizioni attributive

Possono essere di due tipi: - La relativa determinativa contiene informazioni che identificano l’antecedente, precisandone il senso. - La relativa appositiva fornisce
informazioni supplementari riguardo ad antecedente già identificato. - La funzione di attributiva può essere svolta anche fa frasi introdotte da dass o ob.

3) Proposizioni avverbiali

Ve ne sono diverse. 1) Le frasi temporali esprimono una relazione cronologica che può essere di contemporaneità

(con congiunzioni come während, als, solange, sobald, sowie, sooft, wie, wenn ecc.), di anteriorità (con bis, bevor, ehe) o di posteriorità (con nachdem, seit, seitdem, als,
sobald, sowie, wenn).

2) Le frasi locative indicano un luogo in relazione ad un evento (introdotte da wo, wohin, woher)

3) Le frasi modali descrivono le modalità in cui si svolge una determinata azione o evento (idem, wie, dadurch dass, sodass, als ob) o la mancanza di tale modalità (ohne
dass, anstatt dass, statt dass).

4) Le frasi avversative esprimono un contrasto o un rapporto di incompatibilità (während, wogegen, wo, wenn).

5) Le frasi causali indicano la causa di un determinato evento o il motivo di un’azione (weil, da, zumal, dafür dass).

6) Le frasi finali esprimono lo scopo di una determinata azione (dass, damit).

7) Le frasi consecutive indicano la conseguenza di un determinato fatto o l’effetto che ne scaturisce (dass, sodass, als dass).

8) Le frasi condizionali esprimono la condizione necessaria per l’avverarsi di un determinato fatto (wenn, falls, sofern, soweit). Si distingue fra ipotetica reale ed irreale.

9) Le frasi concessive descrivono una causa che si trova in contrasto con un effetto inatteso (obwohl, wenn…auch, auch wenn). Esistono anche concessive ipotetiche.

Possiamo dire infine che: 1) Vi è una sorta di sinonimia fra congiunzioni, cioè che una determinata relazione logico-

semantica può essere espressa da una lunga serie di congiunzioni. 2) Vi è anche una polifunzionalità delle congiunzioni, ovvero che alcune congiunzioni possono

esprimere più di una relazione logico-semantica. 3) Una parte delle congiunzioni coincide con altre classi di parole, la maggior parte però

consiste in formazioni complesse (preposizione+nome o ampliamento di una congiunzione esistente).

Cenni di interpunzione: Il punto fermo indica la conclusione della struttura sintattica, il punto e virgola ha funzione coordinativa ed i due punti mettono in relazione due
frasi che non sono sullo stesso piano gerarchicho. Fra i segni grafici è opportuno ricordare la virgola, la quale svolge tre ruoli (coordina, delimita ed evidenziativa).

Potrebbero piacerti anche