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La formazione

delle parole
Index

1 FdP 5 Categoria 9 Meccanismi di


lessicale formazione
2 Morfologia o 6 Morfema 10 La
Lessico? suf ssazione
3 Oggetto 7 Classi cazione 11 La
di studio funzionale pre ssazione
4 Nozioni 8 Allomor a 12 La
fondamentali composizione
1 Che cosa studia
la formazione
delle parole?
Morfologia o Lessico?
Lo studio dei meccanismi con cui
le lingue creano nuove parole a
partire da altre già esistenti

Morfologia Lessico
+ Tutti Basile
Oggetto di studio della FdP
1. I singoli elementi  che compongono le
parole complesse.

2. Il legame che si instaura tra tali elementi


e l'intera parola che ne deriva.

Esempi: Fioraio = Fior + -aio


                Portachiavi = porta + chiavi

3. Produttività dei meccanismi.


Nozioni fondamentali
Morfologia: Livello di analisi che studia la
struttura delle parole.
Parola:  Oggetto di indagine della morfologia
Parola gra ca: Sequenza di caratteri
compresa tra due spazi bianchi.
Parola fonologica: Tutto ciò che si trova
attorno a un accento primario.
Nozioni fondamentali 2
Lessema: Entità astratta a cui vengono
ricondotte le concrete realizzazioni.
Forme esse:  Parole così come vengono
utilizzate dai parlanti all' interno delle frasi (le
concrete realizzazioni).
Lessema: amare
Forme esse: amo, amava, hai amato
La parola
Criteri di:
1. Coesione: Non interrompibilità per mezzo
di altro materiale morfologico.
2. Mobilità: può assumere posizioni diverse
all'interno di una frase, entro certi limiti.
3. Autonomia: una parola è tale se può essere
enunciata in isolamento.
Categoria lessicale

Determinati meccanismi
di FdP operano su
speci che categorie
lessicali.
+ info
Morfema
Il morfema

È la più piccola parte di


una lingua dotata di un
signi cato.
È il segno linguistico
minimo di una lingua.
Si colloca al di sotto del
livello della parola.

+ info
Esempi

Gatt: signi cato (felino domestico) Rom: signi cato (città italiana)
     o: genere e numero (maschile- an: gentilizio (da Roma)
singolare)
a: genere e numero: femminile
singolare. 
Parole mono e plurimorfemiche
Monomorfemiche 45%
Hanno un solo
morfema: 
*quando
*lui
*ieri

Plurimorfemiche
90%
Hanno due o più
morfemi: 
*immaturi
*incredibilmente
Classi cazione funzionale
Morfemi lessicali Morfemi
o radici grammaticali o

VS
a issi
Rimandano a Veicolano
referenti astratti o informazioni di
concreti tipo grammaticale
Tipi di morfemi grammaticali
1 Derivazionali 2 Flessivi
Determina la
categoria
grammaticale e un Informazione
3 Esempi
signi cato a metà grammaticale:
strada tra quelli numero, genere,
grammaticali e tempo, modo, Profumeria
quelli lessicali persona, aspetto
Profum- = MB
Prima del MB o tra Alla fne della -eri = MD
questo e quello parola -a= MF
essivo
Esempi

MB MD MF
libr- -eri -a
-ett -o
gelat- -eri -a
-in -o
Morfemi derivazionali

Pre ssi Su ssi


Prima del morfema Immediatamente
lessicale dopo la radice
lessicale
dis-omogeneo
s-contento legal-ità
libr-eri-a

A seconda della posizione occupata dall'a isso


In italiano una parola può contenere
contemporaneamente un pre sso e uno o più
suf ssi, ma un solo essivo.

in- -natur- -al /  -ezz-/-a


Dal punto di vista semantico
Un morfema derivazionale può veicolare più di un signi cato:   -eri

1. luogo dove si vende/compra: profumeria, gelateria.

2. sostantivi con valore collettivo: biancheria, argenteria.

3. sostantivi astratti che indicano attività legate ai nomi di mestiere: pirateria,


cavalleria
4.   sostantivi astratti che designano qualità con connotazione negativa:
sciatteria, vigliaccheria.               
Dal punto di vista semantico
Un determinato signi cato può essere espresso da due o più af ssi.

Per creare un sostantivo deverbale che indica un'azione o il suo effetto:  

1. -ment-: cambiamento, movimento, versamento.

2. -zion-: ampli cazione, creazione, circolazione.


Allomor
Le forme che un dato morfema può assumere
a seconda del contesto fonologico in cui si
inserisce. Sono realizzazioni diverse di un
unico morfema.
Esempio il pre sso di valore negativo in- o il
suf sso aggettivale -abil:
       *incerto                             *mangiabile
       * irraggiungibile             * tangibile
       *impossibile                     *volubile
       *illogico
Risponde a un processo di assimilazione.
Suppletivismo
È un caso estremo di allomor a. È la presenza
all'interno di un paradigma essivo o di una
famiglia di parole di due morfemi lessicali
completamente differenti dal punto di vista
formale, ma che rimandano un unico signi cato.
Esempi:
       *verbo andare            *coppie di parole
 * andiamo                    * acqua/ idrico
       *va(d)o                          * cavallo/ equestre
       * va                                * fegato/epatico
2 Meccanismi di
formazione
La formazione delle parole
Arricchisce dall'interno la lingua perché
produce nuovi vocaboli partendo da altri che
già esistono.
Si divide in tre settori:
                                         1. suf ssazione
                                         2. pre ssazione
                                         3. composizione
La suf ssazione
Consiste nell'aggiungere un af sso
dopo la base.

forma  = formale
formale = formalizzare
formalizzare = formalizzazione

Passaggio da una categoria a un'altra di paole o all'interno della stessa


I suf ssati
Denominali =  base un nome
Deaggettivali = base un aggettivo
Deverbali = derivano da un verbo
I suf ssati formati, secondo che
siano nomi, aggettivi o verbi, si
dicono: nominali, aggettivali o
verbali
Esempi
orologiaio: denominale (orologio) nominale
ideare: denominale (idea) verbale
bellezza: deaggettivale (bello) nominale
verdastro: deaggettivale (verde) aggettivale
canticchiare: deverbale (cantare) verbale
operazione: deverable (operare) nominale
La pre ssazione
Consiste nell'aggiungere un af sso
prima  della base.

possibile= impossibile
campionato = precampionato
furto =antifurto
avviso = preavviso
La composizione
I composti si formano mediante la
fusione in una sola parola di almeno
due parole o morfemi lessicali.

fermare + carte = fermacarte


lava + piatti =lavapiatti
porta + chiavi = portachiavi
capo + stazione = capostazione
Esercizi
1.
a. Consumismo: tendenza al acquisto compulsivo.

È una parola derivata mediante su issazione. Riguardo


alla sua natura è un su issato nominale e riguardo alla
base di origine è un denominale, perché la sua base è il
nome “consumo”, al quale si aggiunge il su isso -ismo,
usato per creare nomi che riferiscono, in questo caso, a
un atteggiamento o a una disposizione dellʼanimo.
2.
b. Salvaguardia: custodia.

È una parola composta con base nominale. Questo vuol dire che
viene formata da due parole autonome, da due forme libere che
hanno significato lessicale indipendente uno dallʼaltro. Che
abbia “base nominale” significa che la frase che “sta sotto” al
composto ha un predicato nominale. In questo caso la parola
“salvaguardia” viene formata dallʼunione dellʼaggettivo
femminile “salva” e dal nome femminile singolare “guardia”.
Questʼordine “aggettivo” più “nome” è proprio dei composti con
elementi italiani
3.
c. Incredibile: che non si può credere.

È una parola derivata mediante prefissazione e su issazione.


Viene formata dal prefisso monosillabico con senso negativo in-,
il quale si aggiuge allʼaggettivo “credibile”, che a sua volta è un
deverbale che deriva dal verbo “credere”, al quale si inserisce il
su isso -bile, preceduto dalla vocale -i-, tipica nei verbi che
derivano della terza coniugazione latina: “credo, credis, credidi,
creditum, credere”.
4.
d. Fabbisogno: una cosa che risulta indispensabile.

È una parola composta con base verbale. In questo caso


entrambi i costituenti indipendenti che formano la parola
“fabbisogno” hanno forma italiana: la contrazione del verbo
“fare”: “fa”, e il nome maschile singolare “bisogno”. Si deve
raddoppiare lʼiniziale di questʼultimo termine perché la
consonante /b/ viene preceduta da una parola tronca,
monosillaba e forte. È un composto esocentrico perché nessuno
degli elementi contribuisce, di forma prevalente, a determinare
le caratteristiche semantico-sinttatiche di questa nuova parola.
Grazie!

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