Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
PREDICATO
Può essere di due tipi:
- verbale (PV): costituito da un verbo:
• attivo: Luca mangia
• passivo: La torta è stata mangiata da Luca
• riflessivo: Luca si lava
• servile + infinito del verbo: Luca deve andare
• fraseologico: Luca sta per uscire
- nominale (PN): è formato dal verbo ESSERE (coniugato in ogni modo e tempo e definito
COPULA=ponte) + nome/aggettivo riferiti al soggetto della frase (definito parte nominale o
nome delpredicato)
es. Il sole è giallo (è= copula + giallo= nome del predicato. Insieme formano il predicato
nominale)
SOGGETTO
Indica la persona, l’animale, la cosa di cui parla il predicato, con il quale concorda per
numero e persona (a volte anche per genere, per esempio nel caso della presenza di un
participio). Di solito a svolgere la funzione di soggetto ci sono un nome o un pronome; a
volte si stratta invece di un verbo sostantivato (es. Mangiare è la mia passione) o di
un’intera frase (es. Stare svegli fino a tardi è molto faticoso).
A volte il soggetto può essere sottinteso, quando è facilmente deducibile dalla desinenza
del verbo o dal contesto della frase. A volte il soggetto è mancante, in presenza di verbi
impersonali (es. Piove) o usati impersonalmente (es. Bisogna arrivare in orario).
ATTRIBUTO E APPOSIZIONE
Accompagnano soggetto e complementi.
- l’attributo è grammaticalmente un AGGETTIVO, che deve concordare per genere e
numero con il nome che accompagna. Ogni tipo di aggettivo in analisi logica può essere
un attributo.
es. Il mio (attributo) gatto bianco (attributo) sale sempre sul tetto.
- l’apposizione è grammaticalmente un NOME che accompagna un altro nome per meglio
determinarlo.
es. Il dottor (apposizione) Rossi, pediatra (apposizione) di mio figlio, è sempre molto
gentile.
I COMPLEMENTI
Sono altri elementi che completano o arricchiscono ciò che è detto da soggetto, predicato
o altre parti del discorso. Sono costituiti da nomi, pronomi o altre parti del discorso
utilizzate come sostantivi.
Possono essere di due tipi:
- diretti: si agganciano direttamente al verbo, senza bisogno di preposizioni o locuzioni
prepositive (gli articoli, gli aggettivi e gli avverbi non contano). Sono: complemento
oggetto, complemento predicativo del soggetto, complemento predicativo dell’oggetto
Es. Luca mangia una mela (complemento diretto)
- indiretti: hanno bisogno di preposizioni o locuzioni prepositive (definite FUNZIONALI) per
agganciarsi all’elemento della frase a cui si riferiscono. Sono tutti gli altri complementi.
es. Luca mangia al ristorante (complemento indiretto, introdotto dalla preposizione
articolata AL).
COMPLEMENTO OGGETTO
Risponde alle domande: Chi? Che Cosa?
Indica l’oggetto dell’azione espressa dal verbo ed è introdotto solo da verbi transitivi attivi.
È un complemento diretto.
Può essere costituito da:
- nome
- pronome: es. Luca la vede ogni giorno
Luca ti chiama ogni giorno
La macchina, che ha comprato Luca, è nuova
- parte del discorso sostantivata: es. A Luca piace mangiare
Si tratta di un nome o di un aggettivo che predica una qualità del complemento oggetto.
È un complemento diretto.
Come il CPS, è introdotto da alcuni verbi copulativi, ma questa volta in forma attiva:
- appellativi: chiamare, soprannominare
- elettivi: eleggere, nominare, proclamare
- estimativi: stimare, ritenere, giudicare
- effettivi: fare, rendere.
es. L’assemblea ha eletto Luca (c. oggetto) suo rappresentante
COMPLEMENTO DI TERMINE
Risponde alla domanda: a chi? A che cosa?
Indica la persona, l’animale, la cosa a cui è indirizzata l’azione espressa dal verbo
È introdotto dalla preposizione semplice o articolata: A
È di solito costituito da:
- nome: es. Ho dato a Luca il mio numero di telefono
- pronome:
• particelle pronominali MI-TI-CI-VI. es. Ti (= a te) ho mandato una e-mail
• pronome relativo CUI. es. L’uomo, a cui (all’uomo) ti devi riferire, è quello seduto là
in fondo
• pronome relativo QUALE. es. L’uomo, al quale ti devi riferire, è quello seduto là in
fondo
COMPLEMENTO DI SPECIFICAZIONE
Risponde alle domande: di chi? Di che cosa?
IL COMPLEMENTO DI TEMPO
Indica il momento in cui si svolge l'azione espressa dal verbo oppure il lasso di tempo che
l'azione stessa impiega per svolgersi.
Per questo motivo esistono due tipi di versi di complemento d tempo:
Da ricordare: nell'analisi logica di una frase non basta indicare "complemento di tempo",
ma è necessario distinguere fra determinato e continuato
Risponde alla domanda: dove? da quale luogo? verso quale luogo? attraverso quale
luogo?
A seconda della funzione logica a cui assolvono (quindi in base alla domanda a cui
rispondono), il complemento di luogo si articola in quattro componenti:
IL COMPLEMENTO DI CAUSA
IL COMPLEMENTO DI FINE
IL COMPLEMENTO DI MEZZO
Risponde alle domande: con che cosa? Come? Con quale mezzo?
Indica lo strumento con il quale si compie l’azione
È introdotto da: CON-IN-A-PER MEZZO DI…
IL COMPLEMENTO DI MODO
IL COMPLEMENTO DI QUALITÀ
Risponde alle domande: com’è?
Indica una caratteristica, positiva o negativa, fisica o materiale, intellettuale, morale o
relativa al carattere
È introdotto da: DI-A-CON-DA
IL COMPLEMENTO DI QUANTITÀ
IL COMPLEMENTO PARTITIVO
Risponde alla domanda: tra chi? Tra che cosa?
IL COMPLEMENTO DI MATERIA
Risponde alla domanda: di che cosa è fatto?