Introduzione alla Sintassi • La sintassi (dal greco Syntaxis: collegamento, unione) è una parte della grammatica che studia i rapporti intercorrenti tra le parole all’interno di una frase o quelli delle varie proposizioni tra di loro all’interno di un periodo. Es: (1) La mia amica Lara/ ha discusso/ molto sinceramente/ della relazione/ con Francesco. (2) La mia amica Lara/ ha discusso/ molto sinceramente/ della relazione con Francesco. Oggetto dello studio • La Sintassi non analizza singole parole ma prende in esame gruppo di parole e il modo in cui si combinano in unità – sintagma. • e cosa è il sintagma? L’unità sintattica in cui vengono riuniti tutti gli elementi che, in una determinata frase, svolgono la stessa funzione. • La Sintassi considera gruppo di parole coinvolte nella stessa funzione. Il sintagma • Di solito viene costruito da un insieme di parole: Es: La mia compagna di classe/ ha scritto/ una bella poesia d’amore. -> Ogni gruppo di parole che ha la medesima funzione forma un sintagma. • In alcuni casi, può avere una sola parola. Il soggetto e il predicato e anche tutti gli altri elementi della frase possono essere costruiti da un’unica parola: Es: Io/ preferisco/ caffè. Tipi di sintagma • Ogni sintagma ha un elemento importante che determina la maggior parte delle proprietà del sintagma. Questo elemento si chiama “testa”. Sulla base della “testa” si distinguono i sintagmi in 5 tipi: Sintagma nominale (SN) Sintagma verbale (SV) Sintagma aggettivale (SAgg) Sintagma preposizionale (SPrep) Sintagma avverbiale (SAvv) Sintagma nominale (SN) • Possiede come nucleo centrale un sostantivo e altri elementi che modificano il nome, ossia, lo specificano fornendo maggiori informazioni. Questi elementi possono trovarsi sia a destra che a sinistra della testa. – articoli (il, la, gli...) “il ragazzo” – pronomi dimostrativi (questo, quello...) “questo ragazzo” – quantificatori (numeri cardinali, aggettivi indefiniti) “dieci ragazzi”, “alcuni ragazzi” Sintagma nominale (SN) – interrogativi (quale? dove? quanto?...): “Quale ragazzo?” – possessivi (mio, miei, loro...): “il mio ragazzo” – aggettivi: “dei bei ragazzi, dei ragazzi belli” – nome proprio: “il signor Antonio” – preposizione: “Il marito della professoressa” Sintagma verbale (SV) • Ha come testa un verbo lessicale. Qualsiasi tipo di verbo può formare sintagma verbale: verbo transitivo, intransitivo, riflessivo, impersonale... • Es: Piange. Mi hanno salutato da lontano. Sintagma aggettivale (SAgg) • La testa è un aggettivo qualificativo. Può essere formato solo dall’aggettivo o da un aggettivo modificato da un avverbio o da eventuali complementi. • Es: La nostra città, d’estate, è deserta e sembra molto grande, chiara e sonora come una piazza. Sintagma Preposizionale (SPrep) • Possiede come testa una preposizione. I modificatori delle preposizioni possono essere un nome o un SN: • Es: La macchina è di Marco. Vado in ufficio con la macchina del mio papà. Sintagma avverbiale (SAvv) • Nel sintagma avverbiale la testa è costituita da un avverbio. L’avverbio viene modificato da un altro avverbio o da un complemento indiretto • Es: Ve lo spiego lentamente. Parla molto velocemente. Ho preso contrariamente alle mie aspettative un risultato molto buono. Frase semplice • Frase semplice (proposizione): è una frase in cui i gruppi di parole (sintagmi) ruotano attorno a un solo verbo (cioè un solo predicato) e esprimono un messaggio compiuto. • Presenta una struttura che comprende: – necessariamente un nucleo di elementi obbligatori, costituito dal verbo e dai suoi argomenti – facoltativamente uno o più elementi che precisano o espandono un elemento del nucleo. Frase semplice • Es1: Svegliatevi! • Es2: La Banca Centrale Europea ha acquistato 60 miliardi di euro ogni mese, a partire da marzo 2015 sino a settembre 2016, fino a un massimo del 33% del debito pubblico di ogni singolo paese. Esercizio (1) Individuate le frasi semplici: 1. Lorenzo ha festeggiato il suo compleanno in discoteca con molti amici. 2. È partita con successo la campagna per la sicurezza stradale. 3. Bada che la registrazione non venga cancellata. 4. Il film di cui Luca ti ha tanto parlato verrà trasmesso stasera in televisione. 5. Mi ha visto, ma ha finto di non riconoscermi. 6. Questa è una fase delicata della partita. Frase minima • Frase minima: è la forma base della frase semplice e viene costruita da un predicato, cioè da un verbo e da tutti gli elementi indispensabili per dare al verbo un senso compiuto. • dal punto di vista del contenuto, offre un’informazione minima su un fatto, un’azione o una situazione. • dal punto di vista sintattico, contiene solo gli elementi essenziali a farla esistere: soggetto e predicato. Es: Il sole tramonta. Esercizio (2) Trasformate le seguenti frasi in frasi minime: 1. I morti saranno ricordati con affetto dai loro cari. 2. Tu hai sbagliato la maggior parte degli esercizi di matematica. 3. Molti leggono libri gialli piuttosto che romanzi storici. 4. I giornali riferiscono le notizie ritenute più importanti. 5. Questi atleti saranno lodati da tutti per la loro determinazione. 6. Molti suonano la chitarra con grande entusiasmo. Esercizio (3) Espandi le seguenti frasi minime, partendo dalle indicazioni tra parentesi: 1. Alessandro telefonerà (a chi?) (per quale motivo?) 2. Il giornale pubblica recensioni (su quale argomento?) (quando?) 3. (quando?) Davide è tornato (da dove?) (con quale mezzo di trasporto?) (in compagnia di chi?) 4. (per qual fine?) Giovanni studia (in che modo?) Frase elittica • Frase ellittica: è sottinteso uno degli elementi minimi (soggetto o predicato) che sono facilmente deducibili dal contesto. (1) “Correte!”: manca il soggetto VOI ma è facilmente comprensibile dalla forma verbale. (2) “In arrivo sul binario 2 il rapido Roma – Napoli”: è sottinteso il verbo “È”. Tipi di frase semplice 1. Frasi informative (enunciate): Vado in vacanza al mare ogni estate. 2. Frasi volitive: Svegliatevi subito! 3. Frasi desiderative: Ah, se potessi andare in vacanza! 4. Frasi interrogative: Hai incontrato il tuo principe azzurro? 5. Frasi esclamative: Come è interessante la lezione! 6. Frasi dubitative: Che fare? Valenze del verbo • Costruisce dunque l’unità minima di comunicazione, presenta strutture sintattiche diverse a seconda del verbo che contiene. • Zerovalenti (valenza zero): i verbi che indicano le condizioni atmosferiche, come piovere, nevicare, grandinare, far caldo... In questi casi il verbo da solo costituisce una frase di senso compiuto e quindi non richiede argomenti, si usa sempre alla terza persona singolare senza soggetto. Es: Piove. Valenze del verbo • Monovalenti: ci sono verbi che per avere senso compiuto hanno bisogno di un solo argomento che è il soggetto cioè la persona, l’animale, la cosa che compie l’azione espressa. – Verbi intransitivi che indicano eventi, azioni che si esauriscono interamente nel soggetto: dormire, cenare, pranzare, cenare, nuotare, ballare... – Verbi transitivi usati in senso assoluto, cioè senza complemento oggetto espresso: leggere, scrivere, mangiare... Es: Paolo legge. Valenze del verbo • Bivalenti: il verbo che costituisce il predicato ha bisogno oltre che del soggetto anche di un complemento oggetto. – Verbi transitivi in cui il secondo elemento collega direttamente al verbo, senza prep.: amare, baciare, salutare, aiutare... Es: Lara guarda il suo ragazzo. – Verbi intransitivi in cui il secondo elemento si collega indirettamente al verbo, con la prep. e costruisce un complemento indiretto. Es: Il gelato piace agli italiani. Valenze del verbo • Trivalenti: il verbo che costituisce il predicato ha bisogno oltre al soggetto, al complemento (con o senza preposizione) anche di un complemento indiretto. – Verbi transitivi: dare, offrire, regalare... Es: Sarah ha regalato una Ferrari a suo marito. – Verbi intransitivi di movimento: andare, venire, salire... perché per avere un senso compiuto richiedono non solo l’indicazione di chi o che cosa compie l’azione di muoversi ma anche di ‘da dove si muove’ e di ‘dove è diretto’. Es: La navetta va dall’aeroporto alla stazione. L’espansione della frase semplice Tali elementi possono essere denominati in vario modo: • Complementi: completano la frase o uno degli elementi di base. • Espansioni: permettono l’espansione del significato delle parole. • Determinanti: determinano con maggior chiarezza il significato della frase. L’espansione della frase semplice Es: Il nonno fuma. • Il nonno fuma la pipa. (completa il significato del predicato -> complemento oggetto) • Il nonno di Laura fuma la pipa. (completa informazione riguardante il soggetto -> complemento di specificazione) • Il nonno di Laura fuma la pipa in poltrona. (fornisce informazione sul luogo -> complemento di luogo) L’espansione della frase semplice • Attributo: gli aggettivi hanno il compito di chiarire una qualità del nome a cui si riferiscono. Es: Il vecchio nonno di Laura fuma una grossa pipa su una comoda poltrona. • Apposizione: il nome che si colloca accanto ad un altro per precisarlo meglio. Es: Luigi, il nonno di Laura, fuma una grossa pipa su una comoda poltrona. Analisi logica della frase semplice • Analisi grammaticale: prende in esame singole parole analizzandole e classificandole in base alla loro “forma” (morfologia) - Es: La ragazza con i capelli neri: “la”: art. deter. fem. sing. • Analisi logica: consiste nella scomposizione della frase nei suoi elementi costitutivi e nell’individuazione della loro funzione sintattica per stabilire i rapporti che esistono tra di essi (soggetto, predicato, complementi, attributi, apposizioni…) Analisi logica della frase semplice Ci sono 3 fasi: 1. Verificare l’ordine dei costituenti della frase: Verificare se il testo è in costruzione diretta o in caso contrario, bisogna ordinarlo in questa successione S-V-O: soggetto (gruppo di soggetto), verbo predicativo (gruppo di predicato: il verbo con tutti gli elementi che si riferiscono al verbo), oggetto (gruppo di oggetto) e complementi indiretti. Es: Io preferisco caffè. (S-V-O) A mia mamma piace la pizza. (O-V-S) Analisi logica della frase semplice 2. Scomporre il testo in sintagmi Es: Io /preferisco /caffè. • Articoli e preposizioni semplici o articolate costituiscono un unico sintagma insieme al nome a cui si riferiscono Es: Serena/ ha acquistato/ una macchina di Ferrari/ per il suo ragazzo. • La negazione fa parte del sintagma della parola a cui si riferisce Es: Quest’anno/ gli studenti/ non hanno/ la vacanza estiva. Analisi logica della frase semplice • I verbi composti, passivi costituiscono un unico sintagma (l'ausiliare ne fa parte) Es: A Praga,/ un mese fa,/ ho avuto/ delle bellissime esperienze turistiche. • Verbi servili e fraseologici e il verbo da cui dipendono costituiscono un unico sintagma – stare per, accingersi a, essere sul punto di... – stare a, stare + gerundio, andare + gerundio – continuare a, insistere a / nel, proseguire a... – finire di, smettere di, cessare di... Es: Noi /abbiamo finito di lavorare /alle 4. Analisi logica della frase semplice • Le locuzioni avverbiali formano un unico sintagma: in fretta, alla meglio, a caso, così così, di buon grado, una volta, un tempo, per sempre, fra poco, in futuro, di più, di meno, un poco, di certo, di sicuro... Es: Di sicuro/non ripeto/ lo stesso errore. • Le congiunzioni: e, ma, infatti, però, anche ... si lasciano accanto agli elementi a cui si riferiscono, ma non vengono analizzate nella Sintassi. Esercizio (3) • Suddividere le frasi in sintagmi. Analisi logica della frase semplice 3. Analizzare/ Individuare il ruolo dei sintagmi (determinare con maggiore precisione la funzione che le diverse unità sintattiche ricoprono nella frase presa in esame) (1) La mia amica Lara ha discusso molto sinceramente la relazione con Francesco. La mia amica Lara/ ha discusso/ molto sinceramente/ la relazione/ con Francesco.
SN/ SV / SAvv / SN / SPrep
Analisi logica della frase semplice (1) La mia amica Lara/ ha discusso/ molto sinceramente/ la relazione/ con Francesco. • La mia amica Lara: soggetto • ha discusso: verbo predicativo • molto sinceramente: complemento avverbiale • la relazione: complemento di argomento • con Francesco: complemento di compagnia (compl. di specificazione) Analisi logica della frase semplice (2) Stamattina Marco e Giovanna hanno dovuto aspettare l’autobus in 2 ore.
Stamattina/ Marco e Giovanna/ hanno dovuto aspettare/ l’autobus/
in 2 ore.
SAvv/ SN / SV (SV-SN)/ SPrep
Analisi logica della frase semplice (2) Stamattina/ Marco e Giovanna/ hanno dovuto aspettare/ l’autobus/ in 2 ore. • Stamattina: complemento avverbiale • Marco e Giovanna: soggetto • hanno dovuto aspettare: predicato verbale • l’autobus: complemento oggetto • in 2 ore: complemento di tempo continuato