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Sintassi

Introduzione
Autonomia della sintassi

Esperimento:

Il gulco gianigeva le brale

*il gulco ha giangiata questo bralo

Le brale erano gianigiate dal gulco

E’ il gulco che gianigeva le brale

(Moro et al. 2000)

Una frase può essere grammaticalmente corretta anche se priva di semantica.


Doppia articolazione (Martinet, 1960)
I segni possono essere scomposti in:

Prima articolazione: Morfemi = unità minime dotate di significato


negazione im – poss – ibil – e singolare

Suggerisce significato
aggettivo

Seconda articolazione: Fonemi = unità minime prive di significato

/i/ /m/ /p/ /o/ /s/ /i/ /b/ /i/ /l/ /e/

Shamira Venturini - Linguistica Generale 1 partizione F- O 3


Unità di prima articolazione

• Morfemi

• Parole

• Frasi

Per semplicità assumiamo che la prima articolazione sia formata da vari


elementi del lessico che si possono combinare.

La sintassi studia il modo in cui questi elementi si combinano.


Parola

• Parola ortografica: ‘Lo spengo’ va ‘spegnilo’

(il primo ‘lo’ è una parola mentre il secondo no)

• Parola fonologica: ‘toccasana’ [tok.ka.’sa:.na] *[tok.ka.’za:.na]

(/s/  [z] / V_V ma non in confine di morfema)

• Parola morfo-sintattica
Parola morfo-sintattica

Ha 4 proprietà:

1. Isolabilità: posso enunciarla in isolamento

2. Coesione interna: non posso modificare l’ordine degli elementi che la


compongono

3. Pausabilità: può essere precededuto o seguito da una pausa

4. Mobilità: può essere spostata ovunque nell’enunciato


Principio di dipendenza dalla struttura

Alcune parole stanno in un rapporto preferenziale tra loro rispetto ad


altre. I costituenti sono unità intermedie (tra parola e frase) coinvolte
nelle operazioni sintattiche.

Il mio gatto mangia [il risotto]

Per indagare questo tipo di rapporti si applicano i test di costituenza.


1a) Mobilità

Il mio gatto mangia il risotto

Il risotto, mangia il mio gatto

*Risotto, mangia il mio gatto il

Princio della mobilità: un Gruppo di ’parole’ forma un costituente se queste


possono muoversi all’interno della frase senza causarne l’agrammaticalità.
1b) Mobilità (frase scissa ”è … che …)

a) Il mio gatto mangia il risotto

È il risotto che mangia il mio gatto

b) Ho guardato dentro gli scatoloni

È dentro gli scatoloni che ho guardato


2) Enunciabilità in isolamento
Il mio gatto mangia il risotto

Chi mangia il risotto?


Il mio gatto

*mio gatto
*gatto
*il
3a) Coordinabilità

Il mio gatto mangia il risotto e la mortadella

Il mio gatto mangia il risotto e quello che trova in frigo

Il mio gatto mangia il risotto e beve la birra

Il mio gatto mangia il risotto e russa

Il mio gatto e il mio cane mangiano il risotto

Costituenti anche apparentemente diversi possono essere coordinati se svolgono la


medesima funzione.
3b) Coordinabilità

Quel gatto è mio

Quel gatto è bello

*Quel gatto è mio e bello

Quel gatto è bianco e bello

*Quel gatto è mio e bianco

Costituenti apparentemente simili possono non essere dello stesso tipo.


4) Elissi
Il mio gatto è nero e anche il tuo cane []

Simone ha mangiato con appetito e Chiara [] con calma

*Simone ha mangiato con appetito e Chiara [] calma


5a) Sostituzione con proforma

Il proforma è un elemento funzionale che sostituisce un elemento lessicale. Es:


pronomi personali, locativi, partitive, dimostrativi.

Il mio amico è un bravo atleta

Questo è un bravo atleta

*il questo è un bravo triatleta

*il mio questo è un bravo atleta


5b) Sostituzione con proforma

Ospiterò un collega a casa mia

Ospiterò un collega qui

*Ospiterò un collega a qui


Costituenti

Sono gruppi di parole che funzionano come un’unità sintattica. Quindi


le unità minime per la sintassi non sono le parole ma I costituenti.

All’interno di una frase un costituente può essere sostituito da un altro


purchè svolgano la stessa funzione. Quindi la distribuzione è legata alla
categoria.
Sintagma nominale – NP (Noun Phrase)

La mia insegnante di linguistica è noiosa

L’insegnate è noiosa

Giulia è noiosa

Ho incontrato l’allenatore antipatico della tua palestra

Ho incontrato l’allenatore

Ho incontrato Giulio
Sintagma verbal – VP (Verb Phrase)

Mario è un campione

Mario vive ancora con i genitori

Mario ha vinto la gara

Mario ha vinto
Sintagma aggettivale – AP (Adjectival P.)

Il nuovo profumo di C. è più buono del precedente

Il nuovo profumo di C. è molto dolce

Il nuovo profumo di C. è dolce


Sintagma avverbiale – AdvP (Adverbial P.)

Simone mangia molto più velocemente di me

Simone mangia piuttosto velocemente

Simone mangia velocemente


Sintagma preposizionale – PP (Prepositiona
P.)
Gianni ha una casa a Londra

Gianni ha una casa in montagna

NB. Il syntagma preposizionale non può essere formato dalla sola testa:

*Gianni ha una casa Londra/montagna

*Gianni ha una casa in/a


Categorie lessicali vs funzionali
Lessicali

NOME, VERBO, AGGETTIVO, AVVERBIO

Sono classi aperte e hanno significato denonativo.

Funzionali

PREPOSIZIONE, DETERMINANTE, COMPLETMENTATORE, FLESSIONE

Sono classi chiuse. Con I loro tratti grammaticali completano le teste lessicali rendendole
interpretabili.
Categorie funzionali
PREPOSIZIONE: indica la funzione sintattica del NP che lo segue

DETERMINANTE (articoli, dimostrativi, possessivi, ecc…): determina un sintagma nominale per il tratto di
definitezza

COMPLEMENTATORE (congiunzioni subordinanti): introduce frasi subordinate

FLESSIONE (morfemi liberi o legati): veicola informazioni riguardo al modo, al tempo e all’aspetto verbale.

Es:

I will go vs andrò

Ho baciato vs sono baciato


Le classi non vengono definite a priori ma in base alle proprietà formali e distribuzionali (= alla posizione
occupata nella struttura).

Andrei a dormire ma non posso CONGIUNZIONE


Con i se e con I ma non si fa la storia NOME

Parlerò dopo AVVERBIO


Parlerò dopo cena PREPOSIZIONE

Il fratello di Gianni è molto bello AGGETTIVO


Il bello della faccenda … NOME

Voglio fare così VERBO


Tra il dire e il fare … NOME
Ambiguità strutturale

Il prof sta parlando allo studente con il libretto in mano

INTERPRETAZIONE A: il prof ha il libretto in mano

TEST:

1. è allo studente che il prof sta parlando col libretto in mano [frase scissa]

2. Il prof gli sta parlando con il libretto in mano [sostituzione con proforma]
Ambiguità strutturale
Il prof sta parlando allo studente con il libretto in mano

INTERPRETAZIONE B: lo studente ha il libretto in mano

TEST:

1. è allo studente con il libretto in mano che il prof sta parlando [frase scissa]

2. Il prof gli sta parlando [sostituzione con proforma]


Ambiguità strutturale

Se l’ordine delle parole di una frase non fosse organizzato in costituenti


e non dipendesse da una struttura che li organizza gerarchicamente
non osserveremmo questo tipo di ambiguità.

Altro esempio:

La ragazza ha visto l’uomo coi binocoli


Il modello X’ (x-barra)
Per rappresentare la struttura di frasi e costituenti si usa il modulo x-
barra:
X-barra
• XP (X-Phrase) viene usata per indicare una categoria che può essere nominale, verbale,
preposizionale, ecc.

• X° è chiamata testa e rappresenta il nucleo, che può essere lessicale o funzionale

• Lo specificatore specifica qualcosa riguardo alla testa. Le informazioni aggiuntive possono


essere sia di tipo lessicale sia funzionale.

• Il complemento viene selezionato dalla testa ed è il primo legame che viene creato: la testa,
per motivi legati alla reggenza e/o alla ricorsività, seleziona una proiezione massimale che la
possa saturare, completare.
References

• Garzonio, J. (2017) Linguistica approfondimento. Università degli Studi


di Padova

• Zannini, C. (2014) Istituzioni di linguistica. Università degli Studi di


Padova

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