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L’ARTICOLO è la parte variabile del discorso che precede il NOME per indicarne il genere
e il numero.
Visto che accompagna sempre un Nome , o un altra parte del discorso , l’articolo prende il
valore di SOSTANTIVO.
da: +il = dal +lo = dallo +la = dalla +i = dai +gli = dagli +le = dalle
in: +il = nel +lo = nello +la = nella +i = nei +gli = negli +le = nelle
su: +il = sul +lo = sullo +la = sulla +i = sui +gli = sugli +le = sulle
C) IL NOME
Il NOME o “SOSTANTIVO” è la parte Variabile del discorso che indica persone, cose,
animali e possono essere classificati rispetto: significato, genere, numero, struttura.
PS. Bisogna fare attenzione ai sostantivi che includendo suffissi di alterazione sono
Nomi propri dotati di un proprio significato , in questi casi si parla di FALSI
ALTERATI.
D) L’AGGETTIVO
L’AGGETTIVO è una parte Variabile del discorso , si aggiunge a un nome per
meglio determinarlo o indicarne una qualità. Esso può precedere o seguire il
sostantivo a cui si accompagna , e la sua collocazione incide sensibilmente sul senso
della frase.
L’Aggettivo si colloca prima del nome quando ha senso generico o descrittivo (Es.
un valido consiglio), mentre si pone dopo quando svolge una funzione distintiva
(Es. la fiera canina) , oppure per determinare specificazioni di natura: scientifica,
tecnica, o storica (Es. la seconda guerra mondiale).
● CONCORDANZA E CLASSIFICAZIONE
L’Aggettivo concorda nel GENERE e nel NUMERO col nome al quale si
accompagna. Se i nomi sono di genere diverso assume la Forma Maschile Plurale.
Mentre i Sostantivi di genere diverso che sono Plurali possono concordare con
quello più vicino.
Gli Aggettivi si dividono in 2 classi:
1. Quella che raggruppa gli Aggettivi terminanti in -o/-a al singolare , o in -i/-e
al plurale (Es. bello/bella , belli/belle);
2. Quella che comprende gli Aggettivi uscenti in -e al singolare e in -i al
plurale (Es. utile/utili).
PS. Se gli Aggettivi Determinativi vengono usati da soli, senza essere accompagnati
da nomi , diventano PRONOMI.
● AGGETTIVI QUALIFICATIVI
Si dividono in:
1. Primitivi : quando non derivano da nessuna parola (Es. antico);
2. Derivati : quando derivano da sostantivi o da verbi con l’aggiunta dei suffissi
: -ale, -are, -evole, -abile, -ibile, -ile, -ese, -oso, -ano (Es. adorabile,
lodevole,costoso);
3. Composti : che derivano dall’unione di 2 aggettivi primitivi (Es. Variopinto);
4. Alterati : derivano da un aggettivo primitivo con l’aggiunta dei suffissi :
-accio, -astro, -ello, -etto, -ino, -occio, -uccio (Es. rossastro).
PS. Sono privi di superlativo gli Aggettivi che già di per sè esprimono una
qualità al massimo grado (Es. Enorme, Sublime) , sia quelli indicanti:
tempo, forma, misura (Es. mensile, rettangolare, decimale).
PS. Di tali aggettivi esiste anche la forma speciale del superlativo relativo (Es.
buono → il migliore o il più buono).
Taluni Aggettivi di derivazione latina mancano del grado positivo e hanno solo il
comparativo e il superlativo , ma vengono usate spesso con significato positivo (Es.
anteriore, posteriore/postumi).
● AGGETTIVI DETERMINATIVI
Essi si dividono in:
1. Possessivi : Precisano l’appartenenza del nome a cui si riferiscono, ovvero
determinano i possessori di ciò di cui si parla.
Singolare Plurale
6. Numerali : Sono gli Aggettivi che indicano una quantità esatta esprimibile in
forma numerica , e possono essere scritte in:
- cifre arabe (Es.4,8,27) : per le date (Es. 22/08/2003), per le misure
(Es. 30 km), per le ore (Es. 22:22), per i numeri troppo lunghi
(Es.19.834), in matematica (238 + 726 = 964);
- lettere (Es. quattro, otto) : per i secoli (Es. Trecento), i numeri a
inizio frase (Es. Quaranta soldati addestrati), numeri formati da
più elementi si scrivono uniti (Es. quarantasei), ma è possibile
scrivere anche in forma staccata quelli che hanno per cifra iniziale
(cento o mille) (Es. mille e duecento);
E) IL PRONOME
Il PRONOME , è quella parte del discorso Variabile che sostituisce il nome, per evitarne la
ripetizione. Essi possono sostituire anche altre parti del discorso:
1. L’Aggettivo;
2. Il Verbo;
3. L’Intera Frase;
Oltre a sostituire un elemento già noto della frase, il pronome può anche indicarne uno
ancora non espresso dal contesto, anticipandolo.
Singolare Plurale
loro/altrui [invariabile]
3. Dimostrativi : Sono detti anche “Indicativi”, poiché indicano una persona o una
cosa, che essi stessi sottintendono, precisando, se sia vicina o lontana (nello spazio
o nel tempo) rispetto a chi parla o a chi ascolta, oppure se sia identica a un’altra.
Sono pronomi Dimostrativi : questo, questa, questi, queste, codesto, codesta,
codesti, codeste, quello, quella, quelli, quelle, lo, la, le, li, ne, ci, vi, questi, quegli,
costui, costei, costoro, colui, colei, coloro, ciò ;
4. Relativi : Si usano al posto di un nome per mettere in relazione tra loro due frasi, e
sono detti “PRONOMI CONGIUNTIVI”
Tali sono:
- che : esso è invariabile, viene adoperato per entrambi i generi e numeri, al
posto del soggetto e del complemento oggetto (Es. Il calciatore che è
entrato è proprio forte);
- il quale : esso cambia a secondo del genere e il numero del nome di cui fa
le veci e può essere usato come soggetto, e come complemento, raramente
come complemente oggetto;
- cui : esso è invariabile, viene usato per entrambi i generi e i numeri, NON
è MAI soggetto. E’ sempre Complemento. E’ spesso sostituito da “il quale”
nelle sue varie forme.
- chi : esso è invariabile, è utile per entrambi i generi e si può usare sia come
soggetto che come complemento. Significa colui il quale/colei la quale
rappresenta due pronomi.
a. Il dimostrativo (colui)
b. Il relativo (il quale)
E perciò viene detto “PRONOME MISTO” .
Può trovarsi in frasi correlative, nel significato di l’uno…l’altro;
- chiunque ( = qualsiasi persona) e checché ( = qualsiasi cosa): sono
invariabili e si usano solo al singolare;
5. Indefiniti e identificativi : si dicono indefiniti i pronomi che fanno le veci di
persone, animali, o cose in modo vago e indeterminato. I più usati sono: alcuno,
taluno, ciascuno, nessuno, tale, certo, alquanto, poco, molto, tanto, quanto, uno,
altro, qualcuno, ognuno, certuno, altri, qualcosa, alcunché.
I pronomi identificativi sono, invece, stesso e medesimo, i quali si comportano, nella
flessione, come i corrispondenti aggettivi;
6. Interrogativi ed esclamativi : si dicono interrogativi i pronomi che fanno le veci di
un nome di persona, o di una cosa in una proposizione interrogativa. Tali sono:
- chi? → è invariabile, indica solo persone, e vale per entrambi i generi e i
numeri, e può essere usato come soggetto e come complemento.
- che? → è invariabile, indica solo cose, e può essere usato come soggetto e
come complemento.
- quale? → indica sia persone che cose ed è variabile nel numero.
- quanto? → è variabile nel numero e nel genere. Al singolare indica cose e al
plurale persone e cose.
PS. Quando stanno al posto di un nome di persona o di cosa in una
proposizione esclamativa, i pronomi interrogativi sono detti esclamativi.