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Appunti lezioni Giapponese Principianti 1

Struttura sintattica della lingua giapponese. A differenza della maggior parte delle lingue occidentali che segue una sintassi del tipo SVO (soggetto+verbo reggente+oggetto/complementi, ad es. Mia madre vede un film alla TV ogni giorno) il giapponese ha una struttura sintattica di tipo SOV (soggetto+oggetto+verbo reggente). La sua caratteristica fondamentale quindi la posizione del verbo reggente alla fine della frase; il verbo preceduto da soggetto, eventuali altri complementi ed oggetto. Il ruolo logico/sintattico (sogg, comp. ogg., comp. specificazione, comp. di termine, luogo etc ) di ogni elemento allinterno di una frase indicato in giapponese da una particella che segue lelemento a cui si riferisce, ed quindi chiamata posposizione. Mentre in italiano le preposizioni precedono lelemento cui si riferiscono, in giapponese avviene invece il contrario. Di conseguenza lintera struttura sintattica appare ribaltata rispetto allitaliano. Inoltre, come accennato, mentre in italiano solo alcuni complementi sono segnalati da apposite preposizioni, in giapponese TUTTI gli elementi della frase vengono seguiti da una posposizione che ne indica la funzione, ad eccezione del verbo. Finora abbiamo incontrato soltanto 4 particelle: La particella segnalante largomento della frase ( il topic, in inglese, o tema). Sebbene questa funzione grammaticale sia sovrapponibile al complemento dargomento italiano, spesso nelle frasi giapponesi questa particella segnala anche il soggetto effettivo della frase, specie nelle proposizioni nominali pi semplici con soggetto-copula-nome del predicato. ()()Sono uninsegnante.

Tuttavia ricordate che il soggetto vero e proprio ha una sua particella peculiare, ed il indica la parola-chiave della singola frase, come ad esempio nella frase seguente: Oggi fa caldo. *Ricordate che la pronuncia di questa particella non ha, ma wa.*

La particella interrogativa , segnalante una domanda. Nella scrittura giapponese standard non esiste il punto interrogativo, per cui le domande sono indicate appunto da questa particella. La domanda si costruisce esattamente come la frase affermativa, aggiungendo la particella in fine di frase. Quindi se volessimo chiedere, anzich affermare, se oggi fa caldo diremo: Oggi fa caldo?.

La particella , equivalente al nostro avverbio anche quando sostituisce la particella , come nellesempio: ()()Lui un giornalista. Anche lei una giornalista. Notate che seguendo questo modello, il primo tema introdotto (in questo caso lui) ha sempre la particella , perch segnala unintroduzione, un elemento nuovo; invece la seconda frase (lei) segnalata dalla particella , non pi da , perch si tratta di una frase che segue necessariamente alla prima. Equivalente alla forma italiana siasia o nn (in caso di frase negativa) quando nella forma di questesempio: ()()Sia lui sia lei sono giornalisti.

La particella , posposizione che segnala il complemento di specificazione, ed equivale alla preposizione italiana di. Ad esempio: ()(Tokyo)La capitale del Giappone Tokyo. ()Il cane del signor Tanaka grande. Come vedete, la specificazione va sempre prima dellelemento cui si riferisce, che generalmente il tema della frase (ed quindi seguito da , qui sottolineato).

Oltre a queste particelle, nelle frasi precedenti abbiamo visto anche il verbo , forma cortese del verbo essere.

La copula: il verbo essere nella forma non-passata affermativa e negativa. In giapponese esistono unicamente due tempi verbali: una forma al passato e una forma che indica sia il presente che il futuro, che indicheremo quindi come forma non-passata ed quella di cui ci occuperemo ora. Il verbo essere, , la forma contratta di (dearimasu). Questo ci servir a capire la costruzione della sua forma negativa. La struttura base della frase nominale, cio la frase retta dal verbo essere, segue la struttura: X Y Dove X indica generalmente un sostantivo e Y un sostantivo o un aggettivo come in: Mio padre un medico. Il professore severo.

Quindi avremo un sostantivo, seguito dalla particella di tema pi un sostantivo/aggettivo che svolge la funzione di nome del predicato, ed infine la copula, . La forma negativa del verbo essere si costruisce a partire dalla forma intera del verbo stesso , il . Infatti la forma negativa non-passata del verbo essere diventa (dewa arimasen). La struttura della frase nominale negativa diventa quindi: X Y Attenzione per; mentre nella forma affermativa Y poteva essere anche un aggettivo, in questa struttura negativa Y pu essere solo un sostantivo. Il negativo degli aggettivi si costruisce con una struttura diversa. Ricapitolando: Alla domanda; -() Il professore giapponese? ? Possiamo rispondere: - S, il professore giapponese (con ripetizione della struttura della domanda senza il ) - S, cos. ( Struttura molto usata nella lingua parlata). - No, il professore non giapponese. Nella prossima lezione approfondiremo il ruolo e luso dei pronomi interrogativi o (che cosa) e , (chi), oltre che dei pronomi dimostrativi.

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