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CORSO DI LINGUISTICA ITALIANA 2

K2021

MORFOLOGIA
Unità 3: PRONOMI &
CONGIUNZIONI
Prof.ssa: Pham Bich Ngoc
PRONOMI
PRONOME

FUNZIONE CLASSIFICAZIONE

Personale
Anaforica
Possessivo

Cataforica Dimostrativo

Identificativo
Deittica
Indefinito
Sintattica
Numerale

Interrogativo

Esclamativo

Relativo
DEFINIZIONE
Il pronome (o il sostituente) è la parte variabile del
discorso che si usa al posto di un’altra parola e ne fa le
veci.

Es: Laura è uscita ma più tardi la troverai.


FUNZIONE

 Anaforica
 Cataforica
 Deittica
 Sintattica
FUNZIONE
1. Funzione anaforica:
Sostituisce una parte del discorso del testo precedente.
un nome:
Ho incontrato Paolo e gli ho raccontato l’accaduto.
un aggettivo:
Credevo che tu fossi gentile, e invece non lo sei.
FUNZIONE
un verbo: Voglio divertirmi,tu non lo vuoi.

un’intera frase:
Cosa hai detto a Carla? – Non te lo dico.

un altro pronome:


Invece della mia auto, ho preso la tua, che
è più moderna.
FUNZIONE
2. Funzione cataforica:
Sostituisce una parte del discorso del testo successivo.

Es: Non la vedo, ma so che Silvia è qui in teatro.

Es: Lo sanno tutti che fumare fa male.


FUNZIONE
3. Funzione deittica:
Si riferisce a una cosa o una persona presenti all’atto
della comunicazione.

Es: Tu verrai con me, voi aspetterete qui.


Es: Vorrei quello.
Es: Dammi questo!
FUNZIONE
4. Funzione sintattica:
Collega due frasi creando rapporto di coordinazione o
subordinazione.

Es: Ho letto una recensione di quel film; essa era molto


persuasiva.
Es: La ragazza che vedi non è Giovanna.
ESERCITAZIONE
Prova a individuare le funzioni dei seguenti pronomi:
deittica
1. Lui si occuperà dell’organizzazione del convegno.
(frase accompagnata da un gesto che indichi uno dei
presenti)
anaforica
2. Marco entrò di corsa nella stanza, non appena lo vidi
anaforica
gli chiedi come mai andasse così di fretta. Lui rispose
di essere in ritardo ad un appuntamento con Claudia.
anaforica
ESERCITAZIONE
cataforica
3. La vuoi un’aranciata?
deittica
4. Lo svuoti per cortesia? (domanda accompagnata da
un gesto che indichi il posacenere)
cataforica
5. Lo vedo che sei ubriaco!
6. Conosci il signore che ho salutato poco fa?
sintattica
CLASSIFICAZIONE
1. Pronomi personali:
- Consentono di indicare senza specificare o ripeterne il
nome proprio o comune.
- Hanno forme diverse a seconda della funzione che
svolgono nella frase.
- 2 funzioni: soggetto
complemento forma forte
forma debole
CLASSIFICAZIONE
1.1. I pronomi personali soggetto: sono 6
1ª persona singolare: 1ª persona plurale:
io noi
2ª persona singolare: 2ª persona plurale:
tu voi
3ª persona singolare: 3ª persona plurale:
egli, lui, esso essi, loro
ella, lei, essa esse, loro
- egli, ella: indicano persona
- esso, essa: indicano animali e cose
- essi, esse: indicano sia persone sia animali o cose.
CLASSIFICAZIONE
1.2. I pronomi personali complemento:
Si usano quando il pronome svolge nella frase una
funzione diversa da quella di soggetto.
Forme forti o toniche: sono fornite di un loro accento
Forme deboli o atone: non hanno un loro accento
CLASSIFICAZIONE
Persone Forme toniche Forme atone
Comp. oggetto Comp. di termine
1ª pers. sing. me mi mi

2ª pers. sing. te. ti. ti

3ª pers. sing. lui esso lo gli


lei essa la le
1ª pers. plur.
noi ci. ci
2ª pers. plur. voi vi vi

3ª pers. plur. loro essi li gli


loro esse le gli
CLASSIFICAZIONE
 Forme toniche:
– Si usano nei vari complementi indiretti e anche
quando svolgono la funzione di complemento oggetto.
Es: Per la parte del protagonista, hanno scelto me.
Es: Quando sei uscito con lei?
- Alla 3a persona, si usano solo in riferimento a persona
e solo se questa persona è diversa dal soggetto.
Es: Laura è innamorata di Paolo e pensa sempre a lui.
Ma: Laura pensa più a sé che agli altri.
CLASSIFICAZIONE
 Forme atone:
Es: Mi hanno scelto per la parte del protagonista.
- La particella “ne”: si usa in riferimento a persona o cosa già
nominata prima, con valore di complemento di
specificazione o di argomento. Ha il significato: di lui, di lei,
da lui, da lei…
Es: È innamorata di Antonio e ne parla sempre.
- I gruppi di pronomi atoni: me lo, me la, me li…
Es: Marco ha regalato alla sua fidanzata una catena d’oro. ->
Gliel’ha regalata.
CLASSIFICAZIONE
1.3. I pronomi personali riflessivi:
- Sono pronomi personali che esprimono un riferimento alla
persona che compie l’azione nella frase in cui si trovano.
- Si usano per costruire la forma riflessiva dei verbi.
Es: Lavo me. = Mi lavo.
 Si riferiscono sempre e solo al soggetto della proposizione in
cui si trovano.
CLASSIFICAZIONE
Persone Forme toniche Forme atone
1ª pers. sing. mi
2ª pers. sing. ti
3ª pers. sing. sé si
1ª pers. plur. ci
2ª pers. plur. vi
3ª pers. plur. sé si
“sé” si usa più in unione con gli aggettivi “stesso” e “medesimo”.
Es: Vedeva solo sé, non gli altri.
Pensavano solo a sé stessi.
CLASSIFICAZIONE
2. Pronomi possessivi:
- Precisano a chi appartiene ciò che è indicato al nome che
sostituiscono
Es: La tua casa è più grande della mia.
- Forme: mio, tuo, suo, nostro, vostro, loro, proprio, altrui…
- Sono sempre preceduti dall’articolo determinativo e dalla
preposizione articolata
CLASSIFICAZIONE
3. Pronomi dimostrativi: specificano l’identità o la
posizione nello spazio e nel tempo della persona o della
cosa indicate dal nome che sostituiscono.
- questo, quello, codesto
- costui, costei, costoro (indicano persone, con valore
negativo)
- colui, colei, coloro: (indicano persone, di solito in coppia
con il pronome relativo “che”)
- ciò (invariabile, significa “questa/quella cosa”,
“queste/quelle cose”)
CLASSIFICAZIONE
4.Pronomi identificativi:
- medesimo
- stesso
Es: L’insegnante di matematica è la stessa dell’anno
scorso.
CLASSIFICAZIONE
5. Pronomi indefiniti: indicano in modo generico e
impreciso la quantità o l’identità della persona o della
cosa specificate dal nome che sostituiscono.
- poco, alquanto, parecchio, tanto, altrettanto, molto,
troppo
- tutto, nessuno, alcuno, ciascuno, taluno, certuno, altro
- diverso, vario, tale, certo…
CLASSIFICAZIONE
nessuno:
- quando precede il verbo, rifiuta la negazione:
Es: Nessuno sa rispondere.
- quando è posposto al verbo, è sempre accompagnato
dalla negazione.
Es: Non si è visto nessuno.
altro: si riferisce sia a persona che a cose,
- Al maschile singolare: “altro” = “altra cosa”, “altre cose”
- Al maschile plurale: “gli altri” = la gente, tutte le altre
persone số ít->ám chỉ vật
số nhiều->ám chỉ người
CLASSIFICAZIONE
certo, diverso, vario: come pronomi sono usati solo al
plurale.
Certi (= Alcuni) mi piacciono.
Diversi (= Parecchi) di noi sono usciti dalla sala.
 Hanno solo la funzione di pronomi: uno/a, qualcuno/a,
ognuno/a
 Vogliono l’accordo al maschile singolare: chiunque,
qualcosa, niente, nulla
CLASSIFICAZIONE
6. Pronomi relativi: sostituiscono un nome e nello stesso
tempo, mettono in relazione due proposizioni
congiungendole in un unico periodo.
- che
- cui
- quale/i
CLASSIFICAZIONE
 Pronomi misti: fondono in un’unica forma 2 pronomi
diversi (un pronome dimostrativo o un indefinito con
un relativo).
- chi = colui che, colei che, coloro che
- chiunque = qualunque persona che, tutti quelli che
- quanto = tutto ciò che (si riferisce solo a cose)
- quanti/e = quelli che, quelle che, tutti quelli che
CLASSIFICAZIONE
7. Pronomi numerali:
- Cardinali: Sono saporiti questi biscosti, dammene tre!
- Ordinali: Il terzo in ordine alfabetico sono io.
- Moltiplicativi: Perché hai pagato il doppio di lui?
CLASSIFICAZIONE
8. Pronomi interrogativi: introducono una domanda.
- Chi: Chi sei? Chi ha parlato?
- Che: Che mi racconti di bello?
- Quale (qual, quali): Quale di questi libri preferisci?
- Quanto/a/i/e: Se non hai più fogli, te li posso prestare.
Quanti ne vuoi?
CLASSIFICAZIONE
9. Pronomi esclamativi: introducono una proposizione
esclamativa.
Chi si vede!
Che sento!
ESERCITAZIONE
Distinguere i pronomi dagli aggettivi
PRONOME

FUNZIONE CLASSIFICAZIONE

Personale
Anaforica
Possessivo

Cataforica Dimostrativo

Identificativo
Deittica
Indefinito
Sintattica
Numerale

Interrogativo

Esclamativo

Relativo
ANALISI GRAMMATICALE
1. Specie: personale, possessivo, dimostrativo, indefinito,
relativo…
2. Genere: maschile o femminile
3. Numero: singolare o plurale
4. Persona: prima, seconda, terza (pronome personale)
5. Funzione logica: soggetto o complemento (pronome
personale)
6. Forma: tonica o atona (pronome personale)
7. Valore: riflessivo o non riflessivo (pronome personale)
ANALISI GRAMMATICALE
Pronomi relativi: indicare anche funzione logica:
soggetto, complemento oggetto, complemento
indiretto.
Pronomi misti: analizzare 2 o 3 forme separatamente
(specie, genere, numero, funzione...)
ESEMPI
Lui fa il dottore.
“lui”: pronome personale di terza persona singolare,
maschile, soggetto, (non riflessivo)

Paolo mi ha perdonato.
“mi”: pronome per di prima persona singolare, maschile,
ESEMPI
Il ragazzo che vedi è l’amico di Paola.
“che”: pronome relativo, complemento oggetto, maschile, singolare

Ascolta bene chi parla.


“chi”: pronome misto, composto da …
+ colui:
CONGIUNZIONI
DEFINIZIONE
È la parte invariabile del discorso che ha lo scopo di
unire due o (più) elementi di una frase oppure di
collegare due (o più) frasi.
È la parte invariabile del discorso che serve a collegare
tra loro, mettendole in relazione, due o più parole di
una proposizione o due o più proposizioni.
Es: Paolo e Laura sono in vacanza.
Antonio è rimasto a casa, perché deve studiare.
FUNZIONI
1. Coordinante:
Quando la coniugazione collega 2 parole o frasi che
hanno la stessa funzione logica nella proposizione o nel
periodo e che vengono semplicemente uniti l’uno
all’altro e posti sullo stesso piano.
Es: Stamattina si sono alzati e sono scesi subito in
spiaggia.
FUNZIONI
2. Subordinante:
Quando la coniugazione collega tra 2 proposizioni
stabilendo tra loro un rapporto di subordinazione, che
porta una di esse (quella introdotta dalla congiunzione) a
dipendere dall’altra, che la regge.
Es: Antonio è rimasto in camera perché deve studiare.
CLASSIFICAZIONE
In base alla forma:
semplici: sono costituite da una sola parola (e, né,
quindi, anche, ecc.)
composte: sono costituite da più parole (perché,
oppure, ecc.)
locuzioni congiuntive: espressioni complesse formate
da più parole (a meno che, dal momento che, senza
che, ecc.)
CLASSIFICAZIONE

In base alle funzioni:


 Le congiunzioni coordinanti
 Le congiunzioni subordinanti
CONGIUNZIONE

FUNZIONE CLASSIFICAZIONE

Coordinante Subordinante Forma Funzione

Coordinante Subordinante
Semplice
Copulativa Finale Modale
Composta
Avversativa Causale Avversativa
Locuzione
Disgiuntiva Consecutiva Comparativa
congiuntiva
Aggiuntiva Temporale Dubitativa
Esplicativa Dichiarativa Eccettuativa
Conclusiva Concessiva Limitativa
Correlativa Condizionale Esclamativa
Congiunzioni Coordinanti
1. copulative: accostano le parole o le frasi che uniscono in
modo positivo o negativo (e, né)
2. avversative: collegano 2 parole o 2 proposizioni che si
contrappongono (ma, però, tuttavia, nondimeno, pure,
eppure, anzi, ecc.)
3. disgiuntive: separano elementi e concetti secondo
l’alternanza o l’esclusione (oppure, ovvero, altrimenti, ecc.)
4. aggiuntive: aggiungono un elemento o un concetto ad un
altro (anche, inoltre, nonché, altresì…)
Congiunzioni Coordinanti
5. esplicative o dichiarative: introducono una spiegazione o una
precisazione della parola o della frase precedenti. (cioè, ossia,
infatti, vale a dire, ecc)
6. conclusive: realizzano un rapporto di consequenzialità o
annunciano la conclusione (dunque, quindi, pertanto, percio’,
allora..)
7. correlative: creano un rapporto di reciproca corrispondenza tra
2 elementi o 2 frasi (e ... e; sia ... sia; sia che ... sia che; o ... o;
né ... né; non solo ... ma anche)
Congiunzioni Subordinanti
1. finali: introducono subordinate le quali indicano lo scopo di
quanto espresso dalla reggente (affinché, perché) Es:
Comincio a fare la raccolta differenziata perché io possa
proteggere l’ambiente.
2. causali: introducono subordinate le quali indicano la causa
di quanto espresso dalla reggente (poiché, perché, giacché,
dato che, dal momento che, siccome, visto che, in quanto
ecc.) Es: Perché nevica non uso auto.
Congiunzioni Subordinanti
3. consecutive: introducono subordinate le quali indicano la
conseguenza di quanto espresso dalla reggente (che),
opportunamente anticipate dagli avverbi e dalle locuzioni:
(tanto) ... che, (così) ... che, (a tal punto) ... che, (tale) ... che,
(in modo tale) ... che.
4. temporali: introducono subordinate le quali indicano il tempo
di quanto espresso dalla reggente: quando, mentre, finché,
come, appena, ogni volta che, prima che, dopo che, fino a
che, allorché, ecc.
Congiunzioni Subordinanti
5. dichiarative: introducono subordinate le quali specificano o
precisano quanto espresso dalla reggente (che, come) Es: Mi
hanno detto che si era sposata.
6. concessive: introducono subordinate le quali indicano un
ostacolo nonostante il quale si attua quanto espresso dalla
reggente (benché, sebbene, per quanto, quantunque,
nonostante, anche se, neanche se, ecc.)
Congiunzioni Subordinanti
7. condizionali: introducono subordinate le quali indicano la
condizione necessaria perché si verifichi quanto espresso
dalla reggente (se, purché, qualora, quando, a condizione che,
a patto che, ecc.)
8. modali: introducono subordinate le quali indicano il modo in
cui si verifica quanto espresso dalla reggente (come,
siccome, quasi, comunque, come se, nel modo che)
9. avversative: esprimono un fatto o una situazione in contrasto
con quanto viene detto nella reggente: mentre (invece),
quando (invece), laddove…
Congiunzioni Subordinanti
10. comparative: introducono subordinate le quali indicano un
termine di paragone per quanto espresso dalla reggente (più
che, meno che, (così) ... come, meglio ... che, altrimenti ...
che, peggio ... che, tanto quanto, ecc)
11. dubitative e interrogative: introducono subordinate le
quali specificano una domanda, un dubbio espresso dalla
reggente (se, perché, come, quando, quanto...)
Congiunzioni Subordinanti
12.eccettuative: introducono subordinate le quali indicano
un’eccezione rispetto a quanto espresso dalla reggente
(fuorché, salvo che, tranne che, eccetto che)
13.limitative: introducono subordinate le quali indicano i limiti
entro i quali vale quano espresso dalla reggente (per quanto,
per quello che, quanto a)
14.esclusive: introducono subordinate le quali negano una
possible implicazione o presupposizione di quanto espresso
dalla reggente (senza, senza che..)
CONGIUNZIONE

FUNZIONE CLASSIFICAZIONE

Coordinante Subordinante Forma Funzione

Coordinante Subordinante
Semplice
Copulativa Finale Modale
Composta
Avversativa Causale Avversativa
Locuzione
Disgiuntiva Consecutiva Comparativa
congiuntiva
Aggiuntiva Temporale Dubitativa
Esplicativa Dichiarativa Eccettuativa
Conclusiva Concessiva Limitativa
Correlativa Condizionale Esclamativa
ANALISI GRAMMATICALE
1. La forma: congiunzione e locuzione congiuntiva
2. La funzione: coordinante e subordinante
3. Il tipo:
 copulativa, esplicativa o dichiarativa, avversativa,
aggiuntiva, disgiuntiva, conclusiva, correlativa (le
coordinanti)
 finale, causale, consecutiva, temporale, dichiarativa,
concessiva, condizionale, modale, avversativa, comparativa,
dubitativa, eccettuativa, limitativa, esclamativa (le
subordinanti)
ESEMPI
Es 1: Vorrei pane e marmellata.
“e”: congiunzione coordinante, copulativa.

Es 2: Chiama Paolo perché mi aiutasse.


“perché”:

Es 3: Ogni volta che mi vede, scappa.


“ogni volta che”:

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