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METAFORA
Richiama ''trasferire/spostare - evitare le parole nuove'' . G. Galilei usava le parole di ogni giorno -
capire tutti. L'uso da una parola - l'oggetto e' trasferito di parlare di altro oggetto.
Candelle - funzionamento di motore, la bocca del fiume, nel cuore della notte, mettere in croce, farsi
in 4, testa - lat vaso di coccio, pupilla - vediamo la riflessione della persona con cui parliamo, spatula -
simile alla spalla, musculus - mouse, seguire la nota.
METONIMIA
Meta - al di la', onimia - nome. Sostituzione di una parola con un'altra in base di accocantenazione di
parole. Nome di un'altra cosa, ma collegata.
Vive del suo lavoro - dei guadagni, aver fregato - aver corraggio, i marmi di Michelangelo - statue , la
piazza – la folla che si riunisce per protestare, quindi le proteste popolari, la panchina – gli allenatori,
i giocatori di riserva e altri tecnici di una signora, che durante le partite siedono su una panchina ai
bondi? del campo, il Quirinale, l'Eliseo – il Presidente della Reppublica francese, Wall Street – la
finanza, la casa Bianca – il presidente degli USA – residenza ufficiale, atlante (gigante Atlante, carta
geografica), mansarola (soffitto), biro – dal nome del suo inventore, l'ingegnere ungherese L.G. Biro'
(morto qualche ? ), Sandwich - un nobile inglese (vissuto nel '700) che invento' un tipo di panino
imbottito, adatto per poter mangiare senza smettere di giocare a carte, Napoli – nuova citta', gr. nea-
nuova, polis-citta', omis – lat urbus – citta' e vetus – vecchia, Stefano – stephanos 'corona', Filippo –
gr. philos - 'amico', ippos – cavallo (appasionato di cavalli)
lire del suo lavoro, Carlo – nono maturo, codice – parte interna del tronco di un albero (senso
originale) –> asse di legno ricavato da un tronco di albero –> tavola di legno su cui si scrive –> insieme
di tavolette che formano un blocco –> libro che raccoglie le leggi –> grasso libro (in generale) –>
raccolta ufficiale delle leggi –> insieme di nome che regolano qualsiasi sistema
I VERBI PARASINTETTICI (para+syntheos (messo insieme))
Da questi verbi, come da tutti gli altri, possono nascere poi altri derivati di vario tipo: concatenazione,
dimagrimento, strambettamento, scampanello, soggiorno, ecc.
Suffissi si possono attacare a nomi, aggettivi, verbi e servono per ricavare da ognuno di queste
categorie altri nomi o aggetivi o verbi ..
Derivati (veri e propri) – ragazzaglia (sono gruppi di ragazze), ragazzesco.... SONO concetti nuovi
sempre riferendosi alla parola ragazzo!
-tore, -trice, -aio, -aia, -oio (aggiunto a participi passati), -ario, -are, -ista, -ismo, -iere, -iera, -eria,
indicano per lo piu', mestiere o atteggiamento (e quindi anche ideologia, sistema politico, ecc.) di
persone, o funzione di cose e luoghi: mura-tore, sogna-tore, arreda-trice, giornal-aio, legn-aia,
giornal-ismo, giornal-ista, pessim-ista, roman-ista, scritt-oio, lavat-oio, ferrovi-ario, famili-are, barb-
iere, zupp-iera, tabacch-eria
-ese, -ano, -oso, -mento, -esco, -ivo, -ale, -ile, -ata, -zione, -anza, -enza, -ezza, -ura (aggiunto ad
agggettivi e participi passati), -abile, -ibile, -evole, -atile, -aggio, ed altri ancora, danno alle parole
vari significati, che si possono comprendere dagli esempi: torin-ese, calabr-ese, venezi-ano, paur-oso,
arrreda-mento, pazz-esco, sport-ivo, post-ale, giovan-ile, ped-ata, spari-zione, import-anza, part-
enza, content-ezza, pian-ura, brutt-ura, stirat-ura, trasport-abile, bev-ibile, piegh-evole, port-atile,
lav-aggio
-are, -ire, -izzare, -eggiare, -icare, -lecchiare, -azzare, -ucchiare, -ottare, -erellare, ecc., aggiunti a
nomi, aggettivi o verbi formano verbi (o nuovi verbi con significati particolari: frequentativi,
vezzeggiativi e quindi ALTERATI): mur-are, color-are, sbarr-are, martell-are, color-ire, politic-izzare,
polver-izzare, final-izzare, inn-eggiare, zopp-icare, can-icchiare, starn-azzare, mangi-ucchiare, parl-
ottare, cant-erellare
-iao, -etto, -ello, -uolo, -otto, ecc. sono diminutivi (indicano piccolezza) o vezzeggiativi (esprimono
affettivita' o anche scerno): scatol-ino, brutt-ino, bimb-etto, secchi-ello, bocc-uccia, ragazz-uola,
palazz-otto
-one, -ona, -acchio, -acchione, sono accrescitivi (indicano grandezza): scatol-one, cattiv-one, ragazz-
ona, furb-acchio e furb-acchione
-accio, -azzo, -astro, -icchio, -onzolo sono peggiorativi (indicano qualcosa di brutto o rovinato o di
cattiva qualita'): fatt-accio, ragazz-accio, barc-accia, amor-azzo, medic-astro, avvocat-icchino, pret-
onzolo
-igno, -iccio, -occio, -ognolo e anche –astro, sono attenuativi (indicano una qualita' attenuata,
approssimativa, specie dei colori e sapori): aspr-igno, ross-iccio, bell-occio, amar-ognolo, verd-
ognolo, rass-astro, dolci-astro
Unione definitiva di parole, e' talmente forte che non riconosciamo piu' i suoi elementi.
Nome + aggettivo
terra + cotta = terracotta
cassa + forte = cassaforte
pastasciutta, grancassa, altopiano ...
Nome + nome
Questi composti si dividono in quattro tipi (sempre limitandoci a considerare quelli con fusione
completa degli elementi):
1) IL TIPO capo (del) treno -> capotreno, con eliminazione di una preposizione che introduceva un
complemento di specificazione (collocato al 2' posto). Altri esempi: capostazione, caposquadra,
caporeparto, fondovalle
2) IL TIPO (di) ferro via -> ferrovia; anche qui c'e' l'eliminazione della preposizione del complemento
di specificazione, ma la particolarita' e' data dal fatto che il complemento di specificazione e'
anteposto all'altro termine. Altri esempi: funivia, cabinovia, acquacoltura ('coltivazione – cioe'
allevamento di pesci – in acqua'), acquaplano, floroviveista ('chi cura un vivaio di fiori e piante'),
calciomercato ('mercao dei calciatori'). Si possono aggiungere altri con un nome + participio
passato; biancovestito, bluecerchiato, cronioleso ('che ha lesioni al cranio').
Esiste un tipo di composto in cui le parole entrono l'una nell'altra. La fusione e' avventua togliendo la
fine della prima e l'inizio della seconda lasciando al centro l'elemento comune delle due.
(informatica)
CONGLOMERATI
Agregare elementi diversi messi insieme, una cosa particolare, nonsoche, non ti scordar di me,
terremoto, fuggi-fuggi, ferro da stiro, treno-merci, tiramisu, tiramolla...
Restano isolabili
LE UNITA' SUPERIORI
Sono blocchi di parole collegate da loro solo per senso. Esprimono un concetto ben collegato. Non
possiamo staccare quelle parole. Hanno un loro insieme percio' si chiamano unita' superiori.
Vagone ristorante, reparto confezioni, vacanza premio, radio stazione, guera lampo, chiusura lampo,
fine settimana, carta carbone, formato famiglia, scuola guida, scalo merci, deposito locomotive, nave
targhetto, ferro da stiro
ABREVAZIONI e SIGLE
SUFFISOIDI E PREFISSOIDI per la formazionne di parole scientifiche e tecniche (parole con significato
che formano le parole nuove)
fero – che porta – frigorifero
necro –morte
corto –
voro – che mangia (onnivoro)
SINEDOCHE
Chiamare una cosa con un'altro nome conesso. Riusare le parole che esistono - simile alla metonimia.
Carlo e' molto simpatico. Carlo e' troppo caldo. Carlo e' piutosto flessibile. Carlo da morto ha
studiato il tedesco. Carlo produceva branchie lunghe sei palloni.
Esistono le frasi ambigue. ''Luigi ha letto solo pochi romanzi'' solo romanzi e nient'altro o tra tutti i
libri alcuni romanzi. ''Maria, porta!'' chiudi o apri.
ANOMALIE SEMANTICHE:
Tautologie - non dicono nulla di nuovo. Un'affermazione dal punto di vista logico e'
invariabilmente vera. ''Ieri era il giorno prima d'oggi'', ''Quest'uomo e' un essere vivente'' ,
''quella piana e' vegetale''. Ma! ''questa pianta e' verde'' non e' tautologia perche' non tutte le
piante sono verdi.
Contradizione - contrario della tautologia. Si ha quando un'affermazione dal punto di vista logico
e' invariabilmente falsa. ''Quella pianta non e' un vegetale'', ''il brodo non e' liquido''
La morte di Carlo ci turbo'. Carlo mori' e cio' ci turbo'. Che Carlo fosse morto ci turbo'. Il fatto che
Carlo fosse morto ci turbo'. La morte di Carlo ci diede turbamento. Ci diede turbamento il fatto che
Carlo fosse morto. Fummo turbati dalla morte di Carlo. Fummo turbati dal fatto che Carlo fosse
morto. Carlo mori' e ne fummo turbati. Fummo turbati quando Carlo mori'. Carlo ha smesso di
leggere. Carlo non legge piu'. Tuo zio non e' partito. Il padre del tuo cugino non e' qui.
2) RAPPORTO DI IMPLICAZIONE - equivale all'iponimia. Si ha quando data la prima frase vera, anche
la seconda e' vera (ma non necessariamente viceversa) e data la seconda frase falsa anche la prima e'
falsa (ma non necessariamente viceversa).
Maria ha finito di leggere il libro. Maria leggeva il libro. Maria ha terminato tale lettura.
''Maria non ha finito di leggere il libro'', che nega che ''Maria abbia finito la lettura'', ma non nega che
''Maria leggeva il libro''.
Se la frase transformiamo in interrogativa ''Maria ha finito di leggere il libro?'' che pone come
interrogazione se ''Maria ha finito la lettura?'', ma lascia in discussione che ''Maria leggeva il libro''.
3 casi di presupposizioni:
Le presupposizioni: il libro e' scritto in una lingua che Maria sa leggere. Maria non e' un neonato.
Le presupposizioni: Esiste un x che e' una persona conosciuta e questo x ha nome Maria. Esiste un
libro che e' letto da maria
Le presupposizioni: il parlante non sa l'ora, la domanda e' stata rivolta a una persona che sa la
risposta.
Cio' che non viene detto nella comunicazione, ma che viene ricavato da cio' che viene detto
l'implicito.
SEMINARI
Raggio di sole, speranza, un lampo di genio, dalla ferita usci un fiotto di sangue, abisso di vergogna,
alito di vento, scroscio di pioggia, ventata di allegria, scatto di ira